Lavoro emozionale e struttura sociale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lavoro emozionale e struttura sociale"

Transcript

1 Arlie Russell Hochschild Lavoro emozionale e struttura sociale A cura di Massimo Cerulo ARMANDO EDITORE

2 Indice Presentazione 7 di Massimo Cerulo Lavoro emozionale e struttura sociale 35 di Arlie Russell Hochschild Riferimenti bibliografici 83 Nota bio-bibliografica 89

3 Presentazione di Massimo Cerulo Ogni comprensione è sempre emotiva. Arlie Russell Hochschild e la nascita della sociologia delle emozioni 1

4 Nomini Arlie Russell Hochschild e ti viene in mente, ex abrupto, la sociologia delle emozioni. Vi è un legame indissolubile, un assonanza immediata tra una delle più influenti sociologhe statunitensi e la nascita di quella modernissima branca della sociologia che ha come oggetto lo studio delle emozioni e dei sentimenti considerati come strumenti di incontro e comunicazione sociale. Come emergenti sociali : legami tra idee culturali e situazione strutturale, nonché lenti di osservazione e comprensione della realtà sociale che ci circonda. In questa sede fornirò una breve presentazione biografica di Hochschild e passerò in rassegna alcuni aspetti fondamentali delle ricerche sociologiche svolte nel corso della sua carriera. In seguito, mi concentrerò nell analisi e presentazione del saggio Emotion work, feeling rules and social structure che in questa sede viene presentato per la prima volta in lingua italiana. Un destino nell infanzia Arlie Russell Hochschild nasce il 15 gennaio 1940 a Boston, Massachusetts. Figlia di Francis Henry, diplomatico statunitense e ufficiale del governo, cresce in una famiglia politicamente liberale, ma in cui la differenza di genere e la divisione dei ruoli domestici sono molto marcati: se la madre, Ruth Russell, recita la parte della homemaker, occupandosi della cura della casa e della fi- 9

5 Presentazione glia (pur non trascurando esperienze di volontariato e assistentato scolastico), il padre svolge il ruolo classico di breadwinner, anche se attraverso uno status alquanto elevato, per la carica professionale ricoperta. Immersa in questo ambiente altolocato, a contatto diretto con diplomatici, consoli e ambasciatori, osservatrice privilegiata di cerimonie, cene e incontri governativi, la giovanissima Hochschild inizia a porsi domande sul senso dell interazione sociale, sulle modalità che la caratterizzano, sulle azioni degli attori che vi prendono parte. Si dichiara affascinata dallo studio dei comportamenti dell attore sociale sempre in bilico tra scena e retroscena, tra parte recitata in base alla maschera professionale indossata ed emozioni intime, esperienza interiore: Conservo un ricordo di me stessa: ero molto piccola e passavo un piatto di noccioline agli ospiti e, nel farlo, cercavo i loro sorrisi; i sorrisi dei diplomatici possono apparire diversi se osservati dal basso invece che da altezza simile. In seguito, ero solita ascoltare i miei genitori che interpretavano i gesti e le azioni degli ospiti. Il sorriso angusto dell emissario della Bulgaria, lo sguardo fuggevole del console della Cina Imparai a farlo anche io, consegnando messaggi non semplici a persone molto differenti tra loro, da Sofia a Washington, da Pechino a Parigi e da Parigi a Washington. La domanda è: offrivo noccioline a persone o ad attori? Dove termina la persona e inizia l attore? E come sono connesse tra loro persone e azioni? 2. Dall atteggiamento quotidiano della madre, inoltre, Hochschild trarrà ispirazioni per le sue future ricerche 10

6 11 Massimo Cerulo sul rapporto tra vita intima e quotidianità: i ricordi della sua infanzia le torneranno infatti molto utili quando andrà ad analizzare il doppio ruolo delle donne statunitensi, da una parte impegnate in ambito lavorativo-professionale e, dall altra, dedite (spesso obtorto collo) alla cura della casa e della famiglia 3. In un certo senso, è come se utilizzasse l esperienza della madre come insegnamento e spinta per il suo futuro: decisa ad affermarsi sia come moglie-madre che come professionista nell ambito lavorativo, riuscirà nel duplice obiettivo. Nel giugno del 1965 sposa Adam Hochschild, scrittore ed editorialista, con il quale avrà due figli. In quegli anni, decide di puntare professionalmente sulla carriera universitaria: proprio nel 1965 consegue il Master (M.A.) in Sociologia alla Università della California di Berkeley nella quale, quattro anni dopo, sarà dottore di ricerca (Ph.D.) nello stesso ambito scientifico. Nel 1969 fa il suo ingresso in università in maniera più strutturata: fino al 1971 è Assistant Professor all Università della California in Santa Cruz, mentre dal 1971 al 1975 ricopre lo stesso ruolo a Berkeley. Alla carriera universitaria (non semplice, perché caratterizzata da un environment prettamente maschile) si affianca una partecipazione militante e appassionata al movimento femminista statunitense (diceva di essere femminista dall età di tre anni, a causa della presenza in casa del fratello più grande che era il favorito dei genitori) 4 : molto influenzata dalle figure di Simone de Beauvoir e Betty Friedan, conosce a memoria Il secondo sesso e La mistica della femminilità e utilizza tali testi come spinta al suo impegno nel movimento (si batterà sempre, nel corso della sua esistenza, per un pieno riconoscimento dei diritti di tutte le donne, in particolare di quelle madri e lavoratrici) 5, ma

7 Presentazione anche come strumenti ermeneutici sia nelle sue attività quotidiane tra casa e lavoro sia nelle ricerche sociologiche che inizia a compiere. Sono questi infatti gli anni in cui Hochschild dimostra anche a se stessa la capacità di sapersi destreggiare egregiamente in entrambe le sfere, quella famigliare e quella lavorativa, e in tutti e due i ruoli, madre-moglie e professore universitario, tanto da utilizzare il rapporto tra essi come oggetto di alcune sue ricerche sociologiche 6. Quando il lavoro diventa casa e la casa diventa lavoro, per citare il titolo di un suo noto studio, la donna dimostra il suo valore nelle molteplici attività quotidiane, affermandosi come soggetto senziente multifunzione in grado di garantire (e mediare tra) alti livelli di produttività e sensibilità affettiva a seconda del contesto in cui viene a trovarsi. Ma il suo spirito femminista e la sua pratica militante le permettono anche un salto qualitativo nell indagine sociologica: diventa una delle prime sociologhe statunitensi a compiere ricerche comparative tra sessi diversi e incrociando ruoli sessualmente differenti, dimostrando così il vantaggio apportato da un cambio di metodo nell osservazione e nell analisi della realtà sociale, al fine di una più profonda copertura e penetrazione del tessuto sociale indagato. Arlie Russell Hochschild trova così il suo ambito professionale preferito e il ruolo che le permette di rendere al meglio, e la carriera universitaria ne risente in positivo: sempre a Berkeley, diventa prima Associate Professor (nel 1975) e poi Full Professor (nel 1983). Adorata dagli studenti, stimatissima dai colleghi, riceve diversi riconoscimenti accademici per la qualità della sua didattica e conia, nel corso delle sue ricerche, espressioni di lavoro, modelli concettuali the second shift, the time bind, the 12

8 13 Massimo Cerulo stalled gender revolution, cautionary tale, management of emotions, emotion work che occuperanno un posto precipuo e saranno molto utilizzati nei successivi studi sociologici statunitensi e non solo 7. Attraverso le sue lezioni è solita affermare di considerare l insegnamento come una vocazione e non come un lavoro riesce ad andare oltre la semplice trasmissione di concetti e idee: stimola curiosità intellettuale negli studenti e li spinge a percorrere con passione la strada dell apprendimento. Nel 1983 vede la luce il libro che farà conoscere Hochschild nel mondo: The Managed Heart. The Commercialization of Human Feeling, ricerca che racconta come le emozioni e i sentimenti degli individui del mondo occidentale siano stati trasformati dall avvento di un mercato capitalistico onnicomprensivo e inglobante, che trasforma le emozioni in merci da produrre, consumare e scambiare e, nello stesso tempo, fa sì che anche la vita intima divenga soggetta alle leggi del mercato. Il libro grazie al quale Hochschild viene insignita dei prestigiosi premi dedicati, rispettivamente, a Cooley e a Wright Mills affronta tematiche e propone analisi che anticipano di decenni quello che sarà poi conosciuto, nel Ventunesimo secolo, come uno spirito commerciale della vita intima: ossia quell esplosione emozionale che, nella vita quotidiana tardo moderna, inficia spesso discorso e sfera pubblica in nome di un obbligo all emozione, di una necessità di mostrarsi partecipi, emozionalmente drogati, corporalmente inseriti in interazioni che spesso si rivelano prive di sostanza proprio perché esclusivamente soggette alle logiche capitalistico-commerciali 8. Eppure, la fama scientifica di Arlie Russell Hochschild nasce qualche anno prima, quando, nel 1979, la

9 Presentazione «American Sociological Review» pubblica un suo saggio sul profondo rapporto che si instaura tra stati emozional-sentimentali e contesto socio-culturale che, come vedremo in seguito, darà formalmente il via alla sociology of emotions. Emozioni e vita quotidiana Il nucleo della teoria sociale di Arlie Hochschild è rappresentato dal rapporto tra emozioni e vita quotidiana. In tutte le sue ricerche sul campo, così come nelle sue riflessioni teoriche, l attenzione agli effetti degli stati emozional-sentimentali nei comportamenti e negli atteggiamenti individuali quotidiani è sempre precipuo. Dai tempi dell impegno nel movimento femminista, all inizio della carriera accademica, fino agli anni della maturità e dei riconoscimenti internazionali, Hochschild non ha mai messo da parte quello che si può definire il suo primo amore di ricerca: uno studio sociologico delle emozioni e dei sentimenti, intesi come strumenti di osservazione e comprensione sociale: elementi attraverso i quali analizzare le dinamiche della società, le interazioni tra gli individui, le differenze di genere nonché le caratteristiche delle strutture istituzionali. In particolare, uno dei meriti della sociologa statunitense è quello di aver evidenziato il ruolo che svolge un mercato sempre più opprimente e onnicomprensivo sulla vita quotidiana degli individui occidentali e nel loro modo di provare e manifestare emozioni. Attraverso numerosi studi che rappresentano un continuum di indagine sul rapporto tra vita professionale e vita intima, Hoschschild mostra il profondo connubio che viene a 14

10 15 Massimo Cerulo crearsi tra regole del mercato e atteggiamenti quotidiani. Meglio, la dipendenza che spesso questi ultimi manifestano nei confronti dei dettami espressi dal mercato. E tale dipendenza è visibile studiando gli stati emozionalsentimentali provati dagli individui i quali, sottoposti alle leggi del mercato capitalistico e bombardati da imperativi estetici, pubblicitari e di apparenza, trovano sempre meno tempo per prendere contatto con le proprie emozioni. Per ascoltarle, maneggiarle, lasciare che sedimentino. Il tutto a favore di una emozionalità gestita dalle leggi del mercato che ha effetti dirompenti nell ambito famigliare e intimo. Secondo Hochschild, le emozioni caratterizzano e toccano tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Come dimostra in due noti lavori, The Second Shift: Working Parents and Revolution at Home e The Time Bind: When Work Becomes Home and Home Becomes Work, le richieste di performance ottimali e di efficienza lavorativa che il mercato richiede ai soggetti costringono la maggior parte di questi ultimi a infrangere la divisione tra vita famigliare e vita lavorativa, tra vita intima e vita professionale, in nome della produttività lavorativa. Il lavoro non è più confinato nella sede professionale di appartenenza perché il tempo necessario per essere efficienti sarebbe esiguo. E allora ecco che il lavoro varca i confini della casa, fa il suo ingresso nella domesticità, con tutto ciò che ne consegue in negativo per quel che concerne la cura degli affetti familiari. Se il lavoro arriva a casa, la famiglia (che, secondo Hochschild, necessita per fiorire di: tempo, immaginazione e di uno scopo morale) accusa il colpo: il tempo per le emozioni da dedicare ai propri cari si riduce sempre di più, inoltre, queste ultime subiscono una trasformazione in negativo essendo

11 Presentazione relegate a interstizi temporali che altro non sono se non pause dall attività lavorativa. In tale processo, la sociologa statunitense nota come siano le donne a rimetterci maggiormente in termini di fatica mentale e fisica e di perdita del tempo per sé e per gli affetti. Le donne, infatti, sono chiamate comunque a un doppio lavoro (che in questo discorso diventa addirittura triplo): restano a loro i compiti di prendersi cura della casa e di accudire i figli una volta rientrate dal lavoro, con conseguente esasperazione dei propri stati emozional-sentimentali che vedono ridotto al minimo il tempo per essere considerati e analizzati, travolti dal vortice delle diverse forme di lavoro (in The Second Shift Hochschild nota come per le donne il lavoro si sviluppi senza soluzione di continuità: nella sede in cui svolgono attività professionale, a casa per la cura degli ambienti domestici (lo fa il 75% delle donne intervistate) e sempre a casa per l accudimento dei figli (nell 80% dei casi)). Emerge da tali ricerche una impossibilità di separazione tra lavoro e casa, in quanto ambiti non più distinti bensì confusi, mescolati, sovrapposti con conseguente stravolgimento e disequilibrio delle emozioni che subiscono a loro volta una preoccupante mescolanza tra pubblico e privato. Tale analisi viene portata avanti e approfondita in quella che sarà la ricerca più premiata e conosciuta nel mondo di Arlie Russell Hochschild: The Managed Heart. Commercialization of Human Feeling, in cui si dimostra quanto le emozioni individuali siano costruzioni e vittime delle logiche professionali e commerciali veicolate dal mercato. Studiando la quotidianità professionale di un gruppo di hostess di una nota compagnia aerea statunitense, Hochschild evidenzia come questi soggetti manifestino emozioni ad hoc, costruite a tavolino e ne- 16

12 17 Massimo Cerulo cessarie alla loro produttività professionale. Armonia, accondiscendenza, simpatia, tranquillità, serenità sono alcuni degli stati emozional-sentimentali che le hostess sono costrette a manifestare continuamente nel loro ambito di lavoro, pena un notevole abbassamento della loro performance professionale ed evidenti ripercussioni sui clienti con cui interagiscono quotidianamente. Il punto che la sociologa statunitense sottolinea, a prescindere da giudizi di valore su tali comportamenti o richieste di emozionalità a comando, è che abbiamo a che fare con attori piuttosto che con individui, con soggetti costruiti invece che autentici, in cui la maschera e l uniforme sembrano occupare ogni spazio della propria vita quotidiana. Ciò appare ancora più evidente quando diversi soggetti dichiarano la loro difficoltà nello smettere maschera e uniforme professionali una volta usciti dal lavoro e rientrati nell ambito famigliare, quasi a certificare un distacco tra emozioni da lavoro emozioni professionali necessarie al soddisfacimento della performance lavorativa ed emozioni private autentiche, fedeli alla propria coscienza che verrebbero così sempre più abbandonate in un canto della nostra coscienza. Le hostess in questione (ma esse non rappresentano che una metafora dei gruppi professionali della nostra quotidianità) si applicherebbero a manifestare e vendere emozioni commerciali che garantiscono il successo della loro attività lavorativa e dell azienda da cui sono assunte. Tale comportamento non deve stupire, soprattutto se consideriamo il contesto in cui viene attuato: gli Stati Uniti, alfieri dell idea del self made man, in cui conta moltissimo come gli altri ti vedono, piuttosto che come tu sei. E Hochschild, che conosce a memoria gli studi goffmaniani sull identità sociale, sul distacco dal ruolo

13 Presentazione e sulla teatralità degli atteggiamenti quotidiani, sottolinea come tali comportamenti potrebbero implicare un distacco da quel sé intimo, emozionale, che ciascuno di noi conserva dentro di sé a favore della maschera professionale e delle emozioni forzatamente veicolate da quest ultima 9. In tal senso, risulta notevole l attualità della ricerca raccontata in The Managed Heart, trent anni dopo la sua pubblicazione: se gli Stati Uniti risultano essere, a oggi, il Paese dal consumo maggiore di psicofarmaci nonché quello in cui la cultura emozionale è divenuta terapeutica, già nella fase della socializzazione secondaria, un motivo ci sarà 10. Il ricorso ad analisti e psicoterapeuti è frequentissimo già nella fase della pubertà se il ragazzo mostra di non essere omologato ai comportamenti dei suoi compagni, se si avvertono manifestazioni emozionali differenti da quelle veicolate dal mercato e incollate dall alto agli adolescenti. Una cultura emozionale terapeutica che, postulando un sé fragile e debole e incapace di gestire autonomamente gli stati emozional-sentimentali provati individualmente, ricorre ad aiuti esterni al fine di reprimere quelle emozioni non commerciali, ossia non adeguate al ruolo socio-professionale ricoperto 11. E così, come le hostess della ricerca di trent anni fa (ma queste ultime lo facevano per lavoro), molti adolescenti e giovani statunitensi sono costretti a emozionarsi a comando, nascondendosi dietro la maschera dell omologazione sociale e commerciale, pena l etichettamento, l ostracismo della società dell immagine e, sempre più spesso, l obbligo di ricorrere a cure farmacologiche 12. Il paradosso della società terapeutica contemporanea è che, pur provando emozioni ricorrenti, veloci e avvolgenti, sembra di essere sempre più soli perché viene 18

14 19 Massimo Cerulo meno il contatto con la propria interiorità, con quell io profondo che rappresenta il nucleo del nostro sentire 13. E tale discorso torna in maniera prepotente anche nella raccolta di saggi The Commercialization of Intimate Life, in cui Hochschild si concentra ancora sul ruolo onnicomprensivo e patologico svolto dal mercato nella società statunitense, analizzando quanto esso abbia colonizzato ambiti privati o intimi come la sfera famigliare o amicale. Riprendendo alcune ricerche da lei svolte sia presso suoi studenti dell Università della California (Berkeley) e sia con soggetti impiegati per imprese americane con sede nella West Coast, la sociologa statunitense evidenzia quanto sia difficile, oggi, manifestare le proprie emozioni senza compromettere la carriera lavorativa. E, di riflesso, fa emergere la crisi in cui versa la maggior parte delle coppie americane incapaci di trovare un equilibrio tra lavoro professionale e gestione della famiglia. Sempre di meno produciamo cura. Sempre di più consumiamo. Effettivamente, sempre di più facciamo cura acquistando il diritto ai servizi o agli oggetti, che, tradotto, vuol significare una mancanza di tempo per analizzare il processo di realizzazione di un obiettivo, privilegiando esclusivamente il raggiungimento del risultato 14. Così facendo, divengono estemporanei e straordinari gli spazi e i momenti per gli affetti, per la sedimentazione dei sentimenti, per l ascolto delle proprie emozioni. Invece di porsi domande su cosa si stia provando in un determinato momento, verso chi e con quali manifestazioni, lasciamo che siano le regole del mercato capitalistico a travolgerci, diventando automi emozionali dipendenti dal mercato e incantati dal soddisfacimento dei desideri che quest ultimo genera nella nostra vita quotidiana.

15 Presentazione Si assiste così alla ricerca di soluzioni ai problemi di vita quotidiana nei prodotti veicolati dallo stesso mercato e dai media: talk-show televisivi, forum in rete, ricorso ai numerosi manuali di auto-aiuto. Avendo sempre meno tempo da dedicare alla cura della famiglia, si sceglie di risolvere i problemi sentimentali e privati rivolgendosi alle autorità impersonali della tarda modernità. Così facendo, però, si accettano gli aspetti più deleteri del capitalismo: l intimità viene commercializzata e si assiste alla nascita di quello che Hochschild definisce, citando Max Weber, spirito commerciale della vita intima 15. In tale discorso, la sociologa statunitense sostiene che si sia passati dalla padella del regime patriarcale alla brace dell individualismo del mercato capitalista. Da una famiglia estesa si è arrivati a una famiglia nucleare in cui le emozioni vengono represse al fine di evitare qualsiasi forma di turbamento morale e i compiti genitoriali delegati al mercato. Capita così di vedere sempre più aziende statunitensi offrire ai propri dipendenti servizi per la coppia (seminari per la gestione della relazione, sportelli bancari, lavanderie), per il benessere individuale (centri estetici, club di gioco, corsi sportivi) o per i figli (servizi di baby-sitter, di asilo, organizzazione feste di compleanni). Tutto ciò non fa che illudere la coppia sulla loro presunta compattezza e portare molte famiglie a separare un immagine ideale di sé come famiglia unita da una vita quotidiana frammentata ed individualizzata 16. La famiglia statunitense, allora, appare in pezzi. Gli individui si rifugiano nel lavoro, considerato come fonte principale di sicurezza, e chiedono al mercato di soddisfare i loro bisogni e fortificare il loro individualismo. Ma come è possibile studiare le emozioni e i sentimenti da una prospettiva sociologica e perché essi pos- 20

16 Massimo Cerulo sono esserci così utili nell osservazione e comprensione delle interazioni e dei rapporti sociali? Arriviamo così al cuore delle problematiche analizzate nel saggio qui presentato e alla nascita della sociologia delle emozioni. Lavoro emozionale, regole del sentire e struttura sociale: la sociologia delle emozioni Emotion work, feeling rules and social structure appare sull «American Journal of Sociology» nel Tradotto qui per la prima volta in lingua italiana, questo saggio rappresenta una svolta per quel che concerne la sociologia delle emozioni: è con esso, infatti, che tale branca scientifica viene articolata nei suoi obiettivi, ne vengono definiti il campo di indagine e, soprattutto, le parole chiave che andranno a sviluppare le ricerche nel corso degli anni. Hochschild ebbe tale intuizione qualche anno prima quando, nel corso dei suoi studi nell ambito del movimento femminista sul rapporto tra le differenti quotidianità lavorative e famigliari di uomini e donne, si rese conto che era necessario procedere a una analisi delle forme emozional-sentimentali che caratterizzavano gli stessi, poiché strumenti precipui di comprensione della realtà sociale nonché delle differenze di genere 17. Possiamo quindi spingerci ad affermare che è con Emotion work, feeling rules and social structure che nasce formalmente la sociologia delle emozioni, che essa acquisisce la sua cassetta degli attrezzi per indagare la realtà sociale 18. Andiamo a presentarlo. Uno dei privilegi di questo lavoro è la chiarezza espositiva con cui l autrice si esprime: spiega perché le emozioni possono essere indagate sociologicamente, propone 21

17 Presentazione e chiarisce concetti precipui per svolgere un tale lavoro (riportando a supporto stralci di interviste), nonché suggerisce anche se tra le righe e in chiusura di testo alcune ipotesi di lavoro su cui articolare studi successivi. Sappiamo che uno degli obiettivi principali delle ricerche hochschildiane è quello di costruire una lente di ingrandimento e un paio di occhiali bifocali per individuare gli innumerevoli legami che sussistono fra un mondo che dà forma alle emozioni e ai sentimenti delle persone, e le persone stesse che provano emozioni e sentimenti 19. In tal senso, Hochschild sostiene la necessità sociologica di studiare la realtà sociale delle emozioni e dei sentimenti, in quanto ritiene questi ultimi fondamentali per la comprensione dei differenti contesti sociali. L obiettivo del saggio in questione è quello di evidenziare i legami che emergono tra struttura sociale, regole del sentire, lavoro emozionale ed esperienza emotiva, al fine di suggerire un area di indagine per la sociologia delle emozioni. Sono proprio queste ultime che attraggono l attenzione della sociologa statunitense. Considerandole come strumenti di incontro e comunicazione tra gli individui e mezzi di comprensione della realtà che ci circonda, Hochschild prova a rispondere a tre domande principali che si pone all inizio del saggio: per quale motivo l esperienza emotiva nella vita quotidiana di un adulto normale è così ordinata? Perché, in termini generali, le persone si sentono allegre alle feste, tristi ai funerali, contente ai matrimoni? Come i fattori sociali influenzano quello che le persone pensano e fanno di quello che sentono (atti di gestione delle emozioni)? E la risposta a tali questioni è che esistono regole di espressione emozional-sentimentale che caratterizzano la società e le interazioni tra gli individui. Regole che, interio- 22

18 23 Massimo Cerulo rizzate dai soggetti attraverso la socializzazione primaria e secondaria, vengono rispettate o violate attraverso il cosiddetto lavoro emozionale (emotion work) da cui nessuno di noi può dichiararsi immune. Andiamo per ordine. Intanto, Hochschild chiarisce subito che di emozioni non si può parlare soltanto in termini irrazionali o collettivi à la Durkheim, come elementi perturbatori dell equilibrio sociale, poiché esse rappresentano parte consistente del nostro agire sociale 20. Come tali, è necessario studiarle attraverso l utilizzo di una prospettiva emozional-gestionale che si concentri sul rapporto tra soggetto che sente, emozione e situazione sociale: in sintesi, la prospettiva emozional-gestionale presta attenzione a come le persone tentano di sentirsi e non, come fa Goffman, a come le persone tentano di sembrare che si sentano. Questo conduce a occuparci di come le persone si sentono consciamente e non, come fa Freud, a come si sentano inconsciamente. Superando le contrapposte prospettive interazioniste e organiciste offerte da Goffman e Freud i quali hanno analizzato i sentimenti parlando, rispettivamente, di io conscio e del rapporto tra conscio e inconscio intesi come livelli diversi dell apparato psichico la sociologa statunitense ha il merito di coniare l espressione io senziente, inteso come un io che ha la capacità di provare emozioni a seconda della situazione sociale nella quale è situato e che, nello stesso tempo, è consapevole di farlo. Un soggetto che mescola emozioni e ragione nel suo agire sociale, che riesce a fermarsi e riflettere sulla sua emozionalità, che non si ferma alla facciata comportamentale dei suoi stati emozional-sentimentali ma prova a comprendere il senso e il significato di un sentire, evitando di lasciarsi travolgere da situazioni emotive create

19 Presentazione da altri e che, spesso, non gli appartengono 21. Il soggetto senziente è quel soggetto che riesce a ritagliarsi uno spazio critico nella propria vita quotidiana all interno del quale riflettere sugli eventi, sulle azioni, sulle interazioni, prendendo pausa dai vorticosi ritmi imposti dalla società capitalistica-commerciale. Uno spazio in cui prestare ascolto alle e riflettere sulle proprie emozioni e manifestare pienamente i propri sentimenti sia in ambito lavorativo che, soprattutto, in quello famigliare. Uno spazio in cui ritrovar se stessi, e provare a essere, in termini hochschildiani, meno attori e più persone. Hochschild sostiene che le emozioni abbiano una marcata matrice sociale: a seconda dei contesti, delle strutture istituzionali e delle culture in cui agiamo quotidianamente, manifestiamo emozioni in un determinato modo piuttosto che in un altro, così come daremo nomi diversi a emozioni simili. La situazione sociale influenza in modo diretto la manifestazione emozionale, che muta a seconda delle società e dei contesti storici. Le emozioni, nella loro sostanza, non cambiano con buona pace di alcune recenti pubblicità televisive italiane, mutano invece le loro modalità di manifestazione ed espressione, che risentono di diversi elementi: biografici, culturali, sociali, storici 22. Le emozioni quindi sarebbero costruite e contrattate socialmente, almeno in gran parte. L io senziente, infatti, è quel soggetto che pur riconoscendo un sentire, ossia una nascita dell emozione dal di dentro, dalla propria interiorità, sa bene che la manifestazione di quest ultima è soggetta a regole sociali nonché vincolata, nella sua espressione, dalle interazioni e dagli accordi tra gli individui. In tal senso, utilizzando gli studi goffmaniani, Hochschild chiarisce come sia necessario apparire tristi 24

20 25 Massimo Cerulo nel corso di un funerale occidentale o contenti durante un compleanno, pena l ostracismo degli altri partecipanti e il ricevimento di forme di stigma negativi perché si mette a rischio la tenuta della situazione sociale, di quel framework di riferimento che mantiene in piedi lo stesso rito sociale. Basti pensare a cosa succederebbe se, nel corso di un rito funebre, qualcuno dei presenti iniziasse a ridere sguaiatamente, o a salutare i conoscenti con sorrisi e battute ilari: la stessa situazione sociale rischierebbe di crollare perché verrebbe meno la definizione di quella situazione (il framework cognitivo condiviso dai partecipanti e vincolato alla struttura sociale di riferimento) che permette di prendere parte e celebrare il rito. Come l autrice chiarisce nella prima parte del saggio: Ogni episodio interazionale assume il carattere di un minigoverno. Un gioco di carte, una festa, un saluto per strada esigono da noi certe tasse sotto forma di apparenze che paghiamo al fine di sostenere l incontro. Veniamo ripagati con la moneta dell essere salvi dal discredito. Fin qui, sembrerebbe una ripresa delle intuizioni goffmaniane sulle caratteristiche del comportamento in pubblico. Ma Hochschild va oltre e, criticando Goffman, sostiene che i fattori sociali, nella loro influenza, vadano ben oltre la maschera o la pelle sociale che gli individui adottano nelle loro attività quotidiane. I fattori sociali influenzano direttamente gli stati emotivi e la loro manifestazione, costringendo il sé a una gestione necessaria dei propri stati emozional-sentimentali. In tale processo, svolge un ruolo precipuo il concetto di lavoro emozionale che rappresenta una delle scoperte sociologiche di Arlie Russell Hochschild. Con lavoro emozionale intendiamo «l atto di provare a cambiare in grado o qualità una emozione o un senti-

21 Presentazione mento». Come chiarisce Hochschild, esso si riferisce allo sforzo l atto del provare e non al risultato, che può essere positivo o meno, e si distingue in due tipi generali: l evocazione e la soppressione di uno stato emozionalsentimentale. Ad esempio, si compie lavoro emozionale quando ci impegniamo a essere tristi nel corso di un funerale, anche se qualche ora prima abbiamo ricevuto la notizia di una promozione al lavoro (repressione di euforia e gioia, lavoro emozionale svolto dal sé sul sé), oppure quando, come nella intervista riportata nel saggio, si frequenta un nuovo partner concentrandosi sui lati che più ci attirano (evocazione di interesse e attrazione, lavoro emozionale del sé sull altro). Inoltre, vi sono tre tecniche principali di lavoro emozionale: cognitiva (variazione di immagini, idee o pensieri), corporea (cambiamento dei sintomi somatici e fisici, come respirare più o meno profondamente) 23, espressiva (modifica dei gesti, come sforzarsi di sorridere) 24. Secondo Hochschild, il soggetto è costretto a lavorare sulle proprie emozioni per allinearle all atteggiamento indicato dal contesto professionale e socionormativo in cui agisce. Per fare in modo di rispettare quelle regole del sentire (feeling rules) che ogni contesto, interazione, evento, situazione sociale contiene al suo interno. E qui il discorso si complica, perché le regole del sentire hanno direttamente a che vedere con le convenzioni sociali e con le emozioni o i sentimenti che la società o la propria cerchia sociale di appartenenza vogliono che vengano manifestate in determinate situazioni. Le regole del sentire ci dicono, nomen omen, cosa bisognerebbe provare in un particolare momento o contesto (si veda l esempio della sposa proposto da Hochschild nel testo) e, per farlo, si ricorre al lavoro emozionale che ci aiuta a cercare 26

22 27 Massimo Cerulo di sentire o almeno manifestare quel determinato stato emozional-sentimentale. Come puntualizza l autrice: A volte molti di noi possono vivere in maniera disarmonica tra il dovrei e il voglio, o tra il voglio e il cerco di. Ma i tentativi di ridurre questa disarmonia emotiva sono sempre tracce delle regole del sentire. [ ] Una regola del sentire ha in comune alcune proprietà formali con altri tipi di regole, quali ad esempio le regole dell etichetta, le regole del comportamento fisico e quelle dell interazione sociale in genere. [Essa] delinea una zona in cui si ha il permesso di essere liberi di preoccuparsi, di sentirsi colpevoli o di provare vergogna rispetto al sentimento della situazione. Se qui il discorso si complica è perché tale concettualizzazione è estremamente attuale, pur se prodotta oltre trenta anni fa. Nel Ventunesimo secolo, l obbligo di rispettare le regole del sentire ha generato fenomeni di devianza emozionale estremi, basti pensare al caso giapponese (e ormai non solo) degli hikikomori, ossia oltre un milione di individui che, rifiutando le ferree regole emozional-sentimentali della società nipponica, hanno deciso di chiudersi in casa e interagire col mondo esterno soltanto attraverso le possibilità offerte dalla rete 25. Ma anche alle cangianti e numerosissime forme di commercializzazione, teatralizzazione, falsificazione emozional-sentimentale che molti mass media permettono, veicolano o impongono nella nostra società dal capitalismo vorace e onnivoro 26. Le regole del sentire sono ambivalenti: se da una parte possono permettere una facile omologazione al contesto sociale di riferimento, una pratica di atteggiamenti e comportamenti comuni senza che questi ultimi ven-

23 Presentazione gano messi in discussione, un inserimento indolore nel flusso del senso comune e del così deve essere, dall altra possono generare l emergere di dubbi e riflessioni sulla propria vita quotidiana, diventare casse di risonanza per quel brusio interiore che spesso ci porta a fermarci e pensare, a lasciare sedimentare le nostre emozioni e interrogarle, a porci la fatidica domanda: cosa sto provando, ora, dentro di me? Di sicuro, le regole del sentire (coadiuvate dal lavoro emozionale) sono strumenti di scambio sociale. Hochschild è categorica su questo punto. In base a quanto si riesca a controllare (coping), evocare, reprimere, insomma gestire i propri stati emozional-sentimentali si possederà maggior capitale simbolico nell interazione sociale. E quindi maggior potere di incidere negli scambi sociali. Non a caso, col passare dei decenni sono fioriti corsi di gestione emozionale, figure di trainer emozionali, master in conoscenza delle emozioni che riflettono la necessità della società occidentale terapeutica di gestire al meglio il proprio sentire (anestetizzarlo, forse; di sicuro, fare in modo che non nuoccia alla produttività e all efficienza lavorativa). E anche la politica di professione ha subito una notevole accelerata verso l apprendimento di quelle microtattiche emozionali necessarie a ottenere consensi se non, addirittura, a vincere un elezione 27. Le emozioni e i sentimenti divengono quindi merci da scambiare sul mercato della società capitalistica. Il lavoro emozionale e le regole del sentire strumenti da padroneggiare al meglio se si vuole essere efficienti professionalmente e individualmente, se si ha come obiettivo quello di scalare le classi sociali e ottenere premi e riconoscimenti lavorativi. Come mette in evidenza l autrice alla fine del saggio, infatti, l ipotesi è che tra le classi 28

24 29 Massimo Cerulo sociali e il lavoro emozionale vi sia una corrispondenza direttamente proporzionale: maggiore sarà quest ultimo, più alta sarà la posizione professionale che il soggetto potrà raggiungere e ricoprire (si pensi a quanto in profondità debba gestire i suoi stati emozional-sentimentali un Primo Ministro o un amministratore delegato o un docente universitario) e viceversa (il contadino o l operaio praticherà un lavoro emozionale relativo perché il suo impiego è quasi del tutto materiale, con un numero di relazioni sociali limitato) 28. Hochschild ha il merito di essere stata tra i primi studiosi sociali a considerare e a definire emozioni e sentimenti come prodotti sociali e oggetti di analisi sociologica: direttamente dipendenti nella loro manifestazione dalla società di cui si è parte e dalle regole da essa veicolate. Da una parte, emozioni e sentimenti divengono strumenti di potere e affermazione sociale e professionale: la loro gestione permette di incidere profondamente nelle interazioni e nelle situazioni sociali in cui si agisce; dall altra, è la stessa società che può essere analizzata utilizzando emozioni e sentimenti come lenti privilegiate di osservazione delle dinamiche sociali, come occhiali magici attraverso cui raccontare quello che le persone fanno, come vivono e come interagiscono l un l altra nell interpretazione e costruzione del proprio mondo. D altronde, se la realtà è parte di una costruzione sociale, essa non può riguardare soltanto il mondo delle istituzioni o la sfera cognitiva, ma affonda fino alla messa in forma delle nostre stesse emozioni. Se il sonno di queste ultime genera mostri, Arlie Russell Hochschild sta bene attenta a non farci addormentare.

25 Presentazione NOTE 1 Desidero ringraziare Franco Crespi e Renate Siebert per aver letto il testo e per i loro preziosi suggerimenti, e Tessa Marzotto per la fondamentale consulenza in fase di traduzione del saggio. Infine, grazie a Sandro Ferrara, per aver creduto fortemente in questo progetto. 2 A.R. Hochschild, The Managed Heart. The Commercialization of Human Feeling, Berkeley: The University of California Press, 1983, p. IX. 3 Col passare del tempo, nutrirà una profonda stima nei confronti di sua madre, riconoscendo la sua capacità di prendersi amorevolmente cura della casa, del marito e della figlia. La riteneva unica nello svolgimento di tale compito, pur riconoscendo in lei una mancanza latente di felicità (cfr. A.R. Hochschild, The Commercialization of Intimate Life: Notes From Home And Work, San Francisco-Los Angeles: University of California Press, 2003). 4 In tal senso, però, anche la madre recita un ruolo importante, sottolineando spesso alla figlia la necessità di una parità (sociale, giuridica, sessuale, quotidiana, ecc.) tra i sessi. 5 Dal 1997 al 2001 dirigerà il Center for Working Families, a Berkeley. 6 Si vedano le ricerche The Time Bind: When Work Becomes Home and Home Becomes Work, New York: Metropolitan/Holt, 1997 e The Second Shift: Working Parents and the Revolution at Home (con Anne Machung), New York: Viking Penguin, Sull eco mondiale delle ricerche hochschildiane si vedano A.I. Garey, K.V. Hansen (eds.), At the Heart of Work and Family: Engaging the Ideas of Arlie Hochschild, New Brunswick, NJ: Rutgers University, 2011; D. Alis, Travail emotionnel, dissonance emotionnelle, et contrefaçon de l intimité: vingt-cinq ans après la publication de Managed Heart d Arlie R. Hochschild, in 30

26 31 Massimo Cerulo I. Berrebi-Hoffmann (ed.), Politiques de l intime, Paris: Editions La Découverte, Cfr. G. Turnaturi, Emozioni: maneggiare con cura, in E. Illouz, Intimità fredde. Le emozioni nella società dei consumi, trad. it. Milano: Feltrinelli, 2007, pp In tal senso, credo che Hochschild sottoscriverebbe la definizione di io sociale che ha fornito William James oltre un secolo fa: L io sociale di un uomo è il riconoscimento che egli ottiene per parte dei propri simili. Noi non siamo soltanto animali gregari, che amano restare commisti ai loro propri compagni, ma abbiamo una tendenza innata a farci distinguere nel modo più favorevole che per noi si possa. Non si potrebbe immaginare una punizione più maligna, dato che sarebbe una cosa fisicamente possibile, di quella che un individuo debba girare da solo nella società, senza che nessuno gli presti minimamente attenzione (W. James, Principi di psicologia, trad. it. Milano: Società editrice libraria, 1905, p. 222). 10 Sulla trasformazione della società contemporanea in società terapeutica si veda C. Lasch, La cultura del narcisismo, trad. it. Milano: Bompiani, Sulla necessaria repressione delle emozioni veicolata dalla società commerciale, si veda la ricerca di T. Scheff, Catharsis in Healing, Ritual and Drama, Berkeley: University of California Press, Come risulta da un informale ricerca svolta qualche anno fa da colleghi della New York University, molti giovani statunitensi fra i 18 e i 35 anni sembrano aver imparato a non manifestare emozioni personali o autentiche, in quanto teoriche fonti di rivoluzione dell identità sociale. Invece che correre il rischio di mettere in discussione il proprio io sociale, essi preferiscono rinchiudersi nelle loro certezze e, spesso, soffrire. Alla domanda posta dai colleghi americani: Sei solito seguire le tue emozioni (ciò che senti dentro e non quello che vedi fare agli altri)?, la risposta più volte ottenuta sembra essere stata: I don t wanna go there. Non voglio andare lì. Come

27 Presentazione se quell altrove di cui parlano, quella zona emotiva presente ma nascosta dentro ognuno di noi sia fonte di disturbo e turbamento. È quasi meglio dimenticare di possederla, piuttosto che riandarci anche solo col pensiero. Ringrazio Francesca Galmacci per le conversazioni sull argomento. 13 Come nota Furedi, tale cultura terapeutica è diffusa soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dove si fa sempre più spesso ricorso a pratiche terapeutiche per superare shock collettivi o problemi personali. Tuttavia, poiché postula un sé fragile e debole, necessitante di aiuto esterno e di mezzi per addomesticare (reprimendole in gran parte) le proprie emozioni, «la cultura terapeutica ha contribuito a creare un senso diminuito del sé, carente sul piano emotivo e consapevole in ogni istante della propria vulnerabilità. La caratteristica più significativa della cultura terapeutica non è tanto quella di promuovere il sé, quanto di allontanarlo dagli altri, cristallizzando in questo modo la tendenza contemporanea all individualizzazione» (F. Furedi, Il nuovo conformismo. Troppa psicologia nella vita quotidiana, trad. it. Milano: Feltrinelli, 2008, p. 29). 14 A.R. Hochschild, The Commercialization of Intimate Life, cit. 15 Secondo Hochschild, ciò è possibile anche grazie alla piega assunta negli anni dal movimento femminista il quale, privilegiando la carriera lavorativa e una sorta di individualismo laico quasi assoluto, sembra veicolare una cultura della freddezza e un diritto al disimpegno nei sentimenti. 16 A.R. Hochschild, Per amore o per denaro. La commercializzazione della vita intima, trad. it. Bologna: il Mulino, 2006, p. 148 e sgg. 17 A.R. Hochschild, The Sociology of Feeling and Emotion: Selected Possibilities, in M. Millman, R. Moss Kanter (eds.), Another Voice: Feminist Perspectives on Life and Social Science, Garden City: Doubleday, 1975, pp Qualche mese prima era stato pubblicato il lavoro di T. Kemper, Towards a Sociology of Emotions: Some Problems and 32

28 33 Massimo Cerulo Some Solutions, «The American Sociologist», 13, 1978, pp , trampolino di lancio per il lavoro hochschildiano (cfr. P. Iagulli, Arlie Russell Hochschild, Susan Shott e Theodor D. Kemper: interazionismo e positivismo nella nascente sociologia delle emozioni, in Id., La sociologia delle emozioni. Un introduzione, Milano: Franco Angeli, 2011, pp A.R. Hochschild, Per amore o per denaro. La commercializzazione della vita intima, cit., p Sulla trasformazione del giudizio sulle emozioni e passioni nelle scienze filosofiche e sociali si veda E. Pulcini, Per una sociologia delle emozioni, «Rassegna Italiana di Sociologia», XXXVIII, 4, 1997, pp Sul rapporto tra Durkheim e le emozioni mi permetto di rimandare a M. Cerulo, Il sentire controverso. Introduzione alla sociologia delle emozioni, Roma: Carocci, 2010, cap Sul punto, mi permetto di rimandare a M. Cerulo, Sotto cieli noncuranti. Il connubio tra emozioni e ragione nell agire sociale dell homo sentiens tardo moderno, in F. Crespi, M. Cerulo (a cura di), Emozioni e ragione nelle pratiche sociali, Napoli: Orthotes, Hochschild appartiene alla corrente interazionista della sociologia delle emozioni, poiché identifica queste ultime come elementi esistenti nell organismo umano ma che prendono forma grazie alle relazioni sociali e che dipendono direttamente dalla definizione della situazione in cui si agisce, ossia dal contesto socio-culturale di riferimento [cfr. G. Turnaturi (a cura di), La sociologia delle emozioni, Milano: Anabasi, 1995]. Recentemente, Turner e Stets hanno analizzato gli approcci sociologici statunitensi al tema delle emozioni, inserendo la teoria sociale di Hochschild nella corrente culturale o drammaturgica, poiché considera le emozioni come elementi di una cultura condivisa e come mezzi di comunicazione interazionale all interno di regole socialmente statuite (J.H. Turner, J.E. Stets (eds.), The Sociology of Emotions, Cambridge: Cambridge University Press, 2005). Sul punto, si veda anche P. Iagulli, La

29 Presentazione sociologia delle emozioni nordamericana: i principali approcci teorici, in Id., La sociologia delle emozioni, cit., pp Deep acting: ricorso a strategie di ampia portata, come la modificazione di stati fisici o mentali, al fine di evocare l emozione più conforme alle norme sociali (processo di modificazione del sentire dall interno verso l esterno). 24 Surface acting: l individuo assume la postura tipica che avrebbe se manifestasse l emozione desiderata, nella speranza di arrivare a sentirla davvero (processo di modificazione del sentire dall esterno verso l interno). 25 Sul fenomeno hikikomori si vedano M. Zielenziger, Non voglio più vivere alla luce del sole, trad. it. Roma: Eliot, 2008; A. Furlong, The Japanese hikikomori phenomenon, «The Sociological Review», 56(2), pp Sul punto si vedano G. Turnaturi, Vergogna. Metamorfosi di un emozione, Milano: Feltrinelli, 2012; Id., Emozioni: maneggiare con cura, cit.; E. Illouz, Intimità fredde. Le emozioni nella società dei consumi, trad. it. Milano: Feltrinelli, 2007; M. Cerulo, Il sentire controverso, cit., cap. 3; K.S. Lowney, Baring Our Souls: TV Talk Show and the Religion of Recovery, Chicago: Aldine, Si vedano M. Cerulo, Emozioni e politica nella società contemporanea, in P. Morris, F. Ricatti, M. Seymour (a cura di), Politica ed emozioni nella storia d Italia dal 1848 a oggi, Roma: Viella, 2012, pp ; C. Clark, Emotions and Micropolitics in Everyday Life: Some Patterns and Paradoxes of Place, in T.D. Kemper (ed.), Research Agendas in the Sociology of Emotions, Albany: SUNY Press, pp D altronde, già Elias sottolineava la necessità di un controllo e di un affinamento delle emozioni in concomitanza dell aumento della stratificazione sociale (N. Elias, Il processo di civilizzazione, trad. it. Bologna: il Mulino, 1988). 34

Lavoro emozionale, regole del sentire e struttura sociale

Lavoro emozionale, regole del sentire e struttura sociale Lavoro emozionale, regole del sentire e struttura sociale Arlie Russell Hochschild 1 Sociologia dell'organizzazione per il Servizio Sociale - Corso di Laurea in Servizio Sociale Arlie Russell Hochschild

Dettagli

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione

Dettagli

L INTERAZIONE SOCIALE

L INTERAZIONE SOCIALE L INTERAZIONE SOCIALE L interazione tra individui è l oggetto della microsociologia, uno dei due livelli fondamentali dell analisi sociologica. Gli studiosi interessati a questa branca di analisi si occupano

Dettagli

La figura di Jack Mezirow

La figura di Jack Mezirow Jack Mezirow 1 La figura di Jack Mezirow E attualmente Prof. emerito presso il Teachers College della Columbia University di New York. E stato presidente del dipartimento di educazione superiore e degli

Dettagli

S. Vygotskij, L. S. Vygotskij,

S. Vygotskij, L. S. Vygotskij, I fattori esterni che generalmente vengono chiamati in causa per giustificare la crescita di attenzione verso il tema della conoscenza e dell apprendimento sono: Il ritmo accelerato del cambiamento tecnologico

Dettagli

Genere: differenze e disuguaglianze

Genere: differenze e disuguaglianze Genere: differenze e disuguaglianze 1 http://www.wellesley.edu/admission/ http://video.google.it/videosearch?q=mo na+lisa+smile&hl=it&emb=0&aq=f# GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 28/03/2014 Obiettivi

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO CLIC SUL MONDO

PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO CLIC SUL MONDO PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO CLIC SUL MONDO Anno scolastico 2013-2014 Perché questo progetto? Per il semplice motivo che l amicizia rimane uno dei valori più nobili dell essere umano. L uomo è per sua

Dettagli

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia 1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché

Dettagli

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione Identità e socializzazione 1 Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. È necessario, quindi, che essa disponga di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte del patrimonio

Dettagli

Psicologia sociale A.a Prof.ssa Isabella Quadrelli

Psicologia sociale A.a Prof.ssa Isabella Quadrelli Psicologia sociale A.a. 2013-2014 Prof.ssa Isabella Quadrelli isabella.quadrelli@unipr.it Presentazione del corso Orientamenti teorici della psicologia sociale Le basi sociali del comportamento: conformismo,

Dettagli

COME LEGGERE LA MATRICE

COME LEGGERE LA MATRICE MODULO 3 COME LEGGERE LA MATRICE CAMBIA COLORE ALLA TUA VITA Data COME LEGGERE LA MATRICE (VERSIONE SERALE) Il percorso serale dedicato alla lettura della Matrice ha come obiettivo quello di permettere

Dettagli

I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti

I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti I lezione Master Operatore Musicale Romina Nesti Cos è la didattica? Una definizione e una storia complessa che inizia agli albori dell umanità. Da arte a scienza La parola didattica significa arte di

Dettagli

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina

Dettagli

Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario. Dott.ssa Sara Pagnini

Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario. Dott.ssa Sara Pagnini Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario Dott.ssa Sara Pagnini L aborto è un fallimento di antichi sentimenti inconsci di maternità Il concepimento costituisce la realizzazione e l appagamento

Dettagli

Indice. Prefazione... pag. XI. pag. 1. Prima parte Concreti aiuti alla vita...

Indice. Prefazione... pag. XI. pag. 1. Prima parte Concreti aiuti alla vita... Indice Prefazione... Prima parte Concreti aiuti alla vita... pag. XI pag. 1 Gennaio Uomo e donna, visione d insieme Destra e sinistra, le altre dimensioni... Il mio corpo... L abbraccio... Esercizio L

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL

Dettagli

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche

Dettagli

ISBN: Edizioni Sette Città. Iª edizione, aprile 2010

ISBN: Edizioni Sette Città. Iª edizione, aprile 2010 Strumenti 32 ISBN: 978-88-7853-189-5 2010 Edizioni Sette Città Iª edizione, aprile 2010 Edizioni SETTE CITTÀ Via Mazzini 87 01100 Viterbo tel +39.0761.304967 +39.0761.1768103 fax +39.0761.303020 +39.0761.1760202

Dettagli

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado

Dettagli

John Dewey (1859-1952) La rivoluzione copernicana in pedagogia

John Dewey (1859-1952) La rivoluzione copernicana in pedagogia John Dewey (1859-1952) La rivoluzione copernicana in pedagogia Brevi cenni biografici John Dewey nacque il 20 ottobre 1859 a Baltimora, nel Vermont (USA), da una famiglia puritana di modeste condizioni

Dettagli

Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi.

Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi. Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi. narrazione, ma si sottovaluta l aspetto psicologico dei personaggi,

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A. 2009-10 Principi di sociologia I Enzo Mingione - enzo.mingione@unimib.it Principi di sociologia II Roberto Marchisio - roberto.marchisio@unimib.it Contenuto Principi

Dettagli

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO? ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti

Dettagli

La ricerca sociale: metodologia e tecniche

La ricerca sociale: metodologia e tecniche La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2015 2016 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it METODOLOGIA Riflessione sulle pratiche di ricerca

Dettagli

Teoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2

Teoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2 Teoria della comunicazione Anno Accademico 2012-2013 Lezione n. 2 Attenzione per la CNV SOCIOLOGIA: M. Weber; Interazionismo simbolico (Blumer); Etnometodologia (Garfinkel); Approccio drammaturgico (Goffman).

Dettagli

Indice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3

Indice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3 L ADULTITÀ PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1... 3 2 di 6 1 In questa lezione riprenderemo un tema già annunciato: il tema dell adultità. Nella prima lezione abbiamo detto che sotto la nozione di adulto c

Dettagli

www.viveredasportivi.eu

www.viveredasportivi.eu Per informazioni: I.C.S. International Conference Service via Cadorna, 13-34124 Trieste tel. 06 90281729 mail: segreteria@viveredasportivi.eu www.viveredasportivi.eu CAMPAGNA PER LA DIFFUSIONE DELLO SPIRITO

Dettagli

QUESTIONARIO QSP. STILE PATERNO Forma A Lei come padre. ISTRUZIONI Padri diversi forniscono al figlio diverse esperienze iniziali.

QUESTIONARIO QSP. STILE PATERNO Forma A Lei come padre. ISTRUZIONI Padri diversi forniscono al figlio diverse esperienze iniziali. STILE PATERNO Forma A Lei come padre QUESTIONARIO QSP ISTRUZIONI Padri diversi forniscono al figlio diverse esperienze iniziali. Codice: Data: / / Ci interessa conoscere i comportamenti che più da vicino

Dettagli

05/05/2016. ADASM-FISM Bergamo. Formatori: Silvia Barbieri, Marco Ubbiali. Viaggio-ricerca nel mondo dell infanzia. Marco Ubbiali

05/05/2016. ADASM-FISM Bergamo. Formatori: Silvia Barbieri, Marco Ubbiali. Viaggio-ricerca nel mondo dell infanzia. Marco Ubbiali 05/05/2016 ADASM-FISM Bergamo Formatori: Silvia Barbieri, Viaggio-ricerca nel mondo dell infanzia 1 «Ma IO ho fatto in modo di suscitare le grandi domande, ho favorito la loro curiosità?» «Se anche noi

Dettagli

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza

Dettagli

FACOLTÀ DI FILOSOFIA IN FILOSOFIA

FACOLTÀ DI FILOSOFIA IN FILOSOFIA FACOLTÀ DI FILOSOFIA Corso di Laurea IN FILOSOFIA PRESENTAZIONE La Facoltà di Filosofia dell Università Vita-Salute San Raffaele si trova in uno dei maggiori centri di ricerca europei, che pone la persona,

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE L utilizzo della fiaba consente al bambino di vivere esperienze emotivamente forti che correlano mente e cuore e

Dettagli

Gli effetti di lungo periodo della partecipazione ai nidi

Gli effetti di lungo periodo della partecipazione ai nidi Gli effetti di lungo periodo della partecipazione ai nidi Gli esiti della ricerca a Bassano del Grappa valerio.belotti@unipd.it Tra gli esperti ci sono diversi modi per guardare a un bambino/a Come figlio

Dettagli

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni

Dettagli

I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente 9 gennaio 2015

I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente 9 gennaio 2015 I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente 9 gennaio 2015 Autore Anne Destrebecq Prof. associato MED/45 UNIMI UOMO Entità biologica Entità psichica Entità sociale Entità spirituale INDISSOLUBILMENTE

Dettagli

1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo

Dettagli

Emozioni e stati d animo

Emozioni e stati d animo Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi

Dettagli

CORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016

CORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016 CORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016 Quando vi siete impegnati al massimo in allenamento e in gara, quando avete dato tutto voi stessi sempre, allora l importante è partecipare. Pierre de Coubertain PERCHE SIETE

Dettagli

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di notevole importanza nel percorso di sviluppo dell'individuo, soprattutto nel periodo della preadolescenza

Dettagli

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione La prima esperienza di relazione è quella che avviene tra il bambino e la madre (relazione diadica) Diade: entità composta

Dettagli

Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio]

Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio] Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa Come si giunge a una conoscenza del mondo? Superstizione (irrazionale) Intuizione (esperienza soggettiva) Ragionamento (induzione o deduzione) Autorità

Dettagli

La professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ]

La professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ] La professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ] Lancio Premesse del convegno -Evoluzione del ruolo docente -Tecnologia e innovazione

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA HEAL YOUR LIFE WORKSHOP 14/15 NOVEMBRE 2015 1 E il corso dei due giorni ideato negli anni 80 da Louise Hay per insegnare il metodo con cui lei è riuscita a guarire

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

Sociologia generale. Corso di laurea in Igiene Dentale A.a Docente: Pierpaola Pierucci

Sociologia generale. Corso di laurea in Igiene Dentale A.a Docente: Pierpaola Pierucci Sociologia generale Corso di laurea in Igiene Dentale A.a. 2015-2016 Docente: Pierpaola Pierucci Sociologia generale Viaggio all esplorazione di una disciplina Dalle teorie sociologiche allo studio delle

Dettagli

Rapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti

Rapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti Rapporto empatico con l anziano Prof.ssa Adriana Celesti Empatia La parola deriva dal greco EMPATEIA che veniva usata per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che legava l autore/cantore con

Dettagli

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti II ELABORAZIONE, Febbraio 2010

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti II ELABORAZIONE, Febbraio 2010 1 IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA II ELABORAZIONE, Febbraio 1 Scuole campione: 6 Istituti tecnici e professionali di cittadine medio-piccole del Nord Italia; 4 classi prime (N=84); 4 classi seconde

Dettagli

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico Parte Prima Cosa sono le scienze umane Il sapere antropologico PRIMA tappa / Che cos è l antropologia culturale............................................. 4 SECONDA tappa / I metodi dell antropologia

Dettagli

ELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO -

ELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO - AMBIENTAMENTO PROGETTO EDUCATIVO COLLEGIALITA FORMAZIONE DOCUMENTAZIONE SPAZI- AMBIENTE PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO

Dettagli

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia

Dettagli

Donne e networking. Il networking è donna

Donne e networking. Il networking è donna Donne e networking Il networking è donna Il networking cos è? Networking Una rete sociale consiste di un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali. Per gli esseri umani

Dettagli

Un aiuto adeguato. LA MORALE

Un aiuto adeguato. LA MORALE UNITÀ 5: Il sovratelo. Un aiuto adeguato. LA MORALE 1ºESO 2 anno Scuola Superiore Per cercare la verità devo essere critico. Il mondo non mi offre la felicità. La verità è scritta nel mio cuore. La morale

Dettagli

Management. Ma ste rcattolica. Master universitario di primo livello. Edizione serale F A C O L T À D I E C O N O M I A

Management. Ma ste rcattolica. Master universitario di primo livello. Edizione serale F A C O L T À D I E C O N O M I A M a r k e t i n g Management Edizione serale Ma ste rcattolica F A C O L T À D I E C O N O M I A a. a. 2 0 1 6 / 2 0 1 7 - X I I I e d i z i o n e Milano, febbraio 2017 - aprile 2018 Master universitario

Dettagli

SOCIETA EDUCAZIONE FORMAZIONE. A cura di Tortorici Dorotea

SOCIETA EDUCAZIONE FORMAZIONE. A cura di Tortorici Dorotea SOCIETA EDUCAZIONE A cura di Tortorici Dorotea FORMAZIONE Che vi sia un rapporto diretto tra società ed educazione è fatto incontrovertibile e riconosciuto. Declinare i termini di tale rapporto, i livelli

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

JEROME SEYMOUR BRUNER

JEROME SEYMOUR BRUNER TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

STUDIO CONOSCITIVO TRAPIANTI: UN IMPORTANTE PROSPETTIVA DI VITA

STUDIO CONOSCITIVO TRAPIANTI: UN IMPORTANTE PROSPETTIVA DI VITA STUDIO CONOSCITIVO TRAPIANTI: UN IMPORTANTE PROSPETTIVA DI VITA Sintesi dei risultati di ricerca Preparata per O.N.Da. Milano, 22 settembre 2009 SCENARIO E OBIETTIVI DELLA RICERCA L Osservatorio Nazionale

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia La teoria dello scambio. In particolare: George Homans (1910-1989) «La teoria dello scambio, nella sua forma attuale, è in realtà un ritorno allo spirito e ai principi dell estremo

Dettagli

Facoltà di Scienze della Formazione Prof.ssa G. Perricone. Modelli di lettura dello sviluppo

Facoltà di Scienze della Formazione Prof.ssa G. Perricone. Modelli di lettura dello sviluppo Facoltà di Scienze della Formazione Prof.ssa G. Perricone Modelli di lettura dello sviluppo Materiale didattico: prof.ssa G. Perricone Arco di vita Ciclo di vita Metafora della Psicologia dell Età Evolutiva

Dettagli

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE INTRODUZIONE Il Curricolo nasce dall esigenza di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il

Dettagli

GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI

GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI ??? Sono i genitori che rappresentano per i figli una guida nel mondo delle emozioni. Proprio come gli allenatori di atletica, essi insegnano delle strategie: nelnostrocasoper affrontare gli alti e bassi

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema

Dettagli

1 Introduzione e definizione

1 Introduzione e definizione INSEGNAMENTO DI DIDATTICA GENERALE I LEZIONE I INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA PROF. ACHILLE M. NOTTI Indice 1 Introduzione e definizione --------------------------------------------------------------------------------3

Dettagli

VERSIONE ITALIANA DELLA SESM, SCALA DEGLI UTENTI PER MISURARE L EMPOWERMENT NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE (Ettore Straticò et al.

VERSIONE ITALIANA DELLA SESM, SCALA DEGLI UTENTI PER MISURARE L EMPOWERMENT NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE (Ettore Straticò et al. VERSIONE ITALIANA DELLA SESM, SCALA DEGLI UTENTI PER MISURARE L EMPOWERMENT NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE (Ettore Straticò et al., 2007) MODULO A 1. Sigla strumento 2. Identificazione del paziente 3. Età

Dettagli

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I CLASSE I Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi. La Chiesa, comunità dei cristiani aperta a tutti i popoli. 1) Scoprire nell ambiente i segni che richiamano

Dettagli

Programmazione Didattica Scuola dell'infanzia

Programmazione Didattica Scuola dell'infanzia Programmazione Didattica Scuola dell'infanzia Istitituti Comprensivi 15 e 17 di Bologna a.s. 2015-2016 Ins. Cice Maria Rosa Le attività in ordine all insegnamento della Religione Cattolica, per coloro

Dettagli

Stress management e orientamento al risultato

Stress management e orientamento al risultato Stress management e orientamento al risultato 3 giornate Gestione dello stress e orientamento al risultato sono due competenze chiave nel lavoro e nella vita quotidiana. La pressione del tempo, le scadenze,

Dettagli

ENTE : CeIS Centro Italiano Solidarietà Roma via A. Ambrosini, 129

ENTE : CeIS Centro Italiano Solidarietà Roma via A. Ambrosini, 129 ATTIVITA FORMATIVE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, ART. 4 ) ENTE : CeIS Centro Italiano Solidarietà Roma via A. Metalabor Scuole Medie di primo e secondo,

Dettagli

Carta di Ottawa per la promozione della salute

Carta di Ottawa per la promozione della salute Carta di Ottawa per la promozione della salute 1 Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute del 1986 per stimolare l azione l a favore della Salute per Tutti per l anno l 2000 e oltre Promozione

Dettagli

Campo d azione, potere e dipendenza

Campo d azione, potere e dipendenza Campo d azione, potere e dipendenza Organizzazione Aziendale prof. Giovanni Masino Università di Ferrara_Corso di Laurea in Economia_AA 2014/2015 Qualunque cosa produca, l impresa non sarà mai totalmente

Dettagli

L idea di cultura nella tradizione sociologica

L idea di cultura nella tradizione sociologica L idea di cultura nella tradizione sociologica Scemo e più Scemo, 1994 L idea di cultura in due tradizioni sociologiche di ricerca Émile Durkheim (1858 1917) Max Weber (1864 1920) La scuola Francese La

Dettagli

Stereotipi e donne tra immaginario e realtà

Stereotipi e donne tra immaginario e realtà Stereotipi e donne tra immaginario e realtà L immaginario Siamo immersi ed immerse in un immaginario, fatto di modi di dire e di pensare, di luoghi comuni, che ci condizionano. Condizionamenti ambientali

Dettagli

Generazione nata e cresciuta con la pubblicità. I bambini sono i soggetti più interessanti per i pubblicitari perché:

Generazione nata e cresciuta con la pubblicità. I bambini sono i soggetti più interessanti per i pubblicitari perché: Seminario - 21.4.211 Centro d'arti e mestieri, Bellinzona La pubblicità alimentare rivolta ai bambini: quali i meccanismi, quali gli effetti? Docente di Psicologia Sociale Università Cattolica di Milano

Dettagli

Workshop Men, fathers and work from different perspective. Essere padri: tempi di cura e organizzazione di vita

Workshop Men, fathers and work from different perspective. Essere padri: tempi di cura e organizzazione di vita Workshop Men, fathers and work from different perspective Essere padri: tempi di cura e organizzazione di vita Milano, 2 febbraio 2011 Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale Istat Tania Cappadozzi Responsabile

Dettagli

Federazione Maestri del Lavoro d Italia. PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio»

Federazione Maestri del Lavoro d Italia. PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» Federazione Maestri del Lavoro d Italia PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» PARLIAMO DI AUTOSTIMA AUTOSTIMA = Percezione di fiducia e di stima nei propri confronti. Tale percezione si manifesta:

Dettagli

1. Pensi che per imparare bene una lingua straniera si debba essere portati?

1. Pensi che per imparare bene una lingua straniera si debba essere portati? 1 IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA CONFRONTO TRA LICEI E ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI, Febbraio 2010 Scuole campione in cittadine medio-piccole del Nord Italia: 6 Licei Classici, Scientifici,

Dettagli

LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO

LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO PREMESSA Il progetto lettura nasce dalla convinzione che il libro e con esso il racconto ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo.

Dettagli

IL LAVORO DI GRUPPO. tsm -Trentino School of Management. Trento, Marzo Docente: Carla Weber

IL LAVORO DI GRUPPO. tsm -Trentino School of Management. Trento, Marzo Docente: Carla Weber IL LAVORO DI GRUPPO tsm -Trentino School of Management Docente: Carla Weber Trento, Marzo 2012 Gruppo e gruppo di lavoro Non tutti i gruppi sono gruppi di lavoro a lavorare in gruppo si apprende riconoscendo:

Dettagli

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,

Dettagli

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo Materiale elaborato da Fava Vizziello e tratto dal testo Fava Vizziello. G. (2003), Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Enrico Mattei ISTITUTO TECNICO ECONOMICO LICEO SCIENTIFICO LICEO delle SCIENZE UMANE Via delle Rimembranze, 26 40068 San Lazzaro di Savena BO Tel. 051 464510 464545 fax

Dettagli

Quali competenze per lo psicologo scolastico?

Quali competenze per lo psicologo scolastico? Quali competenze per lo psicologo scolastico? Livia Botta Agenzia Scuola Seminario LA PSICOLOGIA SCOLASTICA IN LIGURIA promosso dall Ordine degli Psicologi della Liguria Genova 18 ottobre 2008 Gli psicologi

Dettagli

Servizi di sostegno alla funzione

Servizi di sostegno alla funzione Servizi di sostegno alla funzione genitoriale Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma In molti Paesi del Nord Europa e degli Stati Uniti il sostegno all esercizio della funzione

Dettagli

Paolo Jedlowski. (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico. Carocci. capitolo 4.

Paolo Jedlowski. (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico. Carocci. capitolo 4. Paolo Jedlowski (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico Carocci capitolo 4 su Emile Durkheim Emile Durkheim (1858-1917) Quali domande si faceva Durkheim ci sono

Dettagli

Sintesi di alcune domande: l allungamento dell età lavorativa

Sintesi di alcune domande: l allungamento dell età lavorativa Il questionario Sintesi di alcune domande: In che modo l allungamento dell età lavorativa influenzerà progetti e processi di formazione del personale nel prossimo futuro? Con la legge di stabilità sono

Dettagli

Come gli studenti toscani vedono la mafia La percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti toscani

Come gli studenti toscani vedono la mafia La percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti toscani Come gli studenti toscani vedono la mafia La percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti toscani Progetto finanziato dalla Regione Toscana Premessa: perché un indagine sulla percezione del fenomeno

Dettagli

I.A.R.A Interventi di Ampliamento della Rete Antiviolenza. Accoglienza e audizione della vittima 6 dicembre 2013

I.A.R.A Interventi di Ampliamento della Rete Antiviolenza. Accoglienza e audizione della vittima 6 dicembre 2013 I.A.R.A Interventi di Ampliamento della Rete Antiviolenza Accoglienza e audizione della vittima 6 dicembre 2013 Gli effetti della violenza Subire violenza da un altro essere umano, soprattutto nelle relazioni

Dettagli

PERCHE questi incontri

PERCHE questi incontri 20 Febbraio 2015 PERCHE questi incontri La vita di un individuo e della sua famiglia è fatta di momenti, passaggi, trasformazioni. I ragazzi stanno crescendo e a volte, per non dire spesso, i genitori

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE PIANIFICAZIONE MODULI DI APPRENDIMENTO classe III sezione DISCIPLINA: SCIENZE INSEGNANTE: ANNO SCOLASTICO COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: MASCHI: FEMMINE: RIPETENTI:

Dettagli

Management delle imprese familiari

Management delle imprese familiari Università degli Studi di Cagliari Management delle imprese familiari Dr.ssa Michela Floris a.a. 2016-2017 Dr.ssa Michela Floris Il ruolo della donna Alcuni studi dimostrano che le donne incontrano maggiori

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA

Dettagli

STUDIARE IN ITALIANO L2

STUDIARE IN ITALIANO L2 STUDIARE IN ITALIANO L2 Metodologie ed attività per supportare l apprendimento Cristina ONESTI (Università di Torino) 9-10-11 novembre 2015 Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 508

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 508 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 508 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore DE POLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 APRILE 2013 Modifica alla tabella F allegata alla legge 8 agosto 1995,

Dettagli

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:

Dettagli

Linee guida per l analisi e la discussione

Linee guida per l analisi e la discussione Lo studio di caso Linee guida per l analisi e la discussione 1^ il caso nella sua Specificità e Due attenzioni e I riferimenti Pedagogici Normativi Sociologici Psico-medici contestualizzazione in cui il

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli

Dettagli

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI

Dettagli