Laura Aleni Sestito EMOZIONI E SVILUPPO DELLA COMPETENZA EMOTIVA
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- Salvatore Vecchi
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1 EMOZIONI E SVILUPPO DELLA COMPETENZA EMOTIVA
2 la consapevolezza di sé si manifesta anche attraverso: Emozioni autocoscienti Crescente determinazione nel far valere la propria volontà Autocontrollo (capacità di resistere ai propri impulsi per soddisfare le richieste degli adulti)
3 METODI DI STUDIO DELLE EMOZIONI Comparsa delle emozioni Osservazione naturalistica o strutturata Rilevazione di indici fisiologici Frequenza cardiaca Presenza di specifici ormoni nel sangue Riconoscimento di espressioni emotive Esperimenti Studi osservativi Identificazione delle espressione in base al tipo di muscoli facciali coinvolti ( Max di Izard)
4 L emozione è un sentimento, uno stato affettivo che si presenta quando una persona si trova nel corso di un evento, di un interazione che riveste una particolare importanza, specialmente per il suo benessere. La presenza di un emozione è rivelata dalla manifestazione del comportamento, che riflette il piacere o il dispiacere dello stato d animo o del momento che la persona sta vivendo, ma le componenti che definiscono l emozione non sono tutte oggettive e tangibili.
5 Concordanza sulla natura delle emozioni: sono processi attivati da eventi che ci facilitano od ostacolano nel realizzare i nostri obiettivi comportano stati di attivazione fisiologica ci predispongono ad agire in certi modi influiscono sui processi cognitivi Disaccordo sullo sviluppo emotivo: teoria della differenziazione teoria differenziale approccio funzionale o organizzazionale
6 TEORIE DELLO SVILUPPO EMOTIVO Teoria della differenziazione il neonato prova solo una generica attivazione, le emozioni distinte compaiono più avanti. Lo sviluppo emotivo è subordinato a quello cognitivo. Teoria differenziale (emozioni primarie e secondarie) le emozioni fondamentali sono presenti già alla nascita o compaiono presto; le emozioni complesse compaiono in seguito. Ci sono relazioni reciproche tra sviluppo emotivo e cognitivo o semmai c è un primato delle emozioni. Approccio funzionale o organizzazionale è una sintesi dei precedenti. L organizzazione generale delle emozioni è presente poco dopo la nascita, ma le sue componenti si sviluppano grazie a processi simili a quelli dello sviluppo cognitivo.
7 DARWIN : interpretazio ne delle emozioni in chiave evoluzionista FREUD : ruolo delle emozioni nella vita psichica GOLEMAN : intelligenza emotiva
8 ü ü ü ü Ricerche sulle emozioni Ricerche sulle espressioni delle emozioni (Darwin) Interpretazione delle emozioni in chiave evoluzionistica Importanza del ruolo delle emozioni (Freud)
9 DARWIN (1872) le espressioni facciali delle emozioni sono innate, non apprese; universali; a base evoluzionistica e si sono evolute dalle emozioni degli animali.
10 Comparsa delle emozioni fondamentali Approccio differenziale (Izard) I neonati già provano emozioni con funzione adattiva: interesse gioia disgusto dispiacere Rabbia e paura compaiono con la deambulazione Approccio della differenziazione (od organizzazionale) Le emozioni si sviluppano a partire da strutture più primitive: prototipo fisiologico (primi mesi), cause endogene o puramente fisiche precursori (verso i tre mesi), reazioni diffuse emozioni vere e proprie (dopo i sei mesi), significati precisi e reazioni circoscritte angoscia da separazione (7-8 mesi)
11 Sebbene i ricercatori siano per lo più d accordo con Darwin nel ritenere che le emozioni abbiano una base biologica, tuttavia la regolazione e l espressione delle emozioni sono modellate da caregivers e fattori culturali. u Caregivers giocano un ruolo nella regolazione neurobiologica delle emozioni del bambino. u Le regole di espressione (display rules) delle emozioni non sono universali.
12 Lo sviluppo di emozioni sociali (Lewis) Emozioni primarie Gioia, paura, rabbia, tristezza, disgusto, sorpresa Capacità cognitiva Consapevolezza di sé Capacità cognitiva Modelli, regole, scopi Emozioni autocoscienti esposte Imbarazzo, empatia, invidia Emozioni autocoscienti valutative Imbarazzo, orgoglio, vergogna, colpa
13 LA CONOSCENZA DI SE (E DEGLI ALTRI) COMPETENZA EMOTIVA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI quell insieme di abilità che consentono al bambino di comprendere e regolare le emozioni proprie ed altrui
14 la competenza emotiva comprende un insieme di abilità che possono essere compresenti o meno... e che riguardano consapevolezza del proprio stato emotivo capacità di distinguere le emozioni degli altri capacità di utilizzare il lessico emotivo della propria cultura capacità di immedesimarsi nel vissuto emotivo altrui capacità di distinguere stato emotivo e manifestazione esterna capacità di adattarsi alle emozioni negative capacità di autoefficacia emotiva
15 Regolazione dell emozioni Consiste nel controllare o attenuare efficacemente il proprio stato di attivazione psico-fisiologico (arousal) per adattarsi e raggiungere uno scopo. L arousal implica uno stato di allerta o di attivazione, che può raggiungere livelli troppo alti per un funzionamento efficace. I genitori possono aiutare i bambini a imparare a regolare le proprie emozioni. Genitori che allenano all emozione Genitori che rifiutano l emozione
16 LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI Nel primo anno dipende soprattutto dai genitori eliminazione o distrazione dal disagio carezze e contatto, che riducono frequenza cardiaca, pressione e cortisolo, aumentano serotonina e ossitocina Anche il neonato ha una rudimentale capacità di regolazione sputare, girarsi per evitare cose spiacevoli calmarsi succhiando La capacità di autoregolazione migliora solo in seguito grazie ad altre capacità, quali gattonare per allontanarsi da stimoli negativi parlare delle proprie emozioni L efficacia dei genitori nell evitare picchi emotivi negativi ha effetti duraturi sulla personalità agendo sullo sviluppo di reti neurali sulle risposte fisiologiche e ormonali allo stress sulla formazione di modelli operativi interni
17 LO SVILUPPO DELLE EMOZIONI (Prima infanzia) Primi cambiamenti evolutivi nelle emozioni La comunicazione delle emozioni permette l instaurarsi di interazioni coordinate con i caregivers e l inizio di un legame emotivo. Grazie a questa coordinazione, tali interazioni sono descritte come reciproche o sincroniche. Emozioni primarie (chiamate anche fondamentali): si trovano negli umani e negli altri animali; includono la sorpresa, l interesse, la gioia, la rabbia, la tristezza, la paura e il disgusto. Sono presenti nei primi 6 mesi di vita.
18 Emozioni complesse (chiamate anche secondarie o sociali): si trovano solo negli esseri umani dal momento che richiedono cognizione e soprattutto consapevolezza alcuni autori le definiscono autoconsapevoli o autocoscienti; includono empatia, gelosia e imbarazzo, che appaiono per la prima volta a circa un anno e mezzo (a seguito dell emergere della consapevolezza di sè); orgoglio, vergogna e senso di colpa che appaiono attorno ai due anni e mezzo. Nello sviluppo di questo secondo gruppo di emozioni autoconsapevoli (definite come emozioni autoconsapevoli valutative), i bambini acquisiscono, e sono in grado di utilizzare, modelli e norme sociali per valutare il loro comportamento.
19 Il pianto è il meccanismo più importante che i neonati hanno a disposizione per comunicare col mondo. Pianto di base: un modello ritmico che generalmente consiste in un pianto, seguito da un silenzio più breve, poi un fischio più corto che ha una tonalità più alta del pianto principale, e un altra breve pausa prima del pianto successivo. Alcuni studiosi del comportamento infantile pensano che la fame sia una delle condizioni atte a stimolare il pianto di base. Pianto di rabbia: una variazione del pianto di base in cui viene spinta una maggiore quantità di aria attraverso le corde vocali. Pianto di dolore: un improvviso iniziale lungo pianto sonoro seguito dal trattenimento del respiro, senza la presenza di un lamento preliminare. Il pianto di dolore è provocato da stimoli molto intensi.
20 Sorridere è un altro importante mezzo che i bambini hanno a disposizione per comunicare le emozioni. Sorriso endogeno o riflesso: un sorriso che non avviene in risposta a stimoli esterni e appare durante il primo mese di vita, generalmente durante il sonno. Sorriso esogeno: un sorriso prodotto da sveglio in risposta a stimoli visivi o acustici, soprattutto il volto e la voce dei genitori che, gratificati, iniziano a trattare il bambino come attivo partner sociale. Gli stimoli in grado di produrlo sono ancora indifferenziati. Sorriso sociale: un sorriso che si verifica come risposta specifica alle persone familiari con le quali si instaura uno scambio reciproco. Non appare fino all età di 2 o 3 mesi.
21 Una delle prime emozioni del bambino è la paura Paura dell estraneo: la forma più comune della paura di un infante, per effetto della quale il bambino mostra paura e diffidenza verso gli sconosciuti. La prima volta appare attorno ai 6 mesi sotto forma di reazioni di diffidenza. A 9 mesi tale paura è spesso più intensa, e continua ad aumentare fino al primo anno del bambino. Ansia o protesta da separazione: consistente nel pianto o in altri segni di sofferenza all allontanamento del caregiver. Normalmente compare durante la seconda metà del primo anno di vita e si manifesta prevalentemente verso i mesi e gradualmente decresce durante l infanzia e il periodo prescolare.
22 Social Referencing Implica la lettura dei segnali emotivi degli altri al fine di decidere come agire in una particolare situazione. Regolazione emotiva e coping Durante il primo anno di vita, il bambino sviluppa gradualmente la capacità di inibire o attenuare l intensità e la durata delle reazioni emotive. Questa capacità è influenzata dal contesto.
23 L empatia Empatia, in senso generale, è (Eisenberg): una risposta affettiva che sorge dalla percezione o comprensione dello stato emotivo altrui ed è simile a quello che la persona sta provando Contagio emotivo è (Bonino et al.) una risposta empatica più primitiva, senza la coscienza della natura vicaria della propria emozione Disagio personale risposta empatica più evoluta in termini di distinzione sé-altro, ma rivolta solo a sé Simpatia risposta empatica più evoluta in termini di distinzione sé-altro e costruttiva per l altro
24 Lo sviluppo dell empatia Hoffman: ci sono vari meccanismi, via via più complessi, che possono suscitare risposte empatiche nel corso dello sviluppo i meccanismi più complessi si aggiungono a quelli più semplici senza sostituirli contagio condizionamento classico associazione tra ciò che accade all altro e propria esperienza mettersi nei panni dell altro raffigurandosi cosa sente Nel primo anno di vita solo contagio emotivo Verso i 10 mesi compare il disagio personale Dai 15 mesi segni di simpatia, correlata a tecniche educative e regole chiare di comportamento sociale consolare chiedere aiuto all adulto
25 Regolazione delle emozioni Auto Regolazione delle emozioni Competenza emotiva Dalle tesi di Goleman (Intelligenza emotiva, 1995) proposta di una alfabetizzazione emotiva volta a favorire il superamento della incapacità emotiva
26 Competenza emotiva Nelle relazioni tra coetanei POPOLARITA fino ad una certa età, i bambini, data la scarsa competenza emotiva, devono affidarsi ad altri, ad esempio ai genitori SOCIAL REFERENCING
27 capacità di regolare le emozioni competenza sociale regolazione della espressione delle emozioni Competenza socio-affettiva
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