6.5 Attività connesse

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1 6.5 Attività connesse Il ruolo della diversificazione produttiva agricola nello sviluppo dell agricoltura in Italia, come nell intera Unione Europea, è da considerare un elemento essenziale per analizzare le dinamiche dell economia rurale. Le attività connesse in agricoltura sono molteplici e il ruolo multifunzionale delle aziende agricole si è affermato in maniera prorompente nell ultimo decennio. Infatti, il significativo contributo delle attività connesse al reddito aziendale agricolo, peraltro finanziato con le politiche europee di sostegno alla diversificazione produttiva e dell offerta in agricoltura, ha determinato in molti caso il mantenimento dell attività agricola prevenendo l abbandono del territorio e favorendo l impiego di forza lavoro giovane e femminile. La disamina sulla diversificazione delle aziende agricole marchigiane riguarda un analisi di contesto delle politiche regionali in materia di multifunzionalità, una descrizione estesa dello sviluppo dell attività turistica rurale e in misura minore, ma non per importanza, un commento sul contoterzismo e sulle fattorie didattiche. In linea con le politiche europee degli ultimi anni, che hanno indirizzato le imprese agricole allo sviluppo di attività connesse che valorizzino beni pubblici prodotti dall agricoltura, la Regione Marche ha recentemente emanato una legge in materia di multifunzionalità dell azienda agricola e diversificazione in agricoltura (L.R. n.21 del 14/11/2011). La disposizione si prefigge di promuovere la connotazione multifunzionale delle imprese agricole. In particolare l intervento normativo intende disciplinare l attività turistica rurale per valorizzarne le produzioni tipiche e di qualità, diffondere le tradizioni del mondo rurale e sviluppare un turismo sostenibile sul profilo sociale e giovanile. La legge regionale, che recepisce la legge nazionale n.96/2006, mette in evidenzia all art.5 il rapporto di connessione del turismo con l attività agricola, che deve essere mantenuta come prevalente in termini di tempo-lavoro svolto. Per ciascuna attività turistica (ospitalità, somministrazione di alimenti e bevande, degustazione, attività ricreative) vengono fissati i requisiti-limite che permettono di rispettare il suddetto principio. A livello nazionale il recepimento della legge, pur condividendo lo stesso obiettivo di legittimità, risulta molto diversificato tra le regioni. La Regione Marche ha indicato, ad esempio, la capacità ricettiva massima delle imprese, fissata a 40 posti letto per le aziende con alloggi aziendali dedicati e somministrazione della prima colazione e di 20 piazzole per la sosta in spazi aperti, purché l azienda abbia una superficie agricola utilizzabile di almeno 3 ettari. La legge regionale definisce e disciplina, inoltre, l agricoltura sociale (artt

2 36) e altre attività connesse (vendita diretta, trasformazione dei prodotti aziendali, produzione di energia, sistemazione del territorio, ecc.), completando e aggiornando il concetto di attività per connessione introdotto con il Dlgs 228/2001 (Legge di orientamento e modernizzazione in agricoltura). L'attività turistica nelle aziende agricole manifesta peculiarità e dinamicità che consentono di raggiungere risultati reddituali importanti, ma richiedono un adeguata preparazione professionale e consistenti investimenti. Ne consegue che l affermazione dell impresa agrituristica dipende dall accesso alle fonti di finanziamento e in particolare agli aiuti pubblici. Con le politiche europee di sostegno alla diversificazione produttiva e dell offerta in agricoltura, la possibilità di ricevere contributi comunitari è rilevante. Tutte le Regioni prevedono nell ambito della misura 311 della programmazione per lo sviluppo rurale una specifica azione dedicata a favorire investimenti finalizzati a migliorare l offerta agrituristica. Nella maggior parte dei PSR il sostegno all agriturismo rappresenta l asse portante dell intera misura di diversificazione, assorbendone in media il 60-0% degli stanziamenti complessivi. Nel 2010 nelle Marche la dotazione finanziaria della misura 311 è stata incrementata di un importo pari ad un milione di euro per consentire l apertura del bando relativo alla 4 scadenza del pacchetto giovani. Pertanto al 31/12/2010 la disponibilità di risorse ammontava a 36,61 milioni di euro di spesa pubblica, pari al 2% delle risorse stanziate nell ambito dell Asse 3 e al,5% del budget complessivo del PSR regionale. Nel corso del 2010 la spesa pubblica liquidata ha interessato 66 domande di cui, 26 relative alla 311 misura singola e 40 della 311 all interno del pacchetto giovani. Se si confronta lo stato di attuazione della misura 311 rispetto agli obiettivi previsti si delinea con molta probabilità un importo medio degli investimenti superiore a quello stimato nella definizione dei target. L ISTAT rileva annualmente l offerta agrituristica complessiva (alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività connesse) e contestualmente quella turistica nel suo complesso, includendo il flusso per tipologia di alloggio, la consistenza delle strutture ricettive e il movimento dei clienti nelle strutture ricettive. Secondo l indagine ISTAT più recente, nel 2010 le aziende autorizzate all esercizio agrituristico nelle Marche risultano 49, pari al 4% delle aziende 334

3 . agrituristiche italiane (Tabella ). A fronte di un incremento del 5% a livello nazionale nel 2010, nelle Marche si è registrata una flessione del 2,9% del numero di aziende rispetto al Tuttavia nell ultimo decennio si è registrata una progressiva crescita a livello regionale (aumento del 91% dal 2002). Tabella Aziende autorizzate all'agriturismo per tipo di attività nelle Marche! " # $ " % &! ' ( ' ) & * # $ % &! ' ( ' + +! $ " & $ $, $ - + ( +! ( ( / In linea con i dati nazionali, nelle Marche circa il 90% delle aziende agrituristiche è autorizzata all alloggio e il 50% alla ristorazione. Le aziende autorizzate alla degustazione rappresentano circa il 50%, mentre le aziende che propongono altre attività (equitazione, escursionismo, ecc.) sono il 40%. Per contro a livello nazionale questo tipo aziende risulta più diffuso. Le aziende agrituristiche marchigiane risultano, infatti, più specializzate nella degustazione rispetto alla media nazionale, e sono orientate verso l alloggio e ristorazione. La presenza femminile nella conduzione degli agriturismi regionali è particolarmente rilevante. Il 43% delle aziende agrituristiche marchigiane ha una conduzione femminile, di gran lunga superiore all incidenza femminile a livello nazionale (Tabella 6.5. in appendice). Tale fenomeno è probabilmente riconducibile al fatto che alcune misure del PSR tendono a favorire l insediamento delle imprenditrici agricole e quindi ad incentivare alla titolarità aziendale alle componenti donne della famiglia contadina. Tuttavia, nel 2010 con la flessione del numero di agriturismi marchigiani, si è riscontrata anche una diminuzione del numero di imprenditrici agrituristiche, diversamente a livello nazionale il numero di conduttrici è aumentato, seppur mantenendo l incidenza media del 34%. L analisi dei dati mette in luce le diverse relazioni esistenti tra l alloggio e le altre attività agrituristiche. Tra le 655 aziende che ospitano, il 33% risulta 151 I totali di questa e di altre tabelle riportate di seguito non sono pari alla somma dei dati distinti per categoria in quanto le aziende possono rientrare in più di una classe. 335

4 . autorizzata al solo alloggio, mentre circa la metà garantisce anche servizi di ristorazione (Tabella in appendice). A livello nazionale prevalgono le aziende autorizzate all alloggio e ad altre attività, mentre gli agriturismi marchigiani appaiono specializzati nell alloggio e servizi congiunti di ristorazione. Analizzando la composizione dell offerta di alloggio si evidenzia l aumento del numero di piazzole, pari a 301 unità. La crescita del numero di piazzole va ricondotta al turismo camperistico, che è in grandissima espansione in tutt Europa. Sono sempre più numerose, infatti, le aziende agricole (vitivinicole e agrituristiche) che hanno colto i benefici che possono derivare dalla realizzazione, con costi modestissimi, di infrastrutture utili ad attirare i turisti camperisti. In diminuzione invece il numero di posti letto, pari a 8.135, che sono maggiormente concentrati nelle aziende autorizzate ad alloggio e ristorazione. In media un azienda marchigiana con alloggio possiede 12,4 posti letto (in linea con la media nazionale). Le aziende marchigiane con alloggio si compongono per metà di aziende con solo pernottamento e metà con pensione completa. La formula bed&breakfast e la mezza pensione non sono presenti nelle aziende agrituristiche. A livello nazionale invece le tipologie di servizi offerti sono più diversificate, ma con la stessa prevalenza al solo pernottamento e pensione completa. La sistemazione degli ospiti negli alloggi è prevalentemente aziendale, quindi in abitazioni comuni o non indipendenti. Diversamente a livello nazionale circa la metà degli alloggi è parte di abitazioni indipendenti. La distribuzione dei posti letto è analoga alla disposizione degli alloggi, pertanto non si evidenzia alcuna peculiarità nella distribuzione del numero di posti letto per azienda che è mediamente pari a 11, sia a livello regionale che nazionale. Tabella Aziende agrituristiche autorizzate alla ristorazione nelle Marche - Anno 2010 / " # $ " % & : # $ " % & & ( ( + ' ( ; + : # $ " % & & $ " & $ $, $ - ' ; + >? < = = La ristorazione rappresenta l attività praticata dalla metà degli agriturismi nelle Marche (52%), di esse oltre l 80% consente anche il pernottamento. Mentre a livello nazionale sono diffuse aziende con sola ristorazione, le aziende 336

5 marchigiane abbinano alla somministrazione di pasti l alloggio o altre attività ricreative. I circa posti a sedere rappresentano il 4% dei posti esistenti a livello nazionale. Ciascuna azienda dispone in media di circa 41 posti a sedere, mentre a livello nazionale la media è di 38 posti. Le aziende con il maggior numero di posti a tavola sono quelle che offrono il duplice servizio di ristorazione e alloggio. La degustazione, che consiste nell assaggio di prodotti agroalimentari, rappresenta soprattutto per le aziende agrituristiche marchigiane un elemento di distinzione rispetto alla media nazionale. Come servizio complementare di consumo in loco di prodotti agroalimentari di origine aziendale, non viene proposto in via esclusiva, infatti le aziende autorizzate alla degustazione tendono ad abbinare l assaggio dei prodotti enogastronomici ad altre attività, per lo più ristorazione e alloggio (Tabella in appendice). Infine, circa il 40% delle aziende agrituristiche sono autorizzate all esercizio di altre attività agrituristiche. Tra le iniziative proposte, un numero consistente di aziende marchigiane consente di praticare attività sportive (Tabella 6.5.3). La conformazione prevalentemente collinare della regione sembra incoraggiare l offerta di servizi che mettono a disposizione biciclette e la gestione di maneggi, permettendo di esplorare il territorio in maniera ecologica, tendenza peraltro, quella dell ecoturismo, in crescente sviluppo. Per contro le medesime peculiarità territoriali sembrano limitare l offerta di servizi di escursionismo e trekking, ad oggi presenti in poche aziende. Le restanti attività rappresentano diversificazioni poco diffuse nella regione, che potrebbero rappresentare in futuro aree competitive per la valorizzazione dell offerta turistica (corsi e osservazioni naturalistiche). Tabella Aziende agrituristiche autorizzate ad altre attività nelle Marche - Anno 2010 / 0 1 A * $ % & # B * " # # C D # # & ", % $ * " # $ B E & F " & G G ' H * $ I G &! " # 9 J " $ K " & +! Secondo uno studio di Toprural [11], principale portale di turismo rurale in Europa, la vacanza negli agriturismi italiani è più cara rispetto ai concorrenti 33

6 X & = francesi e spagnoli. A fronte di una spesa giornaliera di 3,20 euro a persona rilevata come media nazionale, i prezzi medi applicati negli agriturismi marchigiani si presentano più competitivi, pari a 34,0 euro. Seppur trattandosi di valori medi rilevati su un campione di aziende italiane, i dati offrono uno spunto di riflessione sulle strategie competitive da mettere in atto. Infatti, complice la congiuntura economica sfavorevole, si evidenzia una generalizzata riduzione della spesa familiare destinata alle vacanze. Per far fronte alle nuove esigenze dei turisti risulta fondamentale una comunicazione trasparente e accattivante da parte degli esercizi agrituristici. Il settore lamenta innanzitutto un iniziativa pubblica frammentata e di scarso peso finanziario, la quale si accompagna ad un inefficace presentazione aziendale su un mercato divenuto molto competitivo. Gli esperti evidenziano come gli imprenditori agrituristici si orientino verso le nuove tecnologie informatiche per la promozione aziendale, ad esempio realizzando un sito Internet aziendale. Al riguardo, risulta fondamentale riportare nelle pagine del sito la descrizione accurata dei servizi offerti dall azienda (ivi compresi i prezzi applicati) e del territorio. Quest ultimo va letteralmente raccontato nelle sue potenzialità di fruizione, indicandone gli eventi culturali ed enogastronomici, i percorsi naturalistici, le mete di interesse artistico e religioso, ecc. A conferma dell importanza dell attenzione da prestare nella presentazione aziendale la stessa legge regionale prevede all art.15 i requisiti di trasparenza in materia di tariffe praticate. I nuovi strumenti promozionali si accompagnano alle modalità di promozione tradizionale, anch esse evolutesi recentemente verso la realizzazione di iniziative promozionali collettive, come le strade del vino e dei prodotti tipici, che permettono di organizzare l offerta sul territorio e accorciare la filiera. Tabella Arrivi e presenze nel settore agrituristico per provincia e Paese di residenza - Anno 2009 L. M L N L O. P N L Q P L. R. M Q 0 S 0 T 1 / 0 S 0 T 1 / 0 S 0 T 1 / U & # " + ;! ; + ; ( ' +! ; ' ( ( ; ' ( ;! ' V " I W B '! ; ( ' ; + ( + ; + ' ' ; (! ' ; ; + + H B & " $ ' ; ( + ;! + ; ( ' ; ' ' ; + ; ' + W # B '! ; +! ' ; + ' ( ; ' + ; ' ; + ( ; ' ' U B &? > > >?? >?? Y Z 3 < < 4 4 = 3 < < Fonte: ISTAT [2] 338

7 X L O. 4 I dati sul movimento turistico negli esercizi agrituristici evidenziano un andamento di crescita. Nell ultimo decennio si è registrato un forte incremento di arrivi e presenze, a fronte di un altrettanto significativo aumento dell offerta di posti letto. Nel 2009 il numero di arrivi negli alloggi agrituristici delle Marche si è attestato attorno a 90mila unità (Tabella 6.5.4). Di questi l 82% è rappresentato da turisti italiani, incidenza ben al di sopra della media nazionale, dove i turisti italiani rappresentano mediamente il 62%. Nel 2009 si è registrata un inversione di tendenza rispetto alla flessione degli arrivi dell anno precedente. Gli arrivi, aumentati del 38%, hanno interessato tutte le provincie, in misura maggiore la provincia di Macerata che ha recuperato il calo registrato l anno precedente. La composizione delle arrivi in base alla provenienza geografica dei turisti è piuttosto omogenea tra le provincie, attestandosi mediamente su un rapporto tra italiani e stranieri. Relativamente alla distribuzione degli arrivi, invece, emerge la provincia di Pesaro-Urbino come meta preferita, dove si concentrano il 40% degli arrivi regionali e il 44% degli arrivi di turisti stranieri. Se si considerano le presenze, ovvero il numero di notti complessivamente trascorse negli alloggi agrituristici, i turisti stranieri rappresentano il 30% delle presenze complessive nelle Marche, mentre a livello nazionale l affluenza degli stranieri sale a quasi il 51% (Tabella 6.5.4). A livello provinciale Pesaro-Urbino conferma essere la meta di maggiore richiamo dagli agrituristi. Coerentemente alla tendenza degli arrivi, le presenze nel 2009 sono aumentate del 32% rispetto al 2008, ed ha riguardato soprattutto i turisti stranieri. Questi ultimi soggiornano mediamente per periodi più lunghi (6,6 giorni) rispetto ai turisti italiani (3,5 giorni). Quanto riscontrato a livello regionale riflette la situazione nazionale dove si rileva che i turisti italiani si trattengono più a lungo presso altre categorie di esercizi ricettivi. Gli agriturismi della provincia ascolana primeggiano per la durata dei pernottamenti da parte dei turisti stranieri (,8 giorni) e rispetto alla media regionale (4,8). Tabella Permanenza media nel settore agrituristico per provincia e Paese di residenza - Anno U & # " & V " I ( +! ( W B ( +! H B & " $ (! ( W # B U B &! + +! 6? > 6 > 6 Y Z < Fonte: ISTAT [2] 339

8 Da evidenziare come le aspettative e le motivazioni che inducono a scegliere una vacanza agrituristica siano spesso contrastanti. Infatti, secondo gli esperti, i turisti sembrano valutare in egual misura tradizione e modernità. Da un lato l agriturista si aspetta che l ubicazione dell azienda sia in una zona piacevole e tranquilla e le strutture adibite alla ricezione siano rustiche, per soddisfare la ricerca di un contesto vacanziero che non si omologhi ai luoghi di vacanza convenzionale. Al contempo però il turista è attento al comfort e ai servizi accessori, quali la presenza di piscina, che spesso assume un peso discriminante nelle scelte per i turisti stranieri. A questa tendenza si accompagna un cambiamento nella scelta della destinazione e un certo superamento della stagionalità grazie alla vocazionalità dei territori. Infatti, i turisti scelgono sempre più località e periodi dell anno in relazione ad eventi di grande richiamo. L agricoltura sociale rappresenta una delle forme più innovative di multifunzionalità sebbene sia un fenomeno ancora difficile da rilevare statisticamente. Seppur in assenza di dati quantitativi consolidati, alcune iniziative regionali di formazione professionale rivolte agli imprenditori agricoli confermano una tendenza crescente ad integrare l attività agricola con servizi socio-sanitari. Tra le attività che ricadono nell agricoltura sociale si enunciano gli agri-asili e i centri per l infanzia, ma anche i servizi di riabilitazione e integrazione sociale per le categorie socialmente deboli (anziani e portatori di handicap). Questo settore può sicuramente diventare una nuova frontiera sulla quale prepararsi per sostenere la funzione sociale dell impresa agricola. Tra le attività agricole a sfondo sociale rientrano anche le fattorie didattiche, costituite da aziende agricole organizzate all accoglienza di scolaresche con un approccio didattico, che rappresentano un luogo fisico carico di significati informativi, simbolici e culturali. In esse, infatti, si possono realizzare attività educative di vario genere (educazione al consumo consapevole, conoscenza dei cicli biologici animali e vegetali, ecc.). La sopracitata legge regionale richiama il ruolo evolutivo delle imprese agricole che propongono tali attività. Secondo i dati sulle fattorie didattiche rilevati dalla Regione Marche nel 2010 si è registrato un ulteriore aumento complessivo del 6,% rispetto all anno precedente, trainato soprattutto dalla crescita delle fattorie agriturismo (Tabella in appendice). Nonostante una distribuzione provinciale piuttosto omogenea, l andamento di crescita si è registrato nelle provincie di Macerata e Ancona, dove complessivamente si concentrano oltre il 50% delle fattorie didattiche. Ancona primeggia per il maggior numero di aziende biologiche, Macerata si distingue invece per il maggior numero di fattorie didattiche in aziende agrituristiche. 340

9 .. 3 [ [ = 3? < La multifunzionalità agricola si sviluppa anche in altre forme: alcune aziende integrano il reddito con la trasformazione dei prodotti (prodotti da forno, confetture e succhi di frutta), con la vendita diretta (partecipando a campagne collettive di promozione enogastronomica, come le strade del vino e dell olio), con la produzione e cessione di energia da fonti rinnovabili. A volte si dimentica però che anche il contoterzismo è una attività connessa all agricoltura per quanto ormai consolidata e diffusa. Il contoterzismo può essere attivo o passivo, a seconda che si tratti di fornitori di servizi agromeccanici e tecnologici ad agricoltori terzi o che si tratti di aziende che si avvalgono di terzisti per integrare l attività dell imprenditore in azienda. In questo paragrafo si fa riferimento al contoterzismo attivo come fonte di integrazione al reddito agricolo, mentre quello passivo è affrontato nel paragrafo 5.3 sulla meccanizzazione. A livello regionale è presente un discreto livello di associazionismo di contoterzisti (F.R.I.M.A. Marche, Federazione Regionale delle Imprese di Meccanizzazione Agricola). La Federazione costituisce un punto di riferimento e coordinamento tra i fornitori di servizi al comparto primario, si interfaccia con la pubblica amministrazione, ricoprendo anche un ruolo di assistenza tecnica e divulgazione presso le aziende agricole e agromeccaniche delle province grazie ai tecnici, periti agrari ed agronomi, Tabella Numero di macchine agricole per tipo di utilizzo e provincia T S 0 1 Y W B ( ; ( ;! (! ( ; + ( (! ; W # B U B & ( + ;! ( + ;! ( ( ; (! ( ( ; H B & " $ ( ; ( ; + ( ; '!! ( ; + ' U & # " V " I! ; '! ;! ; (! ;! +???? > 4 4 = 4 < 3 1 / 0 W B! + '!! ( ( W # B U B & ' H B & " $ ( ' '! U & # " V " I ' ( ' 4 < 3 Fonte: Regione Marche [] Secondo le informazioni raccolte dalla Regione Marche sul numero di 4 < 341

10 macchine agricole in possesso delle aziende agricole 152 si riscontra una distribuzione uniforme del parco macchine tra le province. Il numero di macchine agricole 153 è sostanzialmente invariato se si considerano gli anni , attestandosi su 150 mila unità. Di queste il 30% risulta concentrato nelle aziende della provincia di Pesaro-Urbino (Tabella in appendice). Per quanto riguarda il terzismo passivo sono le aziende agricole della provincia di Pesaro-Urbino a farne maggior uso, con il 3% delle macchine. Per contro solo il 5% delle macchine dell ascolano è utilizzato per servizi esterni alla propria azienda. La prestazione di servizi tecnici presso aziende terze rappresenta un modo per mantenere l attività agricola sul territorio e assistere le comunità rurali in caso di calamità naturali. I recenti disagi arrecati dalle copiose nevicate del 2012 sono stati alleviati dall impiego di trattrici agricole munite di pale spala neve e spargitori di sale per liberare le strade dalla neve. Ciò ha permesso contestualmente di risparmiare sugli interventi da parte delle amministrazioni comunali interessate dai disagi. Come è noto i servizi resi dalle imprese agricole alla comunità sono previsti dall applicazione della legge di Orientamento (Dlgs 228/2001) che consente all impresa agricola di produrre servizi oltre che beni. La norma prevede, infatti, la possibilità di stipulare contratti di collaborazione tra aziende agricole e P.A. al fine di favorire e promuovere la manutenzione e la sistemazione del territorio, la salvaguardia ambientale, la cura ed il mantenimento dell assetto idrogeologico. In questo modo alle imprese agricole viene riconosciuto istituzionalmente il ruolo imprescindibile di soggetti deputati alla tutela delle risorse naturali. 152 Si tratta di informazioni gestite dalla Regione Marche relative alle aziende che hanno usufruito di carburante agevolato per le operazioni agromeccaniche per fini contoterzistici. 153 Con macchine agricole si intende ogni macchinario dotato di motore a combustione. 342

11 Riferimenti e fonti [1] Guarino A., Doneddu S. (2011), Agricoltura e turismo: nuove reciprocità in aree svantaggiate del mediterraneo, Agriregionieuropa (2) 9-80 [2] INEA (2011), Annuario dell agricoltura italiana, Volume LXIV, 2010, INEA, Roma [3] ISTAT (2009), Struttura e produzioni delle aziende agricole, anno 200 [4] ISTAT (2011), Le aziende agrituristiche in Italia al 31 dicembre 2010 [5] ISTAT (2012), Capacità e movimento degli esercizi ricettivi, anno 2011 [6] Mastronardi L., Giaccio V. (2011), Le performance delle aziende agrarie con e senza agriturismo: un confronto con i dati RICA, Agriregionieuropa (26) [] Regione Marche (2011), Aziende che hanno beneficiato di carburanti agricoli agevolati, anno 2010 [8] Regione Marche (2011), Elenco regionale fattorie didattiche 2010 [9] Regione Marche (2011), PSR Relazione annuale di esecuzione, anno 2010 [10] Regione Marche (2012), Aziende autorizzate all esercizio dell attività agrituristica, anno 2011 [11] Toprural (2012), Il Barometro dei prezzi per l agriturismo 2012, 343

12 . <? < Appendice statistica Tabella 6.5. Aziende autorizzate all'agriturismo per genere del conduttore nelle Marche H # B E! +! +! \ & C C & (! ( ( + +! Tabella Aziende agrituristiche autorizzate all'alloggio nelle Marche - Anno 2010 / T 0 T 0 / / 9 + '! + ;!! ' + W & " # $ " % & ( ( +! ; + + W & $ " & $ $, $ - + (! ( ; ' >?? = Tabella Aziende agrituristiche autorizzate all'alloggio per tipo di servizio nelle Marche (2010) / T 0 9 J & " $ $ C & $ ( + ( ( ; + U & " $ $ C & $ & ' ] B % & H & % % J & # & U & # & B C J & $ ( ( +! ; + Tabella Aziende agrituristiche autorizzate all'alloggio per tipo di abitazione nelle Marche / ^ I $ % B C * ) J & ) & $ '! ^ I $ % ) J & ) & $ (! ( + T 0 ^ I $ % B C * ) J & ) & $ ; + '! ; + ^ I $ % ) J & ) & $ ( ; + ' ' ( ; + ' 344

13 X X X > `. 4 = Tabella Aziende agrituristiche autorizzate alla degustazione nelle Marche - Anno 2010 / ) & * # $ % & _ & * # $ % & & : # $ " % & ( + _ & * # $ % & & W ( ' _ & * # $ % & & $ " & $ $, $ - ' (! Tabella Fattorie didattiche distinte per provincia e tipologia ` 0 0 a / b 0 0 Y 3 U & # " & V " I ' + W B ' + + ' + H B & " $ + + ' ( W # B U B & ' ' ( \ & " C? Y Z 3 4 U & # " & V " I ' ( + ( + W B ' + + ' +! H B & " $ + + ( ( + W # B U B & ' ' ( + \ & " C Y Z = = 3 U & # " & V " I ' + ' + ( W B ' + ( H B & " $ + + (! W # B U B & ' ( ' ' ' \ & " C ' Y Z 3 3 Fonte: Regione Marche [8] 345

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