5ª UNITA DIDATTICA Modello di eliminazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "5ª UNITA DIDATTICA Modello di eliminazione"

Transcript

1 5ª UNITA DIDATTICA Modello di eliminazione

2 Contenuti Modello di eliminazione Sezione del modello: Eliminazione urinaria Assistenza alla persona con problemi relativi all eliminazione urinaria : Incontinenza urinaria (da sforzo, da urgenza, funzionale, riflessa*, da rigurgito*); Ritenzione urinaria*. Sezione del modello: Eliminazione intestinale Assistenza alla persona con problemi relativi all eliminazione intestinale: Assistenza alla persona con problemi relativi all eliminazione intestinale: Stipsi; Stipsi percepita; Diarrea; Incontinenza fecale*.

3 Premessa La defecazione è il processo attraverso cui i prodotti solidi di rifiuto della digestione, conosciuti come feci, sono eliminati dall intestino La principale responsabilità infermieristica associata con l eliminazione intestinale include l accertamento della funzione intestinale, la promozione di una normale funzione e salute dell intestino e gli interventi per gestire le alterazioni della funzione intestinale

4 Funzione normale dell intestino Strutture del tratto gastrointestinale La formazione finale delle feci si verifica nella porzione inferiore del tratto gastrointestinale Il tipo e la quantità di cibo e liquidi ingeriti hanno un effetto decisivo sulla quantità e la consistenza dei prodotti di rifiuto Il cibo si mescola agli enzimi salivari e inizia il processo della digestione Il bolo di cibo viene poi spinto nell esofago, poi nello stomaco dove viene digerito Dallo stomaco, il chimo entra nell intestino tenue (duodeno, digiuno e ileo) e poi nell intestino crasso (cieco, colon, retto e ano)

5 Funzione normale dell intestino Motilità, assorbimento, defecazione Motilità Nell intestino si verificano due tipi di movimenti: la segmentazione e la peristalsi. Essi favoriscono l assorbimento e il trasporto dei prodotti di rifiuto per tutta la lunghezza dell intestino Assorbimento Nell intestino tenue (duodeno e digiuno) inizia l assorbimento dei nutrienti e dei liquidi. L assorbimento finale avviene nell intestino crasso. Il contenuto intestinale che entra nel colon ascendente è liquido, quando lascia il colon trasverso è costituito da materiali semisolidi e molli che sono chiamati feci

6 Funzione normale dell intestino Motilità, assorbimento, defecazione Defecazione Il processo inizia con la peristalsi, che spinge le feci nel retto e causa distensione rettale. In presenza di riflesso di defecazione lo sfintere anale esterno può rimanere contratto fino a che la persona decide che si tratta del momento e del luogo appropriato per la defecazione. In quel momento la persona può volontariamente rilassare lo sfintere anale esterno. La defecazione è aiutata da azioni chiamate monovra di Valsalva

7 Funzione normale dell intestino Caratteristiche delle feci normali Le feci consistono per il 75% di acqua e per il 25% di materiale solido (batteri, fibre non digerite, grasso e alcune proteine) Il colore delle feci è marrone ed è dovuto alla conversione chimica della bilirubina in urobilina e stercobilina da parte dei batteri intestinali e degli enzimi. Il cibo ingerito può influenzarne il colore L odore caratteristico delle feci è dovuto alla decomposizione batterica delle proteine nell intestino Giornalmente vengono prodotti da 150 a 300 g di feci

8 Funzione normale dell intestino Modello normale dell eliminazione intestinale Il modello è molto personale La frequenza della defecazione può variare da uno a due movimenti intestinali al giorno, fino a un movimento intestinale ogni 2-3 giorni

9 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Nutrizione Apporto di liquidi Attività ed esercizio Posizione del corpo Ignorare l urgenza di defecare Stile di vita Gravidanza Farmaci Procedure diagnostiche Interventi chirurgici Derivazioni fecali

10 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Nutrizione Il 25% solido delle feci deriva soprattutto dall assunzione di alimenti ad alto contenuto di fibre o cellulosa presente nei cibi di origine vegetale Una persona che consuma approssimativamente dai 20 ai 30 g di fibre dietetiche (frutta, verdura, cereali), avrà una massa sufficiente nelle feci per permettere una facile defecazione (Hinrichs e Huseboe, 2001)

11 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Apporto di liquidi Un assunzione di liquidi di circa 2000 ml al giorno (se non vi sono controindicazioni) è necessaria per rispondere ai bisogni cellulari e avere abbastanza liquido per promuovere una soffice consistenza delle feci Il tempo di deposito nell intestino crasso influenza la consistenza delle feci. Più a lungo le feci rimangono nell intestino crasso, più acqua sarà assorbita: il risultato sono delle feci più asciutte e più dure

12 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Attività ed esercizio Posizione del corpo L attività fisica e il regolare esercizio fisico promuovono il tono muscolare e facilitano la peristalsi Muscoli addominali e perineali forti sono necessari per aumentare la pressione intraddominale durante la defecazione La posizione seduta è la più vantaggiosa per l eliminazione rendendo più facile contrarre i muscoli addominali e pelvici e quindi applicare una pressione esterna all intestino crasso per incoraggiarlo all evacuazione del suo contenuto

13 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Ignorare l urgenza di defecare Sebbene parte del riflesso della defecazione sia involontario, lo sfintere anale esterno è sotto il controllo volontario, permettendo alla persona di ignorare l urgenza di defecare fino a che il tempo e il luogo per la defecazione sono appropriati A volte se la persona continua a ignorare il riflesso della defecazione, il riconoscimento dell urgenza di defecare diventa più difficile e tale riflesso diventa debole e si abbassa Le persone che avvertono dolore durante la defecazione possono decidere di ignorare lo stimolo, è ciò può portare a costipazione

14 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Stile di vita Molte persone sviluppano un modello di vita che rispetta le cadenze dell eliminazione intestinale I cambiamenti nello stile di vita di una persona o del modello di vita quotidiana possono alterare il modello di eliminazione intestinale Qualsiasi stress acuto può aumentare la motilità intestinale e la secrezione di muco L esposizione cronica allo stress può rallentare l attività intestinale

15 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Gravidanza Farmaci Durante la gravidanza spesso si verifica stipsi a causa dei cambiamenti ormonali che rilassano i muscoli del tratto gastrointestinale Inoltre la crescita del feto determina pressione sull intestino influenzando la funzione intestinale Farmaci quali i narcotici e i preparati a base di ferro possono causare costipazione, gli antibiotici possono causare diarrea I lassativi e i clisteri vengono somministrati per promuovere l evacuazione delle feci I farmaci antidiarroici vengono somministrati per diminuire la frequenza delle feci

16 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Procedure diagnostiche - Interventi chirurgici Alcune procedure diagnostiche radiologiche ed endoscopiche richiedono la pulizia del materiale fecale dall intestino crasso prima dell esame Se si somministra bario e non viene eliminato completamente può favorire la formazione di fecalomi I pazienti sottoposti a interventi di chirurgia addominale e la dieta nel postoperatorio possono diminuire ulteriormente la motilità gastrointestinale Gli anestetici generali possono rallentare la motilità gastrointestinale (di solito per i primi 2 giorni del postoperatorio)

17 Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale Derivazioni fecali In alcuni casi (es. cancro, malattie intestinali infiammatorie), può essere necessaria la rimozione chirurgica di tutto o parte del colon, del retto e dell ano, la porzione prossimale del rimanente intestino può essere ancorata alla parete addominale: stomia. Si parla in questo caso di derivazione fecale Le derivazioni fecali possono essere temporanee o permanenti Derivazioni intestinali: ileostomia, colonstomia

18 Alterazioni della funzione intestinale Manifestazioni di alterata funzione intestinale Stipsi Fecalomi Diarrea Incontinenza fecale Flatulenza Distensione

19 Alterazioni della funzione intestinale Manifestazioni di alterata funzione intestinale La stipsi è l infrequente, a volte doloroso, passaggio di feci dure e asciutte. E definita in base al normale modello di defecazione di una persona, e riguarda cambiamenti nella consistenza delle feci e cambiamenti nella frequenza di defecazione Fecalomi: il termine fecaloma si riferisce all alloggiamento o al blocco di feci nel retto e la persona è incapace di evacuare volontariamente le feci Si sospetta un fecaloma quando c è storia di assenza di regolari evacuazioni per numerosi giorni (3-5 o più) seguita dal passaggio di feci liquide o semiliquide Sintomi: senso di pienezza rettale o addominale, gonfiore, un urgenza di defecare associata però a incapacità di evacuare, malessere generalizzato, perdita di appetito e nausea Il fecaloma è confermato dal riscontro di feci dure nel retto, attraverso palpazione digitale Le cause del fecaloma sono di solito le stesse della stipsi o può essere la conseguenza della somministrazione di bario usato per esami radiologici

20 Alterazioni della funzione intestinale Manifestazioni di alterata funzione intestinale La diarrea è caratterizzata da frequenti evacuazioni di feci acquose Di solito la diarrea è associata a un rapido passaggio di contenuto fecale attraverso il basso tratto gastrointestinale È la consistenza delle feci a essere determinante nella diagnosi di diarrea, piuttosto che l aumentata frequenza della defecazione Le feci diarroiche possono variare nel colore: marrone chiaro, giallo fino al verde La diarrea è spesso accompagnata dai seguenti sintomi: crampi addominali, urgenza di evacuare, nausea, sensazione dolorosa di bruciore all ano Le feci diarroiche sono di solito acide e possono causare irritazione anale Le cause di diarrea possono essere: - alcuni microrganismi possono produrre infiammazione intestinale aumentando le secrezioni e la motilità - farmaci quali antiacidi e antibiotici - stress acuto - allergie al cibo - presenza di Escherichia coli

21 Alterazioni della funzione intestinale Manifestazioni di alterata funzione intestinale L incontinenza fecale è l eliminazione involontaria del contenuto intestinale, spesso associata ad alterazioni neurologiche, mentali ed emotive I pazienti con danni alla corteccia cerebrale possono avere difficoltà a percepire la distensione rettale o a iniziare le risposte motorie richieste per inibire volontariamente la defecazione I pazienti disorientati o confusi possono perdere le inibizioni sociali che prevengono l immediata evacuazione fecale

22 Alterazioni della funzione intestinale Manifestazioni di alterata funzione intestinale La flatulenza è l accumulo di gas nel tratto gastrointestinale, è causata da: - Aria deglutita - L azione batterica dell intestino crasso - Certi cibi (es. alcune verdure) Distensione: un accumulo di un eccessiva quantità di flatulenza o di liquidi o di contenuto intestinale solido causa distensione addominale - Lunghi periodi di riposo a letto o di relativa inattività possono rallentare la peristalsi e portare a un accumulo di flatulenza nell intestino crasso

23 Accertamento L accertamento della funzione intestinale comprende la raccolta dei dati: Soggettivi Oggettivi

24 Accertamento Dati soggettivi La raccolta dei dati soggettivi include la valutazione del modello di eliminazione normale della persona, l identificazione dei rischi e l identificazione delle disfunzioni Identificazione del modello funzionale Domande specifiche possono riguardare: - Quale è il modello di eliminazione intestinale dell assistito? - Quali sono le caratteristiche usuali delle feci? - Quando è stata l ultima evacuazione?

25 Accertamento Dati soggettivi Identificazione dei rischi Le aree di rischio possono includere : - Fattori dietetici - Ignorare l urgenza di defecare - Le procedure diagnostiche - L uso di medicinali - La capacità di masticare in modo adeguato per un adeguato apporto di fibre Presenza di dolore addominale, rettale o durante la defecazione

26 Accertamento Dati soggettivi Identificazione delle disfunzioni - Accertamento delle convinzioni della persona sulla normale funzionalità intestinale - Quindi: Fattori ambientali Fattori legati agli stili di vita Fattori legati allo stato di salute e di malattia

27 Accertamento Dati oggettivi La raccolta dei dati oggettivi include: L ispezione visiva delle feci L accertamento fisico della bocca Dell addome Dell area perirettale La misura del giro vita addominale Attraverso ispezione palpazione percussione - auscultazione

28 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Ispezione: Le feci possono essere: Acoliche: ostruzioni biliari o mancata produzione di bile Steatorroiche: chiare, miste a grassi per malassorbimento o carenza di enzimi pancreatici Rosse: presenza di sangue fresco, non digerito, il sangue a volte può essere occulto, non visibile Melena: nere per presenza di sangue digerito

29 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Ispezione: In posizione supina si osserva l addome per rilevare contorni e simmetria (i contorni sono leggermente convessi, l addome normale on mostra asimmetria) L infermiere deve ispezionare i denti, la lingua e le gengive del paziente. Presenza di ulcere nella bocca possono rendere difficoltoso e doloroso l atto del mangiare All ispezione la cute perianale dovrebbe apparire intatta Risultati di ispezioni anomale possono includere: - Escoriazioni - Emorroidi - Sanguinamento

30 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Auscultazione: Deve essere eseguita prima della percussione o della palpazione L infermiere deve auscultare l addome con lo stetoscopio per valutare i suoni intestinali. I suoni intestinali normali si verificano ogni 5-15 secondi e durano da un secondo a diversi secondi Suoni intestinali: ipoattivi (diminuzione della peristalsi) iperattivi (ipermotilità dell intestino) assenti (ileo paralitico)

31 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Percussione: È usata per identificare la presenza di aria, liquidi o masse solide nell addome Nel quadrante sinistro è normale sentire suoni cavi, ad alto timbro, chiamati timpanici I suoni udibili negli altri tre quadranti sono cavi e riflettono la quantità d aria e liquidi nell intestino La presenza di massa o di feci nell intestino crasso produce dei suoni sordi

32 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Palpazione: L infermiere può adottare una palpazione leggrera Nella palpazione leggera si usa la punta delle dita di una mano per comprimere con decisione l addome (evitare disagio al paziente) L infermiere palpa tutti e quattro i quadranti dell addome in modo sistematico, chiede all assistito di flettere le ginocchia per aiutare a rilassare i muscoli addominali La palpazione profonda viene effettuata da personale esperto

33 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Misura della circonferenza addominale: Un metro a nastro con scala in centimetri è avvolto attorno all addome del paziente e si registra la misurazione (determina la distensione addominale) Bisogna sempre misurare lo stesso punto della circonferenza addominale (marcare con una matita dermografica il punto di maggiore distensione)

34 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Procedure ed esami diagnostici: I due esami di laboratorio più comunemente eseguiti sulle feci a scopo diagnostico sono il sangue occulto e l esame colturale delle feci Le feci sono testate per il sangue occulto e per controllare la presenza di sorgenti patologiche di sanguinamento del tratto gastrointestinale che può essere causato ad esempio da ulcere intestinali o tumori Se il sangue è sulla superficie delle feci, è più probabile che sia secondario a un sanguinamento da emorroidi

35 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Procedure ed esami diagnostici: Se il sangue è mescolato con la massa fecale la sua sorgente è intestinale Risultati falsi positivi possono verificarsi se il paziente ha assunto farmaci che irritano la mucosa gastrica o si è alimentato con carne rossa nei tre giorni prima dell esame Da un campione di feci si può ottenere una coltura per specifici organismi infettivi atipici (es. Salmonella)

36 Accertamento Dati oggettivi Accertamento fisico Procedure ed esami diagnostici: Procedure radiologiche Esami endoscopici (es. colonscopia)

37 Diagnosi infermieristiche/pc Stipsi Definizione: diminuzione della normale frequenza di defecazione accompagnata da un emissione fecale difficoltosa o incompleta e/o con feci eccessivamente dure e asciutte Stipsi percepita Definizione: è lo stato in cui un individuo fa un autodiagnosi di stipsi e provvede all eliminazione intestinale quotidiana attraverso l abuso di lassativi, clisteri e supposte Diarrea Definizione: è uno stato in cui un individuo sperimenta il passaggio di feci liquide non formate Enunciazione diagnostica (metodo PES)

38 Possibili diagnosi infermieristiche correlate Il paziente con alterazioni dell eliminazione intestinale può presentare altri problemi, come: - Compromissione dell integrità cutanea - Deficit del volume di liquidi - Nutrizione alterata - Dolore - Ansia - Coping inefficace della persona - Disturbo del modello di sonno - Deficit di conoscenze (relativamente al modo in cui una persona apprende a far fronte alle nuove modalità di trattamento)

39 Identificazione degli obiettivi e pianificazione Obiettivo/criteri di risultato La persona riferirà una migliorata eliminazione intestinale La persona descriverà le componenti che portano a un evacuazione efficace La persona parteciperà al programma per mantenere e promuovere un accettabile modello di eliminazione intestinale Considerare i criteri temporali

40 Attuazione Promozione della salute Dieta Liquidi Attività ed esercizio Abitudini intestinali Controllo colonrettale

41 Attuazione Interventi infermieristici nei casi di alterazioni della funzione: Somministrazione di farmaci - Gli infermieri sono spesso in una posizione ideale per l insegnamento individuale o di gruppo relativamente a un uso appropriato di farmaci intestinali (molti farmaci sono disponibili senza prescrizione medica) - Lassativi: sono il trattamento di scelta per la costipazione. Possono essere orali o in forma di supposte rettali - Agenti antidiarroici: farmaci che agiscono direttamente sull intestino per rallentarne la motilità - Agenti antiflatulenza: sono usati per alleviare i gas. Anche le supposte che aumentano la motilità intestinale possono alleviare l accumulo di flatulenza intestinale

42 Attuazione Interventi infermieristici nei casi di alterazioni della funzione: Somministrazione di clisteri: - Un clistere serve a pulire una porzione dell intestino crasso attraverso l inserimento di liquidi per via rettale - Clisteri di piccolo volume: sono preparati commerciali con soluzioni ipertoniche e drenano osmoticamente l acqua della mucosa colica per causare ritenzione di acqua nel basso intestino, aumentando così la peristalsi. Sono forniti in un contenitore monouso con una punta prelubrificata. Il paziente di solito avverte l urgenza di defecare entro 5-10 minuti dalla somministrazione del clistere

43 Attuazione Interventi infermieristici nei casi di alterazioni della funzione: Somministrazione di clisteri: - Clistere a grande volume: puliscono l intestino dalle feci distendolo con circa 1000 ml di soluzione tiepida per gli adulti, ml per un neonato, ml per un bambino. Può essere usato per trattare la stipsi o come metodo di pulizia dell intestino prima di un intervento chirurgico o un esame radiologico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

MOTILITA GASTROINTESTINALE

MOTILITA GASTROINTESTINALE MOTILITA GASTROINTESTINALE I movimenti peristaltici del tratto gastrointestinale hanno 4 funzioni Serbatoio (stomaco, intestino crasso) Rimescolamento (contatto dei nutrienti con enzimi, assorbimento dalle

Dettagli

Scala di Interpretazione: 0 perfetta funzionalità. 24 Completa Ostruzione

Scala di Interpretazione: 0 perfetta funzionalità. 24 Completa Ostruzione Wexner Score - Incontinenza Fecale Tipo Incontinenza Mai (0 episodi) Raramente (1/giorno) Feci Solide Feci Liquide

Dettagli

Motilità interdigestiva: Il Complesso Motorio Migrante (MMC)

Motilità interdigestiva: Il Complesso Motorio Migrante (MMC) 1 2 3 4 Motilità interdigestiva: Il Complesso Motorio Migrante (MMC) Origine dell MMC nello stomaco distale (contrazioni da fame) o nel duodeno Aumento della contrazione dello sfintere esofageo inferiore

Dettagli

Stitichezza nell Anziano - Dossier INFAD. Stitichezza: Gestione e Prevenzione

Stitichezza nell Anziano - Dossier INFAD. Stitichezza: Gestione e Prevenzione Stitichezza nell Anziano - Dossier INFAD Stitichezza: Gestione e Prevenzione La stitichezza è un disturbo molto frequente tanto che ne è coinvolto il 20-40% dei soggetti che vivono nei paesi industrializzati.

Dettagli

SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. L APPROCCIO ALLE MALATTIE INTESTINALI

SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. L APPROCCIO ALLE MALATTIE INTESTINALI SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. L APPROCCIO ALLE MALATTIE INTESTINALI LA STIPSI Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda Ospedaliera

Dettagli

I processi fondamentali che permettono all organismo di ricavare nutrimento dal cibo sono: Digestione: gli alimenti sono ridotti a sostanze semplici;

I processi fondamentali che permettono all organismo di ricavare nutrimento dal cibo sono: Digestione: gli alimenti sono ridotti a sostanze semplici; I processi fondamentali che permettono all organismo di ricavare nutrimento dal cibo sono: Digestione: gli alimenti sono ridotti a sostanze semplici; Assorbimento: i nutrienti entrano nel sangue e sono

Dettagli

IL BIOFEEDBACK ANO-RETTALE (BFB)

IL BIOFEEDBACK ANO-RETTALE (BFB) IL BIOFEEDBACK ANO-RETTALE (BFB) E il trattamento che utilizza stimoli pressori, visivi e sonori, attraverso i quali il paziente può prendere coscienza dell apparato sfinterico, dei meccanismi fisiologici

Dettagli

Apparato digestivo. Farmacia 2012

Apparato digestivo. Farmacia 2012 Apparato digestivo Farmacia 2012 Apparato Digerente Motilità Secrezione Digestione Assorbimento Apparato Digerente Motilita Assunzione del cibo e Masticazione rappresentano l avvio del processo alimentare

Dettagli

L APPARATO DIGERENTE E COSTITUITO DA UN LUNGO TUBO DI FORMA IRREGOLARE DETTO CANALE DIGERENTE CHE INIZIA CON L APERTURA DELLA BOCCA, PROSEGUE CON LA

L APPARATO DIGERENTE E COSTITUITO DA UN LUNGO TUBO DI FORMA IRREGOLARE DETTO CANALE DIGERENTE CHE INIZIA CON L APERTURA DELLA BOCCA, PROSEGUE CON LA L APPARATO DIGERENTE E COSTITUITO DA UN LUNGO TUBO DI FORMA IRREGOLARE DETTO CANALE DIGERENTE CHE INIZIA CON L APERTURA DELLA BOCCA, PROSEGUE CON LA FARINGE, L ESOFAGO, LO STOMACO, L INTESTINO TENUE, L

Dettagli

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

ASSISTENZA PERIOPERATORIA ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI

Dettagli

IL PAVIMENTO PELVICO CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE PATOLOGIE DEL PAVIMENTO PELVICO UN PUNTO DI FORZA PER LA VOSTRA SALUTE

IL PAVIMENTO PELVICO CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE PATOLOGIE DEL PAVIMENTO PELVICO UN PUNTO DI FORZA PER LA VOSTRA SALUTE IL PAVIMENTO CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE PATOLOGIE DEL PAVIMENTO UN PUNTO DI FORZA PER LA VOSTRA SALUTE CHE COSA È IL CENTRO DEL PAVIMENTO Il Centro per lo studio e la terapia delle Patologie

Dettagli

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti

Dettagli

mucosa normale neoplasia

mucosa normale neoplasia mucosa normale neoplasia emicolectomia destra anastomosi ileo-colica (fra ultima ansa ileale e colon trasverso) emicolectomia destra Polipo del colon, cancerizzato Neoplasia del cieco o del colon ascendente

Dettagli

Scritto da Administrator Giovedì 07 Luglio 2011 18:44 - Ultimo aggiornamento Sabato 09 Luglio 2011 20:27

Scritto da Administrator Giovedì 07 Luglio 2011 18:44 - Ultimo aggiornamento Sabato 09 Luglio 2011 20:27 Il prolasso degli organi pelvici consiste nella discesa verso il basso di uno o più organi della pelvi. A seconda dell organo disceso, il prolasso viene chiamato cistocele (vescica), isterocele (utero),

Dettagli

Disfunzione Intestinale Neurogena e TAI

Disfunzione Intestinale Neurogena e TAI encathopedia Disfunzione Intestinale Neurogena e TAI Costipazione Perdite Gonfiore La TAI può aiutarti Controllo Fiducia Dignità Disfunzione Intestinale Neurogena La disfunzione intestinale neurogena (Neurogenic

Dettagli

9ª UNITA DIDATTICA Modello di ruolo e relazioni

9ª UNITA DIDATTICA Modello di ruolo e relazioni 9ª UNITA DIDATTICA Modello di ruolo e relazioni Contenuti Modello di Ruolo e relazioni Sezione del modello: Famiglia e sue relazioni interne Assistenza alla famiglia con problemi di relazioni interne:

Dettagli

Patologia canale anale. Funzione. Esame obbiettivo: esplorazione. Anamnesi. Incontinenza. Prolasso rettale. Continenza Regolazione evacuazione

Patologia canale anale. Funzione. Esame obbiettivo: esplorazione. Anamnesi. Incontinenza. Prolasso rettale. Continenza Regolazione evacuazione Patologia canale anale 4-5 cm dalla cute Linea pettinea o dentata: Epitelio squamoso Epitelio colonnare-ghiandolare Cripte del Morgagni (ricche di ghiandole). Infezioni e fistole Funzione Continenza Regolazione

Dettagli

L Apparato Digerente

L Apparato Digerente L Apparato Digerente DENTI La digestione inizia in bocca Ci sono tre tipi di denti: Incisivi Tagliano e sminuzzano gli alimenti Canini Appuntiti per lacerare i cibi Molari e premolari Triturano e masticano

Dettagli

L apparato digerente. La digestione inizia in bocca.

L apparato digerente. La digestione inizia in bocca. L apparato digerente Il corpo umano è costituito principalmente da acqua, proteine, grassi, zuccheri, Sali minerali e vitamine. Durante le sue attività l organismo consuma queste sostanze che perciò devono

Dettagli

APPARATO DIGERENTE! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani

APPARATO DIGERENTE! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani ! APPARATO DIGERENTE! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani ! APPARATO DIGERENTE! Consiste di una serie di organi deputati alla demolizione, assimilazione ed eliminazione dei principi

Dettagli

L apparato digerente è composto dal. Tubo digerente. Che comprende. Bocca. Faringe. Esofago. Stomaco. Intestino

L apparato digerente è composto dal. Tubo digerente. Che comprende. Bocca. Faringe. Esofago. Stomaco. Intestino L apparato digerente è composto dal Tubo digerente Che comprende Bocca Faringe Esofago Stomaco Intestino Ghiandole Salivari Costituita da Lingua Cosparsa di Producono 32 Denti Papille Gustative Saliva

Dettagli

Quali funzioni svolge l apparato digerente?

Quali funzioni svolge l apparato digerente? QUIZ Quali funzioni svolge l apparato digerente? Il nostro apparato digerente, attraverso la digestione, demolisce le grandi molecole che formano gli alimenti in frammenti più piccoli, che possono essere

Dettagli

Le disfunzioni pelviche nella donna: dalla diagnosi alla terapia

Le disfunzioni pelviche nella donna: dalla diagnosi alla terapia Le disfunzioni pelviche nella donna: dalla diagnosi alla terapia LA RESEZIONE RETTALE TRANSANALE CON STAPLER PERRUCCHINI GIOVANNI U.O. CHIRURGIA 1 TREVIGLIO Resp. Dr. STRINGHI LA STIPSI - PATOLOGIA AD

Dettagli

L APPARATO DIGERENTE. Dr.ssa Federica SOZIO, Malattie infettive

L APPARATO DIGERENTE. Dr.ssa Federica SOZIO, Malattie infettive L APPARATO DIGERENTE Dr.ssa Federica SOZIO, Malattie infettive L apparato digerente è una catena di smontaggio L APPARATO DIGERENTE Distinguiamo le due fasi: DIGESTIONE e ASSORBIMENTO. Attraverso la digestione

Dettagli

APPARATO DIGERENTE apparato digerente digerire assorbire

APPARATO DIGERENTE apparato digerente digerire assorbire 1 APPARATO DIGERENTE L apparato digerente ha il compito di digerire ed assorbire le sostanze nutritive che costituiscono gli alimenti e di espellere le sostanze di rifiuto che non possono essere utilizzate.

Dettagli

L APPARATO DIGERENTE GARANCINI VIRGINIA MASINI ALESSIA MASTANTUONO MATTEO RAVELLI LORENZO

L APPARATO DIGERENTE GARANCINI VIRGINIA MASINI ALESSIA MASTANTUONO MATTEO RAVELLI LORENZO L APPARATO DIGERENTE GARANCINI VIRGINIA MASTANTUONO MATTEO MASINI ALESSIA RAVELLI LORENZO Gli alimenti che ingeriamo sono costituiti da molecole troppo grandi per poter essere assorbite dall'intestino

Dettagli

Luigi Aronne. Malattia diverticolare Etiopatogenesi Condizioni ambientali Dieta povera di fibre Sviluppo socioeconomico Alterata motilità del colon

Luigi Aronne. Malattia diverticolare Etiopatogenesi Condizioni ambientali Dieta povera di fibre Sviluppo socioeconomico Alterata motilità del colon Malattia Diverticolare Descrizione della patologia (Cruvelheir 1849) Primo studio completo (Graser 1899) Base anatomica (1904) Primo intervento per diverticolite complicata ( Luigi Aronne Definizione Diverticoli

Dettagli

Acquoso. Alimentare. Biliare. Fecaloide

Acquoso. Alimentare. Biliare. Fecaloide Acquoso Alimentare Tipi di Vomito Biliare Emorragico = Ematemesi Fecaloide DISPEPSIA Funzionale Definizione La dispepsia è una sindrome definita dalla presenza predominante di dolore e/o fastidio, persistente

Dettagli

REPORT DI STAMPA. Utente: Referti: GUTSCAN. Functional Point Srl Via Paleocapa, Bergamo

REPORT DI STAMPA. Utente: Referti: GUTSCAN. Functional Point Srl Via Paleocapa, Bergamo REPORT DI STAMPA Utente: 1100000045 Referti: ESAME MACROSCOPICO CONSISTENZA SEMIFORMATE Indicano un aumento della velocità del transito intestinale dovuto a possibili cause infettivologiche ( virus, batteri,

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

COMPLICANZE DELLA STIPSI

COMPLICANZE DELLA STIPSI DEFINIZIONE: Non emerge una definizione univoca.dobbiamo considerare: ASPETTI OGGETTIVI! Evacuazione di feci che avviene più raramente di 2 o 3 giorni! Confronto con le abitudini individuali precedenti!

Dettagli

. L infezione può causare diarrea e vomito.

. L infezione può causare diarrea e vomito. La gastroenterite virale è l infiammazione dello stomaco e dell intestino causata da un viru s L infezione può causare e vomito CAUSE: La gastroenterite virale è la causa principale di grave in adulti

Dettagli

Slurp. Migliora la motilità intestinale, favorisce l evacuazione della sabbia e della terra dall intestino del cavallo.

Slurp. Migliora la motilità intestinale, favorisce l evacuazione della sabbia e della terra dall intestino del cavallo. Slurp Migliora la motilità intestinale, favorisce l evacuazione della sabbia e della terra dall intestino del cavallo. Istruzioni per un uso corretto Ricostituire il prodotto aggiungendo 250 ml di acqua

Dettagli

Scuola SIOMI di Omeopatia Clinica

Scuola SIOMI di Omeopatia Clinica SIOMI Disturbo della motilità intestinale ipo e/o iper SINTOMATOLOGIA Decorso intermittente; sintomatologia proteiforme Dolore addominale, colico, crampiforme Meteorismo addominale Alterazione dell alvo

Dettagli

Funzione dell apparato digerente

Funzione dell apparato digerente APPARATO DIGERENTE Funzione dell apparato digerente Digestione: processo di trasformazione degli alimenti in sostanze semplici Assimilazione: passaggio delle sostanze semplici nel sangue Apparato digerente

Dettagli

Introduzione. La fibra è costituita da un gruppo di sostanze chimicamente molto diverse tra loro.

Introduzione. La fibra è costituita da un gruppo di sostanze chimicamente molto diverse tra loro. Introduzione La fibra è quella parte degli alimenti vegetali che non viene degradata dagli enzimi digestivi e quindi non è disponibile come substrato energetico. La fibra è costituita da un gruppo di sostanze

Dettagli

Non sempre però, questo dipende dal tipo di dieta o dalle abitudini di vita.

Non sempre però, questo dipende dal tipo di dieta o dalle abitudini di vita. Sindrome da Ostruita defecazione (Stipsi) Tantissime donne ( e molti uomini) soffrono di stipsi. In parole povere non hanno una normale defecazione, sia come tempi, sia come frequenza di evacuazione. Non

Dettagli

Apparato digerente. È formato dal un lungo tubo che inizia con la bocca e finisce con l'ano. Le parti principali in cui si suddivide sono:

Apparato digerente. È formato dal un lungo tubo che inizia con la bocca e finisce con l'ano. Le parti principali in cui si suddivide sono: Apparato digerente È formato dal un lungo tubo che inizia con la bocca e finisce con l'ano. Le parti principali in cui si suddivide sono: bocca faringe esofago stomaco intestino tenue intestino crasso

Dettagli

Allegato III. Emendamenti ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo

Allegato III. Emendamenti ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo Allegato III Emendamenti ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo Nota: Gli emendamenti al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio

Dettagli

REPORT DI STAMPA. Utente: 1234d. Referti: IDEA GOLD

REPORT DI STAMPA. Utente: 1234d. Referti: IDEA GOLD REPORT DI STAMPA Utente: 1234d Referti: IDEA GOLD Direttore Sanitario Dr. Cristian Testa ESAME MACROSCOPICO DELLE FECI CONSISTENZA SEMIFORMATE Indicano un aumento della velocità del transito intestinale

Dettagli

Benefici delle acque termali nelle malattie dell apparato digerente

Benefici delle acque termali nelle malattie dell apparato digerente Benefici delle acque termali nelle malattie dell apparato digerente Premessa In quest appuntamento settimanale con la salute continuerò a parlare delle acque termali e il loro utilizzo nelle malattie dell

Dettagli

Lynda Juall Carpenito: la Teoria

Lynda Juall Carpenito: la Teoria la Teoria L INFERMIERISTICA come disciplina: -Profondità e ampiezza del FOCUS rispetto alle altre discipline. -VASTITA di discipline di cui si avvale. Minor PROFONDITA nelle singole discipline. Modello

Dettagli

Gastroenterologia Seconda Università degli Studi di Napoli

Gastroenterologia Seconda Università degli Studi di Napoli 1 Il cammino di un panino: breve vademecum per conoscere la digestione Gastroenterologia Seconda Università degli Studi di Napoli Alessandro Federico, Dolores Sgambato, Vittorio Ormando 2 EXPO 2015 Dipartimento

Dettagli

Indicazioni, obiettivi e limiti della riabilitazione nelle disfunzioni del Pavimento Pelvico

Indicazioni, obiettivi e limiti della riabilitazione nelle disfunzioni del Pavimento Pelvico Indicazioni, obiettivi e limiti della riabilitazione nelle disfunzioni del Pavimento Pelvico Le principali disfunzioni del pavimento pelvico Insufficiente capacità contrattile: Ridotta Forza/ Ridotta endurance

Dettagli

LA CHIRURGIA UROLOGICA ROMANA 2008 OSPEDALE SANDRO PERTINI OTTOBRE 2008

LA CHIRURGIA UROLOGICA ROMANA 2008 OSPEDALE SANDRO PERTINI OTTOBRE 2008 LA CHIRURGIA UROLOGICA ROMANA 2008 OSPEDALE SANDRO PERTINI 23-24-OTTOBRE 2008 NEOVESCICA ORTOTOPICA SEC CAMEY II CON SUTURATRICI C. GARZILLI Le neovesciche Ileali : Coliche : Camey II Studer VIP HemiKock

Dettagli

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale

Dettagli

Malattia diverticolare del colon

Malattia diverticolare del colon Malattia diverticolare del colon la diverticolosi è molto frequente anche in individui asintomatici ma soprattutto nelle fasce d età più avanzata rara sotto i 40 anni, 5% nei cinquantenni, oltre il 75%

Dettagli

F, 55 aa Dolore mesogastrico tipo colica intestinale durata 1-3 minuti raggiunge un acme e poi recede Poi dolore continuo Vomito ingravescente prima gastrico poi biliare quindi enterico Chiusura a feci

Dettagli

SECONDA VERIFICA DI SCIENZE

SECONDA VERIFICA DI SCIENZE NOME: IC di Majano e Forgaria (UD) DATA: SECONDA VERIFICA DI SCIENZE 1. Scegli la risposta esatta. 1. I reni: trasportano l urina dal sangue ai polmoni. purificano il sangue dai rifiuti prodotti dal fegato.

Dettagli

Dott. Fabrizio Maggiorelli U.O. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso Azienda ospedaliero Universitaria Pisana

Dott. Fabrizio Maggiorelli U.O. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso Azienda ospedaliero Universitaria Pisana Pisa 26 febbraio 2016 L APPROCCIO CLINICO Dott. Fabrizio Maggiorelli U.O. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso Azienda ospedaliero Universitaria Pisana Non si tratta di una malattia ma di vari processi

Dettagli

Diarrea & Disturbi della Defecazione # 2. Corso di Clinica Medica, Terapia e Radiologia prof. Alessandro ZOTTI

Diarrea & Disturbi della Defecazione # 2. Corso di Clinica Medica, Terapia e Radiologia prof. Alessandro ZOTTI Diarrea & Disturbi della Defecazione # 2 Corso di Clinica Medica, Terapia e Radiologia prof. Alessandro ZOTTI Ematochezia Definizioni Ematochezia: presenza di sangue fresco (rosso) nelle feci Ematochezia

Dettagli

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale

Dettagli

Cap. 9 APPARATO DIGERENTE

Cap. 9 APPARATO DIGERENTE Cap. 9 APPARATO DIGERENTE Rev. 1.02 22/07/2014 OBIETTIVI DELLA LEZIONE Al termine di questa sessione l aspirante soccorritore dovrà essere in grado di: definire il dolore addominale acuto e le principali

Dettagli

1) La bile ha una funzione fondamentale nella digestione dei grassi, grazie

1) La bile ha una funzione fondamentale nella digestione dei grassi, grazie Il fegato ha molteplici funzioni che interessano vari aspetti del metabolismo corporeo. Fra queste funzioni, direttamente correlata alla funzione digestiva è la capacità di secernere bile, normalmente

Dettagli

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a PREMESSA Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a ciascun MMG MA Le MICI sono patologie croniche recidivanti che colpiscono soggetti socialmente attivi con comorbidità e complicanze per cui

Dettagli

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. DISSENTEN 2 mg compresse loperamide

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. DISSENTEN 2 mg compresse loperamide Foglio illustrativo: informazioni per il paziente DISSENTEN 2 mg compresse loperamide Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA.

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. Gentile Paziente, La gastroscopia è un esame endoscopico che permette la visualizzazione della mucosa dell esofago, dello

Dettagli

FREQUENZA DELL ALVO E DISTURBI ADDOMINALI IMPUTATI AD UNA DIFFICOLTOSA ED INSUFFICIENTE EVACUAZIONE

FREQUENZA DELL ALVO E DISTURBI ADDOMINALI IMPUTATI AD UNA DIFFICOLTOSA ED INSUFFICIENTE EVACUAZIONE DEFINIZIONE STITICHEZZA O STIPSI: disturbo definito dagli stessi pazienti, secondo criteri soggettivi, in termini di RIDOTTA FREQUENZA DELL ALVO E DISTURBI ADDOMINALI IMPUTATI AD UNA DIFFICOLTOSA ED INSUFFICIENTE

Dettagli

BENESSERE UOMO LA SALUTE DELLA PROSTATA. Dr. E. Cirillo Marucco Specialista in Urologia Già direttore U.O. Urologia ASL BAT

BENESSERE UOMO LA SALUTE DELLA PROSTATA. Dr. E. Cirillo Marucco Specialista in Urologia Già direttore U.O. Urologia ASL BAT BENESSERE UOMO LA SALUTE DELLA PROSTATA Dr. E. Cirillo Marucco Specialista in Urologia Già direttore U.O. Urologia ASL BAT Riceve: c/o LOCAZIONE SERVIZI SANITARI via Principe Amedeo n.7 tel. 080 5237302

Dettagli

PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA

PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA Presentarsi con la richiesta del Medico curante, con la documentazione clinica ed eventuali esami precedenti. E molto probabile che durante la colonscopia vengano utilizzati

Dettagli

Funzione urinaria e pavimento pelvico

Funzione urinaria e pavimento pelvico Funzione urinaria e pavimento pelvico Le funzione urinaria è svolta dalle alte (reni e ureteri) e dalle basse (vescica e uretra). La vescica è il serbatoio dell urina, mentre l uretra è un condotto tubulare

Dettagli

STOMIA E GRAVIDANZA CONVEGNO ANNUALE FONDAZIONE ROSA GALLO. Giovanna Lo Bue

STOMIA E GRAVIDANZA CONVEGNO ANNUALE FONDAZIONE ROSA GALLO. Giovanna Lo Bue Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche Chirurgia Generale A Direttore: Prof. A. Guglielmi Struttura Semplice Organizzativa Chirurgia Colonproctologica Centro Regionale di Riferimento

Dettagli

CLISMA A DOPPIO CONTRASTO INFORMAZIONI

CLISMA A DOPPIO CONTRASTO INFORMAZIONI CLISMA A DOPPIO CONTRASTO INFORMAZIONI Che cos'è? E' l'esame radiografico del tratto distale dell'intestino (colon, sigma e retto), ottenuto mediante opacizzazione dei visceri tramite introduzione per

Dettagli

Dimensioni del tratto gastro-intestinale del suino adulto: Stomaco ph 2,0 capacità 7,5 litri. Intestino tenue lunghezza 18 metri capacità 9 litri

Dimensioni del tratto gastro-intestinale del suino adulto: Stomaco ph 2,0 capacità 7,5 litri. Intestino tenue lunghezza 18 metri capacità 9 litri Dimensioni del tratto gastro-intestinale del suino adulto: Stomaco ph 2,0 capacità 7,5 litri Intestino tenue lunghezza 18 metri capacità 9 litri Intestino crasso lunghezza 5 metri capacità 9 litri Regione

Dettagli

-SFORZO NELLA DEFECAZIONE -FECI DURE O A PEZZI -SENSAZIONE DI INCOMPLETA -DEFECAZIONE MENO DI TRE VOLTE A SETTIMANA

-SFORZO NELLA DEFECAZIONE -FECI DURE O A PEZZI -SENSAZIONE DI INCOMPLETA -DEFECAZIONE MENO DI TRE VOLTE A SETTIMANA LA STIPSI INTESTINO CRASSO DEFINIZIONE:CRITERI DI ROMA 2 -SFORZO NELLA DEFECAZIONE -FECI DURE O A PEZZI -SENSAZIONE DI INCOMPLETA EVACUAZIONE e/o DI OSTRUZIONE ANALE -DEFECAZIONE MENO DI TRE VOLTE A SETTIMANA

Dettagli

ESAME RADIOGRAFICO DELL APPARATO DIGERENTE

ESAME RADIOGRAFICO DELL APPARATO DIGERENTE ESAME RADIOGRAFICO DELL APPARATO DIGERENTE Che cos'è? INFORMAZIONI E' l'esame radiografico del tubo digerente superiore (esofago, stomaco, duodeno) e delle anse intestinali, ottenuto mediante opacizzazione

Dettagli

Approfondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012

Approfondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Approfondimenti sui VERMI Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Aspetti scientifici Nomi di animali invertebrati caratterizzati da una forma allungata,consistenza molle,assenza di zampe. Dal punto

Dettagli

CHE COS E LA COLONSCOPIA VIRTUALE

CHE COS E LA COLONSCOPIA VIRTUALE CHE COS E LA COLONSCOPIA VIRTUALE La colonscopia virtuale (CV) è un esame non invasivo del colon che si esegue attraverso una tomografia assiale computerizzata (TAC) dell addome dopo aver disteso il colon

Dettagli

ERLOTINIB (Tarceva) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

ERLOTINIB (Tarceva) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI ERLOTINIB (Tarceva) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 12 L APPARATO DIGERENTE. Il corpo umano presenta al suo interno 4 differenti livelli di organizzazione:

UNITÀ DIDATTICA 12 L APPARATO DIGERENTE. Il corpo umano presenta al suo interno 4 differenti livelli di organizzazione: UNITÀ DIDATTICA 12 L APPARATO DIGERENTE Il corpo umano presenta al suo interno 4 differenti livelli di organizzazione: 1. la cellula: è la più piccola entità vivente; il corpo umano ne contiene circa 2

Dettagli

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. VEROLAX 0,675 g Lattanti, supposte Glicerina

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. VEROLAX 0,675 g Lattanti, supposte Glicerina Foglio illustrativo: informazioni per il paziente VEROLAX 0,675 g Lattanti, supposte Glicerina Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti informazioni

Dettagli

Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello)

Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello) PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DELL INCONTINENZA URINARIA Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello) Loredana Orsini PDTA PAZIENTI INCONTINENTI Ruolo fondamentale

Dettagli

La celiachia è una malattia digestiva di origine genetica. I pazienti che ne sono affetti reagiscono al glutine, contenuto in alcuni cibi.

La celiachia è una malattia digestiva di origine genetica. I pazienti che ne sono affetti reagiscono al glutine, contenuto in alcuni cibi. La celiachia è una malattia digestiva di origine genetica. I pazienti che ne sono affetti reagiscono al glutine, contenuto in alcuni cibi. Il glutine è una sostanza lipoproteica che si origina dall'unione,

Dettagli

Stomia. Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia.

Stomia. Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia. Stomia Cos' è La parola stomia deriva dal greco 'stoma' che significa bocca. Nell'accezione medica abitua Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia. Normalmente l'esigenza di una stomia intestinale

Dettagli

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE ANORESSIA Anoressia significa letteralmente senza appetito. In realtà è qualcosa di più grave: le persone anoressiche smettono di mangiare perché provano una repulsione ossessiva

Dettagli

Informazioni sullo screening intestinale.

Informazioni sullo screening intestinale. Informazioni sullo screening intestinale 1 www.bowelscreeningwales.org.uk Informazioni sullo screening intestinale Il presente opuscolo fornisce informazioni sullo screening per i tumori intestinali in

Dettagli

Data: Cognome: Nome: Sigla inf:

Data: Cognome: Nome: Sigla inf: Data: Cognome: Nome: Sigla inf: TIPOLOGIA ACCERTAMENTO completo urgente/breve mirato 1 MODELLO DI PERCEZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE NV SI NO Area Assunzione farmaci regolare (somministrazione: autonoma

Dettagli

PRIMA DELL USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO

PRIMA DELL USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO PRIMA DELL USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO Questo è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che potete usare per curare disturbi lievi e transitori facilmente

Dettagli

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici 00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini

Dettagli

LA CLASSIFICAZIONE CLINICA DELL INCONTINENZA URINARIA Dalle diverse classificazioni riportate in letteratura, in questa trattazione, si preferisce

LA CLASSIFICAZIONE CLINICA DELL INCONTINENZA URINARIA Dalle diverse classificazioni riportate in letteratura, in questa trattazione, si preferisce LA CLASSIFICAZIONE CLINICA DELL INCONTINENZA URINARIA Dalle diverse classificazioni riportate in letteratura, in questa trattazione, si preferisce far riferimento ad una tipizzazione dell incontinenza

Dettagli

QUESTIONARIO UCLA SCTC GIT 2.0

QUESTIONARIO UCLA SCTC GIT 2.0 QUESTIONARIO CORRESPONDENCE TO: Dinesh Khanna, MD, MSc Professor of Medicine Frederick G. L. Huetwell Professor of Rheumatology Director, University of Michigan Scleroderma Program Division of Rheumatology/Dept.

Dettagli

APPARATO DIGERENTE E LE SUE PATOLOGIE

APPARATO DIGERENTE E LE SUE PATOLOGIE CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso - CASARANO ( Lecce ) APPARATO DIGERENTE E LE SUE PATOLOGIE Istruttore. P.S T.I Verri Erico Argomenti che tratteremo :! Anatomia e Fisiologia ( Conoscenza di

Dettagli

lyondellbasell.com Cancro alla prostata

lyondellbasell.com Cancro alla prostata Cancro alla prostata Cancro alla prostata A circa 1 uomo su 7 viene diagnosticato il cancro alla prostata. Probabilmente conoscete qualcuno affetto da cancro alla prostata o che ne è stato curato. Queste

Dettagli

Disganglionosi intestinali

Disganglionosi intestinali Disganglionosi intestinali EMBRIOLOGIA Le cellule gangliari destinate al tratto alimentare migrano dalla cresta neurale attraverso il nervo vago dando origine ai plessi nervosi detti mioenterici Alla sesta

Dettagli

DISFAGIA Il termine disfagia definisce la generica difficoltà alla deglutizione degli ingesti. Se è prevalente per i solidi ed accompagnata da un rapido calo ponderale può essere secondaria ad una ostruzione

Dettagli

NUTRIZIONE ENTERALE

NUTRIZIONE ENTERALE NUTRIZIONE ENTERALE PRINCIPI FONDAMENTALI I diversi nutrienti hanno ciascuno funzioni specifiche all interno del corpo e lavorano insieme per produrre energia, regolare i processi metabolici e sintetizzare

Dettagli

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. DISSENTEN 2 mg compresse loperamide

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. DISSENTEN 2 mg compresse loperamide Foglio illustrativo: informazioni per il paziente DISSENTEN 2 mg compresse loperamide Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

Dettagli

ECOGRAFIA INFORMAZIONI

ECOGRAFIA INFORMAZIONI ECOGRAFIA INFORMAZIONI Che cos'è? L'ecografia è una metodica di indagine che produce immagini del corpo umano utilizzando gli ultrasuoni (suoni ad altissima frequenza), grazie alle proprietà di rifletterli

Dettagli

Gestione della digiunostomia nutrizionale

Gestione della digiunostomia nutrizionale Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

La febbre. È un aumento della temperatura corporea. superiore a 37 C se misurata per via cutanea, o superiore a 37,5 C se. misurata per via interna.

La febbre. È un aumento della temperatura corporea. superiore a 37 C se misurata per via cutanea, o superiore a 37,5 C se. misurata per via interna. LA FEBBRE La febbre È un aumento della temperatura corporea superiore a 37 C se misurata per via cutanea, o superiore a 37,5 C se misurata per via interna. La febbre Febbre 38 39 C Febbre alta 39-40 C

Dettagli

Full version is >>> HERE <<<

Full version is >>> HERE <<< Full version is >>> HERE

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma:

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma: PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya Il trauma: - Valutazione iniziale e prime terapie chirurgiche del traumatizzato - Trauma del bambino, nell adulto e in gravidanza

Dettagli

MALFORMAZIONI ANO-RETTALI E CONTINENZA FECALE: QUALE DESTINO? QUALI STRUMENTI TERAPEUTICI?

MALFORMAZIONI ANO-RETTALI E CONTINENZA FECALE: QUALE DESTINO? QUALI STRUMENTI TERAPEUTICI? MALFORMAZIONI ANO-RETTALI E CONTINENZA FECALE: QUALE DESTINO? QUALI STRUMENTI TERAPEUTICI? SENSIBILITA MUCOSO-CUTANEA CONTENUTO COLICO INNERVAZIONE SFINTERI CONTINENZA DEFECAZIONE MUSCOLATURA ADDOMINALE

Dettagli

STRESS LAVORO CORRELATO

STRESS LAVORO CORRELATO STRESS LAVORO CORRELATO Stress e valutazione del rischio CREMONA 24 febbraio 2009 Cos è lo Stress Lo stress è una condizione fisica o psicologica che insorge in una persona quando si trova ad affrontare

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA MASTER DI I LIVELLO In PAVIMENTO PELVICO E RIABILITAZIONE II EDIZIONE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA MASTER DI I LIVELLO In PAVIMENTO PELVICO E RIABILITAZIONE II EDIZIONE Programma 2017 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA MASTER DI I LIVELLO In PAVIMENTO PELVICO E RIABILITAZIONE II EDIZIONE SEDE: AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I DIPARTIMENTO CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

Dettagli

CLASSI DI PRIORITÀ. Visita Gastroenterologica

CLASSI DI PRIORITÀ. Visita Gastroenterologica Visita Gastroenterologica CLASSI DI PRIORITÀ Classe U Urgente Accesso diretto al PSA o DEA Emorragia digestiva in atto Dolori addominali ricorrenti e/o sindrome clinica per sospetto addome acuto Corpi

Dettagli

VIA ORALE MODULO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2004-2005

VIA ORALE MODULO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2004-2005 VIA ORALE MODULO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2004-2005 2005 VANTAGGI DELLA VIA ORALE! Le forme farmaceutiche orali sono facili e convenienti da usare

Dettagli

La regolazione di una via metabolica può riguardare:

La regolazione di una via metabolica può riguardare: A- E1 B- E2 C- E3 D- En Z La regolazione di una via metabolica può riguardare: - attività enzimatica modulazione allosterica o covalente (msec o sec) - livelli dell enzima alterazione del bilancio tra

Dettagli