Progetto per il gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Lodi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto per il gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Lodi"

Transcript

1 Progetto per il gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Lodi Percorso di aggiornamento e formazione per assistenti sociali Come cambia il ruolo dell assistente sociale oggi nei suoi diversi ambiti di relazioni: con gli utenti, con la rete, con i colleghi, con il livello politico II Incontro 28 Maggio 2013 Ugo De Ambrogio udeambrogio@irsonline.it

2 Scaletta del II Incontro 28 Maggio 2013 recupero del lavoro della volta scorsa Il ruolo (input teorico) Mappa di ruolo dell as Il ruolo dell assistente sociale (trifocalità) Esercitazione analisi Swot sull as oggi

3 i ruoli?

4 RUOLO - Dal latino rotulus - il rotolo sul quale l attore leggeva in scena la propria parte 4

5 DEFINIZIONE DI RUOLO 1 Ogni contesto organizzativo esprime, in termini più o meno espliciti, una rete di posizioni: tali posizioni vengono chiamate ruoli (Jaques 1951) 5

6 DEFINIZIONE DI RUOLO 2 L insieme dei bisogni, scopi, convinzioni, sentimenti, atteggiamenti, valori ed azioni che i membri di una comunità si attendono che caratterizzi l occupante tipico di una posizione (Krech, Crutchfield, Ballachey 1970) 6

7 DEFINIZIONE DI RUOLO 3 L insieme delle norme e delle aspettative che convergono su un individuo in quanto occupa una determinata posizione in una più o meno strutturata rete di relazioni sociali ovvero in un sistema sociale comportamento di ruolo è il modo con cui l individuo che occupa una data posizione effettivamente agisce (Gallino 1978) 7

8 Processo di assunzione del ruolo 1 In questo processo dinamico, il contenuto formale del ruolo, predeterminato dalla struttura organizzativa, è sottoposto a pressioni e aspettative provenienti contemporaneamente da chi ricopre il ruolo e da chi, in altri ruoli e posizioni, si relaziona ad esso. 8

9 Processo di assunzione del ruolo 2 Pressioni ed aspettative reciproche, tra i diversi soggetti, comportano che l esercizio effettivo del ruolo non corrisponda perfettamente al mandato, ma si discosti da esso, in maniera maggiore o minore, a seconda delle soggettività e circostanze. 9

10 Processo di assunzione del ruolo 3 Quanto più l esercizio effettivo del ruolo si discosta dalle attribuzioni formali di ruolo, tanto più le relazioni di ruolo effettive tendono a modificare il sistema previsto, contribuendo ad introdurre, accanto alla struttura formale, una struttura organizzativa di fatto, che a volte può anche contraddire e contrastare l impianto organizzativo previsto. 10

11 Processo di assunzione del ruolo 4 Si sviluppa in rapporto a: Determinazioni formali, stabilite all interno del sistema organizzativo, Sollecitazioni informali, provenienti dalle relazioni di ruolo in atto, Presupposti culturali, che connotano in vario modo la sostanza ed il contenuto di ruolo, Integrazioni personali delle caratteristiche del mandato del ruolo 11

12 Ruolo Aspettative di altri ruoli Aspettative personali Determinazioni formali cultura professionale

13 Aspettative degli Altri ruoli Aspettative personali RUOLO Cultura professionale 13 Componente Prescrittiva (determinazioni formali)

14 Caratteristiche del ruolo E dunque possibile distinguere in ciascun ruolo: Una componente prescrittiva Una componente discrezionale

15 Componente prescrittiva La componente prescrittiva è regolata da norme date dalla legislazione, dall organizzazione, dai superiori. Rappresenta un ambito di sicurezza, ma è anche un limite alla libertà e creatività individuale

16 Componente discrezionale La componente discrezionale è quella per la quale la persona si trova a decidere da sola, in autonomia, su alcuni aspetti della propria attività. Da una parte rappresenta la nostra possibilità di decidere ed agire in modo personale, dall altra ci pone il problema di scegliere come operare senza la certezza del risultato della nostra scelta

17 Ruolo e persona

18 I ruoli non sono persone e le persone non sono ruoli, ma molto più di questi

19 le persone interpretano, spesso anche simultaneamente, più di un ruolo

20 molte comunicazioni disfunzionali nelle organizzazioni nascono e si amplificano nel momento in cui persona e ruolo si confondono

21 La consapevolezza della presenza di entrambe le componenti: prescrittiva e discrezionale, e l equilibrio fra queste, determinano la assunzione della responsabilità di ruolo

22 Il modello di ruolo Transazionale (Schmid 2008) Nel modello di ruolo della personalità la persona è descritta come un portfolio dei suoi ruoli giocati nel palco del suo mondo L unicità e umanità della persona è espressa anche nel modo in cui struttura i propri ruoli

23 Il modello di ruolo Transazionale (Schmid 2008) Il modello dei tre mondi: il privato, l organizzativo e il professionale

24 Il modello di personalità dei tre mondi Personalità Mondo privato 24

25 Il modello di ruolo a catena (The role ladder model) Ruoli organizzativi Ruoli professionali Ruoli privati 25

26 Il modello di personalità dei tre mondi e il modello di ruolo a catena Ruoli organizzativi Personalità Ruoli professionali Mondo privato Ruoli privati 26

27 Il modello di personalità dei tre mondi e il modello di ruolo a catena (esempio) Ruoli Organizzativi: Responsabile di progetto, coordinatore di equipe, direttore ecc. Ruoli Professionali: Assistente sociale, educatore, Sociologo, Psicologo, operatore sociale, Ruoli Privati: Madre, moglie, sorella, figlia

28 Contaminazione di ruolo Quando l individuo considera elementi alieni al proprio ruolo come parte di esso. Inclusione cronica di elementi di altri ruoli in un ruolo, senza che la persona che lo esercita ne sia consapevole

29 Contaminazione di ruolo Oppure non considera elementi propri del suo ruolo (componente discrezionale) come parte di esso. Esclusione cronica di elementi discrezionali del proprio ruolo evitando assunzioni di responsabilità che gli sono proprie

30 ESERCITAZIONE 1 Ciascuno individui e dia un nome: Al suo ruolo professionale Al suo principale ruolo organizzativo Ai suoi 3 ruoli privati preferiti 30

31 Il ruolo professionale di assistente sociale oggi

32 definizione di social worker Definita dall International Federation of Social Workers (ISFW) nella Conferenza di Montreal del 2000 e adottata nel 2001 anche dall International Association of Schools of Social Work (IASSW) e

33 Il social worker..promuove il cambiamento sociale, la soluzione dei problemi nelle relazioni umane e lo sviluppo e la liberazione delle persone, per aumentare il loro benessere. Utilizzando le teorie del comportamento umano e dei sistemi sociali, interviene nel punto in cui le persone interagiscono con il loro ambiente. I principi dei diritti umani e della giustizia sociale sono fondamentali per il servizio sociale.

34 Lavoro sul caso e impegno sociale Rispetto alle tensioni vissute in altri contesti territoriali fra lavoro sul caso e impegno sociale, nel nostro paese il servizio sociale nel suo affermarsi come disciplina si è orientato a un approccio unitario, che ha portato a considerare unificati approcci che storicamente venivano interpretati come separati. (Fargion, 2009)

35 Ottica trifocale o tridimensionale L approccio che viene considerato caratterizzante è quello definito secondo l ottica trifocale o tridimensionale (Ferrario, 1996; Pieroni, Dal Pra Ponticelli, 2005; Gui, 2008;), che tiene conto contemporaneamente di più prospettive

36 Ottica trifocale o tridimensionale 1. il processo di aiuto rivolto alla persona con le sue potenzialità e i suoi limiti 2. lo sviluppo delle risorse della comunità 3. l organizzazione delle risorse del proprio servizio

37 La tridimensionalità (l ottica trifocale) del servizio sociale Utente organizzazione Comunità/territorio

38 Ottica trifocale o tridimensionale Il termine tridimensionalità o trifocalità è utilizzato in due diverse accezioni. La prima accezione invece intende che l azione specifica dell as può avere come target di intervento uno dei tre livelli. La seconda si riferisce al fatto che l intervento che l as svolge in favore di una delle tre dimensioni ha effetto anche sulle altre. (Bertotti, 2012)

39 Ruolo del servizio sociale Il ruolo del servizio sociale è quello di porsi come promotore e accompagnatore di processi di cambiamento, sia a livello individuale e familiare che comunitario e istituzionale e come punto di raccordo fra problematiche, bisogni e risorse sia nei confronti d individui e famiglie ma anche e soprattutto nei confronti della comunità e dello stesso sistema dei servizi. (Dal Pra Ponticelli, 2010).

40 Equilibrio e rimando Il lavoro tridimensionale consiste in un continuo rimando da una dimensione all altra e una continua promozione dei diversi interlocutori, dagli utenti/famiglie alle componenti della comunità, ai responsabili delle strutture pubbliche e private che definiscono le linee di politica sociale locale.

41 Equilibrio e rimando Viene dunque sottolineato come il servizio sociale, nelle proprie varie forme, s indirizzi verso le molteplici e complesse transazioni tra i soggetti e il loro ambiente, con l obiettivo di rendere le persone capaci di sviluppare al pieno le proprie potenzialità, di arricchire le loro vite e di prevenire le disfunzioni. L identità del servizio sociale trae la propria forza da questo stesso legame (Lorenz, 2010) e si caratterizza come pratica riflessiva che mira a creare le condizioni di cittadinanza sociale.

42 Mandati e Codice Deontologico Il Codice deontologico, centrato sul principio della responsabilità professionale, riprende con coerenza i concetti di triplice mandato e di prospettiva trifocale dell intervento. Nei titoli III, IV, VI e VII, individua i soggetti a cui il professionista risponde: la persona utente/cliente la società l organizzazione in cui è inserito E aggiunge. la propria comunità professionale

43 Mandati e Codice Deontologico Molti articoli del codice, in particolare del titolo quarto, appaiono caratterizzati da un continuo intreccio di responsabilità e coinvolgimenti, sia nel rapporto con il soggetto individuale, nell accezione più completa di persona e famiglia, sia con la comunità come luogo privilegiato di crescita, sia nell ambito della propria organizzazione di servizio.

44 Comportamento di ruolo Il posizionamento rispetto a uno o più di questi fuochi richiama un aspetto importante, il tema del comportamento di ruolo,

45 Esercitazione individuale - Alla luce delle riflessioni fatte il 14 maggio e quest oggi individuate, dal vostro osservatorio professionale le due / tre principali criticità che l attuale sistema di welfare sta attraversando e che impattano sul vostro comportamento professionale di ruolo. - Individuate poi le due / tre principali risorse che vedete per contrastare le derive del welfare e promuovere un cambiamento efficace a partire dal vostro ruolo.

46 Esercitazione in sottogruppi - Ascoltate le principali criticità che i colleghi hanno elencato e su un cartellone, secondo lo schema SWOT, mettete a fuoco quelle condivise (W T). - Ascoltate poi le principali risorse individuate e, secondo lo schema SWOT, identificate quelle condivise (S O).

47 DIAGRAMMA SWOT S STRENGHT = Punti di forza interni! O OPPORTUNITIES = Opportunità esterne W WICKNESS= Punti di debolezza interni T THREATS = minacce esterne

48 Gruppo 1 Punti di forza S Interni Punti di debolezza W O Esterni T

49 Gruppo 2 Punti di forza S Interni Punti di debolezza W O Esterni T

50 Gruppo 3 Punti di forza S Interni Punti di debolezza W O Esterni T

51 bibliografia Bertotti T., (2012), Bambini e famiglie in difficoltà, Carocci Faber, Roma Casartelli A. De Ambrogio U., Ruolo organizzativo e posizioni esistenziali nelle organizzazioni gerarchiche, in De Ambrogio U. (a cura di), L analisi transazionale nelle organizzazioni, oggi: idee ed opinioni, Quaderni di psicologia e analisi transazionale n.54 ed Mimesis 2010 Dal Pra Ponticelli M. (2010), Nuove prospettive per il servizio sociale, Carocci Faber, Roma De ambrogio U., Bertotti T.; Merlini F., L assistente sociale e la valutazione, Carocci Faber 2007 Fargion S. (2009), Il servizio sociale. Storia, temi e dibattiti, Editori Laterza, Roma-Bari. Gui L. (2004), Le sfide teoriche del servizio sociale, Carocci Faber, Roma. Sicora A. voce Multidimensionalità in Dizionario di servizio sociale Carocci Faber 2005

Gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Mantova

Gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Mantova Gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Mantova 1 Percorso di aggiornamento e formazione per assistenti sociali Mantova 4 marzo 2013 Secondo modulo- primo

Dettagli

Progetto per il gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Lodi

Progetto per il gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Lodi Progetto per il gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Lodi Come cambia il ruolo dell assistente sociale oggi nei suoi diversi ambiti di relazioni: con

Dettagli

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II Funzioni della sociologia in generale e per gli AS COSA VUOL DIRE PENSARE SOCIOLOGICO a) Non ci sono solo individui, c è la società b) Esistono le istituzioni, le norme c) Apparteniamo

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

10 MARZO 2015 Piazza Petrarca, 4 - Pavia

10 MARZO 2015 Piazza Petrarca, 4 - Pavia INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DEI SUOI COMPONENTI FRAGILI TRA MANDATO PROFESSIONALE DELL'ASSISTENTE SOCIALE E POLITICHE REGIONALI... QUALE SINTESI POSSIBILE? 10 MARZO 2015 Piazza Petrarca, 4 -

Dettagli

Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore

Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore Premessa Sempre più frequentemente da parte di rappresentanti degli enti pubblici e dei soggetti del terzo settore sentiamo

Dettagli

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2015-2016 7 novembre 2015 Presentazione del Laboratorio di tirocinio Docenti: Alessandra

Dettagli

Docente: Alessandra Fralleoni

Docente: Alessandra Fralleoni Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2016-2017 13 marzo 2017 Documentazione e scrittura di servizio sociale Strumento fondamentale

Dettagli

LAFUNZIONE DELL ASSISTENTE SOCIALE NELLA SOCIETA DEL III MILLENNIO: NUOVI BISOGNI, NUOVE FUNZIONI. IL CODICE DEONTOLOGICO E LA TRASPARENZA NELL AGIRE!

LAFUNZIONE DELL ASSISTENTE SOCIALE NELLA SOCIETA DEL III MILLENNIO: NUOVI BISOGNI, NUOVE FUNZIONI. IL CODICE DEONTOLOGICO E LA TRASPARENZA NELL AGIRE! ORIENTAMENTI PROFESSIONALI PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA NEGLI AMBITI DEL SERVIZIO SOCIALE! 17 novembre 2015! LAFUNZIONE DELL ASSISTENTE SOCIALE NELLA SOCIETA DEL III MILLENNIO: NUOVI BISOGNI, NUOVE

Dettagli

Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi

Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Bologna 2011 Premessa I forti cambiamenti del contesto competitivo che

Dettagli

Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra

Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra Giornata conclusiva del percorso formativo Progetto Adolescenza Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza Bruna Zani e Luigi Guerra Alma Mater Studiorum - Università

Dettagli

2013 LABORATORI DEONTOLOGICI

2013 LABORATORI DEONTOLOGICI 2013 LABORATORI DEONTOLOGICI GLI ASSISTENTI SOCIALI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA un percorso verso l autoriflessione: quali prospettive? Il tema della responsabilità professionale è alla base degli interrogativi

Dettagli

Piergiorgio Reggio Università Cattolica, Milano Metodi, Milano

Piergiorgio Reggio Università Cattolica, Milano Metodi, Milano Imparare dalle reti e dalle comunità di pratica professionale nelle organizzazioni Cremona, 27 Novembre 2009 Piergiorgio Reggio Università Cattolica, Milano Metodi, Milano 1 La prospettiva Dimensione sociale

Dettagli

Radiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016

Radiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016 Radiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016 Paolo Ferrario Intervento formativo su : ASSISTENTE SOCIALE FRA OCCUPAZIONE E FORMAZIONE Scaletta: come cambia il settore

Dettagli

Dall utente all organizzazione di servizio: il ruolo dell assistente sociale

Dall utente all organizzazione di servizio: il ruolo dell assistente sociale Dall utente all organizzazione di servizio: il ruolo dell assistente sociale AREA : PROFILI PROFESSIONALI CODICE: P3 In periodi di cambiamento la terra sarà di coloro che apprendono mentre, coloro che

Dettagli

1 Neve E., Il servizio sociale, Carocci Editore, Roma, 2000, p.144

1 Neve E., Il servizio sociale, Carocci Editore, Roma, 2000, p.144 Introduzione Il Servizio Sociale, come altre professioni, è strettamente connesso ai mutamenti generali che investono la società. Si è quindi modificato nel tempo e, in quanto professione di aiuto, è strettamente

Dettagli

La supervisione dei tirocini responsabilità deontologica

La supervisione dei tirocini responsabilità deontologica PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali e Salute La supervisione dei tirocini responsabilità deontologica Dott.ssa Luigia Spini Gruppo dei Supervisori di tirocini di Bergamo Gli Assistenti sociali

Dettagli

Gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Mantova

Gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Mantova Gruppo provinciale di formazione permanente degli assistenti sociali della provincia di Mantova 1 Percorso di aggiornamento e formazione per assistenti sociali Mantova 21 gennaio 2013 Obiettivi del percorso

Dettagli

LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE

LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE Organizzazione e contesti organizzativi Unical 15 Ottobre 2015 Programma della giornata - Presentazione laboratorio (5 minuti) - Interazione

Dettagli

L infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali

L infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali L infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali Lucia Derosas Infermiera Pediatrica Istituto Giannina Gaslini Cure palliative in pediatria Istituto Giannina

Dettagli

Percorso formativo laboratoriale ai servizi sociali. Area Adulti dei 13 comuni dell Ambito territoriale Carate Brianza

Percorso formativo laboratoriale ai servizi sociali. Area Adulti dei 13 comuni dell Ambito territoriale Carate Brianza Percorso formativo laboratoriale ai servizi sociali. Area Adulti dei 13 comuni dell Ambito territoriale Carate Brianza Il contrasto alla povertà, sostegno economico e relazione d aiuto con le persone in

Dettagli

Obiettivi, funzioni e attività dell assistente sociale (II parte) Tiziana Tarsia

Obiettivi, funzioni e attività dell assistente sociale (II parte) Tiziana Tarsia Obiettivi, funzioni e attività dell assistente sociale (II parte) Tiziana Tarsia Lavoro individuale Il potere dell assistente sociale Lavoro in piccoli gruppi Condividete le considerazioni Condividete

Dettagli

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE

Dettagli

Sociologia del Lavoro

Sociologia del Lavoro Corso di Laurea L-40 Sociologia del Lavoro L1 Introduzione al corso 20 febbraio 2017 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Research LAB - LaRISS - http://lariss.sp.unipi.it/index.php/en/

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE LA STRUTTURA DELL IO PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LA STRUTTURA DELL IO -------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Psicologia della comunicazione organizzativa

Psicologia della comunicazione organizzativa Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)

Dettagli

Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale. afferma i seguenti principi:

Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale. afferma i seguenti principi: Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale La FNOMCeO nel considerare la tutela della salute nella sua dimensione globale quale riconoscimento di un fondamentale diritto umano e quale fattore

Dettagli

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile

Dettagli

Pedagogia interculturale. Famiglia Scuola Professioni, media e società

Pedagogia interculturale. Famiglia Scuola Professioni, media e società Pedagogia interculturale Famiglia Scuola Professioni, media e società Forme familiari matrimoni misti (97-100) Traiettorie di vita familiare & nuove famiglie (Zanatta, 1997) Complessità della morfogenesi

Dettagli

Benessere sociale e nuove politiche

Benessere sociale e nuove politiche Benessere sociale e nuove politiche di Marco Ingrosso Nuovi rischi Nuova elaborazione e pratica del benessere sociale Politiche sociali di wellness Rifondazione di un welfare europeo L emergere di nuovi

Dettagli

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME Il C.A.G. Tempo insieme è un luogo/spazio educativo, di inclusione sociale, di aggregazione e di sostegno rivolto alla fascia di età 6/18 anni,

Dettagli

BEYOND Nuove Culture a Venezia

BEYOND Nuove Culture a Venezia Beyond in cinque punti Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI E CITTA RISERVATARIE AI SENSI

Dettagli

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A novembre 2016

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A novembre 2016 Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2016-2017 5 novembre 2016 Presentazione del Laboratorio di tirocinio Docenti: Alessandra

Dettagli

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche

Dettagli

La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO

La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO Il principio costituzionale Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono

Dettagli

DEONTOLOGIA E RESPONSABILITÀ PROFESSIONALI DELL'ASSISTENTE SOCIALE

DEONTOLOGIA E RESPONSABILITÀ PROFESSIONALI DELL'ASSISTENTE SOCIALE DEONTOLOGIA E RESPONSABILITÀ PROFESSIONALI DELL'ASSISTENTE SOCIALE Laboratori di formazione per assistenti sociali UniCal Ottobre 2015 Emilia Luigia Pulitanò Interrogativi Da parte degli assistenti sociali

Dettagli

organizzazione complessa e comunicazione

organizzazione complessa e comunicazione FORMAZIONE DIRIGENTI UNIVR Verona, 20 giugno 2013 Quarto modulo: Formazione, comunicazione e consultazione dei lavoratori organizzazione complessa e comunicazione giorgio gosetti università di verona quadro

Dettagli

Lezione n 5 L educatore (1)

Lezione n 5 L educatore (1) Lezione n 5 L educatore (1) IL complessificarsi della società, la crisi del sistema scolastico, il ritiro della famiglia da molti luoghi del sociale ha contribuito a moltiplicare i luoghi dell educazione,

Dettagli

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Essere in rete Lavorare in rete Fare lavoro di rete Il lavoro di rete è costituito

Dettagli

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI LE EMOZIONI IN GIOCO La relazione professionale LA RELAZIONE PROFESSIONALE Non vediamo le relazioni

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI

DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI CORSO DI STUDIO IN SERVIZIO SOCIALE AD INDIRIZZO EUROPEO (L-39) LINEE GUIDA PER LA STESURA DELLA RELAZIONE DI TIROCINIO (II E III LIVELLO) Che cos è la relazione

Dettagli

L INTERAZIONE SOCIALE

L INTERAZIONE SOCIALE L INTERAZIONE SOCIALE L interazione tra individui è l oggetto della microsociologia, uno dei due livelli fondamentali dell analisi sociologica. Gli studiosi interessati a questa branca di analisi si occupano

Dettagli

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,

Dettagli

La continuità tra pratica e teoria

La continuità tra pratica e teoria La continuità tra pratica e teoria Vignola 22 novembre 2014 Lucia Balduzzi Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna Continuità Una parola logora? Rare pubblicazioni recenti sul tema;

Dettagli

Le competenze infermieristiche: i risultati dei focus-group sull attualità percepita in FVG

Le competenze infermieristiche: i risultati dei focus-group sull attualità percepita in FVG Le competenze infermieristiche: una chiave per il cambiamento del sistema salute Grado, 14 novembre 2013 Le competenze infermieristiche: i risultati dei focus-group sull attualità percepita in FVG A cura

Dettagli

Le sfide metodologiche nella realtà attuale potere e partecipazione. Silvia Fargion Università di Trento

Le sfide metodologiche nella realtà attuale potere e partecipazione. Silvia Fargion Università di Trento Le sfide metodologiche nella realtà attuale potere e partecipazione Silvia Fargion Università di Trento La questione del potere nel servizio sociale Il potere viene generalmente definite come la capacità

Dettagli

Lavoro degli Assistenti Sociali nei contesti organizzativi

Lavoro degli Assistenti Sociali nei contesti organizzativi Lavoro degli Assistenti Sociali nei contesti organizzativi LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE Unical 5 novembre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni UNICAL 5 N OV E MB RE

Dettagli

Il lavoro sociale con i gruppi. Teresa Bertotti Università degli studi di Milano Bicocca

Il lavoro sociale con i gruppi. Teresa Bertotti Università degli studi di Milano Bicocca Il lavoro sociale con i gruppi Teresa Bertotti Università degli studi di Milano Bicocca Esperienze di lavoro con i gruppi di utenti dal tirocinio? fam.adottive, Famiglie affidatarie pre-parto, educazione

Dettagli

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Teresa Bertotti CBM e Università Milano Bicocca Riflessioni realizzate con Ariela Casartelli Tratto dal volume L assistente sociale e la valutazione

Dettagli

ITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016

ITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016 ITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016 Il Progetto vuole promuovere la «Salute» mediante interventi che consentano ai giovani di riflettere sui molteplici aspetti connessi al concetto di salute

Dettagli

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA

Dettagli

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania

Dettagli

COACHING PRESENTAZIONE SERVIZIO BOCCONI ALUMNI ASSOCIATION

COACHING PRESENTAZIONE SERVIZIO BOCCONI ALUMNI ASSOCIATION COACHING PRESENTAZIONE SERVIZIO BOCCONI ALUMNI ASSOCIATION 2 INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del

Dettagli

Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché?

Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché? Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché? Destinatari principali: Genitori degli alunni delle classi quinte della primaria Zanella Dott.ssa Anna Zanellato 2016 Educazione affettiva

Dettagli

Reti formali e informali - lavoro di rete (esercitazioni) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università Milano Bicocca

Reti formali e informali - lavoro di rete (esercitazioni) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università Milano Bicocca Reti formali e informali - lavoro di rete (esercitazioni) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università Milano Bicocca Esercitazioni Le reti personali negli eventi critici La mappa

Dettagli

Competenze da acquisire attraverso l ASL e sue articolazioni Competenze trasversali

Competenze da acquisire attraverso l ASL e sue articolazioni Competenze trasversali Competenze da acquisire attraverso l ASL e sue articolazioni Competenze trasversali 1 Imparare ad imparare 2 Progettare 3 Comunicare 4 Collaborare e partecipare 5 Agire in modo autonomo 6 Risolvere i problemi

Dettagli

Indice. xi xiii xxi xxiii xxvii. Prefazione all edizione italiana Introduzione all edizione italiana Premessa Prefazione Ringraziamenti

Indice. xi xiii xxi xxiii xxvii. Prefazione all edizione italiana Introduzione all edizione italiana Premessa Prefazione Ringraziamenti Indice Prefazione all edizione italiana Introduzione all edizione italiana Premessa Prefazione Ringraziamenti xi xiii xxi xxiii xxvii CAPITOLO 1 Introduzione Assistenza infermieristica avanzata: una presenza

Dettagli

Documentazione SGQ SIRQ Moduli didattica rev. 0 del 10/09/2014 I.C. TORTONA B

Documentazione SGQ SIRQ Moduli didattica rev. 0 del 10/09/2014 I.C. TORTONA B Scuole in rete per la Qualità MO 344/DID ISTITUTO COMPRENSIVO TORTONA B Viale Kennedy, 14 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131863159 Fax 0131866284 E-mail alic83500d@istruzione.it E-mail certificata alic83500d@pec.istruzione.it

Dettagli

IL DOCUMENTO DI BUONA CAUSA

IL DOCUMENTO DI BUONA CAUSA IL DOCUMENTO DI BUONA CAUSA Il documento di Buona Causa de Il Mosaico contiene: -Chi siamo -La nostra Mission -I Bisogni a cui rispondiamo -Le Linee di Azione che applichiamo CHI SIAMO Il Mosaico e una

Dettagli

Nuove strategie e nuovi mezzi per la comunicazione politica come fattore di democrazia

Nuove strategie e nuovi mezzi per la comunicazione politica come fattore di democrazia Il Bilancio Sociale. Dalle prime esperienze al consolidamento nei sistemi di Governance Ezio Lattanzio Nuove strategie e nuovi mezzi per la comunicazione politica come fattore di democrazia Forum PA 2004

Dettagli

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007 PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo

Dettagli

Percorso formativo per la condivisione delle nuove linee guida per un esercizio efficace del ruolo del custode sociale fdicio@irsonline.it mbalestrieri@irsonline.it Gli obiettivi del percorso 1. offrire

Dettagli

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia Consultorio Familiare I CONSULTORI FAMILIARI - ULSS 20 Via Poloni 1, Verona Via del Capitel 22, Verona Via Siracusa 4d, Verona Via Volturno 20,

Dettagli

Milano, 17 novembre 06

Milano, 17 novembre 06 IL RAPPORTO TRA GIURISDIZIONE E AMMINISTRAZIONE NELLA TUTELA DEL MINORE E DELLE SUE RELAZIONI FAMILIARI PERCORSO DI FORMAZIONE-INTERVENTO DESTINATO A DIRIGENTI E RESPONSABILI DEI SERVIZI ALLA PERSONA Milano,

Dettagli

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE IN AZIENDA: UNA SFIDA POSSIBILE

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE IN AZIENDA: UNA SFIDA POSSIBILE COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE IN AZIENDA: UNA SFIDA POSSIBILE DURATA - 16 ore MODALITA collettivo (minimo 6 massimo 12 partecipanti) DESTINATARI - dipendenti di azienda LEZIONI - frontali in aula DOCENTE

Dettagli

Incontri territoriali con gli iscritti

Incontri territoriali con gli iscritti Incontri territoriali con gli iscritti I cambiamenti nella professione Marzia Lorenzetti Consigliere Formazione Continua e Accreditamento C.R.O.A.S. Marche Ascoli Piceno 17 giugno 2015 Formazione tra continuità

Dettagli

Gestire la differenza nelle organizzazioni: dalla teoria alla pratica

Gestire la differenza nelle organizzazioni: dalla teoria alla pratica Gestire la differenza nelle organizzazioni: dalla teoria alla pratica Barbara De Micheli Fondazione Giacomo Brodolini La Fondazione Giacomo Brodolini La Fondazione Giacomo Brodolini, nasce nel 1971 come

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016 1) IL MODELLO «AGATONE» DIDATTICA NEI LICEI Socrate, vieni a sederti qui vicino a me, perché io possa, toccandoti,

Dettagli

CARTA ETICA PRINCIPI GENERALI E DOVERI DELL OPERATORE SOCIALE

CARTA ETICA PRINCIPI GENERALI E DOVERI DELL OPERATORE SOCIALE CARTA ETICA PRINCIPI GENERALI E DOVERI DELL OPERATORE SOCIALE 1. Principi. La presente Carta Etica è costituita da principi che gli operatori sociali devono osservare e far osservare nell esercizio della

Dettagli

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità 13 Maggio 2016 - Verona I Partecipanti alla discussione, il tema della discussione. 16 operatori della Uisp

Dettagli

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL NUOVO PIANO SOCIALE REGIONALE 2016-2018 Progettazione operativa IV Fase: Formazione PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE Raggruppamento Temporaneo di

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Magistrale Statale A. Cairoli Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Magistrale Statale A. Cairoli Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Magistrale Statale A. Cairoli Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane Liceo Economico Sociale - Liceo Musicale C.so Mazzini, 7-27100

Dettagli

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

P.E.I Progetto educativo di Istituto. Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

Corso di Formazione in Sicurezza e Mitigazione del Rischio Psicologia Sociale

Corso di Formazione in Sicurezza e Mitigazione del Rischio Psicologia Sociale Corso di Formazione in Sicurezza e Mitigazione del Rischio Psicologia Sociale Maura Di Mauro 2009 MDM - SICUMR 1 Le relazioni intra-gruppi Un oggetto di studio Le dinamiche di gruppo: temi classici Lo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL

Dettagli

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA 2

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA 2 ELEMENTI DI SOCIOLOGIA 2 Unit 1 Funzioni della sociologia in generale e per gli AS SOMMARIO Argomenti del corso Valenze del corso generale e specifica La prospettiva p sociologica origine del disagio Il

Dettagli

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it

Dettagli

Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del

Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del Servizio Sociale Docente: Prof. Dr. A. ANTONUCCIO Modello

Dettagli

Strategia formativa e Portfolio

Strategia formativa e Portfolio Strategia formativa e Portfolio Azione F3: Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti Verso

Dettagli

CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale

CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino Principio generale Persone informate, consapevoli e in grado di attivare risorse personali, comunitarie e sociali sono nella miglior condizione

Dettagli

Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane

Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA LM / 85 BIS PROGETTO DI TIROCINIO L istituzione del nuovo Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria prevista nel DM 249/2010 pone il Tirocinio

Dettagli

Manifesto del Lavoro in Equipe in Unità Spinale Unipolare. Revisione del 2011 a cura degli Operatori Professionali del CNOPUS

Manifesto del Lavoro in Equipe in Unità Spinale Unipolare. Revisione del 2011 a cura degli Operatori Professionali del CNOPUS Manifesto del Lavoro in Equipe in Unità Spinale Unipolare Revisione del 2011 a cura degli Operatori Professionali del CNOPUS Assisi 7/8 Dicembre 1996 FORMULAZIONE DEL MANIFESTO PROFESSIONALE Il Lavoro

Dettagli

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Area Salute e Sicurezza sul Lavoro 8^ CONVENTION RSPP e ASPP Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Relazione introduttiva Il SPP, il responsabile

Dettagli

Progetto di formazione del Terzo settore

Progetto di formazione del Terzo settore Progetto di formazione del Terzo settore TITOLO del Progetto: Il Terzo settore e le Associazioni di Volontariato nella programmazione e nella pianificazione degli interventi socio-sanitari dell Azienda

Dettagli

BAA PROGETTO MENTORING. Presentazione

BAA PROGETTO MENTORING. Presentazione BAA PROGETTO MENTORING Presentazione INDICE Perché il Mentoring? Mentoring e Coaching: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Mentor e del Mentee Regole del rapporto di Mentoring Scheda Mentor/Mentee

Dettagli

Miti e fantasmi 4/11/2017

Miti e fantasmi 4/11/2017 Miti e fantasmi I fantasmi del lavoro educativo Fantasma significa letteralmente un immagine creata dalla fantasia che non ha alcuna corrispondenza con la realtà dei fatti. E un prodotto illusorio che

Dettagli

A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013

A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013 EMPOWERMENT Sviluppo di potere e di responsabilità A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013 Non è solo potenziamento Non è solo arricchimento Non è solo sviluppo Chi ne parla: diverse prospettive e denominatori i

Dettagli

LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE

LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE INTRODUZIONE Elisabetta Neve LM - Verona 2014-2015 1 Cosa significa VALUTAZIONE? Determinazione del valore da assegnare a cose o fatti ai fini di un giudizio, una classificazione,

Dettagli

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE

Dettagli

Consulenza psicosociale di carriera, transizioni e processi di socializzazione lavorativa. Guido Sarchielli e Stefano Toderi, Università di Bologna

Consulenza psicosociale di carriera, transizioni e processi di socializzazione lavorativa. Guido Sarchielli e Stefano Toderi, Università di Bologna Consulenza psicosociale di carriera, transizioni e processi di socializzazione lavorativa Guido Sarchielli e Stefano Toderi, Università di Bologna Definizione di base La Consulenza di Carriera è un attività

Dettagli

I facilitatori del metodo. Ariela Casartelli e Ugo De ambrogio - IRS

I facilitatori del metodo. Ariela Casartelli e Ugo De ambrogio - IRS I facilitatori del metodo Ariela Casartelli e Ugo De ambrogio - IRS CONSULENZA DI PROCESSO Schein - E costruita come un insieme di attività del consulente per aiutare il cliente ad agire sugli eventi che

Dettagli

Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto

Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto Verticalizzazione del lavoro Vincolo del mansionario Organizzazione gerarchica in cui la figura del medico era posta

Dettagli

LA SCUOLA "JORGJI DILO" HA APERTO LE SUE PORTE PER OSPITARE I PRIMI ALUNNI E PER DARE INIZIO AL PROCESSO DI CONOSCENZA E DI FORMAZIONE NELL ANNO 1957.

LA SCUOLA JORGJI DILO HA APERTO LE SUE PORTE PER OSPITARE I PRIMI ALUNNI E PER DARE INIZIO AL PROCESSO DI CONOSCENZA E DI FORMAZIONE NELL ANNO 1957. SCUOLA DI SISTEMA 9 - ANNI "JORGJI DILO" LA SCUOLA "JORGJI DILO" HA APERTO LE SUE PORTE PER OSPITARE I PRIMI ALUNNI E PER DARE INIZIO AL PROCESSO DI CONOSCENZA E DI FORMAZIONE NELL ANNO 1957. La scuola

Dettagli

C U R R I C U L U M V I T A E

C U R R I C U L U M V I T A E C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome CHICCO Stefano Data di nascita 02.06.1972 Qualifica Funzionario Direttivo (Assistente Sociale) Amministrazione Comune di Trieste Incarico attuale

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO in tema di Gestione dei conflitti; Psicologia dei gruppi; Gestione delle relazioni; Gestione delle risorse umane; Lavoro di gruppo. dal titolo La PA cambia: come motivare

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

Pedagogia sperimentale La ricerca azione Prof. Pierpaolo Limone Università degli Studi di Foggia

Pedagogia sperimentale La ricerca azione Prof. Pierpaolo Limone Università degli Studi di Foggia Pedagogia sperimentale La ricerca azione Prof. Pierpaolo Limone Università degli Studi di Foggia Ricerca-azione! Trae origini dalle riflessioni di! Kurt Lewin! Il ricercatore è inserito in un contesto

Dettagli