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1 Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo Le sequenze del Testo App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM

2 Prima di re un racconto, uno scrittore crea una storia che appare nella sua mente come un insieme coerente di immagini dotate di significato compiuto e dove dei personaggi svolgono, di volta in volta, azioni differenti in luoghi e tempi diversi. Successivamente, lo scrittore inizierà a tradurre le immagini della sua storia in un linguaggio verbale. La volpe e la cicogna sembravano buone vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. Scrivere significa tradurre in un linguaggio verbale le immagini e le idee presenti nella nostra mente.

3 Attraverso il linguaggio verbale, il lettore compie il procedimento inverso, ricostruendo nella propria mente le immagini create dall autore del testo. La volpe e la cicogna sembravano buone vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. legge Scrivere significa tradurre, in un linguaggio verbale, le immagini e le idee presenti nella nostra mente. Leggere o ascoltare significa ricostruire, attraverso il linguaggio verbale, le immagini e le idee create dall autore del testo.

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5 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna.

6 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. legge

7 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna.

8 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i

9 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i legge

10 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i

11 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me".

12 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". legge

13 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me".

14 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso.

15 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. legge

16 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso.

17 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!".

18 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge

19 Ogni testo può essere considerato, quindi, come un insieme di unità narrative o sequenze. La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le due amiche sedettero a t a v o l a, m a l e p i e t a n z e e r a n o preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté fare fu leccare l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge 1 sequenza 2 sequenza 3 sequenza 4 sequenza 5 sequenza

20 Le sequenze sono unità di testo, dotate di significato compiuto e che traducono in un linguaggio verbale le immagini della storia. In ogni immagine possono apparire sempre e soltanto gli stessi personaggi che agiscono nel medesimo luogo e contesto temporale. In tal modo, l introduzione di un nuovo personaggio, lo svolgimento di una nuova azione o la rappresentazione di un cambiamento spaziale e temporale possono avvenire soltanto ricorrendo alla realizzazione di una nuova immagine che sarà, a sua volta, narrata con una nuova sequenza di testo.

21 I segnali narrativi Ogni testo può essere, quindi, diviso in un determinato numero di sequenze che possono essere individuate sulla base dei seguenti indicatori logico-narrativi: Entrata o uscita di un personaggio Cambiamento dell azione Cambiamento del luogo dell azione Cambiamento del tempo dell azione Inserimento di una descrizione Inserimento di una pausa riflessiva Inserimento di un dialogo Cambiamenti logici del discorso

22 I segnali narrativi Nella favola di Fedro la divisione in sequenze è giustificata dai seguenti e principali cambiamenti logico-narrativi: La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge Cambiamento dell azione. Inserimento di un dialogo Cambiamento del tempo. Inserimento di una riflessione

23 Le funzioni delle sequenze In base alla loro funzione, le sequenze possono essere: NARRATIVE Marco e Luca giocavano a calcio, imitando i movimenti dei loro atleti preferiti. Narrazione di un evento. DESCRITTIVE L elefante è un animale che vive nella giungla equatoriale: ha una naso lunghissimo chiamato proboscide e le s u e z a m p e s e m b r a n o c o l o n n e imponenti. Descrizione di un animale RIFLESSIVE L inquinamento è dovuto all eccessivo uso di agenti chimici che l uomo ormai utilizza nelle proprie attività quotidiane. Spiegazione di un fatto o riflessione di un personaggio. DIALOGICHE - Ciao! Come stai?-. - Bene! Sono impaziente di partire per le vacanze -. - Dove andrai? -. Trascorrerò alcuni giorni in montagna con la mia famiglia -. Riproduzione di un dialogo.

24 Le funzioni delle sequenze Nella favola di Fedro le sequenze svolgono le seguenti funzioni: La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge Narrativa Narrativa Dialogica Narrativa Riflessiva

25 I titoli delle sequenze Alle sequenze possiamo dare un titolo che esprima il significato delle corrispondenti immagini della storia. La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge La volpe invita a pranzo la cicogna La volpe inganna la cicogna La cicogna invita a pranzo la volpe La cicogna inganna la volpe La morale della favola

26 I connettivi logici Sul piano espressivo, per evitare che i contenuti della storia perdano la propria coesione, le sequenze sono collegate, inoltre, da particolari connettivi logici che possono indicare: Rapporti di causa-effetto Perché, infatti, perciò, quindi, in quanto.. Rapporti Temporali Intanto, allora, poi, dopo. Rapporti analogici o di richiami di significato tra persone, animali, oggetti, luoghi Così, come, inoltre, però, ovvero, ma

27 Infine, le sequenze possono essere raggruppate in unità di narrazione più ampie, che chiameremo macrosequenze, o divise in unità narrative secondarie e classificate come microsequenze. si dividono si uniscono Macrosequenze Sono unità di narrazione che raccolgono alcune sequenze in episodi. Microsequenze Sono unità di narrazione secondaria, che forniscono, all interno di una sequenza, informazioni complementari. L individuazione: i segnali narrativi I collegamenti: i connettivi logici La classificazione Entrata o uscita di un personaggio Cambiamento dell azione Cambiamento del tempo dell azione Cambiamento del luogo dell azione Inserimento di una descrizione Inserimento di una pausa riflessiva Inserimento di un dialogo Cambiamenti logici del discorso Rapporti di causa-effetto: perché, infatti,quindi. Rapporti temporali: intanto, allora, dopo. Cambiamenti di discorso: inoltre, però, ma. Narrative Descrittive Riflessive Dialogiche I Titoli delle sequenze Alle sequenze del testo - macrosequenze, sequenze, microsequenze - possiamo dare un titolo che riassuma brevemente il significato delle corrispondenti parti della storia.

28 Attività di scrittura Scegli un immagine in cui compaiano due personaggi. Dovrai: raccontare le loro azioni: sequenza narrativa; dere il loro aspetto fisico: sequenza descrittiva; riportare i loro dialoghi: sequenza dialogica; esprimere i loro pensieri: sequenza riflessiva.

29 Fine

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