Le sequenze del Testo
|
|
- Arianna Orlando
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo Le sequenze del Testo App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM
2 Prima di re un racconto, uno scrittore crea una storia che appare nella sua mente come un insieme coerente di immagini dotate di significato compiuto e dove dei personaggi svolgono, di volta in volta, azioni differenti in luoghi e tempi diversi. Successivamente, lo scrittore inizierà a tradurre le immagini della sua storia in un linguaggio verbale. La volpe e la cicogna sembravano buone vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. Scrivere significa tradurre in un linguaggio verbale le immagini e le idee presenti nella nostra mente.
3 Attraverso il linguaggio verbale, il lettore compie il procedimento inverso, ricostruendo nella propria mente le immagini create dall autore del testo. La volpe e la cicogna sembravano buone vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. legge Scrivere significa tradurre, in un linguaggio verbale, le immagini e le idee presenti nella nostra mente. Leggere o ascoltare significa ricostruire, attraverso il linguaggio verbale, le immagini e le idee create dall autore del testo.
4
5 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna.
6 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. legge
7 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna.
8 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i
9 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i legge
10 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i
11 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me".
12 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". legge
13 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me".
14 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso.
15 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. legge
16 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso.
17 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!".
18 L a v o l p e e l a c i c o g n a vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. L a b i r b o n a n o n perse l'occasione p e r f a r l e u n o scherzo, servendole la minestra in una m a l a c i c o g n a poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era p i ù a f f a m a t a d i "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non avere scrupoli - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la visita e venire a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge
19 Ogni testo può essere considerato, quindi, come un insieme di unità narrative o sequenze. La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le due amiche sedettero a t a v o l a, m a l e p i e t a n z e e r a n o preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté fare fu leccare l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge 1 sequenza 2 sequenza 3 sequenza 4 sequenza 5 sequenza
20 Le sequenze sono unità di testo, dotate di significato compiuto e che traducono in un linguaggio verbale le immagini della storia. In ogni immagine possono apparire sempre e soltanto gli stessi personaggi che agiscono nel medesimo luogo e contesto temporale. In tal modo, l introduzione di un nuovo personaggio, lo svolgimento di una nuova azione o la rappresentazione di un cambiamento spaziale e temporale possono avvenire soltanto ricorrendo alla realizzazione di una nuova immagine che sarà, a sua volta, narrata con una nuova sequenza di testo.
21 I segnali narrativi Ogni testo può essere, quindi, diviso in un determinato numero di sequenze che possono essere individuate sulla base dei seguenti indicatori logico-narrativi: Entrata o uscita di un personaggio Cambiamento dell azione Cambiamento del luogo dell azione Cambiamento del tempo dell azione Inserimento di una descrizione Inserimento di una pausa riflessiva Inserimento di un dialogo Cambiamenti logici del discorso
22 I segnali narrativi Nella favola di Fedro la divisione in sequenze è giustificata dai seguenti e principali cambiamenti logico-narrativi: La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge Cambiamento dell azione. Inserimento di un dialogo Cambiamento del tempo. Inserimento di una riflessione
23 Le funzioni delle sequenze In base alla loro funzione, le sequenze possono essere: NARRATIVE Marco e Luca giocavano a calcio, imitando i movimenti dei loro atleti preferiti. Narrazione di un evento. DESCRITTIVE L elefante è un animale che vive nella giungla equatoriale: ha una naso lunghissimo chiamato proboscide e le s u e z a m p e s e m b r a n o c o l o n n e imponenti. Descrizione di un animale RIFLESSIVE L inquinamento è dovuto all eccessivo uso di agenti chimici che l uomo ormai utilizza nelle proprie attività quotidiane. Spiegazione di un fatto o riflessione di un personaggio. DIALOGICHE - Ciao! Come stai?-. - Bene! Sono impaziente di partire per le vacanze -. - Dove andrai? -. Trascorrerò alcuni giorni in montagna con la mia famiglia -. Riproduzione di un dialogo.
24 Le funzioni delle sequenze Nella favola di Fedro le sequenze svolgono le seguenti funzioni: La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge Narrativa Narrativa Dialogica Narrativa Riflessiva
25 I titoli delle sequenze Alle sequenze possiamo dare un titolo che esprima il significato delle corrispondenti immagini della storia. La volpe e la cicogna vano spesso e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna. La birbona non perse l'occasione per farle u n o s c h e r z o, s e r v e n d o l e l a m i n e s t r a i n u n a ma la cicogna poteva a malapena bagnare la punta del lungo becco. Dopo pranzo, era più affamata di "La minestra non è di tuo gradimento?, chiese la volpe. "Non a v e r e s c r u p o l i - rispose la cicogna - anzi spero che vorrai restituirmi presto la v i s i t a e v e n i r e a pranzo da me". Arrivò il giorno. Le d u e a m i c h e sedettero a tavola, m a l e p i e t a n z e erano preparate in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso. Tutto ciò che poté f a r e f u l e c c a r e l'esterno del vaso. "Non ho scrupoli, per il pranzo - pensò la cicogna - chi la fa l'aspetti!". legge La volpe invita a pranzo la cicogna La volpe inganna la cicogna La cicogna invita a pranzo la volpe La cicogna inganna la volpe La morale della favola
26 I connettivi logici Sul piano espressivo, per evitare che i contenuti della storia perdano la propria coesione, le sequenze sono collegate, inoltre, da particolari connettivi logici che possono indicare: Rapporti di causa-effetto Perché, infatti, perciò, quindi, in quanto.. Rapporti Temporali Intanto, allora, poi, dopo. Rapporti analogici o di richiami di significato tra persone, animali, oggetti, luoghi Così, come, inoltre, però, ovvero, ma
27 Infine, le sequenze possono essere raggruppate in unità di narrazione più ampie, che chiameremo macrosequenze, o divise in unità narrative secondarie e classificate come microsequenze. si dividono si uniscono Macrosequenze Sono unità di narrazione che raccolgono alcune sequenze in episodi. Microsequenze Sono unità di narrazione secondaria, che forniscono, all interno di una sequenza, informazioni complementari. L individuazione: i segnali narrativi I collegamenti: i connettivi logici La classificazione Entrata o uscita di un personaggio Cambiamento dell azione Cambiamento del tempo dell azione Cambiamento del luogo dell azione Inserimento di una descrizione Inserimento di una pausa riflessiva Inserimento di un dialogo Cambiamenti logici del discorso Rapporti di causa-effetto: perché, infatti,quindi. Rapporti temporali: intanto, allora, dopo. Cambiamenti di discorso: inoltre, però, ma. Narrative Descrittive Riflessive Dialogiche I Titoli delle sequenze Alle sequenze del testo - macrosequenze, sequenze, microsequenze - possiamo dare un titolo che riassuma brevemente il significato delle corrispondenti parti della storia.
28 Attività di scrittura Scegli un immagine in cui compaiano due personaggi. Dovrai: raccontare le loro azioni: sequenza narrativa; dere il loro aspetto fisico: sequenza descrittiva; riportare i loro dialoghi: sequenza dialogica; esprimere i loro pensieri: sequenza riflessiva.
29 Fine
LABORATORIO DI GLOTTODIDATTICA
GAIA PIERACCIONI LABORATORIO DI GLOTTODIDATTICA Cognome e nome Data Classe LA FAVOLA 1 Qui sotto trovi personaggi e ambienti di una favola europea e di una favola africana: segna con una E gli elementi
Dettaglile favole classiche Il leone e il topo
le favole classiche Il leone e il topo Mentre un leone dormiva in un bosco, topi di campagna facevano baldoria. Uno di loro, senza accorgersene, nel correre si buttò su quel corpo sdraiato. Povero disgraziato!
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO: CREIAMO FUMETTI MULTIMEDIALI
UNITÀ DI APPRENDIMENTO: CREIAMO FUMETTI MULTIMEDIALI ANNO SCOLASTICO: 2016/17 CLASSI: quarte e quinte (scuola primaria) CONTESTO DI PARTENZA (motivazione di scelta dell attività): A seguito dell ascolto
DettagliL ordine del racconto
Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo L ordine del racconto www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM L ordine
DettagliItaliano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3
Italiano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3 Obiettivo generale: IO NEL MONDO L alunno conosce a fondo l ambiente in cui vive e, narrandolo, è in grado di portare il proprio mondo emotivo dentro l esperienza
DettagliPER UN ANALISI DEL TESTO NARRATIVO
PER UN ANALISI DEL TESTO NARRATIVO TRAMA PERSONAGGI TEMPO TESTO NARRATIVO SPAZIO NARRATORE TESTO NARRATIVO: un testo è narrativo quando è caratterizzato dallo sviluppo di una trama, dalla presenza di un
DettagliIl segno linguistico. App Generation Writers. I. C. San Francesco. Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM.
Laboratorio Linguistico Il Testo narrativo Il segno linguistico www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Per comprendere
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA
CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto di fantasia Testo realistico
DettagliCLASSE SECONDA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA ITALIANO A) ASCOLTARE 1 1. Ascoltare e comprendere vari messaggi 1. Ascoltare messaggi orali di vario genere e individuare l'argomento centrale 2. Ascoltare
DettagliSCUOLA PRIMARIA ITALIANO (Classe 1ª)
SCUOLA PRIMARIA ITALIANO (Classe 1ª) Leggere testi brevi e rispondere a semplici domande di comprensione. Ricostruire cronologicamente un semplice testo ascoltato. Eseguire semplici istruzioni, consegne
DettagliIo non temo il tema!!!!
Io non temo il tema!!!! 1. sviluppo i contenuti principali Penso a tutte le cose possibili che potrei dire: le appunto sulla brutta così come mi vengono in mente, senza preoccuparmi di come scriverle inizio
DettagliLINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. L.E.2 LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI VARIO TIPO.
LINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. 1a. Prestare attenzione e dimostrare di aver capito i discorsi dei coetanei e degli adulti. 1b. Saper ascoltare ciò che viene letto
DettagliIl codice linguistico
Laboratorio Linguistico Il Testo narrativo Il codice linguistico www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Le funzioni e la
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori 3 anni Descrittori 4 anni Descrittori 5 anni 1.1.1
DettagliITALIANO NOVEMBRE Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Raccordi interdisciplinari
ITALIANO NOVEMBRE Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Contenuti e attività Raccordi interdisciplinari ASCOLTARE E PARLARE Comprende e rielabora testi ascoltati, intervenendo
DettagliIstituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.I.S. CATERINA CANIANA Via Polaresco 19 24129 Bergamo Tel: 035 250547 035 253492 Fax: 035 4328401 http://www.istitutocaniana.it email: canianaipssc@istitutocaniana.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LASTRA A SIGNA PROGRAMMAZIONE ITALIANO CLASSI TERZE
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LASTRA A SIGNA PROGRAMMAZIONE ITALIANO CLASSI TERZE Tematiche portanti Nuclei fondanti Obiettivi relativi a competenze TEMATICHE SPECIFICHE DEI NUCLEI FONDANTI IL TESTO DESCRITTIVO
DettagliGli elementi della comunicazione
Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo Gli elementi della comunicazione App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Il processo di comunicazione La
DettagliITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI.
ITALIANO OB. FORMATIVI COMPETENZE CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI 1.1 Ascoltare una semplice narrazione individuando personaggi, luoghi, successione temporale. 1.2 Ascoltare una semplice descrizione
DettagliIl tempo del racconto
Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo Il tempo del racconto App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Il tempo del racconto Per leggere una storia
DettagliC U R R I C O L O D I I T A L I A N O SCUOLA PRIMARIA CLASSE 2ª
C U R R I C O L O D I I T A L I A N O SCUOLA PRIMARIA CLASSE 2ª COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Durante l ascolto l alunno è in grado di:
DettagliITALIANO. RACCORDI PLURI, INTER E TRANSDISCIPLINARI con le altre aree, in relazione agli argomenti trattati. VERIFICA E VALUTAZIONE IN ITINERE
ITALIANO UNITA DI APPRENDIMENTO 1 Ascoltare e parlare. Conoscenze: Lessico attivo e passivo adeguato agli scambi sociali e culturali. Rapporti di significato tra le parole. Natura e funzione delle parole.
DettagliIstituto Comprensivo Montalto Uffugo Scalo Scuola Secondaria di Primo Grado. Plesso scolastico: SCUOLA SEC. I GRADO Classe PRIMA
Istituto Comprensivo Montalto Uffugo Scalo Scuola Secondaria di Primo Grado Plesso scolastico: SCUOLA SEC. I GRADO Classe PRIMA Progetto di un intervento didattico su Italiano Titolo dell attività RACCONTARE
DettagliPROGETTAZIONE DISCIPLINARE
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO classe 3^ PER ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE I Q. II Q. CONTENUTI /ATTIVITA 1a) Ascolto e comprensione di ciò che l insegnante e i compagni comunicano
DettagliLa struttura del testo narrativo. Prof. Valentina Felici
La struttura del testo narrativo Prof. Valentina Felici http://felicidistudiare.com Gli elementi del testo narrativo IL NARRATORE Chi racconta i fatti. I PERSONAGGI Chi è coinvolto negli eventi e agisce
DettagliLa struttura del segno linguistico
Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo La struttura del segno linguistico App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM La struttura del significante
DettagliLINGUA ITALIANA. Classe SECONDA SCUOLA PRIMARIA. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici
LINGUA ITALIANA Classe SECONDA SCUOLA PRIMARIA SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA CONOSCENZE PERCORSI DIDATTICI (compiti significativi, esperienze irrinunciabili)
DettagliITALIANO UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ
UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ 1. Adeguare la comunicazione, prestando attenzione all interlocutore, alla situazione,all argomento. 2. Esprimersi
DettagliCOMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
COMPETENZA ITALIANO COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Definizione: è la capacità di esprimere e interpretare pensieri,sentimenti e fatti in forma sia in forma orale che scritta (comprensione
DettagliCONOSCENZE ABILITA COMPETENZE ATTIVITA CONTENUTI METODI. Mantiene un attenzione gradualmente più costante su messaggi orali di tipo diverso
ITALIANO Docente: Maria Cava Balistreri Anno scolastico 2016/17 PROGRAMMAZIONE LINGUA ITALIANA / ASCOLTO E PARLATO NUCLEI TEMATICI CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE ATTIVITA CONTENUTI METODI Saper ascoltare
DettagliANNO SCOLASTICO 2013/2014
ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INGLESE CLASSE1^ INGLESE CLASSE1^ SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Ascolto orale) Parlato (produzione e interazione orale) Lettura
DettagliCURRICOLO di ITALIANO
CURRICOLO di ITALIANO Classi: I e II della Scuola Secondaria I grado Competenze Abilità Conoscenze Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa
DettagliCurricolo di Italiano- classe prima. Competenze Descrittori di competenza descrittori minimi I Testi tematiche portanti
Curricolo di Italiano- classe prima Competenze Descrittori di competenza descrittori minimi I Testi tematiche portanti Ascoltare 1. Presta attenzione per il tempo necessario alla situazione di ascolto
DettagliSCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi
SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nuclei Macro- obiettivi al termine della classe terza Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo,
DettagliLa progettazione del testo
Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo La progettazione del testo App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Analizzare la traccia Un testo può essere
DettagliEducazione Linguistica (lingua come codice) ortografia e punteggiatura morfologia sintassi della frase semplice e complessa
Liceo B. Russell VIA IV NOVEMBRE 35, 38023 CLES Tutti gli indirizzi Anno scolastico Disciplina: Lingua e letteratura italiana CLASSE 1 1. comunicare e interagire verbalmente in contesti di varia natura
DettagliITALIANO CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI S. GIUSTINA E MEANO CLASSE PRIMA
ISTITUTO COMPRENSIVO G. Rodari 32035 SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e Fax 0437/858165-858182 C.F. 82003030259 segreteria@rodari.org - dirigenza@rodari.org - www.rodari.org ITALIANO CURRICOLO DELLA SCUOLA
DettagliOBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO AREE DA SVILUPPARE. Riflettere sulla lingua
Riflettere sulla lingua 1. Consolidare ed approfondire la conoscenza degli obiettivi affrontati in prima classe. 2. Conoscere l'alfabeto e le lettere straniere. 3. Affrontare le seguenti difficoltà: -
DettagliSCUOLA PRIMARIA MUSICA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA MUSICA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 il significato
DettagliTRAGUARDI PER LO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE TRASVERSALI ASCOLTO E PARLATO ESSERE AUTONOMI E RESPONSABILI COMUNICARE
CURRICOLO D ISTITUTO a. s. 2012 / 2013 CLASSE I SCUOLA SECONDARIA I GRADO COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA FONTI DI SVILUPPO DELLE OBIETTIVI DI ASCOLTO E PARLATO 1. L allievo interagisce in diverse situazioni
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO
CURRICOLO DI ITALIANO INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima ASCOLTARE, E COMUNICARE ORALMENTE LEGGERE E TESTI DI DIVERSO TIPO Mantenere l'attenzione sul messaggio orale e sull'interlocutore,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA
ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA Competenza 1: Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Interagire e comunicare verbalmente
DettagliIstituto Comprensivo Campagnola-Galilei. Area Didattica
Sezione Competenze Contenuti/attività Scuola dell Infanzia Sezione 3 anni 1. Essere in grado di esprimersi in modo comprensibile. 2. Essere in grado di ascoltare. Narrazioni orali Letture Comprensioni
DettagliCURRICOLO ITALIANO - CLASSE TERZA -
CURRICOLO ITALIANO - CLASSE TERZA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI Agire in modo autonomo e collegamenti e ASCOLTO E PARLATO -Comprendere messaggi orali e lo scopo per cui sono attivati. -Intervenire
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI TRICHIANA SCUOLE DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO via L. Bernard, 40-32028 TRICHIANA (BL) Tel. 0437/554449 e-mail: istcomptri@libero.it - http://www.comprensivotrichiana.110mb.com/
DettagliLE SIMILITUDINI PAG. 6 IL LEONE E IL TOPO LA RANA E IL BUE PAG. 13
2 PREMESSA PAG.3 CHE COS E UNA FAVOLA? PAG.4 LE SIMILITUDINI PAG. 6 I CONTRARI PAG.7 COMPORTARSI BENE CON GLI ALTRI LA VOLPE E IL CORVO PAG. 8 PAG.9 IL LEONE E IL TOPO PAG.10 LA VOLPE E LA CICOGNA PAG.11
DettagliDIDATTICA DELL ITALIANO L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana
DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA IL TESTO NARRATIVO LETTERARIO Un testo narrativo è, un testo nel quale la storia narrata ha in se stessa la sua ragione d'essere,
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
ITALIANO CLASSE 2 a PRIMARIA ASCOLTO E PARLATO -L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando
DettagliIstituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO
Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI ASCOLTO E PARLATO Prestare attenzione in varie situazioni comunicative
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO PROGRAMMAZIONE PER CLASSI. individuale di testi.
ASSE CULTURALE: LINGUAGGI DISCIPLINA: ITALIANO TEMATICA PORTANTE: TIPOLOGIA TESTUALE - TESTO NARRATIVO CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO PROGRAMMAZIONE PER CLASSI Classe Microcompetenze specifiche (Testo narrativo
DettagliAMBITO LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVO
AMBITO LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVO Area disciplinare: LINGUA ITALIANA LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI VARIO TIPO 1, 2 e 3 anno della Scuola Primaria l'alunno è in grado di leggere in modo scorrevole;
DettagliPROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO a. s. 2015/ 2016
PROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO a. s. 2015/ 2016 DOCENTE TARSITANO ADELE CLASSE 1MA DISCIPLINA ITALIANO TESTO IN USO: Sciogliere i nodi 2.0 C. Savigliano Garzanti Scuola 1) RIFLESSIONE SULLA LINGUA I fonemi,
DettagliCompetenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA INGLESE Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 comprendere
DettagliCURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA -
CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI -Ascoltare con attenzione la Collaborare e partecipare ASCOLTO E PARLATO comunicazione dei compagni -Intervenire nel dialogo.
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO PRIMA. OBIETTIVI GENERALI (secondo l Asse dei Linguaggi) MATERIA: CLASSE: LIBRI DI TESTO: A.S.
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE A.S.2016/17 MATERIA: CLASSE: ITALIANO PRIMA LIBRI DI : AUTORE: TITOLO: EDITORE: AUTORE: TITOLO: EDITORE: MARCELLO SENSINI DATEMI LE PAROLE A. MONDADORI SCUOLA MARIA ZIONI E.MOROSINI
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA DELL INFANZIA LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori
DettagliIL LUPO. Ricordi la fiaba di Cappuccetto Rosso e quella dei Tre...
Area linguistico-artistico-espressiva 3 IL LUPO Inserisci nel testo le parole mancanti che trovi elencate in basso. Ricordi la fiaba di Cappuccetto Rosso e quella dei Tre......? In queste storie c era
DettagliMICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA Titolo: Analisi del testo narrativo Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Imparare ad imparare Ordine di scuola e classi di riferimento:
DettagliUniversità di Cagliari. Cagliari, 2-3 aprile 2014 A.A LO STORYTELLING. Dr. Rita Cannas
, 2-3 aprile 2014 ECONOMIA E T ECNICA D ELLA COMUNICAZIONE A.A 2 0 1 3-2 0 14 LO STORYTELLING Dr. Rita Cannas Lo storytelling è l arte di raccontare storie E la scienza che traduce e promuove le cose (vere
DettagliITALIANO CONTENUTI E ATTIVITÀ
primo segmento progettuale Tempi: Ottobre- Novembre-Dicembre OF: Sviluppare le capacità espressive dell alunno nei diversi linguaggi, verbali e non verbali, in forma sempre più completa e autonoma, sul
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI 1. PRODUZIONE E COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE: ASCOLTARE, COMPRENDERE, PARLARE 1.1 Ascoltare e comprendere semplici messaggi 1.2 Ascoltare
DettagliPROGRAMMAZIONE LINGUA ITALIANA. Classe quarta
PROGRAMMAZIONE LINGUA ITALIANA Classe quarta ASCOLTARE E PARLARE 1. Strategie essenziali dell'ascolto. 2. Processi di controllo da mettere in atto durante l'ascolto. 3. Interazioni fra testo e contesto.
Dettagli1. analisi della consegna; 2. ricerca del materiale e riflessione sull'argomento a seconda del tipo di testo richiesto;
IL TESTO NARRATIVO SAPER SCRIVERE Saper scrivere è utile se non indispensabile. Un pensiero ben scritto, un argomento esposto in modo completo e corretto, un testo scorrevole ed esauriente sono il frutto
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE 1a saper comprendere messaggi o richieste verbali 1b saper interloquire con insegnanti
Dettagli4, 5 ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA
ASCOLTO E PARLATO Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo pertinente. Interagire nello scambio comunicativo formulando domande e risposte adeguate al contesto. Esprimere il proprio punto
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO
OBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO TERZA NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI SPECIFICI COMPETENZE VERIFICHE ASCOLTARE Ascoltare e comprendere comandi, istruzioni, regole. Seguire una conversazione e comprendere ciò di
DettagliL espressione scritta e i disturbi del neurosviluppo. Anna Maria Re
L espressione scritta e i disturbi del neurosviluppo Anna Maria Re Argomenti di ricerca ü ADHD ed espressione scritta ü Disturbo di comprensione del testo ed espressione scritta ü Training per bambini
DettagliARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE:
ARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE: La competenza digitale; Imparare ad imparare; Il senso di iniziativa e imprenditorialità; Consapevolezza ed espressione culturale Traguardi per lo sviluppo delle competenze
DettagliU. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA
U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA RELAZIONE E LA COMUNICAZIONE: - Partecipazione alla conversazione - conversazioni per
DettagliOBIETTIVI MINIMI PRIMARIA ITALIANO
OBIETTIVI MINIMI PRIMARIA ITALIANO Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Ascoltare e parlare Ascoltare e comprendere semplici consegne operative. Comprendere l essenziale di una semplice spiegazione. Riferire
DettagliPROGETTO CONTINUITA Anno scolastico
PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico 2013-2014 TITOLO : RACCONTIAMO INSIEME ( il ) E' un progetto pensato e strutturato per gli alunni della scuola dell infanzia, per gli alunni delle classi quinte della
DettagliCURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA. Obiettivi di apprendimento Competenze Contenuti
ISTITUTO COMPRENSIVO G. Rodari 32035 SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e Fax 0437/858165-858182 C.F. 82003030259 segreteria@rodari.org - dirigenza@rodari.org - www.rodari.org CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA
DettagliCampo d esperienza : i discorsi e le parole
DAI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AGLI OBIETTIVI D APPRENDIMENTO -CURRICOLO DI italiano - SCUOLA DELL'INFANZIA Campo d esperienza : i discorsi e le parole TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Dalle
DettagliSostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione
Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi
DettagliPer illustrare le caratteristiche della favola viene realizzato un piccolo schema descrittivo che verrà poi verbalizzato per scritto e a voce dai
Il progetto è iniziato in classe seconda con la comprensione della struttura e delle caratteristiche di favola e fiaba e delle loro differenze, proseguirà in classe terza, in parallelo con il programma
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - ITALIANO - COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA Classe Prima Profilo dello studente al termine
DettagliMICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA. Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Collaborare e partecipare
MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA Titolo: Leggiamo insieme Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Collaborare e partecipare Ordine di scuola e classi di riferimento: Scuola
DettagliLETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO
Classe Seconda ASCOLTO E PARLATO LETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SULL USO DELLA LINGUA Settembre Prove d ingresso
DettagliISTITUTO:Scuola Primaria CLASSE: 3 AMBITO LINGUISTICO ANTROPOLOGICO MATERIA: Italiano
ISTITUTO:Scuola Primaria CLASSE: 3 AMBITO LINGUISTICO ANTROPOLOGICO MATERIA: Italiano - Produzioni orali su argomenti noti riguardanti contesti familiari, anche con il supporto di informazioni e spunti
DettagliITALIANO (COMUNICARE ORALMENTE )
ITALIANO (COMUNICARE ORALMENTE ) ABILITA METODI / STRATEGIE ATTIVITA a. Mantenere l attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali (gestualità, mimica,
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE. LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti, fenomeni, viventi Numeri e spazio IL SE E L ALTRO
I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti, fenomeni, viventi Numeri e spazio IL SE E L ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI,SUONI,COLORI I DISCORSI E LE PAROLE/ITALIANO ASCOLTO/ PARLATO
DettagliIl quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione
Mimma Siniscalco Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione Palermo, 25 ottobre 2011 Senso Per chi costruisce la prova: permette di pianificare e guidare il
DettagliRaccordo tra Scuola dell Infanzia e Scuola Primaria (classe prima)
Curricolo Verticale Italiano Pag. 1 Ascoltare, comprendere, comunicare Lettura Scrittura Raccordo tra Scuola dell Infanzia e Scuola Primaria (classe prima) Scuola dell Infanzia Saper ascoltare e comprendere
DettagliI DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione
I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITÀ COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA. COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA NUCLEI TEMATICI ASCOLTO E PARLATO TRAGUARDI DI COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi prestare attenzione per tempi adeguati non interrompere
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO
Istituto Comprensivo Luciano Manara Scuola Primaria Luciano Manara - Carlo Poma - San Giusto ***** PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSI SECONDE A.S. 2016/17 I BIMESTRE NUCLEI TEMATICI ASCOLTO E PARLATO
DettagliI T A L I A N O MATERIA OBIETTIVI INFANZIA
MER BE SCRE E CMPREDERE FZ PRMR SECDR D GRD scolta e comprendere brevi messaggi e consegne. scolta e comprendere brevi racconti fiabe e favole lette dagli insegnanti. Mantiene l attenzione ponendosi in
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA
UNITÀ DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione GLOBALISMO AFFETTIVO Prodotti Premessa Realizzazione di un libro: IL MONDO DELLE LETTERE L intento del progetto è quello
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA DELL INFANZIA LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado
Dettagli31 Congresso Nazionale ANIARTI. Davide Bove. Riva del Garda,
31 Congresso Nazionale ANIARTI Riva del Garda, 15.11.2012 Il laboratorio di Infermieristica Narrativa nell insegnamento dell Infermieristica in area critica e della Bioetica: un esperienza al III anno
DettagliSCRIVERE Costruire l interesse per la scrittura autonoma. Scrivere autonomamente un breve testo su un esperienza motivante.
CURRICOLO DI LINGUA CLASSI 1 Ascoltare e parlare Avvio alla costruzione del Sé e alla percezione delle emozioni Ascoltare e comprendere una semplice consegna organizzativa e didattica Narrare un esperienza
DettagliPIANO DIDATTICO. Si fa riferimento alla programmazione educativa depositata in segreteria NUCLEI TEMATICI
PIANO DIDATTICO DISCIPLINA: ITALIANO CLASSE 4^ COMPETENZE DI CITTADINANZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di
DettagliCURRICOLO ITALIANO - CLASSE SECONDA -
CURRICOLO ITALIANO - CLASSE SECONDA - ASCOLTO E PARLATO - Ascoltare con attenzione le Collaborare e comunicazioni dei compagni. partecipare - Comprendere messaggi orali e lo scopo per cui sono attivati.
DettagliITALIANO CLASSE II ANNO SCOLASTICO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE U.A. I LA LETTERATURA
U.A. I LA LETTERATURA Tempi: anno scolastico l attenzione. Lettura e commento di testi, esercizi di analisi e individuale di testi. Strumenti strumenti multimediali Link interdisciplinari storia, storia
DettagliCOCCOLE SPINOSE Il mio quaderno degli esercizi
Carlo Scataglini COCCOLE SPINOSE Il mio quaderno degli esercizi SERIE BLU Prime letture: fino a 1000 parole Erickson Indice 7 Introduzione 11 PRIMA SEZIONE Ecco i personaggi della storia 15 SECONDA SEZIONE
DettagliPIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Scuola Primaria di Vestreno Classe IV a.s. 2014/15 Insegnante:Sabrina Rabbiosi DISCIPLINA : Italiano TITOLO ASCOLTO E RACCONTO UDA 1 Comprendere e produrre testi orali
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTELABBATE Via G. Leopardi, 3-61025 Montelabbate (PU) Tel. 0721/499971 sito web www.icsmontelabbate.it e.mail psic84100n@istruzione.it - ic.montelabbate@provincia.ps.it indirizzo
DettagliSCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA
SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRMA SCUOLA PRIMARIA AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZE ABILITA SPECIFICHE CONOSCENZE (nuclei tematici) Competenza
DettagliDai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche
Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche 1 Struttura della prova di 2 primaria La prova è costituita di 17 quesiti di comprensione della lettura di un breve testo narrativo, tutti
DettagliFIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE
Un percorso multi-etnico interdisciplinare sulla fiaba-sapere antico elaborato dall'insegnante Concetta di Falco Scuola Primaria Collodi 11 Circolo Modena OBIETTIVI FORMATIVI: FIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE
Dettagli