Corsi di vita e generazioni

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1 Corsi di vita e generazioni a cura di Manuela Naldini, Cristina Solera Paola Maria Torrioni presentazione a cura di Paola Maria Torrioni 10 aprile 2013

2 I fili del discorso La dedizione al tempo La salienza di una prospettiva analitica che sfida la complessità L esigenza di descrivere e spiegare l eterogeneità e la variabilità dei percorsi individuali all interno di un sistema di possibilità e vincoli più ampio La centralità alla famiglia come oggetto di studio L interesse per le trasformazioni nelle diverse fasi del corso di vita e nei rapporti tra coorti e generazioni

3 Quali interrogativi guidano l analisi? Come cambiano le fasi del corso di vita? Quali modalità e quali motivazioni seguono i figli e le figlie per uscire dalla famiglia di origine? Quanto i modelli educativi proposti dai genitori orientano i figli verso l autonomia e l assunzione di responsabilità? Quanto incide la precarietà lavorativa nella posticipazione delle scelte di formazione della famiglia?

4 I fili del discorso (2) Come si è trasformata nel tempo la partecipazione delle donne e soprattutto delle madri al mercato del lavoro? Quali intrecci tra responsabilità famigliari e lavorativi è possibile rintracciare nelle biografie di donne appartenenti a diverse coorti di nascita?

5 I fili del discorso (3) Quali sono le esperienze e i percorsi di inserimento dei figli degli immigrati, dei giovani stranieri appartenenti alle cosiddette «seconde generazioni»? Come l esperienza migratoria loro o dei genitori ha inciso e incide sulle loro chances di corso di vita? Come stanno vivendo o hanno vissuto il processo di ricongiungimento familiare?

6 Il tipo di approccio scelto nel volume

7 La collocazione nello spazio e nel tempo: mutamento storico-sociale, disuguaglianze e corsi di vita A) Cambiano i corsi di vita e le diverse fasi della vita: diffusione della coabitazione e norme sociali ( Cap.1) B) Il ruolo della famiglia di origine nel processo di transizione alla vita adulta ( Cap.3); C) Cambiano i percorsi lavorativi delle donne ma rimangono maternità e lavoro rischiano ancora di non essere conciliabili (Cap.4) D) Cambia il patto tra le generazioni (Cap.5; Cap.6)

8 L individuo e la sua capacità di azione A) La capacità di fronteggiare il rischio: la percezione soggettiva dell incertezza lavorativa e i meccanismi decisionali che legano la sfera lavorativa a quella familiare (Cap.2); B) La capacità di fronteggiare l incertezza: la scelta/necessità di affrontare il processo migratorio; il passaggio da figli di emigranti, a figli di immigrati a stranieri (Cap.9)

9 Le vite collegate Il corso di vita dei membri della famiglia tende quindi a configurarsi come una connessione di traiettorie multiple (capp. 7,8,9,10). In famiglia trova massima espressione il principio di «intreccio» di collegamento dei corsi di vita gli uni negli altri (linked lives): i legami intergenerazionali tra genitori e figli persistono nel tempo dando origine a vite intrecciate (Cap.8) Gli intrecci possono essere talmente complessi che quando avviene un cambiamento questo può andare nella direzione del disarticolamento delle generazioni (Cap.10)

10 Perché è importante assumere una prospettiva di corso di vita per studiare i rapporti tra genitori e figli? (1) La prospettiva del corso di vita consente di rendere evidenti le innumerevoli interdipendenze che permeano il contesto famigliare. a) il ruolo che ciascuno dei soggetti ha nella famiglia e le diverse aspettative sociali relative al proprio e all altrui comportamento (ad es. essere figlio o genitore, essere madre o padre); b) la configurazione di ruoli ovvero architetture specifiche per età, che nascono dal convergere delle pluriappartenenze ai diversi ruoli sociali, che danno un senso unico a ciascuna componente (ad es. essere un figlio studente e lavoratore, essere un genitore separato);

11 Perché è importante assumere una prospettiva di corso di vita per studiare i rapporti tra genitori e figli? (2) c) le traiettorie ovvero la continuità temporale dei ruoli o delle esperienze che variano nella loro durata (ad es. la traiettoria matrimoniale o lavorativa); d) le transizioni ovvero quegli eventi del corso di vita che segnano un cambiamento nell appartenenza a un determinato ruolo o un cambiamento di stato all interno del ruolo (ad esempio il passaggio da un ciclo scolastico all altro, l ingresso nel mercato del lavoro; diventare genitori). e) i percorsi, ovvero intrecci di traiettorie legate ai diversi ruoli sociali (ad es. gli effetti sulla carriera lavorativa di una persona se decide di avere uno o più figli oppure le conseguenze sulla traiettoria familiare se uno dei due partner decide di spostarsi in un altra città per lavoro).

12 Generazioni e scambi di cura (1) Paola è un avvocato che ama il suo lavoro, è sposata, ha un bambino di un anno e afferma che il network familiare, con nonni sia materni che paterni, è essenziale per tenere insieme la carriera e la famiglia se per tenere insieme la carriera e la famiglia ; Rosa lavora in un supermercato con turni alquanto imprevedibili. Porta tutti i giorni la sua bambina di poco più di due anni dai nonni paterni. Sono disponibili, le rendono possibile continuare ad integrare il reddito familiare ma il suo desiderio sarebbe un altro: Vorrei smettere di lavorare, stare con mia figlia ed avere un secondo bambino ; (Cap.7)

13 Generazioni e scambi di cura (2) Giulia è autista di autobus come suo marito: lavorano su turni alternati, compreso il weekend. Giulia descrive con toni orgogliosi questa soluzione, che assicura autonomia alla coppia e allo stesso tempo garantisce che il figlio di 7 anni non sia mai solo. Il ricorso alla nonna è proprio limitato alle necessità meno prevedibili. Lucio, docente universitario di 40anni ha scelto di avvalersi prioritariamente dei servizi pubblici di cura per i figli di 2 e 4 anni. La sua compagna avrebbe anche pensato di rimanere a casa per il primo anno di vita dei figli ma lui ritiene che i servizi pubblici giochino un ruolo molto educativo (Cap.7)

14 Generazioni e scambi di cura (3) Francesca, un impiegata amministrativa di 53 anni, single e figlia unica, si reca tutti i giorni dalla mamma dopo il lavoro. Prepara la cena e mangia tutte le sere con l anziana semi paralizzata e l assistente familiare. Nel pomeriggio quando la badante ha due ore di tempo libero, una zia quasi ottantenne tiene compagnia alla mamma. Quando all una di sabato la badante lascia la casa per il weekend per farvi rientro la sera della domenica, Francesca si trasferisce a casa della mamma. (Cap.7)

15 Generazioni e scambi di cura (4) Michele è un commerciante di di 59 anni: la madre è morta da due anni, dopo essere stata ricoverata in una struttura per gravi problemi di salute. Ora, dato che la zia è all inizio del percorso di perdita di autonomia, insieme ad una cugina vorrebbero evitarle un ricovero, che oltre ad essere una scelta molto dolorosa, è anche economicamente impegnativa. In alcuni casi c è un conflitto di lealtà, tra la moglie che non accetta che lui debba dedicare del tempo alla zia, e la zia stessa; quindi spesso si trova a dover mentire quando va a trovarla.

16 Storie di generazioni tra i banchi di scuola (1) Umberto, 46 anni, operaio, con la qualifica di scuola professionale. Non ha voluto più di tanto pesare sulla famiglia e dopo la qualifica ha subito cercato lavoro nella fabbrica dove lavorava il padre. Se avesse potuto scegliere però avrebbe voluto iscriversi a ingegneria. La sua «rivincita» rispetto al passato sono i molti sacrifici fatti per garantire un percorso scolastico ai suoi tre figli, ha garantito loro la possibilità di scegliere, li ha lasciati liberi di seguire le personali inclinazioni, aspetto che tutti i figli riconoscono ampiamente nelle loro interviste.

17 Storie di generazioni tra i banchi di scuola (2) Per Saverio, 50 anni, operaio con licenza media, il percorso scolastico non è stato piacevole. Il padre ha imposto a lui e ai fratelli l Istituto Professionale per periti agrari. Nel tempo Saverio ha maturato il convincimento che la formazione e l istruzione siano un eredità fondamentale da lasciare ai figli, convincimento che è condiviso da Rosa, sua moglie, che si è fermata, suo malgrado, alla licenza media. Rosa ha patito molto l atteggiamento dei suoi genitori: non si interessavano dei compiti, non parlavano con gli insegnanti, non favorivano l interesse per lo studio («penso che anche l amore per lo studio, secondo me devi anche trasmetterlo»). Il loro sogno più

18 La generazione di mezzo: i figli dell immigrazione (3) (Cap. 9)

19 La generazione di mezzo: i figli dell immigrazione (3) (Cap. 9)

20 Cosa riusciamo a vedere se assumiamo una prospettiva di analisi temporale? a) In primo luogo vediamo i cambiamenti che riguardano i singoli, le loro traiettorie, le transizioni i percorsi; b) In secondo luogo riusciamo a mettere in evidenza gli intrecci tra le traiettorie e i percorsi ( le scelte dei singoli in realtà si riflettono profondamente sulla rete sociale che li coinvolge); c) in terzo luogo riusciamo a vedere come i corsi di vita degli individui siano profondamente incastonati nello scenario istituzionale e da questo ne siano profondamente modificati; d) Infine riusciamo a cogliere come tutte queste dimensioni siano soggette a cambiamento storico

21 Grazie per la vostra attenzione e per il tempo dedicato! paola.torrioni@unito.it

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