I cos& standard in Sanità 4-5 marzo Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scien-fico N.I.San. (Network Italiano Sanitario per i cos- standard)
|
|
- Dorotea Bianchi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I cos& standard in Sanità 4-5 marzo 2016 Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scien-fico N.I.San. (Network Italiano Sanitario per i cos- standard)
2 Indice Argomenti Pag. Perché i costi standard in Sanità: il Clinical Costing 3-5 Caratteristica 1: sono indicatori gestionali 7-19 Caratteristica 2: rappresentano valori di riferimento unitari Caratteristica 3: riguardano il consumo di risorse(costi) e non la spesa Caratteristica 4: fanno riferimento agli output Condizione 1: prima degli standard bisogna conoscere i costi Condizione 2: devono essere analitici e non generici Condizione 3: devono essere applicati al paziente specifico Conclusioni e bibliografia essenziale 63-67
3 Perché i costi standard in Sanità Il costo standard è divenuto un tema di crescente importanza L art. 119 della Cos&tuzione (modifica del 2015, Riforma Boschi, art.33) fa espresso riferimento ai cos& standard per gli en& pubblici: con legge dello stato sono defini& indicatori di riferimento di costo e di fabbisogno che promuovono condizioni di efficienza La legge n 133 del 6/8/2008 ha innovato le modalità per definire tariffe e allocare risorse in Sanità in quanto entrambe sono da determinare sulla base dei cos& standard (vedi anche art.3 DMS 15/4/1994) L art. 79, comma 1- quinquies, della L.133 definisce il costo standard: parametro che individua il consumo di risorse per un dato prodoro, calcolato sulla base di strurure selezionate secondo criteri di efficienza, appropriatezza, qualità
4 Perché i costi standard in Sanità Finanziamento Equa allocazione risorse Innovazione I costi standard sono utili per Tariffe Programmazione(budget) Benchmarking(valutazione)
5 Perché i costi standard in Sanità Analiticamente, i costi standard sono strumenti di fondamentale utilità per: superare il finanziamento a spesa storica (tagli lineari) assicurando nel contempo la sostenibilità del sistema sanitario garantire equità nella distribuzione delle risorse sapere, se si spende troppo e perché, o se vi è carenza di risorse e di quali risorse (benchmarking) formulare/monitorare budget (programmazione) coniugare risparmio e innovazione, per garantire qualità ed economicità elaborare tariffe La realizzazione di tali vantaggi è possibile a patto che si rispettino le regole del Clinical Costing
6 Il metodo di riferimento: Il Clinical Costing Dal 2011 (conferenze di Brisbane e Montreal) il Clinical Costing è il metodo di riferimento internazionale per i costi standard in Sanità. Non si può quindi affermare che un metodo vale un altro. P e r r e a l i z z a r e e d u t i l i z z a r e correttamente i costi standard è di fondamentale importanza rispettare le regole del Clinical Costing, ossia conoscerne caratteristiche e condizioni operative
7 Le caratteristiche del Clinical Costing 1- I cos3 standard sono indicatori ges3onali
8 Gli indicatori gestionali I costi standard sono indispensabili per costruire ed impiegare correttamente il sistema degli indicatori gestionali (produttività economico-sanitaria) Gli indicatori gestionali sono strumenti che servono per misurare, interpretare, controllare (programmare, monitorare, valutare) i fenomeni gestionali Due sono gli indicatori gestionali fondamentali: Efficacia gestionale (o efficacia tout court) Efficienza
9 La logica delle aree aziendali Obiettivi AREA STRATEGICA Risultati (prodotti e servizi) Attività AREA GESTIONALE Risorse umane/tecnologiche Risorse finanziarie AREA FINANZIARIA
10 La relazione di efficacia Obiettivi Condizioni di salute desiderate Sanità Risultati Condizioni di salute soddisfatte Collettività
11 La relazione di efficienza Risorse Personale. Materiali, ecc. Sanità Risultati Prodotti e servizi Collettività
12 Le relazioni tra efficacia ed efficienza Indicatori di: base Obiettivi Risultati Risorse confronto EFFICACIA EFFICIENZA Indicatori di base (indici tout court): dati che non hanno un immediato contenuto informativo (non permettono di elaborare valutazioni) Indicatori di confronto (indicatori tout court): informazioni (permettono di elaborare valutazioni) espresse dalla relazione tra due o più indici e /o indicatori
13 La dicotomia efficacia-efficienza Indici/indicatori Periodo 1 (es.:2015) Periodo 2 (es.: 2016) Scostamento tra periodi Obie[vi ( O ) Risulta& ( R ) Risorse ( r ) Efficacia ( E ) = R / O in % 90% 77% - 14,4% Efficienza (e ) =R / r %
14 Analisi economico-sanitaria: esempio Indici/indicatori Valutazione Livello min. efficacia (LME) 70 Risulta& (R ) Efficacia rela&va (E=R LME) Sì entrambi Livello max. risorse (LMR) 10 Risorse (r ) 9 7 Vincolo econom. (V=LMR- r) Sì entrambi Efficienza (e=r/r) Giudizio: scegliere il 2016
15 Analisi economico-sanitaria: esempio Il caso del livello minimo insufficiente Indici/indicatori Giudizio Livello min. efficacia (LME) 85 Risulta& (R ) Efficacia rela&va (E=R LME) +5-8 Sì solo 2015 Liv. max. risorse (LMR) 10 Risorse (r ) 9 7 Vincolo econom. (V=LMR- r) Sì entrambi Efficienza (e=r/r) Giudizio:scegliere il 2015 (il 2016 ha una efficacia relativa sotto il livello minimo)
16 Analisi economico-sanitaria: esempio Il caso del vincolo economico non rispettato Indici/indicatori Giudizio Livello min. efficacia (LME) 75 Risulta& (R ) Efficacia rela&va (E=R LME) Sì entrambi Liv. max. risorse (LMR) 8 Risorse (r ) 9 7 Vincolo econom. (V=LMR- r) Sì solo il 2016 Efficienza (e=r/r) Giudizio: scegliere il 2016 (il 2015 non rispetta il vincolo economico, pur essendo più efficiente)
17 La produttività economico-sanitaria: il processo dell imbuto decisionale ALTERNATIVE DECISIONALI Esame di efficacia relativa Esame del vincolo economico Esame di efficienza ALTERNATIVA MAGGIORMENTE PRODUTTIVA
18 La produttività economico-sanitaria: diagramma decisionale Livello minimo efficacia (LME) es: 100 assistiti Area efficace ed efficiente Area efficiente ma inefficace Area efficace ma inefficiente Area inefficace ed inefficiente Variabili strategiche Livello massimo risorse (LMR) es.: 8 infermieri
19 La produttività economico-sanitaria: il sentiero gestionale LMR (Livello massimo risorse) Unità di cura A (soddisfa LME ma supera LMR) SENTIERO GESTIONALE Unità di cura B (soddisfa sia LMR che LME) LME (Livello minimo di efficacia o livello essenziale assistenza) Unità di cura C (soddisfa LMR ma è inferiore a LME)
20 Le caratteristiche del Clinical Costing 2- I cos3 standard sono indicatori ges3onali cos3tui3 da valori di riferimento unitari
21 La miopia gestionale : l effetto spesa Output Anno 2015 Anno 2016 Scostamento di spesa (DRG) Dimessi (N1) Costi totali (C1) Dimessi (N2) Costi totali (C2) S=C1-C2 % S su C1 A B C D E F Totali Media % % % % % % % %
22 La correzione della miopia gestionale : l effetto volume Tipo Anno attualizzato al 2016 Scostamento volume DRG Dimessi (N1) Costi totali (C1) Costo medio (M) Dimessi (N2) Costi totali (A=N2*M) V (=A-C1) % V su C1 A , % B , % C , % D , % E , % F , % Totali % Costo medio 2015 (M)= Costi totali 2015 (C1) / N dimessi 2015 (N1)
23 La correzione della miopia gestionale : l effetto efficienza Tipo 2015 attualizzato Scostamento efficienza DRG Dimessi (N1) Costi totali (A) Dimessi (N2) Costi totali (C2) E (=A-C2) % E su A A % B % C % D % E % F % Totali %
24 La miopia gestionale : relazioni tra effetti gestionali Valore produzione 2015 su volumi attività 2015 Valore produzione 2015 su volumi attività 2016 Costi Effetto volume Effetto efficienza Solo mediante un valore unitario di riferimento (costo medio 2015) è possibile capire l effetto spesa Effetto spesa
25 Le caratteristiche del Clinical Costing 3- I cos3 standard sono indicatori ges3onali cos3tui3 da valori di riferimento unitari rela3vi al consumo delle risorse (cos3) e non alla spesa od alle tariffe
26 L Effetto tariffa ORTOPEDIA A: DRG Tariffato Totale (PT=T*N) Costi totali ( CT=C*N) Risultato economico (R=PT-CT) Bassa chirurgia(drg224) Alta chirurgia(drg544) TOTALI Dimessi (N ) Tariffa Regionale (T) Costo unitario (C) Totale finanziato (tariffe DRG): ORTOPEDIA B: DRG Tariffato Totale (PT=T*N) Costi totali ( CT=C*N) Risultato economico (R=PT-CT) Bassa chirurgia(drg224) Alta chirurgia(drg544) TOTALI Dimessi (N ) Tariffa Regionale (T) Costo unitario (C) DRG 224: Interven& su spalla, gomito eccero interven& maggiori sz CC DRG 544: Sos&tuzione ar&colazioni maggiori, reimpianto ar& inferiori
27 La soluzione dell effetto tariffa: i costi standard ORTOPEDIA A: DRG N dimessi (N ) Costo standard (S) Benchmark (B=S*N) Bassa chirurgia(drg224) Alta chirurgia(drg544) TOTALI Costo unitario (C) Costi totali (CT=C*N) Benchmarking (BT=B-CT) Totale finanziato (benchmark): ORTOPEDIA B: DRG N dimessi (N ) Costo standard (S) Benchmark (B=S*N) Bassa chirurgia(drg224) Alta chirurgia(drg544) TOTALI Costo unitario (C) Costi totali (CT=C*N) Benchmarking (BT=B-CT)
28 Costi standard, benchmark e benchmarking Il costo standard è il valore di riferimento che esprime il consumo di risorse per realizzare una data unità di output (es.: prestazione, ricovero, percorso di cura) Moltiplicando i costi standard per la relativa quantità di output ( volumi ), si ottengono i benchmark ( valore della produzione o fabbisogno ) Confrontando i benchmark con i costi sostenuti si attua il processo di benchmarking economicosanitario
29 Il concetto di costo COSTO (Utilizzo delle risorse) Informazione sul consumo delle risorse impiegate per realizzare un dato prodotto o prestazione (ricovero ospedaliero, esame radiologico, ecc.) DA NON CONFONDERE CON SPESA (Acquisizione delle risorse) Informazione sulla disponibilità di risorse destinate alla produzione di un insieme di prodotti e prestazioni
30 Finalità di costi e spese RISORSE COSTO SPESA FINALITA per che cosa e per chi si danno risorse: -per una data prestazione (PRG) -per un dato ricovero (DRG) -per un dato tipo di utente (HRG) a chi si danno risorse: -Regioni; -Enti (aziende ospedaliere e ASL); -Unità di diagnosi e cura
31 Strumenti per costi e spese RISORSE SPESA COSTO - bilancio - contabilità anali&ca STRUMENTI - analisi organizza&va (centri di a[vità) - analisi per prestazione/prodoro/utente (centri di risultato) Perciò non è correro impiegare gli stessi strumen& per determinare sia cos& che spese
32 Le caratteristiche del Clinical Costing 4- I cos3 standard sono indicatori ges3onali cos3tui3 da valori di riferimento unitari rela3vi ai cos3 per output
33 I costi standard vanno riferiti a cosa si fa e per chi lo si fa Filosofia/logica dei costi standard per output L ogge'o del costo standard deve essere dato dall output, ovvero da ciò che si fa e sopra'u'o per chi, e non dall input, ovvero da chi/con che cosa lo fa. Con i cos= standard non si finanziano appara= ma cure per i pazien= : in tal modo l utente diventa realmente il punto centrale dell analisi ges=onale Conseguenze E necessario che il costo standard riguardi specifici prodoc (ad es.: DRG) e =pologie di uten= (patologie, categorie socio- assistenziali) e non venga riferito al semplice numero dei residen= (seppur pesa= per età) o a che cosa si ha (ad es., siringa)
34 Tipologia dei costi standard Costo per unità di: Spesa(costo standard improprio ) Input Output (prestazione/prodotto) Output (prodotto/paziente) Focus su: risorse da avere (non su cosa si fa e per chi lo si fa) cosa si acquista cosa si fa cosa si fa e per chi lo si fa Esempi spesa pro-capite spesa per siringa visita ambulatoriale rx torace concentrato eritrocitario ricovero (DRG) percorso di cura patologia (HRG) Vantaggi. Controllo: formale della spesa acquisti efficienza spesa globale, efficienza, efficacia gestionale Svantaggi non controllano: spesa globale, efficienza, efficacia gestionale (tagli lineari mascherati ) non controlla: spesa globale, efficacia gestionale precauzione: disporre di standard analitici per risorsa/ attività Approccio tecnico per: spesa (acquisizione risorse) Non guarda ai risultati costo (utilizzazione risorse). Metodi: Performance Costing Clinical Costing
35 Differenza tra spesa standard e costo standard I costi standard rappresentano gli strumenti per allocare le risorse in sanità STATO REGIONI Spesa standard (es.: quota pro-capite): strumento per ripartire le risorse tra regioni Aziende socio-sanitarie Costo standard (es.: costo per DRG per attività/ fattore produttivo): strumento per determinare tariffe, per la mobilità tra regioni, per allocare le risorse tra unità di diagnosi e cura delle aziende Unità diagnosi e cura
36 Costo standard: conseguenze L attenzione si accentra: - non su quanto si ha (spesa storica) - ma su ciò che si fa (produzione) - e soprattutto per chi lo si fa (utenza) L interesse si sposta: -dalla spesa (acquisizione risorse) -al costo (utilizzazione risorse)
37 1 condizione per i costi standard Prima degli standard bisogna conoscere i propri cos= Vanno calcola= i cos= degli output degli en= ogge'o degli standard (ad es.: rx torace, DRG 481). Conoscere i cos= per output è necessario per poter: - u=lizzare gli standard: se non si conoscono i cos=, con che cosa confron=amo i cos= standard? - determinare gli standard, perché se non si conoscono i propri cos= reali si determinano standard scollega= dalla realtà: non devono appiacrsi sui cos= effecvi, ma vanno defini= a par=re e sulla base della realtà (vedasi DMS 15/4/1994);
38 Elemento minimale Analisi organizza=vo- ges=onale (Ac=vity Cos=ng) Indispensabile per tradurre la spesa (cosa si ha, risorse a disposizione) in costo (per che cosa/per quali acvità si usano le risorse) Esempio: quanto della spesa per i medici è des&nato a: ricoveri per acu&, DH, specialis&ca, al PS, territorio, ecc. Mo&vo: se non so quanto costa l a[vità di ricovero, non posso certo confrontarla con i rela&vi standard Soluzione: Ac&vity Cos&ng
39 Activity Costing Unità di diagnosi e cura Macro- centri di a[vità Ricoveri Centri di a[vità Ricoveri ordinari, 0-1gg., outliers Day hospital, Day surgery, PAC Terapia intensiva Sala operatoria / sala parto/ emodinamica A[vità per degen& in altre u.o. A[vità per esterni Pronto Soccorso Territorio
40 Activity Costing La matrice dell Ac&vity Cos&ng (Kaplan- West) Un esempio di applicazione in una Ortopedia Centri di ar. TOTALI Medici Infermieri OTA Farmaci Presidi Altri cos& TOTALI Degenza Day Hospital Sala operatoria Ricovera& in altri repar& Amb. x esterni PS
41 Activity Costing aziendale
42 Il processo completo del Clinical Costing Ac&vity Cos&ng Tecnica: Kaplan- West Centri di costo Centri di a[vità Chirurgia Sala operatoria Reparto Ambulatorio per esterni Centri di risultato- prestazione (Performance Cos&ng) Interven& chirurgici Assistenza Visite, ecc. Pa&ent Level Cos&ng Tecnica: HealthCare Ac3vity- based Cos3ng Centri di risultato- prodo[ (episodio di ricovero) episodio episodio episodio Centri di risultato- utente ( assis&to ) Utente
43 L evoluzione dell oggetto di costo nell ospedale Centro di: Contenuto Esempi Strumen&/tecniche Spesa Fa'ori producvi aziendali (FP) Spesa per il personale medico di tu'a l azienda Contabilità generale Costo FP per unità di diagnosi/cura (CC) Spesa per il personale medico dell ORL Contabilità anali=ca ACvità CC per acvità svolta (AT) Costo dei medici di ORL per la sala operatoria (SO) Ac=vity Cos=ng Prestazione Risultato AT per servizio o prodo'o (PR) PR per episodio di ricovero(er) Costo dei medici di ORL per la SO per l intervento chirurgico Costo dei medici di ORL per la SO per l episodio di ricovero * In giallo i centri del Clinical Cos&ng Performance Cos=ng Pa=ent Level Cos=ng
44 Evoluzione Costi standard Ricoveri Prestazioni ambulatoriali HRG HealthCare Resource Groups A[vità territoriali
45 Esempio costo standard per HRG Costo standard per utente/a[vità (HRG- HealthCare Resource Group) della patologia ProdoC/aCvità Importo Ricoveri Pronto Soccorso Ambulatorio per esterni Territorio Totale
46 2 condizione per realizzare i costi standard I cos= standard devono essere anali=ci e non generici non basta basarsi su un valore generico ed aggregato (ad es., peso DRG), ma deve essere anali=co (unbundling): va declinato per pacche'o di acvità (degenza, sala operatoria, radiodiagnos=ca, ecc.) e risorse (personale, farmaci, dispos=vi sanitari, ecc.) Gli standard unbundling cos=tuiscono garanzia di corre'ezza dei valori presenta=; com è possibile fidarsi del valore del costo standard generico, se non si conoscono gli addendi, ovvero le acvità/risorse che compongono de'o standard?
47 Le ragioni dei costi standard analitici La problematica fondamentale dei costi standard sotto l aspetto del contenuto: Patologia X Paziente A Paziente B Personale Farmaci Totale E solo importante conoscere il totale dei costi, o è essenziale sapere soprattutto che cosa si dà all utente?
48 Differenza di valutazione tra costi standard generici e analitici Valutazione mediante costo standard generico Indicatori Costo standard (S) Costo effettivo (E) Differenza (S-E) Costo pieno totale Il costo standard non ha solo un contenuto ragioneristico ma può e deve essere uno strumento strategico e di indirizzo operativo (dove agire?) Valutazione mediante cos& standard anali&ci Indicatori Costo standard (S) Costo effettivo (E) Differenza (S-E) Personale Disposi&vi sanitari Altri cos&
49 La necessità di driver analitici : il problema dei pesi drg (standard generici ) DRG Tariffa Peso 211-intervento su anca e femore sz CC 4.442,05 1, Linfoma e leucemia non acuta con CC 7.632,90 1, Chemioterapia 1.914,42 0,7539 tariffa complessiva o peso DRG non sono dei validi driver, ad esempio, per i farmaci
50 Gli standard analitici partono da lontano Med- Par File Revenue Department Factors by DRG DRG Oct ,23 Routine Special O.R. Lab X-Ray Med. Suppl y Drugs Anesth esia Other 54,3 5,04 4,25 8,8 5,30 5,21 9,7 0,62 6, Tot ,05 51,3 4,56 5,65 9,2 5,72 5,21 10,7 0,85 6, ,93 45,8 10,9 1,82 14,5 5,70 4,61 7,4 0,19 9, David H. Schroeder, Toward a departmental borom- line perspec&ve, in Health Care Management Review, 1989
51 I costi standard per DRG/ tipo ricovero/ disciplina dimissione DRG: 191- Interven& su pancreas, fegato e di shunt con CC Tipologia ricovero: ordinario. Disciplina (reparto dimissione): Chirurgia generale Macro- acvità Totali Aggregazioni di risorse Totali Degenza II livello Degenza I livello Sala operatoria Laboratorio/Radiologia Servizi da altre u.o. 793 Quota cos= comuni Medici Infermieri Altro personale Farmaci Presidi sanitari/chirurgici Altri cos= Totale cos= standard
52 I costi standard per DRG/ tipo ricovero/ disciplina dimissione DRG: 191- Interven& su pancreas, fegato e di shunt con CC Tipologia ricovero: ordinario. Disciplina (reparto dimissione): Chirurgia generale Macro- ACvità/risorse Totali Medici Inferm. Altro pers. Farmaci Pres. san/chir. Altri cos= Degenza II livello (gg. 16,5) Degenza I livello (gg. 0,8) Sala operatoria (100%) Laboratorio/Radiologia Servizi da altre u.o Quota cos= comuni Totale cos= standard
53 Gli altri vantaggi degli standard analitici Sono fondamentali per la valutazione dell efficienza e per la programmazione indispensabili per superare la logica dei tagli lineari. A differenza degli standard generici non colpiscono indistintamente tutte le risorse garanzia di trasparenza: evidenziare gli addendi che compongono lo standard totale, permette di sapere se il dato complessivo (tariffa/peso) è formulato correttamente al contrario dei pesi generici, sono strumenti per elaborare correttamente i costi essenziali per tener conto dell innovazione: ad es., l introduzione di nuovi dispositivi sanitari, può essere correttamente computato con l unbandling: in caso contrario, le modifiche verranno fatte a vista
54 3 condizione per realizzare i costi standard Per valorizzare corre'amente l acvità (benchmark) i cos= standard devono essere applica= al paziente I costi standard vanno riferiti, ove possibile, al singolo utente, e non genericamente ad una popolazione di diversi utenti: solo in tal modo si recupera la centralità del paziente nell analisi economica Per fare ciò è necessario che il benchmark non sia dato dal semplice prodotto tra n casi (volumi) e relativo costo standard generico (peso), ma dalla sommatoria dei benchmark di ciascun paziente: tale benchmark è dato, nel caso dei DRG, dal prodotto tra standard analitici e dati del percorso di ogni episodio di ricovero
55 Le cause di tale condizione I problemi su standard, pesi, tariffe dei DRG non risiedono nei DRG in quanto tali, ma nel modo di calcolarli Il problema essenziale è come tener conto nella valorizzazione dell a[vità, delle possibili rilevan& specificità dei diversi episodi di ricovero all interno di uno stesso DRG
56 Episodi di ricovero aventi lo stesso DRG (DRG191-Interventi su pancreas, fegato ) Diagnosi SDO Episodio ricovero A tumori maligni fegato; insuff. polm. succ.; tumori maligni colon; shock postop.; tumori benigni pancreas; complicaz. gastroint. Episodio ricovero B tumori maligni primi=vi fegato; cirrosi epa=ca alcolica Procedure lobectomia fegato; esciss./demoliz. pancreas; splenectomia tot.; emicolectomia sx epatectomia parziale Giornate di ricovero 22 (14 in chirurgia e 8 in rianimazione) 20 in chirurgia COSTI ATTIVITA Impor& ( ) ricovero A Impor& ( ) ricovero B Degenza in chirurgia Degenza in rianimazione Sala operatoria Laboratorio/radiologia/altro Totali cos& specifici Come è possibile tener conto in modo sistema&co negli standard/tariffe delle grandi differenze presen& nei cos& dei ricoveri all interno dello stesso DRG?
57 Esempio: episodi di ricovero aventi lo stesso DRG (DRG75-Interventi maggiori su torace) Diagnosi Procedure SDO Ricovero A: Chirurgia tumori maligni polmone; altre patol. succ. interv. chir.; malaca renale cronica; bronchite cronica ostru'. con esacerbazione Lobectomia polmone; toracoscopia transpleurica; inserzione drenaggio intercostale; rimoz. tubo toracotomia, ecc. Ricovero B: Pneumologia Altre patologie trachea e bronchi Broncoscopia con fibre ocche Giornate di ricovero 16 (9 in chirurgia e 7 in rianimazione) 14 in chirurgia COSTI ATTIVITA Impor& ( ) ricovero A Impor& ( ) ricovero B Degenza in reparto Degenza in rianimazione Sala operatoria Laboratorio/radiologia/altro Totali cos& specifici Come è possibile tener conto in modo sistema&co negli standard/tariffe delle grandi differenze presen& nei cos& dei ricoveri all interno dello stesso DRG?
58 Problemi gestionali connessi ai DRG Più in generale i problemi connessi a tariffe/standard/pesi dei DRG (e di tu'e le altre acvità tariffate in Sanità) sono: 1- Costringere il paziente in un DRG: la realtà/diversità dei singoli percorsi di ricovero all interno di un dato DRG viene annullata 2- Difficoltà/impossibilità di tener conto dell innovazione 3- Problemi di equità nella valutazione e nel finanziamento delle aziende; vengono colpite quelle con pazien= più gravi e complessi D altro canto vi è la necessità di: - assicurare regole certe ed applicabili per finanziare le acvità - non stravolgere il sistema complessivo
59 Soluzioni ai problemi gestionali dei DRG Si è cercato di: 1- modificare/ampliare la =pologia dei DRG 2- aggiungere/correggere ad hoc a vista gli impor= di alcuni DRG ma i risulta= sono sta= deluden= con conseguenze nega=ve sulla omogeneità del sistema e sulla qualità dei da= registra= e delle decisioni (Conferenza Each Pa=ent Counts, Montréal 2011) 3- Impiegare il sistema degli standard anali=ci (unbundling) per definire tariffe/pesi/benchmark adegua= Considerazione importante sugli standard anali&ci ove sono sta= applica= hanno funzionato, ovvero hanno migliorato la valorizzazione economica delle acvità e la corre'ezza delle decisioni (ABF Conference, Royal College, Dublino, 2015)
60 Esempio di applicazione dei costi standard generico/unbundling (stesso DRG) Indicatori generici Ricovero A Ricovero B Costo standard generico Indicatori unbundling Ricovero A Ricovero B Degenza II livello Degenza I livello Sala operatoria 9 gg. 1 gg. no 10 gg. 10 gg. sì Costo standard degenza II livello Costo standard degenza I livello Costo standard sala operatoria a ricovero a gg per paziente operato Benchmark unbundling deg.ii Benchmark unbundling deg.i 2.000(1gg.*2.000) (10gg.*2.000) Benchmark sala operatoria Benchmark totale Tra'o e ada'ato da: Expert Panel on Ac=vity- Based Funding, Implementa=on of ac=vity- based funding in the health and social services sector, Gouvernement du Québec
61 Sistema degli standard analitici (Clinical costing standards, Bundled payment, Payment by results) Definizione ObieCvi Modalità Debito informa=vo Sistema di finanziamento/allocazione delle risorse (remunerazione- tariffe e/o assegnazione di risorse- ac=vity based funding) mediante pacchec (benchmark) personalizza= per utente all interno di un quadro di compa=bilità economica Porre il paziente al centro della valutazione; migliorare l equità nella distribuzione delle risorse; contribuire allo sviluppo dell innovazione tecnologica e dell efficienza Si basa su standard unbundling (=po ricovero/disciplina/ risorsa/acvità) applica= ad ogni episodio di ricovero Gli stessi da= richies= (SDO) per la formulazione del DRG
62 I benchmark per paziente In defini&va, arraverso l applicazione anali&ca per paziente dei benchmark, i cos& standard permerono di sanare la presente dicotomia nella valutazione in Sanità: Da un lato vi è l esigenza di oggecvità/uguaglianza nell analisi (avere standard di partenza uguali per tuc) senza però sconfinare nella spersonalizzazione/omologazione (avere standard- benchmark che tengano conto della realtà specifica del paziente e della stru'ura che lo prende in carico) Dall altro vi è la necessità di tener conto della unicità/specificità senza però cadere nell autoreferenzialità
63 I costi standard in Sanità Conclusioni
64 Definizione completa di costo standard nell ottica del Clinical Costing I costi standard in Sanità sono: -indicatori gestionali -costituiti da valori di riferimento -per unità di output (utente, prodotto, prestazione) -relativi ai costi analitici (per risorsa/attività) -utili per : -valorizzare il fabbisogno di risorse per una data attività (benchmark) -realizzare confronti gestionali (benchmarking)
65 In sintesi: I cos& standard sono essenziali per garan&re sostenibilità ed innovazione in Sanità I due fondamen& pra&ci dei cos& standard in Sanità: per spendere meno bisogna spendere meglio (Kaplan) non si finanziano appara& ma cure per i pazien& (Finkler) Bisogna avviare confron& basa& sulle a[vità senza affidarsi ad elemen& autoreferenziali (es.: spesa storica) i cos& standard sono gli strumen& per realizzare tali confron&
66 Il sistema di valutazione: la dicotomia degli algoritmi decisionali Indici/Indicatori Unità A Unità B Variazione In % Risulta& (R) Cos& (C ) VAN= R - C Q= R / C 1,5 2,0-0,5-33
67 Bibliografia essenziale Baker D.D., Standard Costing and its Role in the Bundled Payments for Care Improvement Initiative, Society of Cost Management, 2012 Finkler S.A., Ward D.M., Baker J.J., Essentials of Cost Accounting for Health Care Organizations, Jones and Bartlett, 2007 Canadian Institute for Health Information (CIHI), Canadian Patient Cost Database Technical Document: MIS Patient Costing Methodology, CIHI Press, 2011 Crupi D., Lagostena A., Pasdera A., Costi Standard Ricoveri, F. Angeli, 2009 Healthcare Financial Management Association, Clinical Costing Standards 2015/2016, HFMA, 2015 Haraga S., Hospital Financing Based on Standard Costs for Diagnosis Related Groups, Academy of Economic Studies Bucharest, 2009 Independent Hospital Pricing Authority (IHPA), Australian Hospital Patient Costing Standards, Commonwealth of Australia, 2014 Jarzabkowski P., Strategy as Practice: An Activity Based Approach, Sage Publications, 2005 McGowan A., Holmes S., Martin M., The Association Between Activity-based Costing System Adoption and Hospital, American Accounting Association (AAA), 2006 Pasdera A., Costi per DRG: i risultati della ricerca della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia, 2008 Pasdera A., Mazzariol A., Costi standard dell attività di ricovero , Network Italiano Sanitario per i costi standard (N.I.San.), 2015 Pasdera A. e VV., I costi dei ricoveri in Ematologia per DRG/tipo ricovero, Società Italiana di Ematologia (SIE), Sole24ore Sanità, 2013 Pasdera A., Cure oncologiche: costi e rimborsi. Ricerca sulla determinazione dei costi e dei relativi standard per tipologia di casistica (DRG), Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Il Sole 24 Ore Sanità, 2010 Pasdera A., Aguzzi G., Chiarelli P., Mazzariol A., Quali costi standard per le aziende sanitarie? Metodologia e benefici di un nuovo sistema di budget, Sole24ore Sanità, 2014
Costi standard in Sanità
Costi standard in Sanità Come coniugare sostenibilità ed innovazione Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scientifico del N.I.San. (Network Italiano Sanitario per la condivisione dei costi standard)
DettagliRiflessi di una corretta codifica delle SDO sulla gestione del budget
Riflessi di una corretta codifica delle SDO sulla gestione del budget Relatore: dott. Alberto Pasdera Verona, 16 aprile 2010 La SDO, correttamente codificata, è uno dei fattori più importanti anche per
DettagliL evoluzione dei costi standard in Sanità
L evoluzione dei costi in Sanità di Alberto Pasdera e Alberto Mazzariol Genova, 7 ottobre 2010 1-L oggetto dei costi Costo in Sanità: definizione Costo predeterminato per realizzare una data unità di prodotto
DettagliEsperienze di determinazione dei costi standard in Sanità secondo i principi internazionali e nazionali
Workshop: I costi standard come strumento di programmazione e sostenibilità in Sanità Venezia, Università Cà Foscari, 8 maggio 2015 Esperienze di determinazione dei costi standard in Sanità secondo i principi
DettagliI COSTI STANDARD: UNA BUSSOLA PER LA SANITÀ
COMUNICATO STAMPA I COSTI STANDARD: UNA BUSSOLA PER LA SANITÀ Per spendere meno bisogna spendere meglio: l efficienza porta appropriatezza 23 24 ottobre, VII WORKSHOP NAZIONALE N.I.San. Genova, 24 ottobre
DettagliEsperienze di applicazioni dei costi standard in Oncologia
Esperienze di applicazioni dei costi standard in Oncologia Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scientifico N.I.San. (Network Italiano Sanitario per la determinazione dei costi standard) XX congresso
DettagliCosti standard in Psichiatria
Costi standard in Psichiatria L MHG (Mental Health Costing) quale strumento per coniugare esigenze di bilancio e dell utente di Claudio Cetti, Marco Claus, Alberto Pasdera Milano, 11 dicembre 2015 Tipologia
DettagliActivity-based Budgeting in Sanità
Pharmac-On 2014 Governo Clinico in Onco-Ematologia Activity-based Budgeting in Sanità Relatore: Alberto Pasdera Ancona, 10 ottobre 2014 Vi sono tre modi per costruire il budget in Sanità Budget a spesa
DettagliL'esperienza della S.C. Chirurgia generale ed Epatobiliopancreatica
La sostenibilità dei sistemi sanitari Azienda Sanitaria dell'alto Adige Ospedale di Bolzano, 1 giugno 2016 L'esperienza della S.C. Chirurgia generale ed Epatobiliopancreatica Dott. Adriano Lagostena Direttore
DettagliCosti standard e Sanità Come coniugare sostenibilità ed innovazione
Costi standard e Sanità Come coniugare sostenibilità ed innovazione Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scientifico N.I.San. (Network Italiano Sanitario per la condivisione dei costi standard) Arezzo,
DettagliI costi standard tra ospedale e territorio: l esperienza nella salute mentale
Motore Sanità-Expo 2015 Sostenibilità, programmazione, costi standard: quale relazione? I costi standard tra ospedale e territorio: l esperienza nella salute mentale 25 giugno2015 Relatore: Dott. Marco
DettagliControlli di gestione a raffronto
Analisi organizzativa delle funzioni sanitarie per la definizione dei costi standard Genova, 6-7 novembre 2008 Controlli di gestione a raffronto Paola Melina Resp. SOS Controllo di gestione servizi socio-sanitari
DettagliL activity-based costing in Sanità. Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scientifico N.I.San. (Network Italiano Sanitario per i costi standard)
L activity-based costing in Sanità Relatore: Alberto Pasdera Coordinatore scientifico N.I.San. (Network Italiano Sanitario per i costi standard) Health Activity-based Costing (HABC) Tecnica per la determinazione
DettagliCOSTI STANDARD DEI TRATTAMENTI ANTIPROLIFERATIVI
V SESSIONE Chemioterapia an3blas3ca: ritorno al futuro COSTI STANDARD DEI TRATTAMENTI ANTIPROLIFERATIVI Evaristo Maiello UOC Oncologia IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza San Giovanni Rotondo (FG) Palermo,
DettagliI COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI
12 CONVEGNO NAZIONALE AIES - FIRENZE 2007 I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata Regione Piemonte anno 2006
Dettagli*'+ ',, +' Costi Standard per Ricoveri - Proposta N.I.San. (novembre 2014) Ordinario Outliers DH
!"## !"#"$ % "&"" ' '% ""!(# ) * *'+ ',, +' DRG Peso Descrizione Medio Costi Standard per - Proposta N.I.San. (novembre 2014) o Outliers DH Tariffa DRG anno 2014 Regione Puglia per Ricovero o (entro valore
DettagliC045 - CARDIOLOGIA E UTIC - P.O. SESSA AURUNCA
Periodo: Gennaio - Dicembre - 2011 TOTALI GENERALI PRODUTTIVITA' 1.583.958,25 1.650.124,84 1.441.002,09 2.016.927,31 COSTI 0,00 1.310.922,51 1.170.131,25 1.233.749,70 RAPPORTO PROD./COSTI 0,00 125,88 123,15
DettagliTERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.
continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata
DettagliManuale Sistema Valutazione Attività. Sezione del Manuale: Metodo di Lettura delle Matrici AZIENDE SANITARIE OSPEDALIERE (AA.SS.OO.) Settore: OSPEDALE
Manuale Indicatori Controllo Attività ASSESSORATO ALLA SANITA DIREZIONE CONTROLLO DELLE ATTIVITA SANITARIE Manuale Sistema Valutazione Attività Sezione del Manuale: Metodo di Lettura delle Matrici AZIENDE
DettagliU.O.S.D. DI CELIACHIA E MALATTIE MOTORIE DIGESTIVE - P.O. MARCIANISE
Periodo: Gennaio - Dicembre - 2011 TOTALI GENERALI PRODUTTIVITA' 25.720,14 31.405,69 26.570,38 26.397,60 COSTI 110.503,68 108.536,86 110.521,61 109.261,04 RAPPORTO PROD./COSTI 23,28 28,94 24,04 24,16 PRODUTTIVITA'
DettagliIl costo standard viene comunemente
Quali criteri per calcolare i costi standard in sanità viene comunemente definito come il costo di riferimento (nazionale, regionale, aziendale o relativo ad un network di aziende) predeterminato per realizzare
DettagliINDICE PARTE PRIMA L AMBIENTE ESTERNO E IL CONTESTO NORMATIVO
INDICE AUTORI PRESENTAZIONE INTRODUZIONE XIII XVII XIX PARTE PRIMA L AMBIENTE ESTERNO E IL CONTESTO NORMATIVO Capitolo Primo Scenari e modelli di competizione in Sanità 1.1 Premessa 1.2 Tipologie e caratteristiche
DettagliEquità ed accesso nella valutazione della performance delle Aziende Sanitarie Toscane
Equità ed accesso nella valutazione della performance delle Aziende Sanitarie Toscane Sara Barsanti e Sabina Nuti Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna di Pisa-Regione Toscana Priorità
DettagliIl VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie
Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Agenda Premessa Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario Creazione del valore
Dettagli7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenebilità della Sanità Pubblica
7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenebilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012 Utilizzare i costi standard per valutare gli investimenti in ambito radiologico
DettagliLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo
DettagliLa performance di ISMETT: efficienza nell uso delle risorse. Bruno Gridelli
La performance di ISMETT: efficienza nell uso delle risorse Bruno Gridelli STUDIO ALTEMS DI PERFOMANCE Proprio in applicazione di quel principio che vuole ogni scelta pubblica radicata in un giusto equilibrio
DettagliOrganizzazioni sanitarie e tecnologie: Health Tecnology Assestment TSRM dott. Alessandro BEUX
Organizzazioni sanitarie e tecnologie: Health Tecnology Assestment Rivoluzione o scoperta dell acqua calda! Technology Assesment Ambito di ricerca che si propone di combinare le molteplici dimensioni che
DettagliCORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO. Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi
CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO ANNO SCOLASTICO 2015 Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi Dott. Franco Caracciolo Dirigente Responsabile Ufficio Coordinamento Verifiche Prestazionali
DettagliStrategie applicate in ASL Biella
Strategie applicate in ASL Biella Ida Grossi Direttore Sanitario Angelo Penna Responsabile Programmazione Sanitaria Azienda Sanitaria Locale Biella 180.000 abitanti 82 comuni 1 Ospedale 450 posti letto
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss8 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 27.046 12,09% 250.762 249.309 246.474 242.302 239.832 236.618
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss22 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 40.726 16,50% 287.535 284.131 278.803 272.418 267.911 262.948
DettagliIl contesto nazionale
Il contesto nazionale Renato Botti Direzione Generale della Programmazione Sanitaria Roma, 11 Marzo 2015 Il PROGETTO It.DRG Progetto Mattone Evoluzione del sistema DRG nazionale - 2005 Collaborazione Ministero
DettagliIndicatori controllo attività di ricovero
Allegato n. 2 alla Delib.G.R. n. 29.12.2015 Indicatori controllo attività di ricovero Fonti dati: a. Flusso informativo Schede di Dimissione Ospedaliera File A; b. Modelli di rilevazione ministeriale HSP
DettagliECONOMIA AZIENDALE L'analisi dell'ambiente esterno: l'evoluzione del sistema sanitario italiano
ECONOMIA AZIENDALE L'analisi dell'ambiente esterno: l'evoluzione del sistema sanitario italiano (traccia II) Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è un sistema di tipo solidaristico istituito nel 1978
DettagliIl controllo di gestione attraverso la valutazione degli indici: occupazionale, case mix e durata della degenza
Il controllo di gestione attraverso la valutazione degli indici: occupazionale, case mix e durata della degenza Dr. Sandro Nati, Divisione di Ematologia Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino, Genova
Dettagli902. A.O. VERONA. Azienda. Variaz % Di Periodo. 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n)
Regione Azienda Veneto 902. A.O. VERONA 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 2. di cui popolazione >=65 anni (vuoto) 3. di cui %
DettagliDip. ONCOLOGICO E TECNOLOGIE AVANZATE\Gastroenterologia - Endoscopia Digestiva. Controllo di Gestione A.S.M.N
Dip. ONCOLOGICO E TECNOLOGIE AVANZATE\Gastroenterologia - Endoscopia Digestiva Controllo di Gestione A.S.M.N Gastroenterologia - Endoscopia Digestiva A ) DEGENZA ORDINARIA, DAY HOSPITAL, SPECIALISTICA
DettagliCosti Standard Ricoveri Ricerca edizione dei costi standard per DRG, regime di ricovero e disciplina di dimissione*
1 Network Italiano Sanitario per la condivisione dei costi standard (N.I.San.) Costi Standard Ricoveri Ricerca 2015 7 edizione dei costi standard per DRG, regime di ricovero e disciplina di dimissione*
DettagliL Azienda Ospedaliera di Verona
Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:
DettagliIndice - Rapporto Ospedale Venosa Annuale - v8.0
Indice - Rapporto Ospedale Venosa 2015 - Annuale - v8.0 SEZ. 1 SEZ. 2 SEZ. 3 SEZ. 4 SEZ. 5 SEZ. 6 SEZ. 7 SEZ. 8 SEZ. 9 SEZ. 10 Ospedale - Dati Economici Distrettuali (OR1) Ospedale Posti Letto per Unità
DettagliSTATISTICA IN OSPEDALE
STATISTICA IN OSPEDALE DESCRIVE GUIDA LA PROGRAMMAZIONE CONTROLLA L'ANDAMENTO DELL'ATTIVITA' RISORSE Umane Strutturali ATTIVITA' Ricovero Ambulatorio Pronto soccorso DEFINIRE GLI OBIETTIVI INVESTIMENTI
DettagliPresentazione. Ringraziamenti
00 romane (I-XVIII) III 22-09-2004 14:15 Pagina V Indice Autori Presentazione Ringraziamenti XI XIII XVI Capitolo 1 Il sistema sanitario e i processi di pianificazione 1 Premessa 1 Il sistema sanitario
DettagliASSISTENZA OSPEDALIERA IN REGIME DI RICOVERO. Presidi Ospedalieri e Cliniche Private Accreditate ANNO 2015
ASSISTENZA OSPEDALIERA IN REGIME DI RICOVERO Presidi Ospedalieri e Cliniche Private Accreditate ANNO 2015 Luglio 2016 Unità Operativa Complessa Flussi Informativi - Controllo di Gestione Direttore: dott:
DettagliAzienda USL 12 VIAREGGIO
Settore OSPEDALE Scheda di udget Area/Dipart. AREA MEDICA Incontro del 30 Gennaio Responsabile Dott.ssa Paola Lambelet Retribuzione Indicatore Note Target Peso Obiettivo Peso Area A e Audit, M&M, C14.2
DettagliIndicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2017.
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
DettagliIl calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo
Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo Marisa De Rosa 1 Congresso Nazionale SIFaCT Milano, 13 settembre 2013 CORE H24 per il riordino dell assistenza territoriale E un progetto
DettagliAzienda per i Servizi Sanitari n.3 Alto Friuli-Collinare Medio Friuli
Azienda per i Servizi Sanitari n.3 Alto Friuli-Collinare Medio Friuli IL CONTESTO AZIENDALE Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Autonomia sancita dall art. 116 della Costituzione Italiana Statuto speciale
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliCONVEGNO. Dott. Claudio Pilerci. Venezia 27 novembre Direzione Servizi Sanitari
CONVEGNO Ospedale ed innovazione organizzativa: Il ruolo della Day Surgery La Day Surgery e la Chirurgia Ambulatoriale nella Regione Veneto Dott. Venezia 27 novembre 2008 Contesto aumento della domanda
DettagliTHIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP. Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia?
THIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP La telemedicina come nuova risorsa delle Cure Primarie Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia? Dr. Michelangelo Bartolo Responsabile Telemedicina
DettagliOsservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
Mantenimento produzione 2012 numero ricoveri ricoveri numero day surgery day surgery numero prestazioni esterni Osservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* osservato 2013 differenza % 6.068.553 ± 2% ±126.798,89
DettagliIndicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2016.
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) per 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
DettagliROMA, 14 MAGGIO 2015 VII RAPPORTO SULLA CONDIZIONE ASSISTENZIALE DEI MALATI ONCOLOGICI
La Rete Oncologica Lombarda ROMA, 14 MAGGIO 2015 VII RAPPORTO SULLA CONDIZIONE ASSISTENZIALE DEI MALATI ONCOLOGICI BIBLIOTECA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA SALA DEGLI ATTI PARLAMENTARI ANTONIO AGLIONE DELEGATO
DettagliNuovi modelli di servizi
L'OSPEDALE I N EVOLUZI ONE CONTI NUA: la progettazione di un sist ema adattativo e complesso Nuovi modelli di servizi Dr.ssa Silvia Briani Direttore sanitario Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Pisa
DettagliDRGs: trasparenza, efficienza, qualità
1 DRGs: trasparenza, efficienza, qualità Come noto il sistema dei DRGs (Diagnosis-related groups) è stato sviluppato agli inizi degli anni '70 da alcuni ricercatori dell'università di Yale, con l'obiettivo
DettagliIL SISTEMA DI REPORTING. Università degli Studi di Ferrara
IL SISTEMA DI REPORTING Università degli Studi di Ferrara 1 Sommario Perché il reporting? Caratteristiche di buon report Tipologie di reports Caratteristiche delle informazioni dei reports 2 Perché il
DettagliLA DETERMINAZIONE DEL COSTO DI PRODOTTO
LA DETERMINAZIONE DEL COSTO DI PRODOTTO DIRECT COSTING = SI CONSIDERANO SOLO I COSTI VARIABILI FULL COSTING = SI CONSIDERANO SIA I COSTI VARIABILI CHE QUELLI FISSI T R A D I Z I O N A L I A BASE UNICA
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali Primi indicatori ministeriali Anno 2008 Fonte dati: Ministero e database SDO 2008 A cura del Laboratorio
DettagliIndicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2017. Azienda: PARMA
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
DettagliAzienda: AOSPU MODENA
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
DettagliMisurare per decidere
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI Azienda Ulss n. 3 Bassano del Grappa Michela Piccinini Servizio Controllo di Gestione e Controllo Interno IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
DettagliGli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.
Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012 Isabella Giusepi 1 Agenda Coerenza della risposta idonea al bisogno di
DettagliDipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale
Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione 0 Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE SALUTE MENTALE E SANITÀ
DettagliSEGNALAZIONI DI DISSERVIZIO I trimestre 2017 SINTESI. Scritte Verbali Totale
SEGNALAZIONI DI DISSERVIZIO I trimestre 07 SINTESI Scritte Verbali Totale I trimestre 07 0 5 Reclami scritti Reclami verbali Reclami totali Trimestri 07 06 diff. Diff % 07 06 diff. Diff % 07 06 diff. Diff
DettagliLA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
CONVEGNO REGIONALE C.A.R.D. VENETO Padova 5 aprile 2013 LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
Dettaglifonte:
ALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA DEFINIZIONE NUMERATORE DENOMINATORE RIFERIMENTO >= 10 % Integrazione ospedale territorio Percentuale di ultra sessantacinquenni sottoposti a valutazione multidimensionale
DettagliLa centralizzazione come elemento di sicurezza per i pazienti
INCONTRO REGIONALE Istituto Oncologico Veneto IRCCS PADOVA Aula magna 5 febbraio 2013 La centralizzazione come elemento di sicurezza per i pazienti Maria Giacobbo Direttore Sanitario Istituto Oncologico
DettagliIL PROGETTO MATTONI DEL SSN
IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con
DettagliRete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie
Rete Pneumologica PSR 2008-2010 nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Aree tematiche di interesse. Una analisi accurata dell incidenza delle Malattie Respiratorie in Liguria, in termini di severità,
DettagliMalattia Venosa Cronica
Grazia Dipaola Malattia Venosa Cronica IMPATTO SOCIO-SANITARIO MALATTIA VENOSA CRONICA 4 posto tra le malattie croniche ULCERE VENOSE 55-70% Nautilus survey on chronic venous diseases Agus GB, Jawien A,
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* osservato 2013 differenza % Mantenimento produzione 2012 9.094.254,51 ± 2% 181.885 15,00 7.967.866,90-1.126.387,61-12,39 3 numero ricoveri 1.972,00 1.846,00-126,00-6,39
DettagliCalcolo del fabbisogno infermieristico
Organizzazione della Professione Infermieristica Calcolo del fabbisogno infermieristico Docente Francesco Cervasio L Organizzazione Mondiale della Sanita sottolinea quanto sia importante. assicurare la
DettagliINDICATORI DELL ASST DI PAVIA SELEZIONATI IN RIFERIMENTO AL DM 70 /2015
MONITORAGGIO DEGLI INDICATORI DI ESITO DELL AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DI PAVIA (ex Azienda ospedaliera della provincia di Pavia) DERIVATI DAL PROGRAMMA NAZIONALE ESITI ED. 2015 (riferiti ai
DettagliDipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale
Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE TUTELA SALUTE MENTALE DIPARTIMENTI
DettagliIL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI OSPEDALI BASATO SUI DRG: IL CONTESTO INTERNAZIONALE
IT-DRG meeting Roma, 11 Marzo 2015 IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI OSPEDALI BASATO SUI DRG: IL CONTESTO INTERNAZIONALE Luca Lorenzoni Directorate for Employment, Labour and Social Affairs
DettagliIndice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Introduzione Origini ed evoluzione del controllo direzionale nella letteratura italiana e
DettagliDall approccio Lean a quello della Medicina del Valore Evidenze e criticità dell ospedale Karolinska
Dall approccio Lean a quello della Medicina del Valore Evidenze e criticità dell ospedale Karolinska UP TO DATE IN FLEBOLOGIA Pamela Mazzocato, PhD Medical Management Centre (MMC) 24 11 2016 SCARSA PIANIFICAZIONE,
DettagliPresidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli
Presidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore D.S.M: Dott. Pierangelo Martini Ospedale Belcolle
DettagliIndicatori per il governo clinico Tumore della mammella. Eugenio Paci UO Epidemiologia Clinica e Descrittiva Registro Tumori della Regione Toscana
Indicatori per il governo clinico Tumore della mammella Eugenio Paci UO Epidemiologia Clinica e Descrittiva Registro Tumori della e Toscana since 1985 Cancer Registry (1.167.000 pop.) RTT and since Cancer
DettagliPlanimetria nuovi ambulatori
Planimetria nuovi ambulatori Planimetria nuovo blocco operatorio una della due nuove sale operatorie Collocazione dell Ospedale San Giuseppe di Cairo sul territorio Provinciale Dotazione posti letto dell
DettagliASL DELLA PROVINCIA DI LODI GOVERNO DELLA DOMANDA SANITARIA
ASL DELLA PROVINCIA DI LODI GOVERNO DELLA DOMANDA SANITARIA Prof. G. Broich Direttore Generale ASL della Provincia di Lodi Asl della Provincia di Lodi - Dipartimento PAC Funzione di supporto al coordinamento
DettagliCOMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO
PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO Considerando i presupposti storici relativi ai presidi dell Asl è intenzione dell Azienda individuare in ogni stabilimento ospedaliero
DettagliLa Contabilità dei costi e il sistema di Controllo di gestione. Chiara Oppi Prof.ssa Emidia Vagnoni. Università di Ferrara.
La Contabilità dei costi e il sistema di Controllo di gestione Chiara Oppi Prof.ssa Emidia Vagnoni 1 I sistemi di P&C Sono strumenti di governo interno utilizzati dalle aziende per formulare e articolare
DettagliPROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA
PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:
DettagliIndice - Rapporto Ospedale Lagonegro Annuale - v8.0
Indice - Rapporto Ospedale Lagonegro 2015 - Annuale - v8.0 SEZ. 1 SEZ. 2 SEZ. 3 SEZ. 4 SEZ. 5 SEZ. 6 SEZ. 7 SEZ. 8 SEZ. 9 SEZ. 10 SEZ. 11 SEZ. 12 SEZ. 13 SEZ. 14 Ospedale - Dati Economici LAGONEGRO (OR1)
Dettaglicon quelli economico-organizzativi è sempre più preminente e percepita.
Presentazione Per effetto del Decreto del Ministero della Salute 18 dicembre 2008 (GU n. 56 del 9 marzo 2009), a partire dal 1 gennaio 2009, è stata disposta l adozione, sull intero territorio nazionale,
DettagliROMA - Programma Dettagliato delle Lezioni. Executive Master
Executive Master MASTER in MANAGEMENT DELLE AZIENDE SANITARIE Pianificazione, Gestione Strategica e Controllo in un nuovo contesto sanitario In aula a Roma dal 04/11/2017 ROMA - Programma Dettagliato delle
DettagliInnovatività per i pazienti
Innovatività per i pazienti Attenzione crescente alla qualità di vita Allungare la speranza di vita post-diagnosi Considerare la qualità del tempo guadagnato Contenere i costi sociali diretti e indiretti
DettagliHPH nella governance delle strutture sanitarie
GOVERNO CLINICO DEI PERCORSI RIABILITATIVI IN ESITI DI INTERVENTO DI ELEZIONE DI HPH nella governance delle strutture sanitarie ASS1: S.S.D. Riabilitazione Casa di Cura Salus: Ornella Livic, R. I. U.O.
DettagliDomenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto
Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Una programmazione a lungo termine PSSR (2012) SCHEDE OSPEDALIERE
DettagliCENTRI DI ASSISTENZA PRIMARIA, PARTE DA ARONA IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE
COMUNICATO STAMPA Arona, 20 settembre 2012 CENTRI DI ASSISTENZA PRIMARIA, PARTE DA ARONA IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE Parte da Arona il percorso di sperimentazione dei Centri di Assistenza Primaria (CAP)
DettagliMETODOLOGIA DI VALUTAZIONE PIANI DI FABBISOGNO PERSONALE
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE PIANI DI FABBISOGNO PERSONALE Ai fini di quanto previsto dalla legge 208/2015, art. 1, commi 541 e seguenti, il Ministero della salute ha elaborato una metodologia di valutazione
DettagliOspedale Sandro Pertini
Ospedale Sandro Pertini U.O.C di Medicina Interna 1 Direttore Michele Concezzi GOVERNO DELLA DOMANDA IN ECOCARDIOGRAFIA Il parere del richiedente ospedaliero 30 Settembre 2010 Roma Giuseppe Vairo Legenda
DettagliLezione 10 LA SANITÀ
Lezione 10 LA SANITÀ 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Ragioni dell intervento pubblico nella sanità Modelli di organizzazione del servizio sanitario La sanità in Italia 2 1 NATURA DEL SERVIZIO SANITÀ Sanità e
DettagliLE MALATTIE RESPIRATORIE, NEUROLOGICHE E GASTROINTESTINALI NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE.
LE MALATTIE RESPIRATORIE, NEUROLOGICHE E GASTROINTESTINALI NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. A cura di Unità Operativa Complessa Osservatorio Epidemiologico In base agli anni potenziali di vita persi
DettagliI Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento
Bologna 18 maggio 2016 I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Marina Ferri Servizio farmaceutico APSS Trento Dati di contesto 537.416 abitanti 363 MMG 78 PdF 7 ospedali 2.141 posti letto
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliIl modello di riparto del fondo sanitario regionale tra le aziende sanitarie della Regione prevede:
Allegato alla Delib.G.R. n. 40/25 del 7.8.2015 Il sistema di allocazione del fondo sanitario regionale tra le aziende del sistema sanitario regionale. Il modello di riparto del fondo sanitario regionale
DettagliMaria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA
Maria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA NUMERI VITA MEDIA IN ITALIA : M 80,1 F 84,7 anni Nel 2030 il 21x1000 sara ultranovantenne Nel 2050 il 30% della popolazione > 65 anni numero di anziani
Dettagli