Effetto della morfologia sull accuratezza in scrittura: uno studio in bambini normolettori e con dislessia
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- Bernadetta Caselli
- 7 anni fa
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1 Effetto della morfologia sull accuratezza in scrittura: uno studio in bambini normolettori e con dislessia Paola Angelelli*, +Chiara Valeria Marinelli e **Cristina Burani *Università del Salento; +Università di Roma La Sapienza IRCCS Fondazione Santa Lucia **ISTC-CNR Roma
2 Background Ψ Diversi lavori hanno mostrato che la lettura morfologica è disponibile ed efficiente in bambini italiani normolettori e con dislessia:
3 Background Ψ Diversi lavori hanno mostrato che la lettura morfologica è disponibile ed efficiente in bambini italiani normolettori e con dislessia: Ψ La lettura di non parole composte da una radice e un suffisso (es. DONN-ISTA) è più veloce e accurata rispetto a non parole semplici (es. DENNOSTO) (Burani et al. 2002, 2008; Traficante et al., 2011)
4 Background Ψ Diversi lavori hanno mostrato che la lettura morfologica è disponibile ed efficiente in bambini italiani normolettori e con dislessia: Ψ La lettura di non parole composte da una radice e un suffisso (es. DONN-ISTA) è più veloce e accurata rispetto a non parole semplici (es. DENNOSTO) (Burani et al. 2002, 2008; Traficante et al., 2011) Ψ La struttura morfologica facilita anche la lettura delle parole (es. FIOR-AIO), prevalentemente nei lettori più giovani e nei dislessici (Burani et al., 2008).
5 Background Ψ Diversi lavori hanno mostrato che la lettura morfologica è disponibile ed efficiente in bambini italiani normolettori e con dislessia: Ψ La lettura di non parole composte da una radice e un suffisso (es. DONN-ISTA) è più veloce e accurata rispetto a non parole semplici (es. DENNOSTO) (Burani et al. 2002, 2008; Traficante et al., 2011) Ψ La struttura morfologica facilita anche la lettura delle parole (es. FIOR-AIO), prevalentemente nei lettori più giovani e nei dislessici (Burani et al., 2008). Ψ La facilitazione morfologica sembra dovuta alla possibilità di utilizzare unità lessicali più piccole della parola intera, troppo complessa come unità di lettura per i lettori meno abili.
6 Background Ψ Il ruolo della morfologia nella scrittura è stato meno indagato rispetto a quello nella lettura, soprattutto in lingue con ortografia trasparente. Ψ Si può comunque ipotizzare un ruolo della morfologia nei casi di coinvolgimento del lessico nella scrittura. Nello sviluppo delle abilità di scrittura in italiano è stato riscontrato un utilizzo precoce della strategia di scrittura lessicale, anche se vi sono evidenze di una supremazia della procedura sub-lessicale (Notarnicola et al., 2012)
7 Nelle ortografie opache Ψ La conoscenza della composizione morfologica aiuta a scrivere la ortografia corretta della parola nei casi di non trasparenza della ortografia rispetto alla fonologia/pronuncia della parola.
8 Nelle ortografie opache Ψ (Kemp, 2006): bambini di 7 aa scrivono meglio il suono /z/ (più alternative possibili di spelling: -s, -z, -zz) nelle parole a due morfemi (NOISY da NOISE) rispetto a quelle come BUSY, per la quale non ci sono radici a cui far riferimento Ψ (Bryan 2005): bambini di aa sfruttano il principio della «coerenza/costanza» della radice nelle forme derivate anche quando c èc un cambiamento nella fonologia (ad es. scrivono correttamente /saɪn/ come.. SIGN (e non SINE) se conoscono la parola derivata SIGNAL
9 ...e nei dislessici/disortografici? Ψ Egan e Tainturier (2011) riscontrano nei bambini dislessici specifiche difficoltà nell uso della morfologia nello spelling: Ψ Deficit di morfologia flessiva: i dislessici hanno difficoltà nell acquisizione della flessione -ed (pronunciabile /d/, /t/) nel participio passato dei verbi, a causa di un disturbo fonologico che si ripercuote nella scrittura. Ψ Usano di meno le relazioni morfologiche tra le parole: l analisi della «coerenza/costanza» tra radici e forme flesse (tune( vs tuned; face vs faced) ) mostrava i dislessici produrre meno risposte coerenti.
10 ...e nei dislessici/disortografici? Ψ Bourassa et al. 2006: i bambini con dislessia (9-14 aa) sfruttano, in una certa misura, la morfologia nello spelling, mostrando una certa conoscenza del principio morfologiche che la radice mantiene il suo spelling in una famiglia di parole (es: needed scritto meglio di spider) Ψ Tsesmeli e Seymour (2009) mostrano che un training morfologico di adolescenti dislessici li aiuta a superare i loro deficit di tipo fonologico e migliora significativamente la loro scrittura
11 e e nelle ortografie trasparenti? Ψ Defior et al. (2008) studiano in bambini normolettori di 1^-3^ primaria spagnoli l accuratezza l nella scrittura di lettere silenti nella pronuncia andalusa (la s s dei nomi plurali e delle forme verbali) la cui presenza è determinata dalla morfologia Ψ Già a partire dalla seconda elementare i bambini iniziano ad usare l informazione l morfologica scrivendo più correttamente gli stimoli con una -s s motivata morfologicamente (plurali e verbi > parole di controllo).
12 e e nelle ortografie trasparenti? Ψ Lehtonen et al (2005) studiano bambini di 1^ elementare finlandesi e riscontrano che i morfemi sono unità linguistiche che aiutano il processo di parsing morfemico molto precocemente Ψ In parole a due morfemi, riscontrano che lettere target (LL, SS) presenti nella flessione sono scritte significativamente meglio rispetto a quelle presenti nella radice (v. italiano EZZA) Ψ La struttura morfologica del linguaggio genera un sistema lessicale organizzato in rappresentazioni basate sui morfemi e le flessioni risentono di un apprendimento basato sulla frequenza
13 ...e nei dislessici/disortografici? Ψ Diamanti et al. 2013: i bambini con dislessia, nella scrittura di parole morfemiche hanno prestazioni simili al gruppo dei controlli appaiato per abilità di scrittura. Ψ Usufruiscono della facilitazione morfologica anche se in ritardo.
14 Scopi del presente studio Ψ In una ortografia trasparente come l italiano, l l informazione morfologica è una risorsa che viene sfruttata nello spelling così come in lettura? Ψ E utilizzata in modo diverso a seconda del grado di scolarizzazione dei bambini e a seconda della frequenza delle radici e dei suffissi che compongono la parola? Ψ I bambini con deficit di lettura e scrittura sono favoriti nello spelling di parole scomponibili in unità lessicali più piccole come radice e suffisso?
15 Il presente studio 1.Normolettori di 3^ (N=24) e 5^ (N=45) elementare 2.Dislessici/disortografici di 3^ (N=10) elementare Genere Età Raven M F media SD media SD Controlli 3^ Controlli 5^ Dislessici 3^ Valutazione delle abilità di lettura e scrittura -Prove di lettura MT (Cornoldi & Colpo, 1998) -Prova di lettura di Parole e Non Parole (Zoccolotti et al. 2005) -Test per la diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva (DDO; Angelelli et al. 2008)
16 Prova sperimentale PAROLE 3 set di 15 parole di bassa frequenza; lunghezza: lettere HH: : derivate con radice e suffisso di alta frequenza (es. BESTI-ALE; BRUTT-EZZA) LL: : derivate, radice e suffisso di bassa frequenza (es. BEFF-ARDO; AGRUM-ETO) ND: : non derivate (es. CAPARBIO; ARAGOSTA) NON PAROLE 2 set di 16 non parole; lettere R + S + : radice e suffisso realmente esistenti (es. LAMPAD-ISTA) R - S - : sequenze ortografiche non esistenti come morfemi (es. LIVONOSTO)
17 Normolettori: spelling CLASSE F(1,1524)=13.38 P<.0001 CLASSE F(1,1084)=6.20 P<.05 MORFOLOGIA F(1,1084)=6.30 P<.05 Parole Non parole MORFOLOGIA F(1,1084)=6.34 P<.05 28% 28% 24% 24% 20% 20% % errori 16% 12% 8% 4% 0% HH LL ND 3A 5A % errori 16% 12% CLASSE 8% 4% 0% r-s- R - S - R r+r+ + S + 3A 5A
18 normolettori: reading MORFOLOGIA X CLASSE F(2,1524)=3.04 P<.05 3^ HH > LL e ND; LL = ND 5^ HH > LL e ND; LL < ND CLASSE F(1,1524)=4.56 P<.05 MORFOLOGIA F(2,1524)=10.56 P<.0001 Parole Non parole MORFOLOGIA F(1,1084)=12.75 P<.05 28% 28% 24% 24% 20% 20% % errori 16% 12% 8% 3A 5A % errori 16% 12% 8% 3A 5A 4% 4% 0% HH LL ND 0% Rr-s- - S - R r+r+ + S +
19 Dislessici vs normolettori: spelling CLASSE F(1,1119)=19.69 P<.0001 MORFOLOGIA F(2,1119)=2.72 P<.06 HH > LL e ND CLASSE F(1,796)=30.48 P<.0001 MORFOLOGIA F(1,1796)=5.96 P<.05 Parole Non parole 70% 70% 60% 60% 50% 50% % errori 40% 30% 20% CONTROLLI DIX % errori 40% 30% 20% CONTRO LLI DIX 10% 10% 0% HH LL ND 0% Rr-s- - S - r+r+ R + S +
20 Dislessici vs normolettori: reading GRUPPO F(1,1129)=30.56 P<.0001 MORFOLOGIA F(2,1129)=9.11 P<.0001 HH > LL e ND Parole GRUPPO F(1,796)= P<.0001 MORFOLOGIA F(1,796)=8.71 P<.01 Non parole 70% 60% 70% 60% 50% 50% % errori 40% 30% 20% CONTROLLI DIX % errori 40% 30% 20% CONTROL LI DIX 10% 10% 0% 0% HH LL ND Rr-s- - S - r+r+ R + S +
21 Conclusioni Ψ L informazione morfologica è una risorsa anche per lo spelling in italiano Ψ Nella scrittura di stimoli nuovi entrambi i gruppi di bambini normolettori beneficiano delle presenza di costituenti morfemici. Ψ I bambini con dislessia, per avendo prestazioni generalmente inferiori, mostrano la stessa facilitazione. Ψ Nella scrittura di parole, i risultati sono meno evidenti, e la facilitazione morfologica sembra limitata ai bambini con più scarse abilità di letto-scrittura.
22 Conclusioni Ψ Nella lettura di stimoli nuovi sia dislessici che normolettori beneficiano della presenza morfemi realmente esistenti. Ψ Nella lettura di parole quelle composte di radici e suffissi di alta frequenza sono lette meglio delle non derivate, da tutti i gruppi, indipendentemente dalle abilità di lettura. Ψ Con bambini più piccoli (dislessici e normolettori) non sembrano utilizzare il parsing morfologico, mentre i più grandi mostrano un effetto inibitorio (il parsing avviene ma induce maggiormente in errore)
23 Conclusioni Ψ I dati di lettura sono coerenti con molti altri che mostrano come la lettura morfologica sia presente e facilitante nei bambini italiani, soprattutto in quelli meno abili (Burani. 2002; Burani 2008; Marcolini et al. 2011; Traficante et al. 2011), e evidenziano che la facilitazione è presente solo se le unità morfologiche sono sufficientemente frequenti e conosciute dal bambino. Ψ Il presente studio mostra come la scomposizione morfologica della parola faciliti anche lo spelling nei bambini con minori capacità di letto-scrittura. Ψ I training morfologici posso essere usati per potenziare i metodi di insegnamento classici, cosi come le strategie riabilitative della dislessia e disortografia evolutive
24 Trova l intrusol alto altissimo altezza altare Completa la frase GELATO Mio zio fa di mestiere il. Trova il nome Come si chiama un uomo che canta?
25 Grazie!
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