Fondazione Istud - 25 novembre 2011 Gabriele Barbaresco, Area Studi Mediobanca

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1 Quarto Capitalismo e Grande Industria Fondazione Istud - 25 novembre 2011 Gabriele Barbaresco, Area Studi Mediobanca

2 I parametri dimensionali Fatturato > 15mln < = 330mln > 330mln < = 3mld Dipendenti Da 50 a 499 Medie imprese (junior) Oltre 499 Imprese medio-grandi (senior) 2

3 La prima sistematizzazione accademica: Andrea Colli (2002) 3

4 Il Quarto Capitalismo: sulle ceneri della grande industria e con le radici nei distretti 1 Le prime grandi imprese (fine 800) 2 Il capitalismo di Stato (1933) 3 I distretti (1960/1970) 4 Le medie imprese e altro (anni 1990) 4

5 Un mutamento epocale nel modo di concepire la produzione: dal fordismo al TPS Henry Ford, simbolo della produzione di massa e dell organizzazione scientifica del lavoro; introdusse la catena di montaggio nel 1913 l operaio medio... desidera un lavoro nel quale non debba erogare molta energia fisica, ma soprattutto... nel quale non debba pensare Henry Ford, 1922 Taiichi Ohno, nato in Manchuria, oggi Cina; entrò in Toyota nel 1932 e inventò la produzione snella (Toyota Production System) una squadra vincente combina un buon lavoro di gruppo con le capacità e il talento dei singoli Taiichi Ohno,

6 Fine anni 70, la grande impresa non assorbe più risorse umane (downsizing) Indice del numero di dipendenti delle grandi imprese

7 e riduce il proprio contributo alla ricchezza PIL e valore aggiunto, base 1974=100; differenze percentuali scala di dx PIL VA GI Pubblica VA GI Privata Minore crescita della GI in p.p. p (scala dx) Fonte: Becattini G., Coltorti F. [2004], Aree di grande impresa ed aree distrettuali nello sviluppo post-bellico dell Italia: un esplorazione preliminare, in Rivista Italiana degli Economisti, n. 1 7

8 La genesi del Terzo e Quarto Capitalismo La grande impresa entra in crisi, in Italia, a metà degli anni 70 Tramonta il modello fordista e con esso la chimera dei rendimenti di scala crescenti ad libitum; la domanda del consumatore si segmenta: da pochi bene indifferenziati a molti beni personalizzati Si affaccia un homo novus : l imprenditore distrettuale, ricco di inventiva, ma povero di capitali La deverticalizzazione della grande impresa e l avvento del modello distrettuale segnano il passaggio dell economie di scala interne a quelle esterne ; si compete per sistemi di imprese legate dalla appartenenza territoriale e da rapporti di fornitura La proiezione delle imprese del Quarto Capitalismo è internazionale, ma forte resta il radicamento al territorio che fornisce e rigenera le risorse professionali e rinsalda il contesto delle relazioni sociali Si afferma un nuovo modello di impresa, leggera (anche finanziariamente), meccanizzata, flessibile, basata sui rapporti di filiera e su produzioni di nicchia nella quale le imprese sono quasi monopoliste, innovando continuamente in mercati che sono tuttavia aperti a potenziali concorrenti italiani ed esteri ; la dimensione aziendale è determinata dalle nicchie e le opzioni di crescita sono legate alla volontà imprenditoriale di presidiare più nicche Il focus è sull innovazione di prodotto, non di processo 8

9 Il vuoto lasciato dalla GI viene colmato dai distretti Quote percentuali degli addetti manifatturieri e del valore aggiunto dell industria in s.s Province di GI Province distrettuali Province di GI Province distrettuali Fonte: Becattini G., Coltorti F. [2004], Aree di grande impresa ed aree distrettuali nello sviluppo post-bellico dell Italia: un esplorazione preliminare, in Rivista Italiana degli Economisti, n. 1 9

10 Chi fur li maggiori tui? MI e luoghi distrettuali NEC + Lombardia 80% Piemonte e Liguria 10% Lazio e Sud 10% 10

11 Medie imprese italiane: dialettali e poliglotte "Vere" Medie imprese Le controllanti estere (18% delle MI potenziali) hanno sede in Proprietà straniera ca Grandi gruppi italiani ca Controllano società estere (30% del totale), di cui 355 manifatturiere (20% delle estere) con sede in America 18% Altri UE 16% Eurozona 53% Resto del mondo 2% Svizzera 7% Africa e Asia 4% Altri UE 4% Est UE 20% America Cina 15% Eurozona 32% 13% Africa e Asia (ex Cina) 7% Est europeo non UE 5% Svizzera 3% Oceania 1% 11

12 Lean production ergo Lean finance Valori in % del totale attivo tangibile; ,9 36,66 45,3 44,1 63,4 54,7-32,5-26,4-26,0-20,7-46,8-48,0-45,1-25,6-28,9 Medie imprese Multinazionali europee Maggiori multinazionali italiane CNT DF a m/l DF a breve Attivi circolanti Attivi immobilizzati 12

13 non solo in Italia Valori in % del totale attivo tangibile; ,4 63,7 48,2 28,6 36,3 51,8-21,1-17,1-61,8-34,6-22,6-42,8-22,8-17,5-59,7 Germania Italia Spagna CNT DF a m/l DF a breve Attivi circolanti Attivi immobilizzati 13

14 Che cosa NON è il quarto capitalismo Uno stato transitorio nella crescita dimensionale: quando le imprese si specializzano organizzandosi per fasi la dimensione non è rilevante e dipende dal tipo di produzione e dallo specifico mercato (nicchia) Un insiemei di imprese dbli deboli perché controllate t da famiglie: il controllo familiare assicura una presa diretta sul management e la pronta adozione delle scelte strategiche più appropriate in un ottica di lungo periodo. Il controllo familiare favorisce inoltre il radicamento sul territorio. Le imprese inefficienti perché guidate da eredi inadeguati vengono eliminate dai competitorche operano sullo stesso mercato Un insieme di imprese deboli perché troppo piccole: l organizzazione a sistema consente di frazionare i fabbisogni finanziari tra i diversi partecipanti alla filiera. Gli investimenti vengono prevalentemente autofinanziati. Il ricorso alla borsa è raro e avviene solo in presenza di operazioni che producono una discontinuità nel livello dimensionale che tuttavia resta intermedio Un fenomeno irrilevante per il benessere del Paese 14

15 La nicchia determina la dimensione Ultraflex, 65 dipendenti: d leader mondiale nei componenti per nautica con 200 mila pezzi/anno Grafica Veneta, 180 dipendenti: 100 milioni di libri/anno Tesmec, 350 dipendenti: linee elettriche e macchine per scavo in oltre 100 paesi Albini Group, dipendenti: made in Italy, nuove varianti di tessuto in ogni stagione Elica, dipendenti: 17 milioni/anno di cappe e motori 15

16 Il Quarto capitalismo: opera in nicchia, ma non è un fenomeno di nicchia Manifattura VA delle società di capitale 2007 GI estere 13,0 Medio-grandi 10,3 4 capitalismo con l indotto 40-50% Gruppi maggiori 84 8,4 Medie imprese 18,3 Piccole imprese 50,0 0 Stime su dati Mediobanca e Unioncamere 16

17 Forse i problemi sono (anche) altrove: Grande industria, Grande assente? ( ) mln, prezzi al produttore, valori % Beni manifatturieri prodotti in prevalenza da Prezzi correnti Quantità Grandi imprese 31,3-11,8 Distretti e Quarto Capitalismo 68,7 111,8 Totale manifattura 100,0 100,0 17

18 Valore aggiunto: medie imprese e gruppi maggiori Indice 1995=100; dati Mediobanca a prezzi correnti nel 2010: medie imprese 144, gruppi maggiori , Medie imprese: - 7,0% 150,0 Medio-grandi: - 11,3% Gruppi maggiori: - 18,1% 140,0 130,00 120,0 110,0 100,0 90,0 80,0 70, Gruppi maggiori italiani Medie imprese 18

19 Motore di sviluppo: saldi export import Manifattura - mln e Distretti e 4 capitalismo Grandi imprese Elaborazioni su dati Istat (esclusi coke e derivati raffinazione) 19

20 Dove bisognerebbe essere grandi non lo siamo Net sales 2009 ( mld) , , ,4 35,9 33, ,6 15, Germany France UK Italy Spain Scandinavia Benelux Switzerland 0 Industrials Telecommunications Utilities Net sales as % of GDP 20

21 e se togliamo Stato, ex Stato ed estero resta poco Fatturato 2010, mld 98,5 90,1(*) 71,9 27,1 18,7 11,3 7,8 7,7 6,6 5,8 4,8 4,8 4,8 4,6 4,3 3,9 2,6 2,4 EN Exor Enel Telecom Italiaa Finmeccanica a Tenaris+Ternium Riva STM Ferrero Barillaa Fincantierii Danielii Luxottica Italcementi Pirellii Cofide Prysmian Parmalat I A controllo statale * Compresa Chrysler 21

22 Le dubbie ricadute sul benessere delle MSEs... Variazioni % dei dipendenti, ,7-29,2 2 43,6 1,8 0,4 7,8 14,2 34,0 21,1 11,5 22,1-2,8-8,3-10,7-12,3-25,1-32,3 2,2 0,1-16,7 11,6 12,1-1, ,0 Benelux Francia Germania Italia Svizzera UK Europa Nord America Var % totale t Var % home country Var % estero 22

23 mettono d accordo pubblico e privato Variazioni % dei dipendenti, , ,2 56 5,6 16, ,9 Società pubbliche -12,3 Società private Var % totale t Var % home country Var % estero 23

24 ma sono il dazio da pagare se si compete sui costi MNEs manifatturiere, 2009; in rapporto all area russo-asiatica Costo del lavoro (volte) Valore aggiunto (volte) Francia 2,7 1,7 Germania 30 3,0 16 1,6 Italia 2,8 1,3 UK 2,8 2,7 USA 3,3 2,2 Svizzera 3,0 2,6 24

25 Le stranezze di casa nostra: le medie imprese crescono nonostante il fisco. 45,5 32,9 27, Medie imprese Grandi imprese italiane Multinazionali europee 25

26 che mostra uno strano accanimento MI per le quali è disponibile il dettaglio fiscale; 2008 Tax rate medio = 38,8% di cui: Ires = 27,0% Irap = 11,8% , ,5 31,8 5,3 8,5 12,6 26,4 27,0 25,5 29,0 31,4 26, Irap (%) Ires (%) N. imprese 26

27 MI italiane meno solide, ma con un fisco più leggero Modello di scoring R&S-Unioncamere, dati 2006 BB BB+ 19,0 2,5 66,9 59 5,9 27,1 60 6,0 Germania Italia Spagna Inv. Grade Intermedie Fragili BB+ Ipotizzando che il risparmio fiscale derivante dalla tassazione delle MI italiane come le GI (circa 7mld tra 1999 e 2006) fosse stato trasferito nei mezzi propri, le MI italiane avrebbero guadagnato un notch, da BB a BB+ 78,5 78,5 BBB 49,5 44,6 BBB BB+ 70,8 66,9 19,0 27,3 27,1 2,5 1,9 6,0 Germania Italia Spagna Inv. Grade Intermedie Fragili 27

28 Il Premio: un iter articolato Le Principali società Italiane Parametri dimensionali Imprese del Quarto Capitalismo Imprese del Quarto Capitalismo Parametri di crescita e redditività Classifica imprese c.d. dinamiche Classifica imprese c.d. dinamiche Ulteriori parametri triennali Imprese candidate al Premio Mediobanca Imprese candidate al Premio Mediobanca Istruttoria e Comitato Tecnico Due imprese vincitrici it i i 28

29 I criteri algoritmici, utili ma Dal 1999 per le imprese c.d. junior e dal 2007 per le senior, l US Mediobanca pubblica la classifica delle imprese dinamiche. Si tratta di società industriali o di servizi a contenuto industriale, che hanno centrato obiettivi di crescita: incremento dlf del fatturato t pari ad almeno il 20% nell ultimo lti anno e sul 2007 solo per l ed (anche per effetto di acquisizioni) redditività: incidenza dell utile sul fatturato pari ad almeno il 4% straordinari) (al netto di proventi Sono criteri molto stringenti, ma la candidatura al Premio richiede di più: redditività minima (4% U/F) in ognuno degli ultimi tre anni e crescita complessiva del fatturato pari al 40% nell ultimo triennio; per l ed si è sospeso il vincolo di crescita minima del fatturato del 20% nell ultimo esercizio coincidente con l anno di crisi

30 non basta essere bravi sulla carta Un team di analisti stende un profilo dell impresa candidata, attraverso la raccolta e l elaborazione di informazioni pubbliche (nel mese di gennaio) La società viene visitata e si tiene un colloquio con i vertici aziendali per la raccolta di informazioni i i riservate, anche attraverso un questionario i preventivamente t inviatoi Il dossier finale viene condiviso con l azienda, che lo approva formalmente Tutti i dossier approvati sono trasmessi al Comitato, composto dai soli membri esterni del CT R&S, accademici di fama e certamente indipendenti da Mediobanca Il Comitato con giudizio inappellabile dichiara due vincitori, uno ciascuno per le categorie junior e senior (ogni anno entro la prima decade di aprile) Il premio è consegnato presso Mediobanca durante un convegno in cui le due aziende premiate testimoniano la propria storia di successo (in maggio) 30

31 Gli happy few: imprese dinamiche e candidate al Premio Edizione 2006/07 Edizione 2007/08 Edizione 2008/09 Edizione 2009/10 Edizione 2010/11* Edizione 2011/12* Totale censito Dinamiche Junior Senior 46 (3,1%) 21 (1,4%) 25 (1,7%) 64 (4,2%) 31 (2,0%) 33 (2,2%) 35 (2,3%) 16 (1,1%) 1%) 19 (1,2%) 27 (1,8%) 8 (0,5%) 19 (1,3%) 8 (0,5%) 2 (0,1%) 6 (0,4%) 24 (1,6%) 29 (0,6%) 15 (1,0%) Premio Junior Senior 17 (1,1%) 6 (0,4%) 11 (0,7%) 27 (1,8%) 11 (0,7%) 16 (1,1%) 17 (1,1%) 10 (0,7%) 7 (0,4%) 10 (0,7%) 3 (0,2%) 7 (0,5%) 18 (1,2%) 7 (0,5%) 11 (0,7%)? * Paramteri di selezione parzialmente rivisti 31

32 Candidati e vincitori: mestieri e luoghi Nord Ovest Nord Est Centro NEC Sud e Isole Totali Beni per la persona e la casa 3 8 (1 premio) Geox Tv (2009) Meccanico elettronico 6 12 (5 premi) Metallurgico Nice Tv 1 (2007) 7 Energetico 2 Carel Pd (2008) (1 premio) Landi Re (2008) ASM Bs (2007) Faber Ud (2009) 3 Altre attività 1 Trevi FC (2010) (1 premio) SSBT Bs (2011) 4 Costruzioni Diasorin - Vc (2011) - - Federlegno Mi (2010) 3 3 Servizi 4 (1 premio) Totali

33 Bravi prima, bravi dopo Mon / Fatturato (%) 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 00 0, Manifattura Screen Service BT (2009) Diasorin (2009) Federlegno (2008) Trevi (2008) Faber (2007) Geox (2007) Carel (2006) Landi (2006) Nice (2005) 33

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