Dormire e non dormire: benessere e malessere

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1 XXXIV CONGRESSO C.N.I.S. NAZIONALE Quando educare è piu difficile: Ben-essere a scuola. Si puo. Luigi Gallimberti, Sonia Chindamo Dormire e non dormire: benessere e malessere Monza, aprile 2017

2 INTRODUZIONE

3 Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rid2. Dio benedica chi ha inventato il sonno, mantello che avvolge i pensieri di tutti gli uomini, cibo che soddisfa ogni fame, peso che equilibra le bilance e accomuna il mandriano al re, lo stolto al saggio. Miguel de Cervantes ( )

4 Diffusion MRI tractography (DSI) data from a single subject combined with TMS induced E-field estimates Panels C-D Raij et al. In Preparation. il sonno che pettina e ravvia l arruffata matassa degli affanni morte della vita di ogni giorno, lavacro d ogni affannosa cura W.. Shakespeare ( ), McBeth

5 Il centro del sonno e della veglia ipotalamo

6 L'ipotalamo comprende numerosi nuclei che attivano e controllano tra l altro i meccanismi autonomici periferici ( l'attività endocrina, termoregolazione) sonno cibo

7 LE BASI NEUROSCIENTIFICHE DEL SONNO

8 Dr. Maiken Nedergaard professor of neurosurgery University of Rochester Medical Center, Il cervello finchè dorme lavora, impegnato soprattutto nelle pulizie di casa

9 Il Cleaning (le pulizie di casa) Durante il sonno, e solo durante il sonno, il cervello deve in qualche modo eliminare le sostanze tossiche accumulate durante la veglia. Tali sostanze, se non smaltite, portano a perdita di memoria, calo della concentrazione, alterazioni dell'umore importanti, accumulo di proteina amiloide, e così via.

10

11 EFFETTI DEI METABOLITI TOSSICI DA DEPRIVAZIONE DI SONNO SULLA MENTE PRINCIPALI MODIFICAZIONI

12 1. SULLA CORTECCIA PREFRONTALE (PFC) CONSAPEVOLEZZA DECISION MAKING (memoria di lavoro) CONTROLLO DEGLI IMPULSI DESIDERIO/CRAVING.

13 2. SULLA MEMORIA E SULL'ATTENZIONE A. Attenzione: riflessi rallentati e tempi di reazione più lunghi, facili dimenticanze. B. Memoria: riduzione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite, della memoria a lungo termine.

14 3. SUL LOBO TEMPORALE A. Apprendimento del linguaggio rallentato. B. Disturbi del linguaggio (Es. lavoro di logopedia). C. Elaborazione linguistica (fondamentale per l'apprendimento).

15 LE NOSTRE EVIDENZE SCIENTIFICHE SULL IMPORTANZA DEL SONNO

16 LA NOSTRA STORIA dal 2013

17

18 Corteccia Prefrontale Dorsolaterale Sinistra

19 rtms Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva

20 Near-infrared spectroscopy (NIRS) spettroscopia del vicino infrarosso

21 LA NIRS

22 GLI ANZIANI E I DISTURBI DA DEPRIVAZIONE DI SONNO Anziana che sonnecchia, di Nicolaes Maes (1656).

23 Le persone anziane hanno spesso difficoltà con il sonno, e tendono a svegliarsi troppo presto alla mattina. Nei soggetti con Alzheimer questo disturbo è particolarmente pronunciato. (Perdita di neuroni inibitori) 8 ore di sonno per notte sono correlate ad un aumento della longevità.

24 Normale Alzheimer Placche amiloidi

25 Modificazioni osservate nell anziano: Aumento della coscienza e della consapevolezza, Aumento dell attenzione, Aumento della memoria, Recupero delle funzioni del linguaggio, Miglioramento del sistema motorio

26 Sottile filo rosso, scoperto soprattutto grazie alla TMS, sembra attraversare disturbi osservati prima nei pazienti cocainomani, poi negli anziani ed infine nei bambini tutti sembrerebbero riconducibili ad una carenza di sonno.

27 Problemi correlati al disturbo del sonno nei bambini e nei preadolescenti, pre e post rtms

28 Dati rilevati in preadolescenti (11-13 anni) pre-rtms

29 I ragazzi tra anni che dormono meno di 8 ore: Voti scolastici inferiori ai coetanei Non leggono alcun libro Memoria/Attenzione Precoce consumo di alcol, tabacco, energy drink Trascorrono 2 o più ore/giorno su internet e videogames Inviano 500/2000 sms/giorno Giocano d azzardo online e gratta e vinci Riduzione del controllo degli impulsi/forte attrazione per gli eccitamenti

30 LA NIRS

31 Progetto Buona Notte 3000 bambini italiani 1-5 anni 167 pediatri Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) 11 Regioni Italiane

32 Il 9% del campione dorme nelle 24h meno del necessario Ore di sonno necessarie: 1-2 anni: 11 ore 3-5 anni: 10 ore

33 Comportamenti osservati: Arrabbiato Dispettoso Sfidante Distruttività Aggressività Bullismo? SCARSO CONTROLLO DEGLI IMPULSI

34 Uso eccessivo di tecnologia usano maggiormente tablet e smartphone, guardano per più di 2 ore al giorno la televisione Giocano con i videogame (spesso da soli) Riduzione del controllo degli impulsi/forte attrazione per gli eccitamenti Ipotesi di corteccia prefrontale ipofunzionante

35 La lettura come fattore di protezione La lettura cartacea di libri appare un robusto fattore di protezione nei confronti dei disturbi da deprivazione di sonno.

36 Si può intervenire? Si può intervenire sicuramente sul sonno creando una rete tra esperti, insegnanti, famiglie e pediatri di libera scelta. Facendo dormire di più i bambini e i ragazzi, la ricaduta su piano cognitivo non potrà che essere positiva

37 CONCLUSIONI 1. SONNO SVOLGE FUNZIONE FONDAMENTALE PER MANTENIMENTO BENESSERE 2. DEPRIVAZIONE DEL SONNO NEI BAMBINI, NEI DIPENDENTI DA SOSTANZE E NEI DISTURBI COGNITIVI DEGLI ANZIANI PRODUCE EFFETTI SIMILI TRA LORO 3. UNA SOLA CERTEZZA: LA SALUTE DEI BAMBINI E DEI GIOVANI PASSA ATTRAVERSO IL SONNO MA ANCHE QUELLA DEGLI ADULTI E DEGLI ANZIANI

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