oggetto: variante urbanistica S.U.A.P. S.I.C.E.F. SOCIETÀ ITALIANA COSTRUZIONI EDIL FERRO SpA via Galileo Galilei Uboldo (VA)
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1 dott.arch. marco sironi via Ronchetti milano tel. e fax arcmsironi@tin.it Milano, 7 marzo 2016 oggetto: variante urbanistica S.U.A.P. S.I.C.E.F. SOCIETÀ ITALIANA COSTRUZIONI EDIL FERRO SpA via Galileo Galilei Uboldo (VA) RELAZIONE TECNICA Premessa La SICEF, SOCIETÀ ITALIANA COSTRUZIONI EDIL FERRO SpA è stata costituita nel 1959 come carpenteria specializzata nella costruzione di serramenti metallici e carpenteria leggera per l'edilizia. Dalla sua costituzione la sede è sempre stata la stessa, con numerose modifiche ed ampliamenti, man mano che l'attività progrediva e la ditta si ingrandiva, con l'acquisizione di commesse più importanti. Nei momenti di massimo sviluppo contava circa 50 fra operai e impiegati, oltre all'indotto costituito da squadre di montatori esterne all'azienda vera e propria: una realtà non trascurabile per il Comune di Uboldo. Anche durante l'ultima crisi iniziata nel 2008, la peggiore mai affrontata, la SICEF è riuscita a rimanere attiva nel mercato edile, con una piccola riduzione di personale e grazie a un ampliamento dell'attività con l'apertura dello showroom rivolto a privati e piccole imprese, oltre all'acquisizione di commesse all'estero. Al 31 dicembre 2015 il personale effettivo era di 24 persone, oltre all'indotto costituito da diverse squadre esterne addette alla posa in opera.
2 Storia procedimenti edilizi Il complesso industriale è stato edificato a più riprese: la prima licenza è del 1962, che comprende un capannone (a due volte) e una palazzina ufficio Nel 1963 con un'integrazione alla licenza viene costruito un nuovo capannone a volta, più il blocco servizi fra il capannone e la palazzina uffici. Nel 1968 viene autorizzata la costruzione di un nuovo capannone a falde più copertura di servizio fra il capannone e il confine. Una variante nel 1969 autorizza l'ampliamento del primo capannone e nel 1971 l'ampliamento del secondo. Nel 1973 viene acquistato il terreno confinante verso sud-est e costruito il nuovo capannone profondo Nel 1982 viene richiesta una licenza edilizia per costruzione tettoia ingresso e modifica atrio della palazzina; nel planivolumetrico figurano tutte le tettoie accessorie, come esistenti. Nel 1996 viene autorizzato e costruito un nuovo capannone sul terreno a sudest, successivamente venduto a Novobox; la tettoia a confine risulta come esistente. Nel 1998 successivamente a un incendio viene ristrutturato il magazzino a confine con una DIA. Nel 2006 viene realizzato lo show-room con una DIA per opere interne. Contestualmente alla costruzione dei capannoni principali (1969 lato sud-ovest e 1974 lato sud-est) vengono realizzate delle tettoie accessorie non previste dal progetto autorizzato, oggetto della presente variante SUAP
3 1962 prima edificazione 1963 seconda edificazione 1971 terza edificazione più scure le aree non esplicitamente autorizzate 1973 quarta edificazione 1996 quinta edificazione 1998 come attuale
4 Situazione attuale: verifica unità produttive ed esigenze impiantistiche Attualmente la ditta è organizzata con delle zone a ufficio (amministrativi e tecnici), delle zone commerciali (show-room) delle aree di lavorazione e magazzini dei vari materiali. In particolare nelle aree oggetto di variante sono attualmente presenti lungo il lato sud-ovest i servizi igienici dell'officina e il deposito di guarnizioni in gomma e collanti, che per ragioni di sicurezza devono essere ben separati dai laboratori, e lungo il lato sud-est il locale compressore con i relativi quadri elettrici e di distribuzione, che è rumoroso, e il deposito di materiali grezzi e di risulta che non devono interferire con i laboratori di produzione e montaggio. La soppressione di queste aree comporterebbe delle lavorazioni molto onerose, per rifare le linee di aria compressa e predisporre una nuova ubicazione del compressore in locale insonorizzato, rifare i servizi igienici e creare dei nuovi depositi per i materiali grezzi e combustibili, a discapito delle aree attualmente destinate a deposito materiali finiti, lavorazione e assemblaggio. Dal punto di vista energetico si fa notare che i volumi oggetto di variante non sono riscaldati, ad eccezione dei bagni, essendo destinati soltanto a deposito materiali o impianti (compressore ecc). La SICEF inoltre è molto attenta ai valori ambientali: nel 2003 è stata bonificata l'intera copertura con la rimozione delle lastre in eternit e sostituzione con pannelli sandwich; nel 2010 è stato installato in copertura un impianto fotovoltaico da 420 moduli per una superficie di 672 m 2, con una potenza massima di 100 kw e una produttività media annuale di oltre kwh, superiore al fabbisogno di energia elettrica dell'azienda. Situazione attuale: verifica parametri urbanistici Il PGT identifica quest'area come Tessuti Consolidati Produttivi (Documento di Piano - Schema Strategico tav. DP C 2.1) Destinazione d'uso Produttiva - Ambiti Produttivi Esistenti (tav DP B 1) (PDR 1.3) sensibilità paesistica bassa (tav DP C 2.6) non classificato come fattibilità geologica (tav DP B 2) I parametri urbanistici sono definiti dalle NdA del Piano delle Regole, art 33.1, Ambiti Produttivi Esistenti (A.P.E.), che indica If = 0,65 (m 2 /m 2 ) Rc = 55% Vt min = 20% Hm = 13 m Dc = 1/2 H con min 5 m La superficie catastale dei mappali n 847, 4618, 8524 di proprietà SICEF è pari a m = m 2 La Superficie fondiaria dell'intero lotto, che comprende anche la via di accesso sul retro e il parcheggio sull'altro lato di via Galilei, misurata alle recinzioni esitenti, è pari a Sf = 9604 m 2
5 Per le verifiche urbanistiche si considera cautelativamente il valore inferiore (9604 m 2 ) Sc attuale = 5890 m 2 di cui oggetto variante SUAP = 456 m 2 Rc = 5890/9604 = 0,61 = 61% Slp attuale = 6196 m 2 di cui oggetto variante SUAP = 456 m 2 If = 6195/9604 = 0,645 H max (capannone) = 5,25 H max (palazzina) = 8,00 Vt = 1090 m 2 = 11,35 % Sf La volumetria (SLP) non eccede i limiti di PGT, che vengono però superati dal Rapporto di copertura Rc e nella superficie drenante Vt. Gli edifici oggetto di variante SUAP sono in aderenza al confine, quindi non rispettano la distanza minima Dc = 5 m perché in origine erano stati realizzati come superfici accessorie. Deroghe da applicare Piano delle Regole - NdA art distanza minima tra fabbricati e dal confine (Dc) art 33.1 Rc max 55% Vt min 20% arch Marco Sironi allegati: - tavola generale con verifiche urbanistiche e superfici oggetto di variante - tabella calcolo superfici - documentazione fotografica - relazione per VAS - estratto mappa catastale
6 complesso SICEF - prospetto su via Galileo Galilei, visto dall'angolo Sud-Est su via Galileo Galilei, confine con capannone Novobox
7 vista da via Legnano, attraverso terreno limitrofo Risulta evidente che dal punto di vista paesaggistico i volumi oggetto di variante non sono significativi
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