#StopCeta ACCORDO ECONOMICO E COMMERCIALE GLOBALE

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1 4 luglio 2017 #StopCeta ACCORDO ECONOMICO E COMMERCIALE GLOBALE A cura di COLDIRETTI Procedere alla progressiva liberalizzazione degli scambi assicurando alle merci dell altra parte il trattamento disposto a livello nazionale Avviare un attività di riduzione o soppressione reciproca dei dazi doganali sulle merci originarie dell altra parte Assicurare l astensione dall adozione o dal mantenimento in vigore di divieti o restrizioni all importazione o all esportazione delle merci

2 EFFETTI DIRETTI All entrata in vigore dell accordo circa il 98% di tutte le tariffe dell UE vengono annullate EFFETTI INDIRETTI All entrata in vigore dell accordo, la cooperazione regolamentare determina la graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell ambiente, possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio IL CONTESTO IN CUI SI SVILUPPA IL CETA Il valore degli scambi di merci tra UE e Canada raggiunge quasi i 60 MILIARDI l anno IL CANADA È IL 12 PARTNER COMMERCIALE PIÙ IMPORTANTE DELL UE L UE È PER IL CANADA IL 2 PARTNER COMMERCIALE DOPO GLI STATI UNITI E RAPPRESENTA QUASI IL 10% DEL SUO COMMERCIO ESTERO L ITALIA SI COLLOCA OGGI AL 5 POSTO TRA GLI ESPORTATORI EUROPEI DI PRODOTTI ALIMENTARI IN CANADA EXPORT MA OCCHIO ALLA LISTA! IMPORT PASTE ALIMENTARI VINI FORMAGGI PROSCIUTTI OLIO DI OLIVA FRUMENTO PESCE CONGELATO CROSTACEI LEGUMI SECCHI SOIA TRA APPARENZA E REALTÀ : PUNTI CRITICI 1) IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE Nel CETA manca il riferimento alla portata vincolante del principio di precauzione che, in Europa, impone una condotta cautelativa nelle decisioni che riguardano questioni scientificamente controverse circa i possibili impatti sulla salute o sull ambiente. p. 2

3 Il Canada, seppure formalmente rispetti il principio di precauzione, non ritiene il principio vincolante sul piano commerciale (vale la pena ricordare la posizione italiana no ogm). Nel trattato si fa riferimento al principio di precauzione nell accezione proposta dall Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), che condiziona l adozione di eventuali misure restrittive ad evidenze scientifiche circa l esistenza di un rischio ambientale o sanitario ed alla dimostrazione che non si determini una restrizione del commercio internazionale. 2) EQUIVALENZA DELLE MISURE SANITARIE E FITOSANITARIE L applicazione del principio di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie tra le parti consente di ottenere il mutuo riconoscimento di un prodotto - e, quindi, evitare nuovi controlli nel paese in cui verrà venduto - dimostrandone l equivalenza con quelli commercializzati dalla controparte IL CASO DEL GLIFOSATO Alcune sostanze attive che sono impiegate nell UE sotto controllo, come il glifosato ed i neonicotinoidi, non sono soggette in Canada ad alcuna limitazione.i n particolare per accelerare la maturazione e aumentare il livello proteico, in Canada viene fatto un uso intensivo del glifosato nella fase di pre-raccolta del grano vietato in Italia. In Canada viene utilizzato un numero rilevante di sostanze attive vietate nel UE. Gran parte di queste sono molecole risalenti agli anni 70 vietate nell UE da circa 20 anni. Tra queste ci sono l Acefato, il Carbaryl, il Carbendazim, il Fenbutatin oxide, il Paraquat, l Acido solforico per i quali, oltre all elevata tossicità riscontrata, sono comprovati o comunque non sono esclusi effetti neurotossici, cancerogeni, effetti sulla mutagenesi, sulla riproduzione e, più in generale, sugli ecosistemi. In Canada, inoltre, è consentito l uso della streptomicina usata per la lotta alle batteriosi delle colture, mentre in Italia l uso di antibiotici in agricoltura è vietato sin dal Analogamente in Canada vi è un diffuso impiego di ormoni negli allevamenti vietato in Italia. TRA APPARENZA E REALTÀ : PUNTI CRITICI 3) TUTELA DELLE DENOMINAZIONI ED INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE L accordo prevede l ingresso in Canada, in tutto, di 173 indicazioni geografiche europee L ALLEGATO RISERVATO ALLA LISTA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE DEL CANADA È VUOTO ALL ITALIA SONO RICONOSCIUTE 41 INDICAZIONI A FRONTE DI 288 DOP E IGP REGISTRATE CON UNA SOSTANZIALE RINUNCIA ALLA TUTELA DELLE ALTRE 247 p. 3

4 Rispetto alla tutela delle denominazioni ed indicazioni protette l accordo prevede diverse eccezioni: Il termine parmesan rimane utilizzabile in Canada come volgarizzazione del termine formaggio grattugiato Per alcuni prodotti (asiago, fontina e gorgonzola) e consentito in Canada l uso degli stessi termini accompagnato con genere, tipo, stile, e da una indicazione visibile e leggibile dell origine del prodotto. Ma se immessi sul mercato prima del 18/10/2013 possono essere commercializzati senza alcuna indicazione La tutela delle indicazioni geografiche riconosciute non impedisce l uso in Canada di indicazioni analoghe, per coloro che abbiano già registrato o usato commercialmente tale indicazione (sono compresi nell eccezione formaggi, carni fresche e congelate e carni stagionate). In sostanza si potrà continuare a produrre e vendere prosciutto di Parma canadese in coesistenza con quello DOP Nell accordo si fa riferimento soltanto alla tutela amministrativa e non anche a quella penale È riconosciuta la possibilità di utilizzare parti di una denominazione di una varietà vegetale o di una razza animale (es. chianina) Per le indicazioni protette costituite da termini che, se tradotti, sono identici alla denominazione commerciale, l accordo non pregiudica il diritto di utilizzare tale denominazione L ABOLIZIONE DEI DAZI NEL SETTORE AGRICOLO Il Canada eliminerà i dazi per il 90,9% dei prodotti agricoli al momento dell entrata in vigore dell accordo e per il 91,7% dopo una transizione di 7 anni L UE eliminerà il 92,2% dei dazi agricoli all entrata in vigore dell accordo e il 93,8% dopo 7 anni p. 4

5 GLI EFFETTI DELL ABOLIZIONE DEI DAZI NEL SETTORE AGRICOLO IL CANADA CONCEDE ALL UE Contingenti a dazio zero, entro 6 anni: tonnellate di formaggi europei L UE CONCEDE AL CANADA Contingenti a dazio zero per: azzeramento strutturale dei dazi sul grano indipendentemente dall andamento di mercato circa tonnellate di carne di manzo non trattato con ormoni (0,6% dei consumi europei), e tonnellate per le carni suine (0,4%) 3000 tonnellate di carne di bisonte LE FRONTIERE MOBILI DEL CETA Il Canada è parte dell accordo nordamericano per il libero scambio (North American Free Trade Agreement NAFTA) e nel CETA non si escludono le importazioni dal Canada attraverso altri paesi UNA MULTINAZIONALE PUÒ APRIRE UNA FILIALE IN CANADA ED ENTRARE NEL MERCATO EUROPEO IL CETA DIVENTA UN CAVALLO DI TROIA LA TUTELA DELL ORIGINE Il trattato accoglie la nozione di «fabbricazione sufficiente» che consente di indicare come originario di una parte il prodotto che contenga materiali non originari in percentuali definite La combinazione del principio della «fabbricazione sufficiente» con le regole doganali rende, di fatto, impossibile l evidenza dell origine del prodotto L Italia importa dal Canada 1,2 milioni di tonnellate di grano duro ed esporta in Canada oltre tonnellate di pasta p. 5

6 #StopCeta Da Reggio gli agricoltori scortano il Parmigiano Reggiano davanti a Montecitorio Mercoledì 5 luglio in migliaia per smascherare il primo trattato europeo che promuove il falso Made in Italy a tavola. Coldiretti Reggio Emilia: noi portiamo una forma di Parmigiano Reggiano originale da far assaggiare ai politici romani; per cosa voteranno? Per la vita o per la morte? Per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (CETA) che per la prima volta nella storia dell Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici che saranno smascherati nell occasione ma che spalanca anche le porte all invasione di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero, migliaia di agricoltori da tutte le regioni lasciano le campagne per invadere la Capitale #stopceta. L iniziativa è della Coldiretti insieme ad un'inedita e importante alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che si sono date appuntamento mercoledì 5 luglio alle ore 9,30 in Piazza Montecitorio a Roma dove sono attesi rappresentanti delle istituzioni, della politica e della società civile. Anche gli agricoltori della Coldiretti di Reggio Emilia saranno presenti davanti a Montecitorio portando alcuni slogan: Il Parmesan canadese sputtana il Made in Italy, No al Prosciutto di Parma made in Canada, No alla svendita del Made in Italy. «Saremo presente insieme ai nostri produttori commenta la Coldiretti reggiana - a difesa delle eccellenze della nostra agricoltura dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dal Lambrusco al grano. Vogliamo difendere il lavoro dei nostri agricoltori, tutelarci e tutelare i consumatori dalle importazioni indiscriminate di imitazioni senza garanzia sulla materia prima o sulla loro trasformazione». Sarà divulgato il Dossier Coldiretti sull impatto del trattato sull agroalimentare italiano ed esposto per la prima volta il pacco con le imitazioni delle specialità nazionali più prestigiose, dai formaggi ai salumi, realizzate in Canada che sarà legittimato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo con la ratifica de trattato Non mancheranno azioni provocatorie a difesa del Made in Italy gravemente minacciato. Per partecipare alla manifestazione sui social #StopCeta p. 6

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