Anna Mazzucchi. Coordinamento Centri di Riabilitazione per GCA Fondazione Don Carlo Gnocchi, onlus

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Anna Mazzucchi. Coordinamento Centri di Riabilitazione per GCA Fondazione Don Carlo Gnocchi, onlus"

Transcript

1 Anna Mazzucchi Coordinamento Centri di Riabilitazione per GCA Fondazione Don Carlo Gnocchi, onlus

2 DEFINIZIONE DI G.C.A. n Per grave cerebrolesione acquisita (GCA) si intende un danno cerebrale, di origine traumatica o di altra natura (ipossica, infettiva, vascolare) tale da determinare una condizione di coma (GCS=<8), e menomazioni senso-motorie, e/o cognitive e comportamentali, che comportano disabilità grave. n Da questa definizione vengono escluse le patologie cronico-degenerative e gli esiti di lesioni cerebrali di varia eziologia senza stato di coma.

3 Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA) Superata la fase di criticità, i GCA necessitano di essere inseriti: n In percorsi in degenza riabilitativa ad alta intensità multiprofessionale (cod.75) n incentrati sulla risoluzione dei problemi internistici, sulla stabilizzazione dei problemi neurologici e sul superamento degli esiti risolvibili nel medio termine n Dopo la dimissione dai reparti di riabilitazione intensiva specialistica, necessitano di percorsi incentrati sulla compensazione degli esiti a LT e la programmazione del reinserimento sociale

4 EPIDEMIOLOGIA DATI GISCAR e REGISTRO NAZIONALE GCA GISCAR (ZAMPOLINI ET AL., 2013) n n n REGISTRO NAZIONALE GCA (AVESANI ET AL., 2011) I TRAUMI CRANICI NEI REPARTI DI RIABILITAZIONE PER GCA RAPPRESENTANO OGGI CIRCA UN TERZO DI TUTTA LA CASISTICA (IN PASSATO ERANO CIRCA IL 50%) GLI ALTRI DUE TERZI SONO RAPPRESENTATI DA PAZ. CON LESIONI CEREBROVASCOLARI E ENCEFALOPATIE POST- ANOSSICHE CON OUTCOME MENO FAVOREVOLE O SFAVOREVOLE L ETA MEDIA E AUMENTATA PROGRESSIVAMENTE DAL 1990 ad oggi (DA 25 anni circa nel 1990, a 35 anni nel 2000, a 50 anni circa nel 2010) e sono AUMENTATE LE COMORBIDITA

5 GRAVITÀ DELLA GCA si definisce sulla base del punteggio alla Glasgow Coma Scale (GCS) della durata del coma della classificazione della TAC secondo Marshall della durata dell amnesia post-traumatica (PTA) elias neuroriabilitazione, parma

6 Glasgow Coma Scale (GCS) score da 3 a 15 n Miglior risposta apertura degli occhi Aperti spontaneamente 4 Aperti su richiamo verbale 3 Aperti su stimolo doloroso 2 Non aperti 1 n Miglior risposta verbale Può conversare è orientato 5 (personale, mese, anno) Ling.Confuso,disorient. 4 Prod. parole senza senso 3 Prod. suoni inintellegibili 2 Nessuna produzione 1 Miglior risposta motoria Esegue comandi semplici 6 Allontana la mano dell esam. allo stimolo doloroso 5 Allontana parte del corpo allo stim. doloroso 4 Flette gli arti allo stimolo doloroso 3 Si irrigidisce ed estende allostimolo doloroso 2 Non reagisce allo stimolo doloroso 1

7 TRAUMA CRANIO-ENCEFALICO

8 TRAUMA CRANIO ENCEFALICO definizione CONDIZIONE CLINICA CARATTERIZZATA DA UN DANNO ALL ENCEFALO CAUSATO DA UNA FORZA FISICA ESTERNA, RAPIDA, IMPROVVISA E VIOLENTA

9 EPIDEMIOLOGIA DELLE GCA 1. TRAUMI CRANICI in ITALIA in un ANNO (media degli ultimi dieci anni: dati ISTAT) INCIDENTI DECESSI FERITI DISABILI di cui 60% gravi (circa ogni anno)

10 EPIDEMIOLOGIA DEI TRAUMI CRANIO-ENCEFALICI IN ITALIA IN UN ANNO n 250 ogni ab. ricoveri in ospedale 10% TCE grave o gravissimo n 22 ogni 100mila abitanti in rianimazione/ neurochirurgia e in trattamento riabilitativo intensivo in regime di ricovero ospedaliero (cod. 75) 60% con esiti gravi (SVP o disabilità varie)

11 Danni Primari Danni Secondari Contatto Focale Contusioni Lacerazioni Strappi Ponto-Medullari Pituitario-Ipotalamici Vascolari Intracranial Hemorrhage Infarti Infezioni Aumento ICP Idrocefalo Inerzia Diffuso Diffuse Axonal Injury (DAI) Ipossia/Ischemia Diffuse Brain Swelling Vascular Injury Ipossia-Ischemia Neuropathology of the Head Injuries Gennarelli & Graham, 1998

12 Meccanismi lesionali del trauma cranio-encefalico DIFFUSE ASSONAL INJURY

13 EFFETTI SECONDARI DEL TCE SANGUINAMENTO (contribuisce ad aumentare la pressione intracranica) EDEMA (contribuisce ad aumentare la pressione intracranica) RIDOTTA OSSIGENAZIONE (provoca la morte cellulare)

14 GRAVITÀ DEL TCE SULLA BASE DEL GCS al momento dell ammissione in ospedale e dopo adeguata stabilizzazione delle funzioni vitali Trauma cranico Minore GCS: Moderato GCS: <14 =8 Grave GCS 8 elias neuroriabilitazione, parma

15 N = 466 One year psychosocial outcome in head injury Dikmen, 1999 eliasneuroriabilitazione,parma

16 GRAVITÀ DEL TCE SULLA BASE DELLA DURATA DEL COMA dal momento trauma al momento in cui il TCE è in grado di eseguire un ordine Trauma cranico Minore Inferiore a 1 h Moderato Inferiore a 24 h elias neuroriabilitazione, parma Grave Superiore a 24 h

17 GRAVITÀ DEL TCE SULLA BASE DELLA DURATA DELL AMNESIA POST-TRAUMATICA dal momento trauma al momento in cui il TCE è in grado di riferire informazioni delle 24 h precedenti Trauma cranico Minore Inferiore a 24 h Moderato Inferiore a 7 g elias neuroriabilitazione, parma Grave Superiore a 7 g

18 LACUNA MNESICA POST-TRAUMATICA COMA PTA

19 GALVESTON ORIENTATION AMNESIA TEST (GOAT) Domande Punteggio x errore Note Qual è il suo nome? 2 Nome e cognome Quando è nato? 4 Giorno, mese ed anno Dove abita? 4 È sufficiente la città Dove si trova adesso? a) città 5 Città attuale b) ospedale 5 Ospedale / Riabilitazione Quando è stato ricoverato? 5 Data Con che mezzo è giunto qui? 5 Modo di trasporto Primo episodio che ricorda dopo il trauma 5 Evento plausibile Può descrivere alcuni dettagli? 5 Dettagli rilevanti Ultimo episodio ricordato prima del trauma 5 Evento plausibile Può descrivere alcuni dettagli? 5 Dettagli rilevanti Che ore sono adesso? 5 1 punto ogni ½ ora di errore Che giorno è della settimana? 3 1 punto ogni giorno di errore Che giorno è del mese? 5 1 punto ogni giorno di errore In che mese siamo? 15 5 per ciascun mese di errore In che anno siamo? per ogni anno; max 3 anni Punteggio totale

20 PTA DURATION AND ONE YEAR OUTCOME > 16 wks wks Veg 8-12 wks Sev Mod 4-8 wks Good 2-4 wks wks Outcome probability at one year post injury in a group of patients admitted to inpatient rehabilitation with moderate to severe traumatic brain injury classified by duration of posttraumatic amnesia (PTA). Outcomes are categorized by the by Glasgow Outcome Scale (veg., vegetative state; sev. Severe disability's mod. Moderate disability; good, good recovery). -Levin et al, Dikmen et al, Katz & Alexander

21 ALTRI PARAMETRI CLINICI DI RILEVANTE IMPATTO PROGNOSTICO

22 DATA BANK INTERNAZIONALI MRC CRASH TRIAL (2008) Results from the data bank and many similar studies identified the age of the victim, clinical indices of severity, GCS and pupil reaction and results of CT scans and measurements of ICP as the most powerful prognostic Factors. Unfortunately, reliable predictions about individuals could be made only at extremes that is, very high likelihood of death or of good recovery and early identification of survival with severe disability was very difficult.

23 Traumatic Brain Injury evolution Hemorrhage TRAUMATIC BRAIN INJURY Release of excitatory amino acids neurotransmitter storm Vasospasm metabolic demand More brain injury cerebral blood flow glucose metabolism Risk of ischemia

24 DANNO ASSONALE DIFFUSO n Stadio 1: interessamento regione parasagittale dei lobi frontali, periventricolare dei lobi temporali, più raramente dei lobi parietali ed occipitali, capsula interna, capsula esterna e cervelletto n Stadio 2: interessamento del corpo calloso (20%) n Stadio 3: interessamento del tronco encefalico, specie dei peduncoli cerebellari superiori, lemnischi mediali e tratti cortico-spinali

25 BRAIN SWELLING Ingorgo vascolare Presente nel 50% dei decessi Edema vasogenico Edema Cellulare IPERTENSIONE CEREBRALE

26 RAPPORTO TRA VOLUME CEREBRALE ED IPERTENSIONE INTRACRANICA ICP 60 morte 40 danno grave 20 danno lieve-moderato 0 VOLUME CEREBRALE

27 SINDROME UNCALE Ematoma epidurale con secondaria erniazione

28 Classificazione di Marshall CT Diffuse injury Assenza di lesioni ad alta o mista densità >25cc Focal injury Qualsiasi lesione evacuata chirurgicamente Lesioni non evacuate chirurgicamente ad alta o mista densità >25cc Marshall LF, et al. J Neurosurg 1991

29 CLASSIFICAZIONE SECONDO MARSHALL Diffuse injury I Diffuse injury II Diffuse injury III (swelling) Diffuse injury IV (shift) Evacuated mass lesion Non patologie visibili alla TAC Cisterne presenti, shift della linea mediana 0-5 mm e/o alterata densità parenchimale, non lesioni > 25 cc Cisterne compresse o assenti con shift della linea mediana 0-5 mm, non lesioni > 25 cc Shift della linea mediana > 5 mm, non lesioni > 25 cc Lesione evacuata chirurgicamente Non evacuated mass lesion Lesioni > 25 cc non evacuate

30 GRAVE CEREBROLESIONE LESIONI/DISFUNZIONI DELLE STRUTTURE E INTERCONNESSIONI TRONCO-MESENCEFALICHE, CORTICO SOTTO- CORTICALI E FRONTO-LIMBICHE SISTEMA DOPAMINERGICO SISTEMA SEROTONINERGICO SISTEMA COLINERGICO SISTEMA GABAERGICO SISTEMA NORADRENERGICO ALTRI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, COGNITIVI e MOTORI

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione Trauma cranico Definizione Il Ruolo del Neurochirurgo nella Gestione del Trauma Cranico Grave Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione Divisione di Neurochirurgia Direttore Michele Alessandro Cavallo

Dettagli

TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo

TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA Dott. Claudio Vassallo Genova 4 Ottobre 2008 Conseguenze DANNI FOCALI DANNO ASSONALE DIFFUSO DANNI SECONDARI COMPLICAN\ZE ipossia, ipertensione

Dettagli

CAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA

CAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA CAPITOLO CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA Segni di localizzazione del danno cerebrale Risposta in decorticazione: a seguito dello stimolo doloroso le estremità superiori

Dettagli

Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale

Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale 75 Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale 76 frattura non frattura ematoma epidurale ematoma subdurale acuto ematoma subdurale cronico emorragia subaracnoidea edema cerebrale emorragia cerebrale

Dettagli

Fisiopatologia della vigilanza, della coscienza e del sonno

Fisiopatologia della vigilanza, della coscienza e del sonno Fisiopatologia della vigilanza, della coscienza e del sonno Prof. Roberto Cotrufo 2010 Definizione di vigilanza, di coscienza e di sonno La vigilanza corrisponde alla veglia, ossia a quello stato di allerta

Dettagli

Cos'é una GCA. Le gravi cerebrolesioni non traumatiche e il fabbisogno assistenziale. Claudia Boninsegna. Premessa. Premessa

Cos'é una GCA. Le gravi cerebrolesioni non traumatiche e il fabbisogno assistenziale. Claudia Boninsegna. Premessa. Premessa Facoltà di Medicina e Chirurgia Master in EBP e Metodologia della Ricerca Clinico-assistenziale A.A 2007-2009 Presentazione del protocollo di studio ad opera di: Infermiera professionale Claudia Boninsegna

Dettagli

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48 Glasgow coma score La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza Newsletter Ipasvi la Spezia n 48 1 Il paziente in coma Lo stato di coma riconosce diverse origini: è un profondo stato di incoscienza,

Dettagli

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL 1 Tab 1 -

Dettagli

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma Il paziente politraumatizzato Definizione ed epidemiologia Il politraumatizzato

Dettagli

TRAUMA CRANICO DANNO PRIMARIO DANNO SECONDARIO CAUSATO DIRETTAMENTE DAL TRAUMA CAUSATO DA ISCHEMIA, IPOSSIA, ECC.

TRAUMA CRANICO DANNO PRIMARIO DANNO SECONDARIO CAUSATO DIRETTAMENTE DAL TRAUMA CAUSATO DA ISCHEMIA, IPOSSIA, ECC. TRAUMA CRANICO TRAUMA CRANICO DANNO PRIMARIO CAUSATO DIRETTAMENTE DAL TRAUMA DANNO SECONDARIO CAUSATO DA ISCHEMIA, IPOSSIA, ECC. Tipi di lesione: LESIONE ESTERNE FRATTURA OSSA EMORRAGIE LESIONI INTERNE

Dettagli

Gestione del trauma cranico pediatrico

Gestione del trauma cranico pediatrico Gestione del trauma cranico pediatrico Forze traumatiche del Danno Primario: impatto lesioni cerebrali dirette lesioni da contraccolpo 15 Forze traumatiche del Danno Primario: accelerazione/decelarazione,

Dettagli

CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI IN UNITA OPERATIVE DI RIABILITAZIONE

CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI IN UNITA OPERATIVE DI RIABILITAZIONE giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 3913 del 04 dicembre 2007 pag. 1/7 CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI IN UNITA OPERATIVE DI RIABILITAZIONE PREMESSE La commissione istituita dalla

Dettagli

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Trauma cranico Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 DEFINIZIONE Danni funzionali o strutturali del SNC causati da forze di

Dettagli

APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO TRAUMA CRANICO: TRAUMA CRANICO CENNI DI ANATOMIA 28/12/2014. Cuoio capelluto: Cranio: volta e base cranica

APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO TRAUMA CRANICO: TRAUMA CRANICO CENNI DI ANATOMIA 28/12/2014. Cuoio capelluto: Cranio: volta e base cranica APPROCCIO AL PAZIENTE CON Ogni anno negli USA si verificano 500.000 traumi cranici: il 10% muore prima di raggiungere l ospedale. di quelli che giungono vivi in ospedale 80% presenta lesioni lievi 10%

Dettagli

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto Classificazione Sede Interno Mono,Bi,Tri,Tetraventricolare Esterno Spazi subaracnoidei -Comunicante Interno + Esterno -Non

Dettagli

IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura

IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura LA RETE REGIONALE DEL TRAUMA GRAVE Delibera 1267/2002 Identificazione

Dettagli

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori Idrocefalo Normoteso Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia Paolo Missori Idrocefalo Normoteso Nel 1965 Solomon Hakim, identifica una sindrome in pazienti affetti

Dettagli

LE CONFERENZE NAZIONALI DI CONSENSO SULLE GCA IN ITALIA

LE CONFERENZE NAZIONALI DI CONSENSO SULLE GCA IN ITALIA LE CONFERENZE NAZIONALI DI CONSENSO SULLE GCA IN ITALIA PAOLO BOLDRINI Dipartimento Interaziendale di Riabilitazione Azienda ULSS 9 Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (TV)

Dettagli

Indicazioni delle Conferenze di Consenso

Indicazioni delle Conferenze di Consenso Azienda USL 4 Prato U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Direttore Dott.ssa B. Lombardi Gruppo regionale toscano Indicazioni delle Conferenze di Consenso I Percorsi delle gravi cerebrolesioni acquisite

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO MODERATO NELL ADULTO: PRESENTAZIONE DI UN TRIAL PROSPETTICO

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO MODERATO NELL ADULTO: PRESENTAZIONE DI UN TRIAL PROSPETTICO LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO MODERATO NELL ADULTO: PRESENTAZIONE DI UN TRIAL PROSPETTICO G. Sangiovanni, L. Infuso, R. Pugliese, G.L. Brambilla CLINICA NEUROCHIRURGICA, DIPARTIMENTO

Dettagli

TRAUMA CRANICO MINORE

TRAUMA CRANICO MINORE Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica Direttore: Prof. Carmelo Salpietro UOS Patologia Neonatale Responsabile:

Dettagli

L organizzazione a rete del Friuli Venezia Giulia

L organizzazione a rete del Friuli Venezia Giulia Il percorso clinico assistenziale e la Rete per le persone con Grave Cerebrolesione Acquisita in Friuli Venezia Giulia L organizzazione a rete del Friuli Venezia Giulia 03/06/2013 Emanuele Biasutti 1 Schema

Dettagli

Patologie Pediatriche Croniche

Patologie Pediatriche Croniche UNIVERSITÀ D EG LI STUDI - AZIENDA USL - CHIETI - www.unich.it/cliped/ Department of Women and Children s Health (Head: Prof. Francesco Chiarelli) Patologie Pediatriche Croniche Terapia Occupazionale Dr

Dettagli

1. Conoscenza della storia anamnestica del paziente;

1. Conoscenza della storia anamnestica del paziente; Introduzione Il presente lavoro, nato dall inaspettata scoperta dell affascinante e attuale mondo della neuropsicologia, si è inserito nella ricerca attualmente in atto in collaborazione tra la Dottoressa

Dettagli

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO Dott. Cristiano Capurso ICTUS ACUTO l ictus è una sindrome caratterizzata dall improvviso e rapido

Dettagli

Traumi cranio-cerebrali. Dott. Carlo A. Todaro Dipartimento di Neurochirurgia, U.O. Neurochirurgia 1

Traumi cranio-cerebrali. Dott. Carlo A. Todaro Dipartimento di Neurochirurgia, U.O. Neurochirurgia 1 Traumi cranio-cerebrali Dott. Carlo A. Todaro Dipartimento di Neurochirurgia, U.O. Neurochirurgia 1 Trauma cranio-cerebrale Danno primario contusioni corticali, lacerazioni, frammentazione ossea, danno

Dettagli

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO Non esiste al momento alcuna definizione universalmente condivisa di coscienza. Attualmente inoltre la coscienza non può essere misurata da alcuna indagine strumentale. La definizione più accettata è di

Dettagli

Neuropsicologia clinica

Neuropsicologia clinica Neuropsicologia clinica Disciplina applicata che studia gli effetti comportamentali di disfunzioni/lesioni cerebrali I principali obiettivi della neuropsicologia clinica sono la vaalutazione e il trattamento

Dettagli

A che punto siamo Realtà Regione Friuli Venezia Giulia

A che punto siamo Realtà Regione Friuli Venezia Giulia Il percorso assistenziale delle persone in Stato Vegetativo nella rete per le Gravi Cerebrolesioni Acquisite: luci ed ombre nello scenario attuale A che punto siamo Realtà Regione Friuli Venezia Giulia

Dettagli

EMORRAGIE INTRACRANICHE

EMORRAGIE INTRACRANICHE EMORRAGIE INTRACRANICHE Ematoma extradurale Ematoma sottodurale Emorragia subaracnoidea: della convessità della base Ematoma intraparenchimale: cerebrale Emorragia intraventricolare Ematoma del tronco

Dettagli

La gestione del paziente con trauma cranico

La gestione del paziente con trauma cranico La gestione del paziente con trauma cranico Gianluigi Brambilla, Raffaelino Pugliese Clinica Neurochirurgica Dati epidemiologici 1.800.000 di traumi cranici ogni anno negli Stati Uniti Di essi: 1.500.000

Dettagli

DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA

DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA IL SOTTOSCRITTO, COGNOME NOME. NATO A... IL.../.../.... RESIDENTE A ISCRITTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE TESSERA N CHIEDE: DI ESSERE ACCOLTO

Dettagli

Presentazione dello strumento scheda-filtro

Presentazione dello strumento scheda-filtro Corso di formazione Monitoraggio dei disturbi di coscienza: estensione regionale Firenze 30 gennaio 2013 Presentazione dello strumento scheda-filtro La valutazione del rianimatore Dr.ssa Anna Piccioli

Dettagli

IL CANE: terapeutico? terapeuta? co-terapeuta?

IL CANE: terapeutico? terapeuta? co-terapeuta? IL CANE: terapeutico? terapeuta? Oppure co-terapeuta? 1 GLI EFFETTI TERAPEUTICI DEL CANE pressione arteriosa ritmo cardiaco e respiratorio tono muscolare e distensione dei muscoli del viso sopravvivenza

Dettagli

INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA

INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ED ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA 1 2001 2008 : Low Care al Niguarda (gestione infermieristica criteri noti e condivisi) INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE

Dettagli

BEST PRACTICE nell ASSISTENZA! al NEONATO con ASFISSIA!

BEST PRACTICE nell ASSISTENZA! al NEONATO con ASFISSIA! I Incontro di Aggiornamento in Neonatologia Sezione del Friuli-Venezia-Giulia della Società Italiana di neonatologia 19 febbraio 2015 BEST PRACTICE nell ASSISTENZA al NEONATO con ASFISSIA Cosa vede l indagine

Dettagli

Università degli Studi di Firenze

Università degli Studi di Firenze Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze Mediche Metodologia e software di un Monitoraggio Neurofisiologico continuo in Terapia Intensiva di Francesca Cavallo Relatore: Francesco Pinto A. A.

Dettagli

Maria Grazia Benedetti SC Medicina Fisica e Riabilitativa Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna

Maria Grazia Benedetti SC Medicina Fisica e Riabilitativa Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna Maria Grazia Benedetti SC Medicina Fisica e Riabilitativa Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna Sistemi di Misura in Riabilitazione/ Misura dell outcome risultato finale / conseguenza a lungo termine, dopo

Dettagli

INFORMAZIONI GENERALI SUL CERVELLO E SUI DANNI CEREBRALI

INFORMAZIONI GENERALI SUL CERVELLO E SUI DANNI CEREBRALI U.G.C. FERRARA U.M.R. FERRARA Capitolo 1 INFORMAZIONI GENERALI SUL CERVELLO E SUI DANNI CEREBRALI COS È UNA GRAVE LESIONE CEREBRALE ACQUISITA? Per lesione cerebrale (cerebrolesione) acquisita si intende

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

LA PRESA IN CARICO RIABILITATIVA

LA PRESA IN CARICO RIABILITATIVA Arresto cardiaco: per un percorso integrato dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Ferrara, 5 ottobre 2013 LA PRESA IN CARICO RIABILITATIVA Dott. A. Montis, Dott.ssa S. Lavezzi UNITÀ GRAVI CEREBROLESIONI

Dettagli

Traumi cranici. Lesioni: clinica. Aspetti neuropsicologici. Riabilitazione

Traumi cranici. Lesioni: clinica. Aspetti neuropsicologici. Riabilitazione Traumi cranici Lesioni: clinica Aspetti neuropsicologici Riabilitazione La diagnosi degli effetti del trauma è essenziale per poter stabilire la prognosi a lungo termine riguardo i deficit cognitivi residui

Dettagli

Cosa succede quando un soggetto è vittima di un trauma cranico?

Cosa succede quando un soggetto è vittima di un trauma cranico? Premessa In quest appuntamento, data la vastità e l importanza dell argomento, ci occupiamo solo del trauma cranico dell adulto, rimandando al prossimo appuntamento la trattazione del trauma cranico del

Dettagli

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si DEMENZE VASCOLARI Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si manifesta clinicamente con un quadro

Dettagli

Sindrome da ipertensione endocranica

Sindrome da ipertensione endocranica Sindrome da ipertensione endocranica 1. Fisiopatologia Il cervello è contenuto in una scatola rigida (ad eccezione dell età neonatale), il cranio. Distribuzione dei volumi nella scatola cranica Neuroni:

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) Corso di Laurea in PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Al termine del corso, lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione

Dettagli

Descrivere la fisiologia di base intracranica Classificare LCT : il danno cerebrale primario e secondario Riconoscere l importanza di limitare le

Descrivere la fisiologia di base intracranica Classificare LCT : il danno cerebrale primario e secondario Riconoscere l importanza di limitare le Dott. Rolando Marco VIII Delegazione CNSAS Descrivere la fisiologia di base intracranica Classificare LCT : il danno cerebrale primario e secondario Riconoscere l importanza di limitare le lesioni cerebrali

Dettagli

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile

Dettagli

Convegno CARD S. Bonifacio

Convegno CARD S. Bonifacio Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure

Dettagli

DEFINIZIONE DI G.C.A.

DEFINIZIONE DI G.C.A. Silvia Galeri Centro E. Spalenza Rovato (Bs) Fondazione Don Carlo Gnocchi, onlus DEFINIZIONE DI G.C.A. Per grave cerebrolesione acquisita (GCA) si intende un danno cerebrale, di origine traumatica o di

Dettagli

SCHEDA DIDATTICA. come da calendario pubblicato sul sito:

SCHEDA DIDATTICA. come da calendario pubblicato sul sito: SCHEDA DIDATTICA Scheda del Docente: Rita MORETTI Orario di Ricevimento: martedi 14.00-15.00 Tuesday 14.00-15,00 Sede: SCRIN Trevi,Piazza Garibaldi Trevi Insegnamento: Riabilitazione in Area Critica III

Dettagli

INTERVENTI SOCIALI PER IL SOSTEGNO A CASA DI PERSONE IN CONDIZIONI DI DISABILITA GRAVISSIMA (DGR 1289/2016) PIANO INDIVIDUALIZZATO DI ASSISTENZA( PIA)

INTERVENTI SOCIALI PER IL SOSTEGNO A CASA DI PERSONE IN CONDIZIONI DI DISABILITA GRAVISSIMA (DGR 1289/2016) PIANO INDIVIDUALIZZATO DI ASSISTENZA( PIA) 1 INTERVENTI SOCIALI PER IL SOSTEGNO A CASA DI PERSONE IN CONDIZIONI DI DISABILITA GRAVISSIMA (DGR 1289/2016) PIANO INDIVIDUALIZZATO DI ASSISTENZA( PIA) DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. COGNOME NOME Il Sig.

Dettagli

Riabilitazione neuropsicologica: valutazione e trattamento del paziente con esiti di trauma cranio-encefalico e gravi cerebrolesioni acquisite

Riabilitazione neuropsicologica: valutazione e trattamento del paziente con esiti di trauma cranio-encefalico e gravi cerebrolesioni acquisite FONDAZIONE SANTA LUCIA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria Riabilitazione neuropsicologica: valutazione

Dettagli

Consequenze neurochirurgiche dei traumi cranio-spinali. Dr.Dario Fiume

Consequenze neurochirurgiche dei traumi cranio-spinali. Dr.Dario Fiume Consequenze neurochirurgiche dei traumi cranio-spinali Dr.Dario Fiume Lesioni cerebrali acquisite (ABI) Definizione: Una lesione cerebrale occorsa dopo la nascita:puo essere determinata da un agente esterno

Dettagli

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione Dott. Lorenzo Antonio de Candia Direttore Dipartimento Medicina Fisica

Dettagli

VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)

VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness) VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness) Coma: il paziente non può essere svegliato da stimoli e non evita il dolore con comportamenti intenzionali. ASSENZA DI VIGILANZA E CONTENUTI DI

Dettagli

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE Angela Cassinadri, Stefano Boffelli, Sara Tironi, Fabrizio Mercurio, Renzo Rozzini, Marco Trabucchi

Dettagli

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari. CAUSE DI LESIONI CEREBRALI 1. tumori 2. malattie cerebro-vascolari 3. traumi cranici 4. infezioni 5. malattie degenerative 6. intossicazioni 7. fattori genetici/congeniti TUMORI Neoplasia= massa di cellule

Dettagli

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Ictus ischemico (80%) Ictus emorragico (20 %) Emorragia cerebrale Ematoma intracerebrale ESA

Dettagli

DIFFERITA PROGRAMMATA

DIFFERITA PROGRAMMATA Classi di priorità per TC ADDOME 49 di 66 32. DEFINIZIONE CLASSI DI PER TC ADDOME SUPERIORE/INFERIORE/COMPLETO senza e con MDC Evidenza clinica di patologia acuta severa (es. pancreatite acuta, sospetta

Dettagli

Claudia Evers Clinica Hildebrand, centro di riabilitazione Brissago 28 novembre 2009

Claudia Evers Clinica Hildebrand, centro di riabilitazione Brissago 28 novembre 2009 Riabilitazione del paziente rianimato con anossia cerebrale Claudia Evers Clinica Hildebrand, centro di riabilitazione Brissago 28 novembre 2009 Classificazione dei pazienti Dati preliminari dello studio

Dettagli

RIFERIMENTI PROFESSIONALI ED ORGANIZZATIVI PER PROMUOVERE L APPROPRIATEZZA E LA CONTINUITÀ DEGLI INTERVENTI RIABILITATIVI NEL TERRITORIO DEI DISTRETTI

RIFERIMENTI PROFESSIONALI ED ORGANIZZATIVI PER PROMUOVERE L APPROPRIATEZZA E LA CONTINUITÀ DEGLI INTERVENTI RIABILITATIVI NEL TERRITORIO DEI DISTRETTI 1 Criteri di priorità Area Neuromotoria - Vicinanza dall evento indice (nel rispetto del Decreto ASL n. 38 del 30.01.2013 per il governo clinico dei tempi di attesa anno 2013) - Gradiente di modificabilità

Dettagli

Unitàdi terapia del dolore: modelli organizzativo-strutturali. Cesare Bonezzi

Unitàdi terapia del dolore: modelli organizzativo-strutturali. Cesare Bonezzi Unitàdi terapia del dolore: modelli organizzativo-strutturali Cesare Bonezzi Dolore Quale medico x quale dolore? Medici e Specialisti si occupano del dolore quando èpresente una chiara relazione proporzionale

Dettagli

PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD)

PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD) PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD) La Regione Veneto ha approvato le Linee Guida del Ministero della Sanità per

Dettagli

Alterazioni dello stato di coscienza

Alterazioni dello stato di coscienza Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Alterazioni dello stato di coscienza Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 Coscienza Stato di consapevolezza che un individuo

Dettagli

CAUSE DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI

CAUSE DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI IL POLITRAUMA IL POLITRAUMA INSIEME DI LESIONI DERIVANTI DA UN IMPATTO AD ALTA ENERGIA COINVOLGENTE ALMENO DUE ORGANI OD APPARATI DIFFERENTI CON COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI CAUSE DI COMPROMISSIONE

Dettagli

paz. 9 pubblicazioni paz. 5 pubblicazioni. >200 paz. 1 pubblicazione

paz. 9 pubblicazioni paz. 5 pubblicazioni. >200 paz. 1 pubblicazione FRATTURE STERNALI TRAUMATICHE Dr. F. Berizzi Chirurgia Toracica - Varese FRATTURE STERNALI TRAUMATICHE Pochi articoli con grandi numeri in lett.: 50-100 paz. 9 pubblicazioni 100-200 paz. 5 pubblicazioni

Dettagli

Scompenso Cardiaco Avanzato Riabilitazione Cardiologica: realisticamente per chi?

Scompenso Cardiaco Avanzato Riabilitazione Cardiologica: realisticamente per chi? Scompenso Cardiaco Avanzato Riabilitazione Cardiologica: realisticamente per chi? Roberto F.E. Pedretti Dipartimento di Cardioangiologia Riabilitativa I.R.C.C.S. Fondazione Salvatore Maugeri Pavia/Tradate

Dettagli

IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DELLE PERSONE CON GRAVE CEBROLESIONE ACQUISITA E LA RETE PER LE GRAVI CEREBROLESIONI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DELLE PERSONE CON GRAVE CEBROLESIONE ACQUISITA E LA RETE PER LE GRAVI CEREBROLESIONI IN FRIULI VENEZIA GIULIA IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DELLE PERSONE CON GRAVE CEBROLESIONE ACQUISITA E LA RETE PER LE GRAVI CEREBROLESIONI IN FRIULI VENEZIA GIULIA Allegato Premessa Il presente documento è finalizzato all

Dettagli

Indice Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici

Indice Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici Indice Presentazione dell'edizione italiana Prefazione della terza edizione Autori e collaboratori dell'opera Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici

Dettagli

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLA SCHEDA DI SOCCORSO MEDICA E INFERMIERISTICA - MANUALE D USO -

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLA SCHEDA DI SOCCORSO MEDICA E INFERMIERISTICA - MANUALE D USO - - MANUALE D USO - Sono contenuti: i dati logistici comunicati dall operatore della C.O. al momento dell assegnazione dell emergenza, il giudizio di sintesi e i dati anagrafici del paziente. Il campo data

Dettagli

I protocolli regionali di trasferimento ed il trattamento del trauma cranico: l esperienza della Romagna

I protocolli regionali di trasferimento ed il trattamento del trauma cranico: l esperienza della Romagna Rivista Medica Vol.5, No.1-2, 1999 Relazione Argomento: Linee guida per il trattamento del trauma cranico e l uso della telemedicina I protocolli regionali di trasferimento ed il trattamento del trauma

Dettagli

Curriculum Vitae di GIULIANA CERVIGNI

Curriculum Vitae di GIULIANA CERVIGNI Curriculum Vitae di GIULIANA CERVIGNI DATI PERSONALI nato a, il GALATINA, 13-02-1981 TITOLI DI STUDIO 09-03-2014 Master universitario di primo livello:grave cerebrolesione acquisita (GCA): progetto riabilitativo

Dettagli

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO Manuale Operativo SEPES Capitolo 4 EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO I PARTE I TRAUMATISMI Dott. Antonino Reale, Dott.ssa Paola Silvestri QUALI POSSONO ESSERE GLI EFFETTI DI UN INCIDENTE

Dettagli

Il modello riferimento

Il modello riferimento Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale - MILANO Stefano Negrini Direttore Scientifico Lombalgia cronica Trattamento conservativo e linee guida PDT italiani Progetto finanziato dal Ministero della

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DELLA DONAZIONE DI CUORE A PAVIA

EPIDEMIOLOGIA DELLA DONAZIONE DI CUORE A PAVIA EPIDEMIOLOGIA DELLA DONAZIONE DI CUORE A PAVIA S. Poma, F. Riccardi, G. Pamploni, P. Geraci, M. Langer SERVIZIO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE II COORDINAMENTO DEL PRELIEVO DI ORGANI E TESSUTI IRCCS POLICLINICO

Dettagli

Mattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi

Mattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi Allegato A Mattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi A. Strutture sanitarie di cura e recupero, distinte secondo la classificazione del Mattone 12 in:

Dettagli

Azienda ULSS n. 8 Asolo Piano di Zona Allegato: Documento di area vasta Disabilità complesse

Azienda ULSS n. 8 Asolo Piano di Zona Allegato: Documento di area vasta Disabilità complesse Area vasta - Aziende ULSS 1 2 7-8 e 9 delle Provincie di Treviso e Belluno Gruppo di lavoro FORME PARTICOLARI E COMPLESSE DI DISABILITÀ PERSONE CON ESITI DI GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE (GCA) Le Gravi

Dettagli

TRAUMA. Principali eventi traumatici Incidenti stradali Infortuni sul lavoro Infortuni domestici Infortuni sportivi

TRAUMA. Principali eventi traumatici Incidenti stradali Infortuni sul lavoro Infortuni domestici Infortuni sportivi TRAUMA Alterazione anatomica e/o funzionale indotta nell organismo dall azione lesiva di determinati agenti (traumatici) meccanici, fisici, chimici, capaci di modificare in maniera più o meno grave l integrità

Dettagli

Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio

Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio 10/07/2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 27 Pag. 31 di 404 Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Commissario ad Acta 7 giugno 2012, n. U00086 individuazione

Dettagli

BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA

BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI Riva del Garda 14,16 novembre 2012 INFERMIERI E QUALITA DI VITA IN AREA CRITICA Competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, Relazioni, politica, diritti, etica,

Dettagli

3^ lezione: TRAUMA CRANICO. Relatore: Dott. Ferdinando Casale. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus

3^ lezione: TRAUMA CRANICO. Relatore: Dott. Ferdinando Casale. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus 3^ lezione: TRAUMA CRANICO Relatore: Dott. Ferdinando Casale E in assoluto uno dei maggiori problemi di salute sia come causa di morte, soprattutto in età giovanile, sia come causa di disabilità grave

Dettagli

LO SPORT NEI PROCESSI DI RIABILITAZIONE POST-TRAUMA

LO SPORT NEI PROCESSI DI RIABILITAZIONE POST-TRAUMA Trieste, 30 gennaio 2016 LO SPORT NEI PROCESSI DI RIABILITAZIONE POST-TRAUMA Paolo Magrin Unità Spinale Dipartimento di Medicina Riabilitativa IMFR Udine AAS 4 - IMFR Gervasutta Udine 1 SPORT L'insieme

Dettagli

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I. LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 15.01.2011

Dettagli

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo ENCEFALO L encefalo è costituito da: Tronco encefalico Bulbo Ponte mesencefalo cervelletto cervello Diencefalo (epi), (meta) ipotalamo talamo Telencefalo Nuclei della base Corteccia cerebrale Centro semiovale

Dettagli

Stima della disabilità indotta da incidenti in Italia: modelli e risultati

Stima della disabilità indotta da incidenti in Italia: modelli e risultati Stima della disabilità indotta da incidenti in Italia: modelli e risultati Genova, 16 maggio 2014 Carlo Mamo Servizio di Epidemiologia ASL TO3, Grugliasco Alessio Pitidis Istituto Superiore di Sanità,

Dettagli

Epidemiologia della patologia da trauma cranico in Toscana: valutazione sul triennio

Epidemiologia della patologia da trauma cranico in Toscana: valutazione sul triennio Epidemiologia della patologia da trauma cranico in Toscana: valutazione sul triennio 1997-1999 M.Mancuso*, C. Paradiso*, S. Acciai** *U.O. di Neurologia, ASL 9 Grosseto ** Dipartimento del Diritto alla

Dettagli

I dati sanitari nel progetto EPIAIR

I dati sanitari nel progetto EPIAIR I dati sanitari nel progetto EPIAIR Claudia Galassi AOU S Giovanni Battista di Torino, Servizio Epidemiologia dei Tumori e CPO Piemonte Roma 25 novembre 2009 Outline I dati di mortalità I dati dei ricoveri

Dettagli

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per ASL di residenza: proporzione di pazienti sopravvissuti

Dettagli

FISIOTERAPIA ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA. Percorso degli studi per gli immatricolati nell a.a.

FISIOTERAPIA ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA. Percorso degli studi per gli immatricolati nell a.a. Laurea in Fisioterapia Medicina Nell anno accademico 2016/2017 sono attivati il 1, 2 e 3 anno di corso secondo il D.M. 270/04. Il Corso di Laurea è parte attiva di una rete internazionale di cooperazione

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia Domanda #1 (codice domanda: n.1061) : Il meningioma intracranico: A: presenta sovente un ispessimento della dura adiacente (dural tail) B: ha un

Dettagli

Presentazione Dati dal Registro regionale

Presentazione Dati dal Registro regionale WORKSHOP STUDIO COSTI EFICACIA DELLE MIELOLESIONI IN EMILIAROMAGNA Presentazione Dati dal Registro regionale sulla Riabilitazione delle Mielolesioni Sergio Lotta Diego Gaddoni Elisabetta Cardelli Bologna,

Dettagli

NUOVE FRONTIERE DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO DEI TRAUMI CRANICI

NUOVE FRONTIERE DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO DEI TRAUMI CRANICI NUOVE FRONTIERE DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO DEI TRAUMI CRANICI Giustino Tomei CLINICA NEUROCHIRURGICA - UNIVERSITÀ DELL INSUBRIA OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI - VARESE INTRODUZIONE La risposta

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO PEDIATRICO GRAVE

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO PEDIATRICO GRAVE LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO PEDIATRICO GRAVE Dott.ssa Manuela Corno, Terapia Intensiva Pediatrica Ospedali Riuniti di Bergamo Introduzione Il Trauma Cranico Pediatrico (TCP) è fra

Dettagli

TAC e Trauma Cranico Lieve : quando? quante?

TAC e Trauma Cranico Lieve : quando? quante? TAC e Trauma Cranico Lieve : quando? quante? Dott. Roberto Lerza Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Ospedale San Paolo -Savona SI FANNO TROPPE TAC? Neurol and Neurosurg 2015 ( review di 15 articoli)

Dettagli

Corso di Laurea in Medicina e Chirugia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico TRAUMA CRANICO

Corso di Laurea in Medicina e Chirugia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico TRAUMA CRANICO Anno Accademico 2014-2015 TRAUMA CRANICO Prof. L. Da Dalt OBIETTIVI EDUCATIVI Conoscere: la rilevanza del problema (dati epidemiologici) i diversi tipi di TC le possibili complicanze acute del TC e le

Dettagli

I disturbi dello stato di coscienza

I disturbi dello stato di coscienza I disturbi dello stato di coscienza Coscienza Dimensioni psicologiche della coscienza Stato mentale in cui il soggetto e in grado di riflettere sulle proprie percezioni, sulle proprie azioni e sui propri

Dettagli