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1 Unitàdi apprendimento Le figure solide Scuola infanzia Pestello Montevarchi Insegnante Roberta Cristiano

2 L esperienza formativa, proposta a bambini di 4 e 5 anni per un periodo di circa 4 mesi, è stata finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: capacità di osservare: cogliere ed organizzare informazioni ricavate dall ambiente capacità di manipolare: ricercare ed individuare materiali e strumenti necessari per realizzare attività, comprendere le modalità per entrare in contatto con gli oggetti capacità di mettere in relazione di ordinare e fare corrispondenze capacità di spiegare gli eventi e di argomentare in modo logico capacità di orientamento ed organizzazione spaziale riconoscere le varie figure solide e dare loro un nome raggruppare e classificare i solidi in base a caratteristiche diverse rappresentare nel piano le forme tridimensionali

3 Iter didattico fase esplorativa libera Fase esplorativa guidata Rielaborazione individuale Rielaborazione collettiva Sviluppo e potenziamento delle abilità linguistiche Produzione condivisa Verifiche: concetti, competenze e comportamenti

4 1 fase Osservazione libera I bambini sono stati invitati a portare a scuola scatole ed oggetti di forma tridimensionale e a giocarci liberamente nello spaziolaboratorio della sezione dedicato alla scatola delle forme per circa una decina di giorni. I bambini hanno bisogno di lavorare direttamente con le cose, di usare le mani come primo strumento di orientamento del pensiero. L operatività, la dimensione corporea, la manipolazione sono le basi per promuovere nei piccoli alunni l avvio alla rielaborazione concettuale delle esperienze e alle prime forme di rappresentazione e costruzione delle conoscenze. Prima di un approccio razionale ci deve essere spazio per l esperienza quanto più possibile spontanea e completa con l oggetto dell osservazione : perché le cose osservate sono portatrici di una forte carica emotivo - affettiva e coinvolgono aspetti della personalità non riconducibili al solo ambito cognitivo per permettere a ciascuno di relazionarsi al materiale da osservare secondo modalità e tempi a lui piùcongeniali per far sì che l entusiasmo e l interesse fungano da stimolo e non da intralcio

5 Sperimentiamo con il corpo Sempre durante la 1 fase, con la collaborazione dell insegnante di circo motricità, i bambini hanno potuto rappresentare alcune figure solide, suggerendo loro stessi che posto far occupare al loro corpo nello spazio per riuscire in questa divertente ma non facile impresa

6 2 fase Osservazione guidata Il bagaglio conoscitivo, inconsapevolmente accumulato dal bambino nella fase di esplorazione libera, viene reso cosciente ed educativamente operante in questa seconda fase. Tale lavoro è programmato dalle insegnanti e le attività che vengono proposte sono di tipo percettivo ed osservativo. Attraverso attività ludico-didattiche individuali o a piccolo gruppo, vengono raggruppati gli oggetti e le scatole a disposizione per osservare alcune loro specifiche caratteristiche: rotolano o non rotolano hanno una punta hanno delle facce e quante

7 3 fase Rielaborazione grafica e verbale individuale I bambini sono stati chiamati a rappresentare graficamente gli oggetti che hanno potuto toccare e manipolare liberamente, giocando e costruendo tutto quello che la loro immaginazione e fantasia gli ha suggerito. Subito dopo ognuno di loro, individualmente, è stato sollecitato attraverso domande-stimolo ad un osservazione più attenta del materiale con cui ha in precedenza interagito e che ha graficamente riprodotto. Nello sviluppo del pensiero geometrico è essenziale favorire l esperienza ma, per garantire una reale presa di coscienza, è essenziale la verbalizzazione di quanto scoperto. La rielaborazione verbale dell esperienza vissuta consente all insegnante di comprendere il grado di apprendimento raggiunto dal bambino.

8 4 fase Rielaborazione collettiva Tutto il gruppo sezione si è riunito più volte collettivamente per realizzare vari giochi di raggruppamento, di classificazione e di insiemistica, che sono stati un ottima occasione di verifica in itinere dello sviluppo cognitivo raggiunto. In questa fase gli alunni hanno avuto la possibilità di esprimere, confrontare e condividere le conoscenze fino ad ora acquisite. Ogni bambino ha potuto manifestare le sue opinioni e dire quello che pensava sull argomento, arrivando però alla formulazione di definizioni comuni a tutto il gruppo. Ecco alcune frasi espresse dai piccoli alunni: questo oggetto assomiglia al cono gelato.. La scatola dei biscotti sembra il mobile alto della sezione Dentro la scatola ci posso mettere delle cose. Il quadrato non sta dritto da solo ma il cubo sì, ha un suo spazio sul tappeto,,,,,,, la nostra sezione è un parallelepipedo e noi ci stiamo dentro. Da questa ultima frase è stata colta l occasione per coinvolgere i bambini nelle già prevista costruzione di un plastico della sezione utilizzando piccoli oggetti che avevano intorno a loro.

9 Plastico della sezione Dagli articoli letti in materia di geometria nella scuola dell infanzia, emerge chiaramente che è fondamentale per i bambini, dopo aver vissuto con il corpo diverse esperienze nella realtà tridimensionale che li circonda, sperimentare un attività tridimensionale in formato ridotto ( costruzione del plastico) perché, mentre prima erano loro ad eseguire l esercizio con il proprio corpo, ora sono loro che lo gestiscono dall esterno, localizzando la posizione nello spazio degli oggetti che si trovano nel loro ambiente. E stato davvero sorprendente l entusiasmo e la motivazione che hanno manifestato gli alunni in questa attività, così come sono state notevoli le loro capacità di orientamento e organizzazione spaziale (l insegnante ha solo fornito loro un primo punto di riferimento sulla scatola del plastico rappresentato dalla porta della sezione).

10 Scomposizione di una scatola Durante la 3 fase più di un bambino ha fatto notare che le scatole osservate erano formate da più facce e che ogni faccia rappresentava le figure piane già note. Allora abbiamo aperto una piccola scatolina a forma di parallelepipedo ed insieme abbiamo visto quante e quali erano le figure piane ottenute.

11 Riflessione individuale A questo punto si è reso necessario un nuovo momento di rappresentazione grafica e rielaborazione verbale individuale, che è servita molto a noi insegnanti anche come verifica delle capacità ed abilità cognitive fino ad ora acquisite.

12 5 fase Approfondimento linguistico In questa fase del percorso i bambini, insieme alla maestra hanno inventato una breve storia, usando come protagonisti dei pesci con la forma delle principali figure tridimensionali osservate e manipolate. Questa è stata l intenzionale occasione per favorire lo sviluppo ed il potenziamento delle abilità linguistiche (capacità di descrizione, argomentazione, uso di un linguaggio specifico, allargamento del patrimonio lessicale. ) dei bambini coinvolti nel percorso didattico.

13 Rielaborazione individuale I bambini sono stati invitati a rappresentare graficamente il pesce mostro della storia inventata insieme e poi individualmente ogni alunno ha raccontato da quali figure solide fosse composto.

14 Rielaborazione grafica in sequenze logico-temporali Le schede predisposte da noi insegnanti, che i bambini sono stati chiamati a mettere in ordine, rispettando l esatta successione degli eventi, richiedendo agli alunni di fare raggruppamenti ed insiemi in base alla forma ed al colore, sono state un ulteriore verifica in itinere delle competenze acquisite

15 6 fase Produzione condivisa In quest ultimo segmento didattico del percorso formativo illustrato tutti i bambini, divisi in piccoli gruppi, hanno collaborato e contribuito all allestimento di un grosso plastico marino a cui hanno partecipato anche le scuole dell infanzia di Loro, S. Giustino e Cavriglia per la mostra predisposta come conclusione del progetto Sigma. Ogni alunno, con varie tecniche grafico pittoriche ed utilizzando anche materiali già a disposizione, ha costruito sfere, cubi, parallelepipedi, coni e piramidi.

16 Valutazione dei concetti e delle competenze acquisite Le modalità che permettono alle insegnanti di verificare l acquisizione dei concetti sono molteplici. Nella scuola dell infanzia, la valutazione non può basarsi esclusivamente sulle produzioni orali dei bambini. Nella fascia d etàcompresa fra i tre ed i sei anni, infatti, il linguaggio si va ancora strutturando e molti bambini dimostrano difficoltàa formulare correttamente anche frasi minime o nell attribuire un significato condiviso a parole dai connotati fortemente individuali. Per questo motivo, ogni percorso viene concluso non solo attraverso l uso della verbalizzazione ma anche con: osservazioni sistematiche delle modifiche comportamentali, di atteggiamento iniziale e finale e delle produzioni linguistiche in situazioni spontanee anche non legate all attività giochi di manipolazione e classificazione schede predisposte formulazione di domande

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