STORYTELLING. IL RACCONTO PER VALORIZZARE IL BRAND e L ESPERIENZA
|
|
- Mariana Gagliardi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 STORYTELLING IL RACCONTO PER VALORIZZARE IL BRAND e L ESPERIENZA
2 Definizione STORYTELLING
3 NUOVI PARADIGMI ORGANIZZATIVI La complessità, il cambiamento liquido continuo, endemico, pervasivo. La gestione del cambiamento e la resistenza allo stesso. Necessità di applicare nuovi modelli organizzativi basati sulle struttura a rete, di un buon livello di affiatamento, un buon ventaglio di competenze distribuite e soprattutto FIDUCIA.
4 Cosa fa un organizzazione che comunica? RACCONTA STORIE...! Mette insieme contenuti, costruisce significati, narra episodi che giustificano, motivano, valorizzano la sua esistenza e rinforzano la sua immagine. Verso tutti gli interlocutori: - Esterni: per informare e spingere all acquisto i clienti - Interni: per incentivare, motivare e coinvolgere i dipendenti.
5 AMBITI DI APPLICAZIONE Mktg esterno: come raccontare storie per vendere marchi e prodotti. Mktg interno: come ascolto e cura di sé e dell'organizzazione, strumento di analisi e di intervento sul benessere organizzativo (coinvolgendo i dipendenti nel processo di creazione e diffusione della cultura, dei valori, delle vicende aziendali). Leadership: come capacità di raccontare per incidere ed influenzare.
6 LEADERSHIP Agire coerente e lineare, senza ambivalenze. Capacità di guidare, facilitare le relazioni e usare le domande per esplorare una realtà cangiante. Riconciliarsi con il proprio limite. Essere se stessi, con coerenza, passione e consapevolezza. Un LEADER che racconta la propria storia, incarnandola in ogni gesto o parola
7 Definizione STORYTELLING ORGANIZZATIVO Utilizzo strategico della narrazione di storie, produzioni letterarie, verbali o scritte, con cui gli attori organizzativi esprimono la propria esperienza di lavoro nell organizzazione = l arte di ritrarre in parole, immagini e suoni ciò che è accaduto in eventi reali o fittizi.
8 STORYTELLING E una forma di comunicazione naturale ed intuitiva, capace di coinvolgere le persone, immergendole in un universo narrativo. È uno strumento fondamentale per l'impresa che voglia promuovere e posizionare più efficacemente valori, idee, prodotti e servizi. È in grado di trasferire la conoscenza, guidare le azioni, promuovere la crescita.
9 STORYTELLING Offre un forte vantaggio come strumento per creare un legame con le persone, comunicare dentro e fuori l impresa e raggiungere obiettivi a diversi livelli organizzativi. Ciò è possibile perché la narrazione di storie, rispetto agli altri mezzi di comunicazione a disposizione delle imprese, vive e si muove su un piano emotivo.
10 STORYTELLING Può contribuire al posizionamento dei brand sul mercato e nella mente dei consumatori. Se si può affermare che le imprese hanno una storia, è possibile dire che i brand sono una storia: essi incarnano i valori e la filosofia delle imprese stesse e li propongono in maniera evocativa e suggestiva.
11 STORYTELLING ORGANIZZATIVO Raccontare il brand = differenziarsi e coinvolgere in modo più diretto i propri clienti: le storie sono memorabili, interessanti, evocative, credibili, empatiche, virali. Le storie e la narrazione sono una parte centrale della vita organizzativa az.le.
12 Finalità dello storytelling in azienda - Dare senso alle azioni della realtà organizzativa quotidiana - Creare identificazione e appartenenza - Mettere in comune un significato esistenziale - Mantenere una memoria per la continuità dei saperi - Emozionare (attraverso l identificazione e la proiezione) - Costruire e presidiare una cultura di valori - Generare ordine razionale - Sostenere nella progettazione del futuro
13 LE STORIE... non sono cronache o elenchi ma vere e proprie trame con uno schema di senso!... devono essere memorabili perchè devono produrre emozioni... devono generare appartenenza ed identificazione... devono supportare la comprensione di eventi complessi
14 Come realizzare i contenuti dello storytelling? 1. Utilizzare le emozioni Le emozioni sono la base di ogni storia ben riuscita. Le storie possono far ridere, piangere o hanno la capacità di avvicinare ad un problema. Inserire un emozione all interno di una brand story, non è difficile. L emozione è già lì, basterà solo essere in grado di mettere in relazione la storia del prodotto con le persone e con la loro quotidianità.
15 Come realizzare i contenuti dello storytelling? 2. Condividere l unicità Il brand ha delle caratteristiche uniche; per scoprirle è necessario guardare l azienda, i prodotti e i clienti con un occhio creativo e pensare a ciò che li possa rendere speciali ed unici. Bisognerà partire considerando Persone, Clienti, Prodotti e Processi.
16 Come realizzare i contenuti dello storytelling? 3. Mantenere le cose semplici L importante sarà custodire l essenza del messaggio semplice, permettendo al pubblico di ricordarselo con la successiva possibilità di raccontarlo facilmente.
17 Come realizzare i contenuti dello storytelling? 4. Facilitare la condivisione Le storie ben riuscite hanno un messaggio che il pubblico apprezza, spingendo loro a condividerle. Per facilitare la condivisione bisogna porsi dalla parte del cliente e riflettere su come potrebbe raccontare la storia, considerando anche le modalità di contatto delle persone con il brand.
18 Come nascono le storie: come si fa storytelling 1. Individuare la funzione narrativa portante e le motivazioni profonde alla base della storia da sviluppare. 2. Ricercare, raccogliere e analizzare le storie formali e informali presenti all interno dell impresa (anche i gossip!). 3. Restituire le storie dando vita ad un mix di strumenti cartacei e/o virtuali narrativizzati. Company Confidential 2009 Micron Technology, Inc. 18
19 1. La funzione narrativa portante Bisogna definire: I soggetti presenti Gli scopi per cui viene raccontata I valori dichiarati o presunti da trasmettere I temi di base da condividere I sentimenti da evocare I comportamenti da suggerire, orientare e condannare Company Confidential 2009 Micron Technology, Inc. 19
20 2. Raccogliere ed analizzare le storie Individuare gli episodi ad alta significatività simbolica attraverso questionari, interviste, colloqui, focus group. Passi fondamentali: SCOPRIRE SALIENZE (episodi importanti e momenti epici) VERIFICARE CONVIVENZE (analizzare le relazioni tra storie individuali e di gruppo) OSSERVARE DISSOLVENZE (come tempi e luoghi influenzano i racconti) INVENTARIARE LE INVENZIONI (scoprire come il modo di produrre incide sulle relazioni e sul modo di lavorare) RE-INTERPRETARE LE TRAME (conoscerne l impatto) Company Confidential 2009 Micron Technology, Inc. 20
21 3. La restituzione della storia Elaborazioni letterarie/cartacee newsletter, house-organ Elaborazioni audio-video videoclip, cortometraggi, documentari, inchieste Elaborazioni teatrali-drammaturgiche Rappresentazioni teatrali, musical Company Confidential 2009 Micron Technology, Inc. 21
22 In sintesi Caratteristiche Adattabilità Velocità Intrattenimento Memorabilità Economicità Effetti Trasmettono saperi Aiutano la socializzazione Favoriscono il riconoscimento Creano curiosità Suscitano emozionalità profonda Generano ordine Producono senso alle situazioni complesse (BARILLA) Company Confidential 2009 Micron Technology, Inc. 22
23 Le storie permettono di conoscere di più l ambiente che ci circonda e di conoscerci meglio Diventano sedimenti esistenziali e funzionali all identità per riconoscersi Lo storytelling aiuta a sviluppare e a gestire cambiamenti organizzativi Identità Motivazione Spirito di gruppo Company Confidential 2009 Micron Technology, Inc. 23
24 Per concludere... C era una volta perché le aziende hanno bisogno di storie Da un lato v è un'azienda ufficiale, che si esprime attraverso il sito, le brochure, le mission, le dichiarazioni del top management, il bilancio, gli organigrammi, i comunicati stampa. Dall altro v'è un'azienda "nella testa delle persone" che vi lavorano, fatta di esperienze individuali, storie personali, sentimenti, relazioni, un'azienda che si esprime attraverso il racconto.
25 Per concludere... - Le storie permettono di spiegare ciò che è e ciò che diviene - Hanno una funzione pedagogica - Costituiscono il timone della governance culturale di un organizzazione - Permettono di affrontare il cambiamento attraverso l elaborazione e il racconto del cambiamento stesso. LE STORIE CI AIUTANO A CAPIRE E CAPIR-CI MEGLIO!
COMUNICAZIONE D IMPRESA
COMUNICAZIONE D IMPRESA - La Comunicazione d Impresa - Overview ALESSANDRA POGGIANI - COMUNICAZIONE D IMPRESA LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA La comunicazione d impresa consiste principalmente in un attività
DettagliF o r m a z i o n e e N e w L e a r n i n g L e a d e r s h i p C o a c h i n g
F i o r e n z a G u a r i n o C o n s u l t i n g 1 F o r m a z i o n e e N e w L e a r n i n g L e a d e r s h i p C o a c h i n g C o n s u l e n z a p e r l o s v i l u p p o s o s t e n i b i l e d
DettagliL ALBERO DELLE REGOLE
L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
Dettagli"UN VIAGGIO TRA LE STORIE PERCHE'...DA STORIA NASCE STORIA"
Scuola dell'infanzia "Umberto I" Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO "UN VIAGGIO TRA LE STORIE PERCHE'...DA STORIA NASCE STORIA" DESTINATARI: Bambini Mezzani TEMPI: Febbraio Maggio
DettagliR16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio
ISTITUTO TECNICO CLASSE: 4 a INDIRIZZO: ECONOMICO AZIENDALE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Realizzazione del Business plan Coordinatore: il Docente di Economia aziendale Collaboratori: Docenti del Consiglio di
DettagliELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO -
AMBIENTAMENTO PROGETTO EDUCATIVO COLLEGIALITA FORMAZIONE DOCUMENTAZIONE SPAZI- AMBIENTE PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO
DettagliMANUALE PER TUTORI AZIENDALI
MANUALE PER TUTORI AZIENDALI Regione Piemonte Direzione Istruzione, Formazione, Professionale e Lavoro Settore Attività Formative Settore Standard Formativi Qualità e Orientamento Professionale ACCOMPAGNARE
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliVoto Conoscenze Abilità Competenze Livelli. Abilità per svolgere compiti/mansioni in modo impreciso e disorganizzato
Griglia di corrispondenza tra i voti e i livelli di competenza Voto Conoscenze Abilità Competenze Livelli 1-5 Conoscenze generali di base approssimate 6 7-8 9-10 Conoscenza teorica e pratica indispensabile
DettagliIl termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni,
Il termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni, consultare innumerevoli contenuti ecc. Sintetizziamo
DettagliCONSAPEVOL-MENTE a.s
Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo
DettagliFIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE
Un percorso multi-etnico interdisciplinare sulla fiaba-sapere antico elaborato dall'insegnante Concetta di Falco Scuola Primaria Collodi 11 Circolo Modena OBIETTIVI FORMATIVI: FIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE
DettagliIL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA. Progettazione dei Sistemi Costruttivi
IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA Progettazione dei Sistemi Costruttivi 1 Cosa è la tecnologia? La Tecnologia è la disciplina del fare secondo una regola, etimologicamente rappresenta
DettagliLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016 1) IL MODELLO «AGATONE» DIDATTICA NEI LICEI Socrate, vieni a sederti qui vicino a me, perché io possa, toccandoti,
DettagliUnità di apprendimento. Crescere attraverso il teatro
Unità di apprendimento Crescere attraverso il teatro SCUOLE COINVOLTE Liceo Leopardi-Majorana Pordenone I.S.I.S V. Manzini San Daniele del Friuli NOMI PARTECIPANTI Augusta Calderan (Leopardi-Majorana)
DettagliViaggi Manuzzi Travel Agency
Viaggi Manuzzi Travel Agency L Agenzia Viaggi Manuzzi, situata a Cesena, ha aperto i battenti per la prima volta nel 1958, e oggi, dopo quasi 60 anni di attività, la famiglia Manuzzi con il fondatore Amedeo
DettagliPIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Scuola Primaria di BELLANO Classi 4^A e4^b a.s. 2014/2015 Insegnante: Busi Mara DISCIPLINA: ITALIANO TITOLO ATTIVITA MODALITA DI VERIFICA E UN MONDO DI CODICI Comunicare
DettagliScenario-based Design
Scenario-based Design DESIGN La fase di progettazione è quella che immagina soluzioni per gli spazi progettuali individuati nella fase di analisi dell attività INCORAGGIARE IDEE FOLLI SCRIVERE TUTTO BE
DettagliWEB MARKETING PER COMMERCIALISTI
COLLANA DI COMUNICAZIONE E MARKETING WEB MARKETING PER COMMERCIALISTI 5 Consigli utili per fare marketing sul web EBOOK Indice Capitolo 1 Perché è importante per i commercialisti fare marketing sul web?
DettagliUNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE STRUTTURA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE
www.consorziomipa.it UNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE STRUTTURA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE Luglio 2016 PIANO DI COMUNICAZIONE: OBIETTIVI E STRUTTURA Con il Piano di Comunicazione è possibile
DettagliIL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO. Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach. lunedì 23 febbraio 15
IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach Cos è il Coaching?
DettagliRELAZIONE FINALE DI TIROCINIO
La relazione finale, presentata in forma cartacea e arricchita da documentazione digitale, vuole essere la narrazione del percorso formativo di tirocinio alla luce dei traguardi raggiunti e delle esperienze
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliPROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015
PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di
DettagliPROGETTO FORMATIVO SPECIFICO PER I PUBBLICI ESERCIZI. Suggestive Selling La maggiore redditività per l azienda è la soddisfazione del cliente
PROGETTO FORMATIVO SPECIFICO PER I PUBBLICI ESERCIZI Suggestive Selling La maggiore redditività per l azienda è la soddisfazione del cliente Il suggestive selling è una tecnica di vendita molto efficace
DettagliInformation summary: Le Ricerche di Mercato
Information summary: Le Ricerche di Mercato - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi
DettagliL intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007
L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso
DettagliGiornata della Trasparenza 2014
Giornata della Trasparenza 2014 ROMA 16/12/2014 Il Benessere Organizzativo nel CNR II Edizione Indagine 2014 Dott. Gianpiero Ruggiero Responsabile Struttura Tecnica Misurazione della Performance Perché
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI.
ITALIANO OB. FORMATIVI COMPETENZE CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI 1.1 Ascoltare una semplice narrazione individuando personaggi, luoghi, successione temporale. 1.2 Ascoltare una semplice descrizione
DettagliCURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16
CURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16 Competenza n 1: Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Utilizza la lingua italiana per comprendere semplici enunciati e raccontare esperienze
DettagliRicerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4
Ricerca di marketing 2 Il piano I compiti e le responsabilità realizzativi Individuazione dati primari e secondari Definizione modalità raccolta dati primari Procedure di analisi Presentazione dei risultati
DettagliObiettivi di ogni azienda: Come raggiungerli? Qualunque sia il tuo obiettivo devi: Successo. Fatturato. Creare un brand riconoscibile.
Obiettivi di ogni azienda: Come raggiungerli? Successo Fatturato Vendite Conoscenza di marca Qualunque sia il tuo obiettivo devi: Creare un brand riconoscibile Presentarti nel modo migliore Farti conoscere
DettagliLe aree dell informatica
Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2006/07 Le aree dell informatica Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università
DettagliFRANCESE - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe 1 a
FRANCESE - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe 1 a Competenze Conoscenze Abilità Tecniche di lettura espressiva: intonazione, pause, punteggiatura. Applicare diverse strategie di lettura: lettura espressiva
DettagliIl progetto pilota di teatroterapia un nuovo approccio alla fibrosi cistica per le famiglie P.Catastini AOU Meyer
Il progetto pilota di teatroterapia un nuovo approccio alla fibrosi cistica per le famiglie P.Catastini AOU Meyer La teatroterapia: origini e caratteristiche Nasce dal teatro di ricerca, in ambiente protetto
DettagliL ORIENTAMENTO COME LIFE SKILLS
L ORIENTAMENTO COME LIFE SKILLS L orientamento consiste nel mettere un individuo in condizione di prendere coscienza delle sue caratteristiche personali e di svilupparle in vista della scelta degli studi
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado www.istitutocomprensivosgt.it SAN GIOVANNI TEATINO (CH) Dalla parte dell Educazione Progetto di Formazione Scuola-
DettagliPROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE
PROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE 1 Autore: Prof.ssa Malizia Maria Rosa SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Uno degli obiettivi del corso di sistemi è favorire un processo di apprendimento in grado
DettagliLinee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio
Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA per competenze SCIENZE Disciplina SCIENZE classe PRIMA Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello
DettagliVALUTAZIONE DELLE RISPOSTE SUDDIVISE PER GENERE: uomini donne
A.01 - Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e di emergenza, ecc.) A.02 - Ho ricevuto informazione e formazione appropriate sui rischi connessi alla mia attività lavorativa
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO STORIA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZE DISCIPLINARI: 1. Saper verbalizzare esperienze personali usando gli indicatori 2. Ordinare in successione
DettagliPROGRAMMA SUMMER SCHOOL 2011
Milano, febbraio 2011 1 PROGRAMMA SUMMER SCHOOL 2011 Il percorso delle lezioni si delinea attraverso l alternanza di un attività didattica frontale e un confronto dialettico tra il relatore e i partecipanti
DettagliPROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA
ANNO 2016 PROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA CRESCITA DELL ADATTABILITÀ DEI LAVORATORI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE CONTINUA - REGIONE LAZIO: ASSESSORATO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA E UNIVERSITÀ ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
DettagliABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE
ABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE ABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE Non è un modo di dire e chi ci conosce lo può confermare! Su 86.400 secondi a disposizione in un giorno, troveremo il modo di dedicarne una parte
DettagliGRIGLIA DI PROGETTAZIONE
GRIGLIA DI PROGETTAZIONE Utenti destinatari Classi prime secondaria primo grado Periodo di applicazione (ore totali 10) marzo / aprile / maggio Docenti coinvolti Lettere Compito/Prodotto previsto Feudalesimo
DettagliLa Progettazione didattica per competenze: concetti chiave e strumenti di lavoro. Formazione docenti neo immessi a.s.
La Progettazione didattica per competenze: concetti chiave e strumenti di lavoro Formazione docenti neo immessi a.s. 2013/14 - Lodi Parole chiave: La Progettazione didattica per competenze: concetti chiave
DettagliCorso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING
DettagliTeorie e metodi della Promozione della Salute Corso base
Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri
Dettaglipublic speaking Luca Baiguini Democrito di Abdera 460 a.c a.c
Tecniche di public speaking Luca Baiguini 1 Democrito di Abdera 460 a.c - 380 a.c 2 1.In quali occasioni ti succede di comunicare in pubblico? 2.Quali sono i tuoi punti di forza? 3.Quali sono i tuoi punti
DettagliComunicare nel volontariato. Elementi di marketing nel nonprofit Cisvol 2009
PERCHE COMUNICARE? Mettere in risalto l immagine Presentare servizi e iniziative Raccogliere fondi Creare un posizionamento nel mercato non profit Allacciare rapporti con i beneficiari dell offerta (volontari,
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
DettagliInfografica C O S È U N I N F O G R A F I C A E P E R C H É È U T I L E
Infografica C O S È U N I N F O G R A F I C A E P E R C H É È U T I L E Infografica L'infografica (anche nota con termini inglesi "information design", information graphic o infographic) è l'informazione
DettagliCorso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci Napoli
Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico 29-30-31 gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci 121 80142 Napoli OBIETTIVO COMPLESSIVO DEL CORSO Apprendere le basi della didattica
DettagliSchindler Navigator Book Definire gli obiettivi. Stabilire il percorso. Strategie di successo nel settore degli ascensori e delle scale mobili.
Definire gli obiettivi. Stabilire il percorso. Strategie di successo nel settore degli ascensori e delle scale mobili. 2 Il nostro impegno Cari colleghi, il mercato globale degli ascensori e delle scale
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliPERCEZIONE DI VALORE DA PARTE DEL CLIENTE E SCELTE DI PRICING: UN ANALISI EMPIRICA DELL ESPERIENZA RED BULL NELL AMBITO DEL SETTORE DEGLI ENERGY DRINK
PERCEZIONE DI VALORE DA PARTE DEL CLIENTE E SCELTE DI PRICING: UN ANALISI EMPIRICA DELL ESPERIENZA RED BULL NELL AMBITO DEL SETTORE DEGLI ENERGY DRINK ALESSANDRO BANDERA Corso: Pricing & Costing LIUC Università
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliQuali competenze per lo psicologo scolastico?
Quali competenze per lo psicologo scolastico? Livia Botta Agenzia Scuola Seminario LA PSICOLOGIA SCOLASTICA IN LIGURIA promosso dall Ordine degli Psicologi della Liguria Genova 18 ottobre 2008 Gli psicologi
DettagliPIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Scuola Primaria di Vestreno Classe IV a.s. 2014/15 Insegnante:Sabrina Rabbiosi DISCIPLINA : Italiano TITOLO ASCOLTO E RACCONTO UDA 1 Comprendere e produrre testi orali
DettagliCURRICOLO DI EDUCAZIONE MUSICALE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO DI EDUCAZIONE MUSICALE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Nucleo tematico Comprensione e uso dei linguaggi specifici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Comprendere ed utilizzare gli elementi
DettagliADDETTA e ADDETTO ALLE RELAZIONI CON IL PUBBLICO
ADDETTA e ADDETTO ALLE RELAZIONI CON IL PUBBLICO 1. CARTA D IDENTITÀ... 2 2. CHE COSA FA... 3 3. DOVE LAVORA... 4 4. CONDIZIONI DI LAVORO... 5 5. COMPETENZE... 6 Quali competenze sono necessarie... 6 Conoscenze...
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliCURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE
ISTITUTO COMPRENSIVO Lorenzo Lotto CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE elaborato dai docenti di scuola primaria F. Conti e Mestica a.s. 2013/14 coordinatore Ins.te Rosaria Nalli Nuclei fondanti PRODURRE IMMAGINI
DettagliClassi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio
Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Competenze Abilità Conoscenze Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia;
DettagliDIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.
Pag. 1 di 8 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. A COMUNICARE 1. Ascoltare 2. Associare 3. Codificare
DettagliL e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà
Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze
DettagliSCRIVERE Costruire l interesse per la scrittura autonoma. Scrivere autonomamente un breve testo su un esperienza motivante.
CURRICOLO DI LINGUA CLASSI 1 Ascoltare e parlare Avvio alla costruzione del Sé e alla percezione delle emozioni Ascoltare e comprendere una semplice consegna organizzativa e didattica Narrare un esperienza
DettagliIL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it
IL PIANO MARKETING IL PIANO MARKETING IN 7 PASSI 1. INDIVIDUA UNA NICCHIA DI MERCATO 2. DEFINISCI IL TARGET DEI CLIENTI 3. DEFINISCI LA TUA IDENTITA 4. DEFINISCI GLI OBIETTIVI 5. DEFINISCI IL POSIZIONAMENTO
DettagliLezione 7 La cultura della famiglia
Family Business Lezione 7 La cultura della famiglia Contenuti Una cultura familiare non sana I consigli di famiglia Costruzione e benefici dei consigli di famiglia Unità e continuità della famiglia Alcuni
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE di MUSICA CLASSE PRIMA
CURRICOLO DISCIPLINARE di MUSICA CLASSE PRIMA AREA COMPETENZE DISCIPLINARI ABILITÀ CONOSCENZE 1 METODO L alunno: L alunno: Imparare ad imparare Progettare A. applicando le indicazioni di lavoro, comprende
DettagliLa comunicazione: obiettivi e strategie. Qual è l obiettivo della comunicazione?
La comunicazione: obiettivi e strategie Qual è l obiettivo della comunicazione? Serata informativa per agenti immobiliari del 14 novembre 2008 POTENZIALITA DELL OFFERTA MERCATO TARGET Come faccio ad orientarmi?
DettagliPIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO ANDREA CORSINI
PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO PROF. ANDREA CORSINI CLASSE 2A INFORMATICO n alunni 17 LIVELLI DI PARTENZA STRUMENTI UTILIZZATI
DettagliIL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI
IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa
DettagliCorso di Marketing 2008/2009
Corso di Marketing 2008/2009 Stefano Micelli Università Ca Foscari di Venezia Il marketing: le ragioni di una funzione 1 Obiettivi della lezione Definizione di marketing Le ragioni storiche della funzione
DettagliFondazione Lavoroperlapersona
Fondazione Lavoroperlapersona Fondazione Lavoroperlapersona Siamo una Fondazione di Partecipazione senza scopo di lucro nata nel 2011, con sede a Roma e a Offida, un piccolo borgo nelle Marche. Il senso
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE di COMUNICAZIONE GRAFICA DOCENTE: GLORIA BORNANCIN
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE P.GOBETTI OMEGNA CLASSE: IV A SPERIMENTALE A.S.: 2012-2013 PIANO DI LAVORO ANNUALE di COMUNICAZIONE GRAFICA DOCENTE: GLORIA BORNANCIN Comunicazione Grafica FINALITA DELL
DettagliS R E N T R PA I& D N O IM RA
RAIMONDI&PARTNERS Non esiste fallimento, solo feedback. Tu vedi cose e ne spieghi il perché, io invece immagino cose che non sono mai esistite e mi chiedo perché no. (George Bernard Shaw). l impresa, attraverso
DettagliCURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE. Istituto comprensivo di Castell Arquato
CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE Istituto comprensivo di Castell Arquato Scuola dell infanzia Campi di esperienza Il sé e l altro Il bambino: comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le
DettagliLa formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas
Competitività e specializzazione del lavoro nei servizi pubblici La formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas Firenze 28 novembre 2008 CHI SIAMO Toscana Energia è stata costituita
DettagliCorso EPICT Animatore Digitale
Corso EPICT Animatore Digitale (Certificazione EPICT Bronze Animatore Digitale) Abbiamo oggi in Italia una nuova figura professionale, quella dell Animatore digitale le cui competenze sono descritte con
Dettagli7 Borsisti Day 20/01/2016 Roma Consortium GARR
La creazione del Training Lab per la «Comunità GARR» Ideazione e realizzazione della piattaforma e-learning per il community training Studio comparato del panorama europeo di riferimento 7 Borsisti Day
DettagliFormatori Sicurezza. Percorso formativo per:
Formatori Sicurezza Percorso formativo per: Consulenti, dirigenti, datori di lavoro, responsabili e addetti SPP, professionisti della sicurezza e dell'igiene del lavoro, formatori. INDICE Obiettivi pag.
DettagliCURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - TECNOLOGIA-
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - TECNOLOGIA- Classe Prima COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN TECNOLOGIA Profilo dello studente al termine
DettagliCLASSE QUARTA Relazioni Internazionali
CLASSE QUARTA Relazioni Internazionali Modulo 1. DALLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO Sapere: Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali, utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti
DettagliFL Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti;
DS Martinelli Celestina USR PUGLIA DAL CURRICOLO ALL AULA DIRIGENTE SCOLASTICO CIRCOLO DIDATTICO ROSMINI ANDRIA Palagiano, 17 novembre 2014 1 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO FL Valorizzare l'esperienza e le
DettagliFar acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)
- AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.6 "FRIULI OCCIDENTALE" 33170 Pordenone - Via Vecchia Ceramica,1 - C. P. 232 Tel. 0434/369111 - Fax 0434/523011 - C.F. / P.Iva 01278420938 INCONTRI PER INSEGNANTI QUINTE
DettagliAUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi
AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa
DettagliTRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE
ARTE E IMMAGINE classe PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE Utilizza in modo semplice gli elementi di base del linguaggio visuale (linea-forma-colore) per osservare e descrivere
DettagliLIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO
LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO PREMESSA Il progetto lettura nasce dalla convinzione che il libro e con esso il racconto ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo.
DettagliPROGETTO CONTINUITA Anno scolastico
PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico 2013-2014 TITOLO : RACCONTIAMO INSIEME ( il ) E' un progetto pensato e strutturato per gli alunni della scuola dell infanzia, per gli alunni delle classi quinte della
DettagliAffari in corso. Il Think tank on line di Academy: il punto di convergenza tra università, talenti e imprese d eccellenza
Il Think tank on line di Academy: il punto di convergenza tra università, talenti e imprese d eccellenza Un iniziativa di Academy, centro di formazione del London Stock Exchange Group Chi è Academy Academy,
DettagliRIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità
DettagliCLASSI SECONDE LA PROGRAMMAZIONE. - Potenziare il possesso di una lingua sempre più ricca lessicalmente nella molteplicità delle sue espressioni
CLASSI SECONDE LA PROGRAMMAZIONE ITALIANO - Potenziare il possesso di una lingua sempre più ricca lessicalmente nella molteplicità delle sue espressioni - Potenziare l ascolto reciproco, il rispetto e
DettagliPIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra:
PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra: 1. Azienda Ragione sociale Sede (indirizzo) CAP (Comune) Partita IVA Codice Fiscale Telefono Fax e-mail Legale rappresentante (nome
DettagliDELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO
FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione C'E' TEMPO E TEMPO Prodotti Giornata di
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado di comprendere testi e altre fonti di informazione
Dettagli