Recenti disposizioni giurisprudenziali in termini di sanzioni ex D.Lgs 231/2001
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1 Recenti disposizioni giurisprudenziali in termini di sanzioni ex D.Lgs 231/2001 Roma, 1 febbraio 2013 A cura di: Cristiano Cavallari GVC Consulting, Consulenti di Direzione Associati 1 Viale delle Nazioni Unite 3, Grottaferrata (Roma). Tel 06_ ; fax 06_
2 Indice dell intervento Contesto normativo Soggetti destinatari Sanzioni previste per le imprese Il coinvolgimento della società (e degli amministratori) in sede penale Azione di responsabilità nei confronti degli amministratori Sentenza 204/2013 Corte di Cassazione (sezione penale) reati tributari - 2
3 Contesto normativo Principi ispiratori Reati contro la Pubblica Amministrazione e reati societari Falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico e contro la personalità individuale Abusi di mercato e reati transnazionali Responsabilità Penale per le Società Reati in materia antinfortunistica Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita Reati informatici Reato di impiego di extracomunitari con permesso di soggiorno irregolare Reati di corruzione tra privati e induzione indebita a dare o promettere utilità Principio ispiratore Ante D.Lgs 231/2001 Persone Fisiche: La responsabilità penale è riferita solo alle persone fisiche Non può essere trasferita su enti o società, siano essi dotati oppure privi di personalità giuridica Post D. Lgs. 231/2001 Persone Fisiche + Società: Si introduce una forma di responsabilità a carico di società ed enti, con sanzioni di particolare afflittività L ente è responsabile per reati commessi da soggetti con potere di rappresentanza, i c.d. soggetti apicali o da persone a questi sottoposte, nell interesse o a vantaggio dell ente stesso 3
4 Soggetti destinatari Enti forniti di personalità giuridica (società di capitali e Fondazioni, SIM, enti pubblici economici ecc.); Società di persone, joint venture societarie, cooperative, consorzi Associazioni, comitati, fondazioni anche prive di personalità giuridica quando svolgono attività commerciale oltre il 10% (società di persone, non profit, onlus religiose e laiche, società di professionisti, mutue assicuratrici, ecc.) La normativa si applica alle società di diritto privato che esercitino un pubblico esercizio (per concessione) Esclusi: Stato, enti pubblici territoriali, enti pubblici non economici, partiti e sindacati, A.T.I., enti autarchici «zone d ombra»: ordini e collegi professionali, enti lirici 4
5 Sanzioni previste per le imprese Sanzioni pecuniarie La sanzione viene applicata per quote in un numero non < a 100 nè > a Sanzioni da 260 mila fino a 1,5 milioni commisurate alla gravità del fatto, al grado di responsabilità della società nonché all attività svolta per eliminare o attenuare le conseguenze del fatto o per prevenire la commissione di ulteriori illeciti. La sanzione è commisurata anche sulla base delle condizioni economiche e patrimoniali della società Sanzioni interdittive La sanzione si applicano in relazione ai reati per le quali sono espressamente previste: interdizione all esercizio dell attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell illecito; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l eventuale revoca di quelli concessi; divieto di pubblicizzare beni o servizi Sanzioni interdittive da 3 mesi a 2 anni se l ente ha realizzato profitti significativi e per reati reiterati Pubblicazione della sentenza La pubblicazione della sentenza di condanna può essere disposta quando nei confronti dell ente viene applicata una sanzione interdittiva Pubblicazione della sentenza su un quotidiano a tiratura nazionale su richiesta del Magistrato. Confisca La confisca del prezzo o del profitto del reato quale illecito profitto derivante dal reato. Quando non è possibile eseguire la confisca del prezzo oi del profitto del reato la stessa può avere ad oggetto somme di denaro, beni o altre utilità di valore equivalente 5
6 Il coinvolgimento della società (e degli amministratori) in sede penale Non obbligatorietà di legge ma obbligatorietà di fatto : la legge prevede l adozione del Modello di organizzazione, gestione e controllo (Modello 231) in termini di facoltatività e non di obbligatorietà, per cui la mancata adozione non è soggetta ad alcuna sanzione Ciò, tuttavia, espone la Società alla responsabilità per gli illeciti realizzati da amministratori e dipendenti. Pertanto, nonostante la ricordata facoltatività del comportamento, di fatto l adozione del Modello 231 diviene obbligatoria se si vuole beneficiare dell esimente ed evitare di incorrere nella responsabilità per colpa di organizzazione. 6
7 (segue) Azione di responsabilità nei confronti degli amministratori (per le Spa è prevista dagli artt e 2393 bis c. civ.) l applicazione delle sanzioni alle società per gli illeciti commessi da amministratori e dipendenti incide direttamente sugli interessi economici dei soci. Pertanto, in caso di incidente di percorso, legittimamente i soci potrebbero intraprendere azione di responsabilità nei confronti degli amministratori inerti che, non avendo adottato il Modello, abbiano impedito alla società di fruire del meccanismo di esonero della responsabilità (Tribunale di Milano, sez. VIII civile, 13 febbraio 2008, n.1774 omessa adozione del Modello organizzativo -) 7
8 Azione di responsabilità nei confronti degli amministratori (azionata dall Assemblea e/o dal Collegio Sindacale) Art 2393 c. civile Può essere promossa dall Assemblea in occasione della discussione del bilancio, anche se non indicata nell elenco delle materie da trattare, quando si tratta di fatti di competenza dell esercizio cui si riferisce Può essere promossa a seguito di delibera del Collegio Sindacale assunta con la maggioranza dei 2/3 dei componenti Può essere esercitata entro 5 anni dalla cessazione dell amministratore dalla carica Comporta automatica revoca dell amministratore qualora deliberata dall Assemblea con il voto favorevole pari almeno ad 1/5 del capitale sociale 8
9 Azione di responsabilità nei confronti degli amministratori (azionata dai soci) Art 2393 bis c. civile Può essere promosso dai soci che rappresentino almeno 1/5 del capitale sociale o la diversa misura prevista nello Statuto, comunque non superiore al terzo Nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio l azione può essere promossa dai soci che rappresentino un quarantesimo del capitale sociale o la minore misura prevista nello Statuto 9
10 10 Azione di responsabilità nei confronti degli amministratori (per le Srl) Art 2476 c. civile (1 comma ) Gli amministratori sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall'inosservanza dei doveri ad essi imposti dalla legge e dall'atto costitutivo per l'amministrazione della società. Tuttavia la responsabilità non si estende a quelli che dimostrino di essere esenti da colpa e, essendo a cognizione che l'atto si stava per compiere, abbiano fatto constare del proprio dissenso. (3 comma ) L'azione di responsabilità contro gli amministratori è promossa da ciascun socio, il quale può altresì chiedere, in caso di gravi irregolarità nella gestione della società, che sia adottato provvedimento cautelare di revoca degli amministratori medesimi. In tal caso il giudice può subordinare il provvedimento alla prestazione di apposita cauzione
11 Reati tributari (ex D.Lgs 74/2000): Art 2: Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti Art 3: Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici Art 4: Dichiarazione infedele Art 5: Omessa dichiarazione Art 8: Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti Art 10: Occultamento o distruzione di documenti contabili Art 10 bis: Omesso versamento di ritenute certificate Art 10 ter: Omesso versamento di Iva Art 10 quater: Indebita compensazione Non rientrano nel novero dei reati presupposto previsti dal D.Ls 231/
12 Sentenza Cassazione 204/2013 ha sancito l applicabilità del sequestro dei conti correnti della società per il reato di evasione iva: nel caso specifico la società è ricorsa all utilizzo fraudolento di fatture per operazioni inesistenti La società eccepiva la non applicabilità del sistema sanzionatorio previsto dal D.Lgs 231/2001 adducendo che la confisca per equivalente ex art. 19 non può avere ad oggetto beni appartenenti alla persona giuridica al di fuori dei reati specificatamente previsti. Reati tra i quali non rientrano i reati tributari 12
13 Sentenza Cassazione 204/2013 (segue) La Corte ammette che se si fosse trattato di una misura «per equivalente» le ragioni della difesa sarebbero state anche condivisibili Tuttavia il vincolo messo dalla procura ai conti della società non è il sequestro per equivalente ma investe direttamente il reato di evasione fiscale La Corte ha stabilito la liceità del sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme di denaro che costituiscono profitto di reato «sia nel caso in cui la somma si identifichi proprio in quella che è stata acquisita attraverso l attività criminosa, sia quando sussistono indizi per i quali il denaro di provenienza illecita risulti depositato in banca ovvero investito in titoli trattandosi di assicurare ciò che proviene dal reato e che si è cercato di occultare» 13
14 GRAZIE Cristiano Cavallari Dottore Commercialista, revisore legale dei conti GVC Consulting, Consulenti di Direzione Associati Viale delle Nazioni Unite 3, Grottaferrata (Roma). Tel 06_ ; fax 06_
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