Lo stato della pianificazione in Emilia-Romagna
|
|
- Amanda Renzi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lo stato della pianificazione in Emilia-Romagna Prof. Ing. Simona Tondelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Centro provinciale Studi Urbanistici Bologna Come è ben noto, la legge urbanistica della Regione Emilia-Romagna è entrata in vigore nel 2000, innovando profondamente nei contenuti e nelle procedure la pianificazione urbanistica comunale, con particolare attenzione al progressivo passaggio dai Piani Regolatori Generali (PRG) della previgente LR 47/1978 alla nuova strumentazione urbanistica: Piani Strutturali Comunali (PSC), Regolamenti Urbanistico Edilizi (RUE) Piani Operativi Comunali (POC). In seguito, la LR 6/2009 Governo e riqualificazione solidale del territorio, ne ha precisato alcuni contenuti e ha modificato alcune regole procedurali. I tre strumenti di pianificazione comunale oggi previsti in Emilia-Romagna configurano una tripartizione dei contenuti, a ciascuno dei quali corrisponde uno strumento specifico ed uno specifico iter di formazione e approvazione, secondo un processo che venne definito, allora, di semplificazione della pianificazione. A partire dal 2000, si possono distinguere tre fasi nel processi di rinnovo degli strumenti urbanistici comunali. La fase iniziale, di avviamento, coincide col primo triennio di periodo transitorio previsto dall art. 41 della LR20, durante il quale diversi Comuni hanno concluso l iter di approvazione dei PRG in corso, alcuni Comuni hanno adottato nuovi PRG, mentre altri hanno convertito i PRG vigenti di recente formazione ai contenuti urbanistici del nuovo regime normativo fruendo della procedura prevista dall art. 43 della LR20, il cosiddetto spacchettamento, ossia del ricollocamento dei contenuti del PRG all interno dei nuovi strumenti di pianificazione. Nello stesso periodo è cominciata anche la formazione dei primi PSC. Una seconda fase, che ha inizio nel 2003 e termina nel 2009, ha visto molti Comuni adottare i nuovi PSC; questa fase ha permesso però anche di mettere in luce alcune criticità del processo, che la LR6 ha tentato di sanare, cercando in particolare di accelerare i tempi di elaborazione dei piani (agendo in particolare sulla conferenza di pianificazione), introducendo l obbligatorietà dell approvazione contestuale di PSC e RUE, incentivando le forme di co-pianificazione, di pianificazione intercomunale e di pianificazione in forma associata. Ciononostante, dal 2009 il processo di rinnovo della strumentazione urbanistica ha subito un rallentamento, principalmente a causa della diminuzione della domanda in seguito alla crisi economica. Se si analizza la distribuzione provinciale dei dati relativi all adozione e approvazione dei nuovi strumenti urbanistici al 2015, si osserva una certa disparità nell intensità del processo di rinnovo degli strumenti urbanistici comunali: in particolare, nelle province di Bologna, Ravenna, Reggio Emilia e Forlì-Cesena, molti comuni hanno adottato o approvato il PSC, mentre a Ferrara, Modena, Piacenza e soprattutto Rimini si nota un forte ritardo, con una percentuale esigua di Comuni che hanno avviato il percorso (fig. 1). 1
2 Fig. 1 Comuni con PSC adottato o approvato La situazione è del tutto analoga se si osservano i dati dei RUE (fig.2), anche in forza della modifica della LR6 che impone l approvazione contestuale di PSC e RUE. Fig. 2 Comuni con RUE adottato o approvato Un discorso a parte merita invece il POC (fig.3); pochissimi sono i piani operativi adottati o approvati, molti dei quali in realtà sono POC zero, ossia strumenti che introducono poche nuove previsioni e che hanno lo scopo principale di traghettare le vecchie previsioni del PRG verso la nuova strumentazione, al fine di garantire una gestione coordinata del territorio attraverso i nuovi strumenti. Su questo strumento, che regola la trasformazione, si è infatti abbattuta in modo più pesante la crisi dell edilizia che ha del tutto o quasi arrestato le grandi trasformazioni immobiliari oggetto, appunto, del POC. 2
3 Fig. 3 Comuni con POC adottato o approvato In definitiva, dopo 15 anni dall approvazione della LR20, la gran parte dei Comuni emiliano romagnoli ha completato o almeno avviato il processo di rinnovamento dei propri strumenti urbanistici comunali (fig.4). Fig.4 Stato dei piani urbanistici comunali Tale dato trova conferma anche nell analisi della vetustà degli strumenti urbanistici comunali: se si considera l insieme dei PRG e dei PSC approvati (fig.5), si osserva che, complessivamente, circa l 80% dei Comuni è dotato uno strumento urbanistico approvato dopo il In particolare, si nota come il periodo di maggiore rinnovamento sia compreso tra il 2006 e il In questo periodo, di particolare interesse è il caso della Provincia di Forlì-Cesena, che ha visto il PTCP approvato nel 2006 assumere valore di PSC per 14 comuni, secondo quanto previsto dall art. 21 della LR20. 3
4 Fig.5 Vetustà dei piani urbanistici comunali Al rallentamento degli ultimi anni nel tasso di rinnovo degli strumenti urbanistici corrisponde un tentativo di adattare questi strumenti alle mutate condizioni generali. Alcuni dei PSC più recenti, infatti, si concentrano solo sulla riqualificazione e incentivano la rigenerazione urbana (è il caso, ad esempio, della variante di Riqualificazione del Comune di Casalecchio di Reno). Altri, già vigenti, vengono sottoposti a varianti in riduzione (recentissimo è il caso del bando del Comune di Reggio Emilia per la raccolta di manifestazioni di interesse relative alla riclassificazione urbanistica di aree ricomprese in ambiti urbanizzabili del PSC vigente), operazioni sempre sottolineate con grande enfasi da parte delle amministrazioni che avviano questi processi anche se, in realtà, per come è concepito il PSC, si tratta di operazioni prevalentemente di immagine, in quanto non essendo tale strumento conformativo dei diritti edificatori, le aree di nuovo insediamento non sono direttamente assimilabili ad aree di espansione (espansione che, per realizzarsi, deve essere prevista in un POC). Altri Comuni ancora hanno scelto esplicitamente di non avvalersi del POC, inteso appunto come strumento di espansione e trasformazione pesante del territorio, ed estremizzano il valore di piano della rigenerazione del RUE (come nel caso del RUE appena approvato dal Comune di Faenza). Ancora più interessanti sono le esperienze che mostrano un modo originale e nuovo di usare gli strumenti esistenti, adattandoli ad affrontare nuove situazioni: è il caso del POC della rigenerazione del Comune di Bologna (approvato nel 2014), che ha avuto avvio nel 2012 con un avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse e che, attraverso un lungo processo istruttorio e valutativo, ha permesso di individuare 28 proposte, per un totale di 32 aree interessate, per le quali l Amministrazione ha messo a punto degli accordi che sono parte integrante del POC di qualificazione. In questa articolata situazione, la pianificazione urbanistica in Emilia-Romagna si trova davanti a diverse criticità, prima di tutto per i problemi derivanti dal riordino istituzionale. In una regione, come l Emilia-Romagna, dove l urbanistica era stata completamente delegata alla Province, la chiusura di questi enti intermedi mette di fronte ad uno scenario del tutto nuovo. Nell ipotesi che l urbanistica torni ad essere materia della Regione, occorrerà risolvere non solo i problemi di personale (di numeri e competenze che non esistono più in Regione, da acquisire quindi dalla province), ma anche di omogeneizzazione di regole e procedimenti differenti. La LR20, pensata come una legge sperimentale da ricalibrare dopo pochi anni, è invece stata lasciata sostanzialmente inalterata per 4
5 15 anni, generando situazioni di differenti interpretazioni da Provincia a Provincia, ora difficilmente recuperabili. A ciò si aggiunge un evidente difficoltà nelle possibilità di controllo esercitabili dalla Regione sui temi urbanistici di dettaglio e, quindi, la necessità di trovare probabilmente un organismo a cui affidare la verifica delle trasformazioni minute. Un secondo ordine di problemi riguarda la crisi dell edilizia. Calo della domanda, grandi stock di invenduto, crollo dei prezzi (almeno in alcune aree) a fronte di terreni acquistati a valori di mercato molto elevati e con mutui spesso attivi, pongono di fronte alla necessità di ripensare le trasformazioni della città. Nonostante il PSC non sia conformativo dei diritti edificatori, la previsione degli ambiti di nuovo insediamento ha creato delle aspettative che si sta cercando di soddisfare in qualche modo, ipotizzando ad esempio il trasferimento di quei diritti verso le aree di riqualificazione. Ma, da stime prudenziali della Regione, le previsioni di ambiti di nuovo insediamento sono di circa 3 volte superiori alla disponibilità di aree per la riqualificazione. E ovvio pertanto che tale meccanismo non potrà essere diretto, e che occorrerà trovare anche altre soluzioni, prima fra tutte la rigenerazione della città consolidata. Un altro tema è quello del consumo di suolo. Pur senza entrare nel merito della definizione di consumo di suolo e del fatto che in Emilia-Romagna molto consumo di suolo è in realtà destinato ad attrezzature pubbliche e parchi, si osserva una crescita dei territori artificializzati sproporzionata rispetto all aumento della popolazione dagli anni 70 ad oggi. Il tema è stato affrontato nella scorsa legislatura con un progetto di legge sulla riduzione del consumo di nuovo suolo, anche se, in realtà, la LR20 già affronta questo tema. Tra gli obiettivi della pianificazione, infatti, essa introduce oltre al tema della sostenibilità anche quello della riduzione del consumo di nuovo suolo, prevedendo il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione (art. 2, lettera f). Questo obiettivo, ancora ad oggi spesso disatteso, è stato successivamente rafforzato con la LR6 che ha introdotto un meccanismo di controllo del consumo del suolo, attraverso la possibilità dei PTCP di fissare, per ogni Comune, soglie massime quantitative per i nuovi insediamenti e l obbligo per i PSC di motivare la scelta di urbanizzare nuovi territori per soddisfare i fabbisogni presenti in alternativa alla trasformazione di aree già urbanizzate. Le modifiche che nel corso degli ultimi anni sono state apportate, nella prassi, agli strumenti urbanistici introdotti dalla LR20 in conseguenza del mutato quadro economico e culturale generale, dovrebbero dare luogo, entro alcuni mesi, ad una riforma urbanistica annunciata nel programma di mandato della Giunta regionale recentemente insediatasi. L obiettivo della riforma è anche questa volta quello della semplificazione della strumentazione urbanistica. Tuttavia, se nel 2000 la semplificazione ha significato passare da uno strumento, il PRG rigido e onnicomprensivo, a tre, oggi pare che si vada nella direzione opposta della riduzione del numero di strumenti. Certamente, ciò di cui oggi si sente maggiormente la necessità, non è solo una modifica delle procedure, quanto l introduzione di nuove competenze (di prefigurazione, di negoziazione, di adattamento e flessibilità ), spostando l attenzione dai mezzi al fine, ossia alla qualità della città e del territorio. 5
DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI, DEI PROCESSI E DELLE RELAZIONI
Consulenza e Formazione DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI, DEI PROCESSI E DELLE RELAZIONI. LA PROPOSTA DI VALORE TECNOLINK PER REALIZZARE IL MODELLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DIGITALE TECNOLINK S.r.l.
DettagliS.p.A. di trasformazione urbana (Stu)
Segnalazioni Settore Attività amministrative e finanziarie per il Governo del territorio novembre 2005 S.p.A. di trasformazione urbana (Stu) le Società di trasformazione urbana (STU) sono SpA, costituite
DettagliREPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 dicembre 2013, n. 1367.
Supplemento ordinario n. 5 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 56 del 18 dicembre 2013 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO DELLA U FFICIALE SERIE GENERALE PERUGIA - 18 dicembre 2013 DIREZIONE REDAZIONE
DettagliOGGETTO: ADOZIONE VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 11/2004.
OGGETTO: ADOZIONE VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 11/2004. Il Sindaco introduce l argomento... Invita il progettista incaricato, dott. Paolo Furlanetto ad esporre i contenuti
DettagliLa pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo
DettagliPianificazione Urbanistica Partecipata
Pianificazione Urbanistica Partecipata L Amministrazione comunale di Mattinata ha avviato le procedure per la formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, ai sensi della Legge Regionale n 20/2001,
DettagliSCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014
Fraternità di Misericordia di Isola di Capo Rizzuto Realizziamo insieme il teatro cinema di Isola di Capo Rizzuto Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior
Dettagli+31,0% LA DOMANDA DI MUTUI NEL I TRIMESTRE 2016. LE RICHIESTE SI CARATTERIZZANO SEMPRE PIÙ PER IMPORTO CONTENUTO E PIANI DI RIMBORSO LUNGHI.
! Barometro CRIF della domanda di mutui da parte delle famiglie +31,0% LA DOMANDA DI MUTUI NEL I TRIMESTRE 2016. LE RICHIESTE SI CARATTERIZZANO SEMPRE PIÙ PER IMPORTO CONTENUTO E PIANI DI RIMBORSO LUNGHI.
DettagliDELIBERAZIONE N X / 210 Seduta del 31/05/2013
DELIBERAZIONE N X / 210 Seduta del 31/05/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliLE CLASSI DALLA PRIMA ALLA QUINTA
Nell Anno Scolastico 2014/2015 è entrato in vigore il Nuovo Ordinamento Il DPR 263 in vigore dal 25/02/2013 ha dato l avvio alla riforma dei CPIA e dei corsi serali attivi nelle scuola secondarie superiori.
DettagliAZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"
AZIENDA U.L.SS SS. n. 4 "Alto Vicentino" Via Rasa, 9-36016 Thiene (VI) N. 408/2013 di reg. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Con l'assistenza dei signori: In data: 09/05/2013 Direttore Amministrativo
DettagliPaola Zoppi Medico del lavoro
Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire
DettagliOGGETTO: Dal 2015 è l esportatore abituale a inviare le lettere d intento
Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Dal 2015 è l esportatore abituale a inviare le lettere d intento Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo, intendiamo metterla a conoscenza
DettagliPROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE
PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione
DettagliAUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato
AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato Prot. Gen. n 1198 Data 17/11/2011 Prot. Det. n 176/11 OGGETTO:
DettagliLa Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni
Provincia di Piacenza Settore Sviluppo Economico. Pianificazione e Programmazione Territoriale. Ambiente. Urbanistica La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni 1 REPORT MONITORAGGIO
DettagliL esperienza della Procura della Repubblica di Ravenna
L esperienza della Procura della Repubblica di Ravenna - Focus sull omogeneizzazione delle prassi lavorative delle Segreterie dei PM - Roma 16-19 19 Maggio 2012 Forum PA Premessa La Procura della Repubblica
DettagliDichiarazione di intento: approvato il modello e chiarito il regime transitorio
Dichiarazione di intento: approvato il modello e chiarito il regime transitorio Con il provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 12 dicembre 2014 (prot. 159674/2014) ( Provvedimento )
DettagliRAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA DICEMBRE 2013
RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA 2012 DICEMBRE 2013 Il Rapporto Annuale sull Efficienza Energetica è statocurato dall UnitàTecnicaEfficienza Energetica dell ENEA sulla basedelleinformazioniedeidatidisponibilial31dicembre2013.
DettagliMINISTERO DELLA GIUSTIZIA LA CURA DELLE RIFORME FUNZIONA NEL 2016 MIGLIORA LA GIUSTIZIA CIVILE
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA LA CURA DELLE RIFORME FUNZIONA NEL 2016 MIGLIORA LA GIUSTIZIA CIVILE GIUGNO 2014 LE RIFORME NON SARANNO A COSTO ZERO PER IL TRIENNIO 2015-2017 STANZIATI 1MILIARDO E 657 MILIONI
Dettagli11533 17/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311
11533 17/10/2008 Identificativo Atto n. 1311 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO DETERMINAZIONI IN MERITO AL PERCORSO FORMATIVO DI MASSAGGIATORE OPERATORE DELLA SALUTE E IL DIRIGENTE DELL
DettagliFare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it
Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del
DettagliIl processo di pianificazione: dalla conoscenza, alla decisione, all azione, alla comunicazione
Facoltà di Architettura di Palermo Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 201213 Collaboratori Arch. Daniele Gagliano Arch. Daniele Ronsivalle Corso di
DettagliLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA
LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le
DettagliMEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI
MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre
DettagliL ITALIA MERITA ANCORA DI ESSERE UN SORVEGLIATO SPECIALE
OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI L ITALIA MERITA ANCORA DI ESSERE UN SORVEGLIATO SPECIALE Siamo usciti dalla procedura di infrazione riportando il rapporto deficit/pil al 3%
DettagliREGIONE PIEMONTE ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DELLA VALLE SESIA L.R. 29 giugno 2009, n. 19 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
REGIONE PIEMONTE ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DELLA VALLE SESIA L.R. 29 giugno 2009, n. 19 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 20 del 05/02/2016 CON IMPEGNO DI SPESA [ X ] SENZA IMPEGNO DI SPESA [ ]
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano
DettagliOSSERVATORIO ECONOMICO INDICOD-ECR XIII EDIZIONE - SETTEMBRE 2011
1.1 I principali risultati OSSERVATORIO ECONOMICO INDICOD-ECR XIII EDIZIONE - SETTEMBRE 2011 Congiuntura e clima di fiducia. Il clima di fiducia crolla decisamente nella rilevazione di settembre 2011.
DettagliCOMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015. ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA ADOTTATA
REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA P.R.G. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015 ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA
DettagliOggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1784 DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL.
Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1784 DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL. VISTA la legge 12 marzo 1999, n. 68, ed in particolare l'art.
DettagliSimona Rubbi Resp. legislazione e progettazione CSO - Centro Servizi Ortofrutticoli
, I MERCATI EUROPEI CSO - Centro I punti dell intervento Le regole relative agli scambi ortofrutticoli internazionali I Case History più significativi Alcune considerazioni Le regole relative agli scambi
DettagliCOMUNE DI MILETO Prov. di Vibo Valentia AREA AMMINISTRATIVA. Determinazione N 25 del 09.02.2012
COMUNE DI MILETO Prov. di Vibo Valentia Originale Oggetto AREA AMMINISTRATIVA Determinazione N 25 del 09.02.2012 Affidamento servizio manutenzione, aggiornamento ed assistenza ai programmi applicativi,
DettagliConsiderazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE
TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.
DettagliCOMUNE DI ROVIGO. OGGETTO: Adozione Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.) LA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI ROVIGO OGGETTO: Adozione Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.) LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: l art. 36, 1 comma del D.Lgs. 30.04.1992, n.285 (Nuovo Codice della Strada) dispone l obbligo
DettagliI giovani e il lavoro. in provincia di Padova. Dati 2010
I giovani e il lavoro in provincia di Padova Dati 2010 A cura di Anna Basalisco Nota metodologica: I dati esposti sono di fonte CO Veneto SILL Veneto, elaborati dall Osservatorio sul Mercato del Lavoro
Dettagli12 Il mercato del lavoro dei politici
INTroDUzIoNE La figura del politico e quella dell elettore sono alla base del concetto di democrazia rappresentativa. Ma chi è il politico? Ed è giusto considerare quella del politico una professione come
DettagliXVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA
XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA Napoli, - Il XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale
DettagliPiano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015
Allegato alla deliberazione G.C. 11 del 29.01.2015 Piano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015 Il presente Piano di formazione è stato formulato in osservanza delle disposizioni contenute
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 47 11.03.2016 CU 2016: rettifiche e sanzioni In caso di dati omessi o errati si ha tempo fino a lunedì 14 marzo per reinoltrare
DettagliLaboratorio di Urbanistica. Introduzione alle lezioni frontali. Prof. Ignazio Vinci
Università di Palermo - Scuola Politecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura Anno accademico 2013-2014 Laboratorio di Urbanistica Prof. Ignazio Vinci Introduzione alle lezioni frontali Il
DettagliAgec e il socio unico Comune di Verona
Agec e il socio unico Comune di Verona Agec e il socio unico Comune di Verona AGEC E IL SOCIO UNICO COMUNE DI VERONA. Linee politiche dei rapporti con il Comune unico proprietario. Il patrimonio di dotazione.
DettagliL 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007
L 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007 REGOLAMENTO (CE) N. 434/2007 DELLA COMMISSIONE del 20 aprile 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione
DettagliSCHEDA STAMPA a cura dell ufficio Comunicazione e Stampa FRENA LA CRISI MA PER CRESCERE SERVE L ACCELERATORE
SCHEDA STAMPA a cura dell ufficio Comunicazione e Stampa FRENA LA CRISI MA PER CRESCERE SERVE L ACCELERATORE EDILIZIA: 2015, SI ATTENUA LA CADUTA MA IL SETTORE NON E ANCORA FUORI DALLA CRISI La crisi continua
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Confermato il ruolo di pubblico servizio e di eccellenza dell offerta specialistica nella Comunità Bresciana
COMUNICATO STAMPA Brescia, 10/11/2014 Confermato il ruolo di pubblico servizio e di eccellenza dell offerta specialistica nella Comunità Bresciana Sindaco On. Emilio Del Bono in visita a Fondazione Poliambulanza
DettagliPerche le banche soddisfano il fabbisogno delle imprese
Perche le banche soddisfano il fabbisogno delle imprese 1 ATTENZIONE: La presente dispensa contiene materiale messo a disposizione per gli utenti del sito www.bilancioutile.com Essendo materiale didattico
DettagliLA GIUNTA HA DELIBERATO IL NUOVO TRACCIATO DELLA PARTE TERMINALE SUD DELLA LINEA 5. ORA E POSSIBILE SVILUPPARE LA LINEA METROPOLITANA VERSO OVEST
LA GIUNTA HA DELIBERATO IL NUOVO TRACCIATO DELLA PARTE TERMINALE SUD DELLA LINEA 5. ORA E POSSIBILE SVILUPPARE LA LINEA METROPOLITANA VERSO OVEST Assessorato Sviluppo del Territorio CITYLIFE LA LINEA 5
DettagliCAPITOLO 14 COORDINAMENTO OPERATIVO
CAPITOLO 14 COORDINAMENTO OPERATIVO 14.1 PREMESSA... 220 14.2 COORDINAMENTO CON L IMPRESA MAGGIORE DI TRASPORTO... 220 14.2.1 Programmi degli interventi manutentivi... 221 14.2.2 Procedura per la ripartizione
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliComune di Pradalunga. Variante n.2 al Piano di Governo del Territorio
1 Comune di Pradalunga Variante n.2 al Piano di Governo del Territorio 1 - OBIETTIVI DELLA La presente variante n.2 al PGT di Pradalunga ha come obiettivo principale la riorganizzazione infrastrutturale
DettagliRASSEGNA STAMPA. Risultati "Progetto Promoter" ANCI - CdC RAEE. Giugno 2014. a cura di
RASSEGNA STAMPA Risultati "Progetto Promoter" ANCI - CdC RAEE Giugno 2014 a cura di COMUNICATO STAMPA Pronti i risultati del ʻProgetto Promoterʼ ANCI-CdC RAEE: contro i furti di RAEE più controlli sul
DettagliI siti potenzialmente contaminati in Italia
In Europa si registrano 500.000 siti da bonificare i costi da contaminazione sono stimati in 2,4 17,3 miliardi /anno (fonte: Proposta di Direttiva Quadro europea sul suolo COM (2006) L articolo 1 della
DettagliI FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA
I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA Organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati
DettagliGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014
GLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014 1. La misura del diritto annuale per l anno 2014 Per l anno 2014 restano valide le misure del diritto annuale definite per l anno 2013, sia nelle misure
DettagliArea Internazionalizzazione. Servizio di orientamento individuale. (1) Scheda facsimile
Area Internazionalizzazione Servizio di orientamento individuale (1) Scheda facsimile Riservato Pagina 1 Spett.le Oggetto: Valutazione preliminare Committente: Settore: progettazione e produzione arredamenti
DettagliAGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA
AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI CAMB/2015/25 del 13 luglio 2015 CONSIGLIO D AMBITO Oggetto: Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, art. 158-bis, comma 3 Delega
DettagliSpett.le Agenzia Formativa Unione Valdera C.A. Direttore Dott. Giovanni Forte C.A. Dott.ssa Cinzia Minuti
MOD. 050 rev.2 del 05.04.2011 Centro Studi Enti Locali s.r.l. Via della Costituente, 15-56024 San Miniato (PI) - tel. 0571 469222-469230 - fax. 0571 469237 Web: www.entilocaliweb.it - E-mail: segreteria@centrostudientilocali.it
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 26-06-1997 REGIONE LAZIO
LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 26-06-1997 REGIONE LAZIO Norme in materia di programmi integrati di intervento per la riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale del Territorio della Regione. Fonte:
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANZAI S.P.A. SUL SETTIMO 2016 IN UNICA CONVOCAZIONE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANZAI S.P.A. SUL SETTIMO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA ORDINARIA CONVOCATA PER IL 14 APRILE 2016 IN UNICA CONVOCAZIONE AUTORIZZAZIONE
DettagliCOMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327
COMUNE DI PISA TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DN-12 / 204 del 26/03/2013 Codice identificativo 884327 PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. Cittadino APPROVAZIONE DEGLI
DettagliICI - Le novità e riflessi in Unico
ICI - Le novità e riflessi in Unico a cura dello studio Tributario Gigliotti & Associati A partire dal 2007 in materia di imposta comunale sugli immobili sono previste numerose novità, più precisamente:
DettagliSpecifiche tecniche per l interoperabilità tra i sistemi regionali di FSE
Specifiche tecniche per l interoperabilità tra i sistemi regionali di FSE Versione 1.0 25 Febbraio 2016 1/8 Indice Indice... 2 Indice delle figure... 3 Premessa... 4 1 Architettura delle piattaforme regionali
DettagliCOMUNE DI MOSCUFO. Provincia di Pescara DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO
REGISTRO GENERALE DELLE DETERMINE Atto n.ro 175 del 06/05/2014 - Pagina 1 di 5 COMUNE DI MOSCUFO Provincia di Pescara ORIGINALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ATTO N. 54 del 06/05/2014
Dettagliwww.dirittoambiente.net
www.dirittoambiente.net Una sentenza del Supremo Collegio conferma il ruolo predominante della demolizione nei processi per abusi edilizi CASSAZIONE: LA DEMOLIZIONE DELLE OPERE EDILIZIE ABUSIVE E OBBLIGATORIA
DettagliPROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO
Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta
DettagliArticolo 1 Finalità. Articolo 2 Interventi regionali
Legge Regionale 5 febbraio 2010, n. 12 Istituzione del Parco Urbano delle Cantine di interesse regionale ( B.U. REGIONE BASILICATA n.7 del 05 febbraio 2010 ) Articolo 1 Finalità 1. La Regione, al fine
DettagliRassegna Stampa 04.03.2013
Rassegna Stampa 04.03.2013 Rubrica Assonime Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. Affari&Finanza (La Repubblica) 04/03/2013 RIFORMARE LE ISTITUZIONI O L'ITALIA NON CE LA FARA' (S.Micossi)
DettagliOUTSOURCED MARKETING ULTIMO TRIMESTRE. ARMIAMO LA NOSTRA RETE COMMERCIALE
A OUTSOURCED MARKETING ULTIMO TRIMESTRE. ARMIAMO LA NOSTRA RETE COMMERCIALE L OBIETTIVO L azienda, presenza storica nel settore delle piastrelle in gres porcellanato, opera da oltre trenta anni sul territorio
DettagliGuida alla Registrazione Utenti
Guida alla Registrazione Utenti L.R. n.12 del 28.11.2007 Art. 5 Incentivi per l Innovazione e lo Sviluppo Art. 6 Incentivi per il Consolidamento delle Passività a Breve Introduzione Come previsto dall
Dettagligine sulla stagione 2012]
] gine sulla stagione 2012] Parchi di divertimento Indagine sull andamento della stagione 2012 1 La stagione 2012 I parchi di divertimento italiani quasi 200 strutture tra parchi tematici o meccanici,
DettagliProvincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità
Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità Procedura per l approvazione del Piano territoriale della Comunità (PTC) 1. Predisposizione
DettagliCorso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.)
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) DELLA SOCIETA ACSEL S.p.A. Predisposto dal Responsabile per la Trasparenza Adottato dal Consiglio di Amministrazione
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti SERVIZIO DI CONTROLLO INTERNO
SERVIZIO DI CONTROLLO INTERNO ISTRUZIONI PER L UTILIZZO DELLA NUOVA PIATTAFORMA PER IL CONTROLLO DI GESTIONE SIGEST ROMA, SETTEMBRE 2009 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. INFORMAZIONI GENERALI... 3 3. MODALITA
DettagliReti locali Mauro Nanni
Reti locali Mauro Nanni Con il termine «rete locale» o LAN viene indicato l insieme degli apparati e delle linee di connessione che permettono di collegare tra di loro le stazioni di lavoro all interno
DettagliIL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008
IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 Come noto il comma 325 della Finanziaria 2007 ha introdotto nell art. 7, comma 4, DPR n. 633/72, la lett. f-quinquies)
DettagliIndagine trimestrale sul settore alberghiero high level
Studi e Analisi presenta elaborazioni e indagini prodotte dal Centro Studi nei suoi ambiti d interesse Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level Primo trimestre 2008 a cura di Maria Grazia
DettagliAlbano Laziale, 6 maggio 2015
Il progetto Open Data e l'agenda Digitale Regionale Luisa Romano Programmazione strategica, armonizzazione delle basi dati e agenda digitale Regione Lazio Albano Laziale, 6 maggio 2015 L Agenda Digitale
DettagliLe Comunicazioni Obbligatorie
Progetto Servizi innovativi nel settore dei servizi per il lavoro PON Governance e Azioni di Sistema - Obiettivo Convergenza 2007-2013 (FSE) Le Comunicazioni Obbligatorie Tiziana Lang 26 giugno 2013 Agenda
DettagliPerdite su crediti e conseguenze IVA
Perdite su crediti e conseguenze IVA Come è noto l disciplina due tipi di note di variazione: In aumento Obbligatorie Note di variazione In diminuzione Facoltative Le variazioni in diminuzione rappresentano
DettagliREGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE
REGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE Approvato dall Assemblea dei Soci del 26 aprile 2015 1. Obiettivi e finalità del regolamento Con il presente regolamento
DettagliInformativa per la clientela
Informativa per la clientela Informativa n. 46 del 14 ottobre 2011 La manovra di Ferragosto (DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di IRES INDICE 1 Premessa... 2
DettagliGiovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività
Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Giovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Convegno OIGA 2009-10
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione
DettagliComune di Binasco (Provincia di Milano)
Comune di Binasco (Provincia di Milano) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERAZIONE CC 34 DEL 26.9.2012 ) 1 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità....pag. 3 Art. 2 Ambito
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI PADOVA RIEPILOGO OFFERTA FORMATIVA Anno 2015
Area 1: Architettura e design 1 I PRINCIPI FONDATIVI DEL PROGETTO ARCHITETTONICO 06.03.2015 13.03.2015 20.03.2015 09.04.2015 16.04.2015 30.04.2015 07.05.2015 2 2015 DESIGN DAL PROGETTO ALL ESECUZIONE DELL
DettagliA21Locale San Filippo del Mela
Il 12 dicembre 2005 IN SEDUTA STRAORDINARIA I responsabili di Area di AGENDA 21L sulla scorta del documento pervenuto sul nuovo elettrodotto a 380kV Sorgente Rizziconi Hanno raccomandato al SINDACO di
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 14 del 26 Marzo 2009 REGOLAMENTO SULLA
DettagliFondi Europei 2014-2020 La Programmazione dei Fondi Strutturali europei in Emilia-Romagna
Fondi Europei 2014-2020 La Programmazione dei Fondi Strutturali europei in Emilia-Romagna 1 STRATEGIA EUROPA 2020 http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm 2 EMILIA ROMAGNA: 2.457 MILIONI DI EURO Fondo
DettagliCampania. Risorse vincolate Agcom per le attività delegate. -
Modulo - inserimento dati e gestione informatica Servizio on-line procedure di conciliazione Oggetto: Impegno di spesa finanziamento Piano di lavoro DETERMINA n. 14/ U.D.SPECIALE CORECOM dei 09 NOVEMBRE
Dettagli5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali
IN LIQUIDAZIONE Progetto Sperimentale ex art. 3 dell Ordinanza Commissariale n. 151 del 14.11.2011 ANALISI DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA : 5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali
DettagliCONSORZIO REGIONALE PER LA TUTELA, L INCREMENTO E L ESERCIZIO DELLA PESCA VALLE D AOSTA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMITATO ESECUTIVO
Prot. N. Pos. I ^ in data CONSORZIO REGIONALE PER LA TUTELA, L INCREMENTO E L ESERCIZIO DELLA PESCA VALLE D AOSTA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMITATO ESECUTIVO L anno duemilaquattordici, addì 4 del mese
DettagliComune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio
Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 15/04/2013, esecutiva ai sensi dell art. 134 comma 3^ del D.Lgv. n. 267/2000. Pubblicato all Albo
DettagliEconomia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali
Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.
DettagliPIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII
PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII Roma, 23 febbraio 2015 Sommario I criteri generali le regole La metodologia il quadro conoscitivo La proposta
DettagliCOMUNE DI VAIANO (Provincia di Prato) PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO
Area 1 Pianificazione e Gestione del Territorio Elab. D2 Variante parziale al Regolamento Urbanistico vigente per modifiche all'area di riqualificazione urbana RU7 - La Briglia e all'area polarità urbana
DettagliDal 1972 il Liceo dell Ossola
Liceo SPEZIA Dal 1972 il Liceo dell Ossola Thank ELIOSSOLA guardando al futuro TUTTI CORSI NUOVO ORDINAMENTO Liceo Scientifico Liceo Scientifico sezione interna I.M.A. (con didattica Informatico Multimediale
DettagliN. del PROPOSTA DI DELIBERA
N. del OGGETTO: OP065 COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE VIA PER SALVATRONDA - ADOZIONE DELLA VARIANTE URBANISTICA, APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO ED APPROVAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE.
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE VG41U ATTIVITÀ 73.20.00 RICERCHE DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Giugno 2013 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UG41U Ricerche di mercato e sondaggi
Dettagli