Lo sciopero. Monica McBritton novembre 2016

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1 Lo sciopero Monica McBritton novembre 2016

2 Lo sciopero come fenomeno sociale i processi produttivi sono processi sociali collettivi. Però ciò viene negato dal contratto individuale di lavoro. Infatti, appare rilevante soltanto il rapporto fra il datore di lavoro e il singolo lavoratore. MMcB 2

3 In condizioni ordinarie LO SCIOPERO, INVECE, RENDE VISIBILE L INTERCONNESSIONE SOCIALE FRA I LAVORATORI CHE CONSENTE IL RAGGIUNGIMENTO DI UN RISULTATO PRODUTTIVO. MMcB 3

4 SISTEMA DI RR.II: le funzioni dello sciopero PRIMITIVO Lo sciopero deve far male, deve danneggiare la controparte. MATURO Lo sciopero è un rito che serve ad affermare la necessità che il potere datoriale tenga conto degli interessi dei lavoratori organizzati. MMcB 4

5 Dunque in un sistema di rr.ii maturo Lo sciopero rituale implica un reciproco riconoscimento delle parti in causa. L accettazione del conflitto come un valore positivo di crescita politica, sociale ed economica. La rinuncia reciproca alla pretesa di sopprimere la controparte. MMcB 5

6 In altre parole Non si può la botte piena e la moglie ubriaca. Non si può voler lo sciopero rituale senza una disponibilità reale a trattare con l organizzazione sindacale. MMcB 6

7 Le qualificazioni giuridiche dello sciopero Sciopero delitto: è un reato Art. 502 c.p. Rocco Serrata e sciopero per fini contrattuali Il datore di lavoro, che, col solo scopo d`imporre ai suoi dipendenti modificazioni ai patti stabiliti, o di opporsi a modificazioni di tali patti, ovvero di ottenere o impedire una diversa applicazione dei patti o usi esistenti, sospende in tutto o in parte il lavoro nei suoi stabilimenti, aziende o uffici, è punito con la multa non inferiore a quattrocentomila. I lavoratori addetti a stabilimenti, aziende o uffici, che, in numero di tre o più abbandonano collettivamente il lavoro, ovvero lo prestano in modo da turbarne la continuità o la regolarità, col solo scopo di imporre ai datori di lavoro patti diversi da quelli stabiliti, ovvero di opporsi a modificazioni di tali patti o, comunque, di ottenere o impedire una diversa applicazione dei patti o usi esistenti, sono puniti con la multa fino a lire duecentomila. C. Cost , n. 29: l art. 502 è incostituzionale per contrasto con gli artt. 39 e 40 Cost. MMcB 7

8 Le qualificazioni giuridiche dello sciopero Sciopero libertà Esempio: Codice Zanardelli Lo sciopero non è vietato penalmente purché non avvenga con <<minaccia o violenza>>. È irrilevante come fenomeno collettivo. Dunque: nei rapporti interprivati: è inadempimento contrattuale nel confronto dello Stato è esercizio di una libertà. MMcB 8

9 Le qualificazioni giuridiche dello sciopero Sciopero diritto Art. 40 Cost.: Il diritto di sciopero si esercita nell ambito delle leggi che lo regolano. Piena rilevanza del fenomeno collettivo. Dunque: configura una legittima sospensione del rapporto di lavoro e quindi dell obbligo delle parti di adempiere alle rispettive prestazioni; gode della tutela dello Stato. MMcB 9

10 Le interconnessione con l art. 3, co.2 Cost.: lo sciopero come strumento di democrazia ha un ruolo fondamentale nell avverarsi della rivoluzione promessa (Calamandrei) contenuta nell art. 3, co.2 Cost. Da ricordare: la Costituzione italiana non riconosce la <<parità delle armi>>: la serrata non è un diritto. con l art. 39, co. 1 Cost- strumento di effettività del principio di libertà sindacale. MMcB 10

11 La parziale inattuazione dell art. 40 Cost. Il rinvio alle <<leggi che lo regolano>>. La compatibilità con le norme repressive del codice Rocco. Il ruolo di protagonista della Corte Costituzione: un esempio di scarto fra disposizione e norma. MMcB 11

12 La tutela dell art. 40 Cost. L art. 40 Cost. è immediatamente precettivo e tutela: Lo sciopero economico- contrattuale: le pretese dei scioperanti possono essere soddisfatte dal datore di lavoro. Quest ultimo ha la c.d. disponibilità delle pretese. Lo sciopero politico-contrattuale o politicoeconomico cioè quello teso a difendere gli interessi riconducibili al tit. III della Cost. ( C. Cost. sentt. n. 123/1962; n.141/1967). MMcB 12

13 Lo sciopero politico puro Non gode dalla tutela dell art. 40 Cost., ma secondo la Corte Cost. (sent. n.290/1974) ma è una libertà riconducibile all art. 3 co.2 Cost. Dunque, nei rapporti interprivati si configura come inadempimento contrattuale. MMcB 13

14 Titolarità del diritto di sciopero Titolarità individuale a esercizio collettivo Valorizzazione del rapporto con l art. 3. co. 2 Cost. Dunque non è soltanto uno strumento di pressione nei confronti dei datori di lavoro. Può essere esercitato anche nei confronti delle autorità politiche (il c.d. sciopero economico-politico). Ma è strumento di democrazia (anche contro i rischi di burocratizzazione del sindacato). Spiega la sospensione del rapporto anche per i lavoratori aderenti allo sciopero, ma non iscritti al sindacato. MMcB 14

15 Segue oppure Titolarità collettiva Un primo problema: la mancata attuazione dell art. 39, cc. 2, 3 e 4 Cost. Un secondo problema: la mancanza di una legge sulla rappresentanza sindacale. Nelle radici storiche di questo dibattito: la titolarità collettiva esclude le coalizioni occasionali? Oppure è possibile limitare la titolarità ad alcuni sindacati? MMcB 15

16 Segue Titolarità collettiva: la posizione di A. ZOPPOLI La titolarità del diritto di sciopero è collettiva in quanto titolarità sindacale, e non del sindacato. L A. legge l art. 40 Cost. in stretto legame con l art Cost. Rileva la sussistenza di un interesse collettivo al cui raggiungimento è tesa l azione di autotutela. Dunque non è rilevante che il portatore del interesse collettivo sia un associazione sindacale o un organizzazione occasionale. (ZOPPOLI Antonello, La titolarità sindacale del diritto di sciopero, Jovene, Napoli, 2006) MMcB 16

17 Natura giuridica del diritto di sciopero Lo sciopero come diritto potestativo del lavoratore -> tale ricostruzione è attendibile se si considera sciopero legittimo quello diretto contro il datore di lavoro (disponibilità delle pretese). Lo sciopero come diritto assoluto della persona -> condizionato dalla sussistenza di un rapporto di lavoro, ma non limitato alla disponibilità delle pretese. Lo sciopero come negozio giuridico: qualificazione errata nella misura in cui lo sciopero rappresenta una rottura dei rapporti. Potrebbe essere sostenibile solo nella prospettiva di una titolarità collettiva riconosciuta a determinate organizzazioni sindacali. MMcB 17

18 Segue Natura giuridica del diritto di sciopero Lo sciopero come diritto pubblico di libertà: accentua la dimensione di carattere pubblicistico teso a garantire lo sciopero contro forme di reppressione da parte dello Stato. Tuttavia ignora la dimensione dei rapporti interprivati. Lo sciopero come fatto giuridico: rileva il comportamento teso a soddisfare un interesse collettivo. MMcB 18

19 Sciopero e astensione collettiva dal lavoro In quanto fenomeno sociale intrinsecamente collegato alla modernità e ai rapporti di produzione capitalistici, lo sciopero è tale se posto in essere dai lavoratori subordinati. In quanto diritto costituzionalmente riconosciuto in una prospettiva di riequilibrio dei poteri e di realizzazione dell uguaglianza sostanziale ex art. 3, co. 2 Cost., può essere esteso ai soggetti che, sebbene non siano lavoratori subordinati (ex art c.c.), sono soggetti in situazione di sottoprotezione sociale. In effetti, la C. Cost. ha riconosciuto ai lavoratori parasubordinati il diritto di sciopero. MMcB 19

20 Segue l astensione collettiva Comunque, il limite all estensione del diritto di sciopero ai lavoratori autonomi ( ex art c.c.) è nella sussitenza di una situazione di sottoprotezione sociale. Non tutto il lavoro autonomo è sottoprotetto: ad. es. ciò non vale per I liberi professionisti. Infatti, in questi casi si parla di astensione collettiva dal lavoro, fondato sull art. 18 Cost. rinvio MMcB 20

21 Diritto di sciopero e libertà di iniziativa economica Problema: ammissibilità di un danno al datore di lavoro che ecceda quello fisiologico (in qualche modo compensato dalla mancata retribuzione; la c.d. correspettvità dei sacrifici). Quindi legittimità delle c.d forme anomale di sciopero: ad. es sciopero a scachiera e sciopero a singhiozzo. Ricorso alla c.d. teoria definitoria dello sciopero in funzione restrittiva: è sciopero un astensione concertata e completa dal lavoro per la tutela di un interesse professionale collettivo. (attenzione: tale teoria è stata critticata perché aveva una funzione normativa). Dunque, se lo sciopero non rispondeva a queste caratteristiche, causava un danno ingiusto al datore di lavoro e quindi era illegittimo. MMcB 21

22 Sciopero e danno ingiusto Danno ingiusto perché provocava un danno maggiore al datore di lavoro in relazione all ammontare della perdita delle retribuzioni da parte dei lavoratori. Fondamento giuridico: principi di buona fede e correttezza Critica: buona fede e correttezza si applicano all esecuzione del contratto, il quale per definizione, viene sospesa durante l azione di scipero. MMcB 22

23 La responsabilità aquiliana Una parte della dottrina (Ghera) ha affrontato il problema delle forme anomale di sciopero ricorrendo all art c.c. I lavoratori in sciopero possono provocare danni ingenti al datore di lavoro, ma non possono ledere la sua organizzazione produttiva in vista della ripresa dell attività superato il conflitto. MMcB 23

24 Cass. n. 711/1980 Crittica la teoria definitoria dello sciopero. Lo sciopero non è quello che viene definito come tale dalla dottrina, ma è un fenomeno storico-sociale. Quindi è necessario tener presente la nozione di sciopero. Sulla scia della responsabilità aquiliana e degli artt. 4 e 41 Cost. MMcB 24

25 Cass. 711/ distinzione fra: - danno alla produzione- scipero legittimo - danno alla produttività combinato disposto fra gli artt. 4 e 41 Cost. sciopero illegittimo. - Tradotto nell ambito della contrattazione collettiva: le c.d. commandate. Sono accordi che consentono la tutela dell interesse datoriale alla produttività con l esercizio del diritto di sciopero MMcB 25

26 Sciopero e retribuzione Effetti sugli elementi accessori della retribuzione: possono essere trattenuti in proporzione alla durata dello sciopero. Rispetto all eventuale decurtazione delle ferie e alcuni altri elementi, spesso interviene la contrattazione collettiva. Scioperi brevi e utilità della prestazione: è ritenuto legittima la trattenuta della retribuzione, quando la prestazione sia al di sotto della normalità tecnica che la rende utile. Si parla in proposito di unità temporale minima della prestazione. MMcB 26

27 Lo sciopero nell UE Carta dei diritti fondamentali dell UE: Art. 28 -Diritto di negoziazione e di azioni collettive I lavoratori e i datori di lavoro, o le rispettive organizzazioni, hanno, conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni e prassi nazionali, il diritto di negoziare e di concludere contratti collettivi, ai livelli appropriati, e di ricorrere, in caso di conflitti di interessi, ad azioni collettive per la difesa dei loro interessi, compreso lo sciopero. MMcB 27

28 Segue lo sciopero nell UE Art. 153 n. 5 del TFUE esclude lo sciopero (ma anche la serrata, nonché le retribuzioni e il diritto di associazione) dalle materie di competenze comunitarie. Queste materie sono di competenze esclusiva dei legislatori nazionali. Tuttavia MMcB 28

29 CASI VIKING E LAVAL VIKING: Società filandese che cambia bandiera di una delle sue navi, facendola prendere la bandiera estone allo scopo di applicare il contratto collettivo estone anche ai lavoratori filandesi che prestano la loro attività di quella nave. Il sindacato filandese reagisce e intraprende un articolata azione collettiva tesa a contrastare l operazione posta in essere dall impresa. MMcB 29

30 LAVAL Società lettone che distacca in Svezia lavoratori per prestare servizio in un cantiere svedese controllato dalla stessa Laval. La società applica a questi lavoratori il contratto collettivo lettone ovviamente meno favorevole a quello svedese. Il sindacato svedese reagice anche con azioni di autotutela. MMcB 30

31 Segue Viking e Laval alla Corte di Giustizia dell UE I casi arrivano alla Corte di Giustizia. Come mai? Per violazione delle regole dell UE sulla libertà di stabilimento e sulla libera circolazione per la prestazione di servizi. Risultato: la Corte dirà che le azioni di autotutela sono un diritto fondamentale riconosciuto anche a livello europeo. Però debbono essere messi in essere in modo da non ledere le libertà economiche garantite. Ciò significa che, in ambito comunitario, i diritti sociali sono effettivamente riconosciuti in quanto subalterni alle libertà economiche. MMcB 31