ING RAIS LEZIONE 2 FUND

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ING RAIS LEZIONE 2 FUND"

Transcript

1 SPONSORSHIP & FUNDRAISING Laboratorio Sponsorizzazioni LEZIONE 2 L analisi del funzionamento delle sponsorship L organizzazione: sponsor e sponsee Il contratto di sponsorizzazione

2 L ANALISI DEL FUNZIONAMENTO DELLE SPONSORSHIP

3 FUNZIONAMENTO L A S P O N S O R S H I P PRESUPPONE L ESISTENZA DI UN OBIETTIVO DI MARKETING Le sponsorizzazioni si inseriscono nella categoria «PROMOTIONS» Dalle 4 alle 5 P del Marketing (La V P = PEOPLE) Importanza del MARKETING ESPERIENZIALE (il CONSUM-ATTORE)

4 ESPERIENZA E SPONSORSHIP Esperienza = nuova tipologia di offerta in aggiunta a beni e servizi Esperienza = evento memorabile, genera emozioni J. Pine e J. H. Gilmore: L' economia delle esperienze. Oltre il servizio. Rizzoli Etas, 2013 Classificazione Esperienze (partecipazione attiva o passiva + connessione individuo evento) Esperienza di intrattenimento: passiva, attraverso i sensi (ascoltare la musica) Esperienza educativa: attiva, attraverso corpo e mente (formazione scolastica) Esperienza estetica: passiva, immersione fisica in un evento (visitare una galleria d'arte) Esperienza di evasione: attiva, immersione totale nell esperienza (giocare al casinò) B. Schmitt: Marketing Esperienziale di M. Ferraresi e B. H. Schmitt. Franco Angeli, 2015 Classificazione per 5 moduli esperienziali: Sense (senso): le esperienze che coinvolgono la percezione sensoriale Feel (sentiment): le esperienze che coinvolgono i sentimenti e le emozioni Think (pensiero): le esperienze cognitive e creative Act (azione): le esperienze che coinvolgono la fisicità Relate (relazione): le esperienze che derivano dalle interazioni con gli altri

5 OBIETTIVI DELLO SPONSOR awarenes di brand o di prodotto livelli di awareness da raggiungere, in quanto tempo e nei confronti di quale target immagine brand position per l azienda o per un determinato prodotto rafforzare o cambiare l identità di marca barriera vs competitor perseguire una strategia share of mind (o share of voice) su alcune attività attività di pr verso sponsee o stakeholders attraverso l evento

6 COME AGISCE LA SPONSORISHIP HA UNA FORZA PERSUASIVA NEL PROCESSO D ACQUISTO DEL CONSUMATORE, IN PARTICOLARE NELLE PRIME TRE FASI: riconoscimento del bisogno ricerca delle alternative valutazione delle alternative

7 IL PROCESSO D ACQUISTO I L P R O C E S S O D E C I S I O N A L E D E L C O N S U M A T O R E 1) LE INFLUENZE SOCIALI (FAMIGLIA, RELIGIONE, SCUOLA, TREND E TENDENZE, LA CLASSE SOCIALE DI APPARTENENZA, I GRUPPI DI RIFERIMENTO LA TRIBU -) 2) LE INFLUENZE DI MARKETING (PRODOTTO, PREZZO, COMUNICAZIONE, DISTRIBUZIONE PDV -) 3) LE INFLUENZE SITUAZIONALI (AMBIENTE FISICO, SOCIALE ) 4) LE INFLUENZE PSICOLOGICHE (PRODUCT KNOWLEDGE E PRODUCT INVOLVEMENT LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E DELLA MARCA -) LE 5 FASI DEL PROCESSO DECISIONALE: 1) RICONOSCIMENTO DEL BISOGNO (LA PIRAMIDE DI MASLOW: ogni bisogno è un bisogno della persona nel suo complesso ) 2) RICERCA DELLE ALTERNATIVE/INFORMAZIONE 3) VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE (COMPONENTI RAZIONALI ED EMOTIVE) 4) LA DECISIONE D ACQUISTO 5) LE IMPRESSIONI POST USO

8 PERCHE E EFFICACE LA SPONSORSHIP RAPPRESENTA LA FUSIONE TRA IL MESSAGGIO E IL MEZZO* IL MESSAGGIO SI ESPRIME ATTRAVERSO L ASSOCIAZIONE DELL IMPRESA O DELLA MARCA CON I VALORI PROPRI DELL EVENTO IL MEZZO E L EVENTO STESSO *Il medium è il messaggio: Marshall McLuhan «Gli strumenti del comunicare»

9 PROCESSO ASSOCIATIVO L E C O N D I Z I O N I D E L L A P P R E N D I M E N T O congruenza tra i due stimoli ripetizione dell associazione QUESTO PROCESSO ASSOCIATIVO PUO AVVENIRE PIU O MENO CONSAPEVOLMENTE SI PARLA COSI DI CONDIZIONAMENTO PIU O MENO CONSAPEVOLE (OPERANT O CLASSICAL CONDITIONING*) * Per approfondire: 1Nf-v4bXAhUQGhQKHVgxCg4QgQMIJDAA&safe=active

10 CONDIZIONAMENTO NELLE SPONSORIZZAZIONI IL CONDIZIONAMENTO E DEFINITO EMOTIONAL CONDITIONING SFRUTTA L ASSOCIAZIONE DELLO SPONSOR CON LO STATO EMOTIVO PIACEVOLE ATTIVATO DALL EVENTO

11 IMAGE TRANSFER McCRACKEN =scholart&sa=x&ved=0ahukewin07jywobxahukb8akhycjbcyqgqmijdaa&safe=active ASSOCIAZIONE EVENTO SIGNIFICATI/ VALORI POSITIVI (MEANING) PROPRI DELLE CARATTERISTICHE DELL EVENTO L IMPRESA SCEGLIE L EVENTO IN BASE AI SIGNIFICATI CHE VUOLE CONFERIRE ALLA PROPRIA MARCA L INDIVIDUO ASSOCIA I SIGNIFICATI POSITIVI DELL EVENTO ALLA MARCA (TRASFERIMENTO DI IMMAGINE E VALORIALE TRA INDIVIDUO MARCA SPONSOR EVENTO) L INDIVIDUO PORTA CON SE I SIGNIFICATI POSITIVI DELLA MARCA AL MOMENTO DELL ACQUISTO

12 I L C O N C E T T O D I CONGRUENZA PERCHE LA SPONSORHIP ABBIA UNA BUONA RIUSCITA DEVE ESSERE FORTE IL LEGAME TRA L AZIENDA SPONSOR E L EVENTO L ASSOCIAZIONE SPONSOR-EVENTO-VALORI DEVE ESSERE CONGRUENTE C O N G R U E N Z A VA L O R I A L E E F U N Z I O N A L E

13 I L C O N C E T T O D I RIPETIZIONE L INDIVIDUO, A SEGUITO DI UN ESPOSIZIONE RIPETUTA, CREA NELLA PROPRIA MEMORIA ASPETTATIVE CON RIFERIMENTO AI CARATTERI DELL EVENTO E DELLE MARCHE SPONSOR QUESTE ASPETTATIVE INFLUENZANO L ATTENZIONE SELETTIVA E A I U TA N O L A S S O C I A Z I O N E E V E N T O - S P O N S O R

14 CONGRUENZA VA L O R I A L E provate a individuare la congruenza valoriale

15 CONGRUENZA F U N Z I O N A L E

16 PROVIAMO INSIEME FAT E AT T E N Z I O N E A I B R A N D E P R E N D E T E N E N O TA D O P O A N A L I Z Z E R E M O I N S I E M E I F I L M AT I

17 PROVIAMO INSIEME 17

18 L ORGANIZZAZIONE: SPONSOR E SPONSEE Come scegliere una sponsorship

19 SPONSOR: LA GESTIONE definire degli obiettivi (possibilmente quantitativi per target e unità di tempo) determinare l investimento il budget - identificare i criteri di selezione delle proposte di sponsorizzazione valutare e scegliere tra progetti alternativi negoziare formalizzare il contratto scegliere le attività di comunicazione a supporto: valorizzare verificare l efficacia: monitorare

20 SPONSOR: OBIETTIVI A W A R E N E S S Per l azienda o un determinato prodotto? Quali livelli di awareness vogliamo raggiungere, in quanto tempo e nei confronti di quale/i target? I M M A G I N E Per l azienda o per un determinato prodotto? (brand positioning) Qual è il nostro percepito attuale? La nostra identità è già forte e consolidata? Vogliamo cambiarla o rafforzarla? B A R R I E R A V S C O M P E T I T O R S Cosa fanno i nostri competitors? AT T I V I T À P R Verso sponsee o stakeholders (attraverso l evento)

21 SPONSOR: INVESTIMENTO M E TO D O P E R O B I E T T I V I molto complicato per le sponsorship, più spesso utilizzato dai follower. Più raggiungo obiettivi commerciali e più investo. Metodo più «aggressivo» M E TO D O D E L L A PA R I T À C O M P E T I T I VA Share of Mind di un determinato ambito. Investo di più se ho bisogno di «essere ricordato». Metodo più «conservativo».

22 QUANTO COSTA SPONSORIZZARE C A L C I O Jersey Sponsor di un top club: 8-15 mio anno e oltre Main Sponsor di un top club: 1,5-3 mio anno M O T O 8-12 mio euro all anno F mio all anno S P O R T M I N O R I 1-2 mio all anno E V E N T I L O C A L I / N A Z I O N A L I K l uno

23 SPONSOR: CRITERI DI SELEZIONE BU D G E T A M B I TO S C E LTA M A R C A / P R O D OT TO C O E R E N Z A T R A G L I E V E N T I C O N C O R R E N Z A la scelta può essere condizionata dalle pressioni istituzionali interne o esterne

24 SPONSOR: CRITERI DI SELEZIONE Secondo McCook, Turco, Riley, per selezionare le sponsorizzazioni si utilizzano: Opportunità di ritorno per l impresa Capacità di integrare il prodotto/marchio con l evento Costi della sponsorizzazione Esposizione del marchio verso il target aziendale Incremento del valore d immagine Vantaggio competitivo ottenuto tramite la sponsorizzazione Opportunità di intrattenimento/hospitality Sponsorship Vision Project McCook, Turco, Riley

25 SPONSOR: CRITERI DI SELEZIONE Secondo un indagine effettuata sulla scelta delle sponsorizzazioni sportive da parte delle aziende, è risultato che le imprese scelgono in base a questi criteri: 1. esclusività della sponsorizzazione 2. capacità di incrementare la notorietà dell impresa/marchio 3. possibilità di rinforzare l immagine

26 COSA VALUTA L IMPRESA Oltre ai precedenti criteri di fondo, l impresa valuta: i caratteri strutturali dell organizzazione che promuove l evento il grado di coinvolgimento offerto all impresa sponsor (title, main sponsor, sponsor tecnico) il tipo di supporto richiesto (finanziario o tecnico) la qualità della location dell evento connnesso

27 COSA VALUTA L IMPRESA la creatività dello sponsee le attività di comunicazione a supporto il livello di visibilità offerto soprattutto TV - le occasioni di ospitalità capacità di verificare i risultati il monitoraggio

28 SPONSEE L E D O M A N D E C H E U N B U O N O S P O N S E E D E V E P O R S I a quale target si riferisce l evento che tipo di stagionalità ha quali sono i settori merceologici affini quali sono i costi di realizzazione di cosa ha bisogno l organizzazione possibilità di personalizzazione da proporre allo sponsor 28

29 SPONSEE TARGET STAGIONALITA SETTORI AFFINI PANEL DEI POTENZIALI SPONSOR 29

30 SPONSEE C O S A S E R V E A L F I N E D E L L A R E A L I Z Z A Z I O N E? Le esigenze organizzative risultano un valido punto di partenza per capire che tipologie di aziende potrebbero partecipare alla realizzazione dell evento, fornendo danaro o supporto tecnico/operativo in cambio di visibilità e altri benefit. 30

31 SPONSEE L A P E R S O N A L I Z Z A Z I O N E ALLA BASE DELLA BUONA RIUSCITA DI UN EVENTO E DELLA MIGLIOR SCELTA DI UNO SPONSOR L E O C C A S I O N I D I V I S I B I L I TA E T U T T E L E P O S S I B I L I AT T I V I TA FA N N O AU M E N TA R E I L VA L O R E D E L L A S P O N S O R I Z Z A Z I O N E 31

32 SPONSEE VA L O R I Z Z A R E Esempi di benefit e spazi che uno sponsee può mettere a disposizione: PANNELLI TICKET MERCHANDISING CORNER PROMOZIONALE D U R A N T E L E V E N TO VISIBILITA MEDIA VISIBILITA WEB PROMOZIONE ON FIELD DIRECT MAIL O SOCIAL P R I M A / D O P O 32

33 SPONSEE L A G I U S TA M I S U R A / I L G I U S T O P E S O Il piano economico dell evento deve prevedere un bilanciamento tra costi e ricavi. Questi ultimi (per la maggior parte) arriveranno dalle aziende sponsor (c.d. RICAVI FISSI). E fondamentale capire, dall analisi preventiva delle potenziali aziende coinvolte, che capacità di spesa gli sponsor hanno, classificarli e costruire una serie di proposte di sponsorizzazione ad hoc per ogni categoria G I U S TA V I S I B I L I TA A D U N P R E Z Z O C O N G R U O ( c f r. S W OT E B E P ) 33

34 SPONSEE P R E PA R A Z I O N E D E L L A P R O P O S TA SE SI SBAGLIA LA PROPOSTA NON SI OTTIENE LA SPONSORIZZAZIONE bisogna definire la qualità e la quantità degli sponsor preparare proposte personalizzate per ciascuna azienda Le proposte devono essere più chiare possibili, da poter inviare via mail o presentate personalmente alle aziende che si vuole coinvolgere. 34

35 SPONSEE FA S E D I P R O P O S TA Una volta preparate le varie proposte, dovrete iniziare a presentarle. Dovete trovare l interlocutore giusto. Mandate le proposte per tempo. Il processo decisionale può essere lungo. 35

36 LA NEGOZIAZIONE: LO SPONSOR Le aziende negoziano (sempre) l importo richiesto dagli sponsee: dal punto di vista del contributo richiesto e per la parte di visibilità (più spazi, meglio visibili) Possono essere coinvolti nel processo i reparti del marketing, delle Relazioni Esterne, dell ufficio Acquisti, il reparto Legale. Per le sponsorizzazioni molto importanti c è il coinvolgimento di tutto il management aziendale.

37 LA NEGOZIAZIONE: LO SPONSEE Preparatevi a cedere qualcosa dal punto di vista finanziario Per non diminuire i ricavi, proponete più spazi di visibilità o incremento nei benefit Cercate di capire quali sono le vere motivazioni dell azienda o dell interlocutore Dalla negoziazione dovete uscire entrambi soddisfatti 37

38 LA VALORIZZAZIONE E S I S T O N O D I V E R S I M O D I P E R VA L O R I Z Z A R E L A S P O N S O R S H I P campagna pubblicitaria contest azioni di relazioni pubbliche MA LI VEDREMO MEGLIO PIU AVANTI

39 IL MONITORAGGIO E S I S T O N O D I V E R S I C R I T E R I P E R VA L U TA R E L E F F I C A C I A D I U N A S P O N S O R S H I P preventivi consuntivi qualitativi quantitativi MA LI VEDREMO MEGLIO PIU AVANTI

40 I RISULTATI PER LO SPONSEE AT T U A Z I O N E E G E S T I O N E Se non rispettate quanto promesso potrebbero esserci grane di diverso tipo, oltre che pregiudicare future sponsorizzazioni. L obiettivo principale è di far sì che gli sponsor siano tutti soddisfatti (oltre che il pubblico) Verificate che l attuazione avvenga in modo professionale e accurato. Raccogliete le prove della buona gestione e dei risultati (rassegna stampa ecc.) per la vendita degli eventi futuri (materiali fotografici, filmati, ecc.). Ricordatevi delle liberatorie. 40

41 I RISULTATI PER LO SPONSEE VA L U TA Z I O N E D E L L E F F I C A C I A Al termine dell evento occorre misurare i risultati I pagamenti sono stati effettuati? Il bilancio dell evento è stato positivo? Resoconto delle attività svolte con i risultati ottenuti documentazione fotografica rassegna stampa risultati partecipazioni live e media ecc. 41

42 CONTRATTO L I B E R TA D I F O R M A forma scritta richiesta ai soli fini probatori prassi diffusa: scambio di corrispondenza N U C L E O E S S E N Z I A L E D E L C O N T R AT T O denominazione, sede sociale, residenza delle parti descrizione dettagliata del segno distintivo (marchio, logotipo, nome del prodotto) descrizione degli obblighi promozionali dello sponsee indicazione del corrispettivo dovuto dallo sponsor (tempi e modalità di pagamento, fornitura di materiale tecnico) durata del contratto data e luogo della sottoscrizione 42

43 CONTRATTO C O N T E N U T I E S S E N Z I A L I premesse: verifica e validità degli aspetti negoziali ed evidenza della causa esclusiva: assoluta o relativa/parziale obblighi di sponsee e sponsor inadempimento: risoluzione del contratto e richiesta di risarcimento C O N T E N U T O A C C E S S O R I O clausola di esonero di responsabilità clausola risolutiva espressa clausola compromissoria / creazione di un collegio arbitrale 43

44 MA RICORDATEVI CHE 44

LEZIONE 2 L analisi del funzionamento delle sponsorphip L organizzazione: sponsor e sponsee Il contratto di sponsorizzazione

LEZIONE 2 L analisi del funzionamento delle sponsorphip L organizzazione: sponsor e sponsee Il contratto di sponsorizzazione Laboratorio Sponsorizzazioni LEZIONE 2 L analisi del funzionamento delle sponsorphip L organizzazione: sponsor e sponsee Il contratto di sponsorizzazione SPONSORSHIP & FUNDRAISING L ANALISI DEL FUNZIONAMENTO

Dettagli

ABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE

ABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE ABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE ABBIAMO SEMPRE TEMPO PER TE Non è un modo di dire e chi ci conosce lo può confermare! Su 86.400 secondi a disposizione in un giorno, troveremo il modo di dedicarne una parte

Dettagli

I CONCETTI BASE DEL MEDIA

I CONCETTI BASE DEL MEDIA I CONCETTI BASE DEL MEDIA DATE PRODOTTI RICEVETE PUBBLICITÀ RIVENDIAMO I PRODOTTI I PRINCIPALI INDICATORI PER VALUTARE UN PIANO MEDIA INDICATORI DI COMUNICAZIONE 1. Audience 2. Contatti (lordi/netti) INDICATORI

Dettagli

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING

Dettagli

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA. FONTI: Giovanna Colli «Punto com»

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA. FONTI: Giovanna Colli «Punto com» LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA FONTI: Giovanna Colli «Punto com» L AGENZIA PUBBLICITARIA FIGURE PROFESSIONALI ACCOUNT TIENE I CONTATTI CON I CLIENTI ART DIRECTOR PROGETTA FOTO E DISEGNI, INVENTA LE IMMAGINI

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

Anno Accademico 2009/2010. La comunicazione esterna

Anno Accademico 2009/2010. La comunicazione esterna Anno Accademico 2009/2010 La comunicazione esterna 7 e 8 lezione 8 ottobre 2009 PUBBLICITA SUI MEDIA COMUNICAZIONE ON LINE RELAZIONI PUBBLICHE PROMOZIONI PRODUZIONI EDITORIALI COMUNICAZIONE INTEGRATA SPONSORIZZAZIONI

Dettagli

Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton

Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Articolazione del corso Inquadramento concettuale del marketing turistico

Dettagli

BANDO Campioni d impresa:come cogliere le migliori opportunità

BANDO Campioni d impresa:come cogliere le migliori opportunità BANDO Campioni d impresa:come cogliere le migliori SCADENZA 31 GENNAIO 2011 La divulgazione della gestione d impresa negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Piemonte e della Valle

Dettagli

Information summary: Le Ricerche di Mercato

Information summary: Le Ricerche di Mercato Information summary: Le Ricerche di Mercato - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di

Dettagli

Segmentazione e posizionamento

Segmentazione e posizionamento Segmentazione e posizionamento Obiettivi della lezione La segmentazione e la definizione del mercato obiettivo Il posizionamento competitivo 1 Perché segmentare il mercato? Per suddividere il mercato di

Dettagli

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE LA STRUTTURA DELL IO PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LA STRUTTURA DELL IO -------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

COMUNICAZIONE D IMPRESA

COMUNICAZIONE D IMPRESA COMUNICAZIONE D IMPRESA - La Comunicazione d Impresa - Overview ALESSANDRA POGGIANI - COMUNICAZIONE D IMPRESA LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA La comunicazione d impresa consiste principalmente in un attività

Dettagli

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO

Dettagli

Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati

Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati Modulo di Partecipazione all avviso pubblico INCREDIBOL, L'INNOVAZIONE CREATIVA DI BOLOGNA terza edizione Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati La sottoscritta /Il sottoscritto (nome)

Dettagli

Sfatiamo alcuni luoghi comuni sulla pubblicità. Emanuele Gabardi

Sfatiamo alcuni luoghi comuni sulla pubblicità. Emanuele Gabardi sulla pubblicità Emanuele Gabardi L utilizzo coordinato e sistematico della risorsa comunicazione in Italia rimane prerogativa delle grandi imprese e dei gruppi internazionali. Le medie e le piccole imprese

Dettagli

ALLEGATO N 6 METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DELLE GARANZIE

ALLEGATO N 6 METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DELLE GARANZIE 1 di 8 ALLEGATO N 6 METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DELLE GARANZIE 2 di 8 1. Premessa Il presente documento illustra: le modalità di calcolo del contributo al fondo di garanzia che ciascun soggetto che

Dettagli

Il Potenziamento di Marca e la Brand Experience

Il Potenziamento di Marca e la Brand Experience Il Potenziamento di Marca e la Brand Experience Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Marketing Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE GLI OBIETTIVI E LE FASI DELLE

Dettagli

Programmazione annuale A.S

Programmazione annuale A.S Programmazione annuale A.S. 2014-2015 Programmazione modulare MATERIA: Matematica INDIRIZZO: sezione agraria PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: I Moduli del modulo 1 I numeri e il linguaggio della matematica

Dettagli

Abbiamo raccolto qui le principali domande ricorrenti legate all attività dello studio e alla consulenza legale.

Abbiamo raccolto qui le principali domande ricorrenti legate all attività dello studio e alla consulenza legale. Domande frequenti Abbiamo raccolto qui le principali domande ricorrenti legate all attività dello studio e alla consulenza legale. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Quando mi serve un avvocato?

Dettagli

Obiettivi di ogni azienda: Come raggiungerli? Qualunque sia il tuo obiettivo devi: Successo. Fatturato. Creare un brand riconoscibile.

Obiettivi di ogni azienda: Come raggiungerli? Qualunque sia il tuo obiettivo devi: Successo. Fatturato. Creare un brand riconoscibile. Obiettivi di ogni azienda: Come raggiungerli? Successo Fatturato Vendite Conoscenza di marca Qualunque sia il tuo obiettivo devi: Creare un brand riconoscibile Presentarti nel modo migliore Farti conoscere

Dettagli

DIETRO QUESTo MARCHIO C è IL TUO SUCCESSO

DIETRO QUESTo MARCHIO C è IL TUO SUCCESSO DIETRO QUESTo MARCHIO C è IL TUO SUCCESSO lo coltiviamo insieme a te 1994 2014 chi siamo UN GRUPPO CHE DA 20 ANNI LAVORA AL TUO SUCCESSO 1994 2014 LA NOSTRA ESPERIENZA È AL TUO SERVIZIO Il Gruppo Tuo e

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo

Dettagli

I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA

I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA Organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati

Dettagli

Corso di Marketing 2008/2009

Corso di Marketing 2008/2009 Corso di Marketing 2008/2009 Stefano Micelli Università Ca Foscari di Venezia Il marketing: le ragioni di una funzione 1 Obiettivi della lezione Definizione di marketing Le ragioni storiche della funzione

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

Il marketing strategico e il suo ambiente

Il marketing strategico e il suo ambiente PARTE PRIMA Il marketing strategico e il suo ambiente L a Parte Prima introduce il marketing e offre un ampio punto di vista da cui esplorarne e analizzarne le varie componenti. Nel Capitolo 1 definiremo

Dettagli

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5 22085 ALLEGATO N. 6 UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE. MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE PUGLIA Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo

Dettagli

Oggetto Corso teorico-pratico "Il Business Plan - modelli e strumenti" - 16 ore

Oggetto Corso teorico-pratico Il Business Plan - modelli e strumenti - 16 ore Rovigo, 24 settembre 2015 Prot. N. 1084/2015 Alle Aziende Associate Loro Sedi Oggetto Corso teorico-pratico "Il Business Plan - modelli e strumenti" - 16 ore Assindustria Servizi srl organizza un corso

Dettagli

IL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it

IL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it IL PIANO MARKETING IL PIANO MARKETING IN 7 PASSI 1. INDIVIDUA UNA NICCHIA DI MERCATO 2. DEFINISCI IL TARGET DEI CLIENTI 3. DEFINISCI LA TUA IDENTITA 4. DEFINISCI GLI OBIETTIVI 5. DEFINISCI IL POSIZIONAMENTO

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

Ricerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4

Ricerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4 Ricerca di marketing 2 Il piano I compiti e le responsabilità realizzativi Individuazione dati primari e secondari Definizione modalità raccolta dati primari Procedure di analisi Presentazione dei risultati

Dettagli

secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente

secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente Articolo 28 D.Lgs n. 81/2008 Articolo 29 D.Lgs n. 81/2008 Indicazioni metodologiche Commissione consultiva permanente La scelta

Dettagli

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2 Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 Prof. Ilaria Di Pietro 1 IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2 LA RICERCA Kotler definisce l

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

CHI SIAMO ESTRA ELETTRICITÀ S.P.A.

CHI SIAMO ESTRA ELETTRICITÀ S.P.A. CHI SIAMO ESTRA ELETTRICITÀ S.P.A. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA CHE SI OCCUPA DELLA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA A GRANDI AZIENDE, ISTITUZIONI PUBBLICHE, PICCOLE E MEDIE IMPRESE E PROFESSIONISTI. Forte

Dettagli

emma villas volley sponsorship opportunities 2016/2017

emma villas volley sponsorship opportunities 2016/2017 emma villas volley sponsorship opportunities 2016/2017 Le parole del Presidente Lo sport e la pallavolo, in particolar modo, sono un motore aggregante di straordinario valore. Un concentrato di forti emozioni

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi quarte A.S. 2015/16

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi quarte A.S. 2015/16 Unione Europea Repubblica Italiana Regione Siciliana Istituto Omnicomprensivo Pestalozzi Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado a Indirizzo Musicale Scuola Secondaria di II Grado

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici IL REPORTING: L analisi degli scostamenti 17-20 DICEMBRE 2010 Gli scopi conoscitivi dell analisi degli scostamenti SCOPI TRADIZIONALI SCOPI EMERGENTI

Dettagli

Marcella Caradonna Dottore Commercialista Via Olmetto MIlano

Marcella Caradonna Dottore Commercialista Via Olmetto MIlano LA CONCILIAZIONE Strategie e tecniche di mediazione Piccolo vademecum Via Olmetto 5 20123 MIlano LA CONFLITTO nella prassi è considerato un evento patologico Nella conciliazione è considerato una occasione

Dettagli

Comunicare nel volontariato. Elementi di marketing nel nonprofit Cisvol 2009

Comunicare nel volontariato. Elementi di marketing nel nonprofit Cisvol 2009 PERCHE COMUNICARE? Mettere in risalto l immagine Presentare servizi e iniziative Raccogliere fondi Creare un posizionamento nel mercato non profit Allacciare rapporti con i beneficiari dell offerta (volontari,

Dettagli

UNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE STRUTTURA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE

UNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE STRUTTURA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE www.consorziomipa.it UNIONE TERRE DI CASTELLI E COMUNE DI MONTESE STRUTTURA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE Luglio 2016 PIANO DI COMUNICAZIONE: OBIETTIVI E STRUTTURA Con il Piano di Comunicazione è possibile

Dettagli

PROGETTO FORMATIVO SPECIFICO PER I PUBBLICI ESERCIZI. Suggestive Selling La maggiore redditività per l azienda è la soddisfazione del cliente

PROGETTO FORMATIVO SPECIFICO PER I PUBBLICI ESERCIZI. Suggestive Selling La maggiore redditività per l azienda è la soddisfazione del cliente PROGETTO FORMATIVO SPECIFICO PER I PUBBLICI ESERCIZI Suggestive Selling La maggiore redditività per l azienda è la soddisfazione del cliente Il suggestive selling è una tecnica di vendita molto efficace

Dettagli

Analisi Organizzativa Unità Operativa Chirurgia Generale e Toracica

Analisi Organizzativa Unità Operativa Chirurgia Generale e Toracica MASTER DI I LIVELLO Management nell area Infermieristica e Ostetrica, Tecnico Sanitaria, Preventiva e Riabilitativa ANNO ACCADEMICO 2009/2010 Analisi Organizzativa Unità Operativa Chirurgia Generale e

Dettagli

Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16

Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 CANALI DI DISTRIBUZIONE Un canale di distribuzione è costituito

Dettagli

NUCLEI FONDANTI L azienda come sistema: elementi soggetti e tipologie La localizzazione e la gestione dell azienda I calcoli finanziari

NUCLEI FONDANTI L azienda come sistema: elementi soggetti e tipologie La localizzazione e la gestione dell azienda I calcoli finanziari DISCIPLINA INDIRIZZO ECONOMIA AZIENDALE TECNICO BIENNIO PRIMO ANNO FINALITA Utilizzare linguaggio e strumenti matematici per trattare informazioni qualitative e quantitative Conoscere i fondamenti del

Dettagli

Viaggi Manuzzi Travel Agency

Viaggi Manuzzi Travel Agency Viaggi Manuzzi Travel Agency L Agenzia Viaggi Manuzzi, situata a Cesena, ha aperto i battenti per la prima volta nel 1958, e oggi, dopo quasi 60 anni di attività, la famiglia Manuzzi con il fondatore Amedeo

Dettagli

Formatori Sicurezza. Percorso formativo per:

Formatori Sicurezza. Percorso formativo per: Formatori Sicurezza Percorso formativo per: Consulenti, dirigenti, datori di lavoro, responsabili e addetti SPP, professionisti della sicurezza e dell'igiene del lavoro, formatori. INDICE Obiettivi pag.

Dettagli

COMUNICAZIONE D IMPRESA

COMUNICAZIONE D IMPRESA COMUNICAZIONE D IMPRESA Marketing 3ae strategia Definizione di Marketing Leve del marketing strategico Il marketing MIX Sviluppo della definizione di marketing Definizione di strategia Momenti del pensiero

Dettagli

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione

Dettagli

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 12 27 aprile 2009

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 12 27 aprile 2009 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO Lezione 12 27 aprile 2009 . c. Segmentazione: marketing concentrato Basato sulla scelta di uno o pochi segmenti.. Nicchia

Dettagli

C.R.M. dispense coperte da copyright. Project by Prof. Lino Barbasso

C.R.M. dispense coperte da copyright. Project by Prof. Lino Barbasso C.R.M. dispense coperte da copyright Project by Prof. Lino Barbasso Customer Relationship Management Project by Prof. Lino Barbasso Customer Relationship Management il CRM è un sistema di interazione con

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUADRO CONCESSIONARIE DI PUBBLICITÀ

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUADRO CONCESSIONARIE DI PUBBLICITÀ ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUADRO CONCESSIONARIE DI PUBBLICITÀ Voce Istruzioni Ricavi lordi derivanti dalla raccolta pubblicitaria 100 Ricavi lordi derivanti da raccolta pubblicitaria nel settore:

Dettagli

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA RETE SHE PIEMONTE Rete Regionale delle Scuole che promuovono Salute PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA Istituto di Istruzione Superiore Q. Sella Biella LA RETE EUROPEA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE (SHE)

Dettagli

I 5 fattori chiave per incrementare l efficienza

I 5 fattori chiave per incrementare l efficienza I 5 fattori chiave per incrementare l efficienza dei progetti di imballaggio Piccoli miglioramenti per rendere più efficiente l intero processo di gestione della grafica A decretare il successo di un marchio

Dettagli

WEB MARKETING PER COMMERCIALISTI

WEB MARKETING PER COMMERCIALISTI COLLANA DI COMUNICAZIONE E MARKETING WEB MARKETING PER COMMERCIALISTI 5 Consigli utili per fare marketing sul web EBOOK Indice Capitolo 1 Perché è importante per i commercialisti fare marketing sul web?

Dettagli

Outstanding Difference in Corporate Fashion

Outstanding Difference in Corporate Fashion Outstanding Difference in Corporate Fashion Filosofia È la nostra ambizione di offrire ai nostri clienti una qualità e un servizio provato per tutte le loro esigenze di Corporate Fashion e di abbigliamento

Dettagli

PERCEZIONE DI VALORE DA PARTE DEL CLIENTE E SCELTE DI PRICING: UN ANALISI EMPIRICA DELL ESPERIENZA RED BULL NELL AMBITO DEL SETTORE DEGLI ENERGY DRINK

PERCEZIONE DI VALORE DA PARTE DEL CLIENTE E SCELTE DI PRICING: UN ANALISI EMPIRICA DELL ESPERIENZA RED BULL NELL AMBITO DEL SETTORE DEGLI ENERGY DRINK PERCEZIONE DI VALORE DA PARTE DEL CLIENTE E SCELTE DI PRICING: UN ANALISI EMPIRICA DELL ESPERIENZA RED BULL NELL AMBITO DEL SETTORE DEGLI ENERGY DRINK ALESSANDRO BANDERA Corso: Pricing & Costing LIUC Università

Dettagli

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica Anno accademico 2006/2007 Laboratorio Marketing della salute Chi sono? Un ente locale il programma di mandato del Sindaco eletto prevede che le

Dettagli

Progetti di Outplacement per l Azienda

Progetti di Outplacement per l Azienda Progetti di Outplacement per l Azienda TRASFORMIAMO IL CAMBIAMENTO IN OPPORTUNITÀ CHI SIAMO PERCHÈ SCEGLIERE OP SOLUTION Supportiamo le Aziende che devono affrontare il percorso di uscita dei loro dipendenti,

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli

Social Network - Università e imprese. Andrea De Marco - Marketing e Social Media - 24 Maggio 2011

Social Network - Università e imprese. Andrea De Marco - Marketing e Social Media - 24 Maggio 2011 Social Network - Università e imprese Andrea De Marco - Marketing e Social Media - 24 Maggio 2011 Qualche numero su Internet in Italia 2 L impatto di Internet sul PIL italiano http://www.bcg.it/documents/file75272.pdf

Dettagli

Communication mix - Public Relation

Communication mix - Public Relation Economia e Tecnica della Comunicazione Aziendale Communication mix - Public Relation Lezione 12 Pubbliche relazioni Creazione di rapporti positivi con le varie tipologie di pubblico allo scopo di ottenere

Dettagli

Marketing - Corso progredito Marketing Research & Consumer Behavior. Gaetano Nino Miceli Maria Antonietta Raimondo

Marketing - Corso progredito Marketing Research & Consumer Behavior. Gaetano Nino Miceli Maria Antonietta Raimondo - Corso progredito Research & Consumer Behavior Gaetano Nino Miceli Maria Antonietta Raimondo - Corso progredito 1 IL CORSO Il corso di Progredito ha l obiettivo di trasferire conoscenze specialistiche

Dettagli

Modulo di Partecipazione all avviso pubblico INCREDIBOL, L'INNOVAZIONE CREATIVA DI BOLOGNA quinta edizione, 2016. Tipologia A Imprese

Modulo di Partecipazione all avviso pubblico INCREDIBOL, L'INNOVAZIONE CREATIVA DI BOLOGNA quinta edizione, 2016. Tipologia A Imprese Modulo di Partecipazione all avviso pubblico INCREDIBOL, L'INNOVAZIONE CREATIVA DI BOLOGNA quinta edizione, 2016. Tipologia A Imprese La sottoscritta /Il sottoscritto (nome) (cognome) nata/o a il residente

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

ALLEGATOC alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5

ALLEGATOC alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOC alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 POR, parte FESR, 2014-2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AUMENTO DELL INCIDENZA

Dettagli

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione

Dettagli

Web Lead, da visitatori a business lead qualificati.

Web Lead, da visitatori a business lead qualificati. Web Lead, da visitatori a business lead qualificati. NON SAI CHI TI VISITA VORRESTI POTERLO CONTATTARE? Solo lo 0,2% dei visitatori del tuo sito compilerà il form di contatto. Chi può essere interessato

Dettagli

CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE!

CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE! CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE! METTERSI IN PROPRIO Una opportunità. PRIMA DI PARTIRE MOTIVAZIONE ENTUSIASMO COMPETENZE (tecniche, gestionali, commerciali) ATTITUDINE AL CAMBIAMENTO E AL RISCHIO

Dettagli

Indice XIII. Presentazione, di Adolfo Martini. Prefazione alla seconda edizione. Introduzione 1

Indice XIII. Presentazione, di Adolfo Martini. Prefazione alla seconda edizione. Introduzione 1 Presentazione, di Adolfo Martini Prefazione alla seconda edizione XIII XV Introduzione 1 1 Product manager e brand manager: responsabilità, attività, ruoli 5 1.1 Il Brand Management System nel XX secolo

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUADRO CONCESSIONARIE DI PUBBLICITÀ

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUADRO CONCESSIONARIE DI PUBBLICITÀ ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUADRO CONCESSIONARIE DI PUBBLICITÀ Voce Istruzioni Ricavi lordi derivanti dalla raccolta pubblicitaria Ricavi lordi derivanti da raccolta pubblicitaria nel settore:

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (M PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO

Dettagli

La comunicazione: obiettivi e strategie. Qual è l obiettivo della comunicazione?

La comunicazione: obiettivi e strategie. Qual è l obiettivo della comunicazione? La comunicazione: obiettivi e strategie Qual è l obiettivo della comunicazione? Serata informativa per agenti immobiliari del 14 novembre 2008 POTENZIALITA DELL OFFERTA MERCATO TARGET Come faccio ad orientarmi?

Dettagli

«Il gusto che fa salute» Store Un Network per l internazionalizzazione

«Il gusto che fa salute» Store Un Network per l internazionalizzazione «Il gusto che fa salute» Store Un Network per l internazionalizzazione Le ragioni del progetto L Internazionalizzazione è sempre un passaggio difficile per le piccole aziende Per l elevato costo iniziale

Dettagli

Il progetto Portale della sicurezza nei sistemi informativi

Il progetto Portale della sicurezza nei sistemi informativi Il progetto Portale della sicurezza nei sistemi informativi Ing. Marcello Traversi La Gestione della Sicurezza Informatica nelle Aziende Firenze, 29 gennaio 2003 Il contesto Globalizzazione del mercato

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 POR, parte FESR, 2014-2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AUMENTO DELL INCIDENZA

Dettagli

Scuola d infanzia statale G. Rossa- Documentazione fotografica di un esperienza realizzata nel salone della scuola il 26 settembre 2015

Scuola d infanzia statale G. Rossa- Documentazione fotografica di un esperienza realizzata nel salone della scuola il 26 settembre 2015 Scuola d infanzia statale G. Rossa- Documentazione fotografica di un esperienza realizzata nel salone della scuola il 26 settembre 2015 Il gioco euristico La parola Euristico deriva dal greco heurisko,

Dettagli

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo

Dettagli

COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2

COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2 Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 1 COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2 DEFINIZIONE DI MARKETING PLAN Il marketing plan è il documento con il quale si espongono gli obiettivi e le strategie

Dettagli

REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA. Requisiti. Requisiti. Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali Assistente familiare

REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA. Requisiti. Requisiti. Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali Assistente familiare REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Requisiti Requisiti Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali Assistente familiare (sezione B.R.AF) Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali

Dettagli

Capitolo I Anno II. COMUNICARE PER VENDERE Strategie e strumenti per comunicare a Light TV Viewers e Heavy Consumers di prodotti

Capitolo I Anno II. COMUNICARE PER VENDERE Strategie e strumenti per comunicare a Light TV Viewers e Heavy Consumers di prodotti Capitolo I Anno II COMUNICARE PER VENDERE Strategie e strumenti per comunicare a Light TV Viewers e Heavy Consumers di prodotti COMUNICARE PER VENDERE Cartella Stampa 3 AGENDA LA NUOVA ITALIA E IL TRAMONTO

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

RELAZIONE FINALE. Consiglio di Classe

RELAZIONE FINALE. Consiglio di Classe RELAZIONE FINALE Consiglio di Classe Classe Docente Coordinatore: Indice Relazione finale del Consiglio di classe Parte prima (riservata al coordinatore): 1. Discipline e relativo quadro orario del piano

Dettagli

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 ASSE E - PIANO FORMEZ 2013 Progetto pilota Revisione dei processi e riorganizzazione di una struttura territoriale del ministero dei beni e delle attività culturali

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO. Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach. lunedì 23 febbraio 15

IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO. Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach. lunedì 23 febbraio 15 IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach Cos è il Coaching?

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO Pagina 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO DOCENTE MATERIA CLASSE EMILIA ZUFFADA ECONOMIA AZIENDALE I A AFM OBIETTIVI DISCIPLINARI (in conformità a quanto definito

Dettagli

Area Tematica. Stili di vita, Prevenzione in ambito scolastico

Area Tematica. Stili di vita, Prevenzione in ambito scolastico Titolo del Progetto: Progetto di Educazione Alimentare dal 2005 al 2011 Mangiare con gli occhi, la mente ed il cuore Struttura Titolare del Progetto: Ufficio Educazione alla Salute del Distretto di Sciacca

Dettagli

seminario Iran data: 12 Febbraio 2016 organizzatore: Promos Camera di Commercio di Milano luogo: Milano agenda INTRODUZIONE DI PAESE

seminario Iran data: 12 Febbraio 2016 organizzatore: Promos Camera di Commercio di Milano luogo: Milano agenda INTRODUZIONE DI PAESE seminario Iran data: 12 Febbraio 2016 organizzatore: Promos Camera di Commercio di Milano luogo: Milano agenda INTRODUZIONE DI PAESE STRATEGIE D INGRESSO NEL PAESE I PERCORSI COMMERCIALI l Iran un grande

Dettagli

Progetto per la Prevenzione dell'abuso Alcolico nella Popolazione Giovanile OVER 14

Progetto per la Prevenzione dell'abuso Alcolico nella Popolazione Giovanile OVER 14 Progetto per la Prevenzione dell'abuso Alcolico nella Popolazione Giovanile OVER 14 Dipartimento per le Dipendenze A.S.L. 2 Savonese D irettore: dr.ssa F. Rom ani Obiettivi - Sensibilizzazione della popolazione

Dettagli

Per un bambino l ospedale è

Per un bambino l ospedale è Per un bambino l ospedale è un ambiente estraneo nel quale incontra personale sanitario sconosciuto che fa molte domande e tocca il suo corpo durante le visite Child Life Council Bullettin n 4 (2006),

Dettagli

Il Bilancio di Previsione

Il Bilancio di Previsione Il Bilancio di Previsione Che cos è il bilancio Il bilancio annuale di previsione è il documento fondamentale per la gestione dell ente locale e, insieme agli allegati, consente di esplicare la funzione

Dettagli

City Treasures Innovative, interactive and exciting guided tour around the city

City Treasures Innovative, interactive and exciting guided tour around the city City Treasures Innovative, interactive and exciting guided tour around the city Proposta per i retailer Andrea Pini andrea.pini@visualengines.com Retail e Gaming: City Treasures App per Cacce al Tesoro

Dettagli

Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione

Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Centro Sanitario Amianto Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Dott. Massimo D Angelo La gestione del rischio Processo decisionale che prende in considerazione

Dettagli

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1

Dettagli

La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette

La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Agenda 21 Locale EMAS: qualità, innovazione, partecipazione per un futuro sostenibile La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Lucia Naviglio,

Dettagli

FASI DEL PROGETTO A.Proponente; B.Partners; C.Possibili enti da coinvolgere; D.Comuni interessati; E.Attori del progetto; F.Struttura del progetto; G.

FASI DEL PROGETTO A.Proponente; B.Partners; C.Possibili enti da coinvolgere; D.Comuni interessati; E.Attori del progetto; F.Struttura del progetto; G. Università di Roma Sapienza Economia e gestione delle imprese turistiche FASI DEL PROGETTO A.Proponente; B.Partners; C.Possibili enti da coinvolgere; D.Comuni interessati; E.Attori del progetto; F.Struttura

Dettagli