Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
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1 CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
2 A. è giunto ad osservazione psicologica dopo circa 2 mesi di indagine medica. E stato proposto ad A. e alle sua famiglia l abituale iter di valutazione psicologica con l obiettivo di indagare: la storia del sintomo, in particolare le modalità di insorgenza (quando e come è si è manifestato il sintomo; gli eventi antecedenti e conseguenti l insorgenza; le prime risposte comportamentali di A. e delle persone per lui significative) le modalità di gestione del sintomo e del dolore da parte del paziente e dei famigliari (quale significato attribuito e quali comportamenti di gestione sono stati messi in atto da A. e dai suoi familiari)
3 Le relazioni familiari Il contesto scolastico e sociale del paziente Le caratteristiche temperamentali del paziente Inoltre è stato somministrato il SAFA, una batteria di Scale psichiatriche di Autosomministrazione per Fanciulli e Adolescenti dagli 8 ai 18 anni. La batteria comprende in totale sei scale che permettono di valutare: l'ansia, la depressione, i sintomi ossessivi - compulsivi, i disturbi alimentari psicogeni, i sintomi somatici e l ipocondria, le fobie.
4 Alla valutazione psicologica è emerso che A. non presenta patologie emotivo - comportamentali e le relazioni all interno della famiglia appaiono serene. A. durante i colloqui si dimostra inquieto : oltre a frequenti movimenti della mandibola continua a muovere mani e piedi e a cambiare posizione sulla sedia. La mamma lo descrive poco adattabile ai cambiamenti del quotidiano e facilmente suscettibile. A. ha attraversato un periodo di tensione nel contesto scolastico a causa delle scarse relazioni amicali a gennaio (in concomitanza con l insorgenza del sintomo)
5 Non sono state messe in atto strategie di riduzione-contenimento del comportamento e la frequenza delle manifestazioni sintomatiche è aumentata dopo il ricovero in ospedale. A. riconosce che il movimento aumenta quando è maggiormente preoccupato-agitato. Altri familiari hanno manifestato dei tic. SAFA: dalle scale non emergono punteggi indicativi di una situazione patologica. Si rilevano tuttavia contenuti di Ansia generalizzata, Ansia relativa alla scuola, Ipocondria e Umore irritabile.
6 Insieme al medico si individua una compatibilità con la diagnosi di: Disturbo Transitorio da TIC (dal DSM-IV) Il Disturbo Transitorio da Tic si distingue per la presenza di tic motori singoli o multipli e/o di tic vocali. I tic si manifestano molte volte al giorno per almeno 4 settimane, ma non per più di 12 mesi consecutivi. Le altre caratteristiche del disturbo sono generalmente le stesse del Disturbo di Tourette, tranne che per la gravità dei sintomi e la compromissione funzionale, in questi casi molto minori. Ai fini di una diagnosi positiva di disturbo da tic è necessario che l anomalia causi notevole disagio o significativa compromissione nell area sociale, lavorativa (o scolastica) o in altre aree importanti del funzionamento. Per i manuali diagnostici l'anomalia non deve essere meglio giustificata dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza o da una condizione medica generale. Inoltre, i disturbi da tic hanno esordio prima dei 18 anni.
7 Insieme al medico viene comunicata ai genitori la diagnosi di Disturbo transitorio da TIC e spiegato l inspessimento della guancia come esito del movimento ripetuto
8 gli interventi di ricostruzione della storia del sintomo effettuata con la famiglia rassicurazione circa la prognosi in genere positiva della sintomatologia in atto individuazione di modalità di gestione comportamentale del sintomo (tecniche di distrazione, rilassamento, consapevolezza corporea) monitoraggio clinico da parte del medico hanno permesso la risoluzione del sintomo in breve tempo!!!
9 Indicazioni utili nella gestione dei sintomi somatici non organici Favorire la comprensione dell origine del disturbo come riconducibile ad una disagio emotivo che si manifesta a livello organico Rassicurare la famiglia circa l evoluzione in genere positiva del disturbo Facilitare la comprensione delle modalità di insorgenza e mantenimento del sintomo Fornire indicazioni circa la gestione comportamentale del sintomo (in particolare riducendo le attenzioni e i vantaggi secondari alle manifestazioni somatiche) Promuovere la capacità della famiglia di riconoscere e rispondere adeguatamente ai bisogni celati dal sintomo
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