In gruppo o da soli? competenze chiave per lo sviluppo della propria carriera lavorativa. Giovedì 20 ottobre Gaetano Martorano Psicologo
|
|
- Agnolo Toscano
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 + 1 In gruppo o da soli? competenze chiave per lo sviluppo della propria carriera lavorativa DIPARTIMENTO DI CHIMICA INDUSTRIALE TOSO MONTANARI SCUOLA DI SCIENZE (SEDE DI FAENZA) CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E TECNOLOGIE PER L AMBIENTE E PER I MATERIALI CURRICULUM: MATERIALI TRADIZIONALI E INNOVATIVI Giovedì 20 ottobre 2016 Gaetano Martorano Psicologo gaetano.martorano@unibo.it
2 + Gruppo. 2
3 + 3 Prima
4 + 4
5 + Cosa. metodo obiettivo ruolo struttura clima comunicazione sviluppo processo
6 + Persone.
7 + Adattarsi o reinventarsi? Moreno J.L., (1980) Principi di sociometria, psicoterapia di gruppo e sociodramma. ETAS, Milano
8 + individui, gruppi, sistema
9 + Competenze. insieme riconosciuto e provato di rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato (Le Boterf, 1994).
10 + Fonte: 12 ottobre
11 + condivisione sistema individuo Fonte: 12 ottobre
12 + capabilities relazione conoscenze contesto Fonte: 12 ottobre
13 + responsabilità autonomia partecipazione equità Fonte: 12 ottobre
14 + 14 trasformazione realizzazione diagnosi pensiero relazione competenze
15 + Flessibilità 15 Sintesi Innovatività Area del Pensiero Analisi Visione di insieme
16 + Decisionalità 16 Tensione al risultato Autonomia/ iniziativa Area Realizzativa Pianificazione Organizzazione
17 + Intelligenza sociale 17 Negoziazione Collaborazione/ conflitto Area Relazionale Influenza Leadership
18 18 I VANTAGGI DEL LAVORARE IN GRUPPO MAGGIORE IMPEGNO, AFFILIAZIONE, SOSTEGNO RECIPROCO, MOTIVAZIONE MAGGIORE CAPACITA DI ANALISI, PRESENZA DI PIU COMPETENZE E PUNTI DI VISTA RIDUZIONE DELL AUTOREFERENZIALITA E DEI PREGIUDIZI, POSSIBILITA DI MAGGIORE CREATIVITA E INNOVAZIONE
19 19 I VANTAGGI DEL LAVORARE IN GRUPPO DECISIONI E SCELTE PIU CHIARE E RAGIONATE MAGGIOR PROPENSIONE A SPERIMENTARE SOLUZIONI INNOVATIVE E AD ASSUMERSI DEI RISCHI NELLA DECISIONE MAGGIORE COESIONE E IDENTIFICAZIONE
20 20 CRITICITA DEL LAVORARE IN GRUPPO PRESSIONE SOCIALE CHE TENDE AD UNIFORMARE E A RIDURRE LE DIFFERENZE E LE POTENZIALITA CREATIVE E INNOVATIVE CONFORMISMO CHE PUO FAR PERDERE OPPORTUNITA DI SVILUPPO E MIGLIORAMENTO UNO STATUS GERARCHICO MOLTO DIFFERENTE PUO PORTARE A FENOMENI DI ADESIVITA
21 21 CRITICITA DEL LAVORARE IN GRUPPO I GRUPPI POSSONO ESSERE PIU LENTI A DECIDERE, OVVERO TROPPO VELOCI A CONVERGERE SU UNA DECISIONE PERSONALITA TROPPO FORTI O TROPPO ESPERTE POSSONO INIBIRE IL CONTRIBUTO E LA PROPOSITIVITA DEI PARTECIPANTI
22 IL GRUPPO DI LAVORO 22 INSIEME LIMITATO DI PERSONE CON LA CONSAPEVOLEZZA DELLA LORO UNITA LEGATE DA UN SENSO DI APPARTENENZA INTERAGENTI IN UN CERTO PERIODO IN UN DATO SPAZIO INTERDIPENDENTI CON VALORI, NORME, RUOLI DICHIARATI, NEGOZIATI E CONDIVISI IMPEGNATE A RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO SCELTO O ASSEGNATO IMPEGNATE NELLO SVOLGIMENTO DI UN COMPITO MOTIVATE DA INTERESSI PROFESSIONALI/ORGANIZZATIVI
23 23 COMPITO E RELAZIONI UN TEAM, PER RAGGIUNGERE CONDIZIONI DI EFFICACIA, DEVE AVERE COMPETENZE NELLE DUE AREE IL COMPITO SAPER FARE PRODURRE RISULTATI CREARE LE RELAZIONI GESTIRE LE RELAZIONI INTERPERSONALI AVERE CONSAPEVOLEZZA ESSERE IN GRADO DI GESTIRE SCAMBI PERSONALI E PROFESSIONALI
24 I FATTORI COSTITUTIVI DEL GRUPPO DI LAVORO 24 OBIETTIVI (risultato atteso, coerente con la vision dell organizzazione) METODI (strategie, strumenti) RUOLI (insieme di comportamenti attesi)
25 I FATTORI COSTITUTIVI DEL GRUPPO DI LAVORO 25 LEADERSHIP (conduzione del gruppo, compiti e metodi di lavoro) COMUNICAZIONE (processo che garantisce lo scambio di informazioni)
26 I FATTORI COSTITUTIVI DEL GRUPPO DI LAVORO 26 CLIMA (qualità dell ambiente relazionale) SVILUPPO INDIVIDUALE E DEL TEAM (crescita delle persone, del gruppo)
27 OBIETTIVO 27 DEVE ESSERE CHIARO E CONDIVISO PERCHÉ PERMETTE Maggiore coesione interna del gruppo Maggiore motivazione dei membri del gruppo Maggiore soddisfazione dei bisogni e delle attese individuali e dell organizzazione Maggiore consapevolezza Maggiore creatività e iniziativa Miglior uso del tempo e delle risorse Maggiore finalizzazione del lavoro (possedere e perseguire una meta) Minore conflittualità interna al gruppo
28 28 METODO E LA STRATEGIA CON CUI SI AFFRONTE UN PERCORSO, UN COMPITO, UN OBIETTIVO, CON CUI SI AFFRONTA UN PROGETTO, SI RISOLVE UN PROBLEMA, SI PRENDE UNA DECISIONE PER LAVORARE EFFICACEMENTE IN GRUPPO E NECESSARIO CHIARIRE, CONDIVIDERE E RISPETTARE UN PERCORSO DI LAVORO E LE MODALITA PER AFFRONTARLO E CONCLUDERLO Come lo facciamo?
29 29 RUOLI IL RUOLO È L INSIEME DEI COMPORTAMENTI CHE CI SI ASPETTA DA CHI RICOPRE UNA CERTA POSIZIONE ALL INTERNO DEL GRUPPO DI LAVORO
30 30 COMUNICAZIONE E IL PROCESSO CHIAVE PER IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPPO LE PRINCIPALI COMPONENTI: ESPOSIZIONE FEEDBACK ASCOLTO CONFRONTO E SCAMBIO
31 31 CLIMA E IL VISSUTO EMOTIVO DEL GRUPPO, L ATMOSFERA E SI PUÒ OSSERVARE ATTRAVERSO I SUOI PRINCIPALI INDICATORI SOSTEGNO CALORE SODDISFAZIONE APERTURA E FEEDBACK RICONOSCIMENTO E STIMA
32 32 SVILUPPO INDIVIDUALE E DEL TEAM IL GRUPPO DI LAVORO DEVE CRESCERE, MIGLIORARE E SVILUPPARSI COME TEAM PER L INDIVIDUO È UN OTTIMA OCCASIONE PER APPRENDERE, SPERIMENTARSI, CONFRONTARSI CON ALTRE PERSONE, RICEVERE FEED-BACK E QUINDI MIGLIORARE E CRESCERE PROFESSIONALMENTE
33 33 VERIFICA UN GRUPPO DI LAVORO NON E COSTITUITO UNA VOLTA PER TUTTE: LA SUA COMPLESSITA DETERMINA CAMBIAMENTI DELLE VARIABILI, DEI SOGGETTI E DELLE SITUAZIONI IN GIOCO. E NECESSARIO CHE I PROCESSI OPERATIVI SIANO SOTTOPOSTI A VERIFICA OCCORRE SVOLGERE UNA SERIE DI ATTIVITA DI MONITORAGGIO E DIAGNOSI DEI PUNTI FORTI E DI QUELLI DA MIGLIORARE RISPETTO A Ø L ATTIVITA, IL LAVORO DEL GRUPPO: COSA ABBIAMO FATTO Ø IL GRUPPOSTESSO: COME L ABBIAMO FATTO METODI RISULTATI/OBIETTIVI RUOLI COMUNICAZIONE
34 34 VERIFICA: ALCUNE INDICAZIONI ü ü ü ü ü CACCIA ALL ERRORE, NON CACCIA AL COLPEVOLE AVVOCATO DELL ANGELO E AVVOCATO DEL DIAVOLO MASSIMA ATTENZIONE AD ASCOLTARE, CAPIRE E INTEGRARE IO MI SONO SENTITO, NON TU SEI STATO PER EVITARE CHE QUESTO SI RIPETA FACCIAMO COSI,ESSERE TESI AL MIGLIORAMENTO, ESSERE PROPOSITIVI
35 FAVORIRE IL LAVORO DI GRUPPO 35 VERIFICARE IL CONSENSO MEDIARE ACCETTARE LE TENSIONI E IL CONTRADDITTORIO INCORAGGIARE SOSTENERE RICONOSCERE I MERITI GESTIRE I COMPITI IN MODO COOPERATIVO
36 OSTACOLARE IL LAVORO DI GRUPPO 36 CONVERSAZIONI PRIVATE CREARE ALLEANZE PREVARICARE O RITIRARSI ED ESTRANIARSI NON PRENDERE SUL SERIO I PROPRI COMPITI NON ASCOLTARE, RIPETERSI SFOGARSI, NON COOPERARE
37 + 37 DECIDERE INDIVIDUO VERSUS GRUPPO (adatt. Quaglino et al, 1992) Sintomi del pensiero di gruppo (Janis, 1972) Invulnerabilità Moralità Stereotipi negativi condivisi Razionalizzazioni collettive Autocensura Illusione di unanimità Conformismo guardiani del pensiero
38 + DECIDERE Prescriptive Decision Theory (Bordley, 2001) 38 PDT 1. Definire il problema 2. cosa bolle in pentola - brainstorming 3. Analisi degli obiettivi chiave 4. Vincoli/opportunità 5. Controllo/verifica 6. piano B 7. Creare alternative 8. Vantaggi/svantaggi 9. Modello provvisorio 10. Fattori decisivi 11. Modello conclusivo 12. Decisione/integrazione
39 + 39 Grazie per l attenzione gaetano.martorano@unibo.it DISCLAIMER Il presente documento è frutto di ricerca bibliografica e da intendersi a supporto e complementare alla attività formativa. Non rappresenta una parte esaustiva sul tema trattato, e né può essere considerata o utilizzata come parte indipendente ed autonoma rispetto al processo, alle esercitazioni d aula ed ai contenuti formativi.
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
DettagliPROGETTARE UD/UF DIGITALI
PROGETTARE UD/UF DIGITALI Esempio pratico N 2 Anche per questa il punto di partenza è stata una delle mie UD (allegato 1), che sto portando avanti tutt ora, quindi questo esempio è ancora un work in progress.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliLa costruzione del benessere nelle Amministrazioni Pubbliche
La costruzione del benessere nelle Amministrazioni Pubbliche Francesco Minchillo COS E IL BENESSERE ORGANIZZATIVO? LA CAPACITA DI UN ORGANIZZAZIONE DI SVILUPPARE E MANTENERE IL BENESSERE FISICO, PSICOLOGICO,
DettagliCOOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04
Schemi riassuntivi sul Cooperative L ear ning INT ERVENT O DI FORMAZIONE SUL COOPERAT IVE LEARNING Grosseto febbraio marzo 04 Daniele Pavarin All Rights reserved LINDBERGH 2003 1 Definizione 1 Il è una
DettagliIL GRUPPO NELL APPROCCIO DI COMUNITA
IL GRUPPO NELL APPROCCIO DI COMUNITA IL GRUPPO COME STRUMENTO Il gruppo è soggetto fondamentale nell approccio di comunità È strumento complesso È luogo di partecipazione e di confronto, ma anche di conflitto
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE
BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE Francesco Minchillo DAL LABORATORIO AL KIT SUL BENESSERE INIZIATIVA ANNO PARTECIPANTI LABORATORIO 2002 11 amministrazioni
DettagliCICLO DI MANAGEMENT. Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane
CICLO DI MANAGEMENT Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane La Gestione delle Risorse e il Ciclo del Management BOLOGNA, 26
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliOBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA
10 MARZO 2015 OBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA PROGRAMMA DEI PERCORSI SEDE LEGALE E STUDIO: Via Monte Oliveto 56, 50124 firenze - P.IVA 06190020484 CELL. 347-5357983 - E-MAIL:
DettagliInnovazione e Direzione delle Imprese AA ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA
Innovazione e Direzione delle Imprese AA. 2014-2015 ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA Componential theory of Organizational Creativity (1) CONTESTO DI LAVORO Motivazione
DettagliUna prospettiva innovativa sul lavoro
La vocazione professionale in Poste Italiane Una prospettiva innovativa sul lavoro novembre 2008 Premessa Nell incontro del 20 maggio 2008 l Osservatorio sulla Responsabilità Sociale d Impresa ha iniziato
DettagliChi scrive (e Quanto scrive) sui blog?
Raccontarsi, condividere e apprendere in rete: dai Blog al Podcasting Nuovi modelli comunicativi per la scuola Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog? Chi scrive Mettiti al centro del mondo! Crea il tuo
DettagliMyDrive. Report di Profilo 04. gg/mm/aaaa. L.Borgogni - C.Consiglio - R.Cenciotti UTilia All rights reserved
MyDrive L.Borgogni - C.Consiglio - R.Cenciotti Report di Profilo 04 gg/mm/aaaa 2013 UTilia All rights reserved Sommario Introduzione al Report... 3 Profilo individuale... 4 Profilo di sintesi... 9 2013
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI
pag. 1 di 5 QUESTIONARIO DOCENTI Gentile docente, aderendo al Progetto Qualità, la nostra scuola intende valorizzare il lavoro svolto dai docenti secondo le modalità consolidate negli anni, ma anche avviarsi
DettagliNUOVI VOLONTARI AVO MILANO CORSO 118 IRCCS S.M.NASCENTE FONDAZIONE DON GNOCCHI. A cura di Laura Cerruti
NUOVI VOLONTARI AVO MILANO CORSO 118 IRCCS S.M.NASCENTE FONDAZIONE DON GNOCCHI A cura di Laura Cerruti IL GRUPPO AVO Gruppo = riunire, ammassare, nodo,stringere insieme, intreccio. Gruppo di lavoro = produrre
DettagliPsicologia della comunicazione organizzativa
Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)
DettagliAllegato A. Indagini sul personale dipendente
Allegato A Indice Questionario sul benessere organizzativo ------------------------------------------------------------------- 2 A - Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato ---------------------------------------
DettagliPERCORSI PER LO SVILUPPO
Bologna. 02.03.2015 PERCORSI PER LO SVILUPPO Proposte Formative Generative Galleria del Toro, 3 Bologna 40121 www.quaero.it info@quaero.it P.IVA 04331540379 Premessa Metodologica La metodologia di lavoro
Dettagli13 - INDICE DELLA MATERIA MANAGEMENT
13 - INDICE DELLA MATERIA MANAGEMENT M139 Master in management della Pubblica Amministrazione...pag. 2 B504 L esercizio di ruoli di responsabilità nelle organizzazioni pubbliche...pag. 4 B505 Competenze
DettagliPROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO in tema di Gestione dei conflitti; Psicologia dei gruppi; Gestione delle relazioni; Gestione delle risorse umane; Lavoro di gruppo. dal titolo La PA cambia: come motivare
DettagliProfilo educativo. POF Triennale Allegato 5
POF Triennale 2016-19 Allegato 5 Istituto Comprensivo Statale N. 6 Cosmè Tura Via Montefiorino, 32 - Ferrara - 0532.464544 0532461274; fax 0532463294 Codice Fiscale: 93053580382 http://scuole.comune.fe.it/
DettagliL AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME. Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4
L AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4 Facendo un passo indietro Mondo della scuola (offerta didattica) Emergenza
DettagliLeadership, Team e Motivazione. Brescia, 9 febbraio Milano, 9 marzo
CICLO DI MANAGEMENT Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane La Gestione delle Risorse e il Ciclo del Management Brescia, 19
Dettagli3.1. Caratteristiche... 11 3.2. Sviluppo delle abilità di coping... 12 3.3. Resilienza... 13 3.4. Locus of Control... 13
Prefazione........................................ Introduzione...................................... V XIII CAPITOLO 1 L ORGANIZZAZIONE 1.1. Teorie di derivazione sistemica....................... 1 1.2.
DettagliPersone, motivazioni e competenze
Costa G., GianecchiniM., 2009, Risorse Umane. Persone, relazioni e valore(2 edizione), McGraw-Hill, Milano Capitolo 3 Persone, motivazioni e competenze Il ciclo del valore delle risorse umane Relazioni
DettagliApprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi
Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Bologna 2011 Premessa I forti cambiamenti del contesto competitivo che
DettagliD.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor
D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento
DettagliIN FORMA. Corso di Formazione per Volontari
IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze
DettagliScheda di sintesi Personale incaricato di PO Comune di CASTEL FRENTANO Anno 2013
Personale incaricato di PO 1 BENESSERE ORGANIZZATIVO A Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato A.01 Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e di
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che
DettagliMETTI IN MOTO IL TALENTO. Progetto di sviluppo del personale della Provincia di Pesaro Urbino
METTI IN MOTO IL TALENTO Progetto di sviluppo del personale della Provincia di Pesaro Urbino Letizia Dini IFOA Morag McGill MOTUS MENTIS In collaborazione con Ufficio Statistica Provincia di Pesaro Urbino
DettagliIl sistema di valutazione
Il sistema di valutazione Si propone di: Esaminare il lavoro svolto e valutarlo Favorire la crescita professionale migliorando le prestazioni Pianificare il lavoro da svolgere coinvolgendo i dipendenti
DettagliSTUDIO CASTELLO BORGIA. CONSULENZA & FORMAZIONE per l Azienda e la Persona
Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è Filosofia,
DettagliScheda Dirigente VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE ANNO
Scheda Dirigente VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE ANNO Cognome e Nome Area Profilo professionale Periodo spettanza* Percentuale *in caso di assunzione/cessazione in corso d'anno specificare SCHEDA_DIR
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliValore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane
Valore P.A. - Corsi di formazione 2017 Programma dettagliato del Corso People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane Nell ultimo ventennio la Pubblica Amministrazione è stata oggetto
DettagliSpunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda
Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si
DettagliProf. Franco Bochicchio Università del Salento
IL GRUPPO E UN AGGREGATO DI ORGANISMI IN CUI L ESISTENZA DI TUTTI E UTILIZZATA PER LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI DI OGNUNO R.B. CATTEL Gruppo = soddisfazione dei bisogni IL GRUPPO E COMPOSTO DA UN CERTO
DettagliAutonomia È la capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse.
Autonomia È la capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse. Fiducia in se stessi È la consapevolezza del proprio valore,
DettagliI processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi
2 marzo 2016 Cagliari Elisa Carboni Cristiana Verde I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi Il facilitatore: una nuova professione Quali funzioni? Quali ambiti di intervento? Quali
DettagliSFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO
Carugate, 30 marzo 2012 SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO Chiara D Angelo, psicologa Esperta in Mediazione in ambito sportivo UNA GUIDA 1. Dal gruppo al gruppo di lavoro 2. Fuochi d attenzione per
DettagliPresentazione. LOGOS - Comunicazione e Sviluppo P.zza U. Giordano, Foggia tel
Presentazione Il corso di Alta formazione in comunicazione efficace e strategica (PNL- Programmazione Neuro Linguistica) nasce dalla lunga esperienza della LOGOS nel campo della formazione, della motivazione
DettagliStrutture per ANZIANI
Organismo accreditato da ACCREDIA UNI EN ISO 9001:2008 SGQ Certificato n. 1150 Strutture per ANZIANI Un nuovo approccio gestionale Non onorare la vecchiaia, è demolire la casa dove ci si deve addormentare
DettagliLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016 1) IL MODELLO «AGATONE» DIDATTICA NEI LICEI Socrate, vieni a sederti qui vicino a me, perché io possa, toccandoti,
DettagliDELEGA. condurre e farsi condurre con responsabilità
DELEGA condurre e farsi condurre con responsabilità Ricorda sempre che la via più valida per fare carriera è aiutare l uomo che sta davanti a te a essere promosso. Anonimo LA DELEGA PERMETTE IL PASSAGGIO
DettagliIl benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management)
Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management) Bologna Forum NNA Mercoledì 18 novembre 2015 Franco Iurlaro Benessere e clima organizzativo
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE?
ESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE? CAPACITA? NE ABBIAMO? ALTRIMENTI LE COSTRUIAMO Torino, 4 Maggio 2017 Prima giornata di formazione dei volontari mentori Progetto Early Warning Europe SOFT SKILL Autonomia
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliIL SET DELLE COMPETENZE CHIAVE
Progetto Programma Integrato di interventi per favorire lo sviluppo della Capacità Istituzionale delle Amministrazioni della Regione Campania Linea 1 Azione 2 Analisi e Bilancio delle Competenze IL SET
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliRapporto sulle indagini conoscitive sul personale di INMP Anno 2013
Rapporto sulle indagini conoscitive sul personale di INMP Anno 2013 INMP- Sistema informativo Sommario Premessa... 2 Benessere Organizzativo... 2 Grado di condivisione del Sistema di misurazione e valutazione
DettagliI processi direzionali
Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata
Dettagli15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale. studio e ricerca. La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative
15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale studio e ricerca La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative TEMA n. 9 - I gruppi di lavoro, lavoro di gruppo, lavoro di rete Lavorare
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliCOMPETENZA CHIAVE: COLLABORARE E PARTECIPARE Componenti e loro descrittori
COMPETENZA CHIAVE: COLLABORARE E PARTECIPARE Componenti e loro descrittori 1 1. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: CHE COSA SONO? - Le competenze chiave sono definite dai citati atti di indirizzo dell
DettagliLeadership strategica. Nuovi orizzonti per una guida propositiva nel contesto della vita
Leadership strategica Nuovi orizzonti per una guida propositiva nel contesto della vita consacrata 1 La leadership strategica tiene conto della capacità di apprendimento delle persone dalla capacità di
DettagliCORSO ON LINE: PACCHETTO FORMATIVO BACK OFFICE (Area Tematica): BACK OFFICE CODICE CORSO: 68_003bo
CORSO ON LINE: PACCHETTO FORMATIVO BACK OFFICE CODICE CORSO: 68_003bo Il PACK formativo BACK-OFFICE è rivolto a tutte le figure che in aziende ricoprono ruoli di Back Office con il compito di costruire
DettagliPresentazione del corso
+ Presentazione del corso + Presentazione del corso 2 SOCIOLOGIA DEGLI STILI DI VITA C.F.U. 6 Docente: Marialuisa STAZIO + Presentazione del corso 3 n Obiettivi: Fornire allo studente strumenti di analisi
DettagliDELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO
FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione C'E' TEMPO E TEMPO Prodotti Giornata di
DettagliIL LAVORO DI GRUPPO. tsm -Trentino School of Management. Trento, Marzo Docente: Carla Weber
IL LAVORO DI GRUPPO tsm -Trentino School of Management Docente: Carla Weber Trento, Marzo 2012 Gruppo e gruppo di lavoro Non tutti i gruppi sono gruppi di lavoro a lavorare in gruppo si apprende riconoscendo:
DettagliI Questionari docenti, studenti, genitori
I Questionari docenti, studenti, genitori 1 «Funzioni» dei questionari Esiti formativi, successo scolastico e indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento PISTE INTERPRETATIVE Efficacia nella promozione
DettagliSUL DIZIONARIO DELEGA È DEFINITA COME L ASSEGNAZIONE AD ALTRI DI POTERI E FUNZIONI RELATIVE A DETERMINATI COMPITI DELEGARE
LA DELEGA 1. 1 Delegare 1. 2 SUL DIZIONARIO DELEGA È DEFINITA COME L ASSEGNAZIONE AD ALTRI DI POTERI E FUNZIONI RELATIVE A DETERMINATI COMPITI DELEGARE AFFIDARE AD ALTRI QUANTO NORMALMENTE RIENTRA NELL
DettagliStandard di Percorso Formativo Tecnico del controllo di gestione
Standard di Percorso Formativo Tecnico del controllo di gestione CANALE DI OFFERTA FORMATIVA: Disoccupati, inoccupati, occupati. DURATA MINIMA DEL PERCORSO AL NETTO DI STAGE/WORK EXPERIENCE: 212 ore ARTICOLAZIONE
DettagliCORSI DI FORMAZIONE SULLE RELAZIONI INTERPERSONALI E I COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI
CORSI DI FORMAZIONE SULLE RELAZIONI INTERPERSONALI E I COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI Docente: Dott.ssa Antonella CASELLA Consulente per Fondazione Geometri e Geometri Laureati dell Emilia Romagna Premessa
Dettagliper lo sviluppo di curricoli per competenze al triennio,
Prima Bozza di lavoro creata da Silvia Faggioli IIs Aldini Valeriani Bologna per lo sviluppo di curricoli per competenze al triennio, asse scientifico tecnologico Asse scientifico tecnologico Triennio
DettagliFormazione esperienziale
Il Judo della vendita Formazione esperienziale per le reti di vendita, i team di lavoro, il management 1 FORMIAMO CON L ESPERIENZA La proposta formativa di TrainerMKT si basa sulla sperimentazione attiva.
DettagliCentro Universitario Internazionale 1
Ente di Ricerca e Formazione con Personalità Giuridica Decreto Ministeriale 29/3/96 Ministero dell'interno www.operamentis.com ANALISI DELLE COMPETENZE DEI CAPI REPARTO SUPERMERCATO 1 La raccolta delle
Dettaglis c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv.
2 0 1 5 Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv. base percorsi di alta formazione COSTRUIRE DIRIGENZA NELL IMPRESA SOCIALE E risaputo che le specificità
DettagliCentro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE GENERALE STRUMENTI
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO D INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 COMPETENZE CHIAVE METACOGINTIVE, METODOLOGICHE E SOCIALI Competenze Sociali e civiche SPIRITO
DettagliIL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del
IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente
DettagliQuestionario Benessere Organizzativo
1 PREMESSA Nelle domande che seguono viene richiesto di esprimere la propria valutazione attraverso una scala sempre identica che impiega 6 classi in ordine crescente. L intervistato per ogni domanda e/o
Dettagli1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni
L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione
DettagliL e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà
Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze
DettagliSviluppare metodi e strumenti per la valutazione delle competenze
Sviluppare metodi e strumenti per la valutazione delle competenze (ILPO55: Output 6, Activity 1 O6-A1) Come sottoporsi ad un colloquio Questionario over 55 per la valutazione delle competenze Step 4: sottoporsi
DettagliStrumenti di lavoro in èquipe multiprofessionali
Strumenti di lavoro in èquipe multiprofessionali FRANCESCO REITANO Direttore U.O. Psicologia 2 - Distretto Centro Sud Azienda Provinciale Servizi Sanitari della Provincia di Trento Strumenti di lavoro
DettagliOggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA
Oggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA In considerazione dei risultati emersi dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato
DettagliPercorsi Open Human Solutions
Percorsi 2017 Open Human Solutions Agenda 01 Percorso Vendita 02 Percorso Manageriale 03 Percorso Talenti 04 01.Percorso Vendita Percorso vendita Test 1 h. Business-focused Inventory of Personality 3DAYS
DettagliAd Alta Quota- Percorso di leadership al femminile Presentazione dell azione positiva
Ad Alta Quota- Percorso di leadership al femminile Presentazione dell azione positiva Gorizia, 08 luglio 2016 Perché questo progetto? Fenomeni come il soffitto di cristallo, ovvero la scarsa presenza femminile
DettagliCorso di Laurea in Servizio Sociale
Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Gestire il Cambiamento Organizzativo Tra modelli e compiti di leadership Tratto da: Piccardo C. e Colombo L., Governare il cambiamento,
DettagliIndagine sul Benessere Organizzativo. Dicembre 2013
Indagine sul Benessere Organizzativo Dicembre 2013 Indagine sul Benessere Organizzativo Aspetti metodologici Tecnica di indagine: CAWI (Computer Assisted Web Interview) Software utilizzato: ID Monitor
DettagliLaurea Specialistica Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione - Infermieristiche e ostetriche. La riunione periodica
Laurea Specialistica Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione - Infermieristiche e ostetriche La riunione periodica EMPOLI 2011 Scambio di informazioni per un obiettivo comune Permette la
Dettaglianalisi del clima organizzativo
1 Comune di Rubano (Pd) analisi del clima organizzativo feb - mar 2007 2 1. Definizioni - indagine 2. Focus group 3. Questionario 4. Conclusioni il clima organizzativo una percezione condivisa sulla quale
DettagliLuci ed ombre nell intervento di prevenzione in adolescenza: l esperienza del Pangolo
Luci ed ombre nell intervento di prevenzione in adolescenza: l esperienza del Pangolo Aosta, 26 ottobre 2016 SS Dipartimentale di Psicologia Azienda Sanitaria Locale Valle d Aosta CONSULTORIO ADOLESCENTI
DettagliMASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE
Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione
DettagliLa Griglia di Bales. A. Paul Hare, Edgar F. Borgatta and Robert F. Bales (1955). Small groups: studies in social interaction. New York, Knopf.
La Griglia di Bales A. Paul Hare, Edgar F. Borgatta and Robert F. Bales (1955). Small groups: studies in social interaction. New York, Knopf. Persone con cui si è in rapporto (relazioni formali) Persone
DettagliPROPOSTA DI FORMAZIONE:
Centro Interdisciplinare di Promozione della Salute e Formazione Responsabile : Nadia Galler Assistente sanitaria/clinico della formazione PROPOSTA DI FORMAZIONE: IL BENESSERE PERSONALE E PROFESSIONALE
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DELLE POSIZIONI COME SUPPORTO GESTIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI INDIVIDUI E LO SVILUPPO DELL ORGANIZZAZIONE
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Psicologia Dipartimento di Psicologia Laboratorio di Psicologia per la Ricerca sull Imprenditorialità, Innovazione, Integrazione (LA.PS.R.I3) Prof. Carlo Odoardi
DettagliCorso di Laurea in Servizio Sociale
Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Il gruppo di lavoro Le riunioni di lavoro da: Spunti, nr. 4, 2001 11/11/2015 Gli elementi di contesto L aumento della competizione
DettagliI GIORNI DELLA LETTURA 20, 21, 22 APRILE 2009
CIRCOLO DIDATTICO ALDA COSTA Via Previati, 31-44100 Ferrara tel. 0532\205756 fax 0532\241229 Email: feee017001@istruzione.it PROGETTO LETTURA I GIORNI DELLA LETTURA 20, 21, 22 APRILE 2009 CIRCOLO DIDATTICO
DettagliIL GRUPPO DI LAVORO. Parte seconda. Psicologia del lavoro- Dott.ssa Fabiola Silvaggi-Laurea Triennale
IL GRUPPO DI LAVORO Parte seconda 1 LEGATO AL CONCETTO DI GRUPPO DI LAVORO TROVIAMO IL CONCETTO DI LEADERSHIP 2 La leadership è Un influenza non coercitiva per dirigere e coordinare le attività dei membri
DettagliProgetto di intervento post-valutazione stress lavoro-correlato Gli strumenti della Yale University per il Comune di Scandicci
Progetto di intervento post-valutazione stress lavoro-correlato Gli strumenti della Yale University per il Comune di Scandicci In considerazione dei risultati emersi dalla Valutazione del Rischio Stress
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliCONTENUTI SPECIFICI PSICOLOGO SPECIALISTA
Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare
DettagliLinee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio
Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza
DettagliUNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE LA STRUTTURA DELL IO PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LA STRUTTURA DELL IO -------------------------------------------------------------------------------------------------
Dettagliintelligenza emotiva intelligenza emotiva
intelligenza emotiva Che cos è l intelligenza? capacità di attribuire un conveniente significato pratico o concettuale ai vari momenti dell esperienza e della contingenza; prontezza e capacità nell apprendere
DettagliQUESTIONARIO RIVOLTO AI DIPENDENTI DELLA COOPERATIVA
SCHEDA INFORMATIVA QUESTIONARIO RIVOLTO AI DIPENDENTI DELLA COOPERATIVA DATI ANAGRAFICI a Età meno di 21 da 21 a 35 da 36 a 45 oltre 46 b Sesso Maschio Femmina c Titolo studio licenza media qualifica professionale
Dettagli