Sociologia dell organizzazione Sociologia economica e dell organizzazione



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Corso di laurea SAM Corso di laurea ORU Sociologia dell organizzazione Sociologia economica e dell organizzazione Professor Lorenzo Bordogna Dipartimento di Studi del Lavoro e del Welfare Università degli Studi di Milano A.A. 2007-2008

Argomenti discussi a lezione (ottava settimana) Moral hazard, teorie principale/agente e rimedi organizzativi (vedi anche capitolo di Milgrom e Roberts nell antologia Individuo e organizzazione). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 2

Collegamento con la teoria dei costi di transazione Molti problemi analizzati da Williamson, da Ouchi e dalla teoria dei costi di transazione sono affrontati anche nell ambito della cosiddetta teoria dei contratti, che è un altra componente della analisi economica delle organizzazioni e della nuova economia istituzionale. In particolare, il problema della convergenza tra fini individuali ed obiettivi dell organizzazione, o del controllo organizzativo - come è inteso da Ouchi - è affrontato anche nella teoria del moral hazard e delle relazioni principale-agente. A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 3

Moral hazard o rischio morale: definizione Problemi di rischio morale si possono manifestare nella relazione tra due attori, uno dei quali (principale) richiede all altro (agente) di svolgere azioni nel proprio interesse. Forma di opportunismo post-contrattuale causato (o permesso) dalla non-osservabilità di certe azioni, che permette agli individui incaricati di eseguirle (agenti) di perseguire i propri interessi a scapito dell altra parte (esempio: il riparatore di un auto che a metà del lavoro dice che un determinato pezzo non è riparabile, ma va interamente sostituito). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 4

Origine del termine L utilizzo di questo termine/concetto è iniziato nel settore delle assicurazioni, per indicare la tendenza degli assicurati a modificare il loro comportamento a proprio vantaggio, in modo da rendere più elevati i rimborsi richiesti, o anche per indicare un atteggiamento meno diligente ed accurato verso i rischi assicurati (esempio: minore cura nel tenere un automobile interamente coperta da assicurazione; ricorso più frequente del necessario a visite mediche, esami e ricoveri in caso di copertura assicurativa completa sulla salute, ecc.) Effetti: sebbene il moral hazard non sempre sia socialmente dannoso, esso (il timore del suo manifestarsi) può rendere difficili o anche impossibili da raggiungere transazioni o accordi tra le parti altrimenti convenienti (esempio: una compagnia di assicurazione può rinunciare del tutto a coprire certi rischi, o può alzare il costo della polizza). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 5

Il problema nasce quindi da tre elementi: a) un non allineamento degli interessi tra le parti contraenti; b) l esistenza di una assicurazione degli agenti contro alcune delle conseguenze delle loro azioni, o comunque il fatto che gli agenti non sopportano tutte le conseguenze dei propri comportamenti; c) la difficoltà di controllare il comportamento inappropriato e di accertare se i termini del contratto sono rispettati, e dalla difficoltà d imporre il rispetto degli accordi (quest ultimo elemento è il più importante). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 6

Per questo il moral hazard può essere considerato un problema informativo, prodotto dalle difficoltà e/o dai costi del controllo e dell imposizione di un comportamento adeguato (enforcement). Nella teoria standard dei mercati, comportamenti simili non sono contemplati, perchè si assume che le transazioni avvengano sotto forma di scambi semplici di beni e servizi con caratteristiche note e osservabili, e che le parti possano verificare senza costi il rispetto dei termini del contratto (presupposto di perfetta informazione e trasparenza). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 7

I problemi di moral hazard nascono in ogni situazione in cui un attore (fornitore, cliente, dipendente, ecc.), con interessi non allineati a quelli dell altra parte e grazie alla non osservabilità del suo comportamento, tende a compiere azioni inefficienti o a distorcere informazioni in suo possesso a proprio vantaggio. Queste situazioni sono presenti in tutte le relazioni contrattuali - sia nei mercati che nelle organizzazioni - in cui una delle parti non è in grado di accertare se l altra sta onorando i propri obblighi. A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 8

Nel mercato: medici che prescrivono esami e terapie non nell interesse dei loro clienti; fornitura di beni e servizi di qualità inferiore, se questa non può essere rilevata; operatori finanziari che consigliano operazioni non nell interesse di chi affida loro i propri risparmi (esempio: un eccessiva movimentazione dei titoli per guadagnare sulle commissioni; o acquisti di titoli di aziende in cui hanno un interesse, ecc.) A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 9

Nell organizzazione: un dipendente che sul lavoro svolge un attività in proprio anziché quella dell organizzazione, o non svolge la propria attività secondo gli impegni contrattuali; un responsabile dell ufficio acquisti che, nella scelta dei fornitori, persegue interessi propri e non dell azienda per cui lavora; un amministratore di una società per azioni che persegue interessi personali (di prestigio, di retribuzione, di acquisizione di visibilità presso altre aziende o istituzioni, ecc.) anziché gli interessi degli azionisti. A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 10

Moral hazard e relazione principale/agente Tutti gli esempi precedenti (anche al di fuori di una situazione di assicurazione in senso stretto) sono rappresentabili nei termini di una relazione di agenzia o tra principale e agente. Situazione nella quale un individuo (agente) agisce per conto di un altro (principale), presumibilmente nel suo interesse. Queste situazioni sono molto frequenti e sono tutte caratterizzate dalla presenza di un problema di moral hazard: un medico (agente) nell interesse del proprio cliente-paziente (principale); un operatore di borsa o una SIM (agente) nell interesse del cliente che gli affida il proprio denaro (principale); il consiglio di amministrazione di un impresa ed i dirigenti (agenti) nell interesse degli azionisti (principali). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 11

Moral hazard e relazione principale/agente Problemi di moral hazard possono essere presenti anche al di fuori di una relazione di agenzia, in cui nessuna parte è agente di un altra, ma tutte sono sullo stesso piano, come in un associazione o in un gruppo. L associazione o il gruppo funzionano come un assicurazione, su cui potere scaricare le conseguenze delle proprie azioni. Esempio: caso dell Unione Monetaria Europea, e dei rischi morali ad essa connessi, ovvero della possibilità che alcuni paesi cerchino di scaricare sugli altri i propri problemi di finanza pubblica (problema molto presente ai decisori che hanno disegnato le istituzioni dell Unione Monetaria Europea, in particolare il Patto di Stabilità e Crescita). La non osservabilità del comportamento inappropriato e la difficoltà del controllo implica che non si possono stipulare contratti completi di cui sia possibile esigere il rispetto. A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 12

Il controllo del moral hazard Strade alternative per controllare i problemi di moral hazard (non sempre praticabili e tutte, in qualche misura, costose) a) investire risorse per controlli e verifiche dirette sul comportamento dell agente (monitoraggio). Ovviamente comporta dei costi e non sempre è una soluzione praticabile; b) controllo esercitato dai mercati competitivi - sia mercati dei prodotti: un azienda mal gestita può fallire e mettere a repentaglio la stessa posizione dei manager, stemperandone le tentazioni opportuniste; - sia mercati per il controllo societario: se le aziende sono contendibili ed esposte alla possibilità di scalate ostili, i manager e gli amministratori sono meno liberi di comportarsi opportunisticamente. A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 13

Il controllo del moral hazard c) contratti d incentivazione, in cui gli agenti vengono resi almeno in parte responsabili dei propri comportamenti, e che fanno ricadere sugli stessi agenti almeno una parte delle conseguenze (dei costi) dei loro comportamenti inappropriati (diffusi nel settore privato, specie per le posizioni lavorative più elevate e che controllano contingenze critiche per le organizzazioni; ma in via di diffusione anche nel settore pubblico); richiedono una almeno parziale misurabilità della prestazione d) sostituzione del principale all agente (non sempre possibile, ovviamente); e) unificazione della proprietà/integrazione proprietaria. Questa soluzione può però dare luogo ad attività d influenza, per influenzare a proprio vantaggio le scelte distributive del decisore centrale, e quindi i costi relativi, interpretabili come uno dei costi della burocrazia; f) cauzioni, ovvero un deposito che viene trattenuto in caso di comportamento inappropriato da parte dell agente o di un membro di un associazione; anche questa soluzione fa ricadere sull agente almeno una parte dei costi dell eventuale comportamento opportunista (esempio: multe/cauzioni previste dal Patto di Stabilità e Crescita legato all Unione monetaria europea proprio per prevenire problemi di moral hazard da parte dei paesi membri dell EMU; vedi saggio di Issing). A.A. 2007-2008 Lorenzo Bordogna 14