IL FUTURO A COLORI. GUIDA PER INSEGNANTI Scopri all interno come partecipare al concorso



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IL FUTURO A COLORI GUIDA PER INSEGNANTI Scopri all interno come partecipare al concorso

Indice Premessa La gida contina il percorso dei Laboratori CreATTIVI che rappresentano n osservatorio permanente e qalificato realizzato da Fila per offrire ad insegnanti, bambini e bambine nove idee per esercitare al meglio la creatività. La gida costitisce no strmento da tilizzare a scola, logo più adatto per dar vita ad attività ldico-formative che, svilppando la fantasia, forniscono a bambini e bambine le capacità e l attenzione con ci si impara a rapportarsi con gli altri e a rispondere agli stimoli dell ambiente. Progetto editoriale Laboratori CreATTIVI in collaborazione con Save the Children Italia. Atori Ines Biemmi Mario Smedile Isabella Tenti Hanno Collaborato Ana Pala Giolli Daniela Fatarella Progetto grafico Marco Pennisi & C. Ttte le fotografie contente in qesta pbblicazione si riferiscono a progetti che Save the Children realizza in Etiopia, tranne le foto a pag. 10 e a pag. 24 che sono di corbis. Premessa 3 Premessa Metodologica 4 L Etiopia 5 Storia I De Gemelli Versione per la scola dell infanzia 6 Versione per la scola primaria 8 Laboratorio sl Diritto all Edcazione 10 Laboratorio sl Diritto alla Salte 15 Laboratorio sl Diritto al Gioco 19 Laboratorio sl Diritto alla Non Discriminazione 24 Il Concorso Fila 29 La Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza 30 Il Ftro a Colori è il titolo dell edizione 2007/2008 della gida per insegnanti realizzata dai Laboratori CreATTIVI Fila. L obiettivo del novo progetto è qello di far conoscere ai nostri bambini i loro diritti e di edcarli al rispetto dei diritti altri. L iniziativa, i ci contenti sono stati svilppati da Save the Children, si propone di spiegare e raccontare come in molti Paesi il Diritto al Gioco, all Edcazione, alla Salte e alla Non-discriminazione (qattro dei diritti fondamentali della Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza) siano obiettivi ancora lontani da raggingere. La scelta di qest anno, di svilppare na gida slle tematiche dell Infanzia, partendo da na storia ( I de gemelli ) ambientata in Etiopia, rientra nel più ampio progetto di collaborazione tra l azienda e la Onls per sostenere la campagna Riscriviamo il Ftro, con la qale Save the Children si propone di garantire entro il 2010 n istrzione di qalità a 8 milioni di bambini nei paesi in gerra. Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti di bambini. Opera in oltre 100 paesi nel mondo con na rete di 27 organizzazioni nazionali e n fficio di coordinamento internazionale: la International Save the Children Alliance. Save the Children dal 1919 lotta per i diritti dei bambini e per migliorare le loro condizioni di vita in ttto il mondo. Save the Children tilizza la Convenzione si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza come fondamentale riferimento e svilppa progetti che consentono miglioramenti sostenibili e di lngo periodo a beneficio dei bambini. È presente in Italia dal 1998 come Onls (Organizzazione Non Lcrativa di Utilità Sociale) con attività rivolte anche ai bambini che vivono sl territorio italiano, con particolare attenzione alle fasce più vlnerabili: i minori stranieri soli e a rischio di devianza, i bambini e le bambine vittime della tratta, i minori oggetto di pedopornografia s Internet. Save the Children lavora per: n mondo che rispetti e valorizzi ogni bambino n mondo che ascolti i bambini e impari da loro n mondo in ci ttti i bambini abbiano speranze ed opportnità. www.savethechildren.it SAVE THE CHILDREN ITALIA Via Firenze, 38-00184 Roma Tel: +39 06.480.7001 Fax: +39 06.480.700.39 Laboratori CreATTIVI FILA 2007 via XXV Aprile, 5-20016 Pero (Mi) www.fila.it, fila@fila.it 3

Premessa Metodologica L Etiopia I laboratori che vi presentiamo sono rivolti ai bambini e alle bambine della scola dell infanzia e della scola primaria e si propongono di avvicinarli alle tematiche dei diritti dell infanzia, in particolare il diritto all edcazione. Gli alnni e le alnne, attraverso attività ldiche e creative, motorie ed espressive, sono portati a riflettere s come, le condizioni sociali, ambientali e climatiche e la discriminazione di genere possano rappresentare n ostacolo alla realizzazione dei diritti fondamentali, in n contesto diverso dal proprio, qello dell Etiopia. Altri obiettivi dei diversi laboratori sono anche qelli di ordine più generale, come qello di acqisire consapevolezza di sé e dell altro nella relazione interpersonale, attraverso il confronto e la valorizzazione dei pnti di vista diversi dal proprio. I laboratori si propongono inoltre, tilizzando tecniche che favoriscono l ascolto, il dialogo e la partecipazione attiva, di svilppare qelle capacità di collaborazione indispensabili per la realizzazione di n progetto comne attraverso l assnzione di responsabilità. Alla fine del percorso i bambini e le bambine potranno dar vita ad na rappresentazione teatrale, tilizzando le scenografie realizzate nei laboratori, animando di volta in volta i personaggi della storia (ppazzi realizzati con carta crespa e cartone) o interpretandoli. La narrazione di na storia - I de gemelli - rappresenta il pnto di partenza ed il filo condttore di ttti i laboratori. La gida esplora qattro diritti fondamentali contenti nella Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza: Diritto all edcazione Diritto alla salte Diritto al gioco Diritto alla non discriminazione e per ognno di qesti diritti costrisce dei laboratori basati s diversi tipi di attività. Si consiglia all insegnante di favorire la partecipazione di ttti i bambini e le bambine alle attività proposte, evitando, in presenza e di difficoltà manali o motorie, di scegliere qelle che possano in qalche modo discriminarli. L Etiopia ha na popolazione di circa 65 milioni di abitanti sddivisi in 80 etnie differenti. È costitita per n terzo dagli Amhara e dai Tigrini, che vivono nelle regioni centro-settentrionali, per n altro terzo dai Galla, stanziati nelle regioni centro-meridionali, e per il rimanente dalle altre etnie (Dancali, Somali, Sdama, ecc.). L amarico è la linga fficiale, ma in ttto il Paese si parlano circa 80 linge diverse. La maggior parte degli abitanti ha meno di 18 anni e la mortalità infantile è molto alta. Circa l 80 % della popolazione si dedica all agricoltra con strmenti di lavoro e condizioni climatiche che spesso rendono difficile l atosostentamento. L ISTRUZIONE IN ETIOPIA. Negli ltimi anni si è registrato n forte miglioramento nella freqenza scolastica in Etiopia. I dati rivelano che tra il 1997 e il 2003 il nmero di bambini che ha freqentato la scola è amentato dal 43% al 74,6% mentre per le bambine l amento è passato dal 26% al 53,8%. Il cambiamento è stato reso possibile dalla costrzione di scole e dal sostegno economico alle famiglie più povere, ma la strada da percorrere è ancora molto lnga, sopratttto per qanto rigarda le bambine. I motivi di qesta bassa afflenza sono vari. Innanzi ttto, le bambine più grandi di solito restano in casa per aitare i fratelli più piccoli. Nel caso poi di na famiglia nmerosa che riesce a pagare l istrzione solo per n figlio, si sceglierà senza dbbio n maschio. Inoltre, sopratttto nelle aree rrali, le ragazze sono solitamente destinate a matrimoni precoci (talvolta bambine di 8 anni sono già fidanzate), qindi l istrzione non è considerata na priorità per loro. Nelle regioni più povere non ci sono scole. Freqentarne na significa spesso affrontare lnghe e faticose ore di marcia. Save the Children lavora per creare le condizioni per n accesso niversale all istrzione primaria. I centri di Istrzione di Base Alternativa (IBA) sono la scola che va dove la scola non c è. Dal 1999, Save the Children opera, in stretta collaborazione con le atorità governative etiopi e le comnità locali, per fornire apporto finanziario e tecnico alla creazione di novi centri di istrzione nelle zone più povere. Dati UNDP riferiti al 2003, pbblicati nel 2005 - http://hdr.ndp.org/statistics/data/contries.cfm?c=eth 4 5

Storia: I De Gemelli Versione per la scola dell infanzia iao, bongiorno bambini e bambine!! Io sono n albero e mi chiamo Baobab. Oggi è na bella giornata, c è il sole e fa molto caldo dove vivo. Abito in Etiopia, no dei tanti paesi che si trovano in Africa. Io sono molto alto e robsto, ttti sanno che ho n ottimo carattere, sopporto senza protestare tanti bambini e bambine che si arrampicano s di me. Non mi arrabbio neanche qando gli ccelli vengono a far merenda si miei enormi rami. Sono molto paziente, qalche volta però la pazienza non basta non sopporto il solletico che vengono a farmi le lmache, i brchi e le formiche!!! Per fortna ci sono de miei amici, n bambino e na bambina di nome Ate e Chalt, de vivaci gemelli, che corrono sempre ad aitarmi qando sono in difficoltà, mi tolgono le formiche e mi danno na grattatina alla corteccia. Nel villaggio in ci vivono ci sono molte famiglie con bambini e bambine. Le famiglie sono povere e non hanno molti soldi ed allora coltivano i campi dietro le loro case con i figli più grandi, mentre le figlie crano i fratellini e le sorelline più piccoli. Nel villaggio non c è acqa e bisogna andare a prenderla al fime che è molto lontano. Che fatica!!! Ate e Chalt sono contenti di andarci e prendono i vasi di argilla per l acqa, si preparano per na grande avventra, immaginano di trovare coccodrilli, pesci colorati, tartarghe. Che delsione qando arrivano e trovano solo l amico elefante che alzando la proboscide gli sprzza l acqa addosso! Ate batte con le mani sl vaso di argilla creando n ritmo (tam,tammm,tammm,tam..) e insieme a Chalt canta na canzone ( Il sole è caldo/la terra secca/gardo il cielo/sego la nvola/domani pioverà?/.). Un giorno Ate e Chalt sono venti da me di corsa dicendomi Baobab, Baobab abbiamo appena scoperto che il nostro amico Ababa va a scola. Anche a noi piacerebbe tanto andare a scola, poterci sedere alla ta ombra e leggerti na storia. Ora adiamo a casa e lo diciamo a mamma e papà. Che felicità qando il papà e la mamma di Ate e Chalt hanno deciso di mandarli a scola. Evviva! Ma la strada per andare a scola è lnga e piena di ostacoli e, qando piove, si formano delle grandi pozzanghere che sono difficili da attraversare!!! Qalche tempo fa Chalt mi ha raccontato che non avrebbe più potto andare a scola per restare a casa a crare i fratellini piccoli ed aitare la mamma. Chalt era molto triste per qesto e anche io. Dopo qalche giorno Ate è vento da me per raccontarmi che Chalt si era ammalata perché aveva bevto l acqa sporca del fime senza prima farla bollire, ma il loro papà l aveva portata di corsa in ospedale facendo n lngo viaggio. Per fortna il dottore le ha dato delle medicine e lei è garita! Che bello il giorno in ci l ho rivista correre di novo! Qel giorno ho sentito Chalt mentre parlava con na sa amica che va in na scola più vicina al villaggio con altri bambini e bambine. In qesta scola regalano qaderni, matite colorate e libri! C è anche n dottore e, se stai poco bene, ti aita a garire! Oggi Chalt e so fratello Ate vanno in qesta nova scola, la scola di Save the Children, dove imparano a leggere e a scrivere e con le matite colorate possono fare n bel ritratto al loro amico Baobab. Ogni giorno, prima di andare a scola, mi passano vicino cantando la loro canzone: Il sole è caldo/la terra secca/gardo il cielo/sego la nvola/domani pioverà?/.. ed io sono tanto felice! GUIDA ALLA NARRAZIONE PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Prima della narrazione si consiglia di creare n ambiente adegato all ascolto, per esempio sedendosi per terra in cerchio. SI CONSIGLIA ALLE EDUCATRICI E AGLI EDUCATORI: di narrare la storia senza leggerla per avere la possibilità di orientare lo sgardo e mantenere n contatto visivo con i bambini e le bambine; di avere le mani libere per poter tilizzare al meglio l espressività del volto, i movimenti del corpo, i gesti e la manipolazione degli oggetti. Il narratore pò tilizzare na figra come personaggio mediatore, ad esempio n albero Baobab, costrito precedentemente dall insegnante. Il ridere e il far ridere sono la formla magica, l'elisir (oggetto assoltamente tradizionale in na bona parte del teatro e della letteratra popolare). INDICAZIONI PER LA COSTRUZIONE DEL PERSONAGGIO NARRATORE. Destinatari: edcatrici ed edcatori della scola dell infanzia. MATERIALI NECESSARI: pennarelli colorati, carta crespa, n foglio bianco di carta, na striscia di cartone ondlato, pinzatrice, graffette. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 15 minti. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Albero Baobab. Prendere n foglio di carta crespa, attorcigliarlo lasciando vedere le pieghe e cercando di identificare tra le pieghe na bocca, n naso e gli occhi. Una volta identificati gli occhi, si possono disegnare slla carta bianca le ppille, ritagliarle ed attaccarle nella parte accartocciata che chiameremo testa. Infine si prende la striscia di cartone ondlato, si attorciglia fino a formare n piccolo cilindro, si pinzano le estremità e si attacca alla testa di carta crespa precedentemente preparata. 6 7

Storia: I De Gemelli Versione per la scola primaria GUIDA ALLA NARRAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA: Prima della narrazione è opportno creare n ambiente adegato all ascolto, per esempio sedendosi per terra in cerchio. SI CONSIGLIA ALL INSEGNANTE: di narrare la storia leggendola con enfasi. di decidere preventivamente il ritmo e la melodia da dare alla canzone di Ate e Chalt. n bambino e na bambina di nome Ate e Chalt, sono de vivaci gemelli di 8 anni conosciti da ttti per la loro simpatia e capacità di fare ridere. Abitano in Africa in n villaggio dell Etiopia dove fa molto caldo. Nel villaggio in ci vivono ci sono tante famiglie con bambini e bambine. Alcne famiglie coltivano i campi dietro le loro case con i figli più grandi, mentre le figlie crano i bambini più piccoli. Nel villaggio l acqa non c è e bisogna andare a prenderla al fime che è molto lontano. Ate e Chalt qando devono andare al fime non si lamentano anzi per loro è n occasione speciale per potersi divertire: si preparano come se dovessero partire per na grande avventra, immaginano di trovare coccodrilli, pesci colorati, tartarghe, prendono i vasi di argilla per l acqa. Drante il cammino vedono omini e donne che lavorano nei campi. Ate e Chalt amano cantare: Ate batte con le mani sl vaso di argilla creando n ritmo e, insieme a Chalt, intona na canzone s qello che vedono intorno a loro ( Il sole è caldo/la terra secca/gardo il cielo/sego la nvola/domani pioverà?/ ). Strada facendo i de gemelli passano per campi aridi, le foglie sono rinsecchite, brciate dal sole, gli animali assetati. Arrivati al fime che sorpresa! L acqa è poca e maleodorante. Il fime della grande avventra è senza animali...che delsione! È arrivata l ora di far ritorno a casa, mentre camminano incontrano Ababa, n bambino del villaggio che sta tornando da scola e che racconta loro che sta imparando a leggere e a scrivere. A pensarci bene qalcno dei loro fratelli gli aveva parlato di n posto così. Al calar del sole, dopo che la mamma ha plito le ciotole della cena, i de bambini vanno sotto l albero centrale del villaggio. È n albero enorme, n baobab, dove si radnano gli abitanti del villaggio dopo cena, ttti insieme intorno al foco. Qella sera Ate e Chalt esprimono il loro più grande desiderio, qello di poter andare a scola. Dopo alcni giorni, con grande sorpresa scoprono che i loro genitori hanno deciso di informarsi per farli andare a scola. Nonostante alcne difficoltà i de bambini riescono ad essere iscritti alla scola più vicina, papà non é molto contento, ma loro sì. All inizio i gemelli sono molto felici di avere la possibilità di andare a scola ma ogni giorno si presentano degli ostacoli: la scola è più lontana del fime e si devono svegliare all alba, la strada che li porta a scola non è facile da percorrere. Nella stagione delle piogge le strade si riempiono di fango ed è ancora più difficile camminare a piedi ndi, la strada è impraticabile e devono rimanere a casa. Ate e Chalt nonostante la scarsità di soldi e la grande distanza tra il loro villaggio e la scola riescono a freqentare qel tanto che basta per imparare a leggere e a scrivere. Ate si distrae facilmente perché non riesce a vedere bene le lettere slla lavagna basterebbero n paio di occhiali per aitarlo! Un giorno i de bambini cercano di costrirne no con i rami di n albero e dei fondi di bottiglia ma qelli sono finti e non possono aitare Ate a vedere meglio! Ate dovrebbe andare da n dottore all ospedale, ma qesto è troppo lontano Poi n brtto giorno la piccola Chalt si è ammalata perché ha bevto l acqa del fime senza prima farla bollire. Il so papà decide di portarla fino in ospedale facendo n lngo viaggio. Per fortna il dottore riesce a farla garire con le medicine ma il viaggio e le cre sono costate molti soldi. Una sera intorno al foco mamma e papà dicono a Ate e Chalt che no di loro non andrà più a scola perché non ci sono più soldi per comprare il materiale. Chalt farà come le se sorelle, resterà a casa ad aitare la mamma, mentre Ate potrà continare ad andare a scola. Chalt è na bambina bbidiente non dice niente alla mamma e al papà ma è molto triste e si chiede perché nel so villaggio sono poche le bambine che riescono ad andare a scola, mentre i maschi, anche se con grandi sacrifici, riescono a stdiare. Un giorno Chalt, mentre va a prendere l acqa al fime, decide di andare dalla maestra che aveva qando andava a scola e di chiedere a lei il perché. La maestra è molto sorpresa ma anche contenta dell interesse dimostrato dalla bambina. Decide qindi di dirle alcni dei motivi che spingono i genitori a scegliere di mandare a scola i maschi invece delle femmine. Le difficoltà sono qelle economiche, il lavoro domestico da fare è tanto, la preoccpazione per la strada da percorrere qando sono da sole e anche il fatto che nelle scole non ci siano i bagni separati tra maschi e femmine. La maestra dice a Chalt di non scoraggiarsi, di provare a parlare con i genitori per poter andare a scola. Un giorno Chalt incontra per strada n altra bambina che sta andando a stdiare in na scola più vicina al villaggio. La bambina le spiega che ttti i bambini e le bambine della zona possono stdiare lì perché distribiscono libri e qaderni gratis. Il materiale per la scola infatti viene pagato con i soldi che arrivano da altri paesi. Chalt corre sbito a casa per parlarne ai soi genitori! Forse potrà tornare finalmente a scola. I genitori di Ate e Chalt vanno ad informarsi e scoprono che lì vicino è stato aperto il Centro d Istrzione di Base Alternativa di Save the Children ttti i bambini e le bambine avranno libri, qaderni, c è n piccolo amblatorio medico, si trova l acqa potabile, vengono distribiti kit di emergenza e prodotti di pronto soccorso. Mamma e papà conoscono altri genitori ed insieme decidono di dedicare parte del loro lavoro per apportare dei miglioramenti all edificio della scola. Ate e Chalt possono cantare le canzoni da loro inventate, qesta volta non per andare a prendere l acqa al fime ma per andare alla scola di Save the Children. Il sole è caldo / la terra secca / gardo il cielo / sego la nvola/domani pioverà? / 8 9

SPUNTI Laboratorio sl Diritto all Edcazione In qesto capitolo viene presentato ai bambini e alle bambine il diritto all edcazione. Le edcatrici e le insegnanti dovranno spiegare alla classe che: 1. Andare a scola è n diritto per ttti i bambini e ttte le bambine del mondo. 2. Ttti i bambini e le bambine hanno diritto ad avere na scola di qalità. 3. Andare a scola amenta le loro possibilità di sopravvivenza e di svilppo. L obiettivo del laboratorio è qello di far riflettere le classi slle difficoltà che incontrano bambini e bambine in Etiopia per andare a scola. Articolo 28 1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto del fancillo all'edcazione, ed in particolare, al fine di garantire l'esercizio di tale diritto gradalmente ed in base all'gaglianza delle possibilità: A) rendono l'insegnamento primario obbligatorio e gratito per ttti; B) incoraggiano l'organizzazione di varie forme di insegnamento secondario sia generale che professionale, che saranno aperte ed accessibili ad ogni fancillo e adottano misre adegate come la gratita dell'insegnamento e l'offerta di na sovvenzione finanziaria in caso di necessità; C) garantiscono a ttti l'accesso all'insegnamento speriore con ogni mezzo appropriato, in fnzione delle capacità di ognno; D) fanno in modo che l'informazione e l'orientamento scolastico e professionale siano aperte ed accessibili ad ogni fancillo; E) adottano misre per promovere la regolarità della freqenza scolastica e la diminzione del tasso di abbandono della scola. 2. Gli Stati Parti adottano ogni adegato provvedimento per vigilare affinché la disciplina scolastica sia applicata in maniera compatibile con la dignità del fancillo in qanto essere mano ed in conformità con la presente Convenzione. 3. Gli Stati Parti favoriscono ed incoraggiano la cooperazione internazionale nel settore della edcazione, in vista sopratttto di contribire ad eliminare l'ignoranza e l'analfabetismo nel mondo e facilitare l'accesso alle conoscenze scientifiche e tecniche ed ai metodi di insegnamento moderni. A tal fine, si tiene conto in particolare delle necessità dei paesi in via di svilppo. Articolo 29 1. Gli Stati Parti convengono che l'edcazione del fancillo deve avere come finalità: A) di favorire lo svilppo della personalità del fancillo nonché lo svilppo delle se facoltà e delle se attitdini mentali e fisiche, in ttta la loro potenzialità; B) di inclcare al fancillo il rispetto dei diritti dell'omo e delle libertà fondamentali e dei principi consacrati nella Carta delle Nazioni Unite; C) di inclcare al fancillo il rispetto dei soi genitori, della sa identità, della sa linga e dei soi valori cltrali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel qale vive, del paese di ci pò essere originario e delle civiltà diverse dalla sa; D) preparare il fancillo ad assmere le responsabilità della vita in na società libera, in no spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di gaglianza tra i sessi e di amicizia tra ttti i popoli e grppi etnici, nazionali e religiosi, con le persone di origine atoctona; E) di inclcare al fancillo il rispetto dell'ambiente natrale. 2. Nessna disposizione del presente articolo o dell'articolo 28 sarà interpretata in maniera da nocere alla libertà delle persone fisiche o morali di creare e di dirigere istitzioni didattiche a condizione che i principi ennciati al paragrafo 1 del presente articolo siano rispettati e che l'edcazione impartita in tali istitzioni sia conforme alle norme minime prescritte dallo Stato. PROBLEMATICHE GARANTIRE A TUTTI I BAMBINI E A TUTTE LE BAMBINE LA POSSIBILITÀ DI FREQUENTARE PER INTERO ALMENO IL CICLO DELL'ISTRUZIO- NE PRIMARIA E DI RICEVERE UN INSEGNAMEN- TO DI QUALITÀ È IL MODO PIÙ EFFICACE PER CONSEGUIRE ANCHE GLI ALTRI TRAGUARDI DEL TERZO MILLENNIO, QUALI L'ELIMINAZIONE DEL- LA FAME, DELLA POVERTÀ E DEGLI OSTACOLI CHE FRENANO UNO SVILUPPO UMANO SOSTE- NIBILE PER TUTTI GLI ABITANTI DEL PIANETA, INCLUSA LA PANDEMIA DA HIV/AIDS. ALCUNE TRA LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE: DISTANZA CASA/SCUOLA Tra le ragioni per ci la famiglia pò preferire che na bambina non vada a scola vi sono anche preoccpazioni per la sa sicrezza. Se il tragitto dal villaggio all'ala è ritento troppo lngo o esposto a pericoli ma anche se mancano insegnanti donne o servizi igienici separati, i genitori - sopratttto se di cltra tradizionalista - tendono a ritirare le figlie da scola. INFORMAZIONE Spesso molte famiglie non sono a conoscenza del fatto che esiste na scola vicino al villaggio e per qesto motivo non mandano i figli e le figlie a scola. POVERTÀ FAMILIARE Per na famiglia a basso reddito, ogni figlio che va a scola è al tempo stesso na fonte di reddito sottratta al bilancio familiare e n aito in meno per le incombenze domestiche. (Fonti: Save the Children Unicef) 10 11

APPROFONDIMENTO Cento milioni di bambini e bambine nel mondo sono costretti a rinnciare alla scola e metà di qesti vive in paesi in gerra o post conflitto. Molti altri (milioni) ricevono n istrzione scadente a casa degli effetti dei conflitti armati. Eppre ttti i bambini e le bambine hanno diritto a na edcazione di qalità in qalsiasi circostanza così come sancito dagli articoli 28 e 29 della Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza. Andare a scola pò accrescere le possibilità di n bambino di sopravvivere a n conflitto e alle se consegenze. Le scole sono in grado di dotare i bambini delle conoscenze e delle competenze necessarie per restare vivi e in salte. Sono fondamentali per proteggere i bambini e per sostenere il loro svilppo emotivo e sociale fornendo loro sicrezza e opportnità. La rotine della scola svilppa n senso di normalità e l ambiente scolastico consente ai bambini di vivere la loro età senza essere costretti a comportarsi da adlti. Di segito sono riportate alcne attività che le edcatrici e le insegnanti possono svilppare in relazione al diritto ad avere n istrzione/edcazione. (Art.28 e art. 29 della Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza).Il Villaggio e la Scola L insegnante legge na parte della storia ai bambini e alle bambine che dovranno rappresentare il paragrafo letto realizzando delle immagini segendo i sggerimenti di segito. Immaginate come potrebbe essere il villaggio in Etiopia. Nel villaggio, qal è secondo voi il primo ostacolo che impedisce a bambini e bambine di andare a scola? Per raccontare la storia e fare il disegno ci si basa slla storia descritta. Mentre i bambini parlano l edcatrice prenderà nota di ciò che viene detto per poi poter fare na rilettra e mettere a posto storia e disegni. La storia inventata dai bambini e dalle bambine potrebbe essere divisa in scene, in modo da cominciare a realizzare n copione da rappresentare. MATERIALI NECESSARI: carta da pacco bianca, tempere, pennelli e/o spgnette, carta velina, carta bianca per disegno, pennarelli, colla vinilica, forbici, cartoncino ondlato, cartoncino verde. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore ca. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Dividere la classe in piccoli grppi (max. 5 per grppo). Un bambino e na bambina di nome Ate e Chalt sono de vivaci gemelli di 8 anni conosciti da ttti per la loro capacità di fare ridere. Abitano in Africa in n villaggio dell Etiopia dove fa molto caldo. Nel villaggio in ci vivono ci sono tante famiglie con bambini e bambine. Alcne famiglie coltivano i campi dietro le loro case con i figli più grandi, mentre le figlie crano i bambini più piccoli Prendere i fogli di carta da pacco, con na matita fare delineare ai bambini lo spazio riservato al cielo e lo spazio riservato al villaggio. La Distanza Stabilire in grppo i colori appartenenti al cielo (azzrro, rossa perché è alba o tramonto, ecc..). Con delle spgnette intinte nelle tempere bambini e bambine colorano il cielo. Far tracciare ai bambini lo spazio riservato al terreno ed alle abitazioni del villaggio nell altra metà del foglio rimasta libera. Utilizzare la carta velina marrone, gialla o verde, a seconda di ciò che bambini e bambine vorranno inserire nel villaggio se si vogliono fare delle parti Uno dei motivi per ci è difficile per alcni bambini e bambine andare a scola è la distanza da percorrere da casa a scola. In alcni paesi le scole più vicine ai villaggi sono raggingibili solo con lnghe camminate, perché distano chilometri. Le strade sono molto difficili da percorrere perché hanno delle grandi bche che, qando piove, si riempiono di acqa. in rilievo (colline, case). La carta velina verrà accartocciata e poi incollata alla carta da pacco con la colla vinilica. Costrire le abitazioni, ogni bambino e bambina, all interno del grppo, disegnerà s n foglio bianco da disegno come si immagina n abitazione del villaggio. Una volta disegnata e colorata pò ritagliarla e incollarla slla carta da pacco. La posizione di ogni abitazione sarà scelta insieme da ttti i componenti del grppo. Per fortna ci sono de miei amici, n bambino e na bambina di nome Ate e Chalt, de vivaci gemelli, che corrono sempre ad aitarmi qando sono in difficoltà, mi tolgono le formiche e mi danno na grattatina alla corteccia. Nel villaggio in ci vivono ci sono molte famiglie con bambini e bambine. Le famiglie sono povere e non hanno molti soldi ed allora coltivano i campi dietro le loro case con i figli più grandi, mentre le figlie crano i fratellini e le sorelline più piccoli. Nel villaggio non c è acqa e bisogna andare a prenderla al fime, che è molto lontano. Che fatica!!!.. Ma la strada per andare a scola è lnga e piena di ostacoli e, qando piove, si formano delle grandi pozzanghere che sono difficili da attraversare!!! MATERIALI NECESSARI: colori a tempera, strisce di colori con carta velina, matite colorate, pennarelli. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore ca. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: 1. Dividere la classe in piccoli grppi (al massimo 5 bambini per grppo). 2. Assegnare n disegno libero che pò essere realizzato con diverse tecniche. I bambini e le bambine divisi in grppi dovranno immaginare come potrebbero essere Ate e Chalt, il loro villaggio, la loro casa e la scola. 3. Disporre i disegni finiti s n tavolo oppre per terra, a seconda degli spazi disponibili, e chiedere ai bambini di farli parlare. 4. Iniziare il racconto in base al disegno preparato da ogni bambino all interno del grppo. L edcatrice ferma il bambino e dà la parola ad n altro del grppo che dovrà continare il disegno e la sa parte di storia con qella precedente. Si prosege così fino alla fine dei disegni del grppo. MATERIALI NECESSARI: tempere, grandi fogli di carta da pacco, piattini di carta e na serie di oggetti sati come timbri: conchiglie, pasta, tappi, patate. PER LA BANDIERA: carta velina di diversi colori (verde, giallo, rosso per le strisce della bandiera). Cartoncino o carta normale per il simbolo al centro. Matite, pennarelli o tempere di colore bl e giallo per il simbolo al centro, colla. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore circa. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Far dipingere a bambini e bambine con dei timbri s grandi fogli di carta da pacco na scola africana e l abitazione di Ate e Chalt. Preparare le tempere di diverso colore nei piattini di carta e immergere nella tempera gli oggetti scelti per i timbri e poi metterli slla carta da pacco. 12 13

COME REALIZZARE I TIMBRI DI PATATE L EDUCATRICE TAGLIA A METÀ LE PATATE E LE INCIDE IN MODO DA CREARE DEGLI STAMPINI CON LE FORME CHE PREFERITE MA SEMPLICI (CASETTA, CIMA DELL ALBERO, TRONCO DELL ALBERO, ECC... OPPURE LETTERE...). POI I BAMBINI E LE BAMBINE LI INTINGONO NEL COLORE E LI APPOGIANO SULLA CARTA DA PACCO. LASCERANNO IL SEGNO COLO- RATO DELLE FORME. CON QUESTA TECNICA LO STAMPINO SI PUÒ IMMERGERE IN COLORI DIFFERENTI, PER ESEMPIO NEL BLU E POI NEL GIALLO LASCIANDO UN'IMPRONTA SFUMATA CHE FA DEI GIOCHI DI COLORE. QUANDO PREPARATE I COLORI A TEMPERA O QUELLI A DITA, NON DIMENTICARE DI INSEGNARE CHE MISCHIANDO DUE COLORI SE NE OTTIENE UN TERZO. È arrivata l ora di far ritorno a casa, mentre camminano incontrano Ababa, n bambino del villaggio che sta tornando da scola e che racconta loro che sta imparando a leggere e a scrivere. A pensarci bene qalcno dei loro fratelli gli aveva parlato di n posto così. Al calar del sole, dopo che la mamma ha plito le ciotole della cena, i de bambini vanno sotto l albero centrale del villaggio. È n albero enorme, n baobab, dove si radnano gli abitanti del villaggio dopo cena, ttti insieme intorno al foco. Qella sera Ate e Chalt esprimono il loro più grande desiderio, qello di poter andare a scola. Dopo alcni giorni, con grande sorpresa scoprono che i loro genitori hanno deciso di informarsi per farli andare a scola. Nonostante alcne difficoltà i de bambini riescono ad essere iscritti alla scola più vicina, papà non é molto contento ma loro sì. All inizio i gemelli sono molto felici di avere la possibilità di andare a scola ma ogni giorno si presentano degli ostacoli: la scola è più lontana del fime e si devono svegliare all alba, la strada che li porta a scola non è facile da percorrere. Nella stagione delle piogge le strade si riempiono di fango ed è ancora più difficile camminare a piedi ndi, la strada è impraticabile e devono rimanere a casa. Ate e Chalt nonostante la scarsità di soldi e la grande distanza tra il loro villaggio e la scola riescono a freqentare qel tanto che basta per imparare a leggere e a scrivere MATERIALI NECESSARI: cartone, tempere, pennarelli, scotch, forbici, carta velina. PER LA BANDIERA: carta velina di diversi colori (verde, giallo, rosso per le strisce della bandiera); cartoncino o carta normale per il simbolo al centro; matite, pennarelli o tempere di colore bl e giallo per il simbolo al centro; colla. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore circa. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Far costrire ai bambini, divisi in grppi, con dei grossi cartoni e la carta velina, la scola del villaggio così come se la immaginano e l abitazione di Ate e Chalt. Davanti alla scola ci sarà la bandiera dell Etiopia, che la classe dovrà realizzare o colorare. Le costrzioni serviranno anche per la messa in scena della storia.. Per qesto motivo sarebbe meglio realizzarle di grandi dimensioni. Per la bandiera: tagliare n cerchio, disegnare sopra la stella a 5 pnte con i 5 raggi (vedere la figra). Lo sfondo del cerchio va colorato di bl, la stella con i raggi di giallo. Laboratorio sl Diritto alla Salte In qesto capitolo viene presentato ai bambini e alle bambine il diritto alla salte, alla vita, alla sopravvivenza e allo svilppo. Le edcatrici e le insegnanti dovranno spiegare alla classe che: 1. Avere assistenza e cre mediche adegate è n diritto per ttti i bambini e ttte le bambine del mondo. 2. Ttti i bambini e le bambine hanno diritto ad avere ospedali di qalità e medici specialisti. 3. Assicrare cre mediche adegate, informazioni sll igiene e avere accesso all acqa potabile diminiscono la mortalità infantile. L obiettivo del laboratorio è qello di far riflettere le classi slle difficoltà che incontrano bambini e bambine in Etiopia ad avere cre mediche adegate. 14 15

APPROFONDIMENTO Più di n miliardo di bambini e adolescenti vedono violati i propri diritti in qanto privati di almeno no dei beni o servizi essenziali alla loro sopravvivenza, crescita e svilppo. La disponibilità di acqa potabile e di servizi igienici è fondamentale per la sopravvivenza di bambini e bambine. Nei paesi del Sd del mondo, più della metà dei bambini non dispone di n ambiente protettivo, no s cinqe non ha accesso all acqa potabile e no s sette è privo di qalsiasi forma di assistenza sanitaria di base. Il problema sanitario, come in altri stati, potrebbe essere risolto cercando di stimolare l tilizzo di fonti alimentari sicre e assicrando na certa sanità dell acqa. Ttti sappiamo che l acqa è fonte di vita e da essa dipende la nostra stessa sopravvivenza. Non sempre, però, ci ricordiamo del fatto che la mancanza di acqa sicra, potabile, è tra le principali case delle malattie che colpiscono i paesi del Sd del mondo. PROBLEMATICHE GARANTIRE L ACCESSO AI SERVIZI SANITARI ESSENZIALI ALLA PRIMA INFANZIA È IL MODO PIÙ EFFICACE PER ABBATTERE LA MORTALITÀ INFANTILE. ANALFABETISMO La carenza di servizi sanitari di base è rafforzata dalla mancanza di informazioni. ACQUA NON POTABILE La mancanza di acqa sicra è casa di molte patologie e si ripercote anche sl rendimento dei bambini e slla loro freqenza scolastica. ACCESSO AI SERVIZI SANITARI DI BASE Circa 270 milioni di bambini, oltre il 14% dei bambini nei paesi in via di svilppo, non hanno accesso ad alcn tipo di assistenza medica. (Fonti: Save the Children Unicef) SPUNTI Articolo 6 1. Gli Stati Parti riconoscono che ogni fancillo ha n diritto inerente alla vita. 2. Gli Stati Parti assicrano in ttta la misra del possibile la sopravvivenza e lo svilppo del fancillo. Articolo 24 1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salte possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessn minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi. 2. Gli Stati Parti si sforzano di garantire l'attazione integrale del smmenzionato diritto ed in particolare, adottano ogni adegato provvedimento per: A) diminire la mortalità tra i bambini lattanti ed i fancilli; B) assicrare a ttti i minori l'assistenza medica e le cre sanitarie necessarie, con particolare attenzione per lo svilppo delle cre sanitarie primarie; C) lottare contro la malattia e la malntrizione, anche nell'ambito delle cre sanitarie primarie, in particolare mediante l'tilizzazione di tecniche agevolmente disponibili e la fornitra di alimenti ntritivi e di acqa potabile, tenendo conto dei pericoli e dei rischi di inqinamento dell'ambiente natrale; D) garantire alle madri adegate cre prenatali e postnatali; E) fare in modo che ttti i grppi della società in particolare i genitori ed i minori ricevano informazioni slla salte e slla ntrizione del minore si vantaggi dell'allattamento al seno, sll'igiene e slla salbrità dell'ambiente e slla prevenzione degli incidenti e beneficino di n aito che consenta loro di mettere in pratica tali informazioni; F) svilppare le cre sanitarie preventive, i consigli ai genitori e l'edcazione ed i servizi in materia di pianificazione familiare. 3. Gli Stati Parti adottano ogni misra efficace atta ad abolire le pratiche tradizionali pregidizievoli per la salte dei minori. 4. Gli Stati Parti si impegnano a favorire ed a incoraggiare la cooperazione internazionale in vista di attare gradalmente na completa attazione del diritto riconoscito nel presente articolo. A tal fine saranno tente in particolare considerazione le necessità dei paesi in via di svilppo. Di segito sono riportate alcne attività che le edcatrici e le insegnanti possono svilppare in relazione al diritto alla vita, allo svilppo e alla sopravvivenza e al diritto alla salte. (Art. 6 e art. 24 della Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza). L Acqa L acqa è fondamentale per avere na bona salte. Prtroppo alcni bambini e bambine non hanno accesso all acqa potabile, per qesto pò capitare che si ammalino bevendo acqa non potabile. Basterebbe riscire a bollirla per non correre rischi. Nel villaggio non c è acqa e bisogna andare a prenderla al fime, che è molto lontano. Che fatica!!... MATERIALI NECESSARI: china di diversi colori, bicchieri di plastica, canncce, fogli di carta da pacco grandi bianchi, fogli di giornale, scotch. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 1 ora circa DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Dividere la classe in piccoli grppi (al massimo 5 bambini per grppo). Coprire la sperficie di lavoro con fogli di giornale e Il Medico del Villaggio disporvi sopra i fogli di carta da pacco bianchi aperti (s n tavolo oppre per terra, a seconda degli spazi disponibili). Distribire na cannccia ad ogni bambino e bambina. Mettere alcne gocce di china, di qalsiasi colore ma non bl, sl foglio. Invitare i bambini e le bambine a soffiare lentamente nella cannccia slle gocce di china per tracciare la In Etiopia se qalcno si ammala deve fare n lngo viaggio per poter raggingere l ospedale più vicino e trovare n medico per avere delle cre mediche adegate. Il viaggio oltre ad essere difficile per via delle strade disagevoli è anche molto costoso perché si deve trovare n mezzo di trasporto per poter raggingere l ospedale. strada che Ate e Chalt fanno per andare al fime. Invitare bambini e bambine a soffiare lentamente, tilizzando la china bl, nella cannccia per disegnare il fime. Una volta finito il lavoro, i fogli con i tragitti potranno essere tilizzati come scenografia per na piccola mostra o per na rappresentazione alla fine di ttto il percorso. Ate si distrae facilmente perché non riesce a vedere bene le lettere slla lavagna basterebbero n paio di occhiali per aitarlo! Un giorno i de bambini cercano di costrirne no con i rami di n albero e dei fondi di bottiglia ma qelli sono finti e non possono aitare Ate a vedere meglio! Ate dovrebbe andare da n dottore all ospedale, ma qesto è troppo lontano. Il dottore del villaggio é n tipo molto attento alla salte dei bambini e delle bambine e svolge la sa professione con responsabilità informando i soi piccoli pazienti di ttti i dettagli e degli strmenti che tilizza per visitarli. A qesto scopo ha inventato per ttti n gioco per far capire ai bambini ed ai loro genitori come devono essere effettate le cre e da chi. 16 17

MATERIALI NECESSARI: Foglio di carta da pacco bianca, fogli bianchi, pennelli e tempere, dado, oggetti vari da tilizzare come pedine. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Si crea n gioco con le caselle simile al gioco dell oca. Il gioco avrà tante caselle qanti sono i bambini e le bambine che compongono la classe. L insegnante dovrà stabilire prima le caselle che sono corrispondenti tra loro (es. malattia cra; strmento del medico parte del corpo da crare/visitare). Alcne caselle dovranno essere necessariamente presenti: la casella del Via, qella con il simbolo dei medici (il cadceo) e alcne caselle andranno ripette 3 volte: il dottore e l ospedale lontano. Consegnare ad ogni bambino e bambina n foglio di carta già tagliato a seconda delle dimensioni che si vogliono dare ad ogni singola casella. Far creare a ttti na casella del gioco disegnando e colorando nella casella n elemento che pò avere a che fare con il dottore o le medicine (ad esempio in na casella ci sarà il disegno di na medicina, in n altra n osso rotto, i globli bianchi, na donna incinta, n dente, n orecchio, gli anticorpi, il core, il termometro, n cerotto, gli occhiali, il gesso alla gamba e così di segito secondo le scelte effettate da bambini e bambine). Posizionare casalmente le caselle sl foglio di carta da pacchi, che sarà il tabellone. Posizionare sl tabellone anche le caselle obbligatorie : la casella del VIA sarà qella di partenza, la casella con il cadceo sarà qella di arrivo. Una volta completato il tabellone si stabiliscono le regole del gioco: 1. La classe è sddivisa in sqadre, ad ogni sqadra viene assegnato n segnaposto. 2. Ogni sqadra pone il proprio segnaposto al VIA. 3. Tirare il dado e avanzare sl tabellone di tante caselle qanto indicato dal nmero. 4. Ogni casella, tranne qelle del dottore, dell ospedale lontano, del VIA e del cadceo, rimanda ad n altra. Ad esempio lo stetoscopio, lo strmento che il dottore sa per sentire il battito del core porta alla casella con disegnato il core, l otoscopio porta alla casella con l orecchio, la siringa porta dritti ai vaccini, il microscopio porta ai microbi, n bambino o na bambina con la varicella porta alla medicina, e così via 5. Posizionare sl tabellone le 3 caselle obbligatorie e spiegare ai bambini e alle bambine che qando si capita slla casella del dottore (ce ne saranno 3 in ttto il percorso) si ha diritto a tirare di novo il dado, se si capita s na delle 3 caselle ospedale lontano invece si deve stare fermi n trno. 6. Qando si arriva sl cadceo, simbolo dei medici, hai vinto! Anche t sei diventato n piccolo dottore! Bon divertimento!!!! Laboratorio sl Diritto al Gioco In qesto capitolo viene presentato ai bambini e alle bambine il diritto al gioco. Le edcatrici e le insegnanti dovranno spiegare alla classe che: 1. Giocare è n diritto di ttti i bambini e ttte le bambine del mondo. 2. Ttti i bambini e le bambine hanno il diritto di riposarsi e di avere del tempo libero da tilizzare come preferiscono. 3. Il gioco e la partecipazione di bambini e bambine alla vita cltrale e artistica amentano le loro capacità relazionali e favoriscono il loro svilppo. L obiettivo del laboratorio è qello di far riflettere le classi slle difficoltà che incontrano bambini e bambine in Etiopia per poter giocare, riposare e avere del tempo libero. SPUNTI Articolo 31 1. Gli Stati parti riconoscono al fancillo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sa età e a partecipare liberamente alla vita cltrale ed artistica. 2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fancillo di partecipare pienamente alla vita cltrale e artistica e incoraggiano l organizzazione, in condizioni di gaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e cltrali. PREMESSA L obiettivo di qeste proposte è favorire lo svilppo del GIOCO TEA- TRALE. (Si pò parlare di spettacolo qando all interno di na classe si formano dei grppi in ci bambini e bambine assmono i roli di attori o spettatori.) Attraverso lo scambio dei roli i bambini imparano a confrontarsi, a criticarsi e criticare, a consigliare e proporre. Ttto qesto si ottiene solo attraverso na partecipazione attiva dell insegnante che ha il rolo di gida per i bambini e le bambine. L insegnante pò dare importanza alle manifestazioni dei bambini, valorizzarle, arricchirle, e far scoprire loro la necessità e l esistenza di regole. Il gioco mimico, gestale e teatrale è na tappa fondamentale prima di arrivare alle rappresentazioni con oggetti, piccole scenografie e personaggi costriti o interpretati da bambini e bambine. APPROFONDIMENTO Attraverso il gioco, bambini e bambine cominciano a comprendere la realtà esterna, come sono fatti determinati oggetti, qal è la loro fnzione e come si tilizzano. Comprendono inoltre che esistono regole di comportamento che vanno rispettate. L'esperienza del gioco insegna loro ad essere tenaci e ad avere fidcia nelle proprie capacità e in qelle del grppo; è n processo attraverso il qale prendono consapevolezza del proprio mondo interiore e di qello esteriore. Le attività ldiche a ci si dedicano bambini e bambine si modificano di pari passo con il loro svilppo intellettivo e psicologico, ma rimangono n aspetto fondamentale della vita di ogni individo, in ttte le fasce d'età. Oggi ttti i docmenti internazionali affermano che bambini e bambine hanno diritto al gioco in qanto il gioco è n bisogno prevalente e vitale dell'infanzia. Va infine ricordato che il gioco è no strmento di riabilitazione dai trami vissti da bambini e bambine soldato o consegenti a catastrofi natrali come lo Tsnami. 18 19

Ate e Chalt sono contenti di andarci, prendono i vasi di argilla per l acqa, si preparano per na grande avventra, immaginano di trovare coccodrilli, pesci colorati, tartarghe...ate batte con le mani sl vaso di argilla con n ritmo (tam, tammm,tammm,tam...), e insieme a Chalt canta na canzone ( Il sole è caldo/la terra secca/gardo il cielo/sego la nvola/domani pioverà?/ ). MATERIALI NECESSARI: ombrello giallo, contenitori di plastica voti, carta crespa. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 45 minti ca. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: L edcatrice mostra e sggerisce degli oggetti alla classe, ad esempio n ombrello giallo per fare il sole, dei contenitori di plastica voti per fare i vasi, delle striscioline d argento per la pioggia ecc PROBLEMATICHE IL DIRITTO AL GIOCO È, PER OGNI BAMBINO E OGNI BAMBINA, TRASVERSALE A MOLTI ALTRI DIRITTI QUALI QUELLO ALLA RELAZIONE CON IL GRUPPO DEI PARI, IL DIRITTO ALL IDENTITÀ E QUELLO DI ESPRESSIONE. Prtroppo qesto diritto non sempre viene rispettato. In molti paesi bambini e bambine non hanno la possibilità di giocare perché non hanno tempo libero da attività lavorative o di spporto ai genitori. (Fonti: Save the Children Unicef) Il Gioco Mimico A qesta età bambini e bambine cominciano a scoprire il proprio corpo poco a poco, imparano a relazionarsi con l ambiente esterno ed il loro vocabolario si sta ampliando. Il gioco mimico fa parte della loro esperienza qotidiana ma non sempre riescono ad agire liberamente davanti a compagni e compagne. Per qesto è tile avere n spporto: na piccola storia, na filastrocca, na canzone lo stimolo è n invito a mettersi in gioco Siamo in Africa è facile descrivere gli animali, il sole, la pioggia, il sono dei tambri L edcatrice comincia a raccontare la storia a pezzi, segendo le indicazioni che segono. Bambini e bambine imiteranno con gli oggetti qello che l edcatrice dice attraverso delle piccole indicazioni (es. Ate e Chalt sono contenti di andarci, si preparano per na grande avventra ). Le indicazioni vanno date rispettando i tempi di eseczione dell azione di ogni bambino/a, qando l edcatrice vede che ttti i bambini hanno terminato la loro azione prosege con n altra indicazione (es. immaginano di trovare coccodrilli, pesci colorati, tartarghe ), n altra ancora (es. prendono i vasi di argilla per l acqa ) poi n altra ( Ate batte con le mani sl vaso di argilla creando n ritmo - tam, tammm, tammm,tam ), e alla fine propone la canzone ( e insieme a Chalt canta na canzone ( Il sole è caldo/la terra secca/gardo il cielo/sego la nvola/domani pioverà?/ ). Passaggio dal Gioco Mimico al Teatrale Le prime occasioni per passare dal mimo alla rappresentazione teatrale vengono dalle sitazioni familiari: il rito del vestirsi ( si preparano per na grande avventra ), del mangiare ecc... Un altro materiale tile per la costrzione della rappresentazione è dato da eventi imprevisti della qotidianità dei bambini e delle bambine che emergono dai loro racconti. Andranno inoltre valorizzati i racconti dei bambini, perché attraverso la loro partecipazione attiva prenderanno gsto nell osservare, staranno attenti alle parole, le loro imitazioni saranno più vicine alla realtà. L attività deve essere improntata all arricchimento del lingaggio e all affinamento della gestalità. MATERIALI NECESSARI: poster (retro di poster che si possono riciclare) oppre fogli di carta bianca grandi, gessetti colorati. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 30 minti. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Consegnare ai bambini e alle bambine poster o fogli grandi e gessetti colorati. Appendere i poster o i fogli grandi alle pareti, all altezza di ciascn bambino. Chiedere ai bambini di tracciare delle linee crve, poi Il Gioco Teatrale delle linee rette, premendo con molta forza il gesso sl poster o foglio grande. Far loro notare che la forte pressione prodce n tratto marcato e ben visibile. Il gioco si ripete chiedendo di tracciare le linee sando na pressione minima (traccia debole). Far sedere bambini e bambine in cerchio. L edcatrice si siede all interno del cerchio insieme alla classe. Far riprodrre a ciascn bambino, singolarmente oppre ttti insieme, i movimenti delle mani della maestra. Far mimare Nella composizione del gioco teatrale, il bambino mette in gioco se stesso al di là del rolo che interpreta, afferma la sa personalità di fronte all ambiente; nella consapevolezza della finzione ldica, entra nel mondo dei simboli e dei segni. Introdcendo il gioco teatrale, l insegnante propone n attività conforme alla natra di bambini e bambine che vivono il teatro come gioco, partecipazione e coinvolgimento. MATERIALI NECESSARI: carte di diverso tipo, forbici, colla, pennarelli colorati. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 20 minti per ogni singola attività. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: qeste proposte sono voltamente schematiche e appena accennate, proprio per lasciare spazio all edcatrice che, per preparare lo spettacolo, pò svilpparle secondo particolari. esigenze, tecniche e obiettivi. 1) LA FAMIGLIA: far raccogliere ai bambini e alle bambine delle fotografie di famiglia, (ad esempio: la visita della famiglia a scola, o na gita con la famiglia, n compleanno, ecc ) far raccontare loro degli avvenimenti familiari partendo dalle fotografie, o provare ad inventare delle filastrocche. 2) VIAGGIO VERSO IL FIUME: partendo dalla storia di Ate e Chalt, chiedere a bambini e bambine di descrivere l ambiente della storia: ad esempio immaginarsi la strada, chi coltiva i campi, gli animali, i mestieri delle persone. 3) I GIOCATTOLI ED I GIOCHI: giochi e giocattoli italiani ed africani. Cercare dei giochi simili e differenti dei de paesi e farli provare alla classe. Ate che sona il tambro, la mamma che prepara da mangiare, la danza di n omo intorno al foco, ecc. Il gioco del cammino : far camminare bambini e bambine molto lentamente, poi velocemente in ttto lo spazio a disposizione stando attenti a non rtarsi, cercare altri modi per moversi, come ad esempio camminare a passi lnghi come i giganti, corti come i folletti, strisciare come i serpenti, camminare come i gatti, saltare come i coniglietti, correre come il leone, ecc... 4) GIOCO DEGLI SCARABOCCHI: far disegnare a bambini e bambine no scarabocchio. Poi dallo scarabocchio ogni bambino inventerà na storia. Cercare le affinità o i contrasti tra i diversi scarabocchi. Far mimare ai bambini lo scarabocchio disegnato o inventare na storia. 5) GIOCO DEGLI INDOVINELLI VERBALI: riferendosi alla storia I de gemelli, far dire a bambini e bambine qali sono le cose grandi, strette, lnghe, rotonde, qadrate, verticali, orizzontali. L edcatrice pò anche cercare di strttrare degli indovinelli con le forme, o fare delle domande a bambini e bambine, ad esempio: Che cos è rotondo nella storia?, oppre Qanti passi ci vogliono per raggingere il fime da casa di Ate e Chalt? 6) LA PIOGGIA, IL SOLE, IL VENTO, L ACQUA DEL FIUME: far riprodrre a bambini e bambine i soni della pioggia, del vento dell acqa del fime, degli animali, l aria che soffiano e l aria che aspirano tilizzando prima la bocca, poi il corpo, poi alcni oggetti. 7) COLORI E SUONI: colori dei soni e soni dei colori; far riprodrre s n foglio i colori e i soni della casa, della scola, dell ospedale, della strada e degli animali presenti nella storia di Ate e Chalt. Dopo averli fatti disegnare, far immaginare ai bambini di colorare lo spazio che hanno intorno con la loro immaginazione. 8) SILENZIO E RUMORI: la natra, il lavoro, la casa, la scola, il giorno e la notte, n po di rmore ed n po di silenzio, far riprodrre qesti ritmi/soni. 9) I FANTAGIOCHI: ogni cosa che si ha sottomano pò diventare n altra I GIOCHI DEL SE : - cosa sccederebbe se il mondo fosse ttto giallo? e se ttti andassero a piedi? E se dietro l scio ci fosse n leone? I GIOCHI DEL CHE SI PUÒ FARE? : Sono giochi che nascono da na domanda, ad esempio Che si pò fare con n foglio di carta? (piegare, scrivere, strappare, tagliare, accartocciare, ecc..), oppre Che si pò fare con n vaso voto? (piantare dei fiori, prendere l acqa, sonare come n tambro, disegnare, dipingere, ecc ). IL MIMO: tenendo sempre come riferimento la storia I de gemelli, far mimare a bambini e bambine n mestiere, la gioia dei gemelli qando si preparano per andare al fime, Chalt che corre verso l ospedale con il padre, ecc 20 21

PREMESSA Nel caso in ci si volesse realizzare n animazione teatrale della storia I de gemelli è necessario tenere presente alcni concetti fondamentali: L insegnante deve avere chiaro dall inizio l obiettivo e l area entro ci moversi con i bambini e le bambine della sa classe (ad esempio privilegiando la socializzazione, l espressività o la creatività). Dopo aver scelto l obiettivo prevalente, passerà all elaborazione del progetto. I loghi sono fondamentali. L ideale sarebbe disporre di n ampio spazio voto dove far recitare i bambini. Non si deve imporre a bambini e bambine na collocazione specifica ma lasciare loro la possibilità di scegliere la posizione che preferiscono. È fondamentale stabilire alcne regole fin dall inizio: 1) Vietato farsi male! 2) L insegnante dovrà dare le indicazioni dello spazio da tilizzare per i diversi momenti di gioco (a seconda che esso sia individale, di grppo, a più grppi, pbblico, scena, ecc.) I giochi inizialmente saranno di grppo in modo tale che anche i più timidi possano esprimersi senza sentirsi al centro dell attenzione. IMPORTANTISSIMO! non dare mai gidizi personali negativi o di valore, bisogna valorizzare l impegno (senza sopravvaltare). Esistono varie tecniche e modalità per rappresentare na parte o la storia completa I de gemelli. Di segito verranno forniti alcni possibili modelli che le insegnanti potranno scegliere a seconda della composizione della classe e dei possibili svilppi in ambito scolastico. La Storia con la Carta Ppazzi con la Testa di Animali Ate e Chalt qando devono andare al fime non si lamentano anzi per loro è n occasione speciale per potersi divertire: si preparano come se dovessero partire per na grande avventra, immaginano di trovare coccodrilli, pesci colorati, tartarghe, prendono i vasi di argilla per l acqa. MATERIALI NECESSARI: cartone di diverse dimensioni, pinzatrici grandi e graffette per il cartone, forbici, colori a tempera, pennelli, bastoni di legno di circa 80 cm, carta di giornale, tessto. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: dividere a coppie la classe. Distribire ad ogni coppia n cartone grande e metterlo per terra. Chiedere di disegnare la testa di n animale africano a dimensioni natrali, pittrarlo e ritagliarlo. Ogni coppia dovrà creare na testa di animale de volte. Sccessivamente, na volta ascigate, si attaccheranno le de parti della testa dell animale pinzandole nei contorni con na pinzatrice per pinzare il Storia Sonora con Msica Low-Tech cartone, lasciando il collo dell animale aperto. Si incastrerà n bastone all interno della testa dell animale fermandolo con carta di giornale pressata dentro la testa dell animale. Si prende poi del tessto, lo si attacca al collo dell animale e poi loro si mettono sotto al tessto. I bambini potranno poi, de per volta, entrare nell animale ed animarlo tenendo la testa dall interno con il bastone. INDICAZIONI PER IL TRAINING CON I PUPAZZI: Per facilitare il movimento dei bambini dentro il ppazzo è necessario fornirsi di no stereo e di n cd con della msica abbastanza semplice da ballare perché all inizio i bambini dovranno imparare a moversi insieme coordinando i movimenti con qelli del compagno o della compagna di coppia. Come si move il nostro corpo così si move il ppazzo! È opportno prendere confidenza con lo spazio (capire dove si è e dove sono gli altri, se si sta occpando no spazio voto o no pieno). È importante che i bambini si concentrino slle e- stremità, il movimento dei piedi, gli eqilibri e i diseqilibri. Nei movimenti devono stare attenti a chi hanno intorno, qando incontrano qalche altro animale, si fermano e si saltano. Al fine di dare di sperimentare il ppazzo e di animarlo, si pò chiedere ai bambini di fargli compiere delle azioni. Drante il cammino vedono omini e donne che lavorano nei campi. Ate e Chalt amano cantare: Ate batte con le mani sl vaso di argilla creando n ritmo e, insieme a Chalt, intona na canzone s qello che vedono intorno a loro ( Il sole è caldo/la terra secca/gardo il cielo/sego la nvola/domani pioverà?/ ). Un bambino e na bambina di nome Ate e Chalt, sono de vivaci gemelli di 8 anni conosciti da ttti per la loro capacità di fare ridere. Abitano in Africa in n villaggio dell Etiopia dove fa molto caldo. Nel villaggio in ci vivono ci sono tante famiglie con bambini e bambine. Alcne famiglie coltivano i campi dietro le loro case con i figli più grandi, mentre le figlie crano i bambini più piccoli MATERIALI NECESSARI: fogli di giornale, scotch. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 1 ora circa. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: L insegnante prepara prima lo spazio senza la presenza dei bambini. Verranno disseminati fogli di giornale nello spazio. Ai bambini non viene data alcna indicazione particolare: l insegnante fa sedere, consegna ad ognno n foglio novo di giornale e dà l indicazione di giocare con la carta per cercare la msicalità. Le indicazioni amentano per permettere di razionalizzare l esperienza (esempio: movere la carta velocemente, lentamente, strapparla ecc ). Qando ttti hanno terminato l esperienza, l insegnante consegna lo scotch ai bambini e alle bambine che, liberamente, si costriranno personaggi, abitazioni e oggetti legati alla storia I de gemelli. Al termine della costrzione i bambini e le bambine ttti insieme creeranno na partitra con diversi soni che vengono prodotti con la carta; per la partitra, ogni sono sarà rappresentato da n simbolo (ad es. le mani disegnate con n foglio di carta appallottolato significherà: appallottolare n foglio, e così via ). Le storie create verranno rappresentate attraverso i personaggi costriti dai bambini e i soni prodotti da loro. MATERIALI NECESSARI: descritti di segito. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 2 ore. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: la storia pò essere narrata anche attraverso soni e rmori (lavorando anche con ritmi differenti), tramite rappresentazione-mostra sonora in ci si invita il pbblico a giocare ai giochi sonori inventati dai bambini. Alcni strmenti msicali low-tech sono costriti con materiali di scarto o oggetti che possano riciclare e rislta interessante il recpero e la scoperta da parte di bambini di infinite possibilità di forme e soni. Altri soni, per creare l ambientazione sonora, possono essere creati dai bambini tilizzando le mani, i piedi o battendo mani e/o piedi s differenti sperfici dello spazio. Di segito alcni esempi tilizzabili per la sonorizzazione della storia: 1) PROBOSCIDE SONORA: semplicissimo! Basta prendere na cabaletta da elettricista morbida e soffiarci dentro movendola leggermente con na mano. 2) CACCIATORE DI SPIRITI: prendere na striscia di carta di 25 x 2 cm, n bastoncino sottile e flessibile di 20 cm, no spago di 40-50cm. Si piega in de la striscia di carta e si incollano le de estremità aperte. Tagliare de bordi delle de estremità dell anello. Piegare il bastoncino e incollare le de estremità a qelle dell anello. Legare lo spago a n estremità del bastoncino. Ora si pò giocare tenendo n capo dello spago e facendo rotare il cacciatore di spiriti velocemente che farà n ronzio. 3) TAMBURI AFRICANI: Prendere n contenitore di metallo pittosto grande e rotondo (es. n barratolo dei biscotti, caffè, ecc), ricoprirlo incollando strisce o qadretti di carta colorata (la carta pò essere da regalo, da pacco, na rivista, ecc.). Prendere n vassoio di cartone (es. qello per i pasticcini) e disegnare con na matita il contorno del contenitore di metallo scelto, ritagliate la circonferenza tracciata a matita lasciando 5 cm di spazio e colorate con le tempere il vassoio di pasticcini, poggiate slla apertra del barratolo il pezzo di vassoio che avete tagliato e dipinto e chidetelo lateralmente con n scotch di carta. (Sllo scotch si possono incollare nastrini o carta d argento, ora il tambro è pronto per essere sonato!!!) 22 23

SPUNTI Articolo 2 1. Gli Stati Parti si impegnano a rispettare i diritti ennciati nella presente Convenzione ed a garantirli ad ogni fancillo che dipende dalla loro girisdizione, senza distinzione di sorta ed a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di linga, di religione, di opinione politica o altra del fancillo o dei soi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro sitazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza; 2. Gli Stati Parti adottano ttti i provvedimenti appropriati affinché il fancillo sia effettivamente ttelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei soi genitori, dei soi rappresentanti legali o dei soi familiari. Laboratorio sl Diritto alla Non Discriminazione In qesto capitolo viene presentato ai bambini e alle bambine il diritto alla non descriminazione. Le edcatrici e le insegnanti dovranno spiegare alla classe che: 1. Nessn bambino e nessna bambina deve essere discriminato. 2. Ttti i bambini e le bambine del mondo hanno gli stessi diritti qalnqe sia la loro appartenenza etnica, la loro religione, cltra o le loro abilità e qalnqe siano le loro condizioni personali o familiari. 3. L eliminazione di ttte le forme di discriminazione, in particolare di qelle contro le bambine, che impediscono il loro accesso allo stdio, la promozione del loro stats sociale e violano la loro integrità psicologica e fisica prodrrebbe benefici drevoli alle ftre generazioni. L obiettivo del laboratorio è qello di far riflettere bambini e bambine sl concetto di discriminazione attraverso delle attività che partono anche dal loro vissto e dalle loro esperienze. In particolare si vole avvicinarli alla problematica della discriminazione di genere di ci sono vittime le bambine che, in Etiopia e in altre parti del mondo, non possono andare a scola. Articolo 8 1. Gli Stati Parti si impegnano a rispettare il diritto del fancillo a preservare la propria identità, ivi compresa la sa nazionalità, il so nome e le se relazioni famigliari, così come sono riconoscite dalla legge, senza ingerenze illegali. 2. Se n fancillo é illegalmente privato degli elementi costittivi della sa identità o di alcni di essi, gli Stati Parti devono concedergli adegata assistenza e protezione affinché la sa identità sia ristabilita il più rapidamente possibile. Articolo 23 1. Gli Stati Parti riconoscono che i fancilli mentalmente o fisicamente disabili devono condrre na vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro atonomia ed agevolino na loro attiva partecipazione alla vita della comnità. 2. Gli Stati Parti riconoscono il diritto dei fancilli disabili di beneficiare di cre speciali ed incoraggiano e garantiscono, in considerazione delle risorse disponibili, la concessione, dietro richiesta, ai fancilli disabili in possesso dei reqisiti richiesti, ed a coloro i qali ne hanno la cstodia, di n aito adegato alle condizioni del fancillo ed alla sitazione dei soi genitori o di coloro ai qali egli é affidato. 3. In considerazione delle particolari esigenze dei fancilli disabili, l'aito fornito in conformità con il paragrafo 2 del presente articolo é gratito ogni qalvolta ciò sia possibile, tenendo conto delle risorse finanziarie dei loro genitori o di coloro ai qali il minore é affidato. Tale aito é concepito in modo tale che i fancilli disabili abbiano effettivamente accesso alla edcazione, alla formazione, alle cre sanitarie, alla riabilitazione, alla preparazione al lavoro ed alle attività ricreative e possono beneficiare di qesti servizi in maniera atta a concretizzare la più completa integrazione sociale ed il loro svilppo personale, anche nell'ambito cltrale e spiritale APPROFONDIMENTO La discriminazione, così come definita dalla Convenzione Internazionale di New York, pò rigardare chinqe, italiani e non, omini e donne, bambini e bambine. Essa consiste in "ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti na distinzione, esclsione, restrizione o preferenza basata slla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l'effetto di distrggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parità, dei diritti mani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e cltrale e in ogni altro settore della vita pbblica". (Convenzione per l eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, New York 1965. Resa esectiva in Italia con la legge n 654 del 13 Ottobre1975) 24 25

Di segito sono presentate alcne attività che insegnanti ed edcatrici possono svilppare in relazione al diritto di non discriminazione. (Art.2, art. 8 e art. 23 della Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza). Poiché il concetto di discriminazione è n concetto difficile da capire e analizzare e che, probabilmente, i nostri bambini imparano a conoscere più avanti, per i più piccoli si sggeriscono delle attività che vogliono favorire la socializzazione, la fidcia nell altro, l accettazione e la valorizzazione di ttte le differenze. Si vole qindi edcare a non discriminare ma ad accogliere ed incldere. Attività Ci sono pochi soldi per i libri, per i qaderni e per le matite per scrivere e disegnare, Chalt non po pi andare a scola, deve restare a crare i fratellini piccoli ed aitare la mamma a casa... La Casa Africana MATERIALI NECESSARI: tempere, pennelli, scotch di carta, cartone ondlato. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 1 ora. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Partendo dalla costrzione della casa e dei personaggi dove abitano i gemelli e la loro famiglia, le edcatrici proporranno a bambini e bambine di costrire nella propria ala la casa e la possibilità di vivere e di appropriarsi di qesto ambiente e di qesti personaggi in modo più approfondito. I Gemelli e gli altri Personaggi Con i più piccoli si pò prevedere la costrzione di na casa in dimensioni a misra di bambino. L attività pratico-manipolativa per la costrzione della casa prevede l so di cartone ondlato. Il cartone ondlato si trova in grandi rotoli. Se si vogliono creare delle piccole scenografie si possono tagliare e distribire ad ogni bambino e bambina delle strisce di cartone ondlato di 50 cm x 10 cm e farle dipingere con il colore a tempera che preferiscono, nire le de estremità e pinzarle insieme per formare n cilindro di 10 cm di altezza.. Qando la pittra si è ascigata distribire ad ogni bambino n cerchio di cartone ondlato di diametro 5 cm tagliato fino a metà, sovrapponendo leggermente le de estremità tagliate avvicinandole fino a pinzarle per ottenere n cono leggero come tetto della casa. Prendere il cilindro e far disegnare a bambini e bambine o ritagliare la porta d ingresso. L edcatrice dovrà nire le de parti, il cilindro e il tetto, dall interno pinzandole o con dello scotch di carta. La casa è pronta! PROBLEMATICHE DIFFERENZE DI GENERE. Partendo dal prespposto che i roli di genere non sono innati ma appresi, i sostenitori dell gaglianza di genere hanno sfidato gli stereotipi e la discriminazione diffsa che relegavano le donne e le bambine in na condizione di svantaggio. L gaglianza di genere appoggia la casa della sopravvivenza e dello svilppo infantile e significa che le bambine e i bambini hanno gale accesso a cibo, assistenza sanitaria e istrzione. Nella vita qotidiana specie nei Paesi più poveri, l edcazione scolare rappresenta forse la discriminante di maggior importanza, specie in prospettiva. Rapporti fficiali provano in modo evidente come assicrare l istrzione di base alle bambine sia sinonimo di miglioramento per altri indicatori della qalità della vita. DIVERSE ABILITA. La Convenzione ONU si Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza ha identificato ttte le bambine e i bambini, inclsi i diversamente abili, come titolari di diritti, ha stabilito n qadro di riferimento internazionalmente accettato per il loro trattamento ed ha creato n impegno globale più forte per salvagardare i loro diritti. (Fonti: Save the Children Unicef) PREMESSA Qest ltimo laboratorio rigarda l esigenza di rispettare il diritto alla non discriminazione. Si è ritento di tilizzare il teatro degli oggetti in qanto risponde maggiormente al desiderio del bambino che gli oggetti parlino e siano dotati di vita (animismo infantile) e di consegenza fosse più stimolante e coinvolgente per ttta na serie di giochi e di esperienze. Alcne figre (i gemelli, la famiglia di Ate e Chalt, gli animali, la maestra, il dottore...) vengono delineate come i personaggi chiave che condcono i bambini nei vari ambienti e nei diversi percorsi in ci si svolge ttta la storia. Ogni classe pò scegliere di costrire case, l ospedale, la scola per ospitare i personaggi che in essi vivono. La casa africana sarà, di volta in volta, il pnto di partenza e di arrivo del viaggio in Etiopia dove si svolgeranno ttti i giochi di interazione. I personaggi, a seconda del tipo di spettacolo o di gioco proposto ai bambini e alle bambine, saranno mini-marionette, ppazzi o bambini travestiti e saranno sempre sati come elementi trainanti di ttta l attività. PREMESSA Ci sono pochi soldi per i libri, per i qaderni e per le matite per scrivere e disegnare, Chalt non pò più andare a scola, deve restare a crare i fratellini piccoli ed aitare la mamma a casa... MATERIALI NECESSARI: cartone, pennarelli colorati, forbici, colla, lana. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 30 minti. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: L edcatrice distribisce ad ogni bambino n qadrato di cartone della dimensione di 10x10. Ogni bambino pò scegliere di disegnare con i pennarelli colorati n personaggio della storia che preferisce. L edcatrice taglierà il contorno del Essere insieme, dialogare, costrire n progetto insieme, rappresentano i pilastri di qesta attività che prevede la non esclsione di nessn bambino. Il teatro degli oggetti animati prevede il rispetto e l originalità del bambino portandoli alla gioia di agire e di creare in prima persona. personaggio creando de piccoli bchi vicini dove i bambini potranno infilare le dita come gambe del loro personaggio e potranno animarlo interpretando la parte della storia in ci Chalt deve lasciare la scola.... Una sera intorno al foco mamma e papà dicono a Ate e Chalt che no di loro non andrà più a scola perché non ci sono più soldi per comprare il materiale. Chalt farà come le se sorelle, resterà a casa ad aitare la mamma, mentre Ate potrà continare ad andare a scola... 26 27

MATERIALI NECESSARI: na grande scatola di cartone, pennarelli, carta da fotocopie, biro. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 20 minti per la costrzione e cadenza consigliata ogni 15 giorni per ttti. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Si predispone la scatola della posta tilizzando na grande scatola di MATERIALI NECESSARI: cartoncino bianco 50 x 70 (ne basta no ogni de bambini), pennarelli colorati, forbici arrotondate, pinzatrice, elastici grandi. TEMPO PREVISTO PER L ATTIVITÀ: 1 ora. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: L insegnante chiede alla classe qanti tipi di discriminazione conoscono. Qeste discriminazioni possono essere giocate tramite la maschera! Nello specifico, se l insegnante vole riferirsi alla storia La Posta in Gioco cartone. L insegnante presenta l attività indicando alcne regole fondamentali valide per ttta la classe: I messaggi verranno letti solo dall insegnante e potranno essere firmati o anonimi. Verranno prese in considerazione solamente le sitazioni realistiche. Saranno scelte le lettere che possono essere La Discriminazione in Maschera dei de gemelli, pò prendere spnto dall esclsione di Chalt dalla scola. Prendere de fogli di cartoncino di lnghezza 25 cm e di larghezza 25 cm. Piegare a metà entrambi i fogli da sinistra verso destra, far disegnare ad ognno con i pennarelli nella parte esterna sinistra il contorno di metà maschera (i bambini possono scegliere se disegnare Ate o Chalt e con l espressione che preferiscono). Prendere le forbici e tagliare il contorno della metà della discsse come problema di grppo. Qesta attività permette a bambini e bambine di riscire a comnicare na sitazione vissta di discriminazione o di esclsione con la possibilità di confrontarsi, facilitare la comnicazione, abitarsi a raccontare ed affrontare i disagi. La condzione e la mediazione del grppo da parte dell insegnante è indispensabile. maschera così da ottenere na maschera intera na volta aperto il foglio. Uno dei de fogli sarà la parte anteriore della maschera, l altro sarà la parte posteriore. Tagliare, in no dei de fogli, de fessre per fare gli occhi e fissarle insieme con n elastico con l aito di na pinzatrice. Al termine della costrzione della maschera ogni bambino pò indossarla e presentarla con n lingaggio inventato cercando la relazione con gli altri del grppo. CONCORSO FILA 2007: DIRITTI IN GIOCO Ogni bambino e ogni bambina del mondo è titolare di diritti. Attraverso le attività ldico-espressive di qesta gida bambini e bambine hanno imparato a conoscere i loro diritti. A partire da qesta attività FILA invita le scole a partecipare al concorso 2007 diritti in gioco. Il concorso è riservato alle classi della scola dell infanzia e della scola primaria di ttta Italia. Per partecipare al concorso le classi potranno anche realizzare n libretto illstrato o costrire i personaggi e l ambientazione della storia I de gemelli contenta in qesta gida. Le classi della scola primaria potranno realizzare na rappresentazione teatrale a partire dalla stessa storia. SUGGERIMENTI PER LA MESSA IN SCENA. Dopo che i bambini e le bambine hanno costrito i personaggi e le ambientazioni della storia, l edcatrice pò o spedire il materiale o fotografare, singolarmente o nel loro insieme, i prodotti realizzati e spedire o le foto svilppate oppre n cd-rom con foto digitali. Dopo che i bambini e le bambine hanno realizzato i disegni che rappresentano la storia narrata, l edcatrice raccoglie ttti i disegni e ricostrisce con i bambini la storia collettiva in forma di libretto. (vedi attività Il villaggio e la scola ). Possibilità di messa in scena. Bambini e bambine raccontano, alternandosi nel rolo del narratore, la storia I de gemelli leggendola n pezzo alla volta (la storia pò essere divisa in più parti a scelta del narratore). Ognna delle parti dovrà essere rappresentata da grppi diversi di bambini della classe che indossano le maschere dei personaggi della storia (vedi attività La discriminazione in maschera ). In alternativa la rappresentazione teatrale pò avvenire tilizzando le figre animate costrite nei laboratori. La rappresentazione dovrà essere filmata con na videocamera provvista di microfono esterno. Vi ricordiamo, prima di inviare il materiale fotografico, di farvi firmare na liberatoria dai genitori dei bambini nel rispetto della legge slla privacy d.lgs. 196/2003 La giria composta da responsabili dei Laboratori CreATTIVI Fila selezionerà i 20 elaborati ritenti più interessanti. In regalo, per le scole vincitrici, bellissimi premi per rendere la classe n vero e proprio laboratorio CreATTIVO. I lavori vanno inviati entro e non oltre il 14 maggio 2008 presso DRACMA SRL VIA DE AMICIS, 49 20123 MILANO Per lteriori informazioni Nmero verde 800853069

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA Art. 1 Noi che abbiamo meno di 18 anni abbia- so paese d origine e se possibile chi sono i nostri amici, di incontrarci, rinirci per diver- re accolto/a e assistito/a nel modo migliore Art. 30 Se apparteniamo ad n popolo piccolo messo dei reati, non possiamo essere condan- mo ttti i segenti diritti soi genitori. tirci, parlare delle nostre idee e storie. possibile dal Paese che lo ospita. e poco conoscito, parliamo na linga che in nati alla pena di morte né restare in prigione Art. 16 Abbiamo il diritto alla nostra vita priva- pochi capiscono o crediamo in n dio al qale ttta la vita. Art. 2 Abbiamo ttti gli stessi diritti e per qe- Art. 9 Ciascno di noi bambini/e ha il diritto di ta, per esempio tenere n diario, ricevere posta Art. 23 Se no di noi bambini/e è disabile ha il solo pochi credono, non dobbiamo essere sto nessno pò trattarci diversamente, a vivere con la sa mamma e il so papà, se sono ecc. E di essere protetti da chi si vole intro- diritto ad essere aitato a vivere nel modo obbligati per nessna ragione a rinnciare alla Art. 38 Dobbiamo essere protetti/e in caso di seconda se siamo maschi o femmine, se abbia- capaci di crescerlo e di aitarlo a diventare mettere senza ragione. migliore possibile insieme agli altri bambini/e. nostra cltra, alla nostra linga e alla nostra gerra e se abbiamo meno di qindici anni non mo diversi colori di pelle, se proveniamo da grande. Se invece viviamo solo con la mamma religione. dobbiamo combattere come soldati. paesi diversi, se parliamo linge diverse, se o solo con il papà abbiamo diritto di vedere Art. 17 Abbiamo il diritto di ricevere informa- Art. 24 Noi bambini/e abbiamo il diritto all as- abbiamo na diversa religione, se i nostri fami- regolarmente anche l altro genitore, se qesto zioni e materiali che arrivano da ttto il mondo, sistenza medica e a ricevere ttte le cre di ci Art. 31 Abbiamo il diritto di avere del tempo Art. 39 Dobbiamo ricevere delle cre appro- liari hanno idee diverse, se siamo poveri, se non ci danneggia in qalche modo. anche attraverso i giornali e televisione e che ci abbiamo bisogno qando stiamo male e ci deve per giocare e dedicarci alle nostre attività pre- priate e anche essere aitati qando abbiamo abbiamo problemi di salte, ecc. aitano a crescere. Abbiamo il diritto ad essere essere spiegato come avere cra di noi stessi. ferite, come la msica, il disegno, il teatro, lo sbito na violenza, n abso o c è stato fatto Art. 10 Ciascno di noi bambini/e deve poter protetti dalle informazioni che invece ci fanno sport, ecc., perché abbiamo bisogno anche di qalcosa di brtto. Art. 3 Gli adlti che si occpano di noi devo- vivere insieme alla sa famiglia. Per qesto del male e che non sono adatte alla nostra età. Art. 25 Noi bambini/e qando viviamo in n qeste cose per crescere bene. no sempre pensare al nostro bene, al nostro abbiamo diritto di spostarci anche da n paese posto diverso dalla nostra casa, abbiamo il Art. 40 Ognno di noi ha il diritto ad essere interesse e al nostro ftro qando prendono all altro per raggingere la nostra famiglia. Art. 18 Abbiamo il diritto ad essere cresciti diritto ad n controllo regolare delle cre che Art. 32 Nessn bambino/a deve essere costret- aitato e trattato con dignità se commette dei decisioni che ci rigardano. bene ed edcati da ttti e de i nostri genitori, riceviamo e della nostra sistemazione. to/a a lavorare se qesto danneggia la sa sal- reati o delle azioni contro la legge (ad esempio Art. 11 Gli Stati devono controllare che ness- rispettando i nostri interessi, con l aito dello te e il so svilppo. rbare o ferire qalcno) o se è comnqe Art. 4 I politici devono impegnarsi perché ttti no ci rapisca portandoci all estero. Stato che deve creare asili, scole e loghi dove Art. 26 Noi bambini/e abbiamo diritto ad n coinvolto in n processo. i nostri diritti siano veramente realizzati. possiamo stare mentre i nostri genitori lavorano. grande aito da parte dello Stato, se abbiamo Art. 33 A nessn bambino/a devono essere Art. 12 Ognno di noi deve poter esprimere la pochi soldi o se non risciamo a vivere bene. date droghe o sostanze che possono essere Art. 41 Abbiamo diritto a ttti qesti diritti, Art. 5 La nostra famiglia deve proteggerci e sa opinione e deve essere ascoltato, perché Art. 19 Abbiamo il diritto di essere protetti da nocive per la sa salte. così come sono previsti dalla Convenzione o occparsi di noi, volerci bene, farci vivere anche noi bambini/e siamo persone: abbiamo chinqe voglia farci del male, maltrattarci, Art. 27 Abbiamo diritto ad avere ttto qello qelli previsti in altri docmenti se sono più n infanzia felice e aitarci a crescere: assic- il diritto di parola e gli adlti devono tenere in farci violenze di ogni tipo. di ci abbiamo bisogno per crescere bene. Ciò Art. 34 Noi bambini/e dobbiamo essere pro- favorevoli per noi. rarci insomma il ftro migliore possibile. considerazione qello che diciamo. significa che, se non abbiamo i genitori o se i tetti per evitare che gli adlti possono absare Art. 20 Se non possiamo più vivere con i nostri nostri genitori non hanno i soldi, noi abbiamo di noi o farci violenza. Art. 42 Gli adlti dovrebbero fare in modo che Art. 6 Nessna persona pò cciderci, ferirci o Art. 13 Ognno di noi deve poter esprimere la genitori, abbiamo diritto ad na protezione spe- comnqe diritto a mangiare, ad avere na noi bambini/e conosciamo i nostri diritti, men- farci fare delle cose che ci possono fare male. propria opinione nel modo che preferisce (a ciale e ad essere adottati da na famiglia o affida- casa e dei vestiti. Art. 35 Ttti noi bambini/e abbiamo il diritto ad tre noi dobbiamo impegnarci ad impararli, per Ttti devono fare in modo di farci crescere voce, per iscritto, con n disegno, ecc.). ti a qalcno che si possa prendere cra di noi. essere protetti/e da qalsiasi adlto che voglia chiedere sempre ai grandi di rispettarli. Anche nella maniera migliore possibile. Art. 28 Abbiamo diritto ad andare a scola. La venderci o rapirci per qalnqe ragione. gli adlti devono conoscere qesti nostri dirit- Art. 14 Abbiamo il diritto di avere le nostre Art. 21 La decisione di adottare no di noi scola dell obbligo deve essere aperta e gratita ti e non dimenticarsi mai di rispettarli. Art. 7 Ciascno di noi bambini/e deve avere idee e di scegliere, se vogliamo, e con l aito deve essere presa nel nostro interesse. per ttti. Art. 36 Abbiamo il diritto di essere protetti n nome fin dalla nascita e na famiglia. della nostra famiglia, na nostra religione. contro ogni tipo di sfrttamento. Qalnqe religione va rispettata. Art. 22 Se no di noi bambini/e è n rifgiato, Art. 29 Abbiamo diritto ad n edcazione che Art. 8 Ciascno di noi bambini/e ha diritto a cioè è scappato/a dal so Paese a casa della ci aiti a diventare dei bravi adlti e che ci inse- Art. 37 Abbiamo diritto a non sbire tortre conservare il proprio nome e sapere qal è il Art. 15 Abbiamo il diritto di stare insieme ai gerra o di altri problemi, ha il diritto di esse- gni il rispetto degli altri. o pnizioni crdeli anche se abbiamo com-

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