Attività di laboratorio kit didattico Il cibo fra tradizione e invenzione della tradizione

Documenti analoghi
Scuola Secondaria di 1 D. Alighieri - Selargius Tematica affrontata: avvicinarsi a popoli e culture attraverso la conoscenza dei cibi tradizionali e

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - STORIA-

FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA

BELLI DENTRO E BELLI FUORI MANGIANDO SANO E CORRETTO

Attività di laboratorio kit didattico Agricoltura familiare per la sicurezza alimentare

Schema di un'unità di apprendimento

PERCHE? pratica didattica. Per fare RICERCA sulla e nella

LA NOSTRA TORTA DI PERE TRA TRADIZIONE E GLOBALIZZAZIONE

Attività di laboratorio kit didattico Cos è l Europa

SOCIAL COMMUNICATION CONTEST POSTERHEROES 5 >08TH NOVEMBER TH MARCH 2015 < PRODUCTION TRANSFORMATION DISTRIBUTION DISPOSAL

Progetto Una ScUola per diventare cittadini. Leggo e capisco le consegne

Tema: Cultura, alimentazione e cucina mediterranea

LINK TO SCHOOL. Un progetto di gemellaggio tra scuole italiane e del Kenya / Anno scolastico 2018/2019 LINK TO SCHOOL

Percorso Incontri FOCUS

Telefoni cellulari alla scuola media

PRESENTAZIONE Alla ricerca del Gusto

Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato

IC BASILE DON MILANI DI PARETE UDA VERTICALE INTERDISCIPLINARE CLASSI QUARTE : INSIEME È MEGLIO ANNO SCOLASTICO 2018 /2019

Dal campo al piatto. Percorsi di scoperta agro-alimentare nel PLIS del Basso Olona anno scolastico ATTIVITA GRATUITE PER LE SCUOLE

IL SE E L ALTRO. - Accettare e gradualmente rispettare le regole, i ritmi, le turnazioni

UNITA DI APPRENDIMENTO. Attività formative

Corso di Sociologia Generale. Pierpaola Pierucci a.a

«L'INDAGINE STATISTICA»

Cibo Società - Salute Percorso di sensibilizzazione sull educazione alimentare

2572 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 44 del OBIETTIVO GENERALE

LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA

Sistema Museale Università di Camerino Orto Botanico Carmela Cortini ;

FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE

PEDAGOGIA GENERALE Prof.ssa Giuliana Sandrone MODULO 2

Percorso Coop Alleanza 3.0 e Coop Italia

Anno di formazione e prova per docenti neoassunti e docenti con passaggio di ruolo

DECLINAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Alimentazione e dintorni I focus del Sel per creare progettualità comuni

D. D. C. MANERI - INGRASSIA

PROGETTO EDUCATIVO EUROPEO

Dall albo illustrato alla valigia dei racconti

Progettazione di un Episodio di Apprendimento Situato CHE FANTASY! Comunicazione nella madre lingua Competenza sociale e civica Competenza digitale

Educazione alimentare: il punto di vista di COOP

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

Competenza chiave: Comunicazione nelle lingue straniere

UNITA DI APPRENDIMENTO UN ALIMENTAZIONE 10 E LODE

Sezione didattica dell Archivio Storico del Comune di Lentini

BIORTI PERCORSI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALIMENTARE NELLE SCUOLE PRIMARIE

PlayEnergy: capire l energia con gli strumenti della scienza. Milano, 25 novembre 2009

Premessa. La mafia teme la Scuola più della Giustizia (A. Caponnetto)

TI STIMO. Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ C Insegnante: Antonio Ezio Ignaccolo

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 O QUADRIMESTRE SCUOLA SECONDARIA CLASSI SECONDE LIBERI DI SCEGLIERE UNITA DI APPRENDIMENTO. Denominazione.

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO OZIERI (SS) Corso di formazione sull insegnamento della storia nella scuola di base Anno sc.

Documentare a scuola - documentare la scuola. A cura di Gloria Bernardi Irre Toscana

SCUOLA PRIMARIA INGLESE CLASSE TERZA

L insegnante avvia un progetto con l ausilio di un ambiente di apprendimento

Consegna per l alunno

Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Corro lontano perché mangio sano. Feltre, 10 Ottobre 2017

"diventare cittadini "

Istituto Comprensivo "Antonio Malfatti" Contigliano Scuola dell'infanzia di Monte San Giovanni Progetto alimentazione Anno Scolastico 2012/13

Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Cittaducale. Unità di Apprendimento n. 1 Protocollo n. 1: descrizione dell idea progetto

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: TECNOLOGIA CLASSE PRIMA

Perché scegliere il liceo A. B. Sabin?

Progetti di educazione ambientale a.s

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA

I principi dell apprendimento. Progettazione grafica di Michele Carbotti 4^V I.T.C.G. Leonardo da Vinci

BANDO E REGOLAMENTO CONCORSO CAPO I - OBIETTIVI

A.S. 2015/2016. Primo biennio Pag. 1

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA

La Scuola, il Territorio. Si comincia da qui.

INTRODUZIONE ALLA RICERCA

Come studiare??? Contesto

Generazioni a confronto Maria Ibba

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA

Docenti neoassunti. Indicazioni

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Economia, estimo, marketing e legislazione PT

Progetto di compito esperto

PROGETTO DI COMUNICAZIONE ED EDUCAZIONE ALIMENTARE ALIMENTAZIONE E VITA

OBIETTIVI D APPRENDIM ENTO OPERATIVI. -Conoscere diverse tipologie di fonti.

Risultati questionario relativo al PNSD

ISTITUTOCOMPRENSIVO 3 POLO GALLIPOLI SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA DI I GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO T. BONATI BONDENO

PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STUDENTI In collaborazione con Centro di Solidarietà l Orizzonte

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA E FONDAZIONE COMITATO REGIONALE PIEMONTE

INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA


Progetti didattici a cura di Sistema Museo Servizi educativi Musei Civici, Casa Rossini, Sinagoga, Domus, Colombarone e Centro Arti Visive Pescheria

STRUCTURAL APPROACH (M. Kagan) Alcune strutture

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Economia, estimo, marketing e legislazione VE

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Franca Rossi Università Sapienza Roma

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CURRICOLO VERTICALE

La Progettazione di un Percorso Didattico

DALL ORTO ALLA TAVOLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S

Buono pulito e giusto

SCHEMA PER LA PROGETTAZIONE DELLA LEZIONE CON LA RICERCA 1 TITOLO DELL UNITÀ L ALIMENTAZIONE

Agenda 21 Est Ticino. Territorio, agricoltura, società in una prospettiva sostenibile

UNITÀ DI APPRENDIMENTO IRC. Prof.ssa Piga Simonetta. Comprendente: UDA GRIGLIA DI VALUTAZIONE

UNITA DI APPRENDIMENTO. - Produzione di piatti e menù, elaborazione di testi scritti resoconti e descrizioni orali fasi vissute

Bando di concorso per le scuole primarie e secondarie di 1 grado. 6ª edizione del Premio Teresa Sarti Strada anno scolastico 2015/2016

MONITOR ALIMENTARE DOXA

Un mondo di valori comuni Per raccontare e condividere tutto questo è nato. Manifesto IVSI. La carta dei nostri valori

Transcript:

Attività di laboratorio kit didattico Il cibo fra tradizione e invenzione della tradizione Materiale: La storia del cibo, la storia nel cibo (Scheda PDF e materiali di approfondimento) Tempo richiesto: 1h 30 min. Target: studenti della scuola secondaria di 2 grado Materiale necessario: carta, penna, registratore vocale e/o video (o smartphone) Obiettivi: Saper strutturare una ricerca, attraverso l individuazione delle tradizioni alimentari del proprio territorio, analizzandone le trasformazioni subite nel tempo Confrontarsi con le abitudini e le tradizioni alimentari del passato e del presente, circoscrivendole ad aree geografiche specifiche Conoscere i processi produttivi e i luoghi di produzione di alcuni alimenti Discipline coinvolte: educazione civica; storia; economia; agraria La multidisciplinarità dell'attività permette di impostare degli approfondimenti mirati con gli insegnanti delle discipline toccate. Alcuni esempi: - Approfondimento sulla memoria sociale dei territori; - Approfondimento sulle trasformazioni storiche del produrre e consumare cibo locale; - Approfondimento sui significati simbolici associati al cibo in relazione alle tradizioni della propria comunità. DESCRIZIONE L'attività mira a far riscoprire ai ragazzi l'importanza delle tradizioni attraverso la storia di ciò che mangiano, e come questa sia connessa alla storia della comunità cui appartengono o dalla quale provengono. Attraverso differenti fasi di lavoro, alcune in classe, alcune "sul campo" in autonomia, gli studenti sceglieranno degli alimenti tipici ed effettueranno delle ricerche in diversi contesti attraverso un 1

processo "bottom up", partendo dal consumatore fino ad arrivare al produttore, per risalire all'origine storica di una particolare pietanza. SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA Fase 1 Cibi di tutti i giorni, cibi delle feste in classe (durata ~30 minuti) Si dividono i ragazzi in piccoli gruppi, da 3 o 4 studenti. Ogni gruppo sceglie una categoria di cibi tipici, del quotidiano o delle feste e all'interno della categoria scelta individuano un cibo a testa che dipenderà dalle proprie tradizioni (es. cibi delle feste: dolci di carnevale; cibi quotidiani: "pane e panelle", cous cous, etc). Di questi cibi provano a ipotizzare le origini storiche: l'ambiente in cui sono nati e diventati cibi tipici, come si sono diffusi, se sono cibi locali o comuni a una zona molto ampia, cosa rappresentano. I ragazzi lavorano in classe (per evitare che usino internet) e in questa fase le loro ipotesi possono essere anche molto fantasiose. Al termine della stesura delle ipotesi da parte degli studenti l'insegnante assegna un primo compito da svolgere in famiglia, individualmente. FASE 2 Cibi di tutti i giorni, cibi delle feste in famiglia (durata variabile) In questa fase i ragazzi pongono a casa le stesse domande sull'origine del cibo scelto per vedere se in famiglia, tornando indietro di una o più generazioni, la memoria della tradizione gastronomica è più viva. Ogni studente prende nota di quanto scoperto a casa. Nota: gli studenti dovranno essere incoraggiati a porre domande sui cibi tipici delle loro culture di origine, che siano esse appartenenti alla tradizione locale, ad una differente tradizione regionale, o ad una tradizione appartenente ad una cultura differente da quella italiana. FASE 3 Il piatto preferito in classe (durata ~30 minuti) Al rientro in classe si porta la ricerca ad un livello superiore. Grazie alle risposte date dai ragazzi e a quelle delle famiglie si individua l'alimento la cui storia appare più viva nella memoria, quindi ci si concentra solo su quello.si procede organizzando un lavoro da fare "sul campo": per prima cosa si stabilisce di intervistare nuovamente le famiglie, in modo che ogni membro del gruppo abbia le risposte relative al proprio nucleo familiare. Poi si individuano uno o più venditori locali che propongono la specialità scelta (anche ristoratori di vario genere si possono scegliere) e si imposta 2

in classe una piccola intervista per capire se chi propone in vendita alimenti tradizionali ne conosce la storia e il significato simbolico. Si organizza lo stesso tipo di intervista per i produttori o i distributori individuati grazie all'intervista con il venditore. È bene che i ragazzi impostino una scheda di domande standard da porre ai soggetti intervistati e che una volta compilata dovrà contenere queste informazioni: - storia di quel cibo; - usi passati e usi presenti (cioè trasformazioni: il cibo è tradizionale delle feste, oppure era festivo ma oggi è divenuto feriale, etc..); - come si produceva un tempo, come si produce oggi; - come si consumava un tempo, come si consuma oggi. Una delle domande da porre ai venditori dev'essere relativa alla produzione del cibo: produzione propria o prodotto acquistato da un produttore differente. FASE 4 Il piatto preferito sul campo (durata variable) I gruppi di studenti procedono in maniera automa alla conduzione delle interviste, partendo dalle famiglie per poi passare ai venditori e infine ai produttori. Si parte dal primo venditore individuato: se la vendita si basa su una produzione propria ma il venditore non conosce le origini dell'alimento si prova a cambiare venditore; se il venditore è solo intermediario si chiede la provenienza del cibo e si raggiunge, se possibile, il produttore per porre le stesse domande. Si può procedere telefonicamente o con un contatto via mail a contattare il produttore. I ragazzi in questa fase sono dei veri e propri ricercatori e sta a loro scegliere la modalità più adatta per portare avanti la loro ricerca. Si può procedere in questo modo intervistando diversi venditori e diversi produttori, nella speranza di risalire alle origini dell'alimento scelto. Se nessun produttore è in grado di fornire la storia del prodotto, i ragazzi riportano che la memoria del prodotto scelto non è rimasta nei produttori individuati. 3

Nota: lo scopo non è quello di ottenere la storia del prodotto più completa, altrimenti i ragazzi tenderanno a "barare" cercando subito in rete le risposte. L'obiettivo è capire come una tradizione possa rimanere sulle nostre tavole con o senza la memoria delle condizioni in cui si è sviluppata. FASE 5 Ricerca finale e resoconto a casa (durata variabile) A completare il lavoro sarà una ricerca da condurre online per risalire alla storia dell'alimento scelto. Il lavoro conclusivo sarà un resoconto (cartaceo o digitale, solo verbale o sotto forma di presentazione) organizzato su vari livelli: livello 1 = i ragazzi, la generazione più giovane qui si riassumono le varie ipotesi degli studenti livello 2 = le famiglie, una o più generazioni precedenti qui si riassumono le varie ipotesi delle famiglie livello 3 = venditori di cibi tipici in teoria portavoce di tradizioni alimentari livello 4 = produttori di cibi tradizionali in teoria portavoce di tradizioni alimentari livello 5 = ricerca online memoria collettiva Se la memoria della tradizione non è stata individuata con le esperienze sul campo, i ragazzi evidenzieranno a quale livello la memoria si è persa. Il resoconto deve contenere la narrazione del percorso con cui hanno costruito la loro ricerca, e a quale tipo di trasformazioni è stato sottoposto il cibo in esame: come si usava ieri? come si usa oggi? Il resoconto conterrà infine le idee degli studenti per riportare alla luce le tradizioni locali legate al consumo di un cibo tipico. FASE 6 Esposizione dei lavori e riflessioni in classe (durata da 30/45 minuti) Nell'ultima fase di lavoro i gruppi presentano il resoconto delle loro ricerche alla classe, approfondendo quindi la storia degli alimenti prescelti. Ogni presentazione avrà la durata di circa 5 minuti. Al termine delle presentazioni gli studenti si possono confrontare riflettendo sul concetto di tradizione e su quello di trasformazione: se un cibo si è trasformato nel tempo, o nel tempo si è 4

trasformato l'uso che ne facciamo, si può ancora considerare tradizionale? La tradizione può evolversi o è un concetto immutabile per definizione? Le risposte saranno aperte e gli scambi di opinione porteranno i ragazzi a riflettere sul legame forte che esiste fra tradizione e identità culturale. 5