Sulle orme di Francesco Speranza: come non deve essere l insegnamento della Geometria nella Scuola Primaria

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Rimini, 20-22 aprile 2018 Convegno Nazionale L'attualità degli insegnamenti dei grandi Maestri della Mathesis nella seconda metà del secolo XX: nuove prospettive nella didattica e nei fondamenti della Matematica Sulle orme di Francesco Speranza: come non deve essere l insegnamento della Geometria nella Scuola Primaria Paola Vighi Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche (ex docente) - Università degli Studi di Parma Presidente della Sezione Mathesis di Parma 1

Francesco Speranza (1932-1998) 2

Come non deve essere l insegnamento della Geometria due aspetti nell insegnamento della Geometria: - riduzione di quello che è contenuto nei testi classici - una serie di regolette sul calcolo di perimetri, si perde così l occasione di condurre gli allievi a compiere un cammino operativo verso la conoscenza geometrica 3

Salviamo la Geometria! F. Speranza (1988), la Matematica e la sua Didattica, 2 (3), 6-13. si stanno perdendo (in tutti gli ordini scolastici, dalle elementari all Università) alcune caratteristiche dello spirito della Geometria la Geometria, per sua natura, è qualcosa di assai complesso: qualcosa che, in via provvisoria, si può anche organizzare in modo sistematico (è questo lo scopo della tradizione euclidea), ma della cui complessità non si può fare a meno se si vogliono sfruttare tutte le sue possibilità. il valore formativo della Geometria, e la sua utilità come strumento per altre discipline, vengono messi in risalto da una trattazione che tenga conto dei molti approcci possibili: se anche a livello elementare c è l esigenza d una trattazione critica, a maggior ragione questo deve essere vero quando si studia la Geometria a livello avanzato. 4

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Dalle immagini mentali ai concetti geometrici gli oggetti concreti non hanno forme geometriche precise: come possiamo allora avere l immagine di un cerchio perfetto? In particolare, come possiamo avere immagini a due dimensioni? Orbene, è verosimile che un bambino abbia appunto delle immagini approssimative; e che a un certo punto dello sviluppo intellettuale (forse per un atto di volontà più che di immaginazione) le immagini vengano regolarizzate, in modo che si adattino ai concetti precisi, così come li ha costruiti la scienza geometrica. (Speranza, F. (1997). Dallo Spazio alla geometria) 6

Registri di rappresentazione semiotica e funzionamento cognitivo del pensiero (Duval, 1993) In matematica gli oggetti studiati sono inaccessibili al di fuori di rappresentazioni dipendenti unicamente da una attività semiotica la trasformazione di rappresentazioni semiotiche è intrinseca ad ogni prassi matematica. E proprio lì si trova la fonte principale delle difficoltà o, più esattamente, della complessità cognitiva dell apprendimento della matematica 7

VISUALIZZAZIONE Il modo abituale di vedere le figure costituisce un ostacolo all appropriazione e all utilizzazione di conoscenze geometriche ICONICA botanico tenditore di funi geometra NON ICONICA costruttore inventore bricoleur La decostruzione visuale delle forme percettive elementari che si impongono al primo colpo d occhio conduce ad utilizzare tracciati supplementari allo scopo di scoprire sulla figura un procedimento di soluzione del problema 8

Teoria di van Hiele (1986) Livello visuale: il bambino identifica le figure sulla base del loro aspetto, considerandole come un tutto e senza osservarne le proprietà; usa inoltre un linguaggio informale Livello descrittivo: gli allievi sono in grado di riconoscere le figure e di caratterizzarle in base alle loro proprietà geometriche, le sanno denominare Livello razionale: relazioni tra le diverse proprietà di una figura nonché tra figure (trasformazioni geometriche) Livello deduttivo: lo studente comprende il ragionamento deduttivo (geometria euclidea) Livello formale: lo studente comprende l organizzazione di un sistema assiomatico ed è in grado di confrontare diverse teorie (geometria non euclidea) 9

La teoria di van Hiele ha inciso notevolmente sia sulla ricerca relativa al pensiero geometrico che sui percorsi scolastici: «Il modello ha fortemente influenzato i curricula di geometria in tutto il mondo per l enfasi sull analisi delle proprietà e la classificazione delle figure nei livelli (per esempio, associato alla classificazione di triangoli o quadrilateri)» (Swoboda & Vighi, 2016, p. 9) 10

https://fineartamerica.com/featured/soft-hard-wassily-kandinsky.html Figure geometriche: 1 quadrato, 2-3 rettangoli, 2 cerchi, 12 triangoli, 3 «figure curve» ( accentuazione della linea ) Trasformazioni geometriche: assi di simmetria locali, rotazione, similitudine, topologia (sopra/ sotto, dentro/fuori, sinistra/destra) Concetto di spazio: organizzazione spaziale e reciproca posizione delle forme, parallelismo e perpendicolarità 11

Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione (MPI, 2012): LA CONOSCENZA DEL MONDO I bambini elaborano la prima organizzazione fisica del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, [ ] imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo [ ] Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. 12

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Il problema del ribaltamento 15

Il problema della manipolazione di triangoli non reversibili 16

Indicazioni Nazionali 2012 Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Spazio e figure Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità. 17

Teoria di van Hiele (1986) Livello visuale: il bambino identifica le figure sulla base del loro aspetto, considerandole come un tutto e senza osservarne le proprietà; usa inoltre un linguaggio informale Livello descrittivo: gli allievi sono in grado di riconoscere le figure e di caratterizzarle in base alle loro proprietà geometriche, le sanno denominare Livello razionale: relazioni tra le diverse proprietà di una figura nonché tra figure (trasformazioni geometriche) Livello deduttivo: lo studente comprende il ragionamento deduttivo (geometria euclidea) Livello formale: lo studente comprende l organizzazione di un sistema assiomatico ed è in grado di confrontare diverse teorie (geometria non euclidea) 18

Anno Scolastico 2016/17 19

Consegna 1: costruzione libera di figure Analisi dei risultati: i 25 protocolli presentano sagome ottenute per giustapposizione dei due triangoli iniziali secondo le seguenti modalità: accostamento totale di lati (5 protocolli, tra cui 3 triangoli e 2 parallelogrammi), avvicinamento parziale di lati (11 protocolli), accostamento di vertici con lati (7 protocolli), accostamento di vertici (2 protocolli). Si osserva inoltre che 13 sagome presentano centri o assi di simmetria. 20

Consegna 2: costruzione di figure in base ad un criterio 21

Consegna 3: un problema combinatorio Consegna 4: costruiamo un poster e posizioniamo le etichette 22

Consegna 5: ricerca delle figure simmetriche «Tra le sei figure del poster, ci sono figure simmetriche? Se sì, quali?» 23

Due nuovi poster 24

Consegna 6: confrontiamo le aree 25

Consegna n 7: confrontiamo i perimetri 26

Risposte corrette 46,9%, Risposte errate 50,9%, Risposte mancate 2,2% (Conflitto perimetro-area?) 27

www.gestinv.it 28

Consegna n 6: costruiamo nuove figure 29

Vighi, P. (2016). Arte e pensiero geometrico nella Scuola dell Infanzia. In M. Iori (Ed.) La matematica e la sua Didattica. Mathematics and Mathematics education. In occasion of the 70 years of Bruno D Amore. Bologna: Pitagora, 513-523, ISBN 88-371-1927-5. https://rsddm.dm.unibo.it (pp. 513-522) Vighi, P. (2017). Dalle sagome alle figure geometriche. Un itinerario didattico sui quadrilateri. Didattica della Matematica. Dalla ricerca alle pratiche d aula. Supsi Canton Ticino, (2). http://www.rivistaddm.ch/index.php/ultimo-volume- 2/2017-02-vighi/ (pp. 130-150) 30

Grazie per l attenzione paola.vighi@unipr.it 31