CAPITOLO 18 L investimento



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CAPITOLO 18 L investimento Domande di ripasso 1. Nel modello neoclassico dell investimento, le imprese traggono vantaggio dall aumentare la propria dotazione di capitale se la rendita reale del capitale è maggiore del costo del capitale. La rendita reale del capitale dipende dal prodotto marginale del capitale, dal tasso di ammortamento e dal prezzo relativo dei beni capitali. 2. La q di Tobin è il rapporto tra il valore di mercato del capitale installato e il suo costo di sostituzione. Tobin afferma che l investimento netto dipende dal fatto che il valore di q sia maggiore o minore di 1: se q > 1, il mercato valuta il capitale installato più del suo valore di sostituzione; questo crea un incentivo all investimento, perché i manager possono far aumentare il valore di mercato dell impresa per la quale lavorano semplicemente dotandola di più capitale. All opposto, se q < 1, il mercato azionario attribuisce al capitale installato un valore inferiore al suo costo di sostituzione: in tale circostanza i manager non sostituiranno il capitale che si usura nel tempo. Questa teoria offre un modo alternativo per esprimere il modello neoclassico dell investimento: per esempio, se il prodotto marginale del capitale è superiore al costo del capitale, il capitale installato è remunerativo; il profitto realizzato rende l impresa appetibile e questo fa aumentare il valore di mercato delle sue azioni, il che implica un elevato valore di q. Dunque, la q di Tobin è un indicatore dell incentivo a investire perché riflette la redditività corrente e attesa del capitale. 3. Un aumento del tasso di interesse provoca una diminuzione dell investimento residenziale perché riduce la domanda di abitazioni. Molti individui sottoscrivono un mutuo per comprare casa e un aumento del tasso di interesse porta a un aumento del costo del mutuo. Anche per chi non si indebita per comprare casa, il tasso di interesse misura il costo-opportunità di detenere la propria ricchezza in un immobile, invece che in attività finanziarie. La figura 18.1 illustra gli effetti di un aumento del tasso di interesse sull investimento residenziale. L aumento del tasso di interesse fa spostare verso sinistra la curva di domanda di abitazioni, come mostra la parte sinistra della figura 18.1. Questo provoca una diminuzione del prezzo relativo dei servizi abitativi e, come mostra la parte destra della figura 18.1, il minor prezzo relativo fa diminuire l investimento in immobili di nuova costruzione. Figura 18.1 Prezzo relativo delle abitazioni P H /P Offerta Domanda P H /P Offerta K H I H Stock di abitazioni Investimento residenziale 140

4. Vi sono numerose ragioni per le quali le imprese costituiscono scorte. (a) Perequazione della produzione. Un impresa può costituire scorte al fine di mantenere il livello di produzione costante nel tempo. Invece di adeguare la produzione a fronte delle fluttuazioni della domanda, potrebbe essere meno oneroso produrre beni a un ritmo costante; perciò l impresa aumenta le scorte quando le vendite sono basse e attinge alle scorte per soddisfare i picchi di vendita. (b) Scorte come fattore di produzione. Detenere scorte consente a un impresa di operare con più efficienza: per esempio, un attività di commercio al dettaglio può detenere scorte in modo da avere sempre a disposizione beni da mostrare ai clienti; un impresa industriale può detenere scorte di parti di ricambio per ridurre il tempo di fermo della linea di montaggio in caso di guasto. (c) Evitare l esaurimento delle merci in magazzino. Un impresa può detenere scorte per evitare di esaurire un bene quando le vendite sono inaspettatamente elevate. Spesso le imprese devono prendere decisioni di produzione prima di sapere a quanto ammonterà la domanda dei loro prodotti: se la domanda è superiore alla quantità prodotta e non ci sono scorte, il bene sarà indisponibile per un certo periodo e l impresa perderà occasioni di vendita e di profitto. (d) Semilavorati. La produzione di molti beni è articolata in fasi e, di conseguenza, richiede tempi lunghi per essere completata. Quando un prodotto non è finito, le sue componenti sono contabilizzate come parte delle scorte dell impresa. Problemi e applicazioni pratiche 1. Per rispondere a queste domande è utile ricordare la funzione di investimento neoclassica: I I n [PMK (P K /P)(r ) K Questa equazione ci dice che l investimento fisso produttivo dipende dal prodotto marginale del capitale (PMK ), dal costo del capitale (P K /P)(r ) e dall ammortamento dello stock di capitale ( K ). Ricordiamo anche che, in equilibrio, la rendita reale del capitale è uguale al prodotto marginale del capitale. (a) Un aumento del tasso di interesse reale fa aumentare il costo del capitale(p K /P)(r ). L investimento diminuisce perché le imprese non trovano più redditizio incrementare il proprio stock di capitale. Nell immediato, nulla accade alla rendita reale del capitale, perché il prodotto marginale del capitale non varia. (b) Se un terremoto distrugge parte dello stock di capitale, il prodotto marginale del capitale aumenta, a causa del prodotto marginale decrescente. Pertanto la rendita reale del capitale aumenta. Dato che PMK aumenta rispetto al costo del capitale (che rimane invariato), per le imprese è redditizio aumentare l investimento. (c) Se l immigrazione di lavoratori stranieri fa aumentate le dimensioni della forza lavoro, il prodotto marginale del capitale e la rendita reale del capitale aumentano. Dato che PMK aumenta rispetto al costo del capitale (che rimane invariato), per le imprese è redditizio aumentare l investimento. 2. Ricordiamo nuovamente la funzione di investimento delle imprese: I I n [PMK (P K /P)(r ) K Questa equazione ci dice che l investimento fisso produttivo dipende dal prodotto marginale del capitale, dal costo del capitale e dall ammortamento dello stock di capitale. Una imposta una tantum sulle scorte delle imprese petrolifere non influisce su PMK: le imprese petrolifere devono pagare l imposta, indipendentemente dallo stock di capitale che detengono. Poiché né il beneficio che deriva dalla detenzione di capitale (il prodotto marginale del capitale) né il costo del capitale variano in conseguenza dell introduzione dell imposta, l investimento non ne è influenzato. Tuttavia, se le imprese petrolifere fossero soggette a un vincolo di indebitamento, la loro capacità di investimento dipenderebbe dal valore dei loro profitti correnti. In questo caso l imposta, riducendo i profitti correnti, farebbe contrarre l investimento. 3. (a) Sono molte le ragioni per le quali l investimento potrebbe dipendere dal reddito nazionale. In primo luogo, il modello neoclassico dell investimento fisso produttivo ci dice che un aumento dell occupazione fa aumentare il prodotto marginale del capitale. Se 141

l aumento del reddito nazionale è provocato da un aumento dell occupazione, PMK aumenta e le imprese hanno un incentivo ad aumentare l investimento. In secondo luogo, se le imprese hanno un vincolo di indebitamento stringente, un aumento dei profitti correnti aumenta la loro capacità di investimento. In terzo luogo, un aumento del reddito fa aumentare la domanda e il prezzo delle abitazioni; di conseguenza, aumenta anche l investimento residenziale. In quarto luogo, il modello dell acceleratore delle scorte implica che, se aumenta il prodotto aggregato, le imprese desiderano detenere più scorte, perché queste sono fattori di produzione oppure perché vogliono evitare di esaurire le merci in magazzino. (b) Nel modello della croce keynesiana sviluppato nel capitolo 10 si è ipotizzato I I. Per trovare il moltiplicatore della spesa pubblica, abbiamo ipotizzato che la spesa pubblica aumenti di G: l effetto immediato è un aumento del reddito pari a G; l aumento del reddito a sua volta fa aumentare il consumo in misura di PMC G; l aumento del consumo fa aumentare nuovamente la spesa e il reddito. Il processo continua indefinitamente e l effetto cumulato è: Y G[1 pmc pmc 2 pmc 3 ] [1/(1 PMC)] G Dunque, nel capitolo 10 abbiamo scoperto che il moltiplicatore della spesa pubblica è: Y/ G 1/(1 PMC) Supponiamo ora che l investimento dipenda anche dal reddito, per cui I I ay. Come sopra, un aumento della spesa pubblica G ha l effetto immediato di far aumentare il reddito di G; l aumento del reddito a sua volta fa aumentare il consumo in misura di PMC G, ma, questa volta, fa anche aumentare l investimento di a G. Questo aumento del reddito e del consumo fa aumentare nuovamente la spesa e il reddito. Il processo continua indefinitamente fino a quando: Y G[1 (pmc a) (pmc a) 2 (pmc a) 3 ] [1/(1 PMC a)] G Perciò il moltiplicatore della spesa pubblica diventa: Y/ G 1/(1 PMC a) Procedendo allo stesso modo, scopriamo che il moltiplicatore delle imposte diventa: Y/ T PMC/(1 PMC a) Notiamo che, se l investimento dipende anche dal reddito, i moltiplicatori fiscali sono più grandi. (c) Il moltiplicatore della spesa pubblica nel modello della croce keynesiana ci dice come reagisce il prodotto a una variazione della spesa pubblica, per ogni dato livello del tasso di interesse. In altre parole, ci dice di quanto la curva IS si sposta verso l esterno in reazione a una variazione della spesa pubblica. Se l investimento dipende sia dal reddito sia dal tasso di interesse, abbiamo dimostrato nella parte (b) che il moltiplicatore è maggiore: la curva IS subisce uno spostamento maggiore rispetto al caso in cui gli investimenti dipendono solo dal tasso di interesse. La figura 18.2 mostra lo spostamento da IS 1 a IS 2. Dalla figura risulta evidente che il reddito nazionale e il tasso di interesse aumentano. Poiché il reddito aumenta, anche il consumo aumenta. Non siamo tuttavia in grado di valutare se il livello dell investimento aumenta o diminuisce: l aumento del tasso di interesse tenderebbe a farlo diminuire, ma l aumento del reddito nazionale tenderebbe a farlo aumentare. 142

r Figura 18.2 LM Tasso di interesse G/(1 PMC a) IS 2 IS 1 Reddito, prodotto Y Nel modello standard, nel quale l investimento dipende solo dal tasso di interesse, un aumento della spesa pubblica riduce senza dubbio l investimento, «spiazzandolo». In questo caso, invece, un aumento della spesa pubblica potrebbe stimolare l investimento nel breve periodo grazie alla crescita temporanea di Y. 4. Un crollo del mercato azionario provoca una riduzione del valore di mercato del capitale installato. La q di Tobin il rapporto tra valore del capitale installato e il suo costo di sostituzione diminuisce. Di conseguenza, l investimento e la domanda aggregata si contraggono. Se la banca centrale desidera mantenere costante il prodotto aggregato, può contrastare lo shock della domanda aggregata per mezzo di una politica monetaria espansiva. 5. Se i manager pensano che il candidato dell opposizione vincerà le elezioni, possono decidere di rinviare una parte dell investimento programmato; se aspettano e il candidato dell opposizione viene effettivamente eletto, gli sgravi fiscali all investimento riducono il costo dell investimento stesso. Perciò la conseguenza principale della promessa elettorale di introdurre sgravi fiscali all investimento è ridurre l investimento nell anno in corso. La contrazione dell investimento provoca una flessione della domanda aggregata e del prodotto aggregato: la recessione si aggrava. Osserviamo che la recessione rende gli elettori più propensi a votare per il candidato dell opposizione anziché per quello uscente, rendendo quindi più probabile la vittoria del primo. 6. Consideriamo il modello di crescita di Solow sviluppato nei capitoli 7 e 8. Il modello di Solow mostra che il saggio di risparmio è un elemento cruciale nel determinare il livello di capitale di stato stazionario. Se la normativa fiscale incentiva l investimento residenziale, ma non l investimento produttivo, a quest ultimo viene destinata una minore quota del prodotto. La figura 18.3 mostra i risultati del modello di Solow con un saggio di risparmio alto oppure basso. Se il saggio di risparmio è basso, il capitale produttivo per occupato e il prodotto per occupato sono più bassi. Il sistema fiscale distorce la scelta dell economia nei confronti dell investimento produttivo rispetto all investimento residenziale. Un altro modo di analizzare questo effetto è pensare al mercato del lavoro. Con meno capitale per occupato, il prodotto marginale del lavoro è più basso. Nel lungo periodo le distorsioni del sistema fiscale hanno un impatto negativo sull salario reale dei lavoratori. 143

Figura 18.3 Investimento, investimento di equilibrio (n ) k s H f (k) s L f (k) k* L k* H Capitale produttivo per occupato k 144