Economia del Lavoro 2010

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1 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1

2 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti con il modello neoclassico della scelta lavoro - tempo libero. OBT del modello: isolare i fattori che determinano se un particolare individuo lavora e, se lo fa, quante ore decide di lavorare possiamo spiegare molti dei fatti stilizzati discussi possiamo prevedere come i cambiamenti economici o nelle politiche del governo influenzeranno gli incentivi per il lavoro 2

3 Utilità e curve di indifferenza Ci dà soddisfazione il consumo sia di beni (C) sia di tempo libero (L) Consumiamo beni diversi in ogni periodo => definiamo C il valore totale in euro di tutti i beni (aggregati) che acquistiamo nel periodo e.g.: se spendiamo alla settimana per cibo, affitto, automobile, biglietti del cinema e altro => C= L = numero di ore di tempo libero che consumiamo nello stesso periodo di tempo. 3

4 La funzione di utilità trasforma il consumo di beni C e tempo libero L di una persona in un indice U che misura il livello individuale di soddisfazione o felicità: U = f(c,l) Hip.: beni/ore di tempo libero => U i.e.: C e L sono un bene non un male. Fig. 1.2: C=500 e L=100 (punto Y ) => U= C=400 e L=125 (punto X) => U= unità. Combinazioni diverse di consumo e tempo libero possono portare allo stesso livello di utilità. (U= C L?) 2 4

5 Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g nella figura) si chiama curva di indifferenza (c.i.) Se una persona consuma C=450 e L=150 (punto Z: più C e più L rispetto a X) => U= unità ( ) In generale: possiamo costruire una c.i. per ogni livello di utilità La funzione di utilità può essere rappresentata graficamente come una famiglia (o una mappa) di curve di indifferenza. 5

6 Figura 1-2 Curve di indifferenza I punti X e Y giacciono sulla stessa curva di indifferenza e producono lo stesso livello di utilità ( unità); il punto Z giace su una curva di indifferenza più alta e produce più utilità.

7 Le curve di indifferenza hanno 4 proprietà: 1) le curve di indifferenza sono inclinate verso il basso. Se fossero inclinate verso l alto => il paniere di consumo con più C e più L produrrebbe lo stesso livello U di un paniere con meno C e meno L => contraddizione dell hip. che piacciano sia i beni che il tempo libero! => Per L e mantenere U costante bisogna C; 2) le curve di indifferenza più alte indicano livelli più alti di utilità. I panieri su c.i. con U= sono preferiti ai panieri su c.i. con U= (Z produce più U di X perché ha sia più C che più L); 7

8 3) le curve di indifferenza non si intersecano. Fig.1-3: le curve di indifferenza possono intersecarsi. X e Y sono sulla stessa c.i. => individuo indifferente tra i panieri X e Y. Y e Z sono sulla stessa c.i. => individuo indifferente tra i panieri Y e Z. i.e.: X Y e Y Z => X Z. Ma Z è evidentemente preferito a X, perché Z ha più C e più L! Le c. i. che si intersecano contraddicono la nostra hip. che agli individui piaccia consumare sia C che L; 8

9 Figura 1-3 Le curve di indifferenza non si intersecano I punti X e Y producono la stessa utilità perché sono sulla stessa curva di indifferenza; anche i punti Y e 9 Z dovrebbero produrre la stessa utilità. Il punto Z, infatti, è evidentemente preferibile al punto X.

10 4) le curve di indifferenza sono convesse rispetto l origine. La convessità non deriva né dalla definizione delle curve di indifferenza né dall ipotesi che tanto i beni che il tempo libero siano un bene. La convessità riflette un ulteriore hip. sulla forma della funzione di utilità: le c.i. devono essere convesse rispetto all origine se vogliamo che il tempo sia suddiviso in modo bilanciato tra attività di lavoro e tempo libero. 10

11 L inclinazione di una curva di indifferenza 1. le curve di indifferenza sono inclinate verso il basso Per L e mantenere U costante bisogna C; 2. Ma perché convesse? spostandoci sulla c. i. dal punto X al punto Y l inclinazione della curva di indifferenza misura il tasso a cui un individuo è disposto a rinunciare a un po di L per consumare di più, mantenendo U costante. (MRS) i.e. L inclinazione ci dice quanti beni in più l individuo vorrebbe come ricompensa per rinunciare ad un po di tempo libero 11

12 Convessità? Tasso marginale di sostituzione: MRS C L. Nel pto X: MRS =-0,5 Y. Nel pto y: MRS = -3 X

13 L ipotesi di convessità rispetto all origine riguarda la variazione del MRS se l individuo si muove lungo la c.i. La convessità => l inclinazione di una c.i. è: più ripida quando si consumano molti C e poco L più piatta quando si consumano pochi C e molto L. Il valore assoluto dell inclinazione di c.i. quando l individuo si sposta lungo la curva (dall alto in basso!) Convessità = MRS decrescente (oltre che negativo: c.i. decrescente). 13

14 MRS e Utilità marginale Cosa accade alla nostra U se dedichiamo 1 ora in più ad L o acquistiamo 1 in più di C? Def.: l utilità marginale del tempo libero (MUL) la variazione di U che deriva da 1 ora in più di L, tenendo costante la quantità di C l utilità marginale del consumo (MUC) la variazione di U di chi consuma 1 in più di C, mantenendo costante il numero di ore L. Data l hip. che L e C sono attività desiderabili, MU L e MU C devono essere dei numeri positivi.

15 MRS e Utilità marginale Si può dimostrare che l inclinazione di una c.i., o MRS = tasso marginale di sostituzione del consumo, è uguale al rapporto tra le utilità marginali dei 2 beni : consumo e tempo libero C L MU MU L C e MU MU L C MU MU L C MRS Come si dimostra? 15

16 MRS e Utilità marginale Scriviamo il differenziale totale della funzione di utilità (su una stessa curva di indifferenza l utilità non varia): U MU L MU C 0 L ESEMPIO: MRS C.L = C = 3 L 1 C MU L L MU C Supponiamo: C L MU L MU C MRS C, L L MU C L = 3 sono disposto a cedere 3 di C per avere 1 in più di L MUL = 30 una unità in più di L mi da un incremento di utilità pari a 30 C MU C Per il lavoratore 1 unità di L vale quanto 3 di C anche 3 unità addizionali di C gli devono dare un incremento di utilità pari a 30! Quindi una sola unità di C da un incremento di utilità pari a 10 MUC =10. Allora: MU L = 30 MU C 10 = 3 = C L = MRS C.L

17 Le differenze di preferenze tra i lavoratori La mappa delle c.i. mostra il trade-off tra L e C. Lavoratori diversi avranno diversi trade-off: alcuni possono dedicare il tempo nel lavoro, mentre altri preferiscono il divertimento => c.i. molto diverse! Fig. 1.4: immaginiamo due lavoratrici, Anna e Silvia. Le c.i di Anna sono molto ripide => MRS molto alto: Anna richiede una notevole ricompensa monetaria (in termini di più C) per rinunciare a 1 ora di L in più Anna ama il divertimento! 17

18 Silvia ha c.i. più piatte => MRS basso: Silvia non richiede una grossa ricompensa per rinunciare a 1 ora di L in più. Silvia ama il lavoro! Le differenze interpersonali nelle preferenze per il lavoro hanno una forte influenza sulle diverse offerte di lavoro della popolazione: i lavoratori che amano molto il tempo libero (Anna) lavoreranno meno ore i lavoratori che non attribuiscono un elevato valore al loro tempo libero (Silvia) saranno dei workaholics. 18

19 scansafatiche workaholics Figura 1-4 Differenze nelle preferenze dei lavoratori (a) Le curve di indifferenza di Anna sono relativamente ripide, indicando che chiede una notevole ricompensa per rinunciare ad un ora addizionale di tempo libero. (b) Le curve di indifferenza di 19 Silvia sono relativamente piatte, indicando che dà un valore molto più basso al suo tempo libero.

20 La maggior parte dei modelli economici non tiene conto di queste differenze interpersonali nelle preferenze. E MOLTO difficile, se non impossibile, cercare di misurare le differenze nelle c.i. tra i lavoratori. Le differenze interpersonali dei gusti sono una facile spiegazione del perché lavoratori diversi si comportano in maniera diversa: A lavora più di B. Il lavoratore A ama il tempo libero più del lavoratore B? Non si può provare se questa affermazione è corretta oppure no. 20

21 I modelli economici invece guardano all impatto delle variabili osservabili (e.g. i salari e i redditi) sulle decisioni di offerta di lavoro. Le previsioni fatte dal modello su quali tipi di persone tenderanno a lavorare si possono verificare e confutare più facilmente. 21

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