SCAMBIO EFFICIENTE. Cos è la Scatola di Edgeworth?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCAMBIO EFFICIENTE. Cos è la Scatola di Edgeworth?"

Transcript

1 SCAMBIO EFFICIENTE Per determinare se l equilibrio competitivo soddisfa la condizione di scambio efficiente, dovremo sviluppare uno strumento grafico chiamato la Scatola di Edgeworth e utilizzato per descrivere lo scambio efficiente e inefficiente. Cos è la Scatola di Edgeworth? Immaginiamo che sia stato prodotto un determinato quantitativo di energia e cibo 10 unità di ciascuno, che sarà suddiviso fra due famiglie del nostro sistema economico, una di impiegati e una di operai. Il diagramma di Figura 16.13, chiamato la Scatola di Edgeworth, mostra tutte le possibili allocazioni dei due beni. La larghezza della Scatola di Edgeworth mostra il quantitativo totale di energia disponibile (10 unità), mentre l altezza mostra il quantitativo totale di cibo disponibile (ancora una volta 10 unità). Ciascun punto nella Scatola di Edgeworth rappresenta un modo per allocare l energia e il cibo disponibili. Per esempio, a G, una famiglia di impiegati consuma 5 unità di energia e 1 unità di cibo, mentre una famiglia di operai consuma 5 unità di energia e 9 di cibo. Scatola di Edgeworth Un grafico che mostra tutte le possibili allocazioni di un bene in un economia a due beni, data la fornitura totale disponibile di ciascun bene. FIGURA Una Scatola di Edgeworth

2 Per un economia a due beni (energia e cibo) e a due consumatori (famiglia di impiegati e famiglia di operai), questa Scatola di Edgeworth mostra tutte le possibili allocazioni dei due beni (ogni punto nella scatola, come G, rappresenta una possibile allocazione). La larghezza della scatola mostra il quantitativo totale di energia disponibile (10 unità); il consumo energetico degli impiegati (asse inferiore) aumenta da sinistra a destra, mentre il consumo di energia degli operai (asse superiore) aumenta da destra a sinistra. L altezza della Scatola mostra il quantitativo totale di cibo disponibile (10 unità); il consumo di cibo degli impiegati (asse di sinistra) aumenta dal basso verso l alto, mentre il consumo di cibo degli operai (asse di destra) aumenta dall alto verso il basso. Al punto G, una famiglia di impiegati consuma 5 unità di energia e 9 di cibo. Energy consumed by blue-collar household = Energia consumata dalla famiglia di operai Energy consumed by white-collar household = Energia consumata dalla famiglia di impiegati Food consumed by blue-collar household = Cibo consumato dalla famiglia di operai Food consumed by white-collar household = Cibo consumato dalla famiglia di impiegati Total amount of food available = Quantitativo totale di cibo disponibile Total amount of energy available = Quantitativo totale di energia disponibile Descrivere lo scambio efficiente per mezzo della Scatola di Edgeworth L allocazione rappresentata dal punto G soddisfa la condizione di scambio efficiente? La risposta dipende dalle preferenze della famiglia (cioè dalla loro funzione di utilità). Nella Figura 16.14, le curve di indifferenza per la famiglia di impiegati e le curve di indifferenza per la famiglia di operai sono sovrapposte alla Scatola di Edgeworth tratta dalla Figura Il consumo degli impiegati è rappresentato dagli assi di sinistra e inferiore, mentre il consumo degli operai è rappresentato sugli assi di destra e in alto, con direzioni opposte che segnano l aumento di consumo di ciascun bene. Ciò significa che l utilità degli impiegati aumenta in direzione nord-est, mentre quella degli operai in direzione sud-ovest. Il punto G (come ogni altro punto nella Scatola di Edgeworth) si trova sia sulla curva di indifferenza degli impiegati che su quella degli operai, che si intersecano in G. Si prenda ad esempio il punto H si trova a sua volta su due curve di indifferenza, ma le due curve sono tangenti su quel punto, non si incrociano. Tutti i punti nella Scatola di Edgeworth sono o come il punto G o come il punto H (per esempio, il punto J è come G, dove le due curve di indifferenza si intersecano, mentre il punto I è come H, dove le due curve sono tangenti). Ora notate che il punto G non può rappresentare un allocazione di scambio efficiente dei due beni, perché ci sono punti, come H, in cui entrambe le famiglie si collocherebbero su curve di indifferenza più alte. Così, se le due famiglie iniziassero al punto G, potrebbero guadagnare con lo scambio (trading). Per esempio, la famiglia degli impiegati potrebbe cedere alla famiglia di operai 3,5 unità di energia in cambio di 3 unità di cibo, raggiungendo in tal modo l allocazione rappresentata dal punto H, ed entrambe le famiglie starebbero meglio. A un allocazione economicamente inefficiente nella fase di scambio, ci sono fra i consumatori scambi potenziali (trade) di cui beneficerebbero tutti. (L inefficienza corrisponde al fatto che questi benefici potenziali sono vengono realizzati.)

3 Abbiamo visto che il punto G non rappresenta un allocazione con scambio efficiente (e lo stesso vale, per la stessa ragione, per il punto J o per qualsiasi altro punto nel quale si incrociano le curve di indifferenza). Quali punti rappresentano allora allocazioni di scambio efficiente? Come si può intuire, le allocazioni di scambio efficiente sono rappresentate da punti (come H e I) in cui le curve di indifferenza sono tangenti. Perché? Perché lo spostamento da quel punto farebbe sì che almeno una famiglia si trovasse in condizioni peggiori (cioè si avrebbe lo spostamento di almeno una famiglia a una curva di indifferenza inferiore). Così, se le due famiglie avessero effettuato uno scambio, come descritto più sopra, per spostarsi da G ad H, qualunque ulteriore scambio danneggerebbe almeno una famiglia. In presenza di un allocazione economicamente efficiente nello scambio, fra i consumatori non ci sono potenziali scambi favorevoli per tutti. FIGURA Trading per raggiungere un allocazione di scambio economicamente efficiente Le curve di indifferenza per la famiglia di impiegati e per quella di operai si incrociano ai punti G e J, e sono tangenti ai punti H e I. I punti G e J (e tutti gli altri punti in cui le curve di indifferenza si incrociano) non rappresentano allocazioni di scambio economicamente efficienti, perché in entrambi i punti le famiglie potrebbero effettuare degli scambi che consentirebbero a entrambe le famiglie di raggiungere delle curve di indifferenza più elevate. Per esempio, lo scambio rappresentato in figura la famiglia di impiegati cede a quella di operai 3,5 unità di energia in cambio di 3 unità di cibo sposta l allocazione dal G ad H, dove entrambe sono su curve di indifferenza più alte. I punti H e I (e tutti gli altri punti nei quali le curve di indifferenza sono tangenti) rappresentano in effetti allocazioni di scambio economicamente efficienti, perché qualunque scambio in tali punti porrebbe almeno una famiglia su una curva di indifferenza più bassa.

4 Energy consumed by blue-collar household = Energia consumata dalla famiglia di operai Energy consumed by white-collar household = Energia consumata dalla famiglia di impiegati Food consumed by blue-collar household = Cibo consumato dalla famiglia di operai Food consumed by white-collar household = Cibo consumato dalla famiglia di impiegati Total amount of food available = Quantitativo totale di cibo disponibile Total amount of energy available = Quantitativo totale di energia disponibile Blue-collar household = Famiglia di operai White-collar household = Famiglia di impiegati Direction in which utility increases = Direzione di crescita dell utilità La curva dei contratti Consideriamo la curva che collega tutte le allocazioni di scambio efficiente (cioè tutti i punti di tangenza) nella Scatola di Edgeworth, come mostrato in Figura Questa curva viene chiamata curva dei contratti. Se le due famiglie fossero libere di contrattare e scambiare i due beni, e se tutti i loro scambi fossero reciprocamente vantaggiosi, contratterebbero per raggiungere un allocazione di scambio economicamente efficiente, vale a dire in un punto della curva dei contratti. Il punto esatto che raggiungerebbero dipenderebbe dal punto di partenza (cioè dall allocazione iniziale dei beni). Per esempio, se iniziassero da G, raggiungerebbero un punto della curva dei contratti collocato fra I e K. È facile intuirne la ragione: fra i punti I e K entrambe le famiglie sono in condizioni di benessere per lo meno pari a quelle del punto G; ma al di sotto di K sulla curva dei contratti, le famiglie di impiegati sono in condizioni peggiori, mentre al di sopra del punto I lo sono le famiglie di operai. Curva dei contratti Una curva che mostra ogni allocazione efficiente dei beni di consumo in una scatola di Edgeworth.

5 FIGURA La curva dei contratti La curva dei contratti collega tutte le allocazioni di scambio economicamente efficienti in una Scatola di Edgeworth, vale a dire tutti i punti in cui una curva di indifferenza per la famiglia di impiegati è tangente a una curva di indifferenza per la famiglia di operai. (La curva di indifferenza della famiglia di operai tangente al punto K non viene mostrata.) Energy consumed by blue-collar household = Energia consumata dalla famiglia di operai Energy consumed by white-collar household = Energia consumata dalla famiglia di impiegati Food consumed by blue-collar household = Cibo consumato dalla famiglia di operai Food consumed by white-collar household = Cibo consumato dalla famiglia di impiegati Total amount of food available = Quantitativo totale di cibo disponibile Total amount of energy available = Quantitativo totale di energia disponibile Contract curve = Curva dei contratti ESERCIZIO SVOLTO 16.3 Verifica delle condizioni per lo scambio efficiente Due persone, Sonia e Anna, possiedono insieme 6 mele e 10 pere. Indichiamo con x S la quantità di mele e con y S la quantità di pere in possesso di Sonia. Analogamente, indichiamo con x A la quantità di mele e con y A la quantità di pere in possesso di Anna. Supponiamo poi che, per Sonia,

6 mentre per Anna Supponiamo infine che Sonia abbia 4 mele e 2 pere, mentre Anna abbia 2 mele e 8 pere. Problema (a) L allocazione delle mele e delle pere fra Anna e Sonia soddisfa la condizione di scambio efficiente? (b) Siete in grado di trovare uno scambio fra Sonia e Anna che migliori la condizione di entrambe? Soluzione (a) Perché questa allocazione soddisfi la condizione di scambio efficiente, le curve di indifferenza di Anna e Sonia devono essere tangenti l una all altra. Per verificare se la condizione di tangenza è vera, dobbiamo calcolare i saggi marginali di sostituzione per Sonia e Anna. Quando Sonia ha 4 mele e 2 pere, il suo saggio marginale di sostituzione delle mele per le pere è Il che ci dice che Sonia è pronta a cedere una pera per ottenere una mela in più. In altri termini, questo ci dice anche che Sonia è disponibile a cedere una mela per ottenere una pera in più. Quando Anna ha 2 mele e 8 pere, il suo saggio marginale di sostituzione delle mele per le pere è Questo ci dice che Anna è disposta a cedere 4 pere per ottenere 1 mela in più. Da questi calcoli possiamo vedere che per Sonia e Anna i saggi marginali di sostituzione delle mele per le pere non sono uguali. Perciò, le loro curve di indifferenza non sono tangenti e la condizione di scambio efficiente non è soddisfatta. (b) Il fatto che l allocazione esistente delle mele e delle pere sia inefficiente significa che Anna e Sonia possono entrambe migliorare la loro condizione effettuando degli scambi. Per capire il perché supponiamo che Anna dia 2 delle sue pere a Sonia in cambio di 1 delle mele di Sonia. Questo migliora la condizione di entrambe. Ricordiamo infatti che Anna era pronta a cedere 4 pere per ottenere 1 mela in più; dal momento che deve rinunciare a solo 2 pere per ottenere la mela, Anna migliora la propria condizione. E che dire di Sonia? Lei era disposta a cedere una mela per

7 ottenere una pera in più. Nei termini proposti, Sonia rinuncia a una mela per ottenere due pere in più; così, Sonia ottiene dei vantaggi. Ci sono molti altri scambi possibili fra Anna e Sonia che avvantaggerebbero entrambe. Il punto fondamentale è che ogniqualvolta la condizione di scambio efficiente non viene soddisfatta, c è sempre la possibilità di un guadagno derivante dallo scambio fra gli individui nell economia. Problemi simili: 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, e L equilibrio generale concorrenziale soddisfa lo scambio efficiente? Prendiamo di nuovo in considerazione l equilibrio generale mostrato in Figura 16.9, dove le aziende forniscono circa 63 unità di energia per famiglia e circa 50 unità di cibo per famiglia. In condizioni di equilibrio, una famiglia media di impiegati consuma circa 35 unità di energia e 39 di cibo, mentre una famiglia media di operai ne consuma 28 di energia e 11 di cibo, con il prezzo di equilibrio dell energia a $0,80 per unità e quello del cibo a $0,70 per unità. Dal momento che siamo di fronte a un equilibrio concorrenziale, i saggi marginali di sostituzione dei due tipi di famiglie sono pari, e ciascuna famiglia massimizza la propria utilità fissando il proprio saggio marginale di sostituzione pari al rapporto dei prezzi di equilibrio (nelle equazioni che seguono, x indica l energia e y il cibo): Dal momento che il saggio marginale di sostituzione è pari all inclinazione della curva di indifferenza della famiglia, le curve di indifferenza dei due tipi di famiglie sono tangenti l una all altra e a una linea la cui inclinazione (in termini assoluti) è pari al rapporto dei prezzi di equilibrio di energia e cibo. Infine, dal momento che le curve di indifferenza sono tangenti, l allocazione di energia e cibo all equilibrio deve essere sulla curva dei contratti e deve, pertanto, soddisfare lo scambio efficiente. Tutto questo viene illustrato in Figura 16.16, nella quale il punto E nella Scatola di Edgeworth rappresenta l allocazione all equilibrio generale. Dato che il punto E si trova nella curva dei contratti, tra le famiglie non sono possibili scambi che beneficiano entrambi i tipi di famiglie. Questa condizione si ha nonostante il fatto che le famiglie in questa economia non abbiano effettuato dei negoziati diretti (tutti gli scambi sono avvenuti tra famiglie e aziende). Questo dimostra che, in un mercato competitivo, il risultato (l equilibrio generale) è lo stesso sia che i consumatori conducano negoziati liberi, sia in caso contrario.

8 FIGURA Scambio efficiente in condizioni di equilibrio generale concorrenziale In questa Scatola di Edgeworth, il punto E rappresenta l allocazione fra la tipica famiglia di impiegati e la tipica famiglia di operai all equilibrio generale. Al punto E, le curve di indifferenza dei due tipi di famiglie sono tangenti l una all altra e a una linea la cui pendenza (in termini assoluti) è pari al rapporto dei prezzi di equilibrio ($0,80 per unità di energie e $0,70 per unità di cibo). Dal momento che le curve di indifferenza sono tangenti, il punto E si colloca sulla curva dei contratti. Così, all equilibrio generale concorrenziale, non ci sono guadagni non sfruttati derivanti dallo scambio tra le famiglie. Total amount of food available = 50 units --- Quantitativo totale di cibo disponibile = 50 unità Food consumed by typical white-collar household --- Cibo consumato dalla tipica famiglia di impiegati Energy consumed by typical blue-collar household --- Energia consumata dalla tipica famiglia di operai Food consumed by typical blue-collar household --- Cibo consumato dalla tipica famiglia di operai Energy consumed by typical white-collar household --- Energia consumata dalla tipica famiglia di impiegati Total amount of energy available = 63 units --- Quantitativo totale di energia disponibile = 63 unità Contract curve = Curva dei contratti Slope = inclinazione

9 EFFICIENZA DEI FATTORI DI PRODUZIONE Abbiamo appena visto che l equilibrio generale concorrenziale risulta in un allocazione di beni di consumo energia e cibo economicamente efficiente nello scambio. Ma che dire dell allocazione di lavoro e capitale che emerge dall equilibrio? Soddisfa la condizione di efficienza dei fattori di produzione? Come nel caso dello scambio efficiente, possiamo tracciare una Scatola di Edgeworth (in questo caso per fattori di produzione anziché per beni) che ci aiuterà a rispondere a questa domanda. Descrivere l efficienza dei fattori di produzione usando la Scatola di Edgeworth La Scatola di Edgeworth per i fattori di produzione Un grafico che mostra tutte le possibili allocazioni di quantità fisse di lavoro e capitale fra i produttori di due diversi beni. Una Scatola di Edgeworth per i fattori di produzione, come mostrata in Figura 16.17, illustra in che modo quantità fisse dei due fattori di produzione, il lavoro e il capitale, possano essere allocate fra i produttori di due diversi beni, un produttore di energia e uno di cibo. La larghezza della Scatola mostra il quantitativo totale di lavoro disponibile (10 unità), mentre l altezza mostra il quantitativo totale di capitale disponibile (ancora una volta 10 unità). L impiego di fattori di produzione da parte del produttore di energia è rappresentato sugli assi di sinistra e inferiore, mentre l impiego di fattori produttori da parte del produttore di cibo è rappresentato sugli assi di destra e superiore, con direzioni opposte a indicare l uso crescente di ciascun fattore produttivo. Ciò significa che l output realizzato dal produttore di energia cresce in direzione nordest, mentre quello del produttore di cibo cresce in direzione sudovest. Ciascun punto nella Scatola rappresenta un modo per allocare tutto il lavoro e il capitale disponibile. Per esempio, al punto G, il produttore di energia usa 1 unità di lavoro e 6 di capitale, mentre il produttore di cibo usa 9 unità di lavoro e 4 di capitale. Le curve mostrate nella Scatola sono isoquanti per ciascun produttore (ogni isoquanto rappresenta le combinazioni di lavoro e capitale che consentono all azienda di produrre un dato livello di output). Una Scatola di Edgeworth per i fattori di produzione presenta delle caratteristiche del tutto parallele a quelle di una Scatola di Edgeworth per i beni. Così, ciascun punto nella Scatola di Edgeworth per i fattori di produzione in Figura si colloca su due isoquanti, quello del produttore di energia e quello del produttore di cibo. In alcuni punti, (per esempio G), i due isoquanti si incrociano, mentre in altri (per esempio H), i due isoquanti sono reciprocamente tangenti. I punti in cui gli isoquanti si incrociano rappresentano allocazioni dei fattori di produzione economicamente inefficienti, perché in questi punti è possibile riallocare i fattori di produzione allo scopo di aumentare simultaneamente l output di entrambi i settori industriali (per esempio, a G; potremmo riallocare i fattori di produzione per ottenere l allocazione rappresentata da H, dove gli output di energia e cibo sono più alti). I punti nei quali gli isoquanti sono tangenti rappresentano allocazioni economicamente efficienti dei fattori di produzione, perché tali riallocazioni non sono possibili (per esempio ad H, qualunque riallocazione degli input che accresca l output in un industria lo abbasserà nell altra). La curva dei contratti dei fattori di produzione mostrata in Figura (come la curva dei

10 contratti di Figura 16.15) collega tutte le allocazioni di fattori di produzione economicamente efficiente (cioè tutti i punti in cui gli isoquanti sono tangenti). FIGURA Efficienza dei fattori di produzione nella Scatola di Edgeworth Gli isoquanti per il produttore di cibo e per il produttore di energia si incrociano in G e sono tangenti ai punti H e I. Il punto G (e qualunque altro punto in cui gli isoquanti si incrociano) non rappresenta un allocazione di fattori produttivi economicamente efficiente, perché in ciascun punto i fattori produttivi potrebbero essere riallocati in modo tale da accrescere simultaneamente gli output di entrambi i settori industriali. I punti H e I (e tutti gli altri punti in cui gli isoquanti sono tangenti) rappresentano allocazioni di input economicamente efficienti, perché la riallocazione in tali punti farebbe diminuire l output in almeno un industria. La curva dei contratti dei fattori di produzione collega tutte le allocazioni che soddisfano l efficienza dei fattori produttivi. Labor used by food producer = Lavoro impiegato dal produttore di cibo Total amount of capital available = Quantità totale di capitale disponibile Capital used by energy producer = Capitale impiegato dal produttore di energia Capital used by food producer = Capitale impiegato dal produttore di cibo Labor used by energy producer = Lavoro usato dal produttore di energia Total amount of labor available = Quantità totale di lavoro disponibile Input contract curve = Curva dei contratti dei fattori di produzione Energy producer = Produttore di energia Food producer = Produttore di cibo

11 Direction in which output increases = Direzione di crescita dell output Curva dei contratti dei fattori di produzione Una curva che mostra tutte le allocazioni dei fattori di produzione in una Scatola di Edgeworth per fattori di produzione efficienti. L equilibrio generale concorrenziale soddisfa l efficienza dei fattori produttivi? In condizioni di equilibrio concorrenziale, dati i prezzi di lavoro e capitale, le aziende in ciascun settore industriale usano una combinazione di fattori di produzione che minimizzano i costi di produzione. Come abbiamo visto nel Capitolo 7, ciò significa che i saggi marginali di sostituzione tecnica per i produttori di energia (indicati con x) e di cibo (indicati con y) sono entrambi pari al rapporto del prezzo del lavoro (w) a quello del capitale (r): Dal momento che i saggi marginali di sostituzione tecnica sono i valori assoluti delle inclinazioni degli isoquanti nella produzione di energia e cibo, e poiché queste inclinazioni sono pari in condizioni di equilibrio concorrenziale (dove gli isoquanti sono tangenti), ne consegue che un equilibrio generale concorrenziale soddisfa l efficienza dei fattori di produzione. In altre parole, non c è alcuna riallocazione di fattori di produzione fra settori industriali che consenta a un settore di aumentare il proprio output senza ridurre quello dell altro settore. EFFICIENZA DI SOSTITUZIONE Abbiamo visto che un equilibrio generale concorrenziale soddisfa le condizioni di efficienza di scambio e di efficienza dei fattori di produzione. Soddisfa anche l efficienza di sostituzione? Frontiera delle possibilità produttive Una curva che mostra tutte le possibili combinazioni di beni di consumo che possono essere prodotti in un economia, data la fornitura di fattori di produzione disponibile per quell economia. Saggio marginale di trasformazione Il valore assoluto dell inclinazione della frontiera delle possibilità produttive.

12 La frontiera delle possibilità produttive e il saggio marginale di trasformazione Per determinare se l equilibrio generale concorrenziale soddisfa l efficienza di sostituzione, dobbiamo introdurre il concetto di frontiera delle possibilità produttive, le possibili combinazioni di beni di consumo che possono essere prodotti in un economia, data la fornitura di fattori di produzione disponibile per quell economia. La Figura mostra una frontiera di possibilità produttive per un economia a due beni, x e y. Quando l allocazione dei fattori di produzione nei settori industriali soddisfa la condizione di efficienza dei fattori di produzione, se viene prodotta una quantità maggiore del bene x, ne verrà prodotta una inferiore del bene y. Questo è il motivo per il quale la frontiera delle possibilità produttive presenta una curva discendente. In un punto come H, che giace al di sotto della frontiera delle possibilità produttive, è inefficiente. Infatti, una tale combinazione di output non potrebbe avere origine in un equilibrio generale concorrenziale perché l equilibrio soddisfa l efficienza dei fattori di produzione (cioè, in condizioni di efficienza dei fattori di produzione, le aziende che producono il bene x stanno producendo tutto l output che possono, date le risorse dedicate alla produzione del bene y, e viceversa). L inclinazione della frontiera delle possibilità produttive mostra il quantitativo del bene y che l economia deve abbandonare allo scopo di ottenere un ulteriore unità del bene x. Chiamiamo il valore assoluto dell inclinazione della frontiera delle possibilità produttive saggio marginale di trasformazione di x per y, o MRTx,y. Per esempio, al punto I, l inclinazione della linea tangente alla frontiera delle possibilità produttive è 2, pertanto l MRTx,y è pari a 2. A questo punto, l economia può ottenere un ulteriore unità per il bene x soltanto sacrificando due unità del bene y. In questo senso, l MRTx,y ci dice qual è il costo opportunità marginale del bene x in termini di unità previste del bene y. Il saggio marginale di trasformazione è pari al rapporto dei costi marginali dei beni x e y: MRTx, y = MCx/MCy. Per capirne il motivo, immaginiamo di voler produrre un ulteriore unità del bene x. Il costo marginale delle risorse aggiuntive (capitale e lavoro) necessarie per produrre questa unità extra sarebbe pari a MCx (supponiamo che sia pari a $6). Dal momento che la fornitura di risorse nella nostra economia sia fissa, dovremo togliere l equivalente di $6 di risorse dalla produzione del bene y. Se il costo marginale del bene y è di $3, dovremo ridurre la nostra produzione del bene y di due unità per liberare un equivalente di $6 di risorse necessarie alla produzione di un unità in più del bene x. Così, se il rapporto dei costi marginali è MCx/MCy = $6/$3 = 2, il saggio marginale di trasformazione di x per y sarà a sua volta 2. Ciò conferma che il saggio marginale di trasformazione è pari al rapporto dei costi marginali. Nella semplice economia della quale abbiamo descritto l equilibrio in Figura 16.9, ogni produttore aveva una funzione di produzione con rendimenti di scala costanti, e quindi il costo marginale era indipendente dall output. In questo caso, la frontiera delle possibilità produttive è una linea retta, come mostrato in Figura 16.19, dove MRTx, y = 0.80/0.70 = 1.14, che è il rapporto dei costi marginali che si origina in un equilibrio generale.

13 FIGURA Frontiera delle possibilità produttive La frontiera delle possibilità produttive (la curva arancione) mostra tutte le possibili combinazioni dei beni x e y che possono essere prodotti usando tutti i fattori di produzione disponibili. Qualunque punto all interno della frontiera (per esempio H) non è efficiente, perché ci deve essere almeno un punto nella frontiera che rappresenta quantità maggiori di entrambi i beni (per esempio il punto I). In qualunque punto sulla frontiera, il valore assoluto dell inclinazione è il saggio marginale di trasformazione di x per y (MRTx,y). Per esempio, a I, l inclinazione della frontiera è 2, quindi MRTx, y = 2, il che ci dice che produrre un unità aggiuntiva del bene x significherebbe produrre due unità in meno del bene y. Quantity of good x = Quantità del bene x Quantity of good y = Quantità del bene y Slope = Inclinazione L equilibrio generale concorrenziale soddisfa l efficienza di sostituzione? Possiamo ora usare il concetto di saggio marginale di sostituzione per determinare se abbiamo efficienza di sostituzione in una situazione di equilibrio generale concorrenziale. Supponiamo che MRTx, y = 1 ma che per ciascuna famiglia nell economia sia MRSx, y = 2. In questo caso, allora, ciascuna unità aggiunta di energia prodotta (bene x) richiederebbe che venisse prodotta un unità in meno di cibo (bene y). Tuttavia, dal momento che MRSx, y = 2, ciascuna famiglia sarebbe disponibile a cedere 2 unità di cibo per ottenere 1 ulteriore unità di energia. In questo caso, l utilità delle famiglie crescerebbe se venissero dedicate maggiori risorse alla produzione di energia e meno risorse a quella di cibo. Possiamo usare un ragionamento analogo per dimostrare che se MRTx, y > MRSx, y, l utilità delle famiglie aumenterebbe se venissero dedicate meno risorse alla produzione di energia e più risorse alla produzione di cibo. Ciò che impariamo da questa analisi è che affinché l equilibrio concorrenziale soddisfi l efficienza di sostituzione, deve verificarsi che MRTx, y = MRSW x, y = MRSB x, y. Questa condizione è soddisfatta in condizioni di equilibrio concorrenziale? La risposta è sì. Vediamo perché:

14 Sappiamo che la massimizzazione dell utilità delle famiglie implica che MRSW x, y = MRSB x, y = Px/Py. Sappiamo anche che la massimizzazione del profitto da parte delle aziende concorrenziali implica che il prezzo sia pari al costo marginale tanto nel settore energetico che in quello alimentare, cioè Px = MCx e Py = MCy, il che significa quindi che Px/Py = MCx/MCy. E, come abbiamo appena visto, MRTx, y = MCx/MCy. Mettendo insieme questi tre punti si ha che MRTx, y = MRSW x, y = MRSB x, y. In altre parole, l efficienza di sostituzione viene soddisfatta in condizioni di equilibrio generale concorrenziale. FIGURA Frontiera delle possibilità produttive per la nostra economia semplice Nella semplice economia di cui abbiamo descritto l equilibrio in Figura 16.9, le funzioni di produzione avevano rendimenti di scala costanti, quindi la frontiera delle possibilità produttive è una linea retta. Il valore assoluto della sua inclinazione è pari al saggio marginale di trasformazione MRTx,y, che è uguale al rapporto dei costi marginali (MCx /MCy) che nascono in un equilibrio generale. Quantity of good x = Quantità del bene x Quantity of good y = Quantità del bene y Slope = Inclinazione So = quindi

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015 Domande a risposta multipla 1) Il primo teorema dell economia del benessere sostiene che: a) L equilibrio competitivo dipende dal potere contrattuale

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 14 Equilibrio economico generale (efficienza nello scambio) e fallimenti del mercato Facoltà di Scienze della Comunicazione

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Equilibrio generale ed efficienza dei mercati (Frank, Capitolo 15)

Equilibrio generale ed efficienza dei mercati (Frank, Capitolo 15) Equilibrio generale ed efficienza dei mercati (Frank, Capitolo 15) EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE Esistono molteplici relazioni tra mercati Per comprendere il funzionamento dell economia è quindi indispensabile

Dettagli

Le preferenze e la scelta

Le preferenze e la scelta Capitolo 3: Teoria del consumo Le preferenze e la scelta 1 Argomenti trattati in questo capitolo Usiamo le preferenze dei consumatori per costruire la funzione di domanda individuale e di mercato Studiamo

Dettagli

Equilibrio economico generale e benessere

Equilibrio economico generale e benessere Scambio Equilibrio economico generale e benessere Equilibrio economico generale e benessere (KR 12 + NS 8) Dipartimento di Economia Politica Università di Milano Bicocca Outline Scambio 1 Scambio 2 3 4

Dettagli

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali

Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali 22.1: Introduzione In questo capitolo analizziamo lo scambio nel mercato dei capitali, dove si incontrano la domanda di prestito e l offerta di credito.

Dettagli

Costo marginale e costo medio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Costo marginale e costo medio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Costo marginale e costo medio 1 Costo marginale (C ) Incremento di costo risultante dalla produzione di una unità di output in più. Poiché il costo fisso non cambia al variare del livello di produzione

Dettagli

Determinare il livello produttivo che consente di rendere minimo il costo medio, nonché il suo valore corrispondente.

Determinare il livello produttivo che consente di rendere minimo il costo medio, nonché il suo valore corrispondente. ESERCIZI SVOLTI SU COMPORTAMENTO DELL IMPRESA di G.Garofalo 1. Nota la funzione di costo totale CT = 1 + 3 + 70 Determinare le funzioni di costo: - fisso e medio fisso - variabile e medio variabile - medio

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

Capitolo 26: Il mercato del lavoro

Capitolo 26: Il mercato del lavoro Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

MONOPOLIO, MONOPOLISTA

MONOPOLIO, MONOPOLISTA Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA

Dettagli

La Minimizzazione dei costi

La Minimizzazione dei costi La Minimizzazione dei costi Il nostro obiettivo è lo studio del comportamento di un impresa che massimizza il profitto sia in mercati concorrenziali che non concorrenziali. Ora vedremo la fase della minimizzazione

Dettagli

Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin

Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo

Dettagli

Gli input sono detti anche fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, materie prime.

Gli input sono detti anche fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, materie prime. LA TECNOLOGIA Studio del comportamento dell impresa, soggetto a vincoli quando si compiono scelte. La tecnologia rientra tra vincoli naturali e si traduce nel fatto che solo alcuni modi di trasformare

Dettagli

Fallimenti del mercato: Il monopolio

Fallimenti del mercato: Il monopolio Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

La scelta in condizioni di incertezza

La scelta in condizioni di incertezza La scelta in condizioni di incertezza 1 Stati di natura e utilità attesa. L approccio delle preferenza per gli stati Il problema posto dall incertezza riformulato (state-preference approach). L individuo

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Capitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 10 Costi COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene ricordare che la categoria

Dettagli

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE Nella Sezione 16.5 abbiamo visto come un regolatore che voglia fissare il prezzo del monopolista in modo da minimizzare la

Dettagli

Lezione 5. Argomenti. Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore

Lezione 5. Argomenti. Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore Lezione 5 Argomenti Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore 5.1 PREESSA Nonostante le preferenze portino a desiderare quantità crescenti di beni, nella realtà gli individui non sono

Dettagli

Lezione 10 Funzione di produzione ed

Lezione 10 Funzione di produzione ed Corso di Economica Politica prof. S. Papa Lezione 10 Funzione di produzione ed efficienza economica Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Costi e produzione 102 Da che dipendono i costi? Dipendono

Dettagli

Effetto reddito ed effetto sostituzione.

Effetto reddito ed effetto sostituzione. . Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene

Dettagli

Ipotesi sulle preferenze

Ipotesi sulle preferenze La teoria delle scelte del consumatore La teoria delle scelte del consumatore Descrive come i consumatori distribuiscono i propri redditi tra differenti beni e servizi per massimizzare il proprio benessere.

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Il comportamento del consumatore

Il comportamento del consumatore Il comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio La scelta del consumatore Preferenze rivelate Utilità marginale e scelta del consumatore 1 Teoria del comportamento

Dettagli

Capitolo 8. La massimizzazione del profitto e l offerta concorrenziale. F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1

Capitolo 8. La massimizzazione del profitto e l offerta concorrenziale. F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1 Capitolo 8 La massimizzazione del profitto e l offerta concorrenziale F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1 Argomenti trattati nel capitolo I mercati in concorrenza perfetta La massimizzazione del profitto

Dettagli

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.

Dettagli

Esercitazione del 5/10/09

Esercitazione del 5/10/09 Esercitazione del 5/10/09 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Corso di Microeconomia, Docente Luigi Marattin 1 Esercizi. 1.1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato sono date da:

Dettagli

Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin

Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin Corso di Politica Economica Europee Stefano Papa spapa@uniroma1.it Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Economica Università di Roma Sapienza Da produttività

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Risposte agli esercizi del Capitolo 6

Risposte agli esercizi del Capitolo 6 Risposte agli esercizi del Capitolo 6 Se non siete in grado di rispondere correttamente a qualche esercizio, è opportuno che rileggiate le pagine che la precedono prima di proseguire. 6.1 Se Raffaele non

Dettagli

Esercitazione. Capp. 1-5

Esercitazione. Capp. 1-5 Esercitazione Capp. 1-5 Esercizio 1 Elencate e spiegate sinteticamente: 1. I principi che regolano le scelte individuali 2. I principi che regolano l interazione tra gli individui Risposta: 1. Quattro

Dettagli

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 3 e 4

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 3 e 4 Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 3 e 4 Domanda 1 Nel modello di domanda e offerta l equilibrio si verifica quando: A) Tutti i compratori

Dettagli

Corso di POLITICA ECONOMICA

Corso di POLITICA ECONOMICA Corso di POLITICA ECONOMICA Giuseppe Croce Università La Sapienza - sede di Latina a.a. 2013-14 Queste slides non sostituiscono in alcun modo i testi consigliati per la preparazione dell esame ma intendono

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMIA [F O] / Prova finale 14 Gennaio 2005. Nome.. Cognome. Matricola. Corso di laurea: CLEMI CLEA CLSES

INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMIA [F O] / Prova finale 14 Gennaio 2005. Nome.. Cognome. Matricola. Corso di laurea: CLEMI CLEA CLSES INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMIA [F O] / Prova finale 14 Gennaio 2005 A Nome.. Cognome. Matricola. Corso di laurea: CLEMI CLEA CLSES Istruzioni: rispondete alle domande segnando con una crocetta la lettera

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare

Dettagli

La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3)

La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3) La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3) L'INSIEME OPPORTUNITÁ E IL VINCOLO DI BILANCIO Un paniere di beni rappresenta una combinazione di beni o servizi Il vincolo di bilancio o retta

Dettagli

Capitolo 7. F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1

Capitolo 7. F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1 Capitolo 7 Continuiamo ad acquisire gli strumenti che ci permetteranno di studiare la scelta ottimale dell impresa. In questo capitolo vengono trattati i costi dell impresa. Usando la funzione di produzione

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE PROF. MATTIA LETTIERI

EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE PROF. MATTIA LETTIERI EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE PROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE ------------------------------------------------------------------------------ 3 2 L EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA SURPLUS del CONSUMATORE E utile poter disporre di una misura monetaria

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-3 Applicazioni dell offerta di lavoro - La produzione della famiglia 1 Applicazioni dell offerta di lavoro - la famiglia Nel modello neoclassico lavoro-tempo libero

Dettagli

ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Istituzioni di Economia.

ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Istituzioni di Economia. ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Istituzioni di Economia. La prova scritta consta di dodici domande, formulate come test a risposta multipla. Una sola delle cinque risposte fornite

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

Teorema di Heckscher-Ohlin Integrazione dei paragrafi del libro

Teorema di Heckscher-Ohlin Integrazione dei paragrafi del libro Teorema di Heckscher-hlin Integrazione dei paragrafi del libro G. i artlomeo Assunzioni Il modello 2 paesi (Stati Uniti e Italia) 2 beni (Computer e ) 2 fattori di produzione (K e L) Si assume Immobilità

Dettagli

13.4 Risposte alle domande di ripasso

13.4 Risposte alle domande di ripasso 86 Capitolo 13 13.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Il modello di Cournot è incentrato sull ipotesi che ciascuna impresa consideri costante il livello attuale di output delle concorrenti. Il modello

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

Istituzioni di Economia

Istituzioni di Economia Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità

Dettagli

Il comportamento del produttore

Il comportamento del produttore Unità 2 Il comportamento del produttore 1 Indice Ambito I fattori produttivi La funzione di produzione Il mercato concorrenziale 2 Ambito La teoria del produttore si occupa di studiare il comportamento

Dettagli

Un modello matematico di investimento ottimale

Un modello matematico di investimento ottimale Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Investimento per un singolo agente

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti

Dettagli

Crescita e commercio internazionale: analisi di statica comparata

Crescita e commercio internazionale: analisi di statica comparata Crescita e commercio internazionale: analisi di statica comparata October 29, 2009 1 Effettidellacrescitasulcommerciodiunpiccolo paese Consideriamo un paese piccolo, nel senso che per esso i prezzi internazionali

Dettagli

CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO

CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO 1-1. Quante ore allocherà un individuo alle attività di tempo libero se le sue curve di indifferenza tra consumo e beni sono concave verso l origine? Il lavoratore o lavorerà

Dettagli

Anno 4 Grafico di funzione

Anno 4 Grafico di funzione Anno 4 Grafico di funzione Introduzione In questa lezione impareremo a disegnare il grafico di una funzione reale. Per fare ciò è necessario studiare alcune caratteristiche salienti della funzione che

Dettagli

Teoria dei Giochi. Anna Torre

Teoria dei Giochi. Anna Torre Teoria dei Giochi Anna Torre Almo Collegio Borromeo 14 marzo 2013 email: anna.torre@unipv.it sito web del corso:www-dimat.unipv.it/atorre/borromeo2013.html IL PARI O DISPARI I II S T S (-1, 1) (1, -1)

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Equilibrio Economico Generale ed Economia del Benessere

Equilibrio Economico Generale ed Economia del Benessere Equilibrio Economico Generale ed Economia del enessere lessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1 EQUILIRIO ECONOMICO GENERLE E ECONOMI

Dettagli

Scelte intertemporali e decisioni di risparmio

Scelte intertemporali e decisioni di risparmio CAPITOLO 4 Scelte intertemporali e decisioni di risparmio Esercizio 4.1. Tizio deve decidere la spesa per consumo corrente, c 0, e quella per consumo futuro,. Le sue preferenze sono rappresentate dalla

Dettagli

I COSTI NEL BREVE PERIODO

I COSTI NEL BREVE PERIODO Capitolo 10 Costi COSTI Occorre collegare la produzione dell impresa ai costi sostenuti per realizzarla, sia nel breve, sia nel lungo periodo Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori

Dettagli

Indice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Capitolo 5. La teoria della domanda. Soluzioni delle Domande di ripasso

Capitolo 5. La teoria della domanda. Soluzioni delle Domande di ripasso Capitolo 5 La teoria della domanda Soluzioni delle Domande di ripasso 1. La curva prezzo-consumo mostra l insieme dei panieri ottimi di due beni, diciamo X e Y, corrispondenti a diversi livelli del prezzo

Dettagli

Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore.

Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Se nel mercato

Dettagli

Master della filiera cereagricola. Impresa e mercati. Facoltà di Agraria Università di Teramo. Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa

Master della filiera cereagricola. Impresa e mercati. Facoltà di Agraria Università di Teramo. Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa Master della filiera cereagricola Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa Facoltà di Agraria Università di Teramo Impresa e mercati Parte prima L impresa L impresa e il suo problema economico L economia studia

Dettagli

Capitolo 6. La produzione. A.A. 2013-2014 Microeconomia - Cap. 6 1. Questo file (con nome cap_06.pdf)

Capitolo 6. La produzione. A.A. 2013-2014 Microeconomia - Cap. 6 1. Questo file (con nome cap_06.pdf) Capitolo 6 La produzione A.A. 2013-2014 Microeconomia - Cap. 6 1 Questo file (con nome cap_06.pdf) può essere scaricato da siti e file elearning.moodle2.unito.it/esomas/course/ view.php?id=215 abbreviato

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa Prof. Gianmaria Martini Offerta dell impresa La decisione di un impresa a riguardo della quantità

Dettagli

Aspettative, consumo e investimento

Aspettative, consumo e investimento Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Capitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale

Dettagli

Le componenti della domanda aggregata

Le componenti della domanda aggregata Le componenti della domanda aggregata Lezione 3 Lezione 3 Economia Politica - Macroeconomia 1 Le componenti della domanda aggregata Ricordiamole: Consumo (C) Investimento (I) Spesa Pubblica (G) Ricordiamo

Dettagli

Capitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke

Capitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Capitolo 7 Efficienza e scambio Pareto-efficienza L efficienza in senso economico ha una definizione ristretta che prende il nome da un economista italiano (Vilfredo Pareto) una allocazione è efficiente

Dettagli

Programma delle Lezioni

Programma delle Lezioni UniversitàdegliStudidi Bologna Facoltà di Scienze Politiche Corsodi Laureain ScienzePolitiche, Socialie Internazionali Microeconomia (A-E) Matteo Alvisi Parte 7 EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E COMMERCIO

Dettagli

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono

Dettagli

Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 2 OBIETTIVO: Il modello IS-LM Fornire uno schema concettuale per analizzare la determinazione congiunta della produzione e del tasso

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2012/13. ESERCIZIO n. 1

Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2012/13. ESERCIZIO n. 1 Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2012/13 ESERCIZIO n. 1 [Krugman, Obstfeld e Melitz, Capitolo 3: Problemi n. 1, 2, 3, 4, 5 e 9 (pp. 66 67)] SOLUZIONE 1. Il paese H ha a disposizione

Dettagli

Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza

Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore

Dettagli

Capitolo 20: Scelta Intertemporale

Capitolo 20: Scelta Intertemporale Capitolo 20: Scelta Intertemporale 20.1: Introduzione Gli elementi di teoria economica trattati finora possono essere applicati a vari contesti. Tra questi, due rivestono particolare importanza: la scelta

Dettagli

Scelte in condizioni di rischio e incertezza

Scelte in condizioni di rischio e incertezza CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Applicazioni dell'analisi in più variabili a problemi di economia

Applicazioni dell'analisi in più variabili a problemi di economia Applicazioni dell'analisi in più variabili a problemi di economia La diversità tra gli agenti economici è alla base della nascita dell attività economica e, in generale, lo scambio di beni e servizi ha

Dettagli

SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI

SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante

Dettagli

11.1.6 I produttori eterogenei

11.1.6 I produttori eterogenei L equilibrio nei mercati concorrenziali 1 11.1.6 I produttori eterogenei Nel modello base della concorrenza perfetta, tutte le imprese utilizzano la stessa tecnologia e quindi hanno gli stessi costi di

Dettagli

Elementi di economia Domanda e Offerta

Elementi di economia Domanda e Offerta Elementi di economia Domanda e Offerta Dott.ssa Michela Martinoia michela.martinoia@unimib.it Corso di laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale A.A. 2014/15 1 Il Mercato Il Mercato èl insieme di

Dettagli

Scelte in condizione di incertezza

Scelte in condizione di incertezza Scelte in condizione di incertezza Tutti i problemi di decisione che abbiamo considerato finora erano caratterizzati dal fatto che ogni possibile scelta dei decisori portava a un esito certo. In questo

Dettagli

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica

Dettagli

Capitolo 10 Z Elasticità della domanda

Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto

Dettagli

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del

Dettagli