Diagnosi di leucemia eritroide acuta (AML-M6) in un cane

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Diagnosi di leucemia eritroide acuta (AML-M6) in un cane Gli autori presentano un caso di leucemia eritroide acuta con componente mieloblastica (AML-M6) in un cane. Questo è il primo caso riportato da quando è stata introdotta la classificazione FAB (French-American-British). La diagnosi è stata formulata tramite esame citologico e ultrastrutturale con microscopia elettronica del midollo osseo. La citofluorimetria, normalmente usata per l immunofenotipizzazione delle leucemie acute di cane, è risultata inadatta per la valutazione di questo campione, perché i precursori eritroidi venivano lisati insieme agli eritrociti maturi, durante la preparazione del campione stesso. Valeria Martini, Med Vet, PhD 1 *, Damiano Stefanello, Med Vet, PhD 1, Luca Aresu, Med Vet, PhD 2, Gabriele Ghisleni, Med Vet, dipl ECVCP 1, Daniela Proverbio, Med Vet, PhD 3, Marilisa Novacco, Med Vet, PhD 1, Stefano Comazzi, Med Vet, PhD, dipl ECVCP 1 Introduzione Le leucemie acute mieloidi (AML) sono classificate secondo il sistema FAB e successive revisioni 1,2. In passato, l identificazione della linea cellulare d origine si basava unicamente su esame citologico e citochimico; oggi invece si ricorre alla citofluorimetria 3,4. Gli unici quattro casi riferibili a leucemia eritroide acuta con componente mieloblastica (AML-M6) nel cane 5,6 sono stati riportati prima dell impiego routinario della citofluorimetria nella diagnostica di laboratorio veterinaria: pertanto, la sua utilità nella diagnosi di AML-M6 non è ancora stata definita. Si descrive qui un nuovo caso di AML-M6 del cane, in cui la popolazione neoplastica è stata analizzata tramite citofluorimetria. Caso clinico Un cane meticcio, di 27 kg di peso corporeo, maschio, di 10 anni veniva riferito alla nostra attenzione dal veterinario curante per grave pancitopenia persistente da oltre un mese, non responsiva a trattamento con prednisone [Deltacortene cpr 25 mg, Bruno-Farmaceutici spa, Roma] 1 mg/kg/sid, amoxicillina con acido clavulanico [Synulox cpr 250 mg, Zoetis, Roma] 1 Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica, Università di Milano 2 Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, Università di Padova 3 Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, Università di Milano * Corresponding author (valeria.martini@unimi.it) 20 mg/kg/bid, e doxiciclina [Ronaxan cpr 250 mg, Merial Italia spa, Milano] 5 mg/kg/sid. L esame ematochimico comprendente glicemia, proteine totali, albumine, parametri di funzionalità renale ed enzimi epatici, l esame radiografico diretto del torace nelle tre proiezioni e l esame ecografico dell addome erano risultati nella norma. La PCR su sangue intero per la ricerca di Ehrlichia canis e Babesia spp era risultata negativa. Si sospettava quindi un insufficienza midollare, dovuta ad aplasia da mielofibrosi/mielonecrosi, leucemia, sindrome mielodisplastica, pancitopenia immunomediata o infezioni sistemiche (batteriche, micotiche). Alla visita clinica, l unico segno clinico rilevabile era il pallore delle mucose esplorabili, associato a depressione del sensorio e disoressia. L esame emocromocitometrico (CBC) confermava la grave pancitopenia con anemia normocitica normocromica non rigenerativa Viene analizzato tramite citologia e citofluorimetria un aspirato midollare di un cane con pancitopenia persistente. Ricevuto: 31/12/2014 - Accettato: 16/02/2015 59

Tabella 1. Esame emocromocitometrico e formula leucocitaria di un cane con pancitopenia persistente. Parametro Valore Unità di misura RBC HGB HCT MCV MCH MCHC RDW Reticolociti (%) Reticolociti (Nr) PLT WBC Neutrofili (Nr) Linfociti (Nr) Monociti (Nr) Eosinofili (Nr) 1.79 4.3 13.6 76 24.0 31.6 20.2 2.7 48.0 73 2.43 0.70 1.14 0.10 0.49 x10 6 /μl g/dl % μm 3 Pg g/dl % Intervallo di riferimento (5.7-8.8) (12.9-18.4) (37.1-57.0) (60-77) (19.5-24.2) (31-36) (11.9-18.5) (<1.0) (<60.0) (200-500) (6.0-19.5) (3-11.5) (1-4.8) (0.1-1.5) (0.1-1.2) da piccoli linfociti e cellule mieloidi, e solo il 23% delle cellule totali aveva fenotipo eritroide (negativo per CD45, marker panleucocitario, e positivo per CD44, espresso da tutte le linee ematopoietiche). Una seconda aliquota dello stesso campione veniva trattata tramite separazione per gradiente di densità (Ficoll-Paque, GE Healthcare, Munich, Germania). Questa tecnica, oltre a separare gli eritrociti dalle cellule nucleate, separa le cellule mononucleate dai polimorfonucleati: solo le prime venivano analizzate in citofluorimetria. Di queste, l 81,6% aveva fenotipo eritroide. (Tabella 1). Alla lettura ottica dello striscio ematico non si riscontravano anomalie nella morfologia cellulare. Il cane riceveva una trasfusione di sangue intero fresco (450 ml) come terapia palliativa in attesa di ulteriori esami diagnostici. Dopo cinque giorni, il paziente si presentava più attivo e interessato al cibo; i valori di CBC rimanevano stabili, ma alla lettura dello striscio ematico compariva un ridotto numero di cellule atipiche di medie dimensioni, con elevato rapporto nucleo/ citoplasma, citoplasma scarso debolmente basofilo e nucleo paracentrale tondo composto da cromatina dispersa ed occasionali nucleoli. Veniva quindi eseguito un esame citologico dell aspirato midollare. Il midollo appariva ipercellulare, con rapporto mieloide:eritroide di 0,42; circa il 60% delle cellule nucleate (ANC) era costituito da cellule di grandi dimensioni, con citoplasma blu e alone chiaro perinucleare, nucleo generalmente rotondo con fine cromatina e nucleoli singoli o multipli, riferibili a rubriblasti/prorubriciti (Figura 1). Tra le cellule non eritroidi (NEC), oltre il 40% aveva medie-grandi dimensioni, con citoplasma debolmente basofilo talora contenente granuli azzurofili, nucleo rotondo con cromatina finemente reticolare e nucleoli multipli (mieloblasti). La popolazione prevalente risultava negativa ai marker testati tramite immunocitochimica (CD45, CD18, CD11b, MPO e fattore VII). Si sospettava quindi una leucemia acuta, probabilmente AML-M6. Al fine di confermare l origine eritroide della popolazione prevalente escludendo un origine da altre linee cellulari (linfoidi o mieloidi), veniva eseguita un analisi citofluorimetrica dell aspirato midollare. Come descritto in letteratura 7, si procedeva alla lisi degli eritrociti tramite soluzione di cloruro di ammonio. Il campione risultava composto Figura 1. Aspirato midollare di un cane con pancitopenia persistente (May-Grunwald Giemsa, 100X). Circa il 60% delle cellule nucleate era costituito da cellule di grandi dimensioni, con citoplasma blu e alone chiaro perinucleare, nucleo generalmente rotondo con fine cromatina e nucleoli singoli o multipli, riferibili a rubriblasti/prorubriciti (frecce rosse). Tra le cellule non eritroidi, oltre il 40% erano mieloblasti (cellule di medie-grandi dimensioni, con citoplasma debolmente basofilo talora contenente granuli azzurofili, nucleo eccentrico rotondo con cromatina finemente reticolare e nucleoli multipli) (frecce nere). Per confrontare i risultati, veniva ristretta l analisi alle sole cellule mononucleate anche nel campione sottoposto a lisi: solo il 54,5% aveva fenotipo eritroide (Figura 2). Infine, si eseguiva un esame ultrastrutturale al microscopio elettronico dell aspirato midollare. Venivano analizzate 32 cellule, che avevano forma rotondeggian- La conoscenza di vantaggi e limiti delle singole tecniche diagnostiche è essenziale per scegliere il test diagnostico più utile per ogni singolo caso. 60

A B Figura 3. Rubriblasti identificati in un aspirato midollare di un cane con pancitopenia persistente. A: le cellule erano tondeovali, con nucleo tondo con cromatina finemente dispersa e nucleolo evidente singolo o mulitplo, nel citoplasma era presente materiale elettron-denso e numerosi mitocondri (frecce) (6000X). B: i mitocondri localizzati nel citoplasma contenevano quantità variabili di micelle di ferro tra lamelle e creste (freccia) (8700X). Figura 2. Analisi citofluorimetrica di aspirato midollare di un cane con pancitopenia persistente. Una aliquota del campione era stata sottoposta a lisi degli eritrociti (A, C, E), e una seconda aliquota era stata ottenuta tramite separazione per gradiente (B, D, F). In entrambi i campioni, le analisi sono state effettuate ponendo un gate per escludere il detrito (R2), e un gate per includere solo le cellule mononucleate (R1). Le successive analisi sono state effettuate solo sulla popolazione inclusa in R1. La percentuale di cellule CD45+ sulle cellule mononucleate era di 45,4% per la prima aliquota (C) e di 18,4% nella seconda (D). Le cellule CD44+CD45- sono state poi selezionate tramite density plot in entrambe le aliquote (E, F), allo scopo di identificarne la posizione nello scattergram morfologico (A, B, punti rossi). te-ovalare e dimensioni di 12-15 μm di diametro, nuclei con cromatina dispersa e uno o due nucleoli evidenti, e citoplasma contenente un elevato numero di poliribosomi e mitocondri, e un reticolo endoplasmatico con numerose cisterne. I mitocondri mostravano diffusamente depositi di ferro, confermando l origine eritroide 8. Era quindi confermata la diagnosi di AML-M6 (Figura 3). Alla luce della prognosi infausta, i proprietari rifiutavano la stadiazione clinica e la chemioterapia e il paziente riceveva come unico trattamento palliativo prednisone [Deltacortene cpr 25 mg, Bruno-Farmaceutici spa, Roma] a 2 mg/kg/sid. I proprietari, visto il progressivo peggioramento delle condizioni cliniche, accettavano la scelta eutanasica 10 giorni dopo la diagnosi. Discussione Le AML non sono rare nel cane; tuttavia, da quando è stata introdotta la classificazione ufficiale nel 1991 1, sono stati segnalati solo due casi di probabile origine eritroide, entrambi riferibili a leucemia eritroide pura (AML-M6Er) 9,10, mentre i casi di AML-M6 riportati risalgono a prima di tale data e dell avvento della citofluorimetria 5,6. I pazienti umani con AML-M6 generalmente presentano tricitopenia, mentre solo nella metà dei casi si evidenziano cellule neoplastiche circolanti 11,12,13. Il CBC alla diagnosi rivelava anemia e cellule atipiche circolanti in tutti i cani con AML-M6 riportati in letteratura, associate a leucocitosi in due casi e a trombocitopenia in un caso 5,6. Nel caso qui riportato, invece, il CBC aveva rivelato da subito tricitopenia, mentre le cellule atipiche sono comparse nello striscio ematico solo dopo alcuni giorni. Pertanto, l anemia sembra essere l unico fattore comune ai cani affetti da questa patologia, mentre l infiltrazione ematica da parte delle cellule neoplastiche è frequente, ma non costante. Sarebbe quindi opportuno valutare il midollo osseo in tutti i cani con citopenie persistenti ad eziologia ignota, in quanto queste potrebbero essere segno di importanti disordini del tessuto ematopoietico come le leucemie acute. Il trattamento con soli corticosteroidi non migliora la prognosi per i cani affetti da AML-M6. In medicina veterinaria, la diagnosi di leucemia acuta è generalmente formulata in seguito al riscontro di cellule immature in circolo o tramite un esame citologico del midollo osseo. Tuttavia, la sola morfologia non è più considerata sufficiente per identificare la linea cellulare d origine delle cellule neoplastiche: la citofluorimetria è il test più comunemente utilizzato a questo scopo 3,4. 61

Nel presente caso, un sospetto di diagnosi di AML-M6 era emerso in seguito all esame citologico del midollo osseo, che è stato pertanto analizzato tramite citofluorimetria. Tuttavia, nessuno dei due differenti metodi utilizzati ha dato risultati compatibili con l aspetto morfologico del campione. Come previsto, nell aliquota ottenuta per separazione secondo gradiente di densità, non erano presenti cellule polimorfonucleate (granulociti maturi). L analisi dell aliquota sottoposta a lisi ha invece rivelato una percentuale di cellule eritroidi nettamente inferiore rispetto a quanto stimato in citologia. Questo fenomeno è probabilmente dovuto alla rottura di parte dei precursori eritroidi insieme agli eritrociti maturi, come dimostrato anche in medicina umana 14 : infatti, restringendo l analisi alle sole cellule mononucleate, si riscontrava una netta differenza nella percentuale di cellule eritroidi tra le due aliquote. Entrambi questi metodi di processazione del campione si sono quindi rivelati inadatti per la conferma della diagnosi di AML-M6. Per provare definitivamente l origine eritroide della popolazione cellulare di interesse è quindi stato necessario ricorrere alla microscopia elettronica. Questa tecnica, ancora poco disponibile in medicina veterinaria a causa soprattutto degli alti costi e della necessità di personale qualificato, può risultare fondamentale per ottenere una diagnosi definitiva in casi selezionati, permettendo l analisi ultrastrutturale del campione di interesse. Un attenta valutazione del caso clinico, delle diagnosi differenziali e di vantaggi e limiti delle singole tecniche sono quindi essenziali per scegliere il test diagnostico più utile per ogni caso. La prognosi per i pazienti umani affetti da AML-M6 è tuttora insoddisfacente, non esistendo terapie specifiche per questo sottotipo di leucemia acuta 15. In medicina veterinaria, la prognosi per gli animali con leucemia acuta è infausta, indipendentemente dal fenotipo. In particolare, tutti i cani con AML-M6 riportati in letteratura sono deceduti entro pochi giorni, ma nessuno di essi aveva ricevuto trattamenti 5,6. L uso di corticosteroidi nel caso qui descritto non ha migliorato la prognosi del paziente. Il protocollo terapeutico più adeguato per il trattamento dei cani con leucemia acuta deve ancora essere identificato. PUNTI CHIAVE È opportuno valutare il midollo osseo in tutti i cani con citopenie persistenti ad eziologia ignota. La citofluorimetria non sempre è la tecnica più adeguata per definire la linea di origine delle leucemie acute del cane. Protocolli terapeutici efficaci per le leucemie acute del cane non sono ancora stati identificati, e la prognosi rimane infausta. Acute erythroid leukemia (AML-M6) in a dog Summary A case of acute erythroid leukemia (AML-M6) in a dog was reported. This is the first case reported since the FAB classification was adopted. Cytology and electron microscopy of a bone marrow aspirate were used for the diagnosis. Flow cytometry, which is commonly used for the immunophenotyping of canine acute leukemias, was not suitable to analyze this sample, because early erythroid precursors were destroyed by the RBC lysis procedure. 62

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