Protocollo d Intesa tra Società della Salute di Firenze e Associazione Progetto Villa Lorenzi Onlus

Documenti analoghi
Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti

ACCORDO INTERISTITUZIONALE E TERRITORIALE DI RETE PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - PROGETTO START - TRA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO

SCHEDA di presentazione progetto

SCHEDA PROGETTO ESECUTIVO n 2

Dipendenze: una sfida continua

Progetto Orientamento in itinere e in uscita

PRESENTAZIONE DEL SISTEMA DI GOVERNANCE ZONALE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

5Azioni in 5 Poli in Zona 9 a Milano Un progetto di #GenitorialitàSociale per un #WelfarediComunità innovativo

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA

COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/ C.F P.I

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

F O R M A T O E U R O P E O

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.

TEMI e OBIETTIVI per LA SCUOLA che promuove salute

Una Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE

F O R M A T O E U R O P E O

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI

Counseling Familiare : ascolto, consulenza e sostegno alla coppia e alla famiglia con figli

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, Alba Adriatica (TE) a.s Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE

LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7

I.C. EQUAL II FASE. Servizi Orientamento Lavoro Autonomo Riabilitazione e Svantaggio

COMUNE DI SORESINA P R O V I N C I A D I C R E M O N A REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO DISABILI IL CALABRONE

SCHEDA DI MONITORAGGIO

Bartolini Claudio. Da Aprile 2010 a tutt oggi Società della Salute della Valdinievole Direttore

PROTOCOLLO D INTESA TRA FORMA.TEMP E LA PROVINCIA DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA

Welfare Locale. Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona Bologna, 20 marzo 2013

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI.

Loro Sedi. Oggetto: Rinnovo Protocollo d intesa MIUR LAV ( Lega Antivivisezione )

SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO

INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità

I CENTRI PER LA FAMIGLIA. Comune di Genova

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud

PROGRAMMA DELLE OFFERTE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE A.S. 2008/2009

Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare

BANDO DI CONCORSO GENITORIALITÀ E FRAGILITÀ FAMILIARI PROMUOVERE LA GENITORIALITÀ E SOSTENERE LE FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI FRAGILITÀ

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA TRA

La strategia generale

Il Pellicano Televita Piano di Sorrento Comune di Napoli

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

FONDO EUROPEO PER L INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI Azione 2 Orientamento al lavoro e sostegno all occupabilità

REGIONE EMILIA-ROMAGNA. VII Legislatura

Sommario proposte a.s Istituti per l Infanzia e Primarie

TRA. Il Nuovo Circondario Imolese (BO), rappresentato dal Presidente, Daniele Manca;

Codice GSA1058AI-DI Sede: Éupolis Lombardia - Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione via Copernico, Milano

Promuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali

POLI TECNICO PROFESSIONALI

PIANO DI ZONA Annualità 2012

Formazione e sensibilizzazione

Graziella Manzato Sindaco di Sommacampagna

1. Termini di riferimento per la presentazione di proposte progettuali nell Ambito tematico: Promozione della cittadinanza globale e diritti umani

Università degli Studi di Perugia. Facoltà di Scienze della Formazione. Corso di perfezionamento

F O R M A T O INFORMAZIONI. Nome Indirizzo studio ELEONORA DONATI VIALE MACALLÈ BIELLA. Telefono eleonoradonati87@alice.

COMUNE DI GIOIA TAURO

PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI

Integrazione scolastica di bambini disabili e fragili: individuati nuovi percorsi a sostegno delle famiglie [1]

V.I.T.A. COMUNE DI SAN VERO MILIS ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Valorizzare Il Tesoro degli Anziani

Politiche familiari 2014: Stato attuale e orientamento. 4 agosto 2014 Assessora Waltraud Deeg

Articolo 1 - FINALITA E OGGETTO. Articolo 2 ENTITA DEL FINANZIAMENTO. Articolo 3 - BENEFICIARI DEL FINANZIAMENTO

Allegato al Protocollo di Accoglienza per gli alunni adottati. 1) IISCRIZIONE

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA E UNIVERSITA DI PISA

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014

viste le indicazioni operative di cui alla D.G.R. n del 7 aprile 2014;

Politiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia

F O R M A T O E U R O P E O INFORMAZIONI PERSONALI. Nome CARDENIA DANIELA

DELIBERAZIONE N. DEL FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITA

TRA FICTION E REALTÀ: IL BULLISMO NELLA SCUOLA MEDIA

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

PUBBLICATO IL BANDO PER LA RICERCA DI VOLONTARI PER IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE VI SETTORE Biblioteca, sport, politiche giovanili

L anno duemilaquattordici il giorno del mese di alle ore

Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Settore Famiglia /GG 0/C CITTÀ DI TORINO

PROGETTO RAINBOW 2 ANALISI SOCIALE CON EVIDENZIAZIONE DEI BISOGNI E DELLE CRITICITÀ INNOVATIVITÀ

Dott. VITTORIO SACCHI Psicologo - Psicoterapeuta Nato a Pavia il CURRICULUM VITAE. Percorso di Studi

CONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

COGNOME E NOME QUALIFICA ORE

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

Quali competenze per lo psicologo scolastico?

I N D I C E S I S T E M A T I C O

ASAI descrizione e obiettivi

CAPITOLO V.2. PROGETTI, CENTRI COLLABORATIVI E NETWORK NAZIONALI DEL DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA

Transcript:

Protocollo d Intesa tra Società della Salute di Firenze e Associazione Progetto Villa Lorenzi Onlus L anno 2010, il giorno.. del mese di., presso l Assessorato alle Politiche Socio-Sanitarie del Comune di Firenze, sono presenti: - Stefania Saccardi Presidente SdS Firenze e Assessore alle Politiche Sociosanitarie - Zaira Conti Presidente dell Associazione Progetto Villa Lorenzi Premesso che - La Legge Regionale n. 41/2005 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale sostiene: all art. 15 - Le famiglie - la necessità di valorizzare il ruolo essenziale delle famiglie nella formazione e cura della persona durante tutto l arco della vita, nella promozione del benessere e nel perseguimento della coesione sociale, di sostenerle nei momenti di difficoltà e disagio connessi all assunzione di specifici compiti di cura nei confronti di minori (omissis) oltre a valorizzarle nel ruolo attivo di elaborazione di proposte e di progetti per l offerta dei servizi, coinvolgendole direttamente nell ambito dell organizzazione dei servizi e degli interventi, al fine di migliorarne la qualità e l efficienza; all art.52 Politiche per le famiglie Titolo V Politiche sociali integrate, Capo I - Politiche sociali integrate- la necessità di effettuare interventi a favore delle famiglie consistenti in servizi volti a favorire l assolvimento delle responsabilità familiari, a sostenere la genitorialità (..omissis..), ad individuare precocemente ed affrontare le situazioni di disagio sociale ed economico dei nuclei familiari, a creare reti di solidarietà locali; all art. 53 Politiche per i minori la necessità di effettuare interventi e servizi per i minori, quali l accompagnamento ed il sostegno per promuovere l esercizio dei diritti di cittadinanza sociale e prevenire forme di esclusione e di devianza, privilegiando la crescita del minore nel proprio ambiente familiare dall entrata in vigore della presente legge; 1

all art.61 Politiche per la tutela della salute mentale la necessità di attuare interventi e servizi volti a individuare precocemente il disagio psichico in un ottica di prevenzione e promozione della salute e benessere della popolazione; all art.62 Politiche per la prevenzione ed il trattamento delle dipendenze la promozione di stili di vita sani per l intera popolazione ed in particolare per le fasce a maggior rischio di emarginazione sociale, realizzazione di servizi; all art. 17 - Il Terzo Settore - in ottemperanza al principio della sussidiarietà, la necessità di riconoscere la rilevanza sociale dell attività svolta dai soggetti del terzo settore e nello specifico gli enti ausiliari di cui alla legge regionale 11 agosto 1993, n. 54 (Istituzione dell albo regionale degli enti ausiliari che gestiscono sedi operative per la riabilitazione e il reinserimento dei soggetti tossicodipendenti). Tali soggetti, ciascuno secondo le proprie specificità, partecipano altresì alla progettazione, attuazione ed erogazione degli interventi e dei servizi del sistema integrato ai sensi di quanto previsto dalla normativa vigente. La Regione e gli enti locali sostengono le attività del volontariato anche attraverso la collaborazione con i centri di servizio costituiti ai sensi dell articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266 (Legge quadro sul volontariato); - Il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010, prevede, tra le azioni di piano, il sostegno alle responsabilità familiari ( punto 6.1) soprattutto per le giovani generazioni attraverso azioni integrate che consentano di supportare i nuclei nell assolvimento dei propri compiti, promuovere e valorizzare le relazioni, le risorse e il capitale sociale della comunità nell ottica di valorizzare e sostenere la famiglia come risorsa, diffondere pratiche informative e di comunicazione sociale mirate rivolte alle famiglie e alle persone. In particolare prevede interventi tesi a prevenire e rimuovere i fattori di rischio soprattutto in presenza di minori (punto 6.2.1), per garantire la loro educazione e crescita in un idoneo ambiente familiare; - Il Piano Integrato di Salute della Zona Firenze 2008-2010, nell area Dipendenze prevede - al punto 5.2.5, nella parte relativa alle Azioni programmate, il rafforzamento dell integrazione con enti ausiliari con particolare riguardo al percorso di assistenza territoriale ( omissis ), lo sviluppo di interventi di prevenzione primaria rivolta ad adolescenti e famiglie. Prevede tra l altro la implementazione di servizi di consulenza e di laboratori per giovani adolescenti e famiglie. Nell area Promozione della salute dei minori delle donne e della famiglia, al punto 5.2.6, prevede la parte relativa alla prevenzione e 2

sostegno del disagio familiare, elevando la prevenzione del disagio minorile a impegno prioritario della comunità locale, senza però sottovalutare la necessità di potenziare e qualificare gli interventi di tutela e di cura per le situazioni più svantaggiate nelle quali il disagio rischia di cronicizzarsi se non si interviene in maniera tempestiva e coordinata. Lo sviluppo di politiche di sostegno nel processo evolutivo e di aiuto al superamento di condizioni di disagio prevede anche la famiglia al centro di numerosi interventi; - L Associazione Progetto Villa Lorenzi, d ora in poi Villa Lorenzi, è impegnata nel campo della prevenzione del disagio giovanile, con particolare attenzione ai percorsi di uscita dalle tossicodipendenze e nel sostegno alle famiglie dei ragazzi e dei giovani in situazione di difficoltà relazionale ed educativa, come risulta dagli scopi esplicitati nel relativo Statuto; - l Associazione Villa Lorenzi ha infatti sviluppato nella sua ventennale attività, a fianco delle tradizionali azioni rivolte al mondo giovanile, percorsi e progetti incentrati nell accompagnamento e nel sostegno attivo offerto ai genitori affinché possano sviluppare o recuperare le proprie capacità educative consentendo di operare tenendo strettamente legati i bisogni educativi e assistenziali dei ragazzi e la richiesta di orientamento e sostegno delle famiglie, in un percorso che prevede il contatto e la collaborazione con i servizi pubblici del territorio; - la Regione Toscana con deliberazione di Giunta regionale n.706 del 3.8.2009 ha approvato un Protocollo d intesa con l Associazione Villa Lorenzi per lo sviluppo di una progettualità volta al rafforzamento sul territorio della rete di servizi di ascolto, orientamento e sostegno rivolti alle famiglie e per la valorizzazione della solidarietà fra famiglie; Considerato che: - la Società della Salute di Firenze, in attuazione degli obiettivi prefissati dalla Legge Regionale 41 e dal Piano Integrato di Salute per la propria zona, entrambi sopra richiamati, è tenuta ad attuare una politica di prevenzione volta a valorizzare e promuovere le responsabilità familiari e a sviluppare azioni progettuali mirate che consentano di intervenire sulla educazione e sul sostegno alla genitorialità; - L Associazione Villa Lorenzi, in quanto realtà associativa che ha sviluppato sul territorio fiorentino competenze specifiche sulle problematiche del disagio giovanile ed è convenzionata con il Comune di Firenze e con la Azienda Sanitaria di Firenze per gli 3

interventi di prevenzione del rischio minorile e per il recupero dalla tossicodipendenza, costituisce partner accreditato per intervenire a sostegno delle famiglie; Dato atto che Il Protocollo fra la Regione Toscana e Villa Lorenzi, sperimenta una progettazione e realizzazione di azioni di interesse comune sia per gli obiettivi in sé del progetto sia perché hanno come riferimento la popolazione fiorentina e più in particolare quelle che vivono momenti di difficoltà in relazione all adempimento del ruolo genitoriale, ovvero interessate dalla manifestazione di comportamenti a rischio psicosociale, o che temono che i figli, possano in qualche modo aver iniziato a frequentare i varii mondi delle dipendenze; Ritenuto utile ed opportuno per il Comune di Firenze partecipare a pieno titolo a detto progetto, ravvisando nella intesa Regione/Villa Lorenzi, comunanza di intenti e strumento adeguato per il raggiungimento dei propri fini nel campo della prevenzione del disagio familiare e minorile, con particolare attenzione alla fascia preadolescenziale e adolescenziale, riconoscendo inoltre nella collaborazione ed interazione con i servizi sociosanitari territoriali, un efficace azione per contenere e anticipare situazioni di forte disagio sociale che altrimenti, lasciate a sé, pervengono ai servizi e che possono maturare condizioni sociosanitarie patologiche altrimenti più gravi; Si conviene quanto segue La premessa costituisce parte integrante del presente protocollo. Art. 1 Oggetto e finalità La Società della Salute di Firenze nel quadro della normativa e della programmazione richiamata, ha come obiettivo istituzionale delle politiche sociosanitarie, la promozione e la realizzazione di azioni rivolte alle famiglie fiorentine che consentano di attivare specifici interventi di: - prevenzione, nell ambito dell educazione alla genitorialità per coppie in fase di costituzione o già costituite; - sostegno, nell ambito del disagio in fase emergente per coppie con figli a rischio di devianza, anche in relazione al consumo di sostanze, con particolare attenzione alla fascia della preadolescenza e della adolescenza. 4

La Società della Salute di Firenze intende pertanto attuare un percorso di collaborazione con l Ass. Villa Lorenzi sostenendone il lavoro in questo ambito e partecipando attivamente alla realizzazione delle azioni individuate all art. 3 dal Protocollo già sottoscritto con la Regione Toscana, con ciò intende promuover la necessaria integrazione per lo sviluppo di azioni comuni per il rafforzamento sul territorio fiorentino della rete dei servizi di ascolto, orientamento e sostegno rivolti alle famiglie e per la valorizzazione della solidarietà fra famiglie. Art. 2 Modalità di intervento La Società della Salute di Firenze in quanto interlocutore primario e soggetto di riferimento per la attuazione degli interventi che costituiscono oggetto del succitato protocollo tra Regione Toscana/Associazione Villa Lorenzi Onlus poichè inerenti il territorio fiorentino, intende intervenire nelle seguenti aree: - prevenzione: con azioni ed interventi di educazione e formazione alla genitorialità, da svilupparsi gradualmente in tutti i quartieri della città di Firenze, a partire dalle famiglie del Quartiere 5; - sostegno: con attività di informazione, sensibilizzazione, orientamento e aiuto nelle situazioni di disagio e forte criticità, con particolare attenzione alla fascia preadolescenziale e adolescenziale; Art. 3 Azioni I servizi di cui è prevista l attivazione da parte della Società della Salute e per essa dai competenti uffici del Comune di Firenze, dell Azienda Sanitaria e dell Associazione Villa Lorenzi Onlus sono: Incontri di orientamento genitoriale e familiare, consistenti in momenti rivolti a genitori con figli pre-adolescenti e/o adolescenti da svolgersi mediante; - Iniziative e produzione di materiale di informazione per le famiglie; - Costituzione dei gruppi di incontro e condivisione; - Incontri di confronto con i testimoni delle varie condizioni ed esperienze; - Cineforum delle famiglie; - Proposte formative e interattive di sensibilizzazione nelle diverse realtà associative; Consulenze familiari, consistenti in un servizio telefonico per un primo contatto e filtro delle domande per eventuali successivi colloqui, attivo attraverso: 5

l offerta ai genitori con situazioni di difficoltà educativa e relazionale di una linea telefonica dedicata dalle 9 alle 19 dal lunedì al venerdì. Il servizio viene svolto da educatori formati per questo apposito compito, che valutando la consistenza della richiesta approfondiscono, inquadrano e maturano una proposta, che si può sviluppare in: - Inserimento in gruppi di discussione condotti da una psicologa e da un educatore; - Partecipazione a momenti di formazione; - L eventuale invio a servizi specialistici. Attività di promozione delle relazioni tra scuola e famiglia da realizzarsi attraverso: - Incontri con i genitori sulla relazionalità e lo sviluppo dell alleanza scuola e famiglia; - Promozione di incontri di confronto fra genitori e docenti; - New media e i linguaggi di comunicazione e problematiche connesse ai ragazzi ed ai genitori. Art. 4 Rapporti con la rete dei servizi Le parti convengono sulla necessità di sviluppare gli ambiti di intervento e le azioni derivanti, in rapporto con i soggetti pubblici dei servizi territoriali sociali, sociosanitari ed educativi e con i soggetti privati che costituiscono rispettivamente la rete formale ed informale del territorio; Art. 5 Impegni reciproci Le parti assicurano, nel rispetto delle proprie competenze, la collaborazione per la piena attuazione delle finalità e delle azioni previste dal presente protocollo di intesa e, in particolare, si impegnano rispettivamente: Il Comune di Firenze: - a partecipare e sostenere le attività di promozione delle azioni previste dal progetto; - a svolgere attività di raccordo fra gli interventi previsti, la loro pratica attuazione sul territorio fiorentino e garantire il necessario raccordo con i servizi territoriali; - a svolgere attività di supporto tecnico attraverso la partecipazione alle azioni di coordinamento, disseminazione, formazione e verifica del progetto stesso. A tale scopo incarica nell ambito dello svolgimento del progetto il proprio referente del Settore prevenzione e dipendenze della Direzione Servizi Sociali e Sport, per non meno di 6 ore settimanali; L Associazione Villa Lorenzi : 6

- a realizzare gradualmente, sull intero territorio fiorentino, a partire da quello del Quartiere 5 - gli interventi previsti dalla progettualità di cui al protocollo con la Regione Toscana, e dall art. 3 Ambiti di intervento ed Azioni del presente atto, attraverso la messa a disposizione delle proprie competenze, professionalità tecnico-scientifiche, operative e logistiche necessarie. - a monitorare le attività svolte in raccordo con il Comune di Firenze secondo gli strumenti e la tempistica che saranno individuati concordemente in sede di gruppo tecnico. Art. 6 Gruppo di lavoro tecnico A supporto del presente progetto viene costituito un gruppo di lavoro misto che vede la presenza dei tecnici di Villa Lorenzi e del referente, P.O Dipendenze e Salute Mentale del Comune di Firenze, oltre al Responsabile del settore Salute Mentale Infanzia e adolescenza dell Asl e dalla P.O Coordinamento professionale Siast del Comune di Firenze, con i compiti di impostazione, raccordo e monitoraggio negli ambiti di intervento delle azioni. Tale gruppo è integrato all occorrenza da operatori sociali e sanitari del territorio competente; Art. 7 Comitato tecnicoscientifico Il progetto sul piano tecnico, metodologico e di verifica di sarà sostenuto da un gruppo tecnicoscientifico composto, oltre che dai responsabili di Villa Lorenzi e dal referente per il Comune di Firenze del settore Prevenzione e dipendenze, da esperti appositamente individuati nell ambito delle discipline afferenti alle aree tematiche di interesse, verifiche e sostegno di attività. Ai gruppi di lavoro di cui ai punti precedenti potranno partecipare anche rappresentanti del Comune e della Società della Salute di Firenze. Nessuna forma di remunerazione o rimborso è prevista per i partecipanti ai gruppi di lavoro. Art. 8 Durata Il presente protocollo avrà la durata di anni 2 (due) a partire dalla sua sottoscrizione. IL Presidente SdS Firenze Avv. Stefania Saccardi Presidente dell Associazione Progetto Villa Lorenzi Sig.ra Zaira Conti 7