AMPLIAMENTO AI REATI 231/01. Unindustria Rovigo 18 ottobre 2010

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Transcript:

AMPLIAMENTO AI REATI AMBIENTALI DEL D.LGS. 231/01 Unindustria Rovigo 18 ottobre 2010 2010 Studio Legale GTA

I reati ambientali - Cenni avv. Sonia Rosolen sonia.rosolen@gtastudio.eu 2010 Studio Legale GTA

Cosa si intende per diritto dell ambiente? E l insieme di norme appartenenti a differenti rami del diritto, che hanno quale fine comune quello della tutela del bene ambiente e della repressione dei comportamenti lesivi di tale bene

Cosa si intende per ambiente? Manca a livello giuridico una definizione univoca E l aria, l acqua, il suolo, il sottosuolo, la flora, la fauna, l ecosistema, il paesaggio, l uomo, etc

Cosa si intende per ambiente? La molteplicità degli elementi che compongono l ambiente giustifica le difficoltà incontrate dalla dottrina e dalla giurisprudenza nell individuare una specifica connotazione di tale nozione

Cosa si intende per ambiente? L elaborazione giurisprudenziale, costituzionale e ordinaria ha portato a riconoscere e garantire l ambiente come bene strumentale per la protezione di un bene finale all interno dell art. 32 Cost e come bene immateriale di una particolare rilevanza per la collettività distinto dai singoli beni che lo compongo, un bene avente valore costituzionale trasversale

Quali sono i reati ambientali? In materia di: rifiuti scarichi emissioni in atmosfera rumore

In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): inottemperanza all ordinanza del Sindaco di rimozione, avvio a recupero e smaltimento e di ripristino dello stato dei luoghi (art. 255 c. 3) inottemperanza all obbligo di provvedere alla separazione dei rifiuti illecitamente miscelati (art. 255 c. 3) gestione (raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione) di rifiuti in assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione e comunicazione (art. 256)

In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): abbandono, deposito incontrollato o immissione nelle acque superficiali o sotterranee di rifiuti da parte di titolari di imprese o responsabili di enti (art. 256 c. 2) realizzazione o gestione di una discarica non autorizzata (art. 256 c. 3) inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni o carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o comunicazioni (art. 256 c. 4)

In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): illecita miscelazione di rifiuti pericolosi con altri pericolosi o non pericolosi (art. 256 c. 5) deposito incontrollato di rifiuti sanitari pericolosi in caso di quantitativi superiori a 200 l o quantità equivalenti (art. 256 c. 6) omessa bonifica (art. 257 c. 1) omessa comunicazione di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito o aggravare la situazione di contaminazione (art. 257 c. 1)

In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): trasporto senza FIR in caso di rifiuti pericolosi ovvero con indicazione di dati inesatti o incompleti (art. 258 c. 4) false indicazioni su natura, composizione e caratteristiche chimico fisiche in un certificato di analisi di rifiuti (art. 258 c. 4) trasporto con uso di certificato di analisi falso (art. 258 c. 4) traffico illecito di rifiuti (artt. 259-260)

In materia di rifiuti (riflessioni): Si tratta per lo più di contravvenzioni; per alcune è possibile accedere (se ammessi) al beneficio dell oblazione, ovvero è possibile estinguere il reato attraverso il pagamento di una somma di denaro piuttosto elevata; In caso di traffico illecito di rifiuti (allestimento di mezzi, attività continuative organizzate, ingiusto profitto, gestione abusiva, ingenti quantitativi, dolo) sono ammesse le intercettazioni!

In materia di rifiuti (riflessioni): L impresa è davvero sicura di avviare a recupero e/o smaltimento i rifiuti prodotti nei limiti previsti per il deposito temporaneo o per lo stoccaggio? Esistono delle procedure che dimostrano come proprio i rifiuti depositati per primi non saranno conferiti per ultimi? I rifiuti pericolosi sono correttamente raggruppati, depositati in un area dotata di bacino di contenimento ed etichettati? L azienda verifica che il trasportatore ed il sito di destinazione del rifiuto siano correttamente autorizzati per il determinato codice CER del rifiuto?

In materia di rifiuti (riflessioni): E possibile escludere le terre e rocce da scavo dalla normativa sui rifiuti? Se si, a quali condizioni? Come è possibile che un determinato prodotto dell azienda venga reimmesso nel ciclo produttivo senza incorrere nel reato di gestione illecita di rifiuti? Che caratteristiche deve possedere un sottoprodotto? Posso trasportare all interno di un cantiere delle terre contaminate senza incorrere in alcun reato?

Particolare attenzione il beneficio della sospensione condizionale può essere subordinato alla esecuzione dell art. 192 c. 3 ovvero all adempimento dell art. 187 c. 3 nel caso di abbandono o miscelazione di rifiuti (art. 255 c. 3), all esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale nel caso di omessa bonifica (art. 257 c. 3), all eliminazione del danno o del pericolo per l ambiente nel caso di traffico illecito di rifiuti(art. 260 c. 4) segue la CONFISCA dell area in cui è stata realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell autore o del compartecipe, salvi gli OBBLIGHI DI BONIFICA o di RIPRISTINO (art 256 c. 3)

Particolare attenzione segue la CONFISCA del mezzo nei casi di traffico e trasporto illecito (art. 259 c. 2) segue l INTERDIZIONE (dai pubblici uffici, da una professione o da un arte, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e dalle imprese) e l INCAPACITA (a contrattare con la PA) nel caso di traffico illecito di rifiuti (art. 260 c. 3) segue il RIPRISTINO DELLO STATO DELL AMBIENTE nel caso di traffico illecito (art. 260 c. 4)

In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): scarico in assenza di autorizzazione (perché non rilasciata, ma anche perché sospesa o revocata (art. 137 c. 1 e 2); inosservanza delle prescrizioni dell autorizzazione o dell autorità competente (art. 137 c. 3) violazione delle prescrizioni concernenti l installazione e la gestione dei controlli in automatico o l obbligo di conservazione dei risultati per gli scarichi contenente sostanze pericolose (art. 137 c. 4)

In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): violazione dei limiti previsti per gli scarichi di acque reflue industriali (art. 137 c. 5) violazione, da parte del gestore di impianti di trattamento delle acque reflue urbane, dei limiti previsti per lo scarico (art. 137 c. 6) violazione dell obbligo di comunicazione di accettazione di rifiuti e materiali nel proprio impianto o inosservanza delle prescrizioni e dei divieti da parte del gestore del servizio idrico integrato (art. 137 c. 7)

In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): non consentire l accesso ad un soggetto incaricato del controllo (art. 137 c. 8) non ottemperare alla disciplina dettata dalle regioni in materia di acque meteoriche (art. 137 c. 9) non ottemperare ai provvedimenti adottati dall autorità competente in tema di tutela delle acque idonee alla vita dei pesci (art. 137 c. 10)

In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): inosservanza dei divieti di scarico nel suolo e nel sottosuolo (art. 137 c. 11) inottemperanza alle prescrizioni adottate in tema di tutela delle acque destinate alla vita dei molluschi (art. 137 c. 12) scarico in mare di sostanze o materiali vietati da parte di navi o aeromobili (art. 137 c. 13) utilizzo illecito di effluenti di allevamento, acque di vegetazione dei frantoi oleari e reflui provenienti da aziende agricole e piccole aziende agroalimentari (art. 137 c. 14)

In materia di scarichi (riflessioni): Si tratta esclusivamente di contravvenzioni, alcune delle quali peraltro estinguibili attraverso il pagamento di una somma di denaro, qualora vi sia ammissione al beneficio dell oblazione

Particolare attenzione il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato al RISARCIMENTO del danno o all esecuzione di INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA, BONIFICA e RIPRISTINO; sono diminuite dalla metà a due terzi le sanzioni penali (e quelle amministrative) per chi ha RIPARATO INTERAMENTE IL DANNO prima del giudizio penale (o dell ordinanza ingiunzione)(art. 137 c. 14)

In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): emissioni in assenza di autorizzazione o con autorizzazione sospesa, decaduta, sospesa o revocata (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006) installazione di uno stabilimento o modifiche sostanziali ad uno stabilimento in assenza di autorizzazione o modifiche non sostanziali all impianto in assenza di comunicazione (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006)

In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): emissioni in assenza di autorizzazione o con autorizzazione sospesa, decaduta o revocata (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006) installazione di uno stabilimento o modifiche sostanziali ad uno stabilimento in assenza di autorizzazione o modifiche non sostanziali all impianto in assenza di comunicazione (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006)

In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): violazione delle prescrizioni autorizzative o dei valori limite previsti in tema di emissione (art. 279 c. 2 d.lgs. 152/2006) esercizio di un impianto o di un attività in assenza della preventiva comunicazione (art. 279 c. 3 d.lgs. 152/2006) omessa comunicazione dei dati relativi alle emissioni (art. 279 c. 4 d.lgs. 152/2006)

In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): mancata adozione delle misure necessarie ad evitare un aumento anche temporaneo delle emissioni nel caso di impianti autorizzati in via provvisoria o in forma tacita (art. 279 c. 6 d.lgs. 152/2006)

In materia di rumore: La L. n. 447/95, legge quadro sull'inquinamento acustico non prevede sanzioni penali Disturbo delle occupazioni e del riposo (art. 659 c.p.)

Potrebbero tuttavia configurarsi anche fattispecie di reato ben più gravi.. disastro ambientale (434 c.p.) avvelenamento di acque destinate al consumo (439 c.p.) adulterazione di acque destinate al consumo (440 c.p.)

..o comunque ipotesi di reato non previste dalla normativa di settore.. inosservanza dei provvedimento dell autorità (art. 650 c.p.) emissioni moleste (art. 674 c.p.) distruzione o deturpamento di bellezze naturali (art. 734 c.p.)

Un procedimento penale in materia ambientale.... può comportare per l azienda: enormi perdite economiche, soprattutto qualora vengano adottate misure cautelari reali (es. sequestro preventivo), danni all immagine e pressioni a livello mediatico

N.B.: in materia ambientale le violazioni non sono solo di tipo penale.... sussistono anche numerosi illeciti amministrativi con sanzioni pecuniarie elevate che si moltiplicano in caso di più violazioni (es. errata compilazione di numerosi FIR)

Ulteriori responsabilità in caso di contaminazione.. Attività di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale da parte del responsabile Possono intervenire il proprietario del sito o altri soggetti interessati; in subordine la PA, che ha diritto di rivalersi sul responsabile o qualora non fosse possibile nei confronti del proprietario del sito sino al valore dell immobile (oneri reali e privilegi speciali a tutela)

DOMANDE?. grazie per l attenzione. 33