IL SECOLO XIX
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LA REPUBBLICA
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IL CORRIERE MERCANTILE
IL SECOLO XIX
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AVVISATORE MARITTIMO
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INFORMARE Nel 2009 i volumi di merci movimentati dal sistema trasportistico tedesco sono diminuiti dell'11,2% Tutte le modalità di trasporto hanno registrato sensibili flessioni Lo scorso anno in Germania il sistema trasportistico nazionale ha movimentato complessivamente un volume pari a poco meno di quattro miliardi di tonnellate, con un calo dell'11,2% rispetto al 2008. La flessione ha riguardato tutte le modalità di trasporto: stradale, ferroviario, fluviale e marittimo, aereo e via oleodotto. In termini di tonnellate-chilometri, e con l'esclusione dei trasporto aerei e marittimi, è stata registrata una diminuzione dell'11,7%. Il settore del trasporto stradale ha totalizzato 3.109 milioni di tonnellate trasportate, un volume pari al 78% del volume complessivo movimentato dal sistema trasportistico nazionale e in calo del 9,9% rispetto al 2008. In termini di tonnellate-chilometri il dato è stato di 424,5 miliardi di tkm (-10,2%). Lo scorso anno il sistema ferroviario tedesco ha trasportato 310,0 milioni di tonnellate (-16,5%), per complessive 95,6 miliardi di tonnellate-chilometri, con una diminuzione del 17,3% che costituisce il decremento più accentuato registrato da tutte le modalità di trasporto in termini di tkm. La navigazione interna ha trasportato 201,1 milioni di tonnellate di merci, in calo del -18,1% (la flessione più rilevante in termini di volume) e ha totalizzato 53,7 miliardi di tonnellate-chilometri (- 16,2%). Il trasporto marittimo ha movimentato 263,4 milioni di tonnellate (-16,8%). Il trasporto di greggio via oleodotto è diminuito del 2,5% a 88,8 milioni di tonnellate. Il trasporto di merci per via aerea ha registrato un calo del 7,7% a 3,2 milioni di tonnellate.
INFORMARE Ipsema, necessaria una maggiore coordinazione per evitare gli infortuni nei porti italiani Audizione presso la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle morti bianche Occorre maggiore coordinazione nel sistema di tutela per evitare gli infortuni nei porti italiani. Lo hanno spiegato il commissario straordinario e il direttore generale dell'istituto di Previdenza per il Settore Marittimo (Ipsema), Antonio Parlato e Palmira Petrocelli, nel corso di un'audizione presso la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle morti bianche del Senato tenutasi per approfondire le cause alla base dell'incidente mortale avvenuto lo scorso dicembre ad un portuale a Genova e per chiarire le questioni legate alla sovrapposizione di competenze in materia di formazione del personale marittimo presente nei porti. È necessario - hanno evidenziato i due rappresentanti dell'ipsema - lavorare ad apposite iniziative in materia di prevenzione e promuovere sinergie tra istituzioni preposte alla tutela dei lavoratori marittimi e di terra. «L'attività lavorativa marittima a bordo - ha rilevato Parlato - è già rischiosa proprio per la natura stessa del luogo di lavoro. Il rischio diventa più alto per i lavoratori portuali, assicurati dall'inail, quando svolgono funzioni del tutto analoghe ai marittimi. A riprova di ciò la circostanza che un terzo del totale, circa il 40% degli infortuni sul lavoro nel settore marittimo avviene in porto. La tipologia di rischio di infortunio, tra terminalisti e marittimi - ha proseguito - è la medesima e a fronte delle stesse attività svolte si creano sovrapposizioni e differenze di approccio sia sul fronte assicurativo e sia, soprattutto, nella individuazione di campagne di formazione-informazione per i lavoratori stessi». Parlato ha quindi auspicato un'intesa tra Ipsema e Inail per un coordinamento e uno scambio dei rispettivi dati al fine di diffondere maggiore conoscenza dei rischi lavorativi, quando analoghi, sofferti dai lavoratori portuali e marittimi e promuovere efficaci politiche di prevenzione. Intervenendo in merito alla formazione dei lavoratori marittimi, ruolo assegnato all'ipsema dal decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, Palmira Petrocelli ha spiegato che «l'istituto ha, negli anni, dedicato molte risorse verso l'accrescimento delle competenze in materia di prevenzione e verso la formazione-informazione dei marittimi contro i rischi connessi all'attività lavorativa. I Quaderni di formazione, hanno studiato e approfondito gli ambienti più pericolosi all'interno della nave. Sono in programma altre pubblicazioni e ulteriori approfondimenti, in particolare verso i rischi relativi alle attività di interfaccia nave-porto». «Considerata la duplice competenza sulla tutela dei lavoratori a bordo delle navi e di quelli a terra - ha concluso il direttore generale dell'ipsema - auspico la nascita di progetti di formazione congiunta con gli altri soggetti responsabili della tutela stessa dei lavoratori».
INFORMARE Nuovi Cantieri Apuania incrementerà la capacità passeggeri di tre navi di Grimaldi Holding Le unità Coraggio, Audacia e Tenacia potranno trasportare 900 passeggeri invece degli attuali 500 Grimaldi Holding ha siglato un accordo con Nuovi Cantieri Apuania (NCA) di Marina di Carrara per l'effettuazione di lavori di incremento della capienza passeggeri sulle navi Coraggio, Audacia e Tenacia, costruite tra il 2007 e il 2008 dallo stesso stabilimento cantieristico. I lavori partiranno a breve e dureranno circa un mese per l'adeguamento di ciascuna unità. In particolare i lavori riguarderanno i ponti 5, 6 e 7 delle tre navi consentendo, con un allungamento di monoblocchi di 13 metri di lunghezza, di ricavare nella parte alta delle unità ulteriori 50 cabine rispetto alle 67 già presenti, elevando così la capienza complessiva delle navi dagli attuali 500 a circa 900 passeggeri. Restano immutate invece le altre caratteristiche tecniche dei tre ferry cruise: lunghezza 200 metri, larghezza 27 metri, altezza 28 metri e una velocità massima di circa 25 nodi, sette ponti, capacità di carico di 3.000 metri lineari di merci (oppure oltre 1.000 auto, 117 cabine, 112 poltrone e 30 posti per camper on board per circa 100 passeggeri). «Con questa operazione - ha spiegato il fondatore di Grimaldi Holding, Aldo Grimaldi - intendiamo rendere ancora più complete e competitive le nostre prime tre unità con una capacità di accoglienza commisurata alla crescente domanda del trasporto di merci e passeggeri che registriamo. Sono operazioni di incremento e allungamento che già in passato abbiamo realizzato su tante navi delle nostre flotte anche con NCA, funzionali al miglioramento e alla resa del naviglio e che confermano la capacità e la flessibilità del cantiere e delle maestranze pur in questo delicato momento congiunturale». Attualmente Nuovi Cantieri Apuania sta completando gli ultimi due ferry cruise degli otto totali commissionati da Grimaldi Holding per un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro e che saranno consegnati entrambi entro il 2010.