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Campi elettrici e magnetici variabili Nelle precedenti lezioni abbiamo visto una carica in quiete genera un campo elettrico statico, un magnete permanente genera un campo magnetico statico Abbiamo anche visto che una corrente elettrica (una carica in movimento) genera un campo magnetico, mentre una variazione di campo magnetico in presenza di una spira genera un corrente elettrica In presenza di una variazione nel tempo della carica o del campo magnetico i campi non possono esistere isolatamente

Maxwell e le sue equazioni Nel 1865 James Maxwell pubblica un lavoro teorico in cui sostiene che i campi elettrici e magnetici si possono propagare nel vuoto con un comportamento oscillatorio con le stesse caratteristiche della luce

Maxwell e le sue equazioni Nel 1865 James Maxwell pubblica un lavoro teorico in cui sostiene che i campi elettrici e magnetici si possono propagare nel vuoto con un comportamento oscillatorio con le stesse caratteristiche della luce La propagazione dei campi elettrici e magnetici è descritta da quattro equazioni differenziali

Maxwell e le sue equazioni Nel 1865 James Maxwell pubblica un lavoro teorico in cui sostiene che i campi elettrici e magnetici si possono propagare nel vuoto con un comportamento oscillatorio con le stesse caratteristiche della luce La propagazione dei campi elettrici e magnetici è descritta da quattro equazioni differenziali Nel 1887 Heinrich Hertz esegue un esperimento in cui prova l'esistenza delle onde elettromagnetiche

Maxwell e le sue equazioni Nel 1865 James Maxwell pubblica un lavoro teorico in cui sostiene che i campi elettrici e magnetici si possono propagare nel vuoto con un comportamento oscillatorio con le stesse caratteristiche della luce La propagazione dei campi elettrici e magnetici è descritta da quattro equazioni differenziali Nel 1887 Heinrich Hertz esegue un esperimento in cui prova l'esistenza delle onde elettromagnetiche Intervistato circa le possibili applicazioni pratiche della sua scoperta rispose: It's of no use whatsoever

L'esperimento di Hertz Generatore di tensione + L'esperimento consisteva in un generatore ad alta tensione (a induzione) collegato a due sfere metalliche separate da uno spazio vuoto. -

L'esperimento di Hertz L'esperimento consisteva in un generatore ad alta tensione (a induzione) collegato a due sfere metalliche separate da uno spazio vuoto. Controllando la tensione e l'induttanza del generatore si generavano fra le sfere scariche elettriche di intensità variabile ad una certa frequenza (circa 100 MHz)

L'esperimento di Hertz + - L'esperimento consisteva in un generatore ad alta tensione (a induzione) collegato a due sfere metalliche separate da uno spazio vuoto. Controllando la tensione e l'induttanza del generatore si generavano fra le sfere scariche elettriche di intensità variabile ad una certa frequenza (circa 100 MHz) Una spira metallica collegata ad altre due sfere faceva da ricevitore

L'esperimento di Hertz L'esperimento consisteva in un generatore ad alta tensione (a induzione) collegato a due sfere metalliche separate da uno spazio vuoto. Controllando la tensione e l'induttanza del generatore si generavano fra le sfere scariche elettriche di intensità variabile ad una certa frequenza (circa 100 MHz) Hertz osservò che fra le sfere del ricevitore si instauravano delle scariche elettriche alla stessa frequenza. Fu la dimostrazione che gli elettroni in movimento nel trasmettitore generavano un'onda di campo elettrico e magnetico che si propagava

L'esperimento di Hertz L'esperimento consisteva in un generatore ad alta tensione (a induzione) collegato a due sfere metalliche separate da uno spazio vuoto. Controllando la tensione e l'induttanza del generatore si generavano fra le sfere scariche elettriche di intensità variabile ad una certa frequenza (circa 100 MHz) Una spira metallica collegata ad altre due sfere faceva da ricevitore Hertz osservò che fra le sfere del ricevitore si instauravano delle scariche elettriche alla stessa frequenza. Fu la dimostrazione che gli elettroni in movimento nel trasmettitore generavano un'onda di campo elettrico e magnetico che si propagava

L'esperimento di Hertz Hertz misurò anche la velocità di propagazione delle onde ponendo una lastra di rame a una certa distanza dal generatore in modo che le onde si riflettessero e generassero onde stazionarie

L'esperimento di Hertz Hertz misurò anche la velocità di propagazione delle onde ponendo una lastra di rame a una certa distanza dal generatore in modo che le onde si riflettessero e generassero onde stazionarie Spostando il ricevitore in diverse posizioni fra il generatore e la lastra poté misurare la lunghezza d'onda, λ

L'esperimento di Hertz Hertz misurò anche la velocità di propagazione delle onde ponendo una lastra di rame a una certa distanza dal generatore in modo che le onde si riflettessero e generassero onde stazionarie Spostando il ricevitore in diverse posizioni fra il generatore e la lastra poté misurare la lunghezza d'onda, λ Dalla relazione v = λ n poté calcolare v = ~ 3x108 m/s, che corrisponde alla velocità della luce

Onde elettromagnetiche Onde elettromagnetiche

Le equazioni di Maxwell La teoria di Maxwell delle onde elettromagnetiche mostra che se il campo elettrico e magnetico variano nel tempo allora si propagano con un moto oscillatorio Nella forma più semplice, di un'onda che si propaga in una sola direzione, le equazioni si scrivono come: dove c è la velocità della luce che dipende dalla costante dielettrica, ε0, e dalla permeabilità magnetica, μ0, del vuoto

Come si propagano i campi E e B La propagazione dell'onda è determinata dall'induzione reciproca dei campi elettrico e magnetico. Infatti un campo elettrico variabile induce un campo magnetico, il quale a sua volta induce una variazione nel campo elettrico. Questo genera un moto oscillatorio dei campi che si propaga come un'onda su una corda oscillante

Come si propagano i campi E e B La propagazione dell'onda è determinata dall'induzione reciproca dei campi elettrico e magnetico. Infatti un campo elettrico variabile induce un campo magnetico, il quale a sua volta induce una variazione nel campo elettrico. Questo genera un moto oscillatorio dei campi che si propaga come un'onda su una corda oscillante Secondo la teoria di Maxwell i vettori dei campi E e B sono sempre perpendicolari fra loro e il verso di propagazione è nella direzione del vettore dir ez ion ed ip rop ag az ion e

Come si propagano i campi E e B Risolvendo le equazioni di Maxwell (noi non lo faremo) si può dimostrare che i campi E e B si propagano oscillando come degli oscillatori armonici (lo stesso moto di oscillazione di una molla)

Come si propagano i campi E e B Risolvendo le equazioni di Maxwell (noi non lo faremo) si può dimostrare che i campi E e B si propagano oscillando come degli oscillatori armonici (lo stesso moto di oscillazione di una molla) k è detto numero d'onda e corrisponde a 2 π / λ, mentre ω è la frequenza angolare e corrisponde a 2 π n, dove n è la frequenza dell'onda.

Come si propagano i campi E e B Risolvendo le equazioni di Maxwell (noi non lo faremo) si può dimostrare che i campi E e B si propagano oscillando come degli oscillatori armonici (lo stesso moto di oscillazione di una molla) k è detto numero d'onda e corrisponde a 2 π / λ, mentre ω è la frequenza angolare e corrisponde a 2 π n, dove n è la frequenza dell'onda. Il rapporto ω / k = λ n corrisponde alla velocità di propagazione c = 2.99793 x 108 m/s.

Perché λ n corrisponde alla velocità dell'onda? La lunghezza d'onda, λ, è la distanza fra due punti con la stessa fase (ad esempio due massimi, due minimi, due punti qualunque alla stessa altezza)

Perché λ n corrisponde alla velocità dell'onda? Il periodo, T, è il tempo che impiega l'onda a percorrere una distanza pari alla lunghezza d'onda. La frequenza è l'inverso del periodo Il prodotto λ n corrisponde, per definizione, a λ / T, che è lo spazio percorso dall'onda e nel periodo T e il tempo impiegato a percorrerlo. Per definizione questo rapporto corrisponde alla velocità dell'onda

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica.

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica. L'equazione è:

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica. L'equazione è: Applichiamo ora la derivata ai campi E e B come definiti nelle slide precedenti

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica. L'equazione è: Applichiamo ora la derivata ai campi E e B come definiti nelle slide precedenti

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica. L'equazione è: Applichiamo ora la derivata ai campi E e B come definiti nelle slide precedenti

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica. L'equazione è: Applichiamo ora la derivata ai campi E e B come definiti nelle slide precedenti

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Usando la terza delle equazioni di Maxwell mostrate prima possiamo trovare che relazione esiste fra le ampiezze dei campi elettrico e magnetico in un'onda elettromagnetica. L'equazione è: Applichiamo ora la derivata ai campi E e B come definiti nelle slide precedenti

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Poiché

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Poiché Si ha

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Poiché Si ha Da cui deriva che

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Poiché Si ha Da cui deriva che Poiché questa equazione vale per ogni tempo t e per ogni punto dello spazio, x, possiamo scrivere che il rapporto fra il campo elettrico e il campo magnetico vale c per ogni x e per ogni t.

Che rapporto c'è fra le ampiezze di E e B? Poiché Si ha Da cui deriva che Poiché questa equazione vale per ogni tempo t e per ogni punto dello spazio, x, possiamo scrivere che il rapporto fra il campo elettrico e il campo magnetico vale c per ogni x e per ogni t.

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Il vettore di Poynting Il flusso di potenza (cioè l'energia per unità di tempo e di superficie) è descritto dal cosiddetto vettore di Poynting, definito da:

Il vettore di Poynting Il flusso di potenza (cioè l'energia per unità di tempo e di superficie) è descritto dal cosiddetto vettore di Poynting, definito da: Come si vede, S è diretto perpendicolarmente a E e B, cioè nella stessa direzione della propagazione dell'onda.

Il vettore di Poynting Il flusso di potenza (cioè l'energia per unità di tempo e di superficie) è descritto dal cosiddetto vettore di Poynting, definito da: Come si vede, S è diretto perpendicolarmente a E e B, cioè nella stessa direzione della propagazione dell'onda. Poiché i campi elettrico e magnetico sono perpendicolari fra loro, il modulo di S è dato da

Il vettore di Poynting Il flusso di potenza (cioè l'energia per unità di tempo e di superficie) è descritto dal cosiddetto vettore di Poynting, definito da: Come si vede, S è diretto perpendicolarmente a E e B, cioè nella stessa direzione della propagazione dell'onda. Poiché i campi elettrico e magnetico sono perpendicolari fra loro, il modulo di S è dato da (le unità di misura sono W/m2)

Il vettore di Poynting Il flusso di potenza (cioè l'energia per unità di tempo e di superficie) è descritto dal cosiddetto vettore di Poynting, definito da: Come si vede, S è diretto perpendicolarmente a E e B, cioè nella stessa direzione della propagazione dell'onda. Poiché i campi elettrico e magnetico sono perpendicolari fra loro, il modulo di S è dato da (le unità di misura sono W/m2) (ricordiamo che E = c B)

L'intensità del campo elettromagnetico Il vettore di Poynting esprime il flusso di potenza istantaneo in ogni punto dello spazio. In genere noi siamo interessati alla potenza media di un segnale elettromagnetico. Calcoliamo, quindi, il valore medio di S in un periodo dell'onda.

L'intensità del campo elettromagnetico Il vettore di Poynting esprime il flusso di potenza istantaneo in ogni punto dello spazio. In genere noi siamo interessati alla potenza media di un segnale elettromagnetico. Calcoliamo, quindi, il valore medio di S in un periodo dell'onda. Scriviamo, quindi, B = Bmax cos(k x ω t); il flusso di potenza sarà S = c B2max cos2(k x ω t) / μ0 = E2max cos2(k x ω t) / c μ0

L'intensità del campo elettromagnetico Il vettore di Poynting esprime il flusso di potenza istantaneo in ogni punto dello spazio. In genere noi siamo interessati alla potenza media di un segnale elettromagnetico. Calcoliamo, quindi, il valore medio di S in un periodo dell'onda. Scriviamo, quindi, B = Bmax cos(k x ω t); il flusso di potenza sarà S = c B2max cos2(k x ω t) / μ0 = E2max cos2(k x ω t) / c μ0 Qual è il valor medio di una funzione di tipo cos2(x)?

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