La prevenzione: Fattori di rischio, di protezione e resilience

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Transcript:

La prevenzione: Fattori di rischio, di protezione e resilience

Fattori di rischio nell infanzia e conseguenze sulla salute a lungo termine The ACE (Adverse Childhood Experiences) Study (USA) Studio retrospettivo su 10.000 uomini e donne 7 categorie di fattori di rischio nell infanzia/adolescenza: violenze fisiche, psicologiche o sessuali, violenze contro la madre, genitore tossicodipendente, in prigione o con problemi mentali. 8,5% delle donne e 4% degli uomini riportava 4 o più fattori di rischio Donne e uomini che riportano 4 o più fattori di rischio nell infanzia -> rischio maggiore di: alcolismo, abuso di sostanze, depressione e tentato suicidio; fumo, assenza di attività fisica, obesità; malattie cardiovascolari, tumori, insufficienza respiratoria, fratture e malattie del fegato (Felitti et al., 1998). 2

Fattori di rischio nell infanzia e fattori di protezione -> resilience Capovolgere la prospettiva: Fattori di protezione e sviluppo positivo Resilienza: Un processo dinamico che permette un adattamento positivo, anche in un contesto avverso Overcoming the Odds (Hawai, Usa) (Werner & Smith, 1992) Campione di 698 bambine/i bambini nate/i nel 1955, in situazioni di alto rischio : Fattori di rischio: Madre sola o molto giovane Povertà cronica Problemi perinatali 3

Resilience : una ricerca I bambini sono stati valutati ripetutamente, con indicatori e strumenti diversi (osservazioni, test, questionari, riscontri oggettivi), a 1, 2, 10, 18, 32 e 40 anni ricerca multi-metodo, longitudinale (prospettiva) A 18 anni, 2/3 manifestavano dei problemi: per esempio, a 10 anni problemi di apprendimento e di comportamento; a 18 anni, atti di delinquenza, disagio psicologico, gravidanza precoce 1/3 se la cavava bene resilienti fattori di protezione Una chiave di lettura: il modello ecologico 4

Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello individuale (in interazione con l ambiente) Da neonati: affettuosi (cuddling); facili per il sonno e l alimentazione A due anni: più amichevoli, socievoli; migliore linguaggio e sviluppo motorio e maggiori abilità di self-help A 10 anni : Q.I. elevato, migliori competenze sociali e scolastiche (lettura) Amichevoli; almeno 1 talento speciale A 18 anni: locus of control interno / self-efficacy (Bandura) 5

Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello familiare Almeno un adulto equilibrato, competente e supportivo (di solito un sostituto parentale ), soprattutto se dello stesso sesso della bambina/o (modeling, Bandura) Buon livello di istruzione del/i genitore/i Non più di 4 fratelli o sorelle Madre con un lavoro pagato Famiglie religiose o con credenze spirituali 6

Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello familiare Modelli di genere contro-stereotipici Soprattutto per i maschi : Presenza di regole nella vita familiare, di una struttura; ma anche espressione delle emozioni, dell affettività Soprattutto per le femmine: enfasi sull autonomia 7

Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello di comunità Altri adulti che si prendono cura e si interessano al/la bambino/a al di fuori della famiglia; capacità di cercare questi sostegni Relazione con un partner 8

Resilience : una ricerca The last chance : occasioni di recupero nella maturità (32-40 anni) Adolescenti problematici: nella maturità Si aprono nuove opportunità: Continuare gli studi (anche nelle forze armate) Relazione di coppia stabile (spesso secondo matrimonio) Aderire attivamente a una religione, con partecipazione comunitaria Sopravvivere a una malattia o incidente grave Psicoterapia (per ultimo in ordine di importanza) Quali caratteristiche? Persone attive (agency), socievoli, sostegno sociale (Werner e Smith, 1992; Werner, 2005) 9

Fattori protettivi e resilience I fattori protettivi assumono tutta la loro importanza nel contesto di situazioni di rischio Oltre la prevenzione, lo sviluppo positivo : Strategie di coping Potenzialità Thriving : crescita positiva, nonostante eventi di vita negativi Circoli virtuosi (versus circoli viziosi) 10

La teoria socio-cognitiva di Albert Bandura (1925) Modellamento, apprendimento per osservazione, apprendimento sociale Il comportamento aggressivo può essere appreso per imitazione (bambola Bobo): Somiglianza prestazione Somiglianza con il modello Competenza del modello Rinforzo positivo comportamento aggressivo Inoltre: meccanismo dell identificazione Con lo stesso meccanismo si possono imparare comportamenti positivi 11

La teoria socio-cognitiva di Albert Bandura Agentività umana (human agency) agire sul contesto in maniera trasformativa, convinzione di poter influenzare il contesto Interazioni tra: fattori personali interni; comportamento; contesto Auto-efficacia percepita Fonti esperienziali: -esperienze comportamentali dirette -esperienze vicarie e di modellamento -l influenza sociale, la persuasione verbale -gli stati fisiologici ed affettivi 12

La teoria socio-cognitiva di Albert Bandura La valutazione della propria auto-efficacia richiede la conoscenza sia delle proprie capacità sia del tipo di abilità richieste per la specifica prestazione Cinque capacità di base: di simbolizzazione capacità vicaria di previsione di autoregolazione di autoriflessione ruolo proattivo, selettivo e trasformativo nei confronti dell'ambiente. 13