DEFINIZIONE GRADUALE INTRODUZIONE NELLA DIETA DEL BAMBINO DI ALIMENTI NON LATTEI SEMI-SOLIDI E POI SOLIDI



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Transcript:

DEFINIZIONE GRADUALE INTRODUZIONE NELLA DIETA DEL BAMBINO DI ALIMENTI NON LATTEI SEMI-SOLIDI E POI SOLIDI

OBIETTIVI E FINALITA NUTRIZIONALI: Soddisfare i fabbisogni nutrizionali del lattante (densità calorica,fe e Zn,proteine ad elevato valore biologico) completando gli apporti derivanti dal latte ( alimentazione complementare ) COMPORTAMENTALI: Favorire: l apprendimento di nuove modalità di alimentazione e l approccio a nuovi gusti, l acquisizione di autonomia dalla figura materna, l acquisizione di buone abitudini alimentari

QUANDO? Le attuali indicazioni dell OMS e le più recenti metanalisi (Kramer MS, Cochrane Database Syst Rev 2002) sulla durata ottimale dell allattamento materno esclusivo affermano che e raccomandabile, come indicazione generale, proseguire con L ALLATTAMENTO ESCLUSIVO PER I PRIMI 6 MESI DI VITA sia nei paesi in via di sviluppo che nei paesi industrializzati.

Fattori anatomo-fisiologici che condizionano le modalita di inizio/progressione del divezzamento: Coordinazione neuro muscolare: il lattante < 4 mesi di vita non è in grado di formare ed inghiottire un bolo alimentare Apparato digerente: maturazione meccanica ( gut closure ), difensiva (immunologica e non immunologica) ed enzimatica Rene: capacità di filtrare un carico di soluti più elevato dopo i 4 mesi di vita

COME? Introdurre gradualmente i vari alimenti e a piccole dosi (per testare eventuali intolleranze e per abituare il bambino ai nuovi sapori) Inizialmente non fissare schemi rigidi (di solito intorno a 7 8 mesi si raggiungerà una distribuzione dei pasti costituita da: 2 pasti a base di latte + 2 pasti costituiti dalla pappa) Tenere conto dei fattori che guidano i tempi di introduzione dei nuovi alimenti: Digeribilità Potenziale allergenico Consistenza Sapore

ALIMENTI E POTENZIALE ALLERGENICO CEREALI: riso < orzo < avena < mais < frumento FRUTTA: mela < pera < banana < albicocca < pesca < agrumi < nocciola < noce < mandorla < arachide VERDURA: patata < carota < spinaci < sedano < pomodoro CARNI: agnello < coniglio < vitello < pollo < manzo, suino UOVO: tuorlo < albume

E consigliabile iniziare il divezzamento sostituendo il pasto latteo di mezzogiorno con una pappa costituita da: 180 ml di brodo di verdura (patate, carote, zucchine) 2 3 cucchiai di verdure passate 2 cucchiai di crema di riso/mais e tapioca 1 2 cucchiaini di olio extra vergine di oliva 1 2 cucchiaini di parmigiano grattugiato

BRODO DI VERDURA PREPARAZIONE 1 litro di acqua Verdure ben lavate: patate, carote, zucchine erbette, finocchi, zucca, legumi (senza buccia) Senza aggiunta di sale CONSERVAZIONE In frigorifero per un giorno

Il bambino può assumere anche frutta fresca grattugiata come mela, banana, pera Dopo una settimana dall inizio del divezzamento si può aggiungere alla pappa la carne sottoforma di liofilizzato e poi di omogeneizzato, e, a partire dall 8 mese, cotta a vapore e sminuzzata

Dopo circa 15 20 giorni, se il bambino dimostra un buon adattamento, si può sostituire anche il pasto di latte della sera con una seconda pappa.

I consigli sulla sequenza di introduzione degli alimenti del divezzamento, per quanto opinabili, prevedono questa progressione: Dal 7 8 mese: semolino pastina di grano duro, glutine ricotta, formaggino per l età Dopo l anno di vita: Uovo, pesce, legumi, specie nei bambini con familiarità per atopia.

Il latte durante il divezzamento Almeno 500 ml al giorno In assenza del latte materno, è opportuno l utilizzo di latti di proseguimento

SCONSIGLIATI: L apporto di zucchero L aggiunta di sale L apporto di cibi contenenti coloranti e/o additivi

E preferibile, almeno nelle prime fasi del divezzamento, l utilizzo di prodotti industriali, più sicuri dal punto di vista igienico sanitario e privi di coloranti, conservanti ed altri additivi chimici. In Italia, la qualità dei prodotti del commercio per la prima infanzia è, almeno in parte, garantito da disposizioni legislative che prevedono un controllo sull intero sistema di produzione e che fissano, ad es., i livelli massimi di antiparassitari (residui di singoli antiparassitari < 0,01 mg/kg di prodotto) o il divieto di contenere ingredienti geneticamente modificati

PROBLEMATICHE NUTRIZIONALI Sin dal divezzamento è necessario proporre un alimentazione equilibrata per: Rispettare i reali fabbisogni nutrizionali del bambino Garantire un adeguato apporto calorico ed una corretta ripartizione dei nutrienti Evitare l eccessiva introduzione di zuccheri semplici e sale L alimentazione nella prima infanzia può influenzare le abitudini alimentari a lungo termine