Morfina e dipendenza dagli oppioidi
. Infarto, edema polmonare, Diminuita sensibilità alla Co2 CTZ Stimolazione parasimpatica. Motilità vie biliari Inibizione NA, Ach Solo ad alte dosi
Potenziamento della stimolazione parasimpatica dell occhio causata da morfina
MORFINA (MS Contin ) FARMACOCINETICA Somministrazione: Morfina solfato/cloridrato Orale; IM; SC, EV, Epidurale; Intratecale; Intrarticolare Assorbimento: Biodisponibilità orale 25% Distribuzione: Legame proteico: 30% - Passa la BEE e placentare Emivita plasmatica: 2 3 ore Metabolismo: Epatico: Glicuronazione morfina-6-glicuronide (metabolita attivo) Morfina-3-glicuronide Eliminazione: Renale: metaboliti (morfina-3-glicuronide) Biliare, fecale: glicuronidi (10%)
Metabolismo morfina Attivo, molto potente UGT: UDP-glucuronosyl-transferase and urine
Azioni ormonali Inibizione di: ormone di liberazione della gonadotropina, CRH, GRH ormone luteinizzante e follicolo-stimolante ormone adrenocorticotropo beta-endorfina livelli di testosterone e cortisolo Aumento di: prolattina (dopamina)
Effetti collaterali della morfina
Altri analgesici oppiacei
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Farmaci che interagiscono con gli analgesici oppiacei Coliche biliari, asma, prostatismo
Alcune azioni della codeina destrometorfano
Tolleranza e dipendenza alla morfina
Definizione di Abuso Uso non terapeutico della sostanza. Autosomministrazione di una sostanza secondo modalità che si discostano dalle norme mediche e sociali condivise
Definizione di Tossicodipendenza Condizione patologica caratterizzata da perdita del controllo dei comportamenti di assunzione e gravi conseguenze sulla vita sociale dell individuo
IL FENOMENO DELLA TOSSICODIPENDENZA E COSTITUITO DALL INSIEME DI TRE FATTORI 1) La sostanza d abuso 2) Il consumatore 3) L ambiente sociale in cui si verifica l incontro tra la sostanza ed il consumatore
TOSSICODIPENDENZA La tossicodipendenza deve essere considerata una malattia cronica a carattere ed andamento recidivanti Tossicodipendente si definisce un individuo che, come risultato di ripetute somministrazioni di una sostanza d abuso, diventa: 1) Dipendente dagli effetti della sostanza assunta 2) Ha un desiderio incontrollabile di continuare ad assumerla (CRAVING) 3) Mostra una marcata tendenza ad aumentarne la dose
Internalizzazione recettori
Meccanismi ipotizzati A breve termine: riduzione dell accoppiamento tra il recettore oppioide e la proteina G, con perdita della capacità di scambiare GDP con GTP A lungo termine: desensibilizzazione e downregolazione recettoriale con internalizzazione del recettore attivato, conseguente fosforilazione delle anse intracellulari del recettore e riduzione di efficacia dell agonista oppioide Internalizzazione recettore Oppioidi -Tolleranza riduzione dei livelli di sodio intracellulare con riduzione della attività Na/K- ATPasi dimerizzazione tra recettori oppioidi di tipo diverso con reazioni sinergiche o interferenze di agonisti per un tipo di recettore sui recettori di un altro tipo.
Meccanismi cellulari e fisiologici coinvolti nella dipendenza ai farmaci
Fattori psicologici coinvolti nella dipendenza dalle sostanze d abuso
Teorie sulla tossicodipendenza e strutture cerebrali implicate
... le sostanze d abuso hanno, in comune con gli stimoli gratificanti naturali, la proprietà di stimolare la trasmissione neuronale nel cervello e di sostituirsi ai trasmettitori endogeni nella comunicazione tra i neuroni morfina eroina alcool etilico nicotina cocaina amfetamina ecstasy THC
Sistema limbico
Il sistema mesolimbico ascendente dall area A10 allo striato (nucleo accumbens del setto, turbercolo olfattorio), amigdala e ippocampo. Il sistema mesocorticale connette l area A10 con la corteccia frontale. Il sistema mesostriatale (o nigrostriatale) parte dalla substantia nigra (area A9) e raggiunge lo striato dorsale
il sistema limbico è un insieme di strutture cerebrali - filogeneticamente molto antiche - pertanto comuni a molte specie animali incluso l uomo è implicato nel controllo delle emozioni e dell affettività, ed in generale nell espressione di comportamenti motivati
... a differenza degli stimoli gratificanti naturali, le sostanze d abuso stimolano, in maniera abnorme e fuori di ogni controllo, il sistema limbico... l azione delle sostanze d abuso NON DIPENDE dall attivazione di stimoli sensoriali Le sostanze d abuso d raggiungono direttamente il cervello e direttamente attivano gli stessi meccanismi attivati dai gratificanti naturali Il risultato di questo corto circuito è che gli effetti delle sostanze d abuso sfuggono al controllo che invece regola l azione dei gratificanti naturali
Drugs of abuse cause long-lasting lasting (permanent?) changes in the brain Addiction / Relapse Memory formation Experience induces stable changes in the brain
Modificazioni dello stato motivazionale e abuso di sostanze
MOTIVAZIONE PROCESSO ATTRAVERSO CUI GLI ORGANISMI FINALIZZANO IL PROPRIO COMPORTAMENTO AL CONTROLLO DELL AMBIENTE IN RELAZIONE ALLE PROPRIE NECESSITÀ
Sostanze d abusod 1) Elevano il tono dell umore e producono gratificazione 2) Facilitano l apprendimento l associato 3) Presentano modalità di autosomministrazione comuni all uomo e all animale animale da esperimento tratto biologico distintivo ALTERAZIONE DELLO STATO MOTIVAZIONALE
Tossicodipendenza Disturbo della Motivazione eccessivo controllo sul comportamento da parte delle sostanze e degli stimoli ad essi associati la motivazione viene indirizzata in maniera abnorme e compulsiva verso la droga
CAMBIAMENTI FISIOLOGICI ADATTATIVI 1. tolleranza 2. dipendenza fisica PERDITA DI CONTROLLO SULL USO USO DELLA SOSTANZA 1. persistente desiderio e fallimento dei tentativi di smettere 2. uso per periodi più lunghi e in quantità maggiori di quanto programmato 3. la continuazione dell uso a dispetto di problemi medici, sociali e familiari FOCALIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER OTTENERE ED ASSUMERE LA SOSTANZA 1. riduzione/abbandono di attività familiari, sociali e ricreazionali 2. grande quantità di tempo ed energie spese in relazione alla sostanza
Svezzamento
Buprenorphine Buprenorphine 2
Antagonisti per i recettori oppioidi
Competizione del naloxone con gli agonisti oppiacei
SINDROME D ASTINENZA 8-12 ore lacrimazione rinorrea sbadiglio sudorazione midriasi anoressia irrequietezza irritabilità tremore 48-72 ore Spasmi intestinali diarrea brividi arrossamento cute orripilazione crampi addominali dolori ossa e muscoli 7-10 giorni Mancata assunzione di cibo; vomito, sudorazione, e diarrea causano disidratazione; chetosi, perturbazione equilibrio acido-base
Effetti del trattamento ambulatoriale con buprenorfina o placebo