tessuto muscolare 600 l apparato locomotore



Documenti analoghi
ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

Riscaldamento/Rilassamento

Corso avanzato di massaggio antistress

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico

STRETCHING PER GLI ARTI

DURATA: 30 torsioni in totale.

RUNNING. il re degli allenamenti

servizio di Emidia Melideo, con la consulenza di Matteo Maniero, personal trainer

Il sistema muscolare

Salvin. Scapole alate

IL SISTEMA SCHELETRICO

Sostegno e locomozione

Esercizio 8) Posizione supina. Braccia distese lungo i fianchi e gambe semiflesse. Sollevare il bacino e mantenere alcuni secondi.

Ginnastica preparatoria

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

PERCORSO 3 Il sostegno e il movimento

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO

Le lesioni muscolari

IMC advanced education ARTO SUPERIORE

PROGRAMMA BASE PER ALLENAMENTO SALA ISOTONICA

Indice PARTE 2. L APPARATO LOCOMOTORE ATTIVO E PASSIVO

Regole fondamentali e posture

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni

LA FASCIA LATA, LA FASCIA CRURALE, LE VENE SUPERFICIALI ED I NERVI CUTANEI.

PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

Dott. Massimo Franceschini. Piazza Cardinal Ferrari, 1 Via Amedeo d Aosta, Milano Milano tel massimo.franceschini@gpini.

ww.chirurgiarticolare.it riproduzione vietata

ESERCIZI FISICI Esercizio 1. Schiena e spalle Esercizio 2. Collo e vertebre cervicali

R.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile.

Esercizi per collo, spalle e braccia.

PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

Dott. Massimo Franceschini. Piazza Cardinal Ferrari, 1 Via Amedeo d Aosta, Milano Milano tel massimo.franceschini@gpini.

Sistema scheletrico. Due sono i tessuti: tessuto osseo tessuto cartilagineo.

SCIENZE. Il Sistema Circolatorio. Chi sono? il testo:

// Cenni sulla struttura del cuore

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

Muscoli motori della Colonna Vertebrale

GLI ESERCIZI UTILI PER IL MAL DI SCHIENA

Alivello del collo i muscoli sono localizzati in due regioni triangolari

VADEMECUM PER L ATTIVITA FISICA A CASA ( tra faccende domestiche e attrezzi di fortuna)

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE

Chair Massage. Il massaggio veloce ed efficace contro stress e tensioni

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi

8) Coscia e anca: a) flessione; b) estensione; c) abduzione; d) adduzione; e) rotazione interna; f) rotazione esterna.

«Top 10» per l inverno

La Prevenzione del Rischio da MMC. Introduzione. Newsletter 08/2014

Procedi lentamente ed evita movimenti improvvisi. Presta attenzione allo stretching

APPARATO LOCOMOTORE OSSA SISTEMA SCHELETRICO ARTICOLAZIONI SISTEMA MUSCOLARE

4. Conoscere il proprio corpo

Esercizi per il potenziamento e la stabilizzazione della muscolatura

Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA. Esercizi per la scoliosi

Level 1. 1 Autonomia: entrata in acqua e uscita dall acqua in sicurezza Gli allievi sanno entrare e uscire autonomamente dalla vasca.

L APPARATO CIRCOLATORIO

SPECIFICHE dello SPORT di INTERESSE (Triathlon): N ALLENAMENTI SETTIMANALI: 5(Lunedì, martedì, mercoledì,giovedì,sabato)

SINTOMI PRINCIPALE:DOLORE AI MOVIMENTI DELLA SPALLA

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento

MASSAGGIO MIOFASCIALE

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

GINNASTICA PER IL MAL DI SCHIENA

dott. Massimiliano Molfetta

Questi atleti possono scattare e correre grazie allo scheletro e ai muscoli.

Dott. Franziskus Vendrame, Chinesiologo, Centro Kinesis, Conegliano ( TV )

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO COL CARICO NATURALE Testo e disegni di Stelvio Beraldo

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING

Le ossa e i muscoli. Per saperne di più. Nella terra e nello spazio. Immagini del corpo umano

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI

Scienze Motorie e Sportive

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

ESERCIZI PER TUTTI I GIORNI PER CONTINUARE A PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA SCHIENA. Per le foto ringraziamo Nicoletta VERGARO

Unità didattica 2: Mobilitazioni e Spostamenti

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

Spiegazione riassuntiva dei principali esercizi per la preparazione al Ghiri Sport

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica

ALLENAMENTO DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLE COSCE

Mobilizzazione Spalle

SCHEDA ESERCIZI CONCENTRICI ED ECCENTRICI con attrezzi isotonici

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

ESERCIZI PER I GLUTEI

Myrtaven ti propone un programma completo di esercizi e automassaggi, per aiutarti a mantenere le tue gambe attive e in forma 7 giorni su 7.

ESERCIZI POSTURALI LOMBARI

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE

IL corpo e la sua funzionalità. Il sistema muscolare

Manuale di. Anatomia. per lo stretching. A cura di Ken Ashwell


PROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ

MagnaGræcia di Catanzaro. Corso di Anatomia Umana a.a. 2007/2008 Prof.ssa G.Vescio

Curare il mal di schiena. Nicola Magnavita

Transcript:

SISTEMA MUSCOLARE

INDICE Muscolo striato Muscolo liscio Muscolo cardiaco Come si contrae un muscolo I muscoli scheletrici lavorano in coppia I muscoli del capo e del collo I muscoli del tronco I muscoli degli arti I muscoli degli arti superiori I muscoli degli arti inferiori

Sistema muscolare Il sistema muscolare rende possibile il movimento. È costituito da tessuto muscolare; 600 circa sono i muscoli del corpo; Insieme al sistema scheletrico costituisce l apparato locomotore.

Sistema muscolare Oltre a permettere il movimento delle ossa, il sistema muscolare conferisce al corpo la forma, determinando l aspetto e le espressioni facciali, e rende possibile altre funzioni quali la digestione, la respirazione e la circolazione del sangue.

Tipi di muscoli In base alle funzioni svolte i muscoli si possono distinguere in: Muscoli scheletrici permettono il movimento delle ossa; Muscoli cutanei danno forma al corpo; Muscoli viscerali permettono il movimento degli organi interni.

Il tessuto muscolare Le diverse funzioni del sistema muscolare sono possibili grazie alla capacità dei muscoli di contrarsi, determinata dal particolare tipo di tessuto che li costituisce. Il tessuto muscolare è formato da cellule allungate dette fibre muscolari (contrattili ed elastiche). Ogni fibra è formata a sua volta da fibre più sottili, le miofibrille, costituite da actina e miosina, disposte in filamenti sottili di colore chiaro (actina) e scuro (miosina).

Il tessuto muscolare Questi filamenti, scorrendo gli uni tra gli altri, consentono al muscolo di contrarsi o di estendersi. A seconda della disposizione dell actina e della miosina il tessuto muscolare può essere: Striato o Liscio.

In questo tipo di muscolo le cellule non si distinguono bene, mentre è visibile una serie di striature alterne chiare e scure. I muscoli striati sono detti anche volontari, perché si contraggono quando noi glielo comandiamo. Hanno forma affusolata, voluminosa al centro e più sottile alle estremità. Sono collegati alle ossa o alla pelle per mezzo di tendini. Muscolo striato

Muscolo liscio I muscoli lisci hanno cellule ben distinguibili e non presentano striature. Non sono comandati dalla nostra volontà e perciò sono detti involontari. Si occupano di funzioni fondamentali per il funzionamento dell organismo, per esempio digestione, respirazione, ecc. Generalmente sono disposti in due strati concentrici con le fibre orientate diversamente in modo che le loro contrazioni provochino restringimenti e ampliamenti del volume degli organi nei quali si trovano.

Muscolo cardiaco Il muscolo cardiaco è un eccezione, perché è striato ma è involontario.

Come si contrae un muscolo Un muscolo scheletrico è formato da numerosi fasci di fibre o fibrocellule che vanno da un estremità all altra. Esse sono composte da fibre più piccole dette miofibrille, che al microscopio appaiono striate. La striatura è dovuta alla presenza di due tipi di filamenti, disposti parallelamente tra loro. Alcuni sono più sottili e costituiti da una proteina, detta actina (bande chiare); altri sono più spessi e costituiti da un altra proteina detta miosina (bande scure). Durante la contrazione del muscolo, in tutte le miofibrille, i filamenti di actina scorrono tra quelli di miosina, provocando l accorciamento del muscolo. Il muscolo, così, esercita una trazione sull osso cui è collegato per mezzo di tendini. Finito il lavoro i filamenti tornano al loro posto.

Come si contrae un muscolo

I muscoli scheletrici lavorano in Come fa un muscolo scheletrico contratto a ritornare alla sua forma iniziale? Nella maggior parte dei casi questa azione è svolta da un altro muscolo, che agisce nella direzione opposta, ed è detto antagonista. Questo spiega perché i muscoli scheletrici sono disposti in coppia. Osserviamo che cosa succede se pieghiamo e/o distendiamo un braccio. coppia

I muscoli scheletrici lavorano in Questi movimenti sono regolati da due muscoli di forma allungata: il bicipite (davanti) e il tricipite (dietro). Quando pieghiamo il braccio il bicipite si contrae e il tricipite si distende. Quando distendiamo il braccio, lavora il tricipite, che si contrae, e si distende il bicipite. coppia

I muscoli del capo e del collo Nel capo sono presenti molti muscoli, che ci permettono di assumere molte espressioni diverse e di compiere molti movimenti (aprire gli occhi, la bocca, masticare, ecc.). Alcuni muscoli sono piccolissimi e permettono movimenti piccolissimi, altri sono più robusti e possono esercitare notevole forza.

I muscoli del capo e del collo I muscoli pellicciai, situati sotto la pelle, sono numerosi e piccoli. Sono detti anche muscoli mimici perché consentono di assumere le diverse espressioni del viso. I muscoli masticatori, saldamente collegati alle ossa della faccia, muovono la mandibola in senso orizzontale e verticale e permettono la masticazione e la fonazione.

I muscoli del capo e del collo I muscoli del collo sono piuttosto robusti: sostengono il peso del capo e gli consentono di abbassarsi, sollevarsi e ruotare. I principali sono gli Sternocleidomastoidei: sono due grossi muscoli presenti ai lati del collo. Ciascuno di essi è collegato, in basso, allo sterno e alla clavicola, in alto ad un punto del cranio, posto sotto l orecchio, chiamato processo mastoideo dell osso temporale. Se si contrae un solo muscolo, la testa si piega sulla spalla; se si contraggono tutti e due i muscoli, la testa si piega in avanti. Quando uno dei due muscoli rimane contratto si avverte quel doloroso fastidio detto torcicollo.

Anche nel tronco i muscoli sono numerosissimi, in modo da consentire una grande mobilità. Indichiamone alcuni. Nel torace troviamo: il gran pettorale, con forma simile ad un ventaglio; consente di portare il braccio ad affiancare e incrociare il petto; il gran dentato, solleva le costole e facilita l ingresso dell aria nei polmoni, permettendo la funzione respiratoria. I muscoli del tronco

Nell addome sono ben visibili il retto e l obliquo, che permettono al tronco di compiere movimenti di flessione e di inclinazione laterale; essi formano una parete robusta ed elastica in grado di mantenere al loro posto le viscere. I muscoli del tronco

I muscoli del dorso piegano lateralmente la colonna vertebrale e le permettono di compiere movimenti di torsione. Tra questi citiamo il trapezio che innalza la spalla e piega all indietro la testa. Il massiccio grande gluteo delle natiche contribuisce alla stazione erette e permette di camminare. I muscoli del tronco

Un muscolo particolare è il diaframma, un muscolo di piccolo spessore ma di relativamente estesa superficie. Esso separa la cavità toracica da quella addominale e, quando si contrae, fa aumentare il volume della gabbia toracica e permette ai polmoni di allargarsi. I muscoli del tronco

I muscoli degli arti Prima di parlare dei muscoli degli arti è utile fornire una classificazione sulla base dei movimenti che permettono di fare. Muscoli flessori, se avvicinano un osso ad un altro (esempio il bicipite che avvicina l avambraccio al braccio o il sartorio che avvicina la gamba alla coscia). Muscoli estensori se allontanano un osso rispetto ad un altro (esempio il tricipite e il quadricipite).

Muscoli adduttori, se avvicinano un arto alla linea mediana del corpo (esempio il trapezio che avvicina il braccio al corpo). Muscoli abduttori, se allontanano un arto dalla linea mediana del corpo (esempio il muscolo pettorale che allontana il braccio dal corpo). I muscoli degli arti

I muscoli degli arti Muscoli rotatori, se fanno ruotare un osso sul suo asse (esempio il deltoide che determina la rotazione del braccio).

I muscoli degli arti superiori Tra i muscoli della spalla il più superficiale è il deltoide: è un muscolo abduttore inserito da una parte alla scapola e dall altra all omero. Esso consente il sollevamento del braccio fino alla posizione orizzontale. Tutti gli altri muscoli della spalla sono rotatori e permettono la rotazione del braccio attorno all articolazione della spalla.

I muscoli degli arti superiori Nel braccio troviamo il bicipite e il tricipite, che sono antagonisti e consentono di piegare e stendere il braccio in corrispondenza dell articolazione del gomito. L avambraccio è provvisto di molti muscoli che permettono gli innumerevoli movimenti del polso e della mano. Gli estensori e i flessori sono attaccati alle dita attraverso lunghi tendini, che si sentono molto bene sotto il dorso della mano. Questi muscoli permettono movimenti molto diversi e straordinariamente precisi.

I muscoli degli arti inferiori Nella coscia troviamo un lungo muscolo, il sartorio e il quadricipite femorale, entrambi posti anteriormente. Essi permettono i diversi movimenti della gamba e di mantenerci in equilibrio. L antagonista del quadricipite è il bicipite femorale: situato posteriormente permette di flettere la gamba.

I muscoli degli arti inferiori Nella gamba troviamo i gemelli del polpaccio (gastrocnemio). In basso essi si collegano alle ossa del piede per mezzo di un lungo tendine, detto tendine di Achille. Come nel braccio anche qui troviamo i flessori e gli estensori delle dita dei piedi. I muscoli della pianta del piede, avvolti in un robusto tendine, hanno anche la funzione di proteggere i vasi sanguigni e i nervi, preservandoli dalle eccessive pressioni cui sono sottoposti.

La respirazione del muscolo Per produrre movimento c'è bisogno di energia. Attraverso il sangue, le cellule muscolari ricevono ossigeno e glucosio (il combustibile) che, grazie alla respirazione cellulare, utilizzano nel seguente processo: C 6 H 12 0 6 + 60 2 = 6C0 2 + 6H 2 0 + energia (glucosio + ossigeno = anidride carbonica + acqua + energia) Durante uno sforzo intenso (corsa veloce o una gara di nuoto) può accadere che nel muscolo non arrivi abbastanza ossigeno per bruciare il glucosio, quindi: respirazione anaerobica (senza ossigeno), che consente di ottenere energia senza consumo di ossigeno. In questo caso, come prodotto di reazione si forma l'acido lattico, una sostanza che viene normalmente allontanata dal muscolo e, tramite il sangue, è portata al fegato, dove viene riconvertita in glucosio, che può tornare al muscolo. Se lo sforzo è notevole, l'acido lattico si accumula nel muscolo in grande quantità (affaticamento = carne greve = dolore). C 6 H 12 0 6 = 2C 3 H 6 O 3 + energia (glucosio = acido lattico + energia).