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Indice Introduzione pag. 1 Storia Abitudini culinarie Giapponesi e piatti tipici Bevande Giapponesi Abitudini in cucina... Giapponese L'uso delle bacchette Metodi di cottura Motivi di diffusione della cucina Giapponese Conclusione e riferimenti pag. 4 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 15 pag. 16 pag. 16 Introduzione La cucina giapponese è l'espressione dell' arte culinaria sviluppata in Giappone. Per i giapponesi la vista è il primo senso che entra in gioco a tavola. Ciò che viene pensato per essere gustato, viene pensato per essere gustato prima dagli occhi. Il piatto è una piccola opera d'arte che deve soddisfare regole precise di armonia e grazia, accostamenti di colori che non siano stridenti e di forme che siano complementari ed equilibrate. I loro cibi sono stati identificati come i più salutari al mondo tanto che la cucina giapponese è diventata patrimonio dell'unesco. Storia A causa della natura dell' arcipelago giapponese, composto da molte isole le quali si estendono per oltre 3.500 chilometri, la cucina giapponese differisce sensibilmente da nord a sud, dando origine a numerose varietà e stili di cucina, ciascuno tipico della propria zona di appartenenza. Tuttavia queste cucine sono state gradualmente segnate da cambiamenti comuni nei metodi di consumo nel Paese e dalle innovazioni straniere (nuovi ingredienti, nuove tecniche di cottura), i quali sono stati rapidamente accettati, diffusi e assimilati dalla cucina giapponese. Dopo il periodo Jomon (da 10.000 a.c al 300 a.c.) la popolazione giapponese divenne sedentaria e non si cibava più solo delle bacche raccolte e delle prede cacciate, ma anche 1

dei prodotti dell agricoltura introdotta in Giappone dalla Corea e dalla Cina. I giapponesi iniziarono quindi a coltivare il riso che divenne l alimento base della cucina giapponese, a differenza del resto dei paesi orientali in Giappone si coltivava un tipo di riso da chicchi corti e grassi anziché sottili e allungati come ad esempio in Cina. Il riso che inizialmente veniva solo bollito e lasciato privo di condimenti veniva chiamato, gohan o meshi ma visto che il riso bollito divenne la base di molte pietanze, il termine gohan venne utilizzato come sinonimo della parola italiana pasto. In seguito i contadini iniziarono a mischiare il riso con un altro cereale, soprattutto nelle regioni montane perché coltivare il riso era molto difficile. Durante il periodo Kofun ( dal 300 a.c. alla metà del VI secolo) gran parte della popolazione giapponese era costituita da abitanti provenienti dalla Corea, che era sta pesantemente influenzata dalla Cina, dunque il Giappone subì anche nella cucina l influenza della cultura cinese e del buddismo importato dal Celeste Impero. In particolare dalla Cina fu importato il divieto di mangiare carne, infatti l imperatore Temmu nel 675 decretò che in Giappone non fosse consumata carne di bovini, cavallo, di cane, di scimmia e di pollo durante il quarto e il nono mese dell anno, i trasgressori venivano puniti con la pena di morte. Prima di questo decreto la carne di scimmia veniva consumata soprattutto in alcuni rituali a scopo curativo, per propiziarsi la guarigione, i polli e i cavalli invece venivano trattati come animali domestici, i bovini e i cavalli talvolta venivano sacrificati per avere un buon 2

raccolto. L imperatore Temmu comunque non vietò il consumo di cervi o cinghiali selvatici, la carne di questi animali infatti era importante nell alimentazione giapponese dell epoca. Nell ottavo secolo furono molti gli imperatori e le imperatrici che vietarono il consumo di carne e l uccisione di animali, in particolare nel 725 l imperatrice Koken vietò persino il consumo di pesce, promettendo ai pescatori che avrebbero ricevuto una quantità di riso sufficiente al loro sostentamento. Nel regolamento del 927 si dichiarava che i membri della nobiltà e della classe al governo che mangiavano carne, restavano impuri per tre giorni e che per questo periodo non potevano partecipare ai riti shintoisti della corte imperiale. In questo periodo sotto l influenza della Cina e della Corea fu introdotto anche l uso delle bacchette usate dalla nobiltà durante i banchetti, le persone comuni invece nella vita quotidiana usavano ancora le mani per cibarsi e i cucchiai di metallo vennero introdotti solo fra l ottava e il nono secolo e comunque li utilizzavano solo i nobili. Anche i tavoli veri e propri furono introdotti in epoca Heian, prima infatti la gente comune utilizzava dei tavoli privi di gambe chiamati oshiki mentre la nobiltà usava dei tavoli laccati dotati di corte gambe, chiamati zen. Dopo il declino della dinastia Tang il Giappone risentì meno dell influenza cinese e la cultura e la cucina giapponese si sviluppò individualmente, ad esempio si distingueva dalla Cina per l utilizzo di cucchiai in acciaio da parte della nobiltà e delle bacchette anche fra la gente comune. Nel decimo e nell undicesimo secolo la cucina giapponese divenne sempre più raffinata e i cuochi di corte cucinavano in molti modi le verdure mandate a corte come tributo dalle campagne. Nel nono secolo si consumavano varie pietanze come il pesce grigliato chiamato yakimono, il cibo bollito chiamato nimono ma anche le pietanze cotte al vapore chiamate mushimono. Si consumavano poi zuppe ottenute tritando le verdure e aggiungendo carne o pesce chiamate atsumono, si mangiava anche il nikogori ovvero una gelatina di pesce con condimenti, il namasu ovvero delle fette di pesce crudo in salsa di aceto. In generale si mangiavano pietanze a base di pesce, riso e verdure si evitavano invece l olio e grasso, raramente veniva usato l olio di sesamo perché era un prodotto molto caro. Alcuni documenti del periodo Heian testimoniano che la nobiltà si nutriva di pesce e pollame selvatico accompagnati da una ciotola di riso o da una zuppa mangiati con le bacchette o con un cucchiaio e conditi con tre principali ingredienti sale, aceto e hishio ottenuto tramite la fermentazione di soia, riso, frumento sakè e sale. Nel periodo Kamakura ci furono dei cambiamenti nella cucina giapponese, in questo periodo i banchetti di corte divennero una sorta di cerimonia e un luogo per permettere le discussione fra i samurai e militari che avevano assunto il controllo dei territori a scapito della nobiltà. Il menù solitamente prevedeva dei molluschi essiccati, meduse aemono e prugne sotto aceto dette umeboshi, naturalmente vi era anche del riso, come condimenti invece si usavano sale e aceto. La cucina dei samurai proveniva sicuramente da quella dei contadini che prevedeva pasti 3

semplici ma sostanziosi e si evitarono nella classe militare tutte le raffinatezze e il lusso dei banchetti aristocratici e si cercò anche di allontanare l influenza cinese. Intanto il buddismo che prevedeva una cucina vegetariana nel periodo Kamakura si diffuse anche fra i ceti più poveri mentre coloro che avevano a che fare con la morte e quindi si occupavano della macellazione erano addirittura discriminati secondo la religione scintoista. Ai giorni d'oggi invece la cucina giapponese è influenzata dalle diverse culture culinarie che si sono diffuse nello stato del Giappone, ed hanno adottato anche loro fast food e street food. Tuttavia la base della loro cucina in ambito culturale e filosofico rimane la stessa seppure con qualche modifica. Abitudini culinarie Giapponesi e piatti tipici La cucina giapponese risulta essere molto sana e povera di grassi, malgrado il largo uso di salse, e questo deriva in parte dall influenza che il buddhismo, in particolare quello zen, ha avuto sulla cultura del Paese del Sol Levante. Introdotto dalla vicina Cina e accolto dal principe Shotoku, il Buddhismo ha rafforzato il rispetto che i giapponesi hanno per ogni essere vivente, compresi gli animali che vanno a comporre i piatti della loro cucina. Quando in Giappone si consuma un pasto non ci si sta solo sfamando: si sta prendendo parte ad una cerimonia.la cucina nella tradizione giapponese è una vera e propria arte, che coinvolge tutti i sensi.questo è uno dei motivi dell estrema cura posta nella composizione e nei colori delle pietanze, ognuna delle quali viene per altro servita in appositi recipienti o vassoi (che possono essere in vetro o ceramica e spesso presentano decorazioni ) a seconda della forma e del colore. Pesce, riso, soia e alghe sono gli ingredienti più conosciuti della cucina giapponese, Ma vi sono molti modi di combinarli fra loro, ed esistono molte varianti degli stessi. Le preparazioni più conosciute sono il sushi, il sashimi e gli onigiri, ma nella cucina giapponese sono molto importanti anche le zuppe. Vengono utilizzate molte ricette e preparazioni di cucine estere riadattate nello stile giapponese. Asa gohan Più che una preparazione si tratta di un pasto: in effetti è la tipica colazione nipponica. Comprende cibi molto forti, come verdure sottaceto, polpo, pesce secco. Ciò che comunque non può mai mancare è il riso, cotto per assorbimento d'acqua e privo di qualsiasi condimento, servito in una scatola laccata con coperchio che lo mantiene caldo. Il resto delle vivande cambia a seconda della stagione e può spaziare dalle uova, al pesce e alle verdure. Talvolta si può fare uso di piccoli fornelli, posati sulla tavola, su cui cuocere primizie di stagione, come funghi o altro. 4

Bento (Obento) Chiamato in entrambi i modi, è uno stile di cucina dove varie vivande vengono servite in un vassoio.oggi la cucina bento viene servita sia in ristoranti normali che in locali specializzati. Gli obento sono anche usati, in forma semplificata e racchiusi in una scatola, per gite, pic-nic, durante il tradizionale hanami, vale a dire la visita ai ciliegi in fiore e durante i viaggi nei treni veloci a lunga percorrenza. Possono essere personalizzati e molto elaborati e sono molto conosciuti perchè presenti anche in vari cartoni animati e videogiochi. L'estetica è una componente fondamentale di questo pasto ideato principalmente per la gente che non ha tempo di pranzare a casa. Esso è costituito da cibi preferibilmente freddi come il riso, pesce crudo e alghe. 5

Chawan Mushi La parola Chawan mushi significa, piccola ciotola al vapore. E' una crema cotta in apposite ciotole a bagnomaria da servire ancora calda come antipasto o intermezzo tra varie portate.questa crema è composta da uova ed un brodo di pesce ed alghe detto kombu daishi, il piatto viene poi guarnito con verdure, funghi, carne o gamberetti.il Chawanmushi si mangia soprattutto nella stagione invernale e viene servito caldissimo all'interno di apposite ciotole 6

munite di coperchio.la consistenza di questa pietanza è simile a quella di un budino ma il gusto non è dolce e richiama il sapore delle uova. Donburi Il Donburi è un piatto tipico della cucina giapponese, costituito da pesce, carne, verdure o altri ingredienti lasciati bollire insieme e serviti sul riso. Si tratta di un piatto veloce da preparare e molto sostanzioso. Dispone di molte varianti.si prepara cuocendo, in brodo dashi, del pollo con salsa di soia e mirin o sakè. Quando la cottura è ultimata si aggiungono uova sbattute, alla cottura del tutto si versa in una grossa ciotola con riso già cotto, caldo. Un esempio è il Tamagodon, cucinato con uovo strapazzato, cipolle e salsa dolce il tutto versato su un letto di riso bianco (vedi immagine) 7

Ramen Il ramen è un tipico piatto giapponese molto in voga anche in alcuni paesi occidentali costituito principalmente da spaghetti di riso meno sottili da quelli comunemente conosciuti, adagiati su un brodo di carne e/o pesce arricchito da uova sode, alghe e verdure.spesso viene insaporito con salsa di soia o miso e guarnito con fettine di carne di maiale o gamberetti. Si serve molto caldo. Sushi Il sushi è il piatto più comunemente conosciuto e viene spesso usato come simbolo della cucina giapponese. E' un piatto principalmente costituito da riso bianco condito con aceto di riso guarnito con altri ingredienti che possono variare dal pesce crudo fresco alle verdure più disparate. Vi sono vari tipi di sushi che si differenziano per forme e colori: 8

Nigiri : E' il pezzo più classico: una piccola polpetta di riso ricoperta da un condimento. La maggior parte delle volte questo condimento è semplicemente pesce fresco. Maki: Nonostante il nome, è un derivato del nigiri, consiste in una piccola polpettina di riso avvolta da una banda di alga nori sopra la quale è posto un condimento, spesso qualcosa di morbido o sminuzzato, come uova di pesce o una tartare. Uramaki: Maki "dentro-fuori", caratterizzato dall'avere l'alga all'interno e il riso all'esterno spesso guarnito con riso soffiato, nocciole sminuzzate o sesamo. 9

Temaki: Involtino molto particolare, in quanto più adatto a un pasto tra amici piuttosto che ad essere consumato in un ristorante. Non è altro, infatti, che un foglio di alga nori farcito con riso e altri ingredienti, arrotolato poi a mano libera, spesso a forma di cono. Va consumato rapidamente, poiché l'alga dovrebbe essere gustata ancora croccante. Oinarisan: E' un pezzo particolare, composto da una piccola tasca fatta di tofu fritto e ripiena di riso. Al riso può essere aggiunto qualche condimento: molto comune, ad esempio, è il sesamo. Sashimi Il sashimi è una specialità culinaria giapponese particolarmente famosa e rinomata che insieme al sushi ha fatto la fortuna di ristoranti giapponesi in tutto il mondo. Si tratta di un piatto a base di pesce crudo, lavorato in maniera particolare così da ottenere sottili fette omogenee senza lische ne' pelle. 10

Salsa di soia: La salsa di soia è una salsa fermentata ottenuta dalla soia,grano tostato, acqua, sale e koji.originaria della Cina, la salsa di soia è un comune ingrediente della cucina dell'asia orientale e sud- orientale. Viene utilizzata anche molto in Giappone per accompagnare i piatti principalmente costituiti da pesce crudo in quanto non fanno quasi mai uso di sale o zucchero direttamente sui cibi. Le salse di soia giapponesi utilizzano grano come ingrediente principale e questo tende a conferire loro un gusto leggermente più dolce rispetto alle salse cinesi; possiedono anche un certo gusto alcolico simile all'aroma di sherry. Generalmente i due tipi di salsa di soia non sono intercambiabili all'interno di una specifica ricetta. 11

Tofu Specie di formaggio derivante dalla soia. Non ha sapore in quanto lo prende dai cibi a cui si accompagna. Ricavato dalla cagliatura del latte di soia e dalla successiva pressatura in blocchi generalmente nella forma di parallelepipedo. La fabbricazione del tofu dal latte di soia è simile a quella del formaggio dal latte. Spesso si confonde, nelle sue preparazioni, al vapore o fritte, il tofu con il glutine di grano o seitan. Il tofu è un alimento ricco di proteine, pari ai formaggi più comuni. Bevande Giapponesi. Tra le bevande giapponesi più conosciute di sicuro ricordiamo: Sakè Una delle bevande alcoliche giapponesi più conosciute che si usa anche in cucina, si ottiene dalla fermentazione del riso e del lievito di riso e contiene il 20% di alcool. il sakè può essere amacuchi ovvero dolce oppure karakuchi ossia secco. Viene servito a diverse temperature a seconda delle stagioni: normalmente viene servito a temperatura ambiente, l'estate si beve fresco di frigo o con del ghiaccio mentre d'inverno si beve caldo a circa 45 gradi e prende il nome di sutsukan. Shochu Un'altra bevanda alcolica tipicamente giapponese che si ricava dall'orza, dalle patate dolci o dal riso e ha il 25% di alcool perciò è meno forte del whisky ma più alcolico del saké e del vino comune, si produce ovunque in Giappone ma è originario dell'isola di Kuyshu.Di solito lo shochu viene servito col ghiaccio oppure allungato con acqua, acqua calda, tè, succo di frutta oppure come un cocktail chiamato chuhai che contiene shochu, soda, ghiaccio e altri aromi alla frutta come limone, mela, prugna o pompelmo.talvolta viene allungato anche con un alcolico a bassa gradazione come la birra per creare una bevanda conosciuta come hoppy. 12

Umeshu Anche l'umeshu è una delle bevande alcoliche giapponesi tradizionali si ricava con prugne verdi, zucchero e il 10-15% di alcool.l'umeshu si beve liscio, con ghiaccio oppure mischiato a acqua tonica o soda, tradizionalmente si mischia anche con il tè verde. Awamori Un'altra bevanda alcolica giapponese è l'awamori un liquore tipico di Okinawa ricavato dalla distillazione di acqua, riso, lievito e un fungo nero detto koji.l'awamori contiene il 30% di alcool ma la gradazione alcolica aumenta con il passare del tempo, si può bere liscio oppure allungato con acqua a ghiaccio. Birra giapponese In Giappone la birra è molto popolare e per ogni marca esistono diverse qualità, le marche più famose sono Asahi, Kirin, Sapporo, Suntory, Orion e Otaru e la qualità più apprezzata è la birra chiara. Tè Il tè è una bevanda fondamentale per i giapponesi infatti viene usata anche per accompagnare i pasti oltre sia freddo che caldo.vi sono molte qualità di tè ad esempio è molto usato il tè verde chiamato o-cha mentre nella cerimonia del tè si consuma il matcha che viene mescolato a lungo.fra i tè più comuni c'è il bancha che viene servito gratuitamente nei ristoranti giapponese poi vi è il sencha profumato e con poca caffeina, il gyokuro invece è un tè di ottima qualità mentre l'hoogicià ha un particolare aroma di noci. Tè verde Il tè giapponese era in origine consumato dai monaci che praticavano lo Zen e fu a lungo riservato agli aristocratici ed ai signori.regno della cerimonia del tè, il Giappone è il settimo produttore mondiale. Produce esclusivamente tè verde o Cha. Le varietà di tè verde sono numerose ma le esportazioni limitate a causa di una forte consumo nazionale. Le grandi regioni di coltura sono Shizuoka, Kyoto, Kagoshima e Fukuoka. Il tè verde giapponese è rinomato per il suo aroma fine e delicato. Tonico e digestivo, leggermente stimolante è adatto a rendere lo spirito lucido. I tè verdi giapponesi sono molto ricchi di vitamina C e contengono poca teina. Abitudini in cucina... giapponese! Come per molte altre cose, in Giappone anche nel campo culinario esistono caratteristici rituali da seguire. Sin dall'antichità è stata prestata particolare attenzione alla preparazione e alla presentazione dei cibi e alle abitudini della popolazione, che sono ricordiamolo, del tutto diverse non solo da quelle occidentali ma anche da quelle orientali. Innanzi tutto, le consuetudini alimentari giapponesi sono parecchio influenzate dalla stagioni, e non poteva essere altrimenti: a tavola le pietanze trovano disposizione a seconda della temperatura esterna, per esempio le stesse bevande sono bevute calde in inverno e fresche in estate. Non temete quindi, il sakè lo trovate in tutte le stagioni. Il cibo in stile giapponese (Washoku) trova comunque posto insieme a quello di tipo 13

occidentale (Yo-shoku). I pasti principali iniziano con una colazione, di tipo salato. In effetti, si tratta di una sorta di colazione-pranzo, molto varia e poco consona al palato occidentale: la tradizione porta a tavola il riso e la zuppa di miso con tofu, il salmone grigliato e gli onnipresenti prodotti sottaceto, una buona tazza di tè verde conclude il tutto. Spesso vi troviamo le uova o piatti a base di uova, come il chawan-mushi. Il pranzo invece si consuma spesso fuori casa con i già menzionati Bento, che racchiudono in una scatola un pasto completo. La cena in Giappone consiste in una grande varietà di piatti.tutte le pietanze, prima di iniziare il pasto vero e proprio, vengono disposte sul tavolo (sul quale non viene distesa nessuna tovaglia) e ogni commensale è libero di servirsi da sé, dopo aver pronunciato la frase Itadakimasu, che vuol dire ricevo questo cibo (e ringrazio), che un tempo era una breve preghiera di ringraziamento rivolta al dio del cibo. Anche i tovaglioli sono assenti dalla tavola; al loro posto ci sono gli oshibori, ovvero tovagliette di spugna arrotolata che viene inumidita con acqua fredda, strizzata, riscaldata e servita con delle pinze. In famiglia o in ristorante, la tradizione vuole un modo tutto suo di mettersi a tavola e sedersi, nonostante esistano anche tavoli e sedie in stile occidentale. I tradizionali posti a sedere vengono chiamati 'zashiki', mentre i cuscini nei quali ci si siede portano il nome di 'zabuton'. Il pavimento della sala da pranzo, in casa o in ristorante, è arredato con tatami e tavoli bassi. Ci si siede (seiza) in modo differente a seconda che si portino gonne o pantaloni: la tradizione vuole gli uomini sedersi ad incrocio e le donne stare in ginocchio o sedute a sirena. Le sedie possono avere lo schienale ma sono in genere senza gambe. Prima di iniziare il pasto è buona usanza dire 'itadakimasu' (ricevo ringraziando) e 'gochisosama-deshita' (grazie per il pasto) a fine pasto. Una menzione a parte merita l'uso dei bastoncini (hashi), che ricordiamo non devono essere tenuti troppo vicino all'estremità, bensì nel mezzo; il loro uso differisce inoltre leggermente da quello in uso nella cultura cinese. Non infilzate il cibo con i bastoncini se proprio non riuscite ad acchiapparlo, non gesticolate con gli stessi, non appoggiateli diritti su una ciotola, sono tutti segnali di maleducazione. L'uso delle bacchette. Le bacchette sono sottili bastoncini usati in Oriente (specialmente in Giappone) come posate o utensili per il cibo. Nei ristoranti giapponesi troviamo accanto al piatto le bacchette, in realtà il loro nome varia a seconda delle pietanze: Nuribashi sono bacchette usate per i pasti quotidiani Waribashi sono bacchette usa e getta per gli ospiti nei ristoranti Toribashi sono le bacchette da portata Saibashi sono bacchette lunghe da cucina Come si usano le bacchette? Tenere le bacchette tra l indice e il medio, muovendola con la punta del pollice. La bacchetta inferiore va tenuta tra il medio e l anulare. Cosa non fare, tra le cattive maniere: 14

- Infilzare i cibi a base di patate con le bacchette - Muovere le bacchette sopra il piatto di portata scegliendo cosa mangiare - Frugare nel piatto con le bacchette - Leccare il cibo rimasto sulle bacchette METODI DI COTTURA I metodi di cottura della cucina giapponese sono cinque, a cui corrispondono le categorie in cui vengono suddivisi i cibi, e sono: Mushimono, cottura al vapore; Yakimono, cottura alla griglia; Nabenno, cottura istantanea: solitamente si tratta di cibi cotti dalla persona che li mangia in appositi pentolini posti sui fornelletti. Il principio è quello della nostra fonduta; Nabemono, cottura in pentole, protratta per molto tempo, quindi simile ai nostri umidi o stufati; Ogenomo, frittura Uno dei sistemi di cottura più utilizzato è la frittura veloce a fuoco alto, mescolando continuamente gli ingredienti. L olio deve essere molto caldo e gli ingredienti tagliati piccoli e di uguali dimensioni, in modo che la cottura sia veloce e uniforme. Anche la cottura a vapore è molto diffusa. Si tratta di un sistema pratico, oltre che interessante dal punto di vista nutrizionale e salutare. Vengono utilizzati cestelli di bambù, singolarmente sovrapposti. La cucina giapponese utilizza anche altri metodi di cottura, ad esempio carne e pesce spesso vengono cotti alla griglia o su una piastra arroventata, e sono anche molto comuni gli umidi, che come metodologia di cottura differiscono poco dagli stessi sistemi impiegati in occidente. 15

Motivi di diffusione della cucina giapponese La cucina giapponese si è diffusa molto in questi ultimi anni, aprendo sempre più locali in tutto il mondo e mano a mano che nascevano si diversificavano tra di loro: ristoranti di lusso, sushi-bar, take- away giapponesi. Uno dei motivi che sicuramente hanno influito sulla sua diffusione è la presenza nel mondo di gruppi d immigrati giapponesi, che cosi come gli immigrati italiani all estero, hanno contribuito alla diffusione della propria cucina e della propria cultura. Un altro motivo è sicuramente lo sviluppo economico giapponese nel dopoguerra: l arrivo sul mercato di prodotti tecnologici di fattura giapponese ha portato interesse per il giappone. L ultimo motivo di diffusione della cucina giapponese è la diffusione nel mondo di manga e anime, che sono rispettivamente i cartoni animati ed i fumetti giapponesi, infatti questi ultimi veicolano riferimenti alla cultura e alla cucina giapponese facendola conoscere a molti ragazzi, anche se ci sono gruppi di persone che vedono anime e manga con sospetto a causa delle differenze culturali L unione di questi fattori è stato determinante per la diffusione della cucina giapponese. Conclusione Ho scelto questo argomento per la mia tesina in quanto sono molto affascinata dalle tradizioni e filosofie giapponesi e dal loro modo salutare di affrontare la vita. E' una cucina molto particolare che non può essere apprezzata da tutti poiché contiene molte ricette crude e gusti differenti dai nostri. Tuttavia è sempre apprezzabile avere larghi orizzonti anche in materia culinaria soprattutto se lo scopo nella vita è quella di lavorare nel mondo della cucina. Il Giappone, che è vittima di alcuni pregiudizi (come d altronde ogni popolo visto da un altro popolo) come ad esempio Giappone = tecnologia, Giappone = tradizione, ormai è un paese nel quale tradizione e progresso si sposano perfettamente. Bibliografia Fonti consultate: http://www.nuvolotta.altervista.org/giap/copertina.html http://it.wikipedia.org/wiki/cucina_giapponese http://www.italiajapan.net/cucina-giapponese/ http://www.cucinagiapponese.net/ http://giapponeonline.com/cucina-giapponese/ 16

immagini raccolte da: www.google.it (immagini) 17