Processi e Miglioramento IL PROCESSO AZIENDALE IL PROCESSO AZIENDALE 07/10/2013



Documenti analoghi
03. Il Modello Gestionale per Processi

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)

L organizzazione aziendale

Indice. pagina 2 di 10

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

Governare il processo della sicurezza

Business Process Management

ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Cap.1 - L impresa come sistema

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre A cura di: Luca Ghisletti

MANUALE DELLA QUALITÀ SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA

L ORGANIZZAZIONE DELLE APT

Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009

Introduzione Azienda ed organizzazione

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Le fattispecie di riuso

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

CAPIAMO IL "LINGUAGGIO" DELLA norma UNI EN ISO serie 9000

Disciplinare del Controllo di gestione

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Comune di San Martino Buon Albergo

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE

1 La politica aziendale

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Presentazione Formazione Professionale

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Progetto Atipico. Partners

manifatturiera e per i servizi

CERTIFICAZIONE ISO 14001

UNI ISO Guida alla gestione dei progetti (project management)

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

Subsistema Gestionale: definizione

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Programmazione e controllo

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Facoltà di Economia - Parma 1

M-DIR-03 Politica e Codice Etico

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business

Sistema di Gestione per la Qualità

Standard di documentazione Linee guida per la rappresentazione dei processi

CERTIFICAZIONE DI QUALITA

Sistemi Informativi e Sistemi ERP

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Obiettivi generali del revisore

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

Comune di Castrocaro Terme PROVINCIA DI FORLI -CESENA

Sistemi informativi secondo prospettive combinate

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Politica per la Sicurezza

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Economia aziendale - introduzione-

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

LIFE09ENVIT EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

MANDATO INTERNAL AUDIT

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni

PLUS. Syllabus rev. 1.04

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Transcript:

Processi e Miglioramento - La gestione per processi - Il miglioramento - Le metodologie del miglioramento 1 L organizzazione di successo è quella vicina al cliente, cioè in grado di fornire elevate prestazioni agli acquirenti di prodotti e servizi, in termini di costi, tempi e qualità. Ciò richiede un adeguata gestione aziendale per processi. 2 Possiamo definire un processo come un insieme organizzato di attività e di decisioni, finalizzato alla creazione di un output effettivamente domandato dal cliente, e al quale questi attribuisce un valore ben definito. I processi sono quindi delle aggregazioni di attività finalizzate al raggiungimento di uno stesso obiettivo. Ad esempio, tutte le attività svolte per trasformare le materie prime in prodotti finiti costituiscono il processo di produzione. 3 1

La norma UNI EN ISO 9001:2008 definisce il processo come insieme di attività correlate e interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita. 4 Ogni processo si caratterizza per l utilizzo di input, e cioè di risorse in entrata e la produzione di output come risultato delle attività di quel processo. L output di un processo può poi costituire l input di un processo successivo, così come l input di un processo può essere l output del processo precedente. 5 Da quanto detto si può rilevare come all interno dell azienda stessa esista una catena di clienti-fornitori da soddisfare. Il cliente non necessariamente deve essere esterno ma può essere un unità organizzativa dell impresa stessa. Le materie prime, per esempio, possono essere l output del processo di approvvigionamento ma sono l input del processo di produzione. 6 2

Le attività di un processo sono una sequenza di operazioni elementari, tale che un ulteriore scomposizione non risulterebbe significativa nell analisi organizzativa. Ciascuna attività si compone di più operazioni e si realizza attraverso l impiego di specifiche risorse (umane, materiali e tecnologiche). 7 Le attività che costituiscono un processo sono caratterizzate da tre elementi fondamentali: costo delle attività; tempo di svolgimento delle attività; qualità dell output finale, che risulta dalla qualità di esecuzione delle attività del processo. 8 Il costo, il tempo e la qualità dell output finale costituiscono una misura dell efficacia ed efficienza con cui si svolge il processo: tanto minori sono i costi e i tempi impiegati per ottenere i risultati voluti e tanto maggiore è la loro qualità, allora tanto più positivo risulterà il giudizio su quel determinato processo. 9 3

Un processo che possiede le caratteristiche indicate è un processo che crea valore perchè è in grado di soddisfare le esigenze dei propri clienti. il processo infatti, a fronte del costo sostenuto, del tempo impiegato e del livello qualitativo raggiunto dalle attività del processo, offre al cliente un beneficio superiore alle risorse impiegate, che si traduce nella corresponsione di un prezzo adeguato. 10 Il concetto di valore è così importante che alcuni autori lo richiamano direttamente nella definizione di processo. Ad esempio M. Hammer e J. Champy definiscono i processi come un insieme di attività che richiede uno o più input e crea output che ha valore per il cliente. 11 Il processo può essere visto come una catena del valore. Il punto di forza della logica per processi è quello di evidenziare il flusso di creazione del valore, sottolineando l importanza del contributo di ogni singola risorsa nel raggiungimento del risultato finale e della conseguente soddisfazione del cliente. 12 4

Il concetto di valore può essere riferito sia al cliente finale sia al cliente interno perchè anche questo ha un impatto sul valore finale. Il primo a sottolineare l importanza della catena fornitore-cliente interno è stato Ishikawa. Osservando il processo produttivo di un acciaieria, si rese conto che la maggior parte dei difetti derivava dal fatto che ogni fase del processo produttivo realizzava i propri output in base a specifiche esigenze senza tener conto delle esigenze della fase successiva. 13 LA GESTIONE PER PROCESSI Impostare l organizzazione aziendale sulla base dei processi contrasta con l oramai storica organizzazione per funzioni. Se un impresa è abituata a rappresentare la propria struttura organizzativa solo attraverso le funzioni, probabilmente sarà necessario affrontare un analisi organizzativa in modo da rendere visibili i processi. 14 La caratteristiche peculiari di un processo sono le seguenti: Scopo Elementi in ingresso Elementi in uscita Responsabile di processo Vincoli e risorse del processo 15 5

SCOPO DEL PROCESSO E la ragione prima del processo; è l obiettivo che il processo intende raggiungere (ad esempio la formazione oppure la conoscenza del livello di apprendimento di uno studente). E la prima e la più importante delle variabili da considerare. Richiede chiarezza e condivisione con gli vision dell organizzazione. operatori del processo. Lo scopo è collegato alla mission e alla 16 ELEMENTI IN INGRESSO Sono gli elementi necessari all avvio ed allo sviluppo del processo stesso. I fornitori interni o esterni forniscono tali elementi. Gli elementi forniti possono essere tangibili ed intangibili. Anche il cliente che fornisce informazioni di ritorno sull output ricevuto può essere considerato un fornitore del processo. 17 ELEMENTI IN USCITA Sono gli output del processo e rappresentano il risultato del processo. Devono essere coerenti con l obiettivo del processo e, come gli input, possono essere tangibili e intangibili. Gli output sono destinati ai clienti del processo, interni o esterni rispetto all organizzazione. Fornitori e clienti delimitano i confini del processo. 18 6

PROCESS OWNER Il cosiddetto Process Owner è colui che ha la responsabilità globale del processo; opera in maniera trasversale rispetto alle funzioni aziendali, coordinandone il contributo nella realizzazione del processo. Ha il compito di gestire e monitorare il processo e le relative modalità operative (tempistica di realizzazione, output intermedi e finali). 19 VINCOLI E RISORSE Ogni processo necessita di risorse per realizzarsi. Queste risorse possono essere persone, infrastrutture, macchinari, sistemi informatici, procedure e metodi. Ogni processo è sottoposto a vincoli riconducibili ai requisiti derivanti da leggi, normative, standard internazionali. Le attività del processo, quindi, devono essere definite tenendo conto delle risorse disponibili e dei vincoli dati. 20 LE FUNZIONI AZIENDALI Le funzioni sono aggregazioni di uomini e mezzi necessari per lo svolgimento di attività della stessa natura. Le attività simili che richiedono le stesse competenze e che utilizzano lo stesso tipo di risorse e di tecnologie vengono raggruppate in un unità organizzativa sotto un unica responsabilità. Ad esempio funzione acquisti, vendite, produzione... 21 7

LE FUNZIONI AZIENDALI L intera azienda viene dunque suddivisa in unità organizzative funzionali ciascuna delle quali potrà poi suddiversi in reparti e/o uffici a seconda delle esigenze. Ad esempio la funzione produzione può suddiversi in reparto assemblaggio, reparto confezioni, reparto controllo qualità... 22 LE FUNZIONI AZIENDALI La struttura per funzioni è la modalità organizzativa più utilizzata dalle imprese di grandi, medie e piccole dimensioni. Ciò deriva dalla cultura economicoaziendale dominante che risale alle teorie di A. Smith e di F. Taylor principali sostenitori della divisione del lavoro. elemenytarekeelementari.eseguiti Di conseguenza anche l organizzazione migliore consiste nel disaggregare il lavoro in compiti elementari eseguiti ciascuno da uno specialista. 23 FUNZIONE/PROCESSI I processi aziendali tagliano trasversalmente le strutture organizzative e questo perchè richiedono il contributo di diverse unità funzionali. Un processo attraversa più funzioni e più funzioni concorrono alla realizzazione di un unico processo. 24 8

FUNZIONI/PROCESSI Nell approccio funzionale, le attività sono ripartite tra le funzioni in base al criterio dell omogeneità dei compiti e delle professionalità. L approccio per processi, invece, le raggruppa sulla base degli obiettivi generali e degli output che si intendono raggiungere. I processi infatti sono - nella maggior parte dei casi- interfunzionali e quindi trasversali alle funzioni. 25 FUNZIONI/PROCESSI I processi sono tipicamente interfunzionali ma possono essere anche intrafunzionali. Quando il processo taglia orizzontalmente l organizzazione, s impone la necessità per le varie funzioni di comunicare e condividere informazioni, conoscenze e competenze. 26 FUNZIONI/PROCESSI L approccio per processi consente, quindi, di ottenere un aggregazione delle risorse umane per competenze (relativamente alle funzioni) e per obiettivi (relativamente ai processi). 27 9

PROCESSO GESTIONE ORDINI ricevimento ordine inserimento ordine nel S.I. valutazione ordine blocco ordine generazione distinta di prelievo prelievo da magazzino controllo qualità pesatura/imballo generazione bolla/fattura spedizione 28 GESTIONE PER PROCESSI I vantaggi che possono derivare da una gestione per processi sono: la soddisfazione del cliente attraverso l offerta di beni/servizi che hanno un prezzo più competitivo a parità di qualità; la identificazione della responsabilità nei confronti del cliente esterno. 29 GESTIONE PER FUNZIONI I limiti di una visione per funzioni sono i seguenti: non assicura il necessario coordinamento tra tutte le attività aziendali; non consente di identificare dei responsabili di interi processi. 30 10

LA GESTIONE PER PROCESSI La gestione per processi si concretizza in due approcci: interventi di tipo incrementale (BPI); interventi di tipo radicale (BPR) 31 LA DESCRIZIONE Il processo può essere descritto adottando due modalità: Attraverso una procedura documentata, in forma narrativa; Attraverso un grafico, in forma schematica. 32 LA CLASSIFICAZIONE In letteratura, vengono identificate diverse tipologie di classificazione dei processi che devono essere tenute in considerazione quando si effettua un analisi organizzativa. 33 11

Totalità dei processi Processi primari Processi di supporto Processi di business Processi prioritari 07/10/2013 LA CLASSIFICAZIONE DEIPROCESSI Una prima suddivisione dei processi è legata alla dinamica del sistema: Processi primari Processi di supporto Processi di business Processi chiave 34 Processi critici 35 I PROCESSI PRIMARI - sono caratteristici del settore in cui opera l azienda; - creano valore riconosciuto dal cliente; - sono critici per avere successo; - sono in numero limitato (5-8). 36 12

I PROCESSI DI SUPPORTO Sono i processi che si devono svolgere per garantire l operatività, l efficacia e l efficienza dei processi primari e sono necessari per gestire l azienda. Un esempio è dato dai processi amministrativi o di gestione delle risorse umane. 37 I PROCESSI DI BUSINESS Sono quelli che hanno: il maggiore impatto sulle performance aziendali e sono strategici per l impresa, cioè contribuiscono al conseguimento degli obiettivi aziendali. 38 I PROCESSI CHIAVE Si definiscono processi chiave quei processi che hanno una rilevante importanza per il raggiungimento degli obiettivi aziendali 39 13

LA CLASSIFICAZIONE Una seconda classificazione legata alle opportunità di miglioramento: Processi critici Processi prioritari 40 I PROCESSI CRITICI Sono svolti con qualità insoddisfacente; sono a bassa prestazione rispetto alle potenzialità e necessità; Sono ad alto potenziale di miglioramento 41 I PROCESSI PRIORITARI Sono i processi sui quali è necessario intervenire con azioni di miglioramento perché dalla valutazione presentano criticità significative che si ritiene necessario risolvere in via prioritaria 42 14

MATRICE PER LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI PRIORITARI 43 LA CLASSIFICAZIONE Una terza suddivisione relativa agli ambiti organizzativi: Processi direzionali Processi gestionali Processi operativi 44 LA CLASSIFICAZIONE Una quarta classificazione riguarda la dimensione e la complessità dei processi Macro-processi Processi Micro-processi Attività 45 15

Scomposizione/aggregazione di processi 46 MAPPATURA DEI PROCESSI È il metodo attraverso il quale è possibile pervenire alla rappresentazione della struttura organizzativa nel suo complesso; Permette di esplicitare le interazioni ed interrelazioni tra processi, e tra l organizzazione e il contesto di riferimento. 47 LA QUALITA DEL PROCESSO La qualità di un processo può essere definita come la capacità dell organizzazione di generare valore atteso per il cliente e di minimizzare i tempi e i costi. Il monitoraggio della qualità viene individuato dal cosiddetto modello delle 3 E: efficacia, efficienza, elasticità. 48 16

FASI DELLA GESTIONE PER PROCESSI Definizione degli obiettivi strategici Identificazione dei processi Mappatura dei processi Rappresentazione dei processi Misurazione e monitoraggio dei processi. 49 17