MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA



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MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA per le piccole e medie imprese della provincia di Padova, Pordenone e Rovigo MANUALE PER L UTENTE dicembre 2011

INDICE PRESENTAZIONE pag. 3 SCOPI E CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE pag. 4 ACCESSO AL MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE pag. 5 TRATTAMENTO E RISERVATEZZA DATI pag. 6 UTILIZZO DEL MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE pag. 7 a) VIDEATA IMMISSIONE DATI pag. 8 b) VIDEATA DI VALUTAZIONE pag. 11 c) STRUTTURA DELL ANALISI pag. 12 ESEMPI pag. 14 RUOLO DEGLI INTERMEDIARI pag. 18 GLOSSARIO pag. 19 2

PRESENTAZIONE Il tema della finanza per le PMI e il rapporto banche/imprese negli ultimi tempi hanno assunto una dimensione e un livello di importanza particolare. La crisi economica scoppiata nel 2008 ha avuto pesanti effetti non solo sui fattori reali della gestione aziendale come la produzione, gli investimenti, l'occupazione ma ha evidenziato che i piccoli e medi imprenditori per lo più sono "scoperti" per quanto riguarda la conoscenza della struttura finanziaria della propria azienda. Il nostro sistema economico è fatto di bravissimi produttori, fornitori di servizi e venditori, ma è debole per quanto riguarda le nozioni di finanza che occorre conoscere per la gestione e lo sviluppo dell'attività aziendale. Questa debolezza in materia finanziaria impedisce alle piccole imprese di dialogare in modo consapevole con le banche sulle questioni del fabbisogno finanziario, delle restrizioni del credito, ecc. Da qui anche incomprensioni tra imprenditori, che spesso non hanno competenze e tempo per sviluppare analisi finanziarie della propria attività, e banche obbligate ad utilizzare strumenti di valutazione della richiesta dei finanziamenti avanzate dagli imprenditori. Il software messo a disposizione sul sito www.valutapmi.it, alias www.mipresentoinbaca.it è un iniziativa delle le Camere di Commercio di Padova Pordenone e Rovigo che, con questo strumento, si ripromettono che l'auspicabile uscita in tempi brevi dalla crisi attuale coincida con una maggiore consapevolezza, per i piccoli imprenditori, sui temi della finanza aziendale. Questo è un presupposto per riavviare, su nuove basi, il rapporto con le banche, ma anche con fornitori e clienti. A tutte le picco e medie imprese delle tre province viene fornito un modello facilmente applicabile per consentire loro di "guardarsi allo specchio" e per riconoscere il proprio stato di affidabilità attuale, ma anche per ipotizzare cambiamenti di questa situazione qualora l'imprenditore intenda modificare alcune leve e quindi parametri della situazione economico-patrimoniale e finanziaria. Padova, dicembre 2011 3

SCOPI E CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE Le Camere di Commercio di Padova, Pordenone e Rovigo mettono a disposizione dei piccoli imprenditori uno strumento - che è stato elaborato sulle specificità delle nostre aziende -che ha tre scopi: fare l'autovalutazione della propria situazione economico-finanziaria per verificarne l'impatto sulle proprie scelte aziendali e capire i punti di forza e di debolezza dell'azienda; trarre un giudizio sulla propria affidabilità finanziaria, anche per migliorare la capacità di negoziazione con il sistema bancario; verificare la sostenibilità economico/finanziaria nel caso in cui l'imprenditore voglia assumere nuove decisioni sui volumi di produzione, sugli investimenti, ecc. per capire gli impatti, i vincoli, i costi e i benefici delle nuove operazioni. Lo strumento richiede la compilazione di alcune tabelle in cui vengono inseriti i dati contabili ricavati dal conto economico e dallo stato patrimoniale dell'impresa. Questi dati vengono elaborati da una procedura informatica che fornisce la valutazione e il giudizio complessivo sull'impresa. La valutazione (ordinata su 6 classi di merito), che deriva dall'elaborazione dei dati, è la prima parte del processo di rating usato dalle banche per le proprie analisi interne ai fini dell'affidamento del credito bancario. I rating delle banche infatti aggiungono ai dati contabili dell'azienda anche informazioni sullo stato cosiddetto andamentale (rapporti precedenti banca-cliente, centrale rischi, ecc.) e informazioni di tipo qualitativo e personale riguardanti l'imprenditore. Questo strumento di autovalutazione è stato considerato dalle banche della nostra provincia un contributo per rendere più costruttivo il rapporto con il sistema bancario ed è a disposizione sul sito www.valutapmi.it a tutte le imprese iscritte al loro Registro Imprese. L'impresa, se lo ritiene, potrà avvalersi dell'assistenza delle Associazioni di categoria, dei Confidi, del proprio consulente. 4

ACCESSO AL MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE Accesso al modello di autovalutazione Lo strumento di autovalutazione è accessibile tramite internet. Non è scaricabile e installabile sul proprio PC ma funziona solo sul web al seguente link: www.valutapmi.it oppure dal link www.mipresentoinbanca.it Il link è riportato anche sul sito delle Camere di Commercio di Padova, www.pd.camcom.it, Rovigo, www.ro.camcom.it, Prodenone, www.pn.camcom.it Per accedere alla valutazione c è un brevissimo form che è necessario compilare. IN particolare bisogna inserire le ultime 3 cifre della partita IVA della propria azienda (non tutta la partita IVA). Quindi l accesso è in pratica del tutto anonimo. Alla fine del form c è l informativa relativa alla privacy e il bottone di accettazione sul quale bisogna cliccare per poter successivamente accedere al vero e proprio modello di autovalutazione. Il sistema è riservato alle aziende iscritte alle Camera di Commercio di Padova 1, Pordenone e Rovigo. TRATTAMENTO E RISERVATEZZA DATI Nel sistema non vengono memorizzati i dati anagrafici delle imprese. Ai dati statisti anonimi hanno accesso solo le 3 Camere di Commerico, le quali li useranno unicamente ai fini di indirizzare al meglio le proprie attività di supporto alle imprese. Non resta pertanto traccia dell associazione tra valutazione/dati di bilancio e dato anagrafico della singola impresa. Chi usufruisce del servizio deve provvedere a salvare i propri fogli di valutazione perché i dati non potranno essere recuperati neanche dall amministratore del sistema o dal provider che ospita il sito. Questo per motivi evidenti di riservatezza. Vengono conservati dal sistema solo i dati statistici globali per singolo settore, quali numero di accessi e livelli di valutazione complessivi per settore. Chi vuole utilizzare il modello di autovalutazione economico-finanziaria dovrà acconsentire al trattamento dei propri dati, scegliendo accetto sotto la seguente dicitura relativa alla privacy: I dati forniti non contengono i dati anagrafici dell azienda. I dati richiesti verranno trattati con mezzi informatici, per esigenze connesse al funzionamento software ed organizzative e ad elaborazioni statistiche relative al servizio. Non verrà salvata l associazione tra i dati forniti e la valutazione/dati di bilancio e pertanto l utente dovrà provvedere a salvare tale dato poiché il sistema non è in grado di recuperarlo. Pertanto nessuno, se non chi effettua l immissione dei dati nel sistema, e quindi neanche la Camera di Commercio, è in grado di sapere quale valutazione ha avuto il singolo utilizzatore. Il conferimento dei dati anagrafici è obbligatorio ai fini dell erogazione del servizio. I dati forniti non saranno comunicati a terzi senza il consenso specifico da parte dell interessato. In caso sia un Associazione di Categoria o Confidi o un consulente aziendale ad utilizzare il sistema su incarico del proprio iscritto/cliente, essi provvederanno ad informare il cliente sul trattamento dati da essi attuato sui dati da essi salvati. Il titolare del 1 Un azienda che risultasse non iscritta a seguito del controllo automatico effettuato dal software, ma avente una sede operativa in provincia di Padova, Pordenone o Rovigo, non potrà accedere direttamente al modello di valutazione, ma - compilato il presente form riceverà un messaggio dall amministratore di sistema che, effettuate opportune verifiche, fornirà un link specifico per consentire l accesso al modello di autovalutazione. 5

trattamento dei dati generali del sistema è la Camera di Commercio di Padova. Responsabile del trattamento è il Dirigente della rispettiva area di competenza. In qualsiasi momento l interessato potrà esercitare i diritti di cui all art. 7 del D.lgs. 196/2003, in particolare, per avere conferma dell esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati e della loro comunicazione in forma intellegibile, per l aggiornamento, la rettificazione, l integrazione e la cancellazione dei dati stessi, scrivendo un e-mail a info@pd.camcom.it oppure inviando una comunicazione per posta raccomandata a Camera di Commercio di Padova, piazza dell Insurrezione 1/a 35137 Padova. Le aziende potranno anche informalmente incaricare le Associazioni di Categoria, i Confidi e i consulenti aziendali di utilizzare il sistema per proprio conto. In tal caso questi soggetti saranno responsabili verso le aziende per il trattamento dei dati da essi effettuato (stampa del foglio di valutazione e salvataggio del foglio sul PC). 6

UTILIZZO DEL MODELLO DI AUTOVALUTAZIONE Il modello di valutazione, incentrato esclusivamente sui dati economico-patrimoniali dell impresa, si presenta unico, ma differenziato fra imprese medio piccole (fatturato soglia =>2,5 Mil di euro) e piccole (fatturato soglia <2,5 Mil di euro). Questa distinzione è stata scelta per meglio incorporare nel processo di valutazione le specificità derivanti dalla dimensione aziendale. Come meglio spiegato in seguito, detta diversificazione è stata realizzata attribuendo valori (pesi) diversi ai vari indicatori sulla base del segmento dimensionale in corso di valutazione. Il numero delle informazioni economico patrimoniali richieste è indipendente dalla dimensione dell azienda in corso di valutazione. Il modello si compone di due parti (videate): a) VIDEATA DI IMMISSIONE DATI da utilizzare per dare corso al processo di valutazione; b) VIDEATA DI VALUTAZIONE che fornisce i risultati dell analisi che saranno visibili solo al termine del processo di valutazione. 7

a) VIDEATA DI IMMISSIONE DATI Si diversifica a seconda del regime di contabilità semplificata o ordinaria - dell impresa. Imprese in contabilità semplificata: regime previsto per le imprese individuali e le società di persone quando i ricavi riferiti all anno precedente non superano 309.874,14 in caso di esercizio di prestazioni di servizi ed 516.456,90 in caso di esercizio di altre attività. La videata di input è corrispondente al seguente fac-simile : 8

Imprese in contabilità Ordinaria: regime previsto per tutte le società di capitali e per le società di persone e ditte individuali che hanno ricavi riferiti all anno precedente superiori a 309.874,14 in caso di esercizio di prestazione di servizi ed 516.456,90 in caso di esercizio di altre attività. La videata di input è corrispondente al seguente fac-simile: 9

In entrambi i casi, ovvero sia per le imprese in contabilità semplificata che ordinaria, i dati di input richiesti sono: qualificativi anagrafici dell impresa: denominazione, sede legale, macro settore di attività (da selezionare tramite apposito menù a tendina, scegliendo tra: industria, commercio, servizi, costruzioni immobiliari e attività manifatturiera artigianale) 2. qualificativi della struttura proprietaria 3 economico patrimoniali (espressi in migliaia di euro 4 ), insieme all anno del bilancio di riferimento. Il modello richiede sempre l inserimento dei dati dello stato patrimoniale e del conto economico. In modo automatico vengono calcolati il totale attivo e passivo dello stato patrimoniale che, come ovvio, devono essere uguali, nonché l utile o la perdita di esercizio del conto economico. La fonte contabile, dalla quale reperire i dati numerici per le imprese in contabilità ordinaria, è rappresentata dai bilanci CEE in caso di società di capitali, ovvero dalle situazioni economico patrimoniali contabili qualora trattasi di società di persone o ditte individuali. Nel caso di imprese in contabilità semplificata, i dati contabili vanno recuperati da un set composto da una sezione patrimoniale ricostruita dall imprenditore, sulla base delle attività (immobili, magazzino, crediti, desumibili dal libro cespiti e dal libro inventari ecc.) e delle passività e fonti di copertura (capitale versato, debito verso banche, fornitori, debiti verso l erario desumibili dalla dichiarazione dei redditi). Si evidenzia che, anche per le imprese in contabilità semplificata, lo stato patrimoniale attivo deve sempre coincidere con quello passivo. A tale scopo si può usare la voce patrimonio netto per la necessaria quadratura. Detta voce può essere anche caricata con valori di segno negativo. Le voci di conto economico si possono desumere dal reddito d esercizio che, a prescindere dai particolari regimi contabili semplificati esistenti, è in ogni caso calcolato come differenza tra Costi e Ricavi. Dopo avere inserito tutti i dati economici patrimoniali, se non appare nessun segnale di anomalia nell apposito riquadro 5, è possibile avviare la valutazione cliccando sul tasto Valutazione 2 I Dati qualificativi anagrafici dell impresa non contribuiscono alla valutazione; 3 I Dati qualificativi della struttura proprietaria non contribuiscono alla valutazione; 4 Si evidenzia la necessità di inserire sempre i dati dello stato patrimoniale anche in caso di contabilità semplificata, altrimenti il software non elabora la valutazione; 5 Controllo Dati Anagrafici e Questionario, Controllo dati contabili 10

b) VIDEATA DI VALUTAZIONE Il Modello, al termine dell elaborazione dei dati immessi, produce il seguente report : Il report visualizza: i dati del conto economico e dello stato patrimoniale utilizzati per la valutazione; il risultato finale dell analisi a livello: complessivo per singole aree di analisi relative a: - SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DEL DEBITO ; - STRUTTURA PATRIMONIALE ; - GESTIONE DEL CIRCOLANTE. Dal medesimo Foglio è inoltre possibile, attraverso appositi pulsanti, effettuare i seguenti interventi: Modificare i dati inseriti detta funzione consente di verificare la sostenibilità economico finanziaria nel caso in cui l'imprenditore ipotizzi di assumere nuove decisioni sui volumi di produzione, sugli investimenti, ecc. modificando leve e parametri di gestione per capire i costi e i benefici di eventuali interventi aziendali. Stampare i risultati: Salvare l elaborato in formato pdf: 11

c) STRUTTURA DELL ANALISI Il processo di valutazione è stato realizzato con riferimento alle aree di analisi più comunemente usate dalle banche nella valutazione delle imprese. Precisamente, le aree riguardano: SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DEL DEBITO, intesa come la capacità dell azienda di far fronte, con il reddito della gestione caratteristica, al pagamento degli oneri derivanti dal debito finanziario; STRUTTURA PATRIMONIALE, intesa come incidenza dei mezzi propri in rapporto al finanziamento dell impresa; GESTIONE DEL CIRCOLANTE, intesa come equilibrio tra debiti e crediti. Il modello, come sopra anticipato, fornisce due livelli di valutazione dell impresa (complessiva e per singola area di analisi), entrambi esplicitati sulla seguente classe ordinale: 1. Molto Buono 2. Buono 3. Soddisfacente 4. Sufficiente 5. Vulnerabile 6. Molto Vulnerabile Le sei classi di merito sono a loro volta ricondotte, per facilitarne la lettura e renderla univoca, all interno di tre macro aree di giudizio, denominate: GIUDIZIO POSITIVO (classi: 1. Molto Buono e 2. Buono) Tale giudizio individua un azienda tendenzialmente caratterizzata da: buona o soddisfacente qualità dell attivo; buono o soddisfacente inserimento di mercato, ampie o più che medie capacità di copertura del debito; assetto patrimoniale e composizione delle fonti ben impostati ; GIUDIZIO MEDIO (classi: 3. Soddisfacente e 4. Sufficiente) Tale giudizio individua un azienda tendenzialmente caratterizzata da: accettabile qualità dell attivo disponibile ed esigibile seppure con un grado di rischio apprezzabile o significativo; sufficiente solvibilità; assetto patrimoniale e composizione delle fonti o equilibrato con lievi margini di liquidità o che presenta parziali segni di appesantimento; capacità di copertura del debito debole o limitata; GIUDIZIO CRITICO (classi: 5. Vulnerabile e 6. Molto Vulnerabile) Tale giudizio individua un azienda tendenzialmente caratterizzata da: accettabile qualità dell attivo seppure con possibili tensioni di liquidità o gestione del debito a volte tesa; alta leva finanziaria; margini e competitività sotto pressione o con difficoltà evidenti. 12

La complessiva scala di valutazione può essere rappresentata con il seguente schema di sintesi: CLASSI DI VALUTAZIONE Nr. Macro classe Classe Singole aree di valutazione DESCRIZIONE QUALITATIVA Sintesi valutazione complessiva 1 2 GIUDIZIO POSITIVO molto buono buono ottimo rappresenta un punto di forza buono rappresenta un punto di forza i dati economico finanziari mostrano una società con un ottimo assetto complessivo i dati economico finanziari mostrano una società con un buon assetto complessivo 3 4 GIUDIZIO MEDIO soddisfacente sufficiente discreto, valori medi da migliorare, rappresenta un punto di debolezza i dati economico finanziari mostrano una società con un discreto assetto complessivo e con aree che possono essere migliorate senza impegno eccessivo i dati economico finanziari mostrano una società con almeno un area critica o con più aree migliorabili 5 6 GIUDIZIO CRITICO vulnerabile molto vulnerabile debole, rappresenta un punto critico debole, rappresenta un punto molto critico i dati economico finanziari mostrano una società con più di un area critica i dati economico finanziari mostrano una società con forti criticità Il risultato dell analisi complessiva è da intendersi quale media ponderata dei livelli (pesi) attribuiti alle singole aree di valutazione che concorrono al processo di valutazione, come meglio rappresentato dalla tabella che segue: Aree di analisi PESO NELLA VALUTAZIONE COMPLESSIVA Imprese con fatturato => 2,5 Mil di euro Imprese con fatturato <2,5 Mil di euro Sostenibilità economica del debito *** *** Struttura patrimoniale *** ** Gestione del circolante * *** E importante far rilevare che: L area della sostenibilità economica del debito è l unica a cui viene attribuita uguale importanza indipendentemente dalla dimensione dell azienda in fase di valutazione; L area della struttura patrimoniale è maggiormente valorizzata per le imprese più grandi dalle quali è ragionevole attendersi un migliore dimensionamento delle fonti; L area della gestione del circolante ha un peso decisamente più rilevante per le aziende piccole che dovrebbero presentare una gestione delle dinamiche commerciali più flessibile. 13

ESEMPI Primo esempio: base di riferimento situazione economico-patrimoniale al 31.12.09 dell impresa Bianchi Srl caratterizzata da buon standing evidenziabile da o adeguata redditività; o struttura patrimoniale solida. 14

Secondo esempio: variazione alla base di riferimento di cui al primo esempio riduzione del patrimonio netto per recesso di un socio e aumento debiti finanziari: o per liquidare un socio si distribuiscono utili pregressi pari a 760.000; o la società fa ricorso a un nuovo finanziamento di 600.000 rimborsabile in 7 anni con prima data a 12 mesi (effetti di bilancio: +100.000 a breve termine, + 500.000 a medio termine) o si attiva un nuovo debito oneroso verso soci di 100.000 scadente a lungo termine; o diminuzione mezzi propri, aumento del debito finanziario e del costo correlato 15

Terzo esempio: variazione alla base di riferimento di cui al primo esempio Si ipotizza una situazione di crisi economica, con conseguente riduzione commesse, cui consegue: o riduzione del 35% dei ricavi o diminuzione tra il 25 e il 35% dei costi variabili o diminuzione del 10% dei costi fissi 16

Quarto esempio: variazione alla base di riferimento di cui al primo esempio Investimento in un immobile aziendale acquistato al prezzo di 2 milioni con ricorso a disponibilità di cassa per 140.000, a mutuo a MLT di 1.600.000 e a debiti verso soci di 260.000. 17

GLOSSARIO Business plan : strumento gestionale di pianificazione economica aziendale di medio/lungo periodo. Si tratta di uno strumento fondamentale per intavolare una trattativa per ottenere un finanziamento da parte della banca. Budget: strumento gestionale di programmazione aziendale di breve periodo, in genere esso è annuale. Equilibrio economico: si ottiene quando un impresa riesce a far rendere il capital investito più di quanto costano i finanziamenti. Equilibrio finanziario: si ottiene quando esiste un buon rapporto tra la quota di capitale proprio investito e la quota dei debiti finanziari contratti. Patrimonio: è l insieme dei beni mobile e immobili, delle attività e delle passività facenti capo ad un individuo o a un azienda. Rating: è la valutazione di un impresa fatta da una società specializzata (rating esterno) o da una banca (rating interno) sulla sua capacità di rimborsare le somme prestate. Rischio di credito: è il rischio che un debitore non sia in grado di far fronte agli impegni presi con la banca e quindi non riesca a rimborsare alle scadenze previste la somma ricevuta in prestito e gli interessi. Sottocapitalizzazione: é la condizione in cui si trova l impresa che nell ambito della sua attività economica fa maggiormente ricorso al capitale di terzi (indebitandosi) piuttosto che ad adeguati capitali propri. 18