Affy fiuta pericolo. anno scolastico e Report conclusivo progetto a cura del gruppo di lavoro

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Affy fiuta pericolo anno scolastico 2015-2016 e 2016-2017 Report conclusivo progetto a cura del gruppo di lavoro 1

Indice Premessa.... 3 Il Progetto.... 4 Obiettivi... 4 Fasi del progetto... 4 Formazione insegnanti.... 4 Coinvolgimento dei genitori.... 4 Il questionario... 4 Risultati... 5 Gruppo di lavoro: Franca Susani Assistente Sanitaria S.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL AL Daniela Novelli Assistente Sanitaria S.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL AL Luisa Morano Tecnico Igiene e Ambienti di Lavoro S.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL AL Carlo Di Pietrantonj, Dirigente Analista Servizio Sovrazonale Epidemiologia ASL AL Coordinamento Promozione Educazione Alla Salute Dr Mauro Brusa REPES ASL AL Referente Gruppo di Lavoro Incidenti Domestici: Dr ssa Maria Antonietta Brezzi S.O.C. Igiene e Sanità Pubblica Istituti Comprensivi: I.C. Bassa Valle Scrivia di Castelnuovo Scrivia (Castelnuovo Scrivia), Scuola dell'infanzia Sacro Cuore Tortona, I.C. Casale 1 (Plesso Il Piccolo Principe) I.C. Straneo Alessandria (Plesso Pensogioco) Ringraziamenti: si ringraziano i dirigenti scolastici e gli insegnati degli istituti coinvolti nel progetto, per il sostegno e la fattiva collaborazione. 2

Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo (Marshall MacLuhan 1976) Premessa. Gli infortuni domestici, intesi come eventi improvvisi e indipendenti dalla volontà umana che si verificano all interno dell abitazione e nelle sue pertinenze (giardino, garage, cantina, cortile), rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica, sia per la loro incidenza nella popolazione sia per la gravità degli esiti. I bambini di età compresa tra 0 e 6 anni rappresentano una fascia di popolazione ad alto rischio di incidenti domestici, sia perché trascorrono molto tempo in casa sia perché le acquisizioni motorie si sviluppano prima delle capacità di riconoscere e anticipare eventuali situazioni di rischio e pericolo. Nella tabella 1 è presentato il confronto Regione Piemonte e ASL AL per accessi in Pronto Soccorso a causa degli incidenti domestici nell anno 2015. Gli incidenti presi in esami sono il trauma, l intossicazione e l annegamento. Si evince come gli accessi locali siano in linea con quelli regionali e il ricorso alle strutture ospedaliere avviene maggiormente nei primi due anni di vita del bambino per un maggior controllo precauzionale; tuttavia va ricordato che considerata la gravità degli infortuni in esame, i valori non comprendono gli esiti mortali e le situazioni che vengono gestite dal medico curante. 0 anni 5.9 6.3 1-2 anni 9.3 9.2 3-4 anni 4.8 5.9 5-6 anni 3.4 4.8 Totale 0-6 anni 5.8 6.5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 % casi Piemonte % Casi ASL AL Tab. 1 Confronto tra Regione Piemonte e ASL AL Anno 2015 Al fine di prevenire e ridurre i casi di infortuni è fondamentale creare un ambiente sicuro dove vive il bambino mettendo in atto tutti i provvedimenti previsti per la sua tutela, soprattutto risulta essenziale creare nel bambino la capacità di proteggersi imparando a individuare i rischi per poterli evitare, attraverso un approccio educativo\formativo. 3

Il Progetto. Il progetto Affy Fiutapericolo [Eclectica 2011] prevede una metodologia in cui il bambino è il protagonista attivo, dove l'acquisizione e la memorizzazione di concetti avviene attraverso le attività ludiche, coinvolgendo gli adulti di riferimento come gli insegnanti e i genitori [Tenuta]. La modalità didattica prevede lo sviluppo nel bambino di alcune abilità personali, in particolare, il pensiero critico, il problem solving e la capacità decisionale. [Marmocchi 2007] Obiettivi Gli obiettivi principali del progetto sono lo sviluppo nel bambino delle abilità di riconoscere le situazioni di pericolo nella realtà di tutti i giorni; apprendere le conseguenze di comportamenti scorretti; individuare comportamenti corretti per evitare i rischi, anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie. Fasi del progetto Formazione insegnanti. La prima fase del progetto ha previsto la formazione degli insegnanti: ai docenti è stato presentato il materiale didattico contenuto nel kit la Valigia di Affy (libro delle favole-stimolo, manuale per l'insegnante, giochi passepartout, mazzi di tessere, ecc ) consegnata al termine della formazione. Sono stati definiti gli obiettivi del percorso e concordate le modalità di realizzazione nelle classi; infatti l argomento si presta ad essere inserito nel curriculum formativo ed è auspicabile che le dinamiche di comportamento vengano sperimentate in un ambito protetto come l ambiente scolastico per poi essere assunte in ogni contesto di vita quotidiana. Coinvolgimento dei genitori. Il coinvolgimento dei genitori è avvenuto sia tramite la somministrazione di un questionario per nucleo familiare, consegnato dall'insegnante prima di iniziare il percorso in classe; sia attraverso la consegna di materiale informativo, infine con un incontro a conclusione del progetto con la presenza degli operatori ASL, per presentare i risultati dell'indagine e i prodotti creati dai bambini. Al termine del progetto sono stati realizzati 4 incontri informativi rivolti ai genitori, ai nonni e a tutte le persone che accudiscono il bambino dove sono stati presentati i prodotti realizzati dai bambini e sono state trasmesse informazioni relative alla sicurezza in ambiente domestico. Il questionario Il questionario è costituito da cinque sezioni dedicate a raccogliere: (1) elementi di caratterizzazione della popolazione in studio in termini di genere ed età del genitore, numero di figli per famiglia; (2) indicazioni sulla percezione della pericolosità dell ambiente domestico e se il rischio d incidenti domestici è ritenuto un reale problema di salute; (3) informazioni sui provvedimenti intrapresi per ridurre il rischio d incidenti domestici; (4) nel caso di un incidente domestico, questa sezione indaga la tipologia, la sede e provvedimenti sanitari richiesti; infine l ultima sezione (5) indaga i possibili argomenti che i genitori desiderano approfondire. I questionari ricevuti sono stati inseriti in un data base realizzato con il software EpiData-3.1 ed elaborati con il software EpiData-Analysis-v2.2.2.180. 4

Risultati Nel presente report vengono presentati i risultati relativi agli anni scolastici 2015-2016 e dell anno scolastico 2016-2017. Bambini Nella fase di formazione con i docenti si è proposta un modello di valutazione che prevedeva la somministrazione di schede pre e post intervento con disegnate situazioni di pericolo che il bambino doveva riconoscere e indicare per consentire di stimare l apprendimento. Non è stato possibile elaborare le schede consegnante in quanto sono emerse difficoltà nell identificazione delle risposte. Il gruppo di lavoro verificherà la possibilità di un nuovo strumento di valutazione. Genitori Le famiglie coinvolte nel progetto sono state 180, per una Scuola si è trattato della prosecuzione del percorso per cui non sono stati ripetuti i questionari. Sono state coinvolte nell indagine 156 famiglie, i questionari restituiti sono stati 99, pari al 63%. Il questionario doveva essere compilato da un genitore per famiglia. Dalla prima sezione del questionario, che indagava le generali caratteristiche anagrafiche del campione dei rispondenti, risulta che il 29.3% (n=29) dei questionari è stato compilato dai padri e il 68.7% dalle madri (n=68), mentre solo in due questionari non è stato indicato il genitore. La fascia di età più rappresentata è compresa fra i 30-39 anni pari la 51.5% (n=51) seguita dalla fascia di età 40-49 anni pari al 27.3% (n=27), nel 17.2% dei questionari (n=17) non è stata data indicazione dell età del genitore. Il 41.4% (n=41) risulta avere un solo figlio, mentre il 48.5% (n=48) delle famiglie ha due figli e solo il 6.1 % (n=6) ha 3 o più figli, nel 4.0% (n=4) dei casi non è stata data indicazione del numero di figli. Il 9.1% (n=9) dei rispondenti ha partecipato all edizione precedente, infine il 46.5% (n=46) dichiara che il figlio ha subito un incidente domestico (tabella 1) senza apprezzabili differenze fra il gruppo che aveva già partecipato e le altre famiglie. Tabelle 1: Prevalenza eventi accidentali fra le famiglie intervistate N % Intervallo di Confidenza al 95% Si 46 46.5 (37.0; 56.2) Totale 99 100.0 Percezione del rischio La seconda sezione del questionario era dedicata ad indagare la percezione che i genitori hanno, in generale, sulla pericolosità degli incidenti domestici e, nello specifico, sulla possibilità che accada nella propria abitazione. Inoltre viene chiesto se in passato hanno ricevuto informazioni riguardo la prevenzione e quanto queste informazioni, hanno modificato i loro comportamenti e atteggiamenti. L opinione prevalente riguardo gli incidenti domestici è che essi siano una causa di ricorso al Pronto Soccorso 72.7% (n=72) a seguire il 14.1% (n=14) dichiara che siano la causa più frequente di mortalità, il restante 13.1% dichiara di non avere una opinione in merito (o non risponde alla domanda); con differenze 5

fra le 9 famiglie che erano già state coinvolte nel progetto l anno precedente e in cui il ricorso al Pronto Soccorso e la causa più frequente di mortalità si equivalgono con il 44.4% (n=4) delle risposte (Chi2=32.157, df (6) p=0.0000). Non emergono invece differenze tra coloro che avevano dichiarato che il figlio aveva subito un incidente domestico e chi non aveva subito nessun evento. Riguardo la percezione sul rischio di un incidente nella propria abitazione indagata dalla domanda qual è la possibilità per il suo nucleo familiare di avere un incidente domestico?, tra i 99 intervistati, il 21.2 % (n=21) dichiara che ritiene tale probabilità alta/molto alta, mentre il 78.8% (n=78) ritiene bassa questa probabilità. Anche se la percentuale di risposta (Alta/Molto Alta), passa da 33.3% (n=3/9) fra coloro che non hanno partecipato all edizione precedente al 20.9% (n=18/86) fra coloro che vi hanno partecipato (tabella 2), e passa dal 19.2% (n=10/52) fra coloro che non hanno subito incidenti al 23.9% (n=11/46) fra coloro che hanno dichiarato di aver subito un incidente (tabella 3) risulta infine pari 19.4 (n=6/31) fra coloro che non avevano ricevuto informazioni in passato, e a 22.1% (n=15/68) fra coloro che avevano dichiarato di aver ricevuto informazioni in passato (tabella 4), tuttavia tali differenze non appaiono statisticamente significative. Tabella 2: ripartizione dei rispondenti per percezione del rischio e Partecipazione all'edizione precedente Percezione del rischio Si % No % Total % Alta/Molto Alta 3 {33.3} 18 {20.9} 21 {22.1} Assente/Bassa 6 {66.7} 68 {79.1} 74 {77.9} Total 9 {100.0} 86 {100.0} 95 {100.0} Percentuali: {Col} Chi2= 0.728 df(1) p= 0.3936 Odds Ratio = 1.89 (95% CI: 0.43-0.8.30) Fishers exact p=0.4090 NB: in 4 questionari non era stato indicato se il figlio aveva partecipato all edizione precedente Tabella 3: ripartizione dei rispondenti per percezione del rischio e avere avuto eventi accidentali Percezione del rischio Si % No % Total % Alta/Molto Alta 11 {23.9} 10 {19.2} 21 {21.4} Assente/Bassa 35 {76.1} 42 {80.8} 77 {78.6} Total 46 {100.0} 52 {100.0} 98 {100.0} Percentuali: {Col} Chi2= 0.318 df(1) p= 0.5729 Odds Ratio = 1.32 (95% CI: 0.50-3.47) Fishers exact p=0.6273 NB: in 1 questionari non era stato indicato se c erano stati incidenti domestici in passato Tabella 4: ripartizione dei rispondenti per percezione del rischio e aver ricevuto informazioni sulla prevenzione Percezione del rischio Si % No % Total % Alta/Molto Alta 15 {22.1} 6 {19.4} 21 {21.2} Assente/Bassa 53 {77.9} 25 {80.6} 78 {78.8} Total 68 {100.0} 31 {100.0} 99 {100.0} Percentuali: {Col} Chi2= 0.093 df(1) p= 0.7602 Odds Ratio = 1.18 (95% CI: 0.41-3.40) Fishers exact p=1.000 Pertanto appare molto radicata la percezione di sicurezza all interno della propria abitazione, che solo in parte può essere spiegata dalla relativa diffusione delle informazioni sulla prevenzione, infatti tali informazioni hanno raggiunto il 68.7% (n=68 si 99) degli intervistati, di questi il 77.9% (n=53 su 68) che corrispondono al 53.5% dell intero campione, hanno effettuato interventi di adeguamento dell abitazione, 6

Grafico 1: ripartizione delle risposte multiple sulle fonti di informazione per la prevenzione degli incidenti domestici Il grafico presenta la distribuzione congiunta delle risposte alla domanda in passato ha ricevuto informazioni su come si prevengono gli incidenti domestici?. Si evince come le informazioni per la maggioranza delle informazioni siano veicolate dai media e dagli insegnati e dagli operatori sanitari. Atteggiamenti Per quanto riguarda le risposte relativa alla domande come riconosce la pericolosità di una sostanza?, il 51.5% (n=51) indica come tutte le sostanze possano essere pericolose sempre, l aver subito un evento accidentale non sembra influire in modo marcato sulla risposta che passa da 44.2% degli individui che non hanno avuto eventi accidentali al 58.7% di individui che hanno subito eventi accidentali (chi2=12.082 df(6)=0.0602). Inoltre permane il 36,4% (n=36) che si allerta solo in presenza del simbolo della morte. Anche la modalità di somministrazione di farmaci sembra ormai consolidata indipendentemente dall aver avuto un infortunio: dei rispondenti il 85.9% (n=85) dichiarano di somministrarli per quello che sono. Altro valore che resta costante negli anni è il non utilizzo della barriera ai fornelli, infatti risulta che l 86.7% (n=85) non adotta questo accorgimento, il risultato fa pensare l utilizzo di altri accorgimenti altrettanto validi (ad es. spostare le pentole verso l interno del fornello). Riguardo la conservazione dei detersivi e delle sostanze tossiche presenti in casa, osserviamo che il 55.4% (n=51 su 92) li tiene in luogo inaccessibile, il 31.5% (n=29 su 92) ritiene sufficiente spiegarne la pericolosità. Per quanto riguarda l acquisto di un giocattolo, risulta che il 75.5% (n=74) controlla che non si stacchino frammenti, mentre il 8.2% (n=8) ritiene importante che il gioco stimoli la curiosità e il 16.3% (n=16) ritiene importante che stimoli le abilità motorie. Infine, Il 93.9% (n=93) dichiara di non lasciare mai il bambino da solo in casa, mentre il 6% (n=6) dichiara di lasciare il figlio qualche volta a casa da solo. 7

Tipo di infortunio domestico L ultima sezione del questionario era riservata a chi aveva avuto in passato un evento accidentale: sulla totalità del campione risulta che il 46.5% (n=46) (Tabella1) dichiara di aver avuto un infortunio e, in linea con i dati nazionali, risultano essere più frequenti gli incidenti da cadute, tagli e ferite (tabella 5). La maggior parte degli infortuni si verifica in presenza dei genitori 95.7% (n=44), mentre gli ambienti in cui più frequentemente accadono gli incidenti sono: il soggiorno 52.2% (n=24), la cameretta 34.8% (n=16), la cucina 32.6% (n=15), il bagno 19.6% (n=9) e il giardino 15.2% (n=7). Il 41.3% (n=19) ha richiesto una visita medica presso il Pronto Soccorso, mentre il 43.5% (n=20) non ha richiesto alcun tipo di intervento. Solo in 1 caso è stato necessario un ricovero ospedaliero. Tabella 5 N=32 Tipologia incidente domestico n % Cadute 40 87% Tagli-Ferite 7 15.2% Ustione 4 8.7% Soffocamento 3 6.5% Gradimento del progetto Si è infine indagato il gradimento per la partecipazione al progetto del proprio figlio e il tipo di informazioni che si vorrebbero ricevere. Il 95.9% (n=95) si dichiara favorevole e l 91,9% (n=91) vorrebbe essere eventualmente coinvolto nel progetto. Il 96.9% (n=96) riferisce di voler ricevere informazioni sulla prevenzione degli incidenti domestici e sulle norme/provvedimenti da adottare per migliorare la sicurezza domestica. 8