Allegato n. 1 Del. n. 461 del 30/12/2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO DI CREMA PROGETTO PASSEPARTOUT UNA SOLA CHIAVE APRE TUTTE LE PORTE DELLA RETE DEI SERVIZI PER COPPIE, MAMME IN GRAVIDANZA E NEL POST PARTUM. Premessa Il progetto Passepartout, quale azione strategica nell ambito del Percorso di accompagnamento alla Nascita nel territorio distrettuale di Crema, si pone in coerenza con quanto delineato dal piano sanitario regionale nel programma di interventi che coinvolgono la donna, la coppia, il bambino e la famiglia. Il percorso nascita fa parte dei programmi strategici del Progetto Obiettivo Materno Infantile (P.O.M.I.) che promuove e tutela la salute della madre e del bambino. Il Progetto si ispira ad un modello biosociale di salute in cui la nascita viene considerata un evento biologico, sociale e affettivo, dall inizio della gravidanza fino ai primi mesi di vita del bambino. Per Percorso Nascita s intende un modello organizzativo e assistenziale in grado di garantire l assistenza e il sostegno alla donna/coppia e neonato durante la gravidanza, il travaglio, il parto e il post-partum, nel contesto del suo ambiente di vita. Durante tutto il percorso, la famiglia interagisce con l ambiente e può ottenere supporto dai servizi ospedalieri, consultoriali e territoriali, i quali attraverso un sistema integrato di interventi mirano al soddisfacimento dei bisogni della persona che non si centrano più solo sulla risoluzione dell evento nascita, ma sono attenti al recupero della dimensione soggettiva dell esperienza del parto e alla valorizzazione delle risorse della madre e della famiglia che scelgono consapevolmente di essere parte attiva della nascita dei propri figli. Il Percorso di accompagnamento alla nascita è un processo di continuità assistenziale che prevede un modello organizzativo e assistenziale in grado di garantire l assistenza e il sostegno alla donna/coppia e neonato durante la gravidanza, il travaglio, il parto e il post-partum, nel contesto del suo ambiente di vita. Il Percorso Nascita rappresenta quindi un modello organizzativo che garantisce l assistenza, l accompagnamento e il sostegno al nucleo familiare nel contesto del suo ambiente di vita o nella struttura più idonea alla situazione. La logica della strutturazione dell assistenza come percorso appare attualmente la più congrua ed appropriata alle esigenze dell utenza, posta al centro del sistema e parte attiva di esso, e alle risorse disponibili, in quanto potenzialmente in grado di apportare/migliorare i seguenti criteri di qualità: garantire la continuità delle cure; aumentare il grado di soddisfazione e di sicurezza dell utente; 1
aumentare il grado di qualificazione e soddisfazione degli operatori; ridurre le procedure e gli interventi inappropriati; permettere una valutazione complessiva e appropriata di tutto il sistema assistenziale; indurre un utilizzo appropriato delle risorse umane e materiali Ciò premesso, questo progetto si focalizza in particolare su un segmento del percorso ovvero la Preparazione al parto e il post partum in quanto ciò costituisce un punto di partenza oggi materialmente sostenibile, auspicando di poter raggiungere obiettivi sempre più ampi che consentano nel tempo di strutturare un percorso complessivo. Finalità La finalità del presente progetto è quella di predisporre e costruire un contesto interistituzionale più funzionale intorno al tema dei corsi di accompagnamento alla nascita, teso anche a facilitare il protagonismo attivo delle risorse che abitano il territorio per un sinergico accompagnamento delle famiglie e delle donne; in particolare verso un processo di aiuto che tenda alla consapevolezza delle scelte e alla conoscenza dei servizi preposti. Obiettivi La nuova progettualità descrive un insieme strutturato di interventi informativi ed educativi, disposti lungo tutto il percorso nascita dal preconcepimento ai primi mesi dopo il parto, proposti allo scopo di: raggiungere un coinvolgimento e una partecipazione attiva delle gestanti e di coloro che le accompagnano; favorire la relazione fra i componenti del gruppo e fra i componenti e i conduttori, per comporre una rete di aiuto e sostegno ed essere in grado di partecipare attivamente al programma di assistenza; rinforzare nelle madri e nelle coppie la fiducia in se stesse e nelle proprie capacità di affrontare la gravidanza, il parto e la cura del bambino; favorire l'acquisizione di conoscenze e competenze cognitive e sociali che determinino la motivazione e la capacità delle donne e delle coppie di accedere, comprendere e usare le informazioni disponibili; favorire l'acquisizione di conoscenze e competenze utili a rilevare i segnali di allarme o disagio nella madre o nel bambino; imparare a utilizzare con tempestività e appropriatezza le risorse personali, sociali e sanitarie disponibili. Destinatari Donne in gravidanza, coppie, puerpere e neonati del territorio distrettuale di Crema. Soggetti coinvolti E un progetto che coinvolge i Consultori familiari pubblico (ASL) e privati accreditati (CFI Insieme e CFi Kappadue ), il reparto ospedaliero di ostetricia e pediatria, il volontariato sociale (Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita), in stretta collaborazione tra loro (sistema a rete). Ruoli e compiti di ogni soggetto Ogni soggetto coinvolto, in base ad una valutazione annua delle risorse disponibili, degli obiettivi e della programmazione comune definiti dal Tavolo di lavoro dei soggetti coinvolti, gestisce l allestimento e la realizzazione di un numero variabile di interventi di tipologia 1 e 2 2
(vedi capitolo 2 Tipologie di intervento ) mettendo a disposizione le risorse di personale, strutturali e materiali atte al raggiungimento dei singoli obiettivi. Ciascun soggetto si impegna a realizzare gli interventi secondo modalità e contenuti condivisi, pur nel rispetto delle specificità di ciascuno. Struttura Organizzativa 1. Metodologia Si è definita una possibile linea progettuale che, coerentemente con gli intenti informativi ed educativi e con gli obiettivi istituzionali dei servizi coinvolti, potesse essere il più possibile rispondente ai bisogni del territorio distrettuale, tenuto conto delle risorse disponibili. Per tradurre il progetto condiviso in azioni quantificate ci si è indirizzati, attraverso un calcolo orientativo, verso la definizione delle risorse necessarie per la sua realizzazione o quantomeno definire quali azioni sono possibili in base alle risorse disponibili. Per fare ciò abbiamo utilizzato come riferimento gli standard riportati nel Rapporto ISTISAN 2011/2012, che fa a sua volta riferimento ai contenuti del POMI e quindi alla L. 34/1996 in cui si esplicita la necessità di un consultorio ogni 20.000 abitanti. Nel rapporto ISTISAN viene quantificata la popolazione bersaglio del percorso nascita nell ipotesi di un CF che opera in un bacino territoriale di 20.000 abitanti nel seguente modo: nascite (1% pop. Totale) 200 di cui prime nascite 100 obiettivo: offerta attiva di corsi di accompagnamento alla nascita 80% delle primipare Rapportando i medesimi dati al nostro territorio distrettuale, ne risulta il seguente calcolo approssimativo: bacino territoriale 160.000 abitanti circa nascite (1% pop. Totale) 1.600 di cui prime nascite 800 obiettivo: offerta attiva di corsi di accompagnamento alla nascita (80% primipare) 640 donne Utilizzando ancora i criteri del rapporto ISTISAN, dovremmo ipotizzare la realizzazione di circa 42 corsi nascita annui (640 donne per non più di 15 donne per corso). Nell ipotesi di realizzare 42 corsi per 6 incontri di 2 ore ciascuno, dovremmo ipotizzare una base annua di 504 ore di corsi + 20% di ore per programmazione e valutazione, per un totale di 604,8 ore annue. La nostra nuova piattaforma progettuale potrebbe invece consentirci di ipotizzare la realizzazione di un numero inferiore di corsi nascita, in considerazione del fatto che uno degli assunti principali del disegno progettuale è di ampliare il numero delle persone intercettate offrendo una gamma più ampia di opportunità, che non vincolino alla partecipazione di tutte le gravide ad un unico modello di percorso di accompagnamento alla nascita, ma lo stesso possa in 3
qualche modo essere un po più individualizzato e personalizzato in base alle proprie caratteristiche ed esigenze. Inoltre, l esperienza ci insegna che i gruppi nascita non raccolgono né l interesse né il gradimento delle donne straniere, nei confronti delle quali incontri monotematici ad hoc potrebbero essere più efficaci e mirati. Consapevoli di quanto sia approssimativo il conteggio sotto riportato, i primi dati ISTAT relativi al censimento 2011 della popolazione italiana, ci informano che la popolazione straniera ammonta circa al 6,34% della popolazione totale ( sul totale della nostra popolazione distrettuale circa 9.600 persone) e sull 80% delle primipare (la nostra pop. bersaglio) sono circa 40 persone. Se fino ad ora siamo riusciti a raggiungere circa 250 donne ogni anno tramite i corsi, potremmo ipotizzare che questo è il numero ipotetico di donne che intendono aderire a questo modello di accompagnamento al parto e pertanto il n. di corsi ipotizzabile è pari a 16; 40 sono le straniere che cerchiamo di raggiungere tramite gli incontri monotematici di informazione sanitaria a loro dedicati e pertanto 350 sono le donne che ci poniamo come obiettivo minimo da raggiungere tramite i rimanenti incontri monotematici proposti (esclusi ovviamente quelli preconcezionali). Si sono considerati alcuni principi: data la funzione educativa e preventiva dei corsi, raggiungere il più alto numero di gestanti possibili, favorendo la partecipazione e ipotizzando più edizioni degli stessi eventi in più zone del territorio. Porre l accento sulla flessibilità dell offerta cosicchè ogni gestante/coppia possa costruire il proprio percorso personalizzato, il più possibile aderente alle proprie esigenze; la FLESSIBILITA, dunque la personalizzazione del percorso, divengono via via elemento fondante. Ognuno può entrare/uscire dal percorso secondo necessità; avvalersi di alcune azioni e non di altre, partecipare ai gruppi post nascita non avendo frequentato i gruppi nascita, richiedere la visita domiciliare da parte dell ostetrica pur avendo partorito altrove, richiedere una Consulenza o partecipare ad un incontro Monotematico senza aver usufruito di altre parti di percorso. L intero progetto infatti è pensato con una connotazione universalistica, dunque rivolto a tutti, ma permette ad ognuno di scegliere secondo le proprie esigenze e può consentire agli Enti coinvolti di progettare e offrire le diverse opportunità anche in termini di equità e appropriatezza. Evitare sovrapposizioni fra offerte di enti diversi onde prevenire dispersioni di risorse, ma anzi ottimizzarle in un ottica di economicità di scala. Non c è bisogno di nuovi servizi bensì di un nuovo modo di lavorare e di cooperare all interno dei servizi che già esistono. 2. Tipologie di intervento Si prevedono due tipologie di intervento: 1. il Gruppo che prevede continuità nella partecipazione e nella conduzione, implica una iscrizione, è composto da donne/coppie omogenee per età gestazionale, le accompagna nell esperienza del periodo pre e peri-natale, si basa sulle metodologie di lavoro in gruppo e sulle sue dinamiche e risorse; 2. Gli Incontri monotematici, aperti, rivolti alla donne, alle coppie e alle persone da loro invitate e interessate, non richiedono continuità nella frequenza, ma si prevede un iscrizione, trattano prevalentemente un tema circoscritto. 4
2.1 Attività di gruppo GRUPPO NASCITA n. 6 incontri OBIETTIVI AZIONI OPERATORI PERIODO GEST. Conoscere e affrontare i cambiamenti psichici e fisici che Attività motoria Rilassamento Ostetrica III trimestre precedono il Lavoro sulle emozioni psicologo travaglio-parto; dell ultima fase della avere donne/coppie gravidanza in grado di attivare le risorse corporee, emotive e le conoscenze utili per affrontare il dolore del parto nei prodromi e in travaglio di parto GRUPPO POST NASCITA n. 3/4 incontri OBIETTIVI AZIONI OPERATORI PERIODO GEST. Sostenere l allattamento al seno o le necessarie alternative Incontri in piccolo gruppo condividendo con altre mamme le proprie esperienze di genitori. Ostetrica Dal I al II trimestre di vita del bambino Affrontare i problemi relativi alla prima fase di vita del bambino (modificazione ritmi di vita, sonno, alimentazione). Rafforzare il legame madre-figlio Psicologo/ Pediatra GRUPPO MASSAGGIO NEONATALE Maggio, Settembre, Ottobre, Novembre) n. 4/5 incontri (solo nei mesi di Marzo, Aprile, OBIETTIVI AZIONI OPERATORI PERIODO GEST. Favorire i processi di comunicazione profonda fra madre/padre e bambino attraverso l esperienza del contatto fisico Apprendimento tecnica del massaggio in piccolo gruppo ciascuno con il proprio bambino ASV/Ostetrica in possesso di qualificazione professionale I e II trimestre di vita del bambino 5
2.2 Attività incontri monotematici INCONTRI MONOTEMATICI AREA TEMATICA AZIONI OPERATORI PERIODO GEST. Stili di vita e benessere emozionale n.1 incontro nei sub ambiti ASV/Ostetrica/IP I/II trimestre Preconcezionale Relazione madre/bambino Ruolo paterno distrettuali n.1 incontro nel corso per fidanzati (Diocesi) Pacchetto di n.3 incontri Psicologo ASV/IP/Ostetrica/Medico Psicologo/ Assist. Sociale I/II/III trimestre Genitorialità Allattamento/Svezzamento Puerperio/prime problematiche post partum n.2 incontri nei sub ambiti distrettuali Ostetrica/ASV II/III trimestre Visita sala parto/nido A colloquio con il Pediatra Pavimento pelvico (prevenzione) Rapporto tra fratelli e sorelle Maternità/ fertilità/ contraccezione/ cure neonatali/ vaccinazioni: percorso informativo per donne straniere n.1 incontro presso il punto nascita n.1 incontro presso Ospedale Crema n.1 incontro nei sub ambiti n.2 incontri nei sub ambiti Ostetrica/ Pediatra Ginecologo/ ostetrica psicologo ASV/ Ostetrica/ AS III trimestre III trimestre I/II/III trimestre e post partum I/II/III trimestre 3. Risorse strumentali Ciascun Ente gestore attiva e realizza interventi di tipologia 1 e 2 in base alle proprie disponibilità economiche, di personale e strutturali nell ambito dell esercizio delle proprie attività istituzionali, utilizzando quanto già previsto nei contratti di accreditamento o eventuali risorse legate a specifiche progettualità. Nel caso di attuazione di interventi sia di tipologia 1 che di tipologia 2 da realizzarsi in sedi decentrate nei Comuni dei sub ambiti distrettuali, si fa riferimento all utilizzo di strutture messe a disposizione dai Comuni stessi a seguito di accordi preventivi definiti in sede di coprogettazione locale. 6
4. Attività di programmazione, pianificazione e verifica Il Tavolo di lavoro composto dai rappresentanti dei Consultori, del reparto di Ostetricia dell Ospedale Maggiore, degli esponenti del terzo settore, costituisce il luogo della pianificazione delle attività, della definizione dei contenuti delle attività, degli interventi di monitoraggio e di verifica delle attività stesse. 5. Tempistica Si concorda che il presente progetto abbia una validità annuale anno 2013 - prorogabile, durante la quale verrà applicato sperimentalmente sulla base della pianificazione di cui al punto 6. 6. Pianificazione avvio sperimentazione Il Tavolo di lavoro ha concordato la pianificazione per l anno 2013 secondo le seguenti modalità: 6.1 Attività di gruppo Gruppi nascita, gruppi post nascita, gruppi Massaggio neonatale. 6.1.1 Gruppi nascita Verrà organizzato un corso ogni mese nel sub ambito di Crema città, con la possibilità di avviarne alcuni aggiuntivi in funzione di rispondere ad eventuali richieste numericamente significative. Nei mesi di gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre, novembre i corsi saranno organizzati e realizzati presso il CFI Kappadue a Crema; Nei mesi di febbraio, aprile, giugno, agosto, ottobre, dicembre i corsi saranno organizzati e realizzati presso il CFI Insieme a Crema. A titolo sperimentale il CFI ASL organizzerà e realizzerà i corsi nei restanti sub ambiti distrettuali (Bagnolo Cremasco, Castelleone, Pandino, Sergnano, Soncino) sulla base di quanto concordato direttamente con i responsabili dei sub ambiti, nell ambito di microprogettualità locali. 6.1.2 Gruppi Post nascita Verranno organizzati circa n. 8 corsi nel sub ambito di Crema città, con la possibilità di avviarne alcuni aggiuntivi in funzione di rispondere ad eventuali richieste numericamente significative. Nei mesi di gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre, novembre i corsi saranno organizzati e realizzati presso il CFI Insieme a Crema; Nei mesi di aprile, giugno, ottobre i corsi saranno organizzati e realizzati presso il CFI Kappadue a Crema. A titolo sperimentale il CFI ASL organizzerà e realizzerà i corsi nei restanti sub ambiti distrettuali (Bagnolo Cremasco, Castelleone, Pandino, Sergnano, Soncino) sulla base di quanto concordato direttamente con i responsabili dei sub ambiti, nell ambito di microprogettualità locali. 7
6.1.3 Gruppi Massaggio neonatale Verranno organizzati circa n. 6 corsi nel sub ambito di Crema città, con la possibilità di avviarne alcuni aggiuntivi in funzione di rispondere ad eventuali richieste numericamente significative. I CFI Insieme e Kappadue avvieranno un corso al mese nei mesi di marzo, aprile, maggio, settembre, ottobre, Novembre in forma alternata da realizzarsi presso le rispettive sedi a Crema. A titolo sperimentale il CFI ASL organizzerà e realizzerà i corsi nei restanti sub ambiti distrettuali (Bagnolo Cremasco, Castelleone, Pandino, Sergnano, Soncino) sulla base di quanto concordato direttamente con i responsabili dei sub ambiti, nell ambito di microprogettualità locali. 6.2 Incontri Monotematici 6.2.1 Il CFI ASL si impegna a realizzare: a) n. 12 incontri annui di area tematica Stili di vita e benessere emozionale; ovvero n.2 incontri annui per ogni sub ambito; b) n. 4 pacchetti di incontri area tematica Genitorialità/ ruolo materno/ ruolo paterno ; c) n. 4 pacchetti di incontri annui area tematica Allattamento/Svezzamento Puerperio e prime problematiche post partum in n. 4 subambiti; d) n. 6 pacchetti di incontri annui area tematica Donne straniere ; ovvero n.1 per ogni sub ambito. 6.2.2 Il CFI Insieme si impegna a realizzare: a) n. 3 incontri annui area tematica Preconcezionale nell ambito dei corsi per fidanzati organizzati dalla Diocesi di Crema; b) n. 4 pacchetti di incontri area tematica Genitorialità/ ruolo materno/ ruolo paterno ; c) n. 2 pacchetti di incontri annui area tematica Allattamento/Svezzamento Puerperio e prime problematiche post partum d) n. 3 pacchetti incontri annui area tematica Prevenzione Pavimento pelvico ; e) n. 2 incontri annui area tematica Rapporto tra fratelli e sorelle ; f) n. 4 pacchetti annui area tematica svezzamento e prime problematiche post partum. 6.2.3 Il CFI Kappadue, si impegna a realizzare: a) n. 2 incontri annui area tematica Preconcezionale ; b) n. 3 pacchetti di incontri area tematica Genitorialità/ ruolo materno/ ruolo paterno ; c) n. 2 incontri annui area tematica Rapporto tra fratelli e sorelle ; d) n. 2 pacchetti annui area tematica Allattamento svezzamento : problemi nutrizionali,allattamento al seno ed artificiale e) n. 2 pacchetti annui prime problematiche post partum: contraccezione, sessualità, ritorno alla fertilità e pavimento pelvico. f) n. 6 pacchetti di incontri annui area tematica Donne straniere ; ovvero n.1 per ogni sub ambito. 8
6.2.4 I Reparti di Ostetricia e di Pediatria dell A.O. Ospedale Maggiore di Crema, si impegnano a realizzare: a) n. 8 incontri annui area tematica Visita sala parto e A colloquio con il Pediatra presso la sede del punto nascita; b) n. 8 incontri annui area tematica Prevenzione Pavimento pelvico presso la propria sede. 6.2.5 Il CAV/MPV si impegnano a supportare le attività previste dal presente progetto mettendo a disposizione ore di Operatore (es. Mediatore culturale, Grafico pubblicitario, ecc.) in base ai bisogni evidenziati e alla disponibilità di risorse. Si impegnano altresì a concorrere alla diffusione capillare delle iniziative progettuali. ******* 9