Su un piano inclinato con un angolo θ = 60 rispetto all orizzontale è posto un blocco di peso P = 1.0 N. La forza di contatto F che il piano esercita sul blocco vale in modulo: F = 9.8 N F = 0.5 N F = 0.7 N F = 1.0 kg 1 / 91
Su un piano inclinato con un angolo θ = 60 rispetto all orizzontale è posto un blocco di peso P = 1.0 N. La forza di contatto F che il piano esercita sul blocco vale in modulo: F = 9.8 N F = 0.5 N F = 0.7 N F = 1.0 kg 2 / 91
Su un piano inclinato con un angolo θ = 45 rispetto all orizzontale è posto un blocco di peso P = 1.0 N. La forza di contatto F che il piano esercita sul blocco vale in modulo: F = 9.8 N F = 0.5 N F = 0.7 N F = 1.0 kg 3 / 91
Su un piano inclinato con un angolo θ = 45 rispetto all orizzontale è posto un blocco di peso P = 1.0 N. La forza di contatto F che il piano esercita sul blocco vale in modulo: F = 9.8 N F = 0.5 N F = 0.7 N F = 1.0 kg 4 / 91
Un corpo di massa M = 1 kg è posto su un piano orizzontale, inizialmente fermo, e tra piano e corpo è presente un coefficiente di attrito statico µ s = 0.7. Il modulo della forza di attrito che il piano esercita sul corpo in tale situazione vale: x = 0 N x = 9.8 N x = 6.9 N x = 6.9 N 5 / 91
Un corpo di massa M = 1 kg è posto su un piano orizzontale, inizialmente fermo, e tra piano e corpo è presente un coefficiente di attrito statico µ s = 0.7. Il modulo della forza di attrito che il piano esercita sul corpo in tale situazione vale: x = 0 N x = 9.8 N x = 6.9 N x = 6.9 N 6 / 91
Un corpo di massa M = 1 kg è posto su un piano orizzontale, inizialmente fermo, e tra piano e corpo è presente un coefficiente di attrito statico µ s = 1. Il modulo della forza di attrito che il piano esercita sul corpo in tale situazione vale: x = 0 N x = 9.8 N x = 6.9 N x = 6.9 N 7 / 91
Un corpo di massa M = 1 kg è posto su un piano orizzontale, inizialmente fermo, e tra piano e corpo è presente un coefficiente di attrito statico µ s = 1. Il modulo della forza di attrito che il piano esercita sul corpo in tale situazione vale: x = 0 N x = 9.8 N x = 6.9 N x = 6.9 N 8 / 91
Due corpi di masse diverse si trovano, con la stessa velocità iniziale diretta lungo il piano, a contatto con un piano orizzontale il cui coefficiente di attrito dinamico con entrambi i corpi vale µ d = 0.5. Quale dei due corpi si arresta per primo? Il corpo di massa maggiore. Il corpo di massa minore. Si arrestano nello stesso momento. Non abbiamo dati sufficienti per rispondere alla domanda. 9 / 91
Due corpi di masse diverse si trovano, con la stessa velocità iniziale diretta lungo il piano, a contatto con un piano orizzontale il cui coefficiente di attrito dinamico con entrambi i corpi vale µ d = 0.5. Quale dei due corpi si arresta per primo? Il corpo di massa maggiore. Il corpo di massa minore. Si arrestano nello stesso momento. Non abbiamo dati sufficienti per rispondere alla domanda. 10 / 91
Due corpi di forma uguale ma di masse diverse si trovano, con la stessa velocità iniziale diretta lungo il piano, a contatto con un piano orizzontale privo di attrito. I corpi sono immersi in un fluido e sottoposti quindi ad una forza di attrito viscoso. Quale dei due corpi si arresta per primo 1? Il corpo di massa maggiore. Il corpo di massa minore. Si arrestano nello stesso momento. Non abbiamo dati sufficienti per rispondere alla domanda. 11 / 91 1 si intende: dimezza per primo la sua velocià, oppure: percorre prima di essere praticamente fermo uno spazio minore?
Due corpi di forma uguale ma di masse diverse si trovano, con la stessa velocità iniziale diretta lungo il piano, a contatto con un piano orizzontale privo di attrito. I corpi sono immersi in un fluido e sottoposti quindi ad una forza di attrito viscoso. Quale dei due corpi si arresta per primo 1? Il corpo di massa maggiore. Il corpo di massa minore. Si arrestano nello stesso momento. Non abbiamo dati sufficienti per rispondere alla domanda. 12 / 91 1 si intende: dimezza per primo la sua velocià, oppure: percorre prima di essere praticamente fermo uno spazio minore?
Un corpo approssimativamente sferico, di raggio R = 10 cm, rientra nell atmosfera ad una velocità iniziale v 0 = 3 km/s 2. Sapendo che la viscosità dell aria è di circa µ = 10 5 kg s m 1 dire a partire da quale densità ρ c si avrà un moto turbolento: ρ c = 10 4 kg m 3 ρ c = 10 kg m 3 ρ c = 10 7 kg m 3 ρ c = ρ 0 e k m t 13 / 91 2 nel testo originale, per errore, v 0 = 3 km/s
Un corpo approssimativamente sferico, di raggio R = 10 cm, rientra nell atmosfera ad una velocità iniziale v 0 = 3 km/s 2. Sapendo che la viscosità dell aria è di circa µ = 10 5 kg s m 1 dire a partire da quale densità ρ c si avrà un moto turbolento: ρ c = 10 4 kg m 3 ρ c = 10 kg m 3 ρ c = 10 7 kg m 3 ρ c = ρ 0 e k m t 14 / 91 2 nel testo originale, per errore, v 0 = 3 km/s
Un corpo approssimativamente sferico, di raggio R = 10 cm, rientra nell atmosfera ad una velocità iniziale v 0 = 3 km/s 3. Sapendo che la viscosità dell aria è di circa µ = 10 5 kg s m 1 dire fino a quale densità ρ c si può applicare la legge di Stokes per l attrito viscoso: ρ c = ρ 0 e k m t ρ c = 10 4 kg m 3 ρ c = 10 7 kg m 3 ρ c = 10 kg m 3 15 / 91 3 nel testo originale, per errore, v 0 = 3 km/s
Un corpo approssimativamente sferico, di raggio R = 10 cm, rientra nell atmosfera ad una velocità iniziale v 0 = 3 km/s 3. Sapendo che la viscosità dell aria è di circa µ = 10 5 kg s m 1 dire fino a quale densità ρ c si può applicare la legge di Stokes per l attrito viscoso: ρ c = ρ 0 e k m t ρ c = 10 4 kg m 3 ρ c = 10 7 kg m 3 ρ c = 10 kg m 3 16 / 91 3 nel testo originale, per errore, v 0 = 3 km/s
Un corpo si muove in un sistema di riferimento inerziale con una velocità costante v 1 (0, 5 m/s, 5 m/s). Un secondo corpo, nello stesso sistema di riferimento, si muove con una velocità costante v 2 (1 m/s, 5 m/s, 5 m/s). Un osservatore solidale col primo corpo vede il secondo corpo muoversi ad una velocità: v 2 v 2 v 2 v 2 = (0, 5 m/s, 5 m/s) = (1 m/s, 10 m/s, 10 m/s) = (0, 0, 0) = (1 m/s, 0, 0) 17 / 91
Un corpo si muove in un sistema di riferimento inerziale con una velocità costante v 1 (0, 5 m/s, 5 m/s). Un secondo corpo, nello stesso sistema di riferimento, si muove con una velocità costante v 2 (1 m/s, 5 m/s, 5 m/s). Un osservatore solidale col primo corpo vede il secondo corpo muoversi ad una velocità: v 2 = (0, 5 m/s, 5 m/s) v 2 = (1 m/s, 10 m/s, 10 m/s) v 2 v 2 = (0, 0, 0) = (1 m/s, 0, 0) 18 / 91
Un corpo si muove in un sistema di riferimento inerziale con una velocità costante v 1 (0, 5 m/s, 5 m/s). Un secondo corpo, nello stesso sistema di riferimento, si muove con una velocità costante v 2 (1 m/s, 5 m/s, 5 m/s). Un osservatore solidale col primo corpo vede il secondo corpo muoversi ad una velocità: v 2 v 2 v 2 v 2 = (0, 5 m/s, 5 m/s) = (1 m/s, 10 m/s, 10 m/s) = (0, 0, 0) = (1 m/s, 0, 0) 19 / 91
Un corpo si muove in un sistema di riferimento inerziale con una velocità costante v 1 (0, 5 m/s, 5 m/s). Un secondo corpo, nello stesso sistema di riferimento, si muove con una velocità costante v 2 (1 m/s, 5 m/s, 5 m/s). Un osservatore solidale col primo corpo vede il secondo corpo muoversi ad una velocità: v 2 v 2 v 2 = (0, 5 m/s, 5 m/s) = (1 m/s, 10 m/s, 10 m/s) = (0, 0, 0) v 2 = (1 m/s, 0, 0) 20 / 91
Un sistema di riferimento non inerziale (SNI) è in moto tale che la sua origine, vista in un sistema inerziale (SI), percorre una traiettoria parabolica con accelerazione costante g. Un corpo di massa m nel SNI è soggetto alle forze apparenti: F app = mg F app = mg ma centr ma tan F app = 0 Non abbiamo abbastanza informazioni per rispondere alla domanda. 21 / 91
Un sistema di riferimento non inerziale (SNI) è in moto tale che la sua origine, vista in un sistema inerziale (SI), percorre una traiettoria parabolica con accelerazione costante g. Un corpo di massa m nel SNI è soggetto alle forze apparenti: F app = mg F app = mg ma centr ma tan F app = 0 Non abbiamo abbastanza informazioni per rispondere alla domanda. 22 / 91
Un sistema di riferimento non inerziale (SNI) è in moto tale che la sua origine, vista in un sistema inerziale (SI), percorre una traiettoria parabolica con accelerazione costante g. Un corpo di massa m nel SNI è soggetto alle forze apparenti: F app = mg ma centr ma tan F app = 0 Non abbiamo abbastanza informazioni per rispondere alla domanda. F app = mg 23 / 91
Un sistema di riferimento non inerziale (SNI) è in moto tale che la sua origine, vista in un sistema inerziale (SI), percorre una traiettoria parabolica con accelerazione costante g. Un corpo di massa m nel SNI è soggetto alle forze apparenti: F app = mg ma centr ma tan F app = 0 Non abbiamo abbastanza informazioni per rispondere alla domanda. F app = mg 24 / 91
La forza apparente centrifuga F c che un corpo di massa M = 1 ton posto in quiete all equatore terrestre percepisce vale, nell assunzione che un giorno sia composto esattamente da 24 ore e che il raggio equatoriale valga R eq = 6378 km: F c = 25.7 N F c = 33.7 N F c = 43.7 N Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 4 25 / 91 4 Se si considera anche la rotazione intorno al sole, vedi quesito successivo
La forza apparente centrifuga F c che un corpo di massa M = 1 ton posto in quiete all equatore terrestre percepisce vale, nell assunzione che un giorno sia composto esattamente da 24 ore e che il raggio equatoriale valga R eq = 6378 km: F c = 25.7 N F c = 33.7 N F c = 43.7 N Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 4 26 / 91 4 Se si considera anche la rotazione intorno al sole, vedi quesito successivo
La forza apparente centrifuga F c che un corpo di massa M = 1 ton posto in quiete al polo nord terrestre percepisce vale, nell assunzione che un anno sia composto esattamente da 365 giorni, un giorno sia composto esattamente da 24 ore e che la distanza Terra-Sole valga R T = 1.49 10 8 km: F c = 4 N F c = 6 N F c = 10 N Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 27 / 91
La forza apparente centrifuga F c che un corpo di massa M = 1 ton posto in quiete al polo nord terrestre percepisce vale, nell assunzione che un anno sia composto esattamente da 365 giorni, un giorno sia composto esattamente da 24 ore e che la distanza Terra-Sole valga R T = 1.49 10 8 km: F c = 4 N F c = 6 N F c = 10 N Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 28 / 91
Una fune DOTATA DI MASSA nota è legata ad una estremità ad un corpo di massa nota, ed è tirata all altra estremità con una forza costante anch essa nota. Abbiamo che: l accelerazione della fune non è costante. non è possibile trovare la tensione ai capi della fune. La tensione lungo la fune non è costante. Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 29 / 91
Una fune DOTATA DI MASSA nota è legata ad una estremità ad un corpo di massa nota, ed è tirata all altra estremità con una forza costante anch essa nota. Abbiamo che: l accelerazione della fune non è costante. non è possibile trovare la tensione ai capi della fune. La tensione lungo la fune non è costante. Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 30 / 91
Due corpi di massa uguale e nota sono posti su un piano orizzontale e collegati da una fune ESTENSIBILE. Uno dei due corpi viene tirato con una forza costante nota. Possiamo dire che: Ad ogni forza che il primo corpo esercita sul secondo corrisponde una reazione uguale e contraria. Dai dati è possibile determinare la tensione della fune. I moduli delle velocità dei due corpi sono uguali. Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 31 / 91
Due corpi di massa uguale e nota sono posti su un piano orizzontale e collegati da una fune ESTENSIBILE. Uno dei due corpi viene tirato con una forza costante nota. Possiamo dire che: Ad ogni forza che il primo corpo esercita sul secondo corrisponde una reazione uguale e contraria. Dai dati è possibile determinare la tensione della fune. I moduli delle velocità dei due corpi sono uguali. Nessuna delle risposte precedenti è appropriata. 32 / 91
Una molla connessa al soffitto è sottoposta all altra estremità libera ad una forza costante F diretta lungo la verticale ed orientata verso il basso. La forza F m che la molla esercita sul soffitto ALL EQUILIBRIO vale: F m = 0 F m = F F m = F Nessuna delle precedenti risposte. 33 / 91
Una molla connessa al soffitto è sottoposta all altra estremità libera ad una forza costante F diretta lungo la verticale ed orientata verso il basso. La forza F m che la molla esercita sul soffitto ALL EQUILIBRIO vale: F m = 0 F m = F F m = F Nessuna delle precedenti risposte. 34 / 91
Una molla connessa al soffitto è sottoposta all altra estremità libera ad una forza costante F diretta lungo la verticale ed orientata verso il basso. La F s che il soffitto esercita sulla molla ALL EQUILIBRIO vale: F s = 0 F s = F F s = F Nessuna delle precedenti risposte. 35 / 91
Una molla connessa al soffitto è sottoposta all altra estremità libera ad una forza costante F diretta lungo la verticale ed orientata verso il basso. La F s che il soffitto esercita sulla molla ALL EQUILIBRIO vale: F s = 0 F s = F F s = F Nessuna delle precedenti risposte. 36 / 91
Ad una molla sospesa al soffitto viene appesa una massa nota m 1 = 100 g e viene misurata la pulsazione ω 0 = 1 rad/s. Il valore della costante elastica della molla k è: k = 0.1 N k = 0.1 N/m k = 0.01 N/m k = 1 N/m 37 / 91
Ad una molla sospesa al soffitto viene appesa una massa nota m 1 = 100 g e viene misurata la pulsazione ω 0 = 1 rad/s. Il valore della costante elastica della molla k è: k = 0.1 N k = 0.1 N/m k = 0.01 N/m k = 1 N/m 38 / 91
Ad una molla sospesa al soffitto viene appesa una massa m 1 = 10 g e viene misurata la pulsazione ω 0 = 1 rad/s. Il valore della costante elastica della molla k è: k = 0.1 N k = 0.1 N/m k = 0.01 N/m k = 1 N/m 39 / 91
Ad una molla sospesa al soffitto viene appesa una massa m 1 = 10 g e viene misurata la pulsazione ω 0 = 1 rad/s. Il valore della costante elastica della molla k è: k = 0.1 N k = 0.1 N/m k = 0.01 N/m k = 1 N/m 40 / 91
Un corpo soggetto ad una forza elastica ha velocità nulla, in un periodo, per: nessuna volta. una volta. due volte. tre volte. 5 41 / 91 5 Non sarebbe corretto, ma e un caso particolare con velocità iniziale pari a 0 e lo diamo per buono
Un corpo soggetto ad una forza elastica ha velocità nulla, in un periodo, per: nessuna volta. una volta. due volte. tre volte. 5 42 / 91 5 Non sarebbe corretto, ma e un caso particolare con velocità iniziale pari a 0 e lo diamo per buono
Un corpo soggetto ad una forza elastica ha accelerazione nulla, in un periodo, per: una posizione. nessuna posizione. due posizioni. tre posizioni. 43 / 91
Un corpo soggetto ad una forza elastica ha accelerazione nulla, in un periodo, per: una posizione. nessuna posizione. due posizioni. tre posizioni. 44 / 91
La forza elastica che agisce su un corpo è: direttamente proporzionale allo spostamento del corpo dalla posizione di equilibrio. direttamente proporzionale alla differenza tra posizione del corpo e lunghezza a riposo della molla a cui è legato. 6 direttamente proporzionale alla pulsazione caratteristica ω 0. nessuna delle precedenti risposte. 45 / 91 6 data per buona se si nota che la posizione è dipendente dal sistema di riferimento e la lunghezza non lo è...
La forza elastica che agisce su un corpo è: direttamente proporzionale allo spostamento del corpo dalla posizione di equilibrio. direttamente proporzionale alla differenza tra posizione del corpo e lunghezza a riposo della molla a cui è legato. 6 direttamente proporzionale alla pulsazione caratteristica ω 0. nessuna delle precedenti risposte. 46 / 91 6 data per buona se si nota che la posizione è dipendente dal sistema di riferimento e la lunghezza non lo è...
La forza elastica che agisce su un corpo è: direttamente proporzionale alla costante elastica della molla. direttamente proporzionale alla massa del corpo. direttamente proporzionale alla differenza tra posizione del corpo e lunghezza a riposo della molla a cui è legato. 7 nessuna delle precedenti risposte. 47 / 91 7 come sopra
La forza elastica che agisce su un corpo è: direttamente proporzionale alla costante elastica della molla. direttamente proporzionale alla massa del corpo. direttamente proporzionale alla differenza tra posizione del corpo e lunghezza a riposo della molla a cui è legato. 7 nessuna delle precedenti risposte. 48 / 91 7 come sopra
Un oggetto di massa m = 1 kg penetra in una regione dove è presente un fluido viscoso con una velocità iniziale di v 0 = 1 m/s, e percorre nel fluido uno spazio di d = 1 m prima di arrestarsi. Supponendo di poter usare la legge di Stokes per l attrito, il coefficiente di attrito viscoso k vale: k = d mv 0 = 1 k = mv 0 d = 1 k = dm v 0 = 1 k = mv 0 d = 1 8 49 / 91 8 per errore due risposte uguali nel testo
Un oggetto di massa m = 1 kg penetra in una regione dove è presente un fluido viscoso con una velocità iniziale di v 0 = 1 m/s, e percorre nel fluido uno spazio di d = 1 m prima di arrestarsi. Supponendo di poter usare la legge di Stokes per l attrito, il coefficiente di attrito viscoso k vale: k = d mv 0 = 1 k = mv 0 d = 1 k = dm v 0 = 1 k = mv 0 d = 1 8 50 / 91 8 per errore due risposte uguali nel testo
Un oggetto di penetra in una regione dove è presente un fluido viscoso e raggiunge una velocità limite v r = 1 m/s. Supponendo di poter usare la legge di Stokes per l attrito e che il coefficiente di attrito viscoso vale k = 1 Nm 1 s, possiamo dire che il corpo è soggetto ad una forza F pari a: F = v r k = 1 F = vr k = 1 F = k v r = 1 F = 1 kv r = 1 51 / 91
Un oggetto di penetra in una regione dove è presente un fluido viscoso e raggiunge una velocità limite v r = 1 m/s. Supponendo di poter usare la legge di Stokes per l attrito e che il coefficiente di attrito viscoso vale k = 1 Nm 1 s, possiamo dire che il corpo è soggetto ad una forza F pari a: F = v r k = 1 F = vr k = 1 F = k v r = 1 F = 1 kv r = 1 52 / 91
Un automobile porta la sua velocità da v 1 = 90 km/h a v 2 = 120 km/h. Supponendo che l auto si trovi in regime di attrito turbolento, dire di che fattore f = consumo(v 2) consumo(v 1 ) aumenta il consumo di carburante supponendo che quest ultimo sia direttamente proporzionale alla potenza sviluppata: f = ( v 2 v 1 ) 3 = 2.4 f = ( v 2 v 1 ) 2 = 1.8 f = ( v 2 v 1 ) = 1.3 nessuna delle risposte precedenti 53 / 91
Un automobile porta la sua velocità da v 1 = 90 km/h a v 2 = 120 km/h. Supponendo che l auto si trovi in regime di attrito turbolento, dire di che fattore f = consumo(v 2) consumo(v 1 ) aumenta il consumo di carburante supponendo che quest ultimo sia direttamente proporzionale alla potenza sviluppata: f = ( v 2 v 1 ) 3 = 2.4 f = ( v 2 v 1 ) 2 = 1.8 f = ( v 2 v 1 ) = 1.3 nessuna delle risposte precedenti 54 / 91
Un automobile porta la sua velocità da v 1 = 120 km/h a v 2 = 90 km/h. Supponendo che l auto si trovi in regime di attrito turbolento, dire di che fattore f = consumo(v 2) consumo(v 1 ) diminuisce il consumo di carburante supponendo che quest ultimo sia direttamente proporzionale alla potenza sviluppata: f = ( v 2 v 1 ) 2 = 0.5 f = ( v 2 v 1 ) 3 = 0.4 f = ( v 2 v 1 ) = 0.7 nessuna delle risposte precedenti 55 / 91
Un automobile porta la sua velocità da v 1 = 120 km/h a v 2 = 90 km/h. Supponendo che l auto si trovi in regime di attrito turbolento, dire di che fattore f = consumo(v 2) consumo(v 1 ) diminuisce il consumo di carburante supponendo che quest ultimo sia direttamente proporzionale alla potenza sviluppata: f = ( v 2 v 1 ) 2 = 0.5 f = ( v 2 v 1 ) 3 = 0.4 f = ( v 2 v 1 ) = 0.7 nessuna delle risposte precedenti 56 / 91
Un automobile di massa M percorre una curva semicircolare di raggio R a velocità di modulo costante v. Quale delle seguenti affermazioni è vera? La velocità è costante. L accelerazione è costante. Il lavoro compiuto sull automobile è nullo Il lavoro compiuto dall automobile è 1 2 Mv2 57 / 91
Un automobile di massa M percorre una curva semicircolare di raggio R a velocità di modulo costante v. Quale delle seguenti affermazioni è vera? La velocità è costante. L accelerazione è costante. Il lavoro compiuto sull automobile è nullo Il lavoro compiuto dall automobile è 1 2 Mv2 58 / 91
Un automobile di massa M percorre una curva semicircolare di raggio R a velocità di modulo costante v. Quale delle seguenti affermazioni è vera? La potenza espressa dall automobile è F v = Mv R. Il lavoro compiuto sull automobile è nullo. La velocità è costante. Nessuna delle risposte precedenti. 59 / 91
Un automobile di massa M percorre una curva semicircolare di raggio R a velocità di modulo costante v. Quale delle seguenti affermazioni è vera? La potenza espressa dall automobile è F v = Mv R. Il lavoro compiuto sull automobile è nullo. La velocità è costante. Nessuna delle risposte precedenti. 60 / 91
Un corpo scende lungo un piano inclinato rispetto all orizzontale di θ = 30 a velocità costante. Il coefficiente di attrito dinamico µ d vale: µ d = tan(θ) µ d = cos(θ) µ d = sin(θ) Nessuna delle precedenti risposte 61 / 91
Un corpo scende lungo un piano inclinato rispetto all orizzontale di θ = 30 a velocità costante. Il coefficiente di attrito dinamico µ d vale: µ d = tan(θ) µ d = cos(θ) µ d = sin(θ) Nessuna delle precedenti risposte 62 / 91
Un corpo scende lungo un piano inclinato rispetto all orizzontale di θ = 30 a velocità costante. Il coefficiente di attrito dinamico µ d vale: µ d = tan(θ) µ d = cos(θ) µ d = sin(θ) Nessuna delle precedenti risposte 63 / 91
Un corpo scende lungo un piano inclinato rispetto all orizzontale di θ = 30 a velocità costante. Il coefficiente di attrito dinamico µ d vale: µ d = tan(θ) µ d = cos(θ) µ d = sin(θ) Nessuna delle precedenti risposte 64 / 91
L energia cinetica di un corpo è direttamente proporzionale a: Il lavoro effettuato sul corpo. 9 La velocità del corpo. L accelerazione del corpo. Nessuna delle risposte precedenti. 65 / 91 9 data per buona, anche se è vero solo se la energia cinetica iniziale è nulla...
L energia cinetica di un corpo è direttamente proporzionale a: Il lavoro effettuato sul corpo. 9 La velocità del corpo. L accelerazione del corpo. Nessuna delle risposte precedenti. 66 / 91 9 data per buona, anche se è vero solo se la energia cinetica iniziale è nulla...
La potenza istantanea sviluppata da una forza su un corpo è direttamente proporzionale a: La velocità del corpo. La forza esercitata sul corpo. La variazione dell energia cinetica per unità di tempo. Tutte le risposte precedenti. 67 / 91
La potenza istantanea sviluppata da una forza su un corpo è direttamente proporzionale a: La velocità del corpo. La forza esercitata sul corpo. La variazione dell energia cinetica per unità di tempo. Tutte le risposte precedenti. 68 / 91
La potenza istantanea W sviluppata dalla forza di gravità su un corpo di massa m in caduta libera è 10 : W = mgt W = mgt 2 W = mg 2 t nessuna delle risposte precedenti. 69 / 91 10 nel testo manca la precisazione: per un corpo che parte da fermo
La potenza istantanea W sviluppata dalla forza di gravità su un corpo di massa m in caduta libera è 10 : W = mgt W = mgt 2 W = mg 2 t nessuna delle risposte precedenti. 70 / 91 10 nel testo manca la precisazione: per un corpo che parte da fermo
La potenza istantanea W sviluppata dalla forza di gravità su un corpo di massa m in caduta libera è 11 : W = mgt 2 W = mgt nessuna delle risposte proposte. W = mg 2 t 71 / 91 11 come sopra
La potenza istantanea W sviluppata dalla forza di gravità su un corpo di massa m in caduta libera è 11 : W = mgt 2 W = mgt nessuna delle risposte proposte. W = mg 2 t 72 / 91 11 come sopra
Il prodotto scalare di una forza che agisce su un corpo per lo spostamento del corpo è nullo se: la forza è nulla. lo spostamento è nullo. la variazione di energia cinetica del corpo è nulla. tutte le risposte precedenti. 73 / 91
Il prodotto scalare di una forza che agisce su un corpo per lo spostamento del corpo è nullo se: la forza è nulla. lo spostamento è nullo. la variazione di energia cinetica del corpo è nulla. tutte le risposte precedenti. 74 / 91
Il prodotto scalare di una forza che agisce su un corpo per lo spostamento del corpo è nullo se: lo spostamento non è parallelo alla forza. la forza è perpendicolare all accelerazione. l energia cinetica del corpo è direttamente proporzionale alla massa del corpo. nessuna delle risposte precedenti. 75 / 91
Il prodotto scalare di una forza che agisce su un corpo per lo spostamento del corpo è nullo se: lo spostamento non è parallelo alla forza. la forza è perpendicolare all accelerazione. l energia cinetica del corpo è direttamente proporzionale alla massa del corpo. nessuna delle risposte precedenti. 76 / 91
Non si può applicare il teorema dell energia cinetica: alle forze di attrito perché non sono conservative. alle forze che non sono esprimibili come un differenziale esatto. ai corpi che non hanno una velocità costante. nessuna delle precedenti risposte 77 / 91
Non si può applicare il teorema dell energia cinetica: alle forze di attrito perché non sono conservative. alle forze che non sono esprimibili come un differenziale esatto. ai corpi che non hanno una velocità costante. nessuna delle precedenti risposte 78 / 91
Possiamo determinare il lavoro compiuto su un corpo di massa data dalle forze agenti su di esso se: conosciamo la legge oraria del corpo. conosciamo la velocità del corpo in ogni istante. sappiamo la potenza istantanea in ogni momento. ognuna delle risposte proposte 79 / 91
Possiamo determinare il lavoro compiuto su un corpo di massa data dalle forze agenti su di esso se: conosciamo la legge oraria del corpo. conosciamo la velocità del corpo in ogni istante. sappiamo la potenza istantanea in ogni momento. ognuna delle risposte proposte 80 / 91
Un acrobata da circo esegue un numero spettacolare in cui si lascia cadere da una piattaforma alta sul livello del suolo d = 40 m legato ad una corda elastica di lunghezza a riposo l 0 = 10 m. L uomo arresta la sua caduta ed inverte il verso del moto proprio a contatto col suolo. 1 Descrivere, senza bisogno di risolvere numericamente il problema, i momenti in cui l accelerazione dell uomo è massima. 2 Descrivere, senza bisogno di risolvere numericamente il problema, i momenti in cui la velocità dell uomo è massima. 3 Determinare la velocità v 0 dell uomo quando raggiunge la quota l 0 in cui l elastico inizia a rallentarne la caduta. 4 Determinare il lavoro compiuto dalle forza di gravità e dalla forza elastica agente sull uomo tra il momento in cui lascia la piattaforma e il momento in cui raggiunge il suolo. 5 Determinare il lavoro compiuto dalle forza di gravità e dalla forza elastica agente sull uomo tra il momento in cui l elastico inizia a rallentarne la caduta e il momento in cui raggiunge il suolo. 6 Sapendo che, dopo un certo numero di oscillazioni, l acrobata si ferma ad un altezza h = 24.6 m 12 dal suolo, determinare la massima velocità dell acrobata e la frequenza di oscillazione. 7 Sapendo che, dopo un certo numero di oscillazioni, l acrobata si ferma ad un altezza h = 24.6 m dal suolo 13, determinare la massima accelerazione dell acrobata e la frequenza di oscillazione. 81 / 91 12 in realtà dovrebbe essere h = 18.75 m 13 in realtà dovrebbe essere h = 18.75 m
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88 / 91
v(t) = gt s(t) = 1 2 gt2 s(t l0 ) = l 0 = 1 2 gt2 l 0 2l 0 t l0 = g v(t l0 ) = gt l0 = 2l 0 g = 14 m/s 89 / 91
lavoro con partenza da fermo w = E c = 0 lavoro a partire da l 0 w = E c = 1 2 mv2 0 90 / 91
h eq = 24.6 m h eq + x eq = d x eq = mg k + l 0 mg = k(d h l 0 ) k m = ω2 0 = g d h l 0 g ω 0 = = 0.93 rad/s d h l 0 v max = Aω 0 = hω 0 = 22.9m/s a max = Aω 2 0 = hω 2 0 = 21.2 m/s 2 a(d) = 21.2 m/s 2 a max = max(g, a) = g Si accetta come risposta anche a max = g, intesa come accelerazione massima e non come acccelerazione massima in modulo. Nel testo viene detto che la posizione di equilibrio si ha per un altezza dal suolo h = 24.6 m: in realtà si può calcolare che la con le condizioni al contorno date l altezza dal suolo vale 91 / 91 h = d2 l 2 0 2d = 18.75 m. Questo non inficia il senso del problema.