Dott. Geologo GIANFRANCO MORO RTC/RCO /122/ CONSULENZE Ambientali - Indagini geognostiche

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DESCRIZIONE DELLE OPERE E DEGLI INTERVENTI La presente relazione è realizzata ad integrazione della relazione geologica a corredo del Progetto Esecutivo Votano, Via Mottola e Via Alberobello Cod. MIR A0501.61 P.O.R. Puglia 2014-2020 Asse V Azione 5.1. Lo scrivente è stato incaricato di redigere i documenti dai quali risultino le evidenze geologiche ed idrogeologiche riscontrate nell area, di determinare le caratteristiche idrogeologiche dell area e il coefficiente di permeabilità degli strati superficiali del suolo. Gli accertamenti eseguiti hanno avuto lo scopo di acquisire dati utili sulla natura, consistenza, caratteristiche e successione geometrica dei terreni presenti, in relazione all'assetto idro-geomorfologico dell area, in relazione alla fattibilità di dispersione nel suolo delle acque meteoriche, previo trattamento. DESCRIZIONE DELLE INDAGINI E DELLE PROVE GEOTECNICHE L'indagine si è articolata nelle seguenti fasi: indagine geologica geotecnica con rilevamento degli aspetti morfologici dell area circostante; indagine geognostica non distruttiva indiretta di supporto, utilizzando tecnologia georadar (G.P.R.), nonché elaborazione dati e stesura del rapporto conclusivo. Indagine idrogeologica prova di percolazione. Tale relazione riporta la descrizione della successione stratigrafica rilevata nonché la caratterizzazione litologica supportata da indagine specifica e la prova di percolazione effettuata sul sito per la determinazione del coefficiente di permeabilità e conseguentemente la verifica di idoneità all immissione, dal punto di vista geologico ed idrogeologico. Gli accertamenti eseguiti hanno lo scopo di acquisire dati utili alla caratterizzazione degli strati in relazione alla stesura di relazione geologica - idrogeologica e all individuazione di strutture che possano interferire e/o agevolare le opere in progetto. La tecnologia utilizzata per tali indagini consiste in un georadar (G.P.R.). 3

Il radar geologico utilizza la riflessione delle onde elettromagnetiche per l esplorazione degli strati superficiali del sottosuolo; in funzione delle caratteristiche elettromagnetiche del mezzo, l impulso si propaga per essere parzialmente riflesso in corrispondenza di interfacce di separazione tra due mezzi aventi differenti comportamenti elettromagnetici. Un antenna emittente manda nel sottosuolo impulsi di energia elettromagnetica di brevissima durata e le onde riflesse sono captate tramite un antenna ricevente, vengono poi amplificate, elaborate e trasformate in corrente elettrica, trasferite ad un monitor che permette la visualizzazione delle litologie attraversate dagli impulsi elettromagnetici. Nella redazione di tale indagine si sono seguite: le norme guida indicate dalla ASTM 2002 e successive modifiche ed integrazioni redatte dall American Society for Testing Materials Standard D6432-99 Standard Guide for Using the surface Ground Penetrating Radar Method for Subsurface Investigation ; norma di riferimento CEI 306 8/2004 Impiego del radar per introspezione del suolo per prospezioni preliminari ad opere di posa di servizi ed infrastrutture sotterranee. L elaborazione consiste nel leggere le modalità di propagazione e di riflessione delle onde elettromagnetiche registrate, che variano di intensità e/o ampiezza in funzione delle proprietà dielettriche e delle caratteristiche di conduzione elettrica delle litologie e dei manufatti attraversati. Per il rilievo georadar è stata utilizzata un antenna emittente/ricevente a 270 Mhz per l indagine ottimale dei 6-8 metri dal p.c. Vengono illustrati i risultati ottenuti dal rilevamento con georadar, ad integrazione della presente relazione geologica geotecnica, che consistono in: 1- relazione particolareggiata sulle strutture individuate e sulle variazioni stratigrafiche e morfologiche; 2- elaborati grafici con riproduzione in pianta della mappatura e restituzione strumentale di sezioni dell area in oggetto rilevate. Le misure fornite hanno una tolleranza del 20%. 4

NORME DI RIFERIMENTO Il rapporto geologico idrogeomorfologico viene redatto in conformità a quanto previsto dal: D.M. 11 marzo 1988. "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Istruzioni per l'applicazione" e successive modifiche ed integrazioni Legge Regionale Puglia n.31/95, Tutela ed uso delle risorse idriche e risanamento delle acque in Puglia ; Decreto del Commissario Delegato per l emergenza ambientale in Puglia n.282/cd/a del 21/11/2003 Acque meteoriche di prima pioggia e di lavaggio di aree esterne di cui all art.39 del D.Lgs. 152/99 come modificato e integrato dal D.Lgs. n 258/2000. Disciplina delle Autorizzazioni ; D.G.R. Puglia n.883 del 19/06/2007 Adozione, ai sensi dell art.121 del D.Lgs. n.152 del 03/04/2006, del Progetto di Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia ; D.Lgs. n.152 del 03/04/2006 Norme in materia ambientale Parte Terza Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche. 5

ANALISI FISICA DEL SITO MORFOLOGIA E GEOLOGIA L'area oggetto di indagine è sita all interno del territorio urbanizzato del comune di Martina Franca (figg. stralcio carta geologica stralcio carta autorità di bacino); essa è costituita da bacino endoreico di depressione valliva originata da fenomeni orogenetici che hanno dato vita a strutture plicative del tipo horst e graben originatesi in condizioni distensive. Tale bacino depressivo carsico è struttura carsica parassita della più ampia depressione carsica denominata Valle D Itria (vedi stralcio Carta Geologica). Ubicazione area di intervento FIGURA N.1 UBICAZIONE SITO 6

Da rilevamento effettuato si evince che si tratta di un area morfologicamente caratterizzata dall alternanza di strutture in alto morfologico alternate a dolci depressioni. Le aree limitrofe sono costituite da aree densamente antropizzate, composte da aree urbanizzate, comportando conseguentemente la copertura degli affioramenti. Apprezzabili sono le litologie affioranti solo lungo tagli di strada, in prossimità di scavi ed in aree prive di colture e copertura terrigena. Ad ogni modo, da rilevamento nelle aree limitrofe al sito, sono visibili affioramenti calcarei con evidenti livelli stratificati di spessore variabile. Il calcare biancastro detritico fossilifero in questione si presenta con livelli, variabili in spessore ed ubicazione, brecciosi a luogo ad aspetto cavernoso, a causa di fenomeni dissolutivi post diagenetici e/o fenomeni concomitanti alla diagenesi. Localmente si presentano densamente fratturati, oppure privi di fatturazione, ma nel complesso hanno aspetto tenace e compatto. Trattasi del Calcare di Altamura, tipica litologia affiorante nel territorio murgiano (come testimoniato da Carta Geologica allegata). Il Calcare di Altamura presenta un aspetto massiccio e stratificato, costituito da calcari detritici organogeni a grana variabile da fine a media. Dal punto di vista geomeccanico si tratta di litologia tenace, avente comportamento geomeccanico variabile solo in relazione alla presenza di eventuali fratture e/o cavità all interno della successione stratigrafica. Sono state seguite indagini specifiche con lo scopo di acquisire dati utili alla caratterizzazione litologica, in relazione alla stesura di relazione idrogeologica, e all individuazione di eventuali zone di debolezza all interno della successione stratigrafica, nonché alla individuazione di strutture che possano interferire e/o agevolare le opere in progetto. Nello specifico le indagini geognostiche non distruttive, eseguite mediante l ausilio di georadar, permettono una caratterizzazione indiretta e areale, in virtù dell analisi delle differenti risposte elettromagnetiche prodotte da litologie massicce, litologie fratturate carsificate, copertura superficiale e materiale riportato in genere. 7

Tale tecnologia permette di ottenere informazioni riguardanti la caratterizzazione litologica del sito, fino ad una profondità non superiore ai 6 m di profondità. Di seguito sono riportate le sezioni di acquisizione riprodotte. Esse sono state compiute nell area del sito, compatibilmente allo stato dei luoghi al momento della realizzazione dell indagine specifica. L area di diretto interesse è caratterizzata dalla totale assenza di dissesti e/o fenomeni di instabilità gravitativa, attivi o quiescenti, e/o che possano comunque evolvere sfavorevolmente in seguito alla realizzazione di quanto in progetto. 8

Ubicazione area FIGURA N.2 - STRALCIO CARTA GEOLOGICA 9

Ubicazione area FIGURA N.3 - STRALCIO CARTA GEOLOGICA DI DETTAGLIO 10

QUADRO IDROGEOLOGICO Di seguito è riportato Stralcio Cartografico dell Autorità di Bacino della Puglia nella quale si nota che l area di intervento ricade in aree a pericolosità idraulica e/o classe di rischio idraulico elevato; Ubicazione area FIGURA 4- STRALCIO CARTA AUTORITA DI BACINO 11

Lo Stralcio del Servizio Cartografico del Settore Assetto del Territorio, e lo Stralcio dei Vincoli Idrogeologici, rileva che l area non rientra in zona a vincolo idrogeologico. FIGURA 5- STRALCIO CARTA VINCOLI IDROGEOLOGICI L area in oggetto è costituita sostanzialmente da versante costituito da litologie calcaree massicce stratificate di raccordo di valle cieca, ai cui estremi sono ubicate delle doline e bacini endoreici, i quali, in ragione a fenomeni deposizionali superficiali (trasporto e sedimentazione di terre ) e a urbanizzazione e antropizzazione elevata, non svolgono, al meglio, la funzione di infiltrazione di acque di ruscellamento superficiale, a causa di probabile interruzione di deflusso lungo superfici di debolezza parzialmente occluse. Azioni di mitigazione devono essere eseguite provvedendo a migliorare il deflusso delle acque superficiali al contorno dell opera, senza altresì realizzare opere che si dispongano in condizioni di sbarramento al naturale deflusso delle acque superficiali. L area di diretto interesse è ubicata ad una quota media di di 375 m s.l.m.. Si esclude la presenza di falda sottoposta a profondità tali da interferire con quanto 12

proposto. L unica circolazione idrica possibile nell area è quella indotta dalle acque di precipitazione e deflusso che possono infiltrarsi localmente, laddove le litologie particolarmente carsificate lo permettano. La presenza di manufatti antropici non favorisce il deflusso delle acque in maniera diffusa, ma al contrario concentrano il drenaggio delle stesse in canali di deflusso, aumentandone la portata delle acque e conseguentemente aumentandone il comportamento turbolento e dilavante. Le strutture stradali costituiscono una barriera al normale deflusso delle acque di ruscellamento superficiale costituendo un ostacolo alla corretta regimazione diffusa delle acque di deflusso a fondovalle. Tali condizioni aumentano le possibilità del verificarsi di situazioni di deflusso non regimato di acque superficiali in occasione di precipitazioni copiose. Il dilavamento superficiale viene favorito laddove vi sono aree prive di vegetazione dotata di apparato radicale e in conseguenza della conformazione morfologica dell area costituita prevalentemente da modesti impluvi. In ragione del differente grado di permeabilità dei termini affioranti: - termini calcarei dotati di permeabilità secondaria (per fratturazione e fenomeni carsogenesi) acquisita con fenomeni post diagenetici; - termini calcarei frammentati e frammisti a terra rossa di alterazione modesta permeabilità. In virtù dell estensione areale dei termini permeabili poco diffusa ed a carattere eteropico laterale, per il loro modesto spessore di sviluppo estremamente localizzato e legato ad un bacino idrologico di superficie limitato che non permette di immagazzinare un corpo idrico al suo interno di maggior spessore. Si può ragionevolmente escludere che nella zona si rincontrino falde idriche superficiali permanenti a profondità tali da interferire con l opera in progetto, ma non si esclude circolazione idrica effimera, nei termini permeabili superficiali, riscontrabile in condizioni di particolari ed insistenti periodi di precipitazione. 13

INDAGINE GEOGNOSTICA ANALISI FISICA DEL SITO L indagine geognostica eseguita, a supporto dell attuale fase progettuale, consiste in indagine geognostica indiretta mediante georadar effettuata per ottenere una parametrizzazione geomeccanica del sito in maniera areale; indagine diretta per la determinazione del coefficiente di permeabilità mediante prova di assorbimento. La successione stratigrafica è stata ricostruita all interno del sito utilizzando le informazioni scaturite da: rilievo geologico del sito; indagine geognostica indiretta georadar; indagine diretta prova di assorbimento. Prova di assorbimento S1 Acquisizione radar S3 S2 1 2 3 4 5 6 7 9 8 FIGURA 6- UBICAZIONE INDAGINI EFFETTUATE 14

FIGURA 7a- FASE DI ACQUISIZIONE INDAGINI GEORADAR 15

FIGURA 7b- FASE DI ACQUISIZIONE PROVA DI ASSORBIMENTO Il radar geologico utilizza la riflessione delle onde elettromagnetiche per l esplorazione degli strati superficiali del sottosuolo; in funzione delle caratteristiche elettromagnetiche del mezzo, l impulso si propaga per essere parzialmente riflesso in corrispondenza di interfacce di separazione tra due mezzi aventi differenti comportamenti. Una antenna 16

emittente manda nel sottosuolo impulsi di energia elettromagnetica di brevissima durata. Le onde riflesse sono captate tramite una antenna ricevente, amplificate, elaborate e trasformate in corrente elettrica trasferite ad un monitor che permette la visualizzazione delle litologie attraversate dagli impulsi elettromagnetici. Nella redazione di tale indagine si sono seguite le norme guida indicate dalla ASTM 2002, e successive modifiche, redatte dall American Society for Testing Materials Standard D6432-99 Standard Guide for Using the surface Ground Penetrating Radar Method for Subsurface Investigation e la norma di riferimento CEI 306 8/2004 Impiego del radar per introspezione del suolo per prospezioni preliminari ad opere di posa di servizi ed infrastrutture sotterranee. L elaborazione consiste nel leggere le modalità di propagazione e di riflessione delle onde elettromagnetiche registrate, che variano di intensità e/o ampiezza in funzione delle proprietà dielettriche e delle caratteristiche di conduzione elettrica delle litologie e manufatti attraversati. Sono state eseguite n. 9 acquisizioni per ottenere una caratterizzazione indiretta compatibilmente alle condizioni del sito. La caratterizzazione ha permesso di interpretare indirettamente la successione stratigrafica presente all interno dell area indagata. Di seguito sono riportate le sezioni di acquisizioni georadar effettuate e riprodotte con note interpretative. 17

Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica Anomalia elettromagnetica sottoservizio probabile SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 1 Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica Anomalia elettromagnetica sottoservizio probabile SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 2 18

Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica Anomalia elettromagnetica sottoservizio probabile SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 3 Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica Anomalia elettromagnetica sottoservizio probabile Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 4 19

Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 5 Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Anomalia elettromagnetica elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 6 20

Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica Anomalia elettromagnetica elettromagnetica SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 7 Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica Anomalia elettromagnetica sottoservizio probabile Probabile superficie di stratificazione SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 8 21

Copertura superficiale minore risposta elettromagnetica Omogeneità elettromagnetica SEZIONE DI ACQUISIZIONE N. 9 Le sezioni di acquisizione permettono di interpretare una successione stratigrafica costituita da litotipi a modesta risposta elettromagnetica sovrapposti a termini calcarei stratificati che nel complesso, forniscono una migliore risposta elettromagnetica inducendo ad interpretarli come litotipi in posto, omogenei con stratificazione inclinata (apprezzate le superfici di stratificazione). Confrontando i dati ottenuti con le evidenze morfologiche scaturite da rilevamento di superficie, si è potuto ricostruire la successione stratigrafica delle litologie in posto. 22

COLONNA STRATIGRAFICA Committente: STRATIGRAFIA Votano RICOSTRUZIONE SCHEMATICA DELLA SUCCESSIONE 393 m slm medi M ART INA FRANCA STRATIGRAFIA LITOLOGIA DESCRIZIONE 0 1 2 0-3,0 m (SPESSORI MEDI) COPERTURA Copertura superficiale terrigena costituita SUPERFICIALE da terre rosse di alterazione frammiste FRAMMISTA a brecce calcaree eterometriche molto A BRECCE fratturate. Il rapporto di RQD ha valori prossimi CALCAREE al 15%. MOLTO FRATTURATE RIPORTATE Tasche di accumulo terrigeno apprezzate 3 4 5 ----------- -------------------------------------------------- 3,0-7,0 m (SPESSORI MEDI) Litologia calcarea compatta. Il rapporto RQD ha valori variabili da 55% a 70%. CALCARE Si tratta di calcare compatto e stratificato. MASSICCIO Con anomalie elettromagnetiche IN POSTO riferibili a fenomeni carsogenetici localizzati. 6 7 8 SUCCESSIONE STRATIGRAFICA INTERPRETATA E DIRETTAMENTE RILEVATA La risposta elettromagnetica delle litologie ha evidenziato nell area in oggetto una successione stratigrafica così riproducibile: 23

copertura superficiale terrigena frammista a termini calcarei fratturati rilevati nei primi metri di profondità, con tasche di accumulo di terra rossa; ammasso roccioso compatto che conferisce buona risposta alle sollecitazioni elettromagnetiche. Tale corpo roccioso si imposta, generalmente, nell area in esame, al di sotto della copertura superficiale composta da terre rosse di alterazione e brecce calcaree riportate (vedi colonna stratigrafica rappresentativa della successione litologica interpretata) apprezzata fino alla profondità di 7,0 m dal p.c.; si rileva stratificazione inclinata degli strati. Nello specifico, analizzando i singoli rilievi elettromagnetici acquisiti si possono realizzare ulteriori considerazioni sulla tipologia stratigrafica interpretata. 1 - Spessore a modesta risposta elettromagnetica. Nelle sezioni di acquisizione eseguite, si intercetta un livello litologico che fornisce una minore risposta elettromagnetica entro il quale sono interpretabili delle modeste anomalie elettromagnetiche, riferibili ad aree di debolezza e/o sottoservizi (vedi sezione 3 e 4), diffuse e delimitate tipiche di litologie calcaree, legate a fenomeni carsogenetici di dissoluzione e riempimento con terre rosse di alterazione. Relazionando empiricamente il modesto comportamento elettromagnetico dello spessore litologico in questione con il grado di fratturazione degli ammassi rocciosi, si può affermare che si tratta di litologia calcarea costituita da livello litoide calcareo a alta fratturazione, con probabile grado di RQD (Rock Quality Designation), ovvero grado di frantumazione, stimato del 15%, permettendo di parametrizzarlo come ammasso roccioso riportato. 2 - Spessore a buona risposta elettromagnetica. Nelle sezioni di acquisizione eseguite, si intercetta un livello litologico sottoposto a spessori variabili di riporto che fornisce una migliore risposta elettromagnetica entro il quale sono interpretabili delle modeste anomalie elettromagnetiche, riferibili ad aree di debolezza. Relazionando empiricamente il buon comportamento elettromagnetico dello spessore litologico in questione con il grado di fratturazione degli ammassi rocciosi, si può affermare che si tratta di litologia calcarea costituita da livello litoide calcareo a bassa/media fratturazione, con probabile grado di RQD (Rock Quality Designation), ovvero grado di 24

frantumazione, stimato variabile dal 55% al 70% permettendo di parametrizzarlo come ammasso roccioso buono in posto. Considerando la natura, la successione, gli spessori e le caratteristiche di permeabilità delle litologie e le caratteristiche dell impianto che sarà messo in opera, si dovrà escludere una interazione diretta tra i flussi idrodinamici superficiali e la risorsa acquifera profonda. All interno della successione stratigrafica sono state apprezzate aree a risposta elettromagnetica difforme, definibili come anomalie elettromagnetiche legate a variazioni del comportamento elettromagnetico. Si tratta di aree a modesta estensione e a modesta dimensione areale riconducibili a condizioni di dissoluzione carsica tipiche dell area murgiana. Individuate anche aree a dissoluzione e riempimento di terre rosse di alterazione. Tali sacche terrigene si apprezzano nelle acquisizioni effettuate. 25

DEFINIZIONE DEL FRANCO DI SICUREZZA - PROVA DI PERCOLAZIONE PERMEABILITA L area in oggetto ha una quota media di 393 m sul livello del mare; le conoscenze idrogeologiche ormai acquisite pongono nell area una successione litologica costituita da Depositi Calcarei di Piattaforma denominati Calcare di Altamura. I rapporti idrogeologici del sito possono essere schematicamente rappresentati come segue: COLONNA STRATIGRAFICA Committente: Votano STRATIGRAFIA RICOSTRUZIONE SCHEMATICA DELLA SUCCESSIONE 3 9 3 m slm MARTINA FRANCA STRATIGRAFIA FALDA LITOLOGIA DESCRIZIONE 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220 230 240 250 260 270 280 290 300 310 320 330 340 350 360 370 380 390 400 0-3,0 m SPESSORI MEDI Copertura Materiale terrigeni frammisto a litologia superficiale calcarea densamente fratturata -------------- probabilmente rimaneggiata Depositi calcarei 3,0-400,0 m Litologia calcarea biancastra compatta con livelli carsogeni ed inclusioni periodiche di livelli terrigeni e livelli carsificati -------------- Livello statico della falda livello statico della falda m 380 FIGURA N.8 - SCHEMA IDROGEOLOGICO PROFONDO - STRATIGRAFICA RIFERIBILE 26

La falda si trova ad una profondità stimabile non inferiore ai 380 m al di sotto del p.c. (considerando le oscillazioni freatiche possibili in condizioni di periodi particolarmente piovosi o siccitosi) e il sistema di gestione delle acque trattate non interagirà direttamente con la falda. All interno della successione stratigrafica riscontrata è definibile uno spessore di sicurezza di 3/4 dello spessore totale che separa l escursione massima presumibile del livello di falda dal p.c. per scongiurare un interscambio idrodinamico tra la falda profonda e le acque di assorbimento da immettere negli strati superficiali. Tale distanza di sicurezza è determinata in 280 m. La prova di è stata realizzata al fine di determinare le caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo in relazione alla capacità di assorbimento da parte del sottosuolo, per fessurazione e carsismo delle rocce calcaree presenti in successione stratigrafica. In particolare le rocce calcaree in genere, sono attraversate da sistemi di fratturazione e carsificazione che conferiscono all ammasso roccioso una elevata capacità di assorbimento e valori del coefficiente di permeabilità medio-alti. Il valore della permeabilità della litologia calcarea è stato determinato mediante prova di percolazione assorbimento a carico costante effettuata nell area in oggetto eseguita a carico variabile. Essa è stata condotta in conformità a quanto stabilito dall AGI ROMA 1977 Raccomandazioni e prescrizioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche. SONDAGGIO S1 Nel Sondaggio S1 sono stati immessi in foro 7,5 m 3 di acqua in 480 senza apprezzare in foro nessun livello di acqua. Tale condizione permette di definire che il Sondaggio S ha una permeabilità tale da permettere l assorbimento di almeno 15 l/s. Utilizzando la seguente formula si ottiene la determinazione del coefficiente di permeabilità. Q = K*Cf*H*D 27

Dove Q = 7,5 m 3 assorbiti in 480 ovvero 0,015625 m 3 /s K = X; H = 50,0 m; Cf = 2.85 per perforazione a sezione circolare; D = 0.3m Sostituendo i valori si ottiene K = 3,65x10-4 m/s valore altamente cautelativo in quanto la perforazione risultava completamente svuotata. Dal punto di vista idrogeologico, considerando le caratteristiche di permeabilità della litologia calcarea si può attribuire permeabilità media in ragione degli spessori costituiti da copertura superficiale frammista a brecce calcaree densamente fratturate, con valori di coefficiente di permeabilità (K) dell ordine di 10-4 m/s determinati dalla porosità secondaria acquisita per fessurazione e carsismo predominante rispetto alla permeabilità per porosità primaria, trascurabile, nei calcari, legata ai naturali processi di diagenesi (vedi Prospezioni Idrogeologiche di Pietro Celico - Ed. Liguori Editore). Pertanto si considera 280 m come franco di sicurezza. Tale profondità permette di evitare l interazione diretta tra i flussi idrodinamici che si andranno a creare e la risorsa acquifera profonda. Ad ogni modo si ritiene sufficiente lo spessore litologico costituito dai primi 27 m dal p.c. caratterizzati da strati aventi caratteristiche drenanti molto favorevoli alla dispersione delle acque negli strati litologici superficiali. A conferma di tale scelta tecnica è stata eseguita prova di percolazione di seguito riportata. Il valore della permeabilità della litologia calcarea è stato confermato da prova di percolazione assorbimento a carico variabile Lefranc, compiuta nell area in oggetto eseguita a carico variabile. Essa è stata condotta secondo lo schema riportato nella figura sottostante e in conformità a quanto stabilito dall AGI ROMA 1977 Raccomandazioni e prescrizioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche. 28

Pozzetto di prova Acqua di riempimento b h1 hm h2 Terreno naturale b FIGURA N.13 SCHEMA DELLA PROVA DI ASSORBIMENTO A CARICO VARIABILE La prova idraulica di assorbimento è stata eseguita realizzando un foro di sondaggio nella zona in oggetto, mentre si è utilizzata la formula qui di seguito indicata per il calcolo della permeabilità (k): Prova di permeabilità in pozzetto superficiale eseguita a carico variabile (A.G.I. 1977) K = h 1 -h 2 /t 2 -t 1 *1+(2h m /b)/27*(h m /b)+3 h1 h2 b b Prova n 1 Prova n 2 Prova n 3 Media h1 (altezza iniziale del livello dell'acqua: cm) 100 100 100 h2 (altezza finale del livello dell'acqua: cm) 90 90 90 t2 -t1 (tempo trascorso per il raggiungimento di h2: min.) 2 2 3 hm (altezza media tra h1 e h2: cm) 10 10 10 b (lato della base del pozzetto: cm) 50 50 50 K (coefficiente di permeabilità: cm/sec) 0,01389 0,01389 0,00926 0,01235 FIGURA N.14 - PROVA DI PERCOLAZIONE 29

Il coefficiente di permeabilità misurato (coefficiente di permeabilità K dell ordine di 10-2 cm/s, ossia 10-4 m/s) con tale prova conferma le caratteristiche di media permeabilità della litologia CALCAREA costituente parte della litologia più superficiale della successione stratigrafica nel sito. 30

SONDAGGIO S2 SONDAGGIO S2 a distruzione di nucleo SONDAGGIO S2 prova di permeabilità in esecuzione 31

COLONNA STRATIGRAFICA Committente: COMUNE DI MARTINA FRANCA Sondaggio S2 RICOSTRUZIONE SUCCESSIONE STRATIGRAFICA MARTINA FRANCA altitudine: 392 m slm STRATIGRAFIA FALDA LITOLOGIA DESCRIZIONE 0 5 Copertura superficiale ------------ 0-6,0 m Materiale terrigeni frammisto a litologia calcarea densamente fratturata probabilmente rimaneggiata 10 15 20 non rilevata Depositi calcarei 6,0-50,0 m Litologia calcarea biancastra compatta con livelli carsogeni ed inclusioni periodiche di livelli terrigeni e livelli carsificati 25 diffusi livelli fratturati riempiti in terra rossa 30 35 40 45 50 livello carsificato RAPPRESENTAZIONE STRATIGRAFICA SONDAGGIO S2 Nel Sondaggio S2 sono stati immessi in foro 3,0 m 3 di acqua in 800. 32

Tale condizione permette di definire che il Sondaggio S2 ha una permeabilità inferiore del precedente per un ordine di grandezza. Utilizzando la seguente formula si è determinato il coefficiente di permeabilità. Q = K*Cf*H*D Dove Q = 3,0 m 3 assorbiti in 800 ovvero ; 0,00375 m 3 /s K = X; H = 50,0 m; Cf = 2.85 per perforazione a sezione circolare; D = 0.3m Sostituendo i valori si ottiene K = 8,77x10-5 calcolato nel sondaggio S2. m/s valore di permeabilità 33

SONDAGGIO S3 SONDAGGIO S3 a distruzione di nucleo SONDAGGIO S3fase di realizzazione prova di permeabilità 34

COLONNA STRATIGRAFICA Committente: COMUNE DI MARTINA FRANCA Sondaggio S3 RICOSTRUZIONE SUCCESSIONE STRATIGRAFICA MARTINA FRANCA altitudine: 391 m slm STRATIGRAFIA FALDA LITOLOGIA DESCRIZIONE 0 5 Copertura superficiale ------------ 0-5,0 m Materiale terrigeni frammisto a litologia calcarea densamente fratturata probabilmente rimaneggiata 10 15 20 non rilevata Depositi calcarei 5,0-50,0 m Litologia calcarea biancastra compatta con livelli carsogeni ed inclusioni periodiche di livelli terrigeni e livelli carsificati 25 diffusi livelli fratturati riempiti in terra rossa 30 35 40 45 50 livello carsificato RAPPRESENTAZIONE STRATIGRAFICA SONDAGGIO S3 Nel Sondaggio 3 sono stati immessi in foro 3,0 m 3 di acqua in 900 senza apprezzare in foro nessun livello di acqua. 35

Tale condizione permette di definire che il Sondaggio S3 come il Sondaggio S2 hanno minore permeabilità del Sondaggio S1 Utilizzando la seguente formula si è determinato il coefficiente di permeabilità. Q = K*Cf*H*D Dove Q = 3,0 m 3 assorbiti in 900 ovvero ; 0,0033 m 3 /s K = X; H = 50,0 m; Cf = 2.85 per perforazione a sezione circolare; D = 0.3m Sostituendo i valori si ottiene K = 7,71x10-5 calcolato nel sondaggio S3. m/s valore di permeabilità INFORMAZIONI RIGUARDANTE PRESENZA DI POZZI DI EMUNGIMENTO Al momento della stesura della presente relazione idrogeologica non risulta la presenza di alcun pozzo di emungimento di acqua a destinazione potabile nei 500 m di distanza dall area in oggetto, consultando le informazioni fornite dal Piano di Tutela delle Acque D.G.R. n. 883/2007 e neanche pozzi ad uso irruguo a meno di 250 m dal sito. 36

CONCLUSIONI È interpretata una successione caratterizzata da strati aventi spessori medi metrici ad andamento sub orizzontale con apprezzabili variazioni eteropiche laterali costituia da: copertura superficiale terrigena frammista a termini calcarei fratturati rilevati nei primi metri di profondità, con tasche di accumulo di terra rossa; ammasso roccioso compatto che conferisce buona risposta alle sollecitazioni elettromagnetiche. Tale corpo roccioso si imposta, generalmente, nell area in esame, al di sotto della copertura superficiale composta da terre rosse di alterazione e brecce calcaree riportate di spessore estremamente variabile di 3 m medi non escludendo aree dove gli spessori di riporto sono maggiori (vedi sezione radar 4 acquisita). Considerando la gestione mediante trattamento delle acque da indirizzare in smaltimento negli strati superficiali del sottosuolo, si può ragionevolmente escludere, in base alla natura, alla successione, agli spessori e alle caratteristiche dell opera in progetto, una interazione diretta tra i flussi idrodinamici superficiali e la risorsa acquifera. Si ottempererà alla normativa prevista dal R. R. 26 del 2013 prevedendo vasca di riutilizzo di acque (vedi Progettazione Tecnica). Dal punto di vista idrogeologico, considerando le caratteristiche di permeabilità della litologia calcarea, predominante, è stato determinato il coefficiente di permeabilità (K) pari a K 1 = 3,65x10-4 m/s K 2 = 8,77x10-5 m/s K 3 = 7,71x10-5 m/s In relazione alle prove realizzate, con valori di permeabilità determinati dalla composizione mineralogica e dalla struttura, legata ai naturali processi di diagenesi (vedi Prospezioni Idrogeologiche di Pietro Celico - Ed. Liguori Editore). 37

Esaminate la natura e le caratteristiche geo-litologiche ed idrogeologiche dell area di intervento, si ritiene che questa possieda i necessari REQUISITI DI IDONEITÀ da un punto di vista idrogeologico-tecnico, ad accogliere le opere in progetto. Nell area non si rilevano aspetti negativi o impedimenti tali da non poter effettuare quanto previsto. In ogni caso per la realizzazione di quanto in oggetto si richiamano tutte le norme di buona tecnica tali da evitare, nelle diverse condizioni, effetti negativi sullo stato dei luoghi e delle opere. A seconda delle esigenze della Committenza verranno fornite documentazioni integrative a quelle attuali, compreso anche eventuali ulteriori accertamenti sul terreno e/o assistenza tecnica. Martina Franca, aprile 2016 IL TECNICO GEOLOGO GIANFRANCO MORO Questo rapporto professionale è stato stampato su entrambi i lati. Ciò comporta una riduzione significativa del consumo di carta a fronte di una limitata scomodità nella consultazione. 38