Comune di Vodo di Cadore Provincia di Belluno Piano Regolatore Generale Variante n.1/2014

Documenti analoghi
Comune di Villafranca di Verona

CITTA' DI LEGNAGO UFFICIO: GESTIONE DEL TERRITORIO E SUAP

All.2 - Relazione allegato Inquadramento PRG/PI vigente e proposta di variante COMUNE DI TREVISO

COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI. Variante n 4. Elaborato A

Autore: Rapicavoli Carlo In: Diritto amministrativo

COMUNE DI ROVOLON PROVINCIA DI PADOVA PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO DEL N.49

LEGGE REGIONALE N. 19 DEL REGIONE MARCHE

ADOZIONE VARIANTE PARZIALE AL PRG - ART. 50 C. 4 LR 61/1985 E S.M.I. - RICHIESTA SUAP RFI SPA APPROVAZIONE DEROGA ART. 3 L.R. N.

P.I. COMUNE DI ALTIVOLE Provincia di Treviso. Relazione di Progetto 5 VARIANTE. Dicembre 2018 CODICE ELABORATO DR UAR00YRG00

P.I. Secondo Piano degli Interventi - Variante n. 1 Relazione programmatica con estratti cartografici e normativi

Relazione Programmatica

Decreto n 0140 / Pres.

Allegato "A" NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - VARIANTE N.4

Variante n.2 al Primo Piano degli Interventi RELAZIONE PROGRAMMATICA PROGETTO DI VARIANTE

PIANO REGOLATORE GENERALE approvato con D.G.R.V. del 24 luglio 2007, n. 2293

COMUNE DI SEDICO. VARIANTE N. 64 Art. 50, 3 comma, della L.R n. 61. All. A. Novembre 2012

P.I. VARIANTE PUNTUALE

N. del PROPOSTA DI DELIBERA

MODIFICHE DI LEGGI REGIONALI E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GOVERNO DEL TERRITORIO E DI AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI (1)

Esercizio dell attività di Polizia Idraulica di competenza comunale RELAZIONE ILLUSTRATIVA

COMUNE DI MAROSTICA VIA TEMPESTA, MAROSTICA (VICENZA)

C O M U N E d i C A S S O L A pag 3 R e l a z i o n e I l l u s t r a t i v a d i v a r i a n t e. 1. Premessa

Comune di Ponte San Nicolò Variante Parziale al P.R.G. Ai sensi dell'art. 50 comma 4 L.R. 61/85

COMUNE DI CASIER (PROVINCIA DI TREVISO)

PROPOSTA DI DELIBERA DI GIUNTA DEL N.98

MODIFICA N.1 AL PRGC VIGENTE

Comune di Verona * Proposta di Deliberazione *

COMUNE DI VENEZIA. Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO STRAORDINARIO nella competenza della Giunta Comunale

CITTA DI CARMAGNOLA. Piano Regolatore Generale Comunale

DATI GENERALI. Riferimenti normativi

1 Piano degli Interventi 2^ Fase

C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

COMUNE DI DOLO *** PROVINCIA DI VENEZIA. Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 55 del

COMUNE DI ALBUGNANO PROVINCIA DI ASTI

PdZ B50 MONTE STALLONARA QUATER

PIANIFICAZIONE OPERATIVA Rif. Convenzione del 28 gennaio 2014

ALL Comune di SAN BIAGIO DI CALLALTA Provincia di Treviso. Codice. Elaborato. Progettazione TEPCO s.r.l. Amministrazione comunale

PI 2012 COMUNE DI POVEGLIANO. Documento del Sindaco. da destinare alla localizzazione del nuovo CERD

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA

COMUNE DI ZANE PROVINCIA DI VICENZA OGGETTO: ADOZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PUBBLICA DENOMINATO S. ROSA 2.

VARIANTE PARZIALE P.R.G. RELATIVA P.I.I. CANONICA (art L.R. N. 12/2005)

RELAZIONE TECNICA. Pagina 2 di 4

CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE

CONSIGLIO COMUNALE VISTA:

PdZ D5 ROMANINA QUATER

A relazione dell'assessore Valmaggia:

DEFINIZIONI DI CENTRO ABITATO La perimetrazione del centro abitato del territorio comunale ha una doppia valenza in quanto:

CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA

PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES

PROGETTO DEFINITIVO CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI AL PROGETTO PRELIMINARE. Comune di. Città Metropolitana di Torino SETTEMBRE 2017.

COMUNE DI SEDICO. VARIANTE N. 62 Art. 50, 4 comma, della L.R n. 61. All. A/1. Maggio 2012

RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA VAS

PROPOSTA DI DELIBERA

PdZ D6 OSTERIA DEL CURATO 2 QUATER

Comune di Verona * Proposta di Deliberazione *

Città di Portogruaro Provincia di Venezia

COMUNE DI VENEZIA. Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO nella competenza del Consiglio comunale N. 60 DEL 29 LUGLIO 2014

C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino

P.R.G. RELAZIONE TECNICA ESTRATTI COMPARATIVI COMUNE DI

Proposta di accordo pubblico-privato ALLEGATO 2

COMUNE DI ALBIGNASEGO. PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n 3. Elaborato A

Comune di Ponte San Nicolò Variante Parziale al P.R.G. Ai sensi dell'art. 50 comma 4 L.R. 61/85

COMUNE DI BUTTIGLIERA ALTA PROVINCIA DI TORINO

Comune di Verona * Proposta di Deliberazione *

C O M U N E D I M A R T E L L A G O

Comune di Ponte San Nicolò Variante Parziale al P.R.G. Ai sensi dell'art. 50 comma 4 L.R. 61/85

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di VIGUZZOLO (AL). Variante Generale al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione.

Settore Gestione del Territorio Ufficio Pianificazione Urbanistica

COMUNE DI SCHIO PROVINCIA DI VICENZA PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI

RELAZIONE PROGRAMMATICA

Norme Generali di Piano

C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino

Comune di Casaleone Provincia di Verona. Piano degli Interventi - Variante n. 2/2015 Documento Programmatico Preliminare - Documento del Sindaco

PIANO PER L EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE DESCRIZIONE ELABORATO. Relazione PROGETTAZIONE COMUNE DI LEGNAGO - SETTORE 3 LL.PP.

PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES

P.I. Città Metropolitana di Venezia

che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

COMUNE DI BARBERINO VAL D ELSA COMUNE DI TAVARNELLE VAL DI PESA

P.I FASE OSSERVATIVA MARZO Piano degli Interventi di Trevignano Fase osservativa pag.1. SINDACO geom. Ruggiero Feltrin

C8 Piano di Zona Casal Brunori Variante Sexies

AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME TEVERE

IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche

Comune di Capriate San Gervasio (Bg) P.G.T. Variante n.3 Relazione

P.I. Piano degli Interventi - variante 1 Art. 18 LR n 11/2004

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 69

PdZ C1 TORRACCIA QUINQUIES

Oggetto: VARIANTE PARZIALE AL PRG (N. 30) EX ART. 50 COMMA 4 LETT. H) L.R. 61/1985, CONCERNENTE LA MODIFICA DELLA

Comune di Verona * Proposta di Deliberazione *

COMUNE DI ASOLO Provincia di Treviso DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al P.R.G.C..

COMUNE DI CRESPADORO Provincia di Vicenza

COMUNE DI ROVOLON PROVINCIA DI PADOVA PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO DEL N.8

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 708 del 02 maggio 2012

PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE APPROVATO CON D.G.R.V. 23 MAGGIO 2006, N 1590 V.G. P.R.G. - VARIANTE N 36

Data 15/12/2016 Il Responsabile del servizio Sinigaglia Giuliano

Transcript:

Comune di Vodo di Cadore Provincia di Belluno Piano Regolatore Generale Variante n.1/2014 Relazione Illustrativa aprile 2014

Comune di Vodo di Cadore Piano Regolatore Generale - Variante n.1/2014 aprile 2014 SINDACO Gianluca Masolo RESPONSABILE DELL UFFICIO TECNICO COMUNALE E PROGETTISTA DELLA VARIANTE Walter De Faveri SEGRETARIO COMUNALE Mauro Giavi

RELAZIONE ILLUSTRATIVA - INDICE 1. Lo stato della pianificazione comunale e l area di variante nel PRG vigente 4 2. Obiettivi e contenuti della variante 5 2.1. Variazioni alla cartografia del PRG 5 2.2. Nome tecniche 5 2.3. Compatibilità ambientale 5 2.4. Compatibilità idraulica 5 2.5. Compatibilità e coerenza con gli obiettivi del P.A.T. 5 3. Elaborati costituitivi 6 4. La procedura di approvazione della variante e il contesto normativo di riferimento 6

1. Lo stato della pianificazione comunale e l area di variante nel PRG vigente Il Comune di Vodo di Cadore è dotato di Piano Regolatore Generale approvato in data 14.07.1989 con DGRV n1477 e successivamente interessato da una serie di varianti parziali. L area oggetto della presente variante è localizzata nella parte ovest di Vodo di Cadore, tra via Rezzuò e Via Pardel. L area è classificata in ZTO A1*, soggetta a Piano Urbanistico attuativo, da riferire a due distinte Unità Minime di Intervento (UMI) A e B, Le due UMI individuate dalla variante 1/2007, approvata con Delibera del Consiglio Comunale n.23/2007 sostituiscono un precedente ambito unitario di intervento previsto dal PRG, che si era rivelato troppo esteso, specie in rapporto ad un assetto proprietario frammentato. Tuttavia le modifiche apportate dalla suddetta variante, che individuavano con maggior precisione le UMI in rapporto alle proprietà esistenti, non hanno consentito una più agevole esecuzione degli interventi previsti. Al contrario la delimitazione delle unità di intervento con perimetri irregolari, oggi pone seri ostacoli ad un razionale utilizzo dell area. La presente variante si propone di rimediare a tale dis-funzione, dopo aver verificato nel dettaglio le diverse intenzioni ed esigenze dei soggetti interessati. Estratto del PRG tavola 13.3.1 (scala 1:1000) - 4 -

2. Obiettivi e contenuti della variante 2.1. Variazioni alla cartografia del PRG La presente variante si propone di modificare il perimetro delle unità di intervento previste dal PRG, regolarizzandolo al fine di: consentire un impianto edilizio più funzionale per gli interventi previsti nell unità di intervento A ; permettere una migliore organizzazione degli spazi aperti e percorsi (sia privati, sia di uso pubblico), nonché delle dotazioni di parcheggio; garantire la potenzialità edificatoria prevista nell unità di intervento B. Nel modificare il perimetro delle Unità minime di Intervento la variante inoltre opera una trasposizione conseguente all assunzione della carta tecnica regionale come supporto cartografico (CTR, originale in scala 1:5000). Il perimetro dell ambito di variante e delle Unità Minime di Intervento è graficamente appoggiato agli elementi della stessa carta tecnica, in conformità a quanto previsto dagli atti di indirizzo della L.R.11. 2.2. Nome tecniche. Standard e dimensionamento La variante non riguarda le norme tecniche né le quantità o i parametri edilizi previsti dal PRG per l ambito interessato. La variante non modifica il fabbisogno di standard verificato dal PRG, né il dimensionamento dello stesso. 2.3. Compatibilità ambientale Sebbene oggi sia sostanzialmente libera da edifici, l area interessata dalla variante è localizzata ad una distanza dagli elementi e dagli habitat della rete Natura 2000, tale da escludere interferenze significative tra questi ultimi e gli interventi di nuova edificazione previsti. La compatibilità ambientale della variante è confermata dall allegata Dichiarazione di non necessità della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (ai sensi della DGR 3173/2006), resa da tecnico in possesso delle competenze previste dalla normativa vigente. Si può quindi affermare con ragionevole certezza che la presente variante non comporta alcun appesantimento dell equilibrio ambientale degli elementi costitutivi della rete ecologica. 2.4. Compatibilità idraulica Alla presente Variante è allegata specifica Relazione di Valutazione della Compatibilità Idraulica. 2.5. Compatibilità e coerenza con gli obiettivi del P.A.T. E attualmente in fase di elaborazione il Piano di Assetto del Territorio conformemente ai contenuti della Legge Regionale n. 11 del 23/4/2004 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l art. 13. Anche se non strettamente necessario si è proceduto ad una verifica di coerenza tra il progetto di variante e gli obiettivi del PAT. La presente variante risulta coerente con gli obiettivi e le azioni strategiche contenute nel Documento Preliminare del P.A.T., allegato all accordo di copianificazione 1 ; in particolare la variante risulta coerente con l Obiettivo H - Tutelare e valorizzare i centri storici e le seguenti azioni: 20. Recuperare e valorizzare i centri storici come luoghi dell abitare, dotati di idonee attrezzature, aree di parcheggio e servizi commerciali. 21. Consolidare ed estendere la qualità dei centri storici con interventi mirati di nuova edificazione e riqualificazione urbanistica che potranno riguardare aree di immediata prossimità. 1 sottoscritto dal Comune di Vodo di Cadore con la Provincia di Belluno in data 3 maggio 2013-5 -

3. Elaborati costituitivi La variante è costituita dai seguenti elaborati: la presente, Cartografia PRG vigente e cartografia in variante in scala 1:1000, Dichiarazione di non necessità della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi della DGR 3173/2006, Relazione di Valutazione della Compatibilità Idraulica. 4. La procedura di approvazione della variante e il contesto normativo di riferimento La presente variante è adottata e approvata ai sensi della Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio, Art. 48 Disposizioni transitorie. Quest ultimo prevede al comma 1 che:..fino all'approvazione del primo piano di assetto del territorio (PAT), il comune non può adottare varianti allo strumento urbanistico generale vigente salvo quelle nonché quelle disciplinate dall articolo 50, commi da 4 a.., della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 e successive modificazioni; Il testo normativo di riferimento per la presente variante è quindi costituito dall Art. 50 della L.R:61/85 il quale prevede che: Art. 50 - Varianti parziali 2 4. Sono adottate e approvate dal comune con la procedura prevista ai commi 6 e 7 le varianti parziali che interessano: a) l individuazione delle zone di degrado di cui all articolo 27 della legge 5 agosto 1978, n. 457, e dei perimetri dei piani urbanistici attuativi nonché le modifiche al tipo di strumento urbanistico attuativo previsto dal piano regolatore generale purché tali modifiche rimangano all interno di ciascuna delle categorie di cui all articolo 11 3, comma 1, numeri 1 e 2;. i) le trasposizioni cartografiche e la correzione di errori connessi all'assunzione di una nuova base cartografica;.. 6. Le varianti parziali di cui al comma 4 sono adottate dal consiglio comunale ed entro cinque giorni sono depositate a disposizione del pubblico per dieci giorni presso la segreteria del comune e della provincia; dell avvenuto deposito è data notizia mediante avviso pubblicato all albo del comune e della provincia e mediante l affissione di manifesti, nonché attraverso altre eventuali forme di pubblicità deliberate dal comune. Nei successivi venti giorni chiunque può presentare osservazioni alla variante adottata. 7. Il consiglio comunale entro trenta giorni dalla scadenza del termine stabilito per la presentazione delle osservazioni, approva la variante apportando le eventuali modifiche conseguenti all accoglimento delle osservazioni pertinenti e la trasmette alla Regione per la pubblicazione... 2 Sull applicazione dell articolo vedi per i commi 6 e 7 l articolo 1 della legge regionale 2 dicembre 2005, n. 22 nonché per i commi da 4 a 16 gli articoli 48 e 49 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 come modificati dagli articoli 1 e 2 della legge regionale 21 ottobre 2004, n. 20 nonché degli articoli 1 e 2 della legge regionale 2 dicembre 2005, n. 23 3 Art.11 Strumenti urbanistici attuativi Il comma 1 quater dell art. 48 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 come introdotto dall art. 1 della legge regionale 21 ottobre 2004, n. 20 dispone che: Fino all approvazione del primo PAT continua ad applicarsi l articolo 11 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 e successive modificazioni. - 6 -

Cartografia - PRG vigente UMI previste dal PRG vigente su cartografia catastale in scala 1:1000 e sua trasposizione PRG vigente su cartografia in scala 1:1000 (da originale CTR), - 7 -

Cartografia Variante Nuova delimitazione delle UMI su cartografia catastale in scala 1:1000 Variante e sua trasposizione su cartografia in scala 1:1000 (da originale CTR), - 8 -