CORSO DI FORMAZIONE Strumenti, tecniche e strategie per la facilitazione di processi partecipati



Documenti analoghi
il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

Scuola di formazione permanente per delegati, dirigenti sindacali e operatori delle relazioni industriali promossa da Cgil, Cisl e Uil del Trentino

Istituto Scientifico Universitario H. san Raffaele Seminario: Impossibilità materna, la tutela della donna e del neonato

La rete per l integrità di Illuminiamolasalute. Destinatari

QUESTIONARIO DI AUTOANALISI PROFESSIONALE

MATEMATICA: PENSIERO E REALTA

Una rete nazionale nel Sociale: la partnership Banca Etica e STAR-T

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione

VADEMECUM UFFICIO PACE

Agenda degli incontri

Fattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori. Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat

CORRISPONDENZE la comunicazione epistolare come metodologia di sostegno psicologico alle persone in lutto

SCHEDA DEL PROGETTO N 07

Sviluppo di comunità

Educando nella Provincia di Varese 2012

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari

La Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia

Piano Offerta Formativa

A.Bagni Alla cortese Attenzione ANNO SCOLASTICO 2012/2013 STAR BENE A SCUOLA SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO (SAP)

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

PROGETTO: TEATRO FORUM

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

Corso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Imparare facendo. Imparare collaborando

Identità e filosofia di un ambiente

Valutare gli apprendimenti per promuovere la qualità dell istruzione. Francesca Storai - Indire

Corso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

LICEO DELLE SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE SCIENZE UMANE ECONOMICO SOCIALE CLASSE IV^ AE ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Esiti del laboratorio Lavoro di comunità

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

Identità e filosofia di un ambiente

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

Ciclo di studio con diploma per docenti di scuola specializzata superiore a titolo principale (DSS)

La mediazione sociale di comunità

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

La famiglia davanti all autismo

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Avvio del progetto Formazione Facilitatori Digitali Biblioteche Provincia di Bologna

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI anno scolastico 2008/09

LA FISICA IN LABORATORIO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE. ISCRIZIONI a. s / /01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

(omissis) Tale deliberazione è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata all unanimità dei 35 Consiglieri presenti nel seguente testo:


LAUREA MAGISTRALE PSICOLOGIA DEL LAVORO, DELLE ORGANIZZAZIONI E DELLA COMUNICAZIONE

Proposte di attività con le scuole

Corso di FORMAZIONE POLITICA PER DONNE FARE LEADERSHIP IN CHIAVE DI GENERE. 1 edizione ON-LINE: giugno-agosto 2007

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

DIVERSI COME ME: percorsi di integrazione sociale e promozione interculturale rivolti a cittadini e famiglie straniere.

CORSO PER OPERATORI DEI CANILI E DEI GATTILI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ANNI 2009/2010

RESPONSABILE SCIENTIFICO Carmen Primerano Settore Welfare, terzo settore e sostegno disabilità e fragilità

Sottogruppo progetto pedagogico

Movimentazione a fini non commerciali di animali da compagnia: un confronto competente tra i professionisti del settore.

Visita il sito

PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE

Supporto Collaborativo Protetto per Genitori e Operatori di Disabili Tema primario: Tecnologie Welfare e Inclusione Tema Secondario: Salute

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015/16

Workshop. multi-stakeholder 19 ottobre 2015 Liceo Siotto, Cagliari, Graziella Pisu

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

Ampliamento dell offerta formativa. a.s

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI

SELF E-LEARNING PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FEDERATO IL SISTEMA DI PER LA. IN EMILIA-ROMAGNA Centro Servizi Regionale Self

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Calendario corsi di formazione Promotore della lettura Provincia di Siracusa

cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, Torino tel fax cicsene@cicsene.org

LA REDAZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

Laboratorio italo-brasiliano di formazione, ricerca e pratiche in salute collettiva Seconda edizione

I.S.I.S.S. LUIGI SCARAMBONE. a.s PIANO DI LAVORO F.S. AREA 3 ORIENTAMENTO. Prof. Paola Perrone

Progetto per la definizione di linee guida per l utilizzo dell ICD-10 nell ambito dei servizi per le dipendenze

Bando per l ammissione al Corso di formazione

Didattica multimediale e weblog. Il blog come ambiente di apprendimento

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

PROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Seminario Azienda Ospedaliera San Gerardo Difficoltà materna, la tutela della madre e del neonato

Mappatura e raccolta dei modelli. Seminari di studio e di ricerca. Messa a punto del modello/i. Seminari di studio

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica

Transcript:

CORSO DI FORMAZIONE Strumenti, tecniche e strategie per la facilitazione di processi partecipati RESPONSABILE DEL CORSO: dr.ssa Maria Augusta Nicoli - ASSR DOCENTE: prof.ssa Vincenza Pellegrino- Università di Parma TUTOR: Fabrizia Paltrinieri e Vanessa Vivoli ASSR DESTINATARI Il percorso è rivolto ai coloro che svolgono una funzione di facilitazione dei processi nei casi Community lab (I e II edizione) FINALITA Il percorso formativo è stato progettato con la finalità di maturare nei partecipanti le loro conoscenze e competenze inerenti le tecniche, i metodi e le strategie per la facilitazione di progetti partecipativi CARATTERISTICHE DEL PERCORSO Questo percorso formativo si basa sul concetto di apprendimento situato. Secondo la teoria dell apprendimento situato (concetto sviluppato dall antropologa sociale ed etnologa Jean Lave in collaborazione con Etienne Wenger) l apprendimento non si configura come una pratica individuale e svincolata dalle dinamiche e dal contesto di appartenenza, ma si sviluppa proprio attraverso la relazione fra apprendimento e le situazioni sociali in cui esso ha luogo, attraverso attività sociali e partecipative, non, quindi, meramente cognitive (trasferimento di nozioni e informazioni) ed individuali. In questo modo l individuo che apprende non acquisisce una quantità definita di conoscenze astratte che poi trasporterà

e riapplicherà successivamente in altri contesti, ma acquisisce l abilità di agire impegnandosi effettivamente nel contesto di riferimento, co-costruendo attivamente il proprio sapere L apprendimento situato si sviluppa quindi come risultato di tre fattori: coinvolgimento diretto in attività in corso in un contesto definito ed in inter-relazione con altri attori. L apprendimento situato si caratterizza per andare fuori dall aula, poter sperimentare e realizzare attività e riflettere e valutare quanto accaduto. Sulla base di queste premesse, il percorso si caratterizza in due fasi: una di sperimentazione, e una di riflessioni su quanto agito I CASI situazioni in cui i partecipanti possono agire attivamente nei diversi contesti locali la loro competenza. Per questo, per ogni CASO si prevede: - un momento di preparazione all incontro da realizzarsi con la cittadinanza finalizzato ad apprendere le caratteristiche del contesto e a definire le attività di facilitazione da svolgere - la partecipazione a eventi in atto e la loro valutazione. SPAZI DI RIFLESSIONE (aule residenziali) formazione in aula in cui i docenti coadiuvati dai tutor condurranno la riflessione su quanto accaduto nei casi e si focalizzeranno su alcune tecniche, metodi e strategie di facilitazione. Il percorso formativo è strutturato in momenti obbligatori per tutti i partecipanti, nella tabella successiva evidenziati con * e in momenti facoltativi. È previsto un 20% di assenza sul totale delle ore programmata (circa 10 ore) Ogni partecipanti dovrà seguire: - 3 Incontri in aula residenziali obbligatorie - 3 casi (1 obbligatorio e 2 a scelta tra quelli facoltativi in calendario) È stato richiesto l accreditamento ECM del percorso

AGENDA E PROGRAMMA I CASI FERRARA FERRARA, 30 settembre 2014 Ore Il futur lab, come prepararlo, come parteciparvi. Come rendere davvero partecipativo e continuo nel tempo il coinvolgimento a momenti simbolici di partecipazione Incontro con gruppi di donne che ci aiutano a preparare l evento Futur Lab del 15 novembre: decidere come condurre e come mettere in scena le loro tematiche FERRARA, 15 novembre ore FUTUR LAB SUL DOLORE DELLE DONNE - LAVORO E PRECARIATI Momento di confronto con gruppi di donne da tempo attivati a Ferrara sulle possibili politiche di accompagnamento alla precarietà femminile RAVENNA RAVENNA, 14 ottobre 2014 Ore 11-17 I processi partecipativi di produzione dei dati sulla comunità: quali strategie e modalità di facilitazione Approfondiremo la questione della 'produzione dal basso di conoscenza' utile alle istituzioni. Il bilancio partecipativo, il profilo di comunità partecipato ecc.: cosa c'è dentro, quali esperienze, come farlo? Quali forme di facilitazione sono adatte? RAVENNA, 14 ottobre 2014 Ore 18-21 BILANCIO PARTECIPATIVO DI GENERE Momento di incontro con la cittadinanza

CERVIA CERVIA Inizio dicembre 2014 Le sentinelle: ruoli e alleanze nei processi di partecipazione. Come attivare e come consolidare interlocutori innovativi A partire dal caso delle 'sentinelle di Cervia' intese come attori innovativi che pur occupandosi di disagio sociale non vengono solitamente coinvolti (parrucchiere, baristi, amministratori, ) e che abbiamo incontrato negli anni scorsi, ci interrogheremo su come allargare la partecipazione in concreto, su come poi intendere il loro ruolo e sostenere la loro progettualità nel tempo. CERVIA Inizio dicembre 2014 Attivare il welfare dell'aggancio Incontro con le sentinelle, modalità da definire PIACENZA PIACENZA, 10 dicembre 2014 Ore 15 incontro tra i facilitatori Ore 16.30 Passeggiata di quartiere Animazione di processi (programmare e fare) nei quartieri Incontri con gli abitanti: le passeggiate di quartiere Come impostare processi partecipativi che non nascono da tematiche ma da conflitti situati e\o storie localizzate di confronto tra gruppi sociali. Come rileggere tali storie (con passeggiate di quartiere e altri strumenti) per farne occasione di reimpostazione dei problemi e delle politiche, come facilitare gli incontri e il processo?

PIACENZA, 11 dicembre 2014 Giornata intera Mattina Momento di riflessione sulla passeggiata di quartiere e preparazione incontro con i cittadini Pomeriggio: incontro con la cittadinanza PARMA PARMA metà gennaio 2015 Facilitare processi di integrazione tra politiche: il caso della scuola e di programmazioni tra educativo e sociale La scuola e tutto ciò che ruota intorno ad essa si pone come contesto privilegiato di partecipazione. A partire da casi concreti e da modalità già esplorate, parleremo di come attivare processi che mescolano i mondi del sociale e dell'educativo PARMA metà gennaio 2015 Il progetto affido leggero : animare lo scambio tra famiglie A partire dall'idea di facilitare la socializzazione dei bambini con pratiche innovative - progettando interventi al tempo stesso sociali ed educativi - si incontreranno genitori, educatori, operatori sociali (e bambini?). Metodo da definire.

SPAZI DI RIFLESSIONI (aule residenziali) a frequenza obbligatoria FERRARA, 14 novembre 2014 La gestione emotiva dei gruppi e l'uso del teatro sociale A partire dalle competenze di Natasha Czertok, esperta di teatro sociale, penseremo alla conduzione dei gruppi come a momenti rituali in cui parola, suoni e corpo sono significativi (formazione attiva in teatro), per aprire poi alla rilettura di alcuni metodi come il Futur Lab ma non solo (preparazioni ed esercizi) RER- BOLOGNA, fine gennaio 2015 Facilitare: mettiamoci alla prova La gestione del pensiero collettivo e le sue tecniche più performative: FORME DEL BRAISTORMING E DEL MAPPING CONCETTUALE RER BOLOGNA, fine febbraio 2015 Facilitare: mettiamoci alla prova Tema da definire