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NOTA TECNICA Oggetto della richiesta di valutazione preliminare Con nota prot. CDG-0436043-P del 13/08/2018, acquisita al prot. DVA-19314 del 27/08/2018, la Società ANAS S.p.a. Area Compartimentale Veneto ha presentato istanza ai fini dello svolgimento della procedura di Valutazione preliminare, ai sensi dell art. 6, comma 9, del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. per l intervento Realizzazione dell'intersezione a rotatoria in località Valli di Chioggia al km. 94+200 della SS 309 "Romea". A corredo dell istanza la Società proponente ha trasmesso la lista di controllo predisposta conformemente alla modulistica pubblicata sul Portale delle Valutazioni Ambientali VAS-VIA (www.va.minambiente.it) ed al Decreto direttoriale n. 239 del 3 agosto 2017 recante Contenuti della modulistica necessaria ai fini della presentazione delle liste di controllo di cui all articolo 6, comma 9 del D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dall articolo 3 del D. Lgs 16 giugno 2017, n. 104, insieme agli elaborati grafici di cui al punto 10.Allegati della Lista di Controllo e di seguito elencati: Pianificazione Provinciale: Piano territoriale di coordinamento provinciale 01; Pianificazione Provinciale: Piano territoriale di coordinamento provinciale 02; Variante al Piano Regolatore Generale; Relazione Paesaggistica; Relazione Archeologica. L intervento si configura come adeguamento tecnico di un progetto appartenente alla tipologia di cu al punto c) dell Allegato II-bis alla Parte Seconda del D. Lgs. 152/2006: Strade extraurbane secondarie di interesse nazionale : L intervento proposto, ubicato nella frazione Valli, nel comune di Chioggia, prevede la realizzazione di una rotatoria al km 94+200 della Strada statale 309 Romea, nel punto di intersezione con la strada locale Via Montalbano. La strada statale Romea appartiene alla tipologia C1 strade extraurbane secondarie a traffico sostenuto, mentre le strade locali che si innestano sull intersezione sono della tipologia F Strade locali. La soluzione progettuale prevede altresì la realizzazione di un sottopasso ciclo pedonale, in sistema prefabbricato, di un sistema di illuminazione e di un adeguata segnaletica stradale e orizzontale. Data la localizzazione degli interventi, che ricadono nell area lagunare di Venezia, per garantire lo smaltimento delle acque meteoriche dalla piattaforma stradale e dal sottopasso ciclo pedonale, sono previsti, altresì, la predisposizione di una vasca di laminazione, in affiancamento al sottopasso, interventi di impermeabilizzazione delle strutture e la realizzazione di sistemi per la gestione delle acque di prima pioggia. Divisione 2 - Sistemi di valutazione ambientale Pag. 1/6

Figura 1: Inquadramento dell area interessata dall intervento (Fonte: Allegati alla Lista di controllo) Finalità della soluzione progettuale presentata è il miglioramento delle condizioni di sicurezza della strada statale SS 309 Romea, con la conseguente riduzione del numero e della gravità degli incidenti, anche attraverso il maggiore controllo della velocità di percorrenza dell incrocio. Analisi e valutazioni La soluzione progettuale presentata prevede la realizzazione di un intersezione a raso mediante rotatoria del diametro di 38 m, c.d. compatta ai sensi del D.M. 19/4/2006 Norme funzionali e geometriche per la costruzione di intersezioni stradali, e la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale per permettere a ciclisti e pedoni l attraversamento della S.S. 309 prima di arrivare in prossimità della rotatoria. L intervento è localizzato alla chilometrica 94+200 della S.S. 309 Romea, nel punto di intersezione con la strada locale via Montalbano, nella località Valli, frazione del Comune di Chioggia, in un area urbanizzata. Attualmente, l incrocio è impegnato da un intersezione a raso regolamentata da impianto semaforico. E l incrocio principale del centro abitato di Valli e verte in condizioni di pericolosità sia per il traffico veicolare che per le utenze deboli (pedoni, ciclisti). I lavori di progetto occupano il sedime stradale esistente, con allargamento all interno della fascia di rispetto stradale. Per il dimensionamento della rotatoria, il proponente riporta i seguenti dati: Il diametro esterno è pari a 38 m; Vi sono due corsie di marcia, per una larghezza complessiva pari a 7,00 metri; La pendenza trasversale dell anello è pari a 1,5% e diretta verso l esterno della rotatoria, anche per migliorare la gestione dello smaltimento delle acque meteoriche; La larghezza della corsia di entrata è 4 metri, quella della corsia di uscita è 5 metri; le corsie si raccordano, per circa 20 metri, alla larghezza della singola corsia più banchina (3,75 metri). Sono previste isole spartitraffico, di forma triangolare, di 8 metri di larghezza e 11 metri di lunghezza. Divisione 2 - Sistemi di valutazione ambientale Pag. 2/6

All interno della rotatoria vi è un isola in terreno vegetale, mantenuta a prato verde e rialzata per essere meglio percepita dai conducenti dei veicoli. Figura 2: Planimetria di progetto su ortofoto. (Fonte: Allegati alla Lista di controllo) L intervento prevede anche la realizzazione di un sottopasso ciclo-pedonale con un sistema prefabbricato, di larghezza pari a 5,00 m, che verrà posizionato a circa 150 m di distanza dalla rotatoria, in modo ortogonale rispetto all asse planimetrico della piattaforma stradale. La profondità rispetto al piano stradale è di circa 6,50 m. Per garantire la continuità dei percorsi ciclo pedonali in prossimità della rotatoria, sono previsti attraversamenti pedonali posizionati a circa 9,00 metri dalla distanza dall isola. Figura 3: Particolare planimetria rampe e sottopasso su ortofoto (Fonte: Allegati alla Lista di controllo) Il progetto prevede, inoltre, interventi per lo smaltimento delle acque meteoriche, come la predisposizione, a fianco del sottopasso, di una vasca di laminazione, posta a 8,50 metri di Divisione 2 - Sistemi di valutazione ambientale Pag. 3/6

profondità dal piano stradale, e la realizzazione di vasche per il trattamento delle acque di prima pioggia. Nell ottica della riduzione dell incidentalità, il progetto prevede altresì la realizzazione di interventi di illuminotecnica per il miglioramento della visibilità, nonché il posizionamento di una adeguata segnaletica orizzontale e verticale. In particolare, è previsto un impianto di illuminazione costituito da pali di altezza pari a 9 ed 8 m lungo le arterie stradali e pali di altezza pari a 3,50 m per il percorso ciclo pedonale. Infine, è prevista la posa di barriere di sicurezza tipo H2 bordo ponte; tali barriere saranno sistemate anche in adiacenza della carreggiata stradale per la protezione di pedoni e ciclisti. Le aree residuali tra il percorso ciclo pedonale e le aree dei fabbricati esistenti saranno sistemate a verde con prato. L area di interesse si colloca nell Ambito di Paesaggio n. 31 «Laguna di Venezia» dell Atlante Ricognitivo del Veneto individuato nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. L uso del suolo è prevalentemente costituito da seminativi. Figura 4: Carta dell uso del suolo (Fonte: Allegati alla Lista di controllo) L area interessata dalla realizzazione dell intervento si colloca nell ambito del territorio di applicazione del Piano per l Assetto Idrogeologico redatto dall Autorità di Bacino del Fiume Brenta Bacchiglione e rientra nella categoria P1 aree a pericolosità idraulica moderata. Divisione 2 - Sistemi di valutazione ambientale Pag. 4/6

Con riferimento a Riserve e parchi naturali, zone classificate o protette ai sensi della normativa nazionale (L. 394/1991), zone classificate o protette dalla normativa comunitaria (siti della Rete Natura 2000, direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE) e all eventuale interferenza dell intervento proposto con dette aree, nella Lista di controllo al punto 8. Aree sensibili e/o vincolate, sulla base delle analisi e delle sovrapposizioni effettuate, viene riportato che la zona interessata dalla realizzazione dell intervento proposto non ricade, neppure parzialmente, all interno di tali siti. Con riferimento alle Zone di importanza paesaggistica, storica, culturale o archeologica e all eventuale interferenza degli interventi proposti con tali zone, al punto 8. Aree sensibili e/o vincolate della Lista di controllo e nella Relazione paesaggistica ad essa allegata, il proponente riporta che l area interessata dagli interventi in progetto ricade nelle aree vincolate ai sensi dell art. 142 del D. Lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali, c.1, lett. a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare, i) le zone umide incluse nell'elenco previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448 e m) le zone di interesse archeologico. La relazione paesaggistica riporta le motivazioni per le quali la realizzazione dell intervento in progetto non modificherà sensibilmente lo stato dei luoghi: L intervento è puntuale e si trova in area già urbanizzata; L intervento non comporta modifica o variazione della struttura morfologica ed antropica esistente; prevede sbancamenti che verranno successivamente ricoperti con materiale erboso; Data la localizzazione e le dimensioni, l intervento non incide sulla funzionalità ecologica, idraulica ed idrogeologica dell area; Data la sistemazione dell intersezione esistente, non vi saranno modifiche dell assetto percettivo del luogo sia nei riguardi della visibilità per i veicoli che per lo scenario panoramico del sito. Divisione 2 - Sistemi di valutazione ambientale Pag. 5/6

Figura 5: Fotoinserimenti (Fonte: Allegati alla Lista di controllo) Con riferimento alle Zone di interesse archeologico e all eventuale interferenza degli interventi proposti con tali zone, al punto 8. Aree sensibili e/o vincolate della Lista di controllo e nella Relazione archeologica ad essa allegata, il proponente riporta che l area interessata dagli interventi in progetto ricade in un contesto apparentemente privo di evidenze archeologiche immediatamente riconoscibili, sia come strutture che come elementi mobili; nella località di Valli né nelle aree immediatamente adiacenti vi sono, inoltre, evidenze storiche di particolare rilievo. Nella relazione archeologica il proponente ha, quindi, valutato la presenza di un rischio archeologico basso per l area in esame. Conclusioni Esaminati gli elementi informativi forniti dalla Società proponente nella lista di controllo e nei relativi allegati, considerate le finalità e le caratteristiche dell intervento proposto, con riferimento agli aspetti ambientali si ritiene che non sussistono potenziali impatti ambientali significativi e negativi, né in fase di realizzazione, previo accorgimenti cautelativi nella fase di cantiere, né in fase di esercizio degli interventi in progetto. Pertanto, sulla base alle analisi e valutazioni sopra riportate, per quanto di competenza, è ragionevole sostenere che la proposta progettuale richiesta non sia da sottoporre a successive procedure di Valutazione Ambientale (verifica di assoggettabilità a VIA o VIA). Divisione 2 - Sistemi di valutazione ambientale Pag. 6/6