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CIRCOLO DIDATTICO DI VINCI SCUOLA PRIMARIA GALILEO GALILEI Documentazione percorso di Fisico-chimica Classi Va A e Va B Insegnanti: Bicci Patrizia Cipollini Maria Anno scolastico 2008/09

Tempo di attuazione: 10 ore Obiettivi formativi: 1. Costruire operativamente in connessione a contesti concreti di esperienza quotidiana i concetti geometrici e fisici fondamentali 2. Indagare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni sperimentabili per individuarne le proprietà; produrre passaggi di stato; interpretare i fenomeni osservati. 3. Riconoscere invarianze e conservazioni nelle trasformazioni che caratterizzano l esperienza quotidiana 4. Riconoscere la plausibilità di primi modelli qualitativi di trasformazioni fisiche e chimiche O.S.A. ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE Esperienze con l acqua Rappresentare le A. Il ghiaccio:test n1 esperienze in vari 1. Ipotesi di trasformazione del ghiaccio. modi: tabelle e 2. Osservazione e registrazione in tabella. schemi B. Il ghiaccio: test n2 1. Osservazione e registrazione in tabella del Riconoscere i comportamento del ghiaccio in alcune situazioni passaggi di stato (sole, radiatore, fornellino) 2. Conclusione: maggiore è il calore più velocemente il ghiaccio si trasforma in acqua Conoscere la reversibilità di un C. Il ghiaccio: test n3 fenomeno 1. Fusione del ghiaccio 2 Schematizzazione del processo di fusione/solidificazione Interpretare i fenomeni D. Esperienze con altre sostanze osservati in 1. Osservazione e registrazione della termini di fusione/solidificazione di alcune sostanze. variabili e 2. Formalizzazione dei concetti. relazioni tra esse, espresse in forma grafica METODI E SOLUZIONI ORGANIZZATIVE. MODALITA DI VERIFICA Si fa riferimento alla metodologia descritta nella pagina scelte metodologiche Osservazioni Verifiche scritte e orali

Esperienze con l acqua Il ghiaccio: test 1 L esperienza è iniziata chiedendo ai bambini di scrivere, individualmente sul proprio quaderno, cosa succederebbe, con il passare del tempo, se mettessimo dei cubetti di ghiaccio sulla cattedra. Per tutti è stato facile dire che si sarebbero sciolti, solo pochi alunni ( come in questo caso) hanno usato la parola fusione. Precedentemente avevamo posto nel freezer dei beker contenenti la stessa quantità di acqua. Messi sul tavolo alcuni di questi beker abbiamo invitato gli alunni ad osservare il comportamento del ghiaccio nel trascorrere del tempo ed a registrare le osservazioni nella seguente tabella

Al termine dell esperienza è stato possibile, per tutti i bambini, elaborare la seguente conclusione: Il ghiaccio è diventato acqua liquida Abbiamo chiesto di rispondere, ancora individualmente sul quaderno, alla seguente domanda: Che cosa fa trasformare il ghiaccio in acqua? Dalla lettura delle risposte date è emerso chiaramente che: IL GHIACCIO SI TRASFORMA IN ACQUA A CAUSA DEL CALORE FORNITO DELL AMBIENTE E CHE SE AUMENTA IL CALORE IL GHIACCIO SI SCIOGLIE PIÙ VELOCEMENTE. Abbiamo quindi effettuato una discussione collettiva..

..e concluso che ghiaccio e acqua sono lo stesso materiale Il ghiaccio: test 2 Per verificare se è veramente il calore a trasformare il ghiaccio in acqua e se il ghiaccio si scioglie più velocemente aumentando il calore, abbiamo preso tre beker contenenti ghiaccio, un fornellino elettrico ed un orologio.

Abbiamo messo uno dei beker con il ghiaccio sulla finestra al sole, un altro sul radiatore acceso ed un altro ancora sul fornellino acceso. I bambini hanno individualmente registrato le osservazioni in una tabella Alla fine abbiamo schematizzato l esperienza in questo modo: Il ghiaccio si trasforma in acqua con il calore. Maggiore è il calore, più velocemente il ghiaccio si trasforma in acqua. Il ghiaccio: test 3 Abbiamo messo il ghiaccio contenuto in un bicchiere dentro un recipiente sul fornellino acceso osservando che poco dopo il ghiaccio si trasforma in acqua grazie al calore. Versiamo l acqua ottenuta nel bicchiere e poniamolo nuovamente nel congelatore. L esperienza è stata schematizzata a livello individuale.

Dopo alcune ore, abbiamo verificato che l acqua si era di nuovo trasformata in ghiaccio. Abbiamo chiesto ai bambini di rispondere individualmente e per scritto alla seguente domanda:

e successivamente di schematizzare il fenomeno affermando che è possibile ripetere la trasformazione nei due sensi (reversibilità del fenomeno). A questo punto, con una conversazione, abbiamo parlato di passaggio di stato, precisando il significato dei termini fondere (relativo al processo di fusione) e sciogliere (relativo alle soluzioni).

Sul quaderno sono state fissate le definizioni di fusione ( trasformazione da ghiaccio in acqua) e solidificazione (trasformazione da acqua in ghiaccio).

ESPERIENZE CON ALTRE SOSTANZE Come ultima attività abbiamo invitato i bambini ad effettuare altre esperienze di fusione e solidificazione con alcuni materiali (cera, burro, stagno, cioccolata). Abbiamo posto i beker sul fornellino ed effettuato la fusione dei citate sostanze. Per ogni prova i bambini hanno registrato individualmente sul quaderno le osservazioni relative al tempo di solidificazione di ciascuna sostanza. Il comportamento dello stagno durante la fusione e la solidificazione ha destato molta curiosità e sorpresa negli alunni

I bambini hanno dimostrato di avere compreso che i 5 materiali si sono comportati come il ghiaccio e l'acqua, cioé, che da solidi si trasformano per riscaldamento in liquidi, e che poi per raffreddamento ritornano solidi. Infatti hanno proposto di riassumere la solidificazione e la fusione dei suddetti materiali con lo stesso schema usato per la solidificazione dell acqua e la fusione del ghiaccio. cera e stagno Abbiamo precisato che per questi materiali si utilizza lo stesso termine, seguito dall'aggettivo indicante lo stato solido o lo stato liquido (cera liquida, cera solida ). Al termine delll esperienza abbiamo chiesto ad ognuno di scrivere le loro osservazioni: ecco due esempi: burro e cioccolata

Attraverso 3 domande con risposta individuale scritta i bambini hanno avuto la possibilità di riflettere in modo metacognitivo sul percorso effettuato