I Disturbi del Comportamento Definizione e intervento educativo in ambito scolastico Dott.ssa Ilaria Neri
Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente (DSM IV-TR) Deficit di Attenzione/ Iperattività (ADHD) I sintomi, legati a carenze attentive, impulsività e comportamenti caratteristici di iperattività, devono presentarsi prima dei 7 anni di età. Presenza dei sintomi in almeno due contesti di vita (per es. casa e scuola) e una compromissione significativa del funzionamento globale. Sottotipi in base alla prevalenza di sintomi disattentivi, iperattivi o di tipo combinato. Disturbo Oppositivo Provocatorio Caratterizzato da un comportamento ostile e provocatorio, ma senza atti di delinquenza. Per diagnosticarlo è necessario che i sintomi siano presenti da più di 6 mesi e che siano causa di una significativa compromissione a livello sociale, scolastico o lavorativo. La letteratura sostiene che spesso sia precursore del Disturbo della Condotta. L ICD-10 inserisce il DOP nel Disturbo della Condotta Disturbo della Condotta Condotta antisociale aggressiva e provocatoria, presente da più di 12 mesi, che viola i diritti fondamentali delle altre persone e delle regole della società in cui il ragazzo vive. Netta prevalenza nel genere maschile. Può porsi in continuità con il Disturbo Antisociale di Personalità (dopo i 18 anni) e disturbi correlati all abuso di sostanze.
IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI NELLA DIAGNOSI Le figure professionali coinvolte nella diagnosi sono psicologi e neuropsichiatri infantili che procedono attraverso: Anamnesi personale Anamnesi familiare Interviste e questionari Uso di strumenti standardizzati per la valutazione neuropsicologica Al fine di poter effettuare una diagnosi, è necessario che la problematica si presenti in almeno due contesti di vita (casa, scuola, lavoro, sfera sociale) Per questo i docenti sono chiamati in causa nella valutazione degli aspetti comportamentali dei loro studenti in ambito scolastico. A tale scopo, oltre ai colloqui diretti tra clinici e docenti, uno dei questionari più utilizzati e validati è la Conners Teacher Rating Scale
EZIOLOGIA MULTIFATTORIALE Aspetti biologi e ambientali interagiscono in maniera circolare Fattori ambientali, economici e sociali: Problemi di relazione con i coetanei Basso reddito Isolamento Scarsi risultati scolastici Familiarità: generalmente padre con ADHD o Disturbo della Condotta e madre depressa Cause organiche Complicazioni perinatali che hanno causato una sofferenza cerebrale Cause genetiche e neurochimiche Temperamento Ruolo delle figure educative: Frequenti modalità educative inadeguate, improntate su un eccessivo lassismo o eccessiva durezza o a un passaggio repentino e ingiustificato tra i due Elevata conflittualità genitoriale Controlli parentali insufficienti
ALCUNI DATI (per la Scuola Secondaria di II livello) MASCHI MASCHI e FEMMINE 14-15 ANNI 16-18 ANNI STUDENTI DI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI STUDENTI DI ISTITUTI TECNICI, PROFESSIONALI E LICEI più coinvolti in forme di devianza quali aggressione fisica contro i pari, furto e vandalismo, rispetto alle femmine non sussistono differenze sostanziali per bugie o disobbedienza tra maschi e femmine messa in atto di aggressione fisica più frequenti gli episodi di furto, vandalismo e disobbedienza più implicati in atti di aggressione degli alunni dei licei non ci sono differenze per furti, vandalismo, bugie e disobbedienza
PROGNOSI ADHD I sintomi legati all iperattività tendono a scomparire con la crescita; Deficit attentivo e impulsività resistono più a lungo. ¼ dei bambini continuano a presentare disattenzione e impulsività in età adulta; nella metà dei casi si ha una remissione totale; nei casi più difficili o non trattati si può arrivare al Disturbo della Condotta, comportamenti antisociali, abuso di sostanze. Prognosi più sfavorevole in caso di comorbilità e/o esordio precoce. Età di esordio Disturbo della Condotta Dall intelligenza Gravità Spesso è l ambiente e le opportunità che l ambiente può offrire a fare la differenza
Qualcosa di loro Carenze nel processo di autoregolazione e mediazione verbale Difficoltà nell uso di strategie Stili di attribuzione inadeguati Problemi di relazione con i coetanei Scarsa riflessività Difficoltà a mettersi nei panni dell altro Mancanza di un codice interpretativo dei propri bisogni, tensioni e conflitti L AGITO DIVENTA IL SOSTITUTO DELLA COMUNICAZIONE VERBALE Che funzione ha quel comportamento?
Esempio: Un ragazzo si trova in classe durante la lezione. I suoi tempi di attenzione sono brevi, non riesce a seguire la spiegazione. Vorrebbe uscire dall aula, ma non sa come e, annoiato, comincia a dare fastidio al vicino di banco. L insegnante lo? caccia dall aula Lui ha ottenuto quello che voleva L insegnante, senza volerlo, ha rinforzato un comportamento aggressivo
L adolescente che non si sente accolto e non trova un ambiente in cui esprimere ed elaborare i propri problemi evolutivi, ne utilizza altri quali la banda antisociale, che rappresenta l unico spazio in cui essere riconosciuto come oggetto di attenzione ed interesse Bambini e ragazzi con comportamenti aggressivi tendono ad aggregarsi Lo stesso fenomeno del bullismo si inserisce in un contesto più ampio di Disturbo del Comportamento
INTERVENTO EDUCATIVO Adulto come MODELLO di comportamento: per aiutare il ragazzo a produrre nuove abilità Rafforzare il ruolo: i ragazzi si aspettano che gli adulti reagiscano dimostrando di avere il controllo della situazione Indicare chiaramente regole e limiti Promozione relazioni positive tra compagni, sviluppando collaborazione e solidarietà, mediando i conflitti Riflettere sul proprio atteggiamento e sulle conseguenze che ha sull altro, responsabilizzandoli verso se stessi e gli altri Evitare interventi totalizzanti ( sei il solito, ti comporti SEMPRE male ): la persona non è mai totalmente negativa! Aiutare il ragazzo a comunicare in una forma accettabile (ascolto e riflessione critica)
Lavorare sul clima affettivo e relazionale del gruppo, non solo sugli apprendimenti: concentrarsi su un singolo alunno fa perdere di vista il gruppo E importante per un insegnante accogliere le emozioni dei suoi studenti e interrogarsi sulle proprie, per arginare i sentimenti di solitudine e di svalutazione che emergono di fronte a questo tipo di situazioni, nel momento in cui c è un intera classe da gestire. La condivisione e la comunicazione tra docenti e con diverse figure professionali mitiga il sentimento di impotenza e può contribuire alla costruzione di una sana rete di collaborazione tra docenti, genitori e clinici che è alla base di ogni possibile intervento con questi ragazzi. APPRENDIMENTI SCOLASTICI E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO Grazie alla nuova direttiva sui BES (Bisogni Educativi Speciali), è possibile attuare le misure compensative e dispensative previste per i DSA dalla Legge 170/2010 anche a favore di ragazzi con ADHD e comorbilità con disturbo oppositivo provocatorio e della condotta
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